Adric
02-07-2004, 21:28
Shelby (North Carolina, Usa) Le vie del signore sono infinite. E anche le diete passano da lì. Il reverendo George Malkmus lo predica da tempo dal suo quartier generale, Halleluja Acres.
"Il Signore ci ha dato tutto quello di cui abbamo bisogno nel Giardino dell'Eden; frutta, verdura, noci e semi. E' per questo che abbiamo chiamato il nostro modo di mangiare la dieta alleluja. Cosi' celebriamo il suo vero creatore".
Quella di Malkmus è una dieta rigidamente vegetariana, che esclude, cioè, ogni tipo di alimento di provenienza animale, compresi latte, uova e formaggi. Ma il suo è solo un esempio: i volumi sui regimi alimentari ispirati dalla Bibbia stanno invadendo le librerie americane. La scorsa estate era uscito "What Would Jesus Eat?"
del dr. Don Colbert, che incoraggia a mangiare alimenti non derivati dagli animali ed esclude la maggior parte dei cibi che hanno subito un processo di trasformazione.
"The Weigh Down Diet" di Gwen Shamblin esorta a seguire "i perfetti limiti imposti da Dio".
E la dieta di Malkmus, che deriva, dice lui, dalla Genesi 1:29, proibisce tutti i prodotti animali escluso il miele e promuove un' alimentazione cruda per almeno l'80%.
Se quello che unisce la salute alla fede è un genere in crescita, non mancano varianti meno rigide.
"La dieta del Creatore" di Jordan S. Rubin sconsiglia uno stretto regime vegetariano e incoraggia a mangiare un certo tipo di carne e di latticini.
"La dieta più salutare è quella che permette di consumare carne, pollo, latticini, frutta e verdura, ma in modo naturale" sostiene Rubin. I latticini, per esempio, non dovrebbero essere pastorizzati nè pompati con gli ormoni, ma piuttosto presi come uno yogurt derivato dal latte fermentato.
Elisabetta Politi, manager della nutrizione al Centro per la dieta e il fitness della Duke University a Dunham, spera che le persone non prendano troppo seriamente queste restrinzioni.
"Bere latticini non pastorizzati? Da una prospettiva di salute pubblica è distruttivo" afferma. In realtà, non c'è nulla di nuovo nelle religioni che ordinano cosa mangiare e cosa no. I musulmani osservanti aderiscono a una dieta chiamata halal e generazioni di cattolici sono cresciuti evitando la carne il venerdì. Posizioni che trovano chi le sostiene anche nel mondo della scienza. Stephen Barrett, ex psichiatra e fondatore del sito internet www.quackwatch.com pensa che "le persone che promuovono certe cose sono qui per salvare il mondo. Sono dei Messia della salute".
Malkmus, che ha 70 anni, dichiara di essere guarito da un cancro al colon grazie a questa dieta. Ma naturalmente non è in grado di fornire alcuna documentazione medica. Mentre per Rubin "La dieta del Creatore" è più di un libro, è un vero e proprio stile di vita: "Così come la Bibbia è il libro più venduto della storia, non vedo perchè il mio non possa diventare il libro sulla salute più venduto nella storia".
"Il Signore ci ha dato tutto quello di cui abbamo bisogno nel Giardino dell'Eden; frutta, verdura, noci e semi. E' per questo che abbiamo chiamato il nostro modo di mangiare la dieta alleluja. Cosi' celebriamo il suo vero creatore".
Quella di Malkmus è una dieta rigidamente vegetariana, che esclude, cioè, ogni tipo di alimento di provenienza animale, compresi latte, uova e formaggi. Ma il suo è solo un esempio: i volumi sui regimi alimentari ispirati dalla Bibbia stanno invadendo le librerie americane. La scorsa estate era uscito "What Would Jesus Eat?"
del dr. Don Colbert, che incoraggia a mangiare alimenti non derivati dagli animali ed esclude la maggior parte dei cibi che hanno subito un processo di trasformazione.
"The Weigh Down Diet" di Gwen Shamblin esorta a seguire "i perfetti limiti imposti da Dio".
E la dieta di Malkmus, che deriva, dice lui, dalla Genesi 1:29, proibisce tutti i prodotti animali escluso il miele e promuove un' alimentazione cruda per almeno l'80%.
Se quello che unisce la salute alla fede è un genere in crescita, non mancano varianti meno rigide.
"La dieta del Creatore" di Jordan S. Rubin sconsiglia uno stretto regime vegetariano e incoraggia a mangiare un certo tipo di carne e di latticini.
"La dieta più salutare è quella che permette di consumare carne, pollo, latticini, frutta e verdura, ma in modo naturale" sostiene Rubin. I latticini, per esempio, non dovrebbero essere pastorizzati nè pompati con gli ormoni, ma piuttosto presi come uno yogurt derivato dal latte fermentato.
Elisabetta Politi, manager della nutrizione al Centro per la dieta e il fitness della Duke University a Dunham, spera che le persone non prendano troppo seriamente queste restrinzioni.
"Bere latticini non pastorizzati? Da una prospettiva di salute pubblica è distruttivo" afferma. In realtà, non c'è nulla di nuovo nelle religioni che ordinano cosa mangiare e cosa no. I musulmani osservanti aderiscono a una dieta chiamata halal e generazioni di cattolici sono cresciuti evitando la carne il venerdì. Posizioni che trovano chi le sostiene anche nel mondo della scienza. Stephen Barrett, ex psichiatra e fondatore del sito internet www.quackwatch.com pensa che "le persone che promuovono certe cose sono qui per salvare il mondo. Sono dei Messia della salute".
Malkmus, che ha 70 anni, dichiara di essere guarito da un cancro al colon grazie a questa dieta. Ma naturalmente non è in grado di fornire alcuna documentazione medica. Mentre per Rubin "La dieta del Creatore" è più di un libro, è un vero e proprio stile di vita: "Così come la Bibbia è il libro più venduto della storia, non vedo perchè il mio non possa diventare il libro sulla salute più venduto nella storia".