PDA

View Full Version : I ben pensanti


Jaguar64bit
24-06-2004, 19:16
Parlo di quelli che quando postano in un thread politico ogni tre per due fanno il copia incolla di interi papiri , per rafforzare la tesi che stanno sostenendo , non curandosi del fatto che a copia incollare ci vogliono 2 sec. ma poi chi legge si deve smarmittare le biglie a leggersi tutto......a me questa pratica del "io ce l'ho piu' lungo e ho ragione" mia fa casare le braccia ( ne ho 3 :D ) per terra.....a voi ?


non fate nomi abbiamo pieta' di costoro , tanto si sa chi sono http://www.nvitalia.com/forum/images/smilies/superbiggrin.gif

Shazam
24-06-2004, 19:19
Sarò breve:

GrilloParlante Scrive "Alcuni mesi fa su SchermaNet si è a lungo discusso se era più giusto parlare di vittorie, di medaglie o di quello che nella scherma non va.
Ricorderete che in quel periodo i lettori si erano divisi in due categorie, che potremmo definire "denigratori" e "benpensanti" come si disse allora.

I benpensanti erano quelli che, elogiando i risultati sportivi dei nostri atleti, mettevano in primo piano le medaglie.
I denigratori erano quelli che invece sostenevano l'ipotesi di un mondo completamete marcio, ed evidenziavano i lati negativi della scherma.
Qualcuno mi inserì nei benpensanti. Boh!
In questi giorni è stato recapitato a casa degli iscritti alla FIS il giornalino "La Scherma" organo ufficiale della Federazione.
Il numero è dedicato ai recenti Campionati mondiali di Lisbona.
Da un'attenta analisi degli articoli che parlano dell'evento potrei definire, riferendomi alle due categorie sopra menzionate, che la Fis non fa parte certamente dei benpensanti.
Mi sembra infatti che venga dato ampio risalto alle vicende negative accadute in Portogallo.
Alcuni esempi:
Dream Team - Analisi del KO del Fioretto femminile

Spada - Intervista a Cuomo dopo le delusioni di Lisbona

Giusto per non entrare nella categoria "benpensanti", nel periodico della Federazione, all'unica medaglia d'oro, quella di Simone Vanni, vengono dedicate solo poche righe e una fotografia. Nessuna intervista al fiorettista pisano, vero protagonista positivo della spedizione in quel del Portogallo.
Tempo addietro si disse che non si doveva essere autocelebrativi. Giusto! Ma come leggere l'autolesionismo degli articoli che ho citato?
Ci si sta accorgendo davvero che le cose non vanno? Si comincia a fare autocritica? Oppure si evidenziano piccole pecche per nascondere i grandi disastri che si stanno compiendo?
Certo essere troppo autocelebrativi in un momento come quello che stiamo passando sarebbe a dir poco ridicolo.
Quello che sta avvenendo quest'anno è sotto gli occhi di tutti. Siamo allo sbando, o sbaglio? Questa è la mia impressione.
Comunque grazie Fis, che ci fai vedere il bruscolo che hai nell'occhio cercando di nasconderci la trave.
Sempre vostro Grillo."


Ho avuto modo di leggere le risposte e i commenti sul tema della pedofilia, ma quello che mi ha stupito è come uomini dotati di intelligenza e "cultura" possano dare vinta ad un'ideologia di abuso sui minori e attaccano un uomo come don Fortunato che non fa altro di aiutare i Bambini, i Bambini, i Bambini ripeto nuovamente per chi non l'avesse capito, I BAMBINI...coloro che non hanno voce per difendersi, coloro che hanno bisogno di adulti che li aiutino a capire.
Ha poca importanza che sia di 16 anni o che sia di 2 mesi, sono minori.
Chi scrive che è lecito abusare dei bambini, sicuramente o non lo ha mai sperimentato su se stesso, oppure lo ha sperimentato e per vendetta riferisce che è bello, pur sapendo nel proprio intimo che fino ad oggi soffre di non poterlo raccontare perchè abusato e perchè è consapevole che non potrà mai confrontarsi con nessuno.
Povero uomo o bambino abusato che sei rimasto, apriti perchè tanti potranno ascoltare il tuo grido di dolore, non tutti sono violenti come quelli che hai incontrato nella tua sfortunata vita, ci sono uomini che finalmente si sforzano e cercano di difendere la tua ossessionata vita dalla violenza subita.
Io penso che nessuno vorrebbe mai trovare il volto delle persone a cui si vuole bene "la madre da piccola abusata, il padre da piccolo abusato, il fratello da piccolo abusato, la sorella da piccola abusata, la fidanzata da piccola abusata, l'amico da piccolo abusato, Tu da piccolo abusato", spento dall'odio di chi per sbaglio ha trovato davanti il cammino della crescita un pervertito che ha avuto il coraggio di abusare della sua innocenza e ingenuità.
Spero che il nostro modo di pensare e scrivere quali uomini di Cultura, ci faccia riflettere, e a quanti ancora oggi con il nostro egoismo e la nostra diffidenza non hanno avuto il coraggio di liberarsi dal peso della violenza che hanno subito, la nostra colpa è quella di essere meschini.
Non illudiamoci che il treno del tormento non passi anche per noi, e cari amici, nella sofferenza siamo tutti uguali, quindi aiutiamo chi soffre a trovare la forza di liberare il loro odio e diamo speranza di poter far riacquistare quella fiducia che gli è stata negata.
Il nostro apatico e sterile atteggiamento deve contribuire per uno stile di vita migliore, in caso contrario andiamo via e spegniamo il computer, lasciando gli uomini di buona intenzione a lottare per quei diritti di vitale bisogno.
Lasciamo giocare e sognare i bambini è un loro purissimo diritto

"Il cinema è un arma magnifica e pericolosa se è uno spirito libero a maneggiarla. È lo strumento migliore per esprimere il mondo dei sogni, delle emozioni, dell'istinto". L'opera di questo eccezionale cineasta spagnolo è la massima rappresentazione del surrealismo cinematografico. Luis Buñuel (Spagna, 1900 - Messico 1983), sostituisce all'immagine della realtà un espressione di essa soggettiva e al difuori del controllo della ragione; il suo surrealismo è desiderio di abbattimento e negazione di tutte le forme di costrizione e condizionamento dell'uomo sociale e di ricerca della libertà individuale e dello spirito e la sua arte è la manifestazione di questa libertà: uno scandalo per i benpensanti.

Abile narratore di ossessioni, dopo un'infanzia caratterizzata da un'educazione religiosa avuta dai Gesuiti, si fa ateo (già si nota quindi, la sua vena dissacratoria). Buon pugile, fondatore del primo cineclub spagnolo, laureato in lettere, è amico di Federico Garcìa Lorca, Rafael Alberti e Salvator Dalì, che allora incarnavano il meglio della cultura spagnola. Durante il franchismo, è costretto a trasferirsi in Francia, negli Stati Uniti e in Messico. Tutta la sua carriera è caratterizzata da un linguaggio filmico profondamente trasgressivo e in molti tratti incomprensibile; avvenimenti e personaggi sono eternamente in conflitto con le norme sociali a cui sono assoggettati. È comunque una cinematografia solo apparentemente eccessiva e provocatoria. Dissacratore eccelso, tutte le opere che ci ha lasciato sono un attacco metodico alla chiesa cattolica, alla borghesia e suo al conseguente stile di vita; per Buñuel tutta la collettività nasconde i soprusi di cui è fatta oggetto dietro la parola di Dio. Cineasta superlativo, ma personaggio difficile, eccelso ma culturalmente pericoloso; il suo cinema è un enorme manifesto anti-borghese, un continuo e feroce attacco alla società che, secondo Buñuel, possiede il potere ma non la felicità.

Genio dell'ambiguità, è capace con uno stacco di rendere diversa la stessa scena. Il tecnicismo e la perfezione, il cinema come macchina tecnologica, non è cosa che gli interessa, ma la sua è più una scelta che una vera e propria esigenza. Buñuel stesso sostiene:"Il film è già montato tutto nella mia testa prima di girarlo", "Riscrivo almeno tre volte la sceneggiatura" , "Il film più lungo che ho girato è durato dieci settimane", "Non sono pignolo, perfezionista", "I miei assistenti sono spesso più puntigliosi di me", "Io sto attento all'essenziale. Giro una scena sul momento, ma non la ripeto. Mi dico: tanto peggio", "Mi piace la semplicità, detesto la tecnica".

Il primo film da regista, "Un chien andalou" è stato finanziato dalla madre; in esso vi compare come sceneggiatore ed attore il suo amico Salvador Dalì. Il secondo lavoro "L'Âge d'Or" costruito su una narrazione facilmente decifrabile, è onirico e provocatorio al punto che per lo scandalo che lo ha accompagnato, la sala nella quale si proiettava fu bruciata dai fascisti. Vietato brutalmente per un cinquantennio fu riproiettato al pubblico a Parigi per la prima volta nel 1981! È una crudele e spietata ironia verso la società borghese il filo conduttore che praticamente condiziona tutta la sua carriera. Nel 1932 sconvolge il pubblico con "Terra senza pane", un documentario psicologicamente devastante della Spagna rurale, in cui tutto è pianto e sofferenza, una pellicola intrisa di immagini terribili che sopprime il cinema, quale mezzo di svago. Dopo alcuni lavori minori, nel 1950 esce "Adolescenza torbida", un intelligentissimo e provocatorio melodramma erotico-religioso. Nella storia si avverte un erotismo, dalla forza così travolgente, da spazzar via qualsiasi altro argomento. Si rivela finalmente al pubblico internazionale con "I figli della violenza", Palma d'Oro al Festival di Cannes, pellicola, come suo solito, impietosamente feroce e crudele, ai limiti della tollerabilità, nel denunciare le miserie. Un mondo disperato dove soltanto l'accettazione passiva è lecita. "Il bruto", del '52, un melodramma di sesso amore e morte, purtroppo ha subito l'intervento pesante della censura e la sceneggiatura è stata stravolta dalla produzione. Nel film, la forza dell'amore cambia la vita dell'uomo.

È del 1952 "Lui", un racconto sulla gelosia estrema, sulle ossessioni sociali ma soprattutto sessuali, e sulla conseguenza che valori culturali e religiosi hanno sul comportamento umano. Con "Cime tempestose", il regista ha finalmente realizzato un progetto che inseguiva fin dagli anni trenta. Nella storia l'amore supera tutto e tutti, anche la morte,quindi l'amore culmina con l'autodistruzione degli stessi personaggi. Di pochi anni dopo è "Estasi di un delitto", basato sulle frustrazioni scaturite dall'educazione cattolica. Anche se sviluppati in modo stupendamente diverso, i film successivi sono sempre gioielli del surrealismo: "La selva dei dannati" lucido e cinico come mai e "Nazarin", premio speciale della giuria al Festival di Cannes. Con "Viridiana", Palma d'Oro a Cannes, è trionfo internazionale. Buñuel ha 60 anni e, invitato nella sua Spagna dopo trent'anni anni, la provoca con questa incredibile opera. Franco proibisce il film perché nella trama vincono gli istinti contro la religione; lavoro complesso e inquietante, definito sacrilego è attaccato addirittura da L'Osservatore Romano. Il Consiglio dei Ministri spagnolo alla presenza di Franco destituisce il direttore generale del cinema. "L'angelo sterminatore", premiato a Cannes, è enorme beffa contro i riti borghesi; girato in Messico è capolavoro assoluto del surrealismo e del cinema come mezzo di aggressione e di analisi della morale; cinico violento e potente.

Nel 1965, "Simon del deserto" nonostante è stato disastrato da problemi finanziari, è premio speciale della giuria alla Mostra di Venezia. Il seguente e incredibile "Bella di giorno", rifiutato a Cannes per insufficienza artistica è stato premiato alla Mostra di Venezia con il Leone d'Oro; un enorme successo anche se ha subito alcuni tagli dalla censura. Per "La via lattea", l'argomento è la totale follia dell'uomo. Concludiamo ricordando: "Tristana", sul comportamento umano pilotato dalle convenzioni e sul mondo inquietante ed affascinante dei propri incubi; "Il fascino discreto della borghesia", finalmente premio Oscar, intriso di cupo pessimismo, uno dei pochi lavori, dal punto di vista narrativo, scorrevole e "Il fantasma della libertà", il film tra i più incomprensibili. Luis Buñuel, come continuità stilistica, è il più rigoroso cineasta mai esistito.



Filmografia:

"Un chien andalou", 1929;
"L'Âge d'Or", 1930;
"Las Hurdes", o "Terra senza pane", 1932;
"Gran Casino", 1947;
"Il grande teschio", oppure "Il grande festaiolo", 1949;
"I figli della violenza", 1950;
"Adolescenza torbida", 1950;
"La figlia dell'inganno", 1950;
"Quando i figli ci ingannano", oppure "Una donna senza amore", 1951;
"Salita al cielo", 1951;
"Il bruto", 1952;
"Le avventure di Robinson Crusoe", 1952;
"Lui", 1952;
"Cime tempestose" oppure "Abissi di passione", 1953;
"L'illusione viaggia in tranvia", 1953;
"Il fiume e la morte", 1954;
"Estasi di un delitto", 1955;
"Amanti senza domani", 1955;
"La selva dei dannati", 1956;
"Nazarin", 1958;
"L'isola che scotta", 1959;
"Violenza per una giovane", 1960;
"Viridiana", 1961;
"L'angelo sterminatore", 1962;
"Diario di una cameriera", 1963;
"Simon del deserto", 1965;
"Bella di giorno", 1966;
"La via lattea", 1969;
"Tristana", 1970;
"Il fascino discreto della borghesia", 1972;
"Il fantasma della libertà", 1974;
"Quell'oscuro oggetto del desiderio", 1977.


Chiaro? :D

Jaguar64bit
24-06-2004, 19:21
Originariamente inviato da Shazam
Sarò breve:


Chiaro? :D


AHhahahhhhh eccone uno :D :D :p :p :sofico:


troppo corto ...puoi fare di meglio :oink:

Thunderman
24-06-2004, 19:21
Originariamente inviato da Shazam
Sarò breve:

....

:rotfl: :D

eriol
24-06-2004, 19:22
sono d' accordo con te jaguar.
anche io di fronte al papiro non leggo neanche una riga....
cmq non mi sento di condannare per forza il gesto....alla fine per chi interessa è solo cultura...;)
più che altro sono spesso le fonti che mi lasciano perplesso...

Irenina
24-06-2004, 19:27
Più il post è breve e conciso, meglio si fa leggere.
Il popolo di Internet non ha voglia di sciropparsi i bla bla, è dimostrato in varie ricerche psicologiche sull'usabilità dei siti.

freddy30
24-06-2004, 19:27
perfettamente d'accordo....odio il copia incolla stile treccani:D

Shazam
24-06-2004, 19:28
Originariamente inviato da Irenina
Il popolo di Internet non ha voglia di sciropparsi i bla bla, è dimostrato in varie ricerche psicologiche sull'usabilità dei siti.

Non è che me ne posteresti qualcuna - ovviamente in versione integrale? :p

Chromo
24-06-2004, 19:35
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perchè gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a machere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno.
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
...e come le supposte abitano in blisters full-optiona, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri, quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono: parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo e sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero, boom! Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Ognun per se, Dio per se, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano. Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella che dà loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...

Frankie Hi-NRG MC

Nicky
24-06-2004, 19:36
Originariamente inviato da Chromo
cut

Frankie Hi-NRG MC

Mi hai ciulato il post. Me tapina :sob:

Lorekon
24-06-2004, 19:43
i cut-paste servono per portare elementi di discussione.

se qualcuno ti chiede "link?" o simili, qualcosa gli devi portare.

Chromo
24-06-2004, 19:43
Originariamente inviato da Nicky
Mi hai ciulato il post. Me tapina :sob:

E con la connessione di merda che ho è un record ciullare il post a qualcun altro! ;)

Jaguar64bit
24-06-2004, 20:00
Sempre bella quella canzone :cool:


ma il primo post e' tutta farina del mio sacco (Jaguar language:D )


:cool: :cool:

majin mixxi
24-06-2004, 20:07
Originariamente inviato da Jaguar64bit
Sempre bella quella canzone :cool:


ma il primo post e' tutta farina del mio sacco (Jaguar language:D )


:cool: :cool:


non avevamo dubbi :D

Jaguar64bit
24-06-2004, 20:09
Originariamente inviato da majin mixxi
non avevamo dubbi :D


ghghhhh :D :D

Jaguar64bit
24-06-2004, 20:10
Originariamente inviato da freddy30
perfettamente d'accordo....odio il copia incolla stile treccani:D

Raccontalo a gente come majin mixxi , se gli togli il copia incolla non vive piu' :p :p

powerslave
24-06-2004, 20:28
io credo che ci sia da fare una differenza di base tra i post lunghi:

1)post lunghi ma leggibili(ad esempio dividendo il post in punti ),fatti nel'intento di articolare il discorso e di dare un contributo culturale allo stesso.Io li apprezzo perchè sono come legna sul fuoco per una discussione.

2)post lunghi che nascono con l'intento di intimorire l'interlocutore,caratterizati da un uso abnorme di "paroloni", dall'uso di "tecnicismi" del tutto superflui e dal riferimento del tutto pretestuoso a fatti o avvenimenti di difficile verifica per chi li legge.Questi hanno il solo scopo di uccidere la discussione.

3)post lunghi che non dicono nulla ,basati sui luoghi comuni e sulle presunte esperienze personali e per questo praticamente inoppugnabili,tentano si spacciare per "fatti storici assodati" o "verità assolute" i pregiudizi più disparati,tuttalpiù facendo leva sull"ipse dixit",anche se perlopiù travisando e decontestualizando il pensiero che riportano,questi li odio.
NOTA:una sottospecie di questi sono i "post minestrone" che nascondono tra una marea di parole e concetti assolutamente condivisibili o talmente assurdi da non meritare risposta le fesserie più disparate,si basano sul fatto che spesso non si ha il tempo di mettersi a contestare cazzata per cazzata e li si lascia perdere o condividendo il resto del post non venga a nessuno la briga di far notare le cazzate.

4)le interminabili filippiche di chi si rende conto di avere inesorabilmente torto: partono da una ,spesso volontaria, travisazione del pensiero dell'interlocutore per spostare il discorso e trasformarlo in una guerra di ideologie,peraltro insolvibile,che si conclude con un "nulla di fatto",mandando di fatto a putt...e il 3d.

P.S.ma avete notato che oggi il forum parla di se stesso?:D

Chromo
24-06-2004, 20:39
Io mi ricordo di un post stupendo.. una discussione storico politica impegnatissima e serratissima... d'un tratto Wolf posta in maniera DOGMATICA il suo pensiero e, dopo due-tre post BVodin lo smerda postando il link all'enciclopedia online da cui l'aveva preso :asd:
Questo è il rischio a cui si espone chi spaccia per roba sua dei papielli incredibili. ;)
Ma non ci vedo nulla di male ad argomentare con un articolo la propria tesi; Bluelake, spesso, quando qualcuno linka solo, riporta l'articolo per intero, e fa bene, anche perchè, con i CMS moderni, un articolo può anche cambiare indirizzo col tempo. ;)