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View Full Version : Majorana: il fisico scomparso


Scoperchiatore
22-06-2004, 19:42
Ettore Majorana era nato il 5 agosto del 1905 e, laureatosi in fisica nel 1928, fu tra i più promettenti allievi di Enrico Fermi.
Il suo nome divenne un caso internazionale a causa della sua improvvisa scomparsa, che avvenne nel 1938. Della sua scomparsa ebbe a interessarsi persino Mussolini e l'evento divenne un enigma nazionale tutt'oggi insoluto.

Le ipotesi avanzate furono di tutti i tipi: chi disse che fosse morto suicida, chi avanzava l'ipotesi fantasiosa che fosse rapito da qualche Paese che conduceva studi atomici; altri invece ritennero che si fosse rifugiato in un convento o che fosse addirittura diventato, volontariamente, un mendicante. Naturalmente, anche dal punto di vista familiare fu una tragedia. La madre, ad esempio, si rifiutò sempre di vestire abiti luttuosi, aspettando sempre il suo ritorno.

Proveniente dalla schiatta dei Majorana-Calatabiano, la sua era una famiglia illustre, discendente dal ramo cadetto dei Majorana della Nicchiara; con metafora poetica si potrebbe dire che a quest'ultima andarono il blasone gentilizio e le ricchezze terriere mentre alla prima tutti i beni tipici e preziosi dell'intelligenza. Ultimo di cinque fratelli, si distinsero tutti in qualche campo particolare, chi nella giurisprudenza, chi nell'amministrazione dello Stato, chi ancora in fisica. Ettore, ad ogni modo, era senza dubbio l'outsider del gruppo, un vero e proprio genio della fisica. Estremamente precoce ma anche eccentrico e con squilibri caratteriali preoccupanti che sicuramente hanno giocato un ruolo determinante nella sua fuga dal mondo (ammesso che tale sia stata). Era infatti pervaso da misantropia radicata ed era anche perennemente ombroso, pigro e dal carattere spigoloso.

Anche la sua carriera universitaria non è del tutto lineare. Dopo un primo approccio con ingegneria, si laurea in fisica nel 1929 con una tesi sulla teoria quantistica dei nuclei radioattivi. Sotto la guida di Enrico Fermi si occupò di spettroscopia atomica e successivamente di fisica nucleare. Con Orso Mario Corbino, Emilio Segré e Edoardo Amaldi entrò a far parte del gruppo dei "Ragazzi di via Panisperna", il gruppo di genii che ha fatto la storia della fisica italiana.
Le sue più importanti ricerche riguardano una teoria sulle forze che assicurano stabilità al nucleo atomico: egli per primo avanzò infatti l'ipotesi secondo la quale protoni e neutroni, unici componenti del nucleo atomico, interagiscono grazie a forze di scambio. La teoria è tuttavia nota con il nome del fisico tedesco Werner Heisenberg che giunse autonomamente agli stessi risultati e li diede alle stampe prima di Majorana. Anche nel campo delle particelle elementari egli formulò una teoria che ipotizzava l'esistenza di particelle dotate di spin arbitrario, individuate sperimentalmente solo molti anni più tardi.

Dal 1931, conosciutosi il suo straordinario valore di scienziato, fu invitato a trasferirsi in Russia, a Cambridge, a Yale, nella Carnegie Foundation, ma a questo invito oppose il suo rifiuto.

Dopo aver soggiornato a Lipsia e a Copenaghen, rientrò a Roma, ma non frequentò più l'istituto di fisica. Al concorso nazionale per professore universitario di Fisica, bandito nel 1936, non volle partecipare, nonostante la segnalazione fatta da Fermi a Mussolini. Si trasferì da Roma a Napoli (albergo "Bologna") dove accettò invece la nomina per meriti speciali a titolare della cattedra di Fisica teorica all'Università di Napoli nel 1937. Si chiuse in casa e rifiutò persino la posta, scrivendo di suo pugno sulle buste: "Si respinge per morte del destinatario".

Si lasciò persuadere a intraprendere - marzo 1938 - un viaggio di riposo, Napoli-Palermo. A Palermo alloggiò all'albergo "Sole", ma vi trascorre solo mezza giornata; la sera fu visto sul ponte del piroscafo all'altezza di Capri ma a Napoli non arrivò mai. Eppure, la commissione di inchiesta che intraprese le indagini scartò l'ipotesi che si fosse lanciato in mare, avanzando invece la supposizione che si fosse trasferito segretamente all'estero.

Ad uno dei suoi più stretti confidenti disse: "Non mi condannare perché non sai quanto soffro".

Sapevate di questo tizio?

Una cosa che si è detta è che abbia intuito per primo i possibili usi bellici distruttivi del nucleare, e sia "impazzito", probabilmente suicidandosi....

Berserker
22-06-2004, 19:48
Ce n'è che han fatto fini "strane"... un altro è Felice Ippolito.

ciriccio
22-06-2004, 19:57
ci dovrebbe essere un 3d in cui sono stati postati dei link per vedere con real player on line una puntata di una trasmissione di piero angela su fermi e majorana;)

Chromo
22-06-2004, 20:39
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Sapevate di questo tizio?

Una cosa che si è detta è che abbia intuito per primo i possibili usi bellici distruttivi del nucleare, e sia "impazzito", probabilmente suicidandosi....

E' uno dei Fisici più importanti del mondo! Certo che conoscevo la sua storia!
Guardati "I ragazzi di via panisperna" ;)

Scoperchiatore
23-06-2004, 13:28
Originariamente inviato da Chromo
E' uno dei Fisici più importanti del mondo! Certo che conoscevo la sua storia!
Guardati "I ragazzi di via panisperna" ;)

grazie, guarderò :D

Correx
23-06-2004, 13:44
si dice , "si dice" che Majorana abbia trascorso gli ultimi anni della sua vita a Mazara del Vallo , TP, da barbone. I mazaresi lo chiamavano "l'uomo cane", racimolava mozziconi di sigarette ma non chiedeva mai la carità... Si dice sempre che talvolta , specie con ragazzi e bambini, parlasse di argomenti scientifici , cose che nessuno aveva mai sentito , e calcoli matematici a velocità sorprendente, la stessa cicatrice sulla mano...

http://members.xoom.virgilio.it/totosganci/Totosganci/l'omu_cani.htm

http://www.uciim.sicilia.it/Trapani.htm