View Full Version : Il ribaltamento del calcio...
Roberto151287
06-07-2004, 00:46
Champions league: real, manchester, milan e simili eliminati
In finale Monaco-Porto con vittoria portoghese
La champion league sudamericana: boca junior e river plate sconfitti
Vittoria all'Once caldas (come se in italia vincesse il perugia)
Campionati europei: Francia, italia, Inghilterra e altri eliminati
In finale Portogallo-Grecia con vittoria greca
Quest'anno è andato tutto al rovescio (aggiungendo anche in campionato tedesco dove ha vinto il Wender Brema invece del solito Bayern e in Spagna dove ha vinto il Valencia sul Real)
europei under21 vinti dall'italia ??
IcEMaN666
06-07-2004, 00:47
forse è giunta l'ora di capire che non servono solamente giocatori forti ma una SQUADRA?
Roberto151287
06-07-2004, 00:52
Originariamente inviato da IcEMaN666
forse è giunta l'ora di capire che non servono solamente giocatori forti ma una SQUADRA?
Nell'Italia c'erano 23 giocatori ognuno che giocava per conto suo, a momenti non si trovavano nemmeno quelli della stessa società
*Interista_Mel*
06-07-2004, 00:56
Probabilmente queste "vicende" daranno degli esempi molto buoni alle squadre e quindi ai giocatori,una buona dose di unità e umiltà.
Roberto151287
06-07-2004, 01:00
Pensate ad un ribaltone totale del calcio!
Magari con l'Inter che vince lo scudetto!:eek:
Va be non esageriamo ora...
*Interista_Mel*
06-07-2004, 01:21
Originariamente inviato da Roberto151287
Pensate ad un ribaltone totale del calcio!
Magari con l'Inter che vince lo scudetto!:eek:
Va be non esageriamo ora...
:old: :lamer: ok?
:D
Il discorso non è molto agevole. Io mi sono fatto diverse idee e secondo me i fattori che più hanno contribuito sono questi:
1) calendari troppo fitti: è materialmente impossibile sostenere tante partite senza avere cali fisiologici e nervosi (magari nei punti clou delle competizioni) e questo è un problema che affligge soprattutto i campionati più blasonati.
2) L'entrata prepotente del business di sponsor negli ultimi anni ha concentrato l'attenzione sul divismo dei calciatori, molti dei quali pur essendo campioni nel senso tecnico non sono in grado di amalgamarsi bene nel concetto di sport di squadra facendo venir meno alcuni equilibri fondamentali; nondimeno la pressione esercitata dagli stessi sponsor ha determinato situazioni imbarazzanti in cui giocatori assolutamente fuori forma vengono schierati lo stesso in campo (nella nostra nazionale non mancano esempi). Lo dico senza esprimere giudizi positivi o negativi, per me questo è un dato di fatto, molti campioni di oggi sono sopravvalutati e spettacolarizzati ad hoc, pur mancando di quelle altre qualità (il carisma, il senso del gruppo, la capacità di leggere la partita, la determinazione, la continuità) che sono proprie di un campione "universale".
3) Le nuove realtà emergenti: negli ultimi anni si è assistito al screscere della cultura calcistica in diversi paesi, penso alla Grecia, al Portogallo, alla Turchia, alla Repubblica Ceca, ad alcuni paesi scandinavi, paesi che stanno cercando di colmare il gap tecnico/tattico e che portano delle innovazioni interessanti o delle rivisitazioni illuminate di un calcio già esistito; allo stesso tempo stiamo assistendo al declino di altre realtà storiche tra cui inserisco l'Italia, la Germania e in parte anche l'Argentina.
Molto dipende anche dalle federazioni varie e dalle modalità delle competizioni che favoriscono risultati quanto meno casuali, se ci pensate molti passaggi di turno tra coppe varie sono state decise dalla lotteria dei rigori e questo è un criterio che non condivido affatto...
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