Adric
12-07-2004, 19:09
ANIMALISTI ITALIANI CONTRO LA SFILATA "ALTA ROMA"
(AGI) - "Ci si aspettava un rispetto maggiore per gli animali invece di dover essere spettatori ancora una volta della presentazione dell'orrore con capi di pelliccia". Cosi' Walter Caporale, presidente dell'associazione Animalisti Italiani Onlus commenta la manifestazione di alta moda che la provincia di Roma ospita fino al 16 luglio. "Senza vergogna, dopo mesi di appelli contro lo sterminio delle foche in Canada - prosegue Caporale - l'approvazione di una legge che punisce con l'arresto il maltrattamento di animali, la preoccupazione per l'abbandono di cani e gatti, si propongono corpini di pelliccia di foca, stole di visoni tricottati, cappe di zibellini e cincilla' (Michele Miglionico): non sono cani e gatti ma animali anche questi che la legge ne' l'animo umano tutelano perche' il business, la fama, l'apparenza hanno una forza ben maggiore della vita di milioni di animali che possono diventare cadaveri sulle spalle delle signore, dopo aver sofferto in vita, per morire con metodi crudeli". "Ci auguravamo che la Capitale d'Italia - afferma ancora Caporale - potesse risparmiarsi tale incoerenza, che Roma rifiutasse o decidesse di interrompere le passerelle con le sfilate di morte, sotto 'l'Alto Patronato di Comune e Provincia'. Non e' forse maltrattamento di animali tenere dei cuccioli in gabbie minuscole, ucciderli a soli 7-8 mesi con elettrodi nell'ano e nella vagina, rottura delle ossa cervicali, asfissia con gas tossici o con lo sparo di un chiodo nel cervello seguito da dissanguamento? Lupi, ermellini ed altre specie vengono catturati in natura con sistemi crudeli, privati della liberta' solo per consentire agli stilisti di stupire con le loro creazioni, come Egon Von Furstenberg, i cui eredi annunciano sulla passerella la presenza di ben sei capi in pelliccia". Il presidente dell'Associazione Animalisti Italiani poi ricorda come "gli allevamenti da pelliccia sono ancora consentiti, l'uccisione di visoni, volpi e foche sembra non avere la stessa importanza dell'abbandono di un cucciolo o dei combattimenti tra cani. La differenza sta soltanto nella possibilita' di sfruttare per il tornaconto umano alcuni animali in modo piu' proficuo di altri". "Il nostro appello - conclude Caporale - e' dunque rivolto sia alle nuove generazioni distilisti, affinche' le creazioni della Moda italiana seguano l'esempio di Stella McCartney, Calvin Klein e Todd Oldham che hanno scelto di non utilizzare pellicce, sia alla Provincia di Roma a cui chiediamo di non ospitare eventi o sfilate in cui siano previste sfilate con capi di pelliccia. Rivolgiamo infine un accorato appello ai personaggi dello spettacolo, testimonial di stilisti che utilizzano pellicce o che, come Patty Pravo (a cui abbiamo scritto proprio in questi giorni), utilizzano abiti e accessori di pelliccia nei concerti, affinche' non accettino simili compromessi pubblicizzando cadaveri di animali, e seguano l'esempio di Veronica Pivetti, Donatella Rettore, Franca Valeri, Lea Massari, Brigitte Bardot, Pamela Anderson, Kim Basinger, Margherita Hack, Luca Zingaretti, Richard Gere, Giorgio Ginex, che hanno detto 'no alle pellicce, si' alla vita'."
(AGI) - "Ci si aspettava un rispetto maggiore per gli animali invece di dover essere spettatori ancora una volta della presentazione dell'orrore con capi di pelliccia". Cosi' Walter Caporale, presidente dell'associazione Animalisti Italiani Onlus commenta la manifestazione di alta moda che la provincia di Roma ospita fino al 16 luglio. "Senza vergogna, dopo mesi di appelli contro lo sterminio delle foche in Canada - prosegue Caporale - l'approvazione di una legge che punisce con l'arresto il maltrattamento di animali, la preoccupazione per l'abbandono di cani e gatti, si propongono corpini di pelliccia di foca, stole di visoni tricottati, cappe di zibellini e cincilla' (Michele Miglionico): non sono cani e gatti ma animali anche questi che la legge ne' l'animo umano tutelano perche' il business, la fama, l'apparenza hanno una forza ben maggiore della vita di milioni di animali che possono diventare cadaveri sulle spalle delle signore, dopo aver sofferto in vita, per morire con metodi crudeli". "Ci auguravamo che la Capitale d'Italia - afferma ancora Caporale - potesse risparmiarsi tale incoerenza, che Roma rifiutasse o decidesse di interrompere le passerelle con le sfilate di morte, sotto 'l'Alto Patronato di Comune e Provincia'. Non e' forse maltrattamento di animali tenere dei cuccioli in gabbie minuscole, ucciderli a soli 7-8 mesi con elettrodi nell'ano e nella vagina, rottura delle ossa cervicali, asfissia con gas tossici o con lo sparo di un chiodo nel cervello seguito da dissanguamento? Lupi, ermellini ed altre specie vengono catturati in natura con sistemi crudeli, privati della liberta' solo per consentire agli stilisti di stupire con le loro creazioni, come Egon Von Furstenberg, i cui eredi annunciano sulla passerella la presenza di ben sei capi in pelliccia". Il presidente dell'Associazione Animalisti Italiani poi ricorda come "gli allevamenti da pelliccia sono ancora consentiti, l'uccisione di visoni, volpi e foche sembra non avere la stessa importanza dell'abbandono di un cucciolo o dei combattimenti tra cani. La differenza sta soltanto nella possibilita' di sfruttare per il tornaconto umano alcuni animali in modo piu' proficuo di altri". "Il nostro appello - conclude Caporale - e' dunque rivolto sia alle nuove generazioni distilisti, affinche' le creazioni della Moda italiana seguano l'esempio di Stella McCartney, Calvin Klein e Todd Oldham che hanno scelto di non utilizzare pellicce, sia alla Provincia di Roma a cui chiediamo di non ospitare eventi o sfilate in cui siano previste sfilate con capi di pelliccia. Rivolgiamo infine un accorato appello ai personaggi dello spettacolo, testimonial di stilisti che utilizzano pellicce o che, come Patty Pravo (a cui abbiamo scritto proprio in questi giorni), utilizzano abiti e accessori di pelliccia nei concerti, affinche' non accettino simili compromessi pubblicizzando cadaveri di animali, e seguano l'esempio di Veronica Pivetti, Donatella Rettore, Franca Valeri, Lea Massari, Brigitte Bardot, Pamela Anderson, Kim Basinger, Margherita Hack, Luca Zingaretti, Richard Gere, Giorgio Ginex, che hanno detto 'no alle pellicce, si' alla vita'."