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http://www.scienzeemisteri.it/pagina_principale_64.htm
:eek:
dischi spaziali di Bayan Kara Ula. (parte di "Gli alieni di Bayan Kara Ula di Massimo Fratini)
Negli anni Sessanta due pubblicazioni, la tedesca Das Vegetarische Universum e la belga Bufoi, diedero notizia di una scoperta, già menzionata in un articolo del 1965 pubblicato a Pechino da un archeologo cinese, il Prof. Tsum Um-Nui, intitolato "Navi Spaziali 12.000 anni fa".
L'articolo fa riferimento alla scoperta, avvenuta nel 1938 da parte di una spedizione organizzata dell'archeologo cinese Chi Pu Tei, di una serie di tombe, disposte ordinatamente in fila all'interno di una grotta sui monti di Bayan Kara Ula.
I sepolcri vennero aperti e al loro interno vennero rinvenuti numerosi piccoli scheletri dagli enormi crani, appartenenti ad una razza sconosciuta, con accanto ammassati 716 dischi di granito.
I dischi, ciascuno grossomodo di un metro di diametro, erano forati al centro e coperti da una serie di sottili incisioni che li rendevano simili a vecchi microsolco a 33 giri. Successivamente i dischi furono trasportati a Pechino e sottoposti alle analisi di cinque scienziati diretti da Tsum Um-Nui.
I ricercatori cinesi ne raschiarono con molta precauzione la superficie, facendo poi analizzare le particelle raccolte, che risultarono contenere una notevole percentuale di cobalto e di vari metalli. I dischi di granito, all'oscilloscopio, reagirono emettendo vibrazioni ad un ritmo sorprendente, in quanto carichi di una considerevole quantità dì energia elettrica. Quei reperti, vecchi di dodicimila anni, non potevano assolutamente essere frutto di tecnologia terrestre. Dopo anni di ricerche il team riuscì a anche ad interpretare le misteriose incisioni che ricoprivano i dischi.
II racconto che ne emerse fu talmente sconvolgente e strabiliante da convincere le autorità a non divulgare nulla e quindi a celare i risultati degli studi e delle analisi effettuati.
Dopo molti anni il Prof. Tsum Um-Nui, con grande coraggio, nonostante il divieto delle autorità militari e politiche, in un’apparizione pubblica rese noto il resoconto dei suoi studi e delle traduzioni dei geroglifici. Ecco uno stralcio della sua relazione:
"Da un pianeta lontano 12.000 anni luce giunsero un giorno delle astronavi. Atterrarono in Tibet con gran fragore, dieci volte, sino al sorgere del Sole. Gli uomini, le donne ed i bambini terrestri si rifugiarono nelle caverne. Questi viaggiatori vennero chiamati Dropa o Kham. Infine gli Umani compresero, dai segni e dal comportamento, che i visitatori venuti dal ciclo avevano intenti pacifici e i Dropa poterono avvicinarli".
Quando il Prof. Tsum Um-Nui morì per un attacco cardiaco, nel 1965, i suoi eredi scoprirono che tutti i suoi appunti, frutto di anni di studio, erano spariti. Quanto ai dischi, ne riporta notizia per l'ultima volta l‘ufologo viennese Peter Krassa. che nel 1975 li vide esposti, e li fotografò, in una teca del museo Bampo a Xian (Cina). Dopo, dei dischi di Bayan Kara Ula si è persa ogni traccia
Fonte: "Extraterrestre" n. 3 luglio-agosto 1999 (nuova scienza nuova coscienza)
sia vero?mah..se lo è......:eek:
Nel 1898, in una tomba presso Sakkara, in Egitto, è stato ritrovato un modello denominato "uccello" che fu classificato al Museo Egizio del Cairo, ove è rimasto per mezzo secolo. Nel nel 1969 il dottor K. Messiha rilevo’ che contrariamente alle altre rappresentazioni in legno di volatili il reperto in questione presentava caratteristiche del tutto peculiari e degne di attenzione: le ali erano diritte, il piano di coda rialzato, il corpo e il muso erano foggiati in modo aerodinamico.
Il reperto, tuttora visibile, pesa circa 39 grammi ed e’ in perfetto stato di conservazione. L’apertura alare e’ di 18 centimetri e la lunghezza del corpo e’ di 14, mentre il muso è di circa 3 cm. Forse era un giocattolo ma gli esperti d’aeronautica dopo una approfondita analisi tecnica lo hanno indicato molto adatto al volo grazie alle sue proporzioni. In molti testi di divulgazione scientifica il reperto è chiamato "Jumbo dei faraoni". Il reperto riporta una sottile iscrizione: "Pa Diemen", tradotta come "Dono di Amon".
ErPaguroSniffa
21-06-2004, 10:18
riappo ora che molta gente è scesa dalle brande:D
LuPellox85
21-06-2004, 10:19
un clone dichiarato :eek:
mozzo il tuo avatar è un pugno nelle palle
ErPaguroSniffa
21-06-2004, 10:23
Originariamente inviato da dbpass
mozzo il tuo avatar è un pugno nelle palle
:eheh:
ErPaguroSniffa
21-06-2004, 10:24
Originariamente inviato da LuPellox85
un clone dichiarato :eek:
http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=710825
ehmmm... allora ti sego "mozzo"... ok?! ;)
ErPaguroSniffa
21-06-2004, 10:27
Originariamente inviato da Raven
ehmmm... allora ti sego "mozzo"... ok?! ;)
ok,ma perchè i nick inutilizzati li bannate?che senso ha?
Originariamente inviato da ErPaguroSniffa
ok,ma perchè i nick inutilizzati li bannate?che senso ha?
Perché non è bello che uno possa postare con 10 nick diversi! :p
ErPaguroSniffa
21-06-2004, 10:32
Originariamente inviato da Raven
Perché non è bello che uno possa postare con 10 nick diversi! :p
Ok vai pure
morpheus85
21-06-2004, 11:09
Comunque sta storia è andata persa come tutto ciò che non è spiegabile
Originariamente inviato da Mozzo
dischi spaziali di Bayan Kara Ula. (parte di "Gli alieni di Bayan Kara Ula di Massimo Fratini)
Negli anni Sessanta due pubblicazioni, la tedesca Das Vegetarische Universum e la belga Bufoi, diedero notizia di una scoperta, già menzionata in un articolo del 1965 pubblicato a Pechino da un archeologo cinese, il Prof. Tsum Um-Nui, intitolato "Navi Spaziali 12.000 anni fa".
L'articolo fa riferimento alla scoperta, avvenuta nel 1938 da parte di una spedizione organizzata dell'archeologo cinese Chi Pu Tei, di una serie di tombe, disposte ordinatamente in fila all'interno di una grotta sui monti di Bayan Kara Ula.
I sepolcri vennero aperti e al loro interno vennero rinvenuti numerosi piccoli scheletri dagli enormi crani, appartenenti ad una razza sconosciuta, con accanto ammassati 716 dischi di granito.
I dischi, ciascuno grossomodo di un metro di diametro, erano forati al centro e coperti da una serie di sottili incisioni che li rendevano simili a vecchi microsolco a 33 giri. Successivamente i dischi furono trasportati a Pechino e sottoposti alle analisi di cinque scienziati diretti da Tsum Um-Nui.
I ricercatori cinesi ne raschiarono con molta precauzione la superficie, facendo poi analizzare le particelle raccolte, che risultarono contenere una notevole percentuale di cobalto e di vari metalli. I dischi di granito, all'oscilloscopio, reagirono emettendo vibrazioni ad un ritmo sorprendente, in quanto carichi di una considerevole quantità dì energia elettrica. Quei reperti, vecchi di dodicimila anni, non potevano assolutamente essere frutto di tecnologia terrestre. Dopo anni di ricerche il team riuscì a anche ad interpretare le misteriose incisioni che ricoprivano i dischi.
II racconto che ne emerse fu talmente sconvolgente e strabiliante da convincere le autorità a non divulgare nulla e quindi a celare i risultati degli studi e delle analisi effettuati.
Dopo molti anni il Prof. Tsum Um-Nui, con grande coraggio, nonostante il divieto delle autorità militari e politiche, in un’apparizione pubblica rese noto il resoconto dei suoi studi e delle traduzioni dei geroglifici. Ecco uno stralcio della sua relazione:
"Da un pianeta lontano 12.000 anni luce giunsero un giorno delle astronavi. Atterrarono in Tibet con gran fragore, dieci volte, sino al sorgere del Sole. Gli uomini, le donne ed i bambini terrestri si rifugiarono nelle caverne. Questi viaggiatori vennero chiamati Dropa o Kham. Infine gli Umani compresero, dai segni e dal comportamento, che i visitatori venuti dal ciclo avevano intenti pacifici e i Dropa poterono avvicinarli".
Quando il Prof. Tsum Um-Nui morì per un attacco cardiaco, nel 1965, i suoi eredi scoprirono che tutti i suoi appunti, frutto di anni di studio, erano spariti. Quanto ai dischi, ne riporta notizia per l'ultima volta l‘ufologo viennese Peter Krassa. che nel 1975 li vide esposti, e li fotografò, in una teca del museo Bampo a Xian (Cina). Dopo, dei dischi di Bayan Kara Ula si è persa ogni traccia
Fonte: "Extraterrestre" n. 3 luglio-agosto 1999 (nuova scienza nuova coscienza)
sia vero?mah..se lo è......:eek:
Anche qui si parla del periodo attorno al 10.000 a.C.
E' una data molto significativa, in quanto ricorrente in moltissime antiche culture, come quella egizia, maya ed azteca, centro-africana, indonesia e cinese. Oltretutto quella data darebbe giustificazioni per la piramide sommersa vicino al Giappone.
Tutte le culture che ho menzionate hanno decine di altri elementi in comune oltre a quella data, definita dagli studiosi ortodossi come senza senso archeologico, come le piramidi, disegni di mezzi volanti, imbarcazioni "luccicanti" (metallo?), uomini vestiti in modo "strano", uomini di carnagioni e fisionomia coincidenti, ma che nessuno dovrebbe aver potuto vedere per questioni geografiche (dai racconti sembrano moderni europei...), conoscenze altamente sofisticate di geometria e astronomia e medicina non supportate da fatti e motivazioni plausibili, cartine geografiche molto (troppo) dettagliate, ecc...
Una delle possibili spiegazioni a tutte queste coincidenze (ma vi assicuro che ce ne sono decine di ancora più sorprendenti)?
Nel 10.000 a.C. ebeb fine l'ultima grande glaciazione, che forse fece sparire Atlantide?
Alcuni mezzi volanti ed imbarcazioni moderne riuscirono a salvarsi e colonizzarono alcune aree geografiche, insegnando alle popolazioni le loro conoscenze?
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