View Full Version : rivorreste la pena di morte?
Valentinik46
14-06-2004, 11:59
viste tutte le cose successe negli ultimi anni(e non solo)vi chiedo:rivorreste la pena di morte?
ancora? certo, dire che è ripetitivo è nulla...
Si, ma solo per quelli che aprono sti thread :asd:
per certi tipi di reati si.
credo comunque che con una riforma della giustizia che possa rendere certe ed inappellabili le sentenze di condanna e con l'inasprimento delle pene previste per i reati più gavi se ne possa fare a meno. :)
Valentinik46
14-06-2004, 12:03
Originariamente inviato da GioFX
ancora? certo, dire che è ripetitivo è nulla...
Ke c'è di male?mi piacerebbe conoscere le impressioni della gente riguardo a furti assassini e stupratori e a cosa gli farebbero e penso che questa sia la soluzione migliore
Originariamente inviato da GioFX
ancora? certo, dire che è ripetitivo è nulla...
oh..:D
hai tolto matteotti?? :D
Originariamente inviato da dibe
oh..:D
hai tolto matteotti?? :D
sei contento?
Originariamente inviato da GioFX
sei contento?
era una semplice domanda... :) non c'erano critiche o intenti polemici dietro... :p
spinbird
14-06-2004, 12:08
http://digilander.libero.it/spinbird/ciclico.jpg
http://www.donnad.it/donnad/concorso_perlana_oviesse/img/imgsx_bott.jpg
carmine65
14-06-2004, 12:11
Ciao,
no, non serve se non a rendere tutti + crudeli.
prevenire è meglio che ammazzare.
riciaoooo.
Puccio Bastianelli
14-06-2004, 12:14
fondamentalmente no, però non sarebbe una cattiva idea per i casi "più gravi", anzi potrebbe essere un deterrente
Originariamente inviato da Puccio Bastianelli
fondamentalmente no, però non sarebbe una cattiva idea per i casi "più gravi", anzi potrebbe essere un deterrente
Infatti, si vede che funziona in tutti i paesi in cui è applicata.
BadMirror
14-06-2004, 12:21
NO.
Cmq questo è nell'olimpo dei 3d ciclici :D
Originariamente inviato da GioFX
Infatti, si vede che funziona in tutti i paesi in cui è applicata.
quoto.
comunque la mia risposta è no.
per come la vedo io, è sufficiente snellire i processi, condanne più rapide, e certezza della pena. la parola "disumano" presente nel sondaggio andrebbe applicata in quei casi in cui una persona CONDANNATA per omicio esce dopo 3 anni per buona condotta e sconti di pena vari.
ClauDeus
14-06-2004, 12:31
Originariamente inviato da Valentinik46
Ke c'è di male?mi piacerebbe conoscere le impressioni della gente riguardo a furti ...
Addirittura? :eek:
Spero di aver capito male...
giovane acero
14-06-2004, 12:32
No!
Assolutamente no.
Nessun uomo ha il diritto di arrogarsi la decisione di vita o di morte su un altro uomo.
Si.
ma come al solito non voto.
tatrat4d
14-06-2004, 12:42
Favorevole per certi reati, ma solo in uno Stato autorevole per legittimazione e sistema giudiziario.
Jaguar64bit
14-06-2004, 12:42
Sono favorevole , ma il problema e' che anche la giustizia puo' sbagliare , e allora da favolrevole che sono , divento contrario.
Amu_rg550
14-06-2004, 12:42
Originariamente inviato da riaw
quoto.
comunque la mia risposta è no.
per come la vedo io, è sufficiente snellire i processi, condanne più rapide, e certezza della pena. la parola "disumano" presente nel sondaggio andrebbe applicata in quei casi in cui una persona CONDANNATA per omicio esce dopo 3 anni per buona condotta e sconti di pena vari.
bluelake
14-06-2004, 12:44
Assolutamente no, è una delle (poche) cose di cui l'Italia può vantarsi di fronte al mondo intero.
Valentinik46
14-06-2004, 12:45
io penso solo che iniziando a metterla forse si inizia a tenere di piu le mani a posto e forse ci sarebbero molti meno fatti spiacevoli
e che comunque per un assassino o per uno stupratore io dico che ci vorrebbe eccome se ci vorrebbe
Schummacherr
14-06-2004, 12:48
Sono contrario,basterebbe imparare a tenere dentro la gente e non ridurgli le pene e farli uscire dopo un anno.. ;)
Sono assolutamente favorevole alla pena di morte, anche se in Italia purtroppo non sarà mai adottata.....comunque il sondaggio è sbagliato,le risposte "No non la voglio" e "E' disumana una cosa del genere!" sono troppo simili...
Originariamente inviato da Valentinik46
io penso solo che iniziando a metterla forse si inizia a tenere di piu le mani a posto e forse ci sarebbero molti meno fatti spiacevoli
e che comunque per un assassino o per uno stupratore io dico che ci vorrebbe eccome se ci vorrebbe
Sì, bravo, hai ragione, basta che guardi negli usa come sono messi... :rolleyes:
Originariamente inviato da Valentinik46
viste tutte le cose successe negli ultimi anni(e non solo)vi chiedo:rivorreste la pena di morte?
che significa rivorreste??? perchè quando mai c'è stata in Italia??
Ops è vero, dimenticavo il medioevo. :doh: :rolleyes:
negator136
14-06-2004, 13:01
no alla pena si morte
sì ai lavori forzati
Originariamente inviato da Valentinik46
io penso solo che iniziando a metterla forse si inizia a tenere di piu le mani a posto e forse ci sarebbero molti meno fatti spiacevoli
e che comunque per un assassino o per uno stupratore io dico che ci vorrebbe eccome se ci vorrebbe
Lo sai che negli USA i crimini sono in aumento e quindi non è che funzioni molto bene come deterrente... anzi potrebbe benissimo fare l' effetto contrario!!!
3d ciclico, vi consiglio di guardare prima se ci sono già altri 3d aperti..
Everyman
14-06-2004, 13:15
Originariamente inviato da bluelake
Assolutamente no, è una delle (poche) cose di cui l'Italia può vantarsi di fronte al mondo intero.
Pochissime. Il nostro passato e' a tratti glorioso.
Ma i tempi recenti hanno rovinato molto.
Anzi no, moltissimo:)
Uccidere una persona e' criminale. E questo vale per chiunque. Stato compreso.
E se voi veniste "incastrati" da qualcuno con questa pena in carica, come la pensereste?
Quante volte abbiamo sentito la giustizia tornare indietro sui suoi passi?
Gli stati che applicano tale pena di morte hanno risolto i problemi?
O e' la nostra voglia di vendetta e/o sangue a volere questa (per me) barbara pena?
Saluti
BadMirror
14-06-2004, 13:20
Originariamente inviato da Valentinik46
io penso solo che iniziando a metterla forse si inizia a tenere di piu le mani a posto e forse ci sarebbero molti meno fatti spiacevoli
Provo a ragionare come un assassino adesso: "ho commesso un omicidio, se mi prendono avrò la pena di morte e mi uccideranno. Non ho più niente da perdere a questo punto".
Non so te ma a me un ragionamento del genere fa molta paura.
E' anche così che nascono i serial killer.
:)
ziozetti
14-06-2004, 13:23
Originariamente inviato da parax
che significa rivorreste??? perchè quando mai c'è stata in Italia??
Ops è vero, dimenticavo il medioevo. :doh: :rolleyes:
Mi dispiace smentirti, ma la pena di morte per reati comuni è stata abolita in Italia nel 1947 (anno dell'ultima esecuzione), mentre è stata abolita per tutti i reati solo nel 1994.
Fonte Amnesty International (http://web.amnesty.org/pages/deathpenalty-abolitionist1-eng)
nicovent
14-06-2004, 13:25
Originariamente inviato da Chromo
Nessun uomo ha il diritto di arrogarsi la decisione di vita o di morte su un altro uomo.
Immagino che la stessa cosa valga per Erra, per i Satanisti, per la coppietta di Novi Ligure, per pedofili e stupratori.... etc etc
.... o forse no? :confused:
Originariamente inviato da parax
che significa rivorreste??? perchè quando mai c'è stata in Italia??
Ops è vero, dimenticavo il medioevo. :doh: :rolleyes:
la pena di morte è stata abolita con il codice Zanardelli (1889) e reintrodotta dal fascismo. con la nuova costituzione repubblicana è stata nuovamente abolita. ;)
super_bombato
14-06-2004, 13:29
assolutamente si.
Valentinik46
14-06-2004, 13:31
penso che questo sia un argomento complesso e affascinante da discutere è x questo che ho postato questo 3d x avere un dialogo su un argomento comunque difficile.
comunque per molte ma molte storie servirebbe eccome;forse è vero che potrebbe far nascere serial killer ma ne si crea uno e ne si distrugge dieci quindi comunque io sono molto favorevole
nicovent
14-06-2004, 13:31
Originariamente inviato da Jaguar64bit
Sono favorevole , ma il problema e' che anche la giustizia puo' sbagliare , e allora da favolrevole che sono , divento contrario.
La questione è che la guistizia può sbagliare se non ben regolamentata... vedi sistema U.S.A. (negli stati ove è applicata).
Per comprenderne meglio gli aspetti dell'applicabilità ti suggerisco: Punizione Suprema di Turow Scott.
http://www.internetbookshop.it/jackets/z71/8804524871.jpg
Si, assolutamente si!! ;) :cool:
Originariamente inviato da BadMirror
Provo a ragionare come un assassino adesso: "ho commesso un omicidio, se mi prendono avrò la pena di morte e mi uccideranno. Non ho più niente da perdere a questo punto".
Non so te ma a me un ragionamento del genere fa molta paura.
E' anche così che nascono i serial killer.
:)
credo che oltre a questo motivo ce ne siano ben altri più profondi e di livello psichiatrico.
e comunque eliminato il serial killer non può più nuocere a nessuno.
in alternativa credo che i lavori forzati a vita siano una buona soluzione: tipo asfaltare strade e varie manutenzioni di infrastrutture pubbliche gratis per la comunità.;)
nicovent
14-06-2004, 13:34
Originariamente inviato da MrBaba75
...Carcere duro soprattutto agli immigrati (albanesi, kosovari, ecc.) che pensano che il nostro Paese sia una terra di scorribande. Vengono arrestati e il giorno sono liberi...
e gli Italiani che fanno le stesse cose... no?!? :confused:
Originariamente inviato da Valentinik46
penso che questo sia un argomento complesso e affascinante da discutere è x questo che ho postato questo 3d x avere un dialogo su un argomento comunque difficile.
comunque per molte ma molte storie servirebbe eccome;forse è vero che potrebbe far nascere serial killer ma ne si crea uno e ne si distrugge dieci quindi comunque io sono molto favorevole
I serial killer se ne strasbattono della pena di morte.
Non li crei e non li distruggi. E soprattutto non li fermi.
nicovent
14-06-2004, 13:37
Originariamente inviato da MrBaba75
Ho detto "SOPRATTUTTO".....
ho letto, ma un reato è un reato a prescindere dalla nazionalità di chi lo commette... senza i soprattutto...
Everyman
14-06-2004, 14:00
Eppure il Texas non mi pare proprio un modello da imitare.
La vendetta non e' giustizia e la rabbia dei famigliari dopo l'esecuzione rimane imho. Io sono piu' favorevole al carcere a vita per i soggetti piu' pazzoidi.
Guardate come la gente interpreta la storia...c'e' chi dice questo:
Mi dispiace smentirti, ma la pena di morte per reati comuni è stata abolita in Italia nel 1947 (anno dell'ultima esecuzione), mentre è stata abolita per tutti i reati solo nel 1994.
E c'e' chi dice questo:
la pena di morte è stata abolita con il codice Zanardelli (1889) e reintrodotta dal fascismo. con la nuova costituzione repubblicana è stata nuovamente abolita
Come cambiano le cose a seconda dei punti di vista vero? :)
Saluti
no, non la rivorrei, devo dire che ultimamente ho cambiato idea, sono più per i lavori forzati, rendono di più e costano meno.
cmq il thread è veramente http://img78.photobucket.com/albums/v294/rikpg/smiles/wheelchair.gif
:D
ziozetti
14-06-2004, 14:21
Originariamente inviato da Everyman
Come cambiano le cose a seconda dei punti di vista vero? :)
Saluti
Cosa intendi dire? Ho riportato ciò che era scritto sul sito di Amnesty International e ne ho anche riportato la fonte con il link. Non conoscevo il codice Zanardelli altrimenti lo avrei scritto.
Il "mi dispiace" del mio post non è polemico: intendo dire che mi dispiace che sia stata abolita così tardi.
Originariamente inviato da ziozetti
Mi dispiace smentirti, ma la pena di morte per reati comuni è stata abolita in Italia nel 1947 (anno dell'ultima esecuzione), mentre è stata abolita per tutti i reati solo nel 1994.
Fonte Amnesty International (http://web.amnesty.org/pages/deathpenalty-abolitionist1-eng)
vabbè, ovviamente il ventennio fascista rientra nel medioevo. :O
Valentinik46
14-06-2004, 14:24
Originariamente inviato da Everyman
Eppure il Texas non mi pare proprio un modello da imitare.
La vendetta non e' giustizia e la rabbia dei famigliari dopo l'esecuzione rimane imho. Io sono piu' favorevole al carcere a vita per i soggetti piu' pazzoidi.
Guardate come la gente interpreta la storia...c'e' chi dice questo:
E c'e' chi dice questo:
Come cambiano le cose a seconda dei punti di vista vero? :)
Saluti
ecco un altra cosa ke nn mi va giu:ma che c...o hanno sempre da piangere i familiari?cioè tuo figlio(o tuo nonno,tuo cugino.....)hanno commesso un reato grave e tu li difendi?MA COME SI FA!!??!!
come quando senti di regolamento di conti,intervistano la madre piangente e dice "mio figlio un bravo ragazzo" ma c...o apri gli occhi se è una storia tipo di mafia significa che non era questo gran modello no?e comunque finke si ammazzano fra di loro va bene cosi
Everyman
14-06-2004, 14:24
Originariamente inviato da parax
vabbè, ovviamente il ventennio fascista rientra nel medioevo. :O
Non fai la figura del pazzo se dici una cosa del genere, non ti preoccupare:)
Everyman
14-06-2004, 14:26
Originariamente inviato da ziozetti
Cosa intendi dire? Ho riportato ciò che era scritto sul sito di Amnesty International e ne ho anche riportato la fonte con il link. Non conoscevo il codice Zanardelli altrimenti lo avrei scritto.
Il "mi dispiace" del mio post non è polemico: intendo dire che mi dispiace che sia stata abolita così tardi.
L'avevo capito da me...anch'io ero sincero comunque...la storia ha moltissimi punti di vista.
Il tutto dipende dal tipo di analisi.
Ciaoooooooooo
ziozetti
14-06-2004, 14:39
Originariamente inviato da Everyman
L'avevo capito da me...anch'io ero sincero comunque...la storia ha moltissimi punti di vista.
Il tutto dipende dal tipo di analisi.
Ciaoooooooooo
Continuo a non capire cosa intendi. Sono d'accordo con te sul discorso generale, ma in questo caso particolare con capisco a cosa ti riferisci.
Originariamente inviato da Chromo
Assolutamente no.
Nessun uomo ha il diritto di arrogarsi la decisione di vita o di morte su un altro uomo.
Quoto
Lorenzaccia
14-06-2004, 18:11
E' una questione di principio: o si è favorevoli o non si è favorevoli, non ci sono mezze misure. Intendo dire che risposte come "in certi casi è opportuna" oppure "sono contrario in generale ma per un paio di reati ci vorrebbe" qualificano immediatamente chi le pronuncia come favorevole alla sua reintegrazione, poichè è ovvio che la pena di morte, se istituita, verrebbe comminata in alcuni casi, i più gravi, mentre nei casi meno gravi si procederebbe ad altre misure, in linea con la gravità del reato. Quindi niente mi, mo, ma, se, ma forse, a volte. O sì o no, il resto vien da sè.
credo che dei bei lavori forzati ( magari in cava) siano più efficaci ed in oltre si autososterrebbero le spese di mantenimento in carcere :D
Ed_Bunker
14-06-2004, 18:44
Nessuno che abbia letto "Riflessioni sulla pena di morte" di Camus ?!?
Sono certo che a qualcuno farebbe pure cambiare idea...
Comunque il maggior motivo contro la pena di morte e' che non serve a niente (forse a vincere le elezioni in qualche stato americano).
Inoltre ci sono molti giudici, politici, magistrati americani che non sarebbero contrari alla pena suddetta in se', ma sono contrari per l'eventualita' che venga giustiziato un innocente, non si puo' tornare indietro...
Quanti neri americani innocenti pensate siano stati giustiziati in passato per non aver avuto un processo imparziale? (dico neri americani per indicare una minoranza)
Meditate gente, meditate...
andreamarra
15-06-2004, 16:00
Originariamente inviato da lovaz
Comunque il maggior motivo contro la pena di morte e' che non serve a niente (forse a vincere le elezioni in qualche stato americano).
Inoltre ci sono molti giudici, politici, magistrati americani che non sarebbero contrari alla pena suddetta in se', ma sono contrari per l'eventualita' che venga giustiziato un innocente, non si puo' tornare indietro...
Quanti neri americani innocenti pensate siano stati giustiziati in passato per non aver avuto un processo imparziale? (dico neri americani per indicare una minoranza)
Meditate gente, meditate...
Lo stavo per scrivere io. Non risolve il problema della delinquenza (basta vedere in america, negli stati con la pena di morte a momenti ci sono più crimini da sedia elettrica o iniezione), ma servono al candidato di turno per dare dimostrazione di forza.
Hai perfettamente ragione sul discorso razziale. Tra l'altro, di contro, ricordo che H.J.Simpson non venne condannato (nonostante lo si ritenga colpevole) per evitare problemi nella comunità dei neri in anni di fuoco da questo punto di vista.
Insomma, no alla pena di morte. Ma pene più dure e soprattutto pene più eque. Guardiamo quanto prende un dell'utri per mafia, e poi vediamo quanto prenderebbe un ragazzo per una canna.
Originariamente inviato da andreamarra
Hai perfettamente ragione sul discorso razziale. Tra l'altro, di contro, ricordo che H.J.Simpson non venne condannato (nonostante lo si ritenga colpevole) per evitare problemi nella comunità dei neri in anni di fuoco da questo punto di vista.
.
hj simpson E' STATO condannato.
BadMirror
15-06-2004, 17:42
Guardate che si scrive O.J. Simpson, altrimenti quello che dite voi è Homer :D:D:D
E cmq per la precisione:
O.J. Simpson è stato assolto nel 1994 nel processo che lo vedeva imputato dell'assassinio della moglie Nicole Brown e del suo amico Ronald Goldman. Un processo civile ha invece riconosciuto Simpson colpevole, con la condanna a pagare un risarcimento danni di 33,5 milioni di dollari. O.J. vive da tempo in Florida, dove dall'inizio del 2000 è già stato protagonista di tre litigi con la sua compagna, Christie Prody, che hanno richiesto l'intervento della polizia.
:)
andreamarra
15-06-2004, 17:44
Originariamente inviato da riaw
hj simpson E' STATO condannato.
Non è stato condannato dal tribunale penale, ma da quello civile.
Ovvero non è andato in galera essendo stato ritenuto non colpevole dal tribunale penale, ma è stato ritenuto colpevole dal tribunale civile di dover pagare i rimborsi alla famiglia della moglie uccisa.
Per certa gente la pena di morte sarebbe ancora poco...
monkey72
15-06-2004, 18:37
no, in nessun caso! :mad:
Originariamente inviato da andreamarra
Non è stato condannato dal tribunale penale, ma da quello civile.
Ovvero non è andato in galera essendo stato ritenuto non colpevole dal tribunale penale, ma è stato ritenuto colpevole dal tribunale civile di dover pagare i rimborsi alla famiglia della moglie uccisa.
Non c'è da stupirsi, non esiste un caso e dico uno, di condannati a morte negli USA con più di 1 milione di $$ in banca, solo i neri e i poracci vengono usati dai politici di turno come agnello sacrificale. Questa voi la chiamate giustizia?
stralunatica
16-06-2004, 09:55
Prima ero assolutamente favorevole alla pena di morte, ora sto cambiando un po' idea ma quando sento certe cose sinceramente non riesco a fare a meno di pensare che certe persone non meritano di vivere, penso che se la giustizia italiana funzionasse meglio e avesse pene più severe in tanti cambierebbero idea sulla pena di morte ma quando un pedofilo dopo 3 anni di carcere torna libero ti viene spontaneo dire : "si meriterebbe la pena di morte"
Phoenix68
16-06-2004, 09:58
Originariamente inviato da parax
Non c'è da stupirsi, non esiste un caso e dico uno, di condannati a morte negli USA con più di 1 milione di $$ in banca, solo i neri e i poracci vengono usati dai politici di turno come agnello sacrificale. Questa voi la chiamate giustizia?
Il discorso però prende una piega diversa,è ovvio che chi dice che vuole la pena di morte la ritiene "giusta" solo per casi in cui ci sono le prove della colpevolezza ,se il discorso verte sulle ingiustizie della giustizia (scusate il gioco di parole) è ovvio che si ribalta il tutto,in quel caso non è corretto neppure l'ergastolo o qualunque altra condanna.
giovane acero
16-06-2004, 10:00
Originariamente inviato da stralunatica
Prima ero assolutamente favorevole alla pena di morte, ora sto cambiando un po' idea ma quando sento certe cose sinceramente non riesco a fare a meno di pensare che certe persone non meritano di vivere, penso che se la giustizia italiana funzionasse meglio e avesse pene più severe in tanti cambierebbero idea sulla pena di morte ma quando un pedofilo dopo 3 anni di carcere torna libero ti viene spontaneo dire : "si meriterebbe la pena di morte"
quando un pedofilo dopo 3 anni di carcere torna libero mi viene spontaneo pensare "Bisognerebbe riformare la giustizia italiana in modo che per delitti di una determinata gravità non ci siano sconti sulla pena che tengano"
n.b.: so che la mia, purtroppo, è mera utopia.
Originariamente inviato da Phoenix68
Il discorso però prende una piega diversa,è ovvio che chi dice che vuole la pena di morte la ritiene "giusta" solo per casi in cui ci sono le prove della colpevolezza ,se il discorso verte sulle ingiustizie della giustizia (scusate il gioco di parole) è ovvio che si ribalta il tutto,in quel caso non è corretto neppure l'ergastolo o qualunque altra condanna.
Ni. Molte volte chi e' a favore della pena di morte dice di esserlo "perche' dopo 3 anni sono liberi".
Anche quella e' un'ingiustizia della giustizia, siappur di verso opposto.
Comunque rimango dell'idea che molto spesso chi dice "si meriterebbe la pena di morte" intenda "si meriterebbe la morte".
Originariamente inviato da Phoenix68
Il discorso però prende una piega diversa,è ovvio che chi dice che vuole la pena di morte la ritiene "giusta" solo per casi in cui ci sono le prove della colpevolezza ,se il discorso verte sulle ingiustizie della giustizia (scusate il gioco di parole) è ovvio che si ribalta il tutto,in quel caso non è corretto neppure l'ergastolo o qualunque altra condanna.
Allora non vedo di che parliamo visto che non esiste uno stato e dico uno che usa quello strumento in modo giusto. Non oso immaginare cosa succederebbe in Italia.
IMHO adottare la pena di morte significa legalizzare l'omicidio, e prendere atto che sopprimere un essere umano è un buon sistema per risolvere le controversie personali.
Phoenix68
16-06-2004, 10:12
Originariamente inviato da parax
Allora non vedo di che parliamo visto che non esiste uno stato e dico uno che usa quello strumento in modo giusto. Non oso immaginare cosa succederebbe in Italia.
IMHO adottare la pena di morte significa legalizzare l'omicidio, e prendere atto che sopprimere un essere umano è un buon sistema per risolvere le controversie personali.
Parliamo dell'uso della pena di morte come punizione per un qualcosa che si è chiaramente commesso.
Da questo si può sostenere che sia sbagliata perchè la si considera alla stessa stregua di un omicidio,oppure esserne a favore perchè la si ritiene una punizione appropriata .
Diverso è il discorso posto come dici,perchè diventa un discorso sulla correttezza della giustizia,che viene ovviamente richiesta sia da chi vota si che da chi vota no.
Ciao
ittogami17
16-06-2004, 10:31
io sono favorevole. Dico anche che una persona che conosco ha avuto la figlia stuprata e uccisa da un .... non so come definirlo.
In questi casi gli dobbiamo dare una medaglia? O forse meglio ucciderlo visto che il mangiare ecc.... lo paghiamo noi ?
Originariamente inviato da ittogami17
io sono favorevole. Dico anche che una persona che conosco ha avuto la figlia stuprata e uccisa da un .... non so come definirlo.
In questi casi gli dobbiamo dare una medaglia? O forse meglio ucciderlo visto che il mangiare ecc.... lo paghiamo noi ?
cioe' uccidere per vendetta e per soldi.
L'ultima frontiera della civilta?
ittogami17
16-06-2004, 10:49
perche' tu sei contento di pagare una persona come quella.
Lo paghiamo noi tutti non credere....
Secondo te ha diritto di vivere?
Lorenzaccia
16-06-2004, 13:00
Originariamente inviato da ittogami17
...
O forse meglio ucciderlo visto che il mangiare ecc.... lo paghiamo noi ?
perche' tu sei contento di pagare una persona come quella.
Lo paghiamo noi tutti non credere....
...
Ma che dici? I detenuti, condannati e internati, sono tenuti non solo al risarcimento del danno causato, in seguito al reato commesso, alla controparte che si sia costituita in processo come parte offesa, e al pagamento delle spese del processo e dell'onorario che spetta all’avvocato (sia pure d’ufficio), ma anche al rimborso delle spese sostenute dallo Stato per il mantenimento in carcere, mediante il pagamento di una quota giornaliera comprendente il costo degli alimenti e quello dell’uso del corredo personale (materasso, lenzuola, piatti, posate, eccetera), che viene fornito dall’amministrazione penitenziaria.
Il detenuto risponde con tutti i beni posseduti, sia mobili che immobili. Tra questi rientrano anche parte della retribuzione che ricevono per il lavoro svolto in carcere (lavoro e retribuzioni che non sono concorrenziali sul mercato) e della pensione. Le spese e il mantenimento in carcere possono essere condonate esclusivamente quando il soggetto versi in gravi difficoltà economiche e comunque a patto che si sia distinto per buona condotta durante il periodo di detenzione.
fonte: Ordinamento penitenziario (L.354/1975)
Andreucciolo
16-06-2004, 13:02
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Ma che dici? I detenuti, condannati e internati, sono tenuti non solo al risarcimento del danno causato, in seguito al reato commesso, alla controparte che si sia costituita in processo come parte offesa, e al pagamento delle spese del processo e dell'onorario che spetta all’avvocato (sia pure d’ufficio), ma anche al rimborso delle spese sostenute dallo Stato per il mantenimento in carcere, mediante il pagamento di una quota giornaliera comprendente il costo degli alimenti e quello dell’uso del corredo personale (materasso, lenzuola, piatti, posate, eccetera), che viene fornito dall’amministrazione penitenziaria.
Il detenuto risponde con tutti i beni posseduti, sia mobili che immobili. Tra questi rientrano anche parte della retribuzione che ricevono per il lavoro svolto in carcere (lavoro e retribuzioni che non sono concorrenziali sul mercato) e della pensione. Le spese e il mantenimento in carcere possono essere condonate esclusivamente quando il soggetto versi in gravi difficoltà economiche e comunque a patto che si sia distinto per buona condotta durante il periodo di detenzione.
fonte: Ordinamento penitenziario (L.354/1975)
Finalmente qualcuno che fa piazza pulita dei soliti luoghi comuni....:)
Lorenzaccia
16-06-2004, 13:05
Ciao Andreucciolo! :)
Andreucciolo
16-06-2004, 13:13
http://images.google.it/images?q=tbn:rULWlvBUcM8J:www.trani-ius.it/radici/BECCARIA/copertina.JPG
Ci vorrebbe a volte un ripassino di questo; la pena di morte non è stata abolita tanto per ragioni "umanitarie" nei confronti del colpevole, quanto per tutta una serie di altri motivi, non ultimo il fatto che la pena capitale offende la dignità umana di chi la commina.
Bisogna insistere sulla certezza, la prontezza e l'ineluttabilità della pena, come diceva il buon Cesare Beccaria:)
Ciao Lore:)
ittogami17
16-06-2004, 13:21
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Ma che dici? I detenuti, condannati e internati, sono tenuti non solo al risarcimento del danno causato, in seguito al reato commesso, alla controparte che si sia costituita in processo come parte offesa, e al pagamento delle spese del processo e dell'onorario che spetta all’avvocato (sia pure d’ufficio), ma anche al rimborso delle spese sostenute dallo Stato per il mantenimento in carcere, mediante il pagamento di una quota giornaliera comprendente il costo degli alimenti e quello dell’uso del corredo personale (materasso, lenzuola, piatti, posate, eccetera), che viene fornito dall’amministrazione penitenziaria.
Il detenuto risponde con tutti i beni posseduti, sia mobili che immobili. Tra questi rientrano anche parte della retribuzione che ricevono per il lavoro svolto in carcere (lavoro e retribuzioni che non sono concorrenziali sul mercato) e della pensione. Le spese e il mantenimento in carcere possono essere condonate esclusivamente quando il soggetto versi in gravi difficoltà economiche e comunque a patto che si sia distinto per buona condotta durante il periodo di detenzione.
fonte: Ordinamento penitenziario (L.354/1975)
si ci credo che un extracomunitario che non ha nulla risarcisca
ziozetti
16-06-2004, 15:44
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Ma che dici? I detenuti, condannati e internati, sono tenuti non solo al risarcimento del danno causato, in seguito al reato commesso, alla controparte che si sia costituita in processo come parte offesa, e al pagamento delle spese del processo e dell'onorario che spetta all’avvocato (sia pure d’ufficio), ma anche al rimborso delle spese sostenute dallo Stato per il mantenimento in carcere, mediante il pagamento di una quota giornaliera comprendente il costo degli alimenti e quello dell’uso del corredo personale (materasso, lenzuola, piatti, posate, eccetera), che viene fornito dall’amministrazione penitenziaria.
Il detenuto risponde con tutti i beni posseduti, sia mobili che immobili. Tra questi rientrano anche parte della retribuzione che ricevono per il lavoro svolto in carcere (lavoro e retribuzioni che non sono concorrenziali sul mercato) e della pensione. Le spese e il mantenimento in carcere possono essere condonate esclusivamente quando il soggetto versi in gravi difficoltà economiche e comunque a patto che si sia distinto per buona condotta durante il periodo di detenzione.
fonte: Ordinamento penitenziario (L.354/1975)
Purtroppo chi avrebbe soldi per pagarsi la galera (vedi mafia et similia), magicamente, è nullatenente! :(
Lorenzaccia
16-06-2004, 16:08
Originariamente inviato da Andreucciolo
http://images.google.it/images?q=tbn:rULWlvBUcM8J:www.trani-ius.it/radici/BECCARIA/copertina.JPG
Ci vorrebbe a volte un ripassino di questo; la pena di morte non è stata abolita tanto per ragioni "umanitarie" nei confronti del colpevole, quanto per tutta una serie di altri motivi, non ultimo il fatto che la pena capitale offende la dignità umana di chi la commina.
Bisogna insistere sulla certezza, la prontezza e l'ineluttabilità della pena, come diceva il buon Cesare Beccaria:)
Ciao Lore:)
A me sembra che l'unico modo per garantire certezza ed ineluttabilità della pena sia ridurre, se non eliminare, il margine di discrezionalità della magistratura, nella fattispecie, della Magistratura di Sorveglianza, che è l'organo giudiziario preposto al controllo delle modalità dell'esecuzione penale, nella determinazione delle modalità e della durata della pena stessa.
E' noto che il diritto (l'insieme di documenti scritti contenenti formulazioni linguistiche dotate di senso, cioè disposizioni) per essere applicato deve essere prima interpretato, individuando il significato e la portata della legge da utilizzare.
Analizzando di primo acchito la materia, sembra che il giudice non abbia lo spazio per soluzioni autonome ed individuali. Il giudice che deve applicare una norma ad un certo caso, infatti, non può interpretarla in modo arbitrario ma è sempre vincolato, per legge, da due fattori: il significato delle parole, nel senso che egli non può attribuire ad una norma un senso che non sia quello fatto palese dal significato delle parole stesse secondo la loro connessione, e l'intenzione del legislatore (c.c. art. 12). In quei casi, poi, che non possono essere risolti con norme preesistenti, il giudice deve procedere per analogia, ed applicare la disciplina prevista per un altro caso simile, laddove ritiene che le due fattispecie possano essere accomunate dalla stessa ratio. Se nemmeno così il giudice riesce a saltarci fuori, non può affidarsi alla propria coscienza, ma deve ricorrere ai principi generali dell'ordinamento che sono sanciti dalla Costituzione o che posso essere ricavati dalle norme di legge.
A prima vista, insomma, nessun giudice può scappare al diritto positivo. In realtà, i momenti di discrezionalità ci sono, e sono molti. Un esempio che mi viene in mente è quello della liberazione anticipata, che consiste nella detrazione di 45 giorni per ogni singolo semestre di pena scontata per quel detenuto che abbia dato prova di partecipazione all'opera di rieducazione. L'istituto ha una funzione premiale, non è richiesto che il condannato abbia ragiunto risultati nel trattamento penitenziario cui viene sottoposto e l'unico requisito richiesto è appunto la partecipazione attiva all'opera di rieducazione. Tale istituto è ammesso per tutti i tipi di pena, anche l'ergastolo, e viene valutato solo in base all'impegno profuso dal condananto stesso nel mantenere "corretti e costruttivi rapporti con operatori penitenziari, compagni di carcere, familiari e comunità esterna". Nessun vincolo ulteriore è dato. Il tribunale di sorveglianza, che decide discrezionalemnte sulla concessione del beneficio, si basa sulle relazioni, le opinioni, i pareri di un'equipe composta da: medici, psichiatri, psicanalisti, assistenti sociali, educatori.
Ma più in generale, quando all'interno delle varie norme vi sono parole come "il giudice può", "è ammesso che", eccetera, si configura sempre uno spazio di autonomia ed indipendenza nell'esercizio del potere.
Se invece che un potere vi fosse un dovere, si ridurrebbe la discrezionalità dell'organo chiamato ad applicare una pena e si realizzerebbe quella certezza che l'opinione pubblica, e non solo, tanto auspica. Sinceramente, però, non so quanto la magistratura sarebbe contenta di questa soluzione; con tutta probabilità griderebbe allo scandalo vedendo in questo una riduzione della propria autonomia e indipendenza nei confronti dell'esecutivo.
C'è da dire un'altra cosa, e con questo rispondo a coloro che si sdegnavano nel non vedere comminate pene corporali o lavori forzati. Tutte le norme e gli interventi che dagli anni 50-60 si sono susseguiti in Italia in materia di ordinamento penitenzairio non sono fatte a casaccio, ma sono in linea con le regole minime dell'ONU e del Consiglio d'Europa per quanto riguarda i diritti umani (diritti della personalità, che sono fondamentali ed inalienabili), le quali vietano espressamente ogni forma di tortura o di trattamenti crudeli, inumani e degradanti o atteggiamenti che non siano rispettosi della dignità della persona, e altro ancora coerente con tutto questo.
Inoltre, il trattamento penitenziario, che indica l'insieme delle attività organizzate nell'istituto penitenziario a favore dei condannati, è finalizzato alla rieducazione e alla riabilitazione del reo e al suo reinserimento in società, che poi è il fine principale a cui la pena deve tendere secondo l'unanime posizione della dottrina e della giurisprudenza dei paesi europei negli ultimi decenni.
Lorenzaccia
16-06-2004, 17:15
Originariamente inviato da ziozetti
Purtroppo chi avrebbe soldi per pagarsi la galera (vedi mafia et similia), magicamente, è nullatenente! :(
Ah beh, non dirlo a me, non stavo dando un giudizio di merito in proposito :)
Volevo solo far presente a quel tale sopra che si stava inventando il diritto penale, che la realtà è un po' diversa dalle cose che andava sparando, e cioè l'ordinamento italiano non prevede affatto che l'onere del mantenimento dei carcerati sia a carico dei contribuenti, poichè i condannati sono tenuti al rimborso (se non erro alemno 2/3 del costo reale).
Questo non esclude, è ovvio, come in tutte le situazioni di contribuzione per la realizzazione di un fine comune del quale tutti possono beneficiare, che ci siano alcuni fatti di defilaggio dovuti a furboni che fanno i free riders, oppure a extracomunitari clandestini di difficile o impossibile individuazione.
Che la cosa dia fastidio è fuori discussione, ma non autorizza a inventarsi cose che non ci sono.
ziozetti
17-06-2004, 16:52
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Ah beh, non dirlo a me, non stavo dando un giudizio di merito in proposito :)
- cut-
Ho quotato il tuo post ma non riferivo a te, era un discorso in generale.
Putroppo chi ha i soldi (o il potere, che è lo stesso), vince comunque!
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