KAISERWOOD
16-06-2004, 16:13
Trapattoni 'boccia' Pirlo: 'Con la Danimarca non serviva'
Trapattoni 'boccia' Pirlo: 'Con la Danimarca non serviva'
Cambiamenti si', ma senza esagerare. Pare questo il senso delle dichiarazioni di Giovanni Trapattoni, che ammette che qualcosa va modificato, ma che conferma con forza il suo credo tattico, ovvero il tanto discusso 4-2-3-1. 'Tatticamente non cambiero' niente - dice - ripartiamo dal 4-2-3-1, ripartiamo dal secondo tempo contro la Danimarca. Quando sono cambiati gli uomini, non il modulo, comunque qualcosa di meglio si e' visto'. Probabile che i due uomini che si accomoderanno in panchina saranno Zanetti e Camoranesi, per lasciare il posto a Gattuso e Fiore. Per quel che riguarda l'altro dualismo dell'Europeo, ovvero Del Piero-Cassano, tutto puo' ancora accadere. Pirlo? Il suo ingresso significherebbe cambiare anche modulo tattico, passare al 4-4-2 poco gradito al Trap. 'Non l'ho fatto entrare con la Danimarca perche' nel secondo tempo ci eravamo gia' portati 30-40 metri avanti, non era un centrocampista con le caratteristiche di Pirlo che avrebbe potuto cambiare qualcosa: le sostituzioni fatte avevano gia' spostato il baricentro della squadra. A quel punto speravo di avere qualcosa in piu' negli ultimi 30 metri da gente come Cassano o Fiore'. Giochera' Pirlo contro la Svezia? 'Questa squadra sta seguendo una sua strada, Andrea e' bravo, nessuno ha detto che non possa giocare ma l'Italia si e' costruita una sua fisionomia. Con lui le cose indubbiamente cambiano dal punto di vista tattico ed io non posso saltare di palo in frasca'. Il tecnico e la squadra hanno tentato di sviscerare i perche' del pessimo primo tempo con la Danimarca. Trap ne ha individuati quattro: 'Il caldo intenso, il pressing alto che ci ha scollati, la fatica di qualcuno e poi le troppe verticalizzazioni, cioe' la voglia di cercare il gol troppo in fretta. Ieri eravamo spezzati nel primo tempo, avremmo dovuto capire che dovevamo accorciare con gli attaccanti perche' dietro non ce la facevano a salire. A volte conviene fare un passo indietro per essere piu' efficaci in avanti. Nel secondo tempo siamo migliorati noi e sono calati loro. Ora sappiamo a quali difficolta' andremo incontro: gli Europei sono piu' difficili dei Mondiali perche' qui non trovi certe squadre oceaniche, non ci sono nazioni cuscinetto'. Poi Trap passa a parlare dei singoli. Si comincia da Totti: 'Ha sofferto la marcatura ed il caldo, ci aspettavamo di piu' da lui ma ha tirato una bella punizione ed ha offerto un assist da gol. Vedrete che in futuro trovera' situazioni migliori'. Bloccare Totti significa bloccare l'Italia? 'Le alternative ci sono gia' ma e' chiaro che dovremo crescere tutti. Totti e tutta la squadra. Comunque e' stato un po' maltrattato dalla critica, quando ci si mette anche il caldo che ti impedisce di fare certe cose un po' di nervosismo ti viene. Il cartellino giallo che ha preso nel finale ci stava tutto'. Totti si e' lamentato degli scarpini e dei calzini: 'Quando un giocatore ci sottopone un problema dobbiamo risolverlo, questa storia non era mai sorta prima di ieri. Gia' prima della partita siamo corsi ai ripari'. Scarpe e calzettoni li impongono gli sponsor ma Trap chiarisce: 'Non e' che siamo schiavi degli sponsor, il calcio di oggi e' cosi', dobbiamo farci i conti e secondo me piu' avanti sara' ancora piu' invadente. Anche ai miei tempi, comunque, da marzo in poi quando finivi le partite era come se avessi corso sulla brace'. Sotto accusa anche la preparazione atletica ma Trap non e' d'accordo: 'Sono sicuro che abbiamo fatto bene i nostri calcoli. I recenti cambiamenti di programma sono modifiche dettate dall'esperienza e dalle condizioni che abbiamo trovato. Abbiamo lavorato su un programma fatto un mese e mezzo fa ed e' chiaro che era soggetto a qualche modifica. Poi chi dice che una mezza giornata in piu' di liberta' non possa far bene dal punto di vista psicologico? La verita' e' che non eravamo noi nel primo tempo. Tutto qui. Non e' una questione di attaccamento o meno alla maglia e non e' neanche un problema atletico altrimenti i ragazzi non avrebbero corso cosi' nel secondo tempo quando si sono viste le cose migliori'.Praticamente un vorrei ma non posso. Diverso il discorso su Del Piero e Camoranesi: 'Adesso non so quante possibilita' abbiano loro due di giocare con la Svezia, fatemi parlare con i ragazzi, vediamo come vanno questi giorni. Del Piero comunque a me non e' dispiaciuto'. Trap guarda anche al futuro: 'Conosco la mia squadra, so che se troviamo avversari fisici magari soffriamo un po' con questi giocatori in campo. Se uno in un'orchestra fa il violino non puo' fare il contrabbasso ma poi sono quegli stessi giocatori che magari ti fanno vincere le partite. Il nostro calcio e' questo del resto: mi pare che anche nel '94 se non ci fosse stato... un grande giocatore sarebbe andata fuori quella che era considerata l'Italia che per eccellenza puntava sull'organizzazione. La squadra e' fatta dai giocatori, ricordiamocelo. Gli schemi sono una bella cosa ma restano un disegno se non ci sono gli uomini'.
Il Tr@p vuole perdere, la colpa del caldo? i Danesi per nautra sono + soggetti a caldo rispetto ai mediterranei e i giocatori Romani sono abituati al caldo torrido di RM l'estate, perciò il problema non era così grande. I Danesi alle 2 dle pomeriggio si facevano la corsetta sotto il sole gli italiani cosa facevano? Del Piero parlava con i passeri sotto le piante come San Francesco? Trap faceva le serenate a Totti in piscina? Camoranesi si faceva la lastra ai capelli?
La verità è che la squadra è disposta male, gli uomini assomigliano + a mign@tte che si espongono per attirare clienti
Trapattoni 'boccia' Pirlo: 'Con la Danimarca non serviva'
Cambiamenti si', ma senza esagerare. Pare questo il senso delle dichiarazioni di Giovanni Trapattoni, che ammette che qualcosa va modificato, ma che conferma con forza il suo credo tattico, ovvero il tanto discusso 4-2-3-1. 'Tatticamente non cambiero' niente - dice - ripartiamo dal 4-2-3-1, ripartiamo dal secondo tempo contro la Danimarca. Quando sono cambiati gli uomini, non il modulo, comunque qualcosa di meglio si e' visto'. Probabile che i due uomini che si accomoderanno in panchina saranno Zanetti e Camoranesi, per lasciare il posto a Gattuso e Fiore. Per quel che riguarda l'altro dualismo dell'Europeo, ovvero Del Piero-Cassano, tutto puo' ancora accadere. Pirlo? Il suo ingresso significherebbe cambiare anche modulo tattico, passare al 4-4-2 poco gradito al Trap. 'Non l'ho fatto entrare con la Danimarca perche' nel secondo tempo ci eravamo gia' portati 30-40 metri avanti, non era un centrocampista con le caratteristiche di Pirlo che avrebbe potuto cambiare qualcosa: le sostituzioni fatte avevano gia' spostato il baricentro della squadra. A quel punto speravo di avere qualcosa in piu' negli ultimi 30 metri da gente come Cassano o Fiore'. Giochera' Pirlo contro la Svezia? 'Questa squadra sta seguendo una sua strada, Andrea e' bravo, nessuno ha detto che non possa giocare ma l'Italia si e' costruita una sua fisionomia. Con lui le cose indubbiamente cambiano dal punto di vista tattico ed io non posso saltare di palo in frasca'. Il tecnico e la squadra hanno tentato di sviscerare i perche' del pessimo primo tempo con la Danimarca. Trap ne ha individuati quattro: 'Il caldo intenso, il pressing alto che ci ha scollati, la fatica di qualcuno e poi le troppe verticalizzazioni, cioe' la voglia di cercare il gol troppo in fretta. Ieri eravamo spezzati nel primo tempo, avremmo dovuto capire che dovevamo accorciare con gli attaccanti perche' dietro non ce la facevano a salire. A volte conviene fare un passo indietro per essere piu' efficaci in avanti. Nel secondo tempo siamo migliorati noi e sono calati loro. Ora sappiamo a quali difficolta' andremo incontro: gli Europei sono piu' difficili dei Mondiali perche' qui non trovi certe squadre oceaniche, non ci sono nazioni cuscinetto'. Poi Trap passa a parlare dei singoli. Si comincia da Totti: 'Ha sofferto la marcatura ed il caldo, ci aspettavamo di piu' da lui ma ha tirato una bella punizione ed ha offerto un assist da gol. Vedrete che in futuro trovera' situazioni migliori'. Bloccare Totti significa bloccare l'Italia? 'Le alternative ci sono gia' ma e' chiaro che dovremo crescere tutti. Totti e tutta la squadra. Comunque e' stato un po' maltrattato dalla critica, quando ci si mette anche il caldo che ti impedisce di fare certe cose un po' di nervosismo ti viene. Il cartellino giallo che ha preso nel finale ci stava tutto'. Totti si e' lamentato degli scarpini e dei calzini: 'Quando un giocatore ci sottopone un problema dobbiamo risolverlo, questa storia non era mai sorta prima di ieri. Gia' prima della partita siamo corsi ai ripari'. Scarpe e calzettoni li impongono gli sponsor ma Trap chiarisce: 'Non e' che siamo schiavi degli sponsor, il calcio di oggi e' cosi', dobbiamo farci i conti e secondo me piu' avanti sara' ancora piu' invadente. Anche ai miei tempi, comunque, da marzo in poi quando finivi le partite era come se avessi corso sulla brace'. Sotto accusa anche la preparazione atletica ma Trap non e' d'accordo: 'Sono sicuro che abbiamo fatto bene i nostri calcoli. I recenti cambiamenti di programma sono modifiche dettate dall'esperienza e dalle condizioni che abbiamo trovato. Abbiamo lavorato su un programma fatto un mese e mezzo fa ed e' chiaro che era soggetto a qualche modifica. Poi chi dice che una mezza giornata in piu' di liberta' non possa far bene dal punto di vista psicologico? La verita' e' che non eravamo noi nel primo tempo. Tutto qui. Non e' una questione di attaccamento o meno alla maglia e non e' neanche un problema atletico altrimenti i ragazzi non avrebbero corso cosi' nel secondo tempo quando si sono viste le cose migliori'.Praticamente un vorrei ma non posso. Diverso il discorso su Del Piero e Camoranesi: 'Adesso non so quante possibilita' abbiano loro due di giocare con la Svezia, fatemi parlare con i ragazzi, vediamo come vanno questi giorni. Del Piero comunque a me non e' dispiaciuto'. Trap guarda anche al futuro: 'Conosco la mia squadra, so che se troviamo avversari fisici magari soffriamo un po' con questi giocatori in campo. Se uno in un'orchestra fa il violino non puo' fare il contrabbasso ma poi sono quegli stessi giocatori che magari ti fanno vincere le partite. Il nostro calcio e' questo del resto: mi pare che anche nel '94 se non ci fosse stato... un grande giocatore sarebbe andata fuori quella che era considerata l'Italia che per eccellenza puntava sull'organizzazione. La squadra e' fatta dai giocatori, ricordiamocelo. Gli schemi sono una bella cosa ma restano un disegno se non ci sono gli uomini'.
Il Tr@p vuole perdere, la colpa del caldo? i Danesi per nautra sono + soggetti a caldo rispetto ai mediterranei e i giocatori Romani sono abituati al caldo torrido di RM l'estate, perciò il problema non era così grande. I Danesi alle 2 dle pomeriggio si facevano la corsetta sotto il sole gli italiani cosa facevano? Del Piero parlava con i passeri sotto le piante come San Francesco? Trap faceva le serenate a Totti in piscina? Camoranesi si faceva la lastra ai capelli?
La verità è che la squadra è disposta male, gli uomini assomigliano + a mign@tte che si espongono per attirare clienti