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View Full Version : UE: Italia, basta aiutare il calcio


Everyman
08-07-2004, 09:07
http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/sport/calcio/decretipallone/decretipallone/decretipallone.html

Come dare torto all'UE???

tatrat4d
08-07-2004, 09:18
Impossibile. Però si dovranno assumere le stesse posizioni alla prossima Cassa integrazione chiesta dalla Fiat.

conti1968
08-07-2004, 09:32
Pure io son contrario.

Sulla cassaintegrazione la vedo diversa la posizione di un'azienda che produce e da' lavoro a molte famiglie,che un'altra che arricchisce in maniera un po' discutibile degli atleti.

Gli atleti,fallita una squadra(e si parla di serie A)trovan subito altri club,e sono pochi.

Comunque,non paragonerei una squadra calcistica ad un'azienda tradizionale.

kikki2
08-07-2004, 09:36
La Commissione europea ha chiesto all'Italia di modificare la sua legge perché ritenuta incompatibile con le norme comunitarie in materia di contabilità societaria
Se il problema della UE è tutto qui escamotage ne troveranno a palate
per certi versi lo spalmadebiti è anche una "buona" cosa perchè permette cmq allo stato di recuperare qualcosa in termini di €,che altrimenti col fallimento andrebbe irrimediabilmente persuto

tatrat4d
08-07-2004, 09:36
Originariamente inviato da conti1968
Pure io son contrario.

Sulla cassaintegrazione la vedo diversa la posizione di un'azienda che produce e da' lavoro a molte famiglie,che un'altra che arricchisce in maniera un po' discutibile degli atleti.

Gli atleti,fallita una squadra(e si parla di serie A)trovan subito altri club,e sono pochi.

Comunque,non paragonerei una squadra calcistica ad un'azienda tradizionale.

Il problema è che lo Stato non deve c'entrare nulla con le aziende.
Se l'azienda produce utili bene, altrimenti non chiede alla collettività di coprire le sue perdite. Soprattutto quando le aziende più piccole (e quindi i lavoratori) le stesse tutele non le hanno.

Everyman
08-07-2004, 09:38
Originariamente inviato da tatrat4d
Il problema è che lo Stato non deve c'entrare nulla con le aziende.
Se l'azienda produce utili bene, altrimenti non chiede alla collettività di coprire le sue perdite. Soprattutto quando le aziende più piccole (e quindi i lavoratori) le stesse tutele non le hanno.

Questo concetto cosi' semplice da capire, lo hano inverita' capito in pochi.

Siamo piu' impegnati a spalare merda contro i comunisti (che saranno quatto gatti oramai...che fine che hanno fatto:) ) che pensare alle reali deficienze di questo governo.

Si, siam proprio alla frutta:(

sycret_area
08-07-2004, 09:42
Originariamente inviato da tatrat4d
Impossibile. Però si dovranno assumere le stesse posizioni alla prossima Cassa integrazione chiesta dalla Fiat.

non è la stessa cosa.
Qui parliamo di club che spendono come più gli aggrada, danno stipendi milionari e poi vogliono essere aiutati...
Rinunci al campionissimo, ti accontenti del povero Italiano! I club calciistici stanno veramente tirando troppo la corda. Ragazzi sveglia!!!!!!!!!!!!!! Chi pensate che pagherà per i debiti contratti dai club' Lo Stato? e lo Stati i dindi da chi lli prende? da noi...quindi i debiti dei club, gli stipendi di quei fancazzisti li paghiamo noi, noi che lavoriamo per 10€ lordi l'ora...e anche meno...:cry:

Devono smetterla di giocare con i soldi, perchè è quello che stanno facendo. Hanno le casse vuote? ok, NON COMPRI!!!!!!!!!!

tatrat4d
08-07-2004, 09:42
Si crititcano laicamente gli errori di questo governo, non ci si dimentica però che i precedenti non hanno fatto diversmente a riguardo.

dbpass
08-07-2004, 09:43
Originariamente inviato da Everyman
http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/sport/calcio/decretipallone/decretipallone/decretipallone.html



ah ma allora è un vizio :asd:

tatrat4d
08-07-2004, 09:44
Originariamente inviato da sycret_area
non è la stessa cosa.
Qui parliamo di club che spendono come più gli aggrada, danno stipendi milionari e poi vogliono essere aiutati...
Rinunci al campionissimo, ti accontenti del povero Italiano! I club calciistici stanno veramente tirando troppo la corda. Ragazzi sveglia!!!!!!!!!!!!!! Chi pensate che pagherà per i debiti contratti dai club' Lo Stato? e lo Stati i dindi da chi lli prende? da noi...quindi i debiti dei club, gli stipendi di quei fancazzisti li paghiamo noi, noi che lavoriamo per 10€ lordi l'ora...e anche meno...:cry:

Devono smetterla di giocare con i soldi, perchè è quello che stanno facendo. Hanno le casse vuote? ok, NON COMPRI!!!!!!!!!!

Io non vedo la differenza. Forse sta solo nel fatto che per fortuna questa regalia la eviteremo, molte altre nessuno le ha mai c****e, pur vedendosi sfilare la pecunia all'uopo.

alphacygni
08-07-2004, 09:45
Originariamente inviato da tatrat4d
Si crititcano laicamente gli errori di questo governo, non ci si dimentica però che i precedenti non hanno fatto diversmente a riguardo.

Sono loro che si presentano come dei in terra, in grado di risolvere tutti i problemi del paese. Che lo facciano, allora. Il resto sono chiacchiere, l'unica cosa che si e' vista finora.

DjLode
08-07-2004, 09:45
Originariamente inviato da tatrat4d
Il problema è che lo Stato non deve c'entrare nulla con le aziende.
Se l'azienda produce utili bene, altrimenti non chiede alla collettività di coprire le sue perdite. Soprattutto quando le aziende più piccole (e quindi i lavoratori) le stesse tutele non le hanno.

Quindi non dovranno intervenire neanche nel calcio, essendo una squadra un'azienda.

tatrat4d
08-07-2004, 09:48
Originariamente inviato da DjLode
Quindi non dovranno intervenire neanche nel calcio, essendo una squadra un'azienda.

E ci mancherebbe pure.

tatrat4d
08-07-2004, 09:51
Originariamente inviato da alphacygni
Sono loro che si presentano come dei in terra, in grado di risolvere tutti i problemi del paese. Che lo facciano, allora. Il resto sono chiacchiere, l'unica cosa che si e' vista finora.

Io ho detto la mia opinione su di una questione specifica, ossia che sarei contrario ad un decreto salvacalcio come ero contrario allo spalmadebiti. Se dobbiamo discutere sulle chiacchere sola capacità del governo, vabbè...
Non credo sia così appassionante.

Everyman
08-07-2004, 09:52
Originariamente inviato da tatrat4d
Si crititcano laicamente gli errori di questo governo, non ci si dimentica però che i precedenti non hanno fatto diversmente a riguardo.

Frasi del genere le trovo INSULSE...spero di non offenderti.

Guardare avanti e non indietro no eh?
:rolleyes:

PrincipeAzzurro
08-07-2004, 09:54
Everyman, possiamo trovare un accordo?

Se ogni giorno aprissi un thread con titolo : LEGGETE LA REPUBBLICA così tu sei contento e non stressi noi tutti con 203559234 link ad altrettanti articoli?!

Nessuno vuole limitare la tua libertà d'espressione sia ben chiaro, tuttavia se ti ostini a non pensare con la tua testa nessuno ti prenderà più in grande considerazione.

Questo è il mio pensiero, ti chiedo di pensarci.

Ciao

alphacygni
08-07-2004, 09:55
Originariamente inviato da tatrat4d
Io ho detto la mia opinione su di una questione specifica, ossia che sarei contrario ad un decreto salvacalcio come ero contrario allo spalmadebiti. Se dobbiamo discutere sulle chiacchere sola capacità del governo, vabbè...
Non credo sia così appassionante.

Mi riferivo al continuo appellarsi al "si ma tanto gli altri prima non e' che..."
Seguendo questa logica malata, e' innegabile che resteremo nella merda da qui all'eternita'. Se hanno le capacita' tanto decantate lo dimostrino. E se fanno una cazzata, che dicano "abbiamo fatto una cazzata" e non "si ma tanto l'hanno fatta pure quelli che c'erano prima quindi non conta".

tatrat4d
08-07-2004, 09:58
Originariamente inviato da Everyman
Frasi del genere le trovo INSULSE...spero di non offenderti.

Guardare avanti e non indietro no eh?
:rolleyes:

Chi si offende? ;)
Però anche scrivere che questa sia una specifica deficienza di questo governo, quando è un costume italiano chiedere l'intervento dello Stato ad ogni problemino. Io spero che ciò finisca, e se dubito che avvenga con questo centro - destra ho la certezza che non sia possibile con uno schieramento che anche a parole si dice statalista (avendolo pure dimostrato).
Non è guardarsi indietro, al massimo sapere cosa hanno fatto e stanno facendo quelli che ci sono attorno.

tatrat4d
08-07-2004, 09:59
Originariamente inviato da alphacygni
Mi riferivo al continuo appellarsi al "si ma tanto gli altri prima non e' che..."
Seguendo questa logica malata, e' innegabile che resteremo nella merda da qui all'eternita'. Se hanno le capacita' tanto decantate lo dimostrino. E se fanno una cazzata, che dicano "abbiamo fatto una cazzata" e non "si ma tanto l'hanno fatta pure quelli che c'erano prima quindi non conta".

Così posso essere pure d'accordo.

marcolan
08-07-2004, 10:00
Originariamente inviato da Everyman
Frasi del genere le trovo INSULSE...spero di non offenderti.

Guardare avanti e non indietro no eh?
:rolleyes:

Avanti cos'è?

Veltroni che in passato ha trasformato le società rendendole a fine di lucro, e adesso caldeggia tutti gli aiuti possibili e immaginabili alle società di calcio?

doc.h
08-07-2004, 10:02
Io ho una azienda (piccola ma tosta)

Se assumo un calciatore con un C.F.L. mi spalmano le tasse per dieci anni?

tatrat4d
08-07-2004, 10:02
Originariamente inviato da doc.h
Io ho una azienda (piccola ma tosta)

Se assumo un calciatore con un C.F.L. mi spalmano le tasse per dieci anni?

Temo di no.

doc.h
08-07-2004, 10:05
porca pupazza... << ronie! Piglia i tuoi fascicoli e vai a cazzeggiare a MADRID. Quì nn ce sta niente>>

bluelake
08-07-2004, 10:19
Originariamente inviato da Everyman
http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/sport/calcio/decretipallone/decretipallone/decretipallone.html

Come dare torto all'UE???
io vi odio quando non riportate gli articoli e mettete solo il link, che mi tocca aprire due finestre del browser e i capi si insospettiscono... :muro:

ROMA - Il conto alla rovescia è iniziato. Il primo segnale arriva dalla Commissione Europea, in mattinata: l'Italia ha due mesi di tempo per modificare il decreto salvacalcio (o spalma-ammortamenti). In caso di mancata risposta, la Ue minaccia di ricorrere alla Corte di giustizia europea, che decide comunque dopo 3-5 anni. Sempre in mattinata il ministro Giuliano Urbani incontra i vertici dello sport (Petrucci, Pagnozzi, Carraro e Galliani) ricordando che il governo, quest'anno, non tollererà un'estate turbolenta come quella dell'anno scorso, fra Tar e campionati stravolti. Intanto 8 società professionistiche (fra queste il Taranto e il Varese) vengono cancellate dai campionati di serie C: e questo è solo l'inizio.

In Figc non sono tanto preoccupati dalla nuova bocciatura Ue, attesa da tempo: perché i club (Milan, Inter, Roma, Lazio, ecc.) ormai hanno usufruito dei benefici del salvacalcio, cioè la possibilità di spalmare su dieci anni le perdite del parco calciatori. Solo la Juve vi ha rinunciato. La Commissione europea ha chiesto all'Italia di modificare la sua legge perché ritenuta incompatibile con le norme comunitarie in materia di contabilità societaria. Si tenta ora di fare un emendamento prima della pausa estiva: verrebbero cancellate le parole "ai fini civilistici e fiscali" e aggiunto che l'applicazione del decreto "non modifica la posizione fiscale delle società interessate". Archiviata invece la parte che riguardava l'inchiesta di Monti.

In Figc sono molto più preoccupati per le iscrizioni ai campionati. Ieri il ministro Urbani e il sottosegretario Pescante sono stati chiari con i vertici dello sport: "Basta decreti, decretini, spalmadebiti. Vanno applicate le norme che ci sono". Da quest'anno è competente il Tar del Lazio, per evitare altri casi Catania. Si è parlato anche di diritti tv: Carraro ha ribadito quanto detto più volte, di recente. Cioè che lui è contro la legge (del '99) che prevede la vendita individuale dei diritti criptati. Urbani potrebbe appoggiare la richiesta di modificare questa legge ma prima vuole esaminare il dossier che verrà presentato da Galliani sulle differenze Italia-Inghilterra soprattutto sui criteri di mutualità.

Sugli stranieri, il Coni andrà avanti nella sua strada (50% di italiani nella lista della squadra) ma per non inasprire ulterioramente la Commissione Europea, già allertata, frenerà nell'applicazione. Due anni di tempo, insomma, per mettersi in regola.

(8 luglio 2004)

conti1968
08-07-2004, 10:19
Credo,in linea di massima che il concetto di stato debba esser esteso come concetto di grande famiglia.

Quindi,visto che le aziende ed il lavoro serve alla sussistenza economica del paese,debbano esistere anche delle forme di tutela ed assistenzialismo nel mondo del lavoro.

Quindi,ben vengan casse integrazioni e fondi verso quelle aziende che:

(sempre secondo me)possano avere qualche canches di reimmettersi nel mercato,salvaguardando l'economia di molte famiglie,e allo stesso tempo versar indietro allo stato(che siam tutti noi,sia nel pagare,ma anche nel ricevere)quanto dovuto.
Come ,quando e quanto son dettagli,ma il principio lo ritengo giuto.

Non che lo stato diventi una banca di tutti,ma sicuramente lo stato deve salvaguardare i suoi cittadini,quando le condizioni siano possibili,per lo meno con molti meno paramentri ed interessi da quelli richiesti dalle banche.

Andrebbe pero' obbligatoriamente e contestualmente a cio',una legge severa sui falsi in bilancio,sulle frodi ecc.e nel controllo dei conti.

Ciao;)

AlexGatti
08-07-2004, 13:19
Originariamente inviato da conti1968

Quindi,ben vengan casse integrazioni e fondi verso quelle aziende che:

(sempre secondo me)possano avere qualche canches di reimmettersi nel mercato,salvaguardando l'economia di molte famiglie,e allo stesso tempo versar indietro allo stato(che siam tutti noi,sia nel pagare,ma anche nel ricevere)quanto dovuto.
Come ,quando e quanto son dettagli,ma il principio lo ritengo giuto.



Il problema è quante chance dai alle aziende? una, due o mille come alla fiat? e perchè alla fiat mille alla lazio due e a me che sono un povero cristo una sola?

conti1968
08-07-2004, 15:17
Originariamente inviato da AlexGatti
Il problema è quante chance dai alle aziende? una, due o mille come alla fiat? e perchè alla fiat mille alla lazio due e a me che sono un povero cristo una sola?

Bè,una volta che si è valutato se si o no,e l'azienda con quei fondi riesce a riprendere,ritornera' quanto dovuto.Senno' chiudera'.
Pero',a quel punto una volta avuto accesso ai fondi,la contabilita' dovra' esser controllata per evitar frodi da terze parti.

Insomma,non è che io abbia la bacchetta magica,ma è innegabile che fin'ora chi ha avuto una mano ,l'ha avuto solo ed esclusivamente all'intreccio politico e non per il nobile gesto.

ciao
;)

parax
08-07-2004, 15:19
Originariamente inviato da tatrat4d
Impossibile. Però si dovranno assumere le stesse posizioni alla prossima Cassa integrazione chiesta dalla Fiat.


La FIAT ha rotto les bolas sono 20 anni che ricatta lo stato con fantomatiche crisi. :grrr:

tatrat4d
08-07-2004, 15:33
Originariamente inviato da parax
La FIAT ha rotto les bolas sono 20 anni che ricatta lo stato con fantomatiche crisi. :grrr:

Ottimo libro in materia: http://www.stampalternativa.it/libri.php?id=es2

Michele De Lucia
Fiat quanto ci costi?
Come la grande industria italiana privatizza i profitti e socializza le perdite a spese dei contribuenti

Tanto per dare un'idea ecco la presentazione:
6.372.929.914 ore di Cassa integrazione guadagni straordinaria erogate in Italia dal 1° gennaio 1977 al 28 febbraio 20021 ;
238mila miliardi di lire (pari a circa 120 miliardi di €)2: ammontare delle spese sostenute dallo Stato nello stesso periodo;
nessun posto di lavoro salvato;
ricorso alla Cassa integrazione straordinaria nel primo semestre del 2002 rispetto al primo semestre del 2001, settore grande industria: + 48,9%;
ricorso alla Cassa integrazione straordinaria nel mese di giugno 2002 rispetto al mese di giugno 2001, settore grande industria: + 177,5%3 .

L'AUTORE
Michele De Lucia, 30 anni, si è laureato in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza", con una tesi dal titolo "Condizioni e requisiti per la Cassa integrazione ordinaria e straordinaria".
Da luglio 2001 è membro della Direzione di Radicali italiani.

Soltanto pochi mesi fa le prime pagine dei quotidiani ed i titoli dei telegiornali hanno dato notizia della grave crisi di Fiat e della sua conseguentemente necessaria ristrutturazione. Ristrutturazione "epocale", a detta degli analisti e dell'amministratore delegato Cantarella, oggi sostituito da Galateri. Per alcuni giorni la parola d'ordine è stata: niente paura, gli esuberi sono soltanto 2.800. Un po' poco per una ristrutturazione che si annuncia come la più imponente nella storia della casa torinese. Poi si è precisato che vi sarebbe stata anche Cassa integrazione per 10mila dipendenti, ma solo per pochi mesi. Tutto è stato allora più chiaro: anche nel 1980 doveva essere così. Le dichiarazioni di allora erano le stesse di oggi, ed in Cassa integrazione finirono in 25mila. Nessuno mise mai più piede in fabbrica, nonostante mille rassicurazioni. Qualche anno più tardi fu Cesare Romiti a far luce sull'episodio, scrivendo nel suo libro "Quegli anni alla Fiat", Rizzoli, 1988: "Eravamo perfettamente consapevoli che una parte dei lavoratori in Cassa integrazione guadagni non avrebbe mai potuto essere nuovamente impiegata nella FIAT". Ammissione di dolo, dunque. Lo stesso era accaduto nel 1974 e nel 1977. Lo stesso accadde nel 1992-93. Lo stesso rischia di accadere in queste ore.
Ma perché quando una grande impresa va in crisi ricorre alla Cassa integrazione? Quelle stesse crisi sono realmente tali? Si potrebbero affrontare con altri strumenti? Come si spiega il successo di un istituto caratterizzato dalle cifre richiamate in apertura e da quelle, in gran parte inedite, che forniremo nelle prossime pagine? (Successo, si badi bene, condiviso da ogni parte: si tratti del ministro Maroni o dell'ultimo volantino della Cgil, nel quale si chiede "l'estensione della Cassa integrazione a tutte i settori e alle imprese di tutte le dimensioni."). Perché l'Italia è l'unico Paese dell'Unione Europea nel quale la tutela contro la disoccupazione involontaria non è universalistica, ma particolaristica, in altre parole vincolata alla tipologia dell'impresa per la quale si lavora?
La presente relazione ha l'obiettivo di avviare su questi interrogativi un dibattito da troppo tempo atteso, spiegando, sulla scorta dei dati, come funziona il sistema del quale la Fiat e tutta la grande industria italiana si servono per privatizzare i profitti e socializzare le perdite.

parax
08-07-2004, 15:51
E' quello che ho sempre pensato di FIAT, sono 20 anni che si approfittano dello stato, minacciano millemila licenziamenti e voilà subito lo stato corre in suo aiuto. Solo la presentazione del libro fa capire diverse cose. ;)

Per non parlare dell'infinito flusso di finanziamenti che abbiamo sborsato per le fabbriche in meridione, ma ora finito il giochetto FIAT vorebbe smantellare tutto perchè non abbastanza conveniente, da Melfi a Canosa è in costruzione da circa 10 anni una superstrada che collegherà melfi con l'autostrada, inutile dire quanto sia costata, e io pago. :rolleyes: