PDA

View Full Version : Giacomo Matteotti, 80 anni fà


ni.jo
10-06-2004, 12:13
+ 10 giugno 1924

Ottant'anni fà veniva ucciso un coraggioso, un uomo di sinistra convinto della forza del dialogo ma anche del confronto duro nel parlamento, un uomo politico come pochi: si chiamava Giacomo Matteotti.

Fu ucciso dal regime di Benito Mussolini perché era un intralcio , ai suoi affari, alla sua propaganda e alla sua immagine, ai suoi programmi realizzati in quello che fù il ventennio più nero dell'Italia.
Quest'uomo ebbe il coraggio (pur avendo già ricevuto botte e minacce) di chiedere l'annullamento delle votazioni che avevano regalato l'Italia al fascismo delle camice brune con brogli e violenze diffuse e minacce alla stampa, pestaggi e umiliazioni.
Il 30 Maggio 1924 Matteotti pronunciò in Parlamento un discorso colmo di accuse circostanziate al regime, con tono anche ironico ma tanto documentato ed efficace da suscitare l'odio l'ira e la minaccia degli stessi parlamentari fascisti:
«Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!» rispose in faccia al regime Giacomo Matteotti. E questo gli valse la condanna a morte, voluta, coperta e infine persino rivendicata dal Duce: "Ma La Ceka che fà?"
La Ceka l'uccise...

Dicevo a GioFx, che ha messo come avatar il suo ritratto, che piuttosto che l'icona di un eroe rivoluzionario come il Che, sento infinitamente più mio questo esempio limpidissimo di coraggio e ripensando a persone come lui mi sento molto orgoglioso di essere italiano e di sinistra.

Se volete ricordare un uomo coraggioso fate pure: per favore se volete revisionare, ipotizzare e teorizzare e arrampicarvi sugli specchi per dire che il duce non c'entra nulla fate pure ma non quì, in questa discussione non avrete nemmeno la mia compassione. ;)

bluelake
10-06-2004, 12:37
Mi hai rubato l'idea... avevo appena finito di leggere l'articolo pubblicato dal "Tirreno" questa mattina, ma non posso riportarlo perché ahimé la versione web del giornale è a pagamento. Riporto quindi, sperando che sia beneficio dei più giovani (a cui ormai la storia a scuola non viene più insegnata neanche per sbaglio), un ricordo scritto da Renzo De Felice, la biografia di Matteotti e l'ultimo discorso in Parlamento così come acquisito agli atti ufficiali della Camera:

Un plebiscito nazionale a favore della politica del governo fascista: questo il chiaro obiettivo che Benito Mussolini avrebbe perseguito con la consultazione elettorale del 6 aprile 1924. Nonostante Mussolini avesse tutto l'interesse a che la campagna elettorale si svolgesse nella maniera più calma possibile, essa sarebbe stata in realtà contrassegnata da violenze non soltanto contro i fascisti dissidenti, ma anche contro vari oppositori. I risultati delle elezioni avrebbero fruttato al "listone" fascista 374 deputati su un totale di 535. Il successo elettorale, se aveva fornito a Mussolini una sua maggioranza, gli aveva anche consentito di compiere una grande operazione trasformistica di tipo giolittiano sul centro-destra, approfittando del progressivo svuotamento e delle contraddizioni interne delle forze liberaldemocratiche, demosociali e popolari. Ad agitare ancora di più la situazione politica subito dopo le elezioni, vi fu il rapimento dei deputato socialista Giacomo Matteotti, avvenuto il 10 giugno 1924. L'impressione destata prima dalla scomparsa e poi dalla morte di Matteotti, fu vivissima a livello politico e di opinione pubblica e il sospetto che Mussolini vi fosse in qualche modo implicato sarebbe stato pressoché generale. La "secessione dell'Aventino", con l'abbandono da parte dei deputati delle opposizioni della Camera, per certi versi risultò utile a Mussolini, che poté di fatto affrontare la crisi montante senza almeno doversi guardare da possibili intralci parlamentari. Spinto da un lato dalle ali più intransigenti del movimento fascista e dall'altro lato da varie forze liberali che gli chiedevano la "normalizzazione", Mussolini il 3 gennaio 1925 tenne un discorso alla Camera, breve ma durissimo. Era l'atto di nascita della dittatura, l'affossamento insieme delle velleità della "rivoluzione fascista" e delle forze politiche di opposizione.
Renzo De Felice

Possidente terriero illuminista, avvocato, sindaco di Villamarzana, consigliere provinciale di Rovigo. esponente di spicco del Partito socialista, eletto nel 1919 alla Camera dei deputati. Nel 1922 promuove la costituzione del Partito socialista unitario divenendone segretario nazionale. Intransigente antifascista, difensore dei braccianti agricoli poveri, più volte minacciato e aggredito da gruppi fascisti, ostacolato nella professione forense e nell'attività parlamentare. Affermatosi il fascismo, nel 1924 alla Camera dei deputati pronuncia una documentata requisitoria (acquisita agli atti del Parlamento e riportata qui sotto) sulle violenze fasciste contro i candidati socialisti, comunisti, repubblicani, liberali progressisti. Sul giornale "Il popolo d'Italia" Mussolini scrive immediatamente che è necessario "dare una lezione al deputato del Polesine". L'invito è prontamente accolto e il 10 giugno '24, a Roma, un quintetto fascista aggredisce e rapisce Matteotti in Lungotevere Arnaldo da Brescia. Caricato a forza su una macchina, viene ucciso a coltellate dopo ripetute percosse. Le spoglie verranno trovate, occultate in un boschetto di Riano Flaminio, solo il 15 agosto. Riconosciuti e processati a Chieti due anni dopo, i fascisti omicidi confessi - difesi dal braccio destro di Mussolini, Roberto Farinacci - ebbero miti condanne, uscendo poco dopo di prigione.


L'ultimo discorso parlamentare di Giacomo Matteotti
Presidente "Ha chiesto di parlare l'onorevole Matteotti. Ne ha facoltà". Matteotti "Noi abbiamo avuto da parte della Giunta delle elezioni la proposta di convalida di numerosi colleghi. Nessuno certamente, degli appartenenti a questa Assemblea, all'infuori credo dei componenti la Giunta delle elezioni, saprebbe ridire l'elenco dei nomi letti per la convalida, nessuno, né della Camera né delle tribune della stampa (Vive interruzioni alla destra e al centro)". Lupi "È passato il tempo in cui si parlava per le tribune!". Matteotti "Certo la pubblicità è per voi un'istituzione dello stupidissimo secolo XIX. (Vivi rumori. Interruzioni alla destra e al centro) Comunque, dicevo, in questo momento non esiste da parte dell'Assemblea una conoscenza esatta dell'oggetto sul quale si delibera. Soltanto per quei pochissimi nomi che abbiamo potuto afferrare alla lettura, possiamo immaginare che essi rappresentino una parte della maggioranza.

Ora, contro la loro convalida noi presentiamo questa pura e semplice eccezione: cioè, che la lista di maggioranza governativa, la quale nominalmente ha ottenuto una votazione di quattro milioni e tanti voti... (Interruzioni)". Voci al centro "Ed anche più!". Matteotti "... cotesta lista non li ha ottenuti, di fatto e liberamente, ed è dubitabile quindi se essa abbia ottenuto quel tanto di percentuale che è necessario (Interruzioni. Proteste) per conquistare, anche secondo la vostra legge, i due terzi dei posti che le sono stati attribuiti! Potrebbe darsi che i nomi letti dal Presidente sieno di quei capilista che resterebbero eletti anche se, invece del premio di maggioranza, si applicasse la proporzionale pura in ogni circoscrizione. Ma poiché nessuno ha udito i nomi, e non è stata premessa nessuna affermazione generica di tale specie, probabilmente tali tutti non sono, e quindi contestiamo in questo luogo e in tronco la validità della elezione della maggioranza (Rumori vivissimi). Vorrei pregare almeno i colleghi, sulla elezione dei quali oggi si giudica, di astenersi per lo meno dai rumori, se non dal voto. (Vivi commenti - Proteste - Interruzioni alla destra e al centro)".

Maraviglia "In contestazione non c'è nessuno, diversamente si asterrebbe!". Matteotti "Noi contestiamo...". Maraviglia "Allora contestate voi!". Matteotti "Certo sarebbe maraviglia se contestasse lei! L'elezione, secondo noi, è essenzialmente non valida, e aggiungiamo che non è valida in tutte le circoscrizioni. In primo luogo abbiamo la dichiarazione fatta esplicitamente dal governo, ripetuta da tutti gli organi della stampa ufficiale, ripetuta dagli oratori fascisti in tutti i comizi, che le elezioni non avevano che un valore assai relativo, in quanto che il Governo non si sentiva soggetto al responso elettorale, ma che in ogni caso - come ha dichiarato replicatamente - avrebbe mantenuto il potere con la forza, anche se... (Vivaci interruzioni a destra e al centro Movimenti dell'onorevole presidente del Consiglio)". Voci a destra "Sì, sì! Noi abbiamo fatto la guerra! (Applausi alla destra e al centro)". Matteotti "Codesti vostri applausi sono la conferma precisa della fondatezza dei mio ragionamento. Per vostra stessa conferma dunque nessun elettore italiano si è trovato libero di decidere con la sua volontà... (Rumori, proteste e interruzioni a destra) Nessun elettore si è trovato libero di fronte a questo quesito...". Maraviglia "Hanno votato otto milioni di italiani!". Matteotti "... se cioè egli approvava o non approvava la politica o, per meglio dire, il regime del Governo fascista. Nessuno si è trovato libero, perché ciascun cittadino sapeva a priori che, se anche avesse osato affermare a maggioranza il contrario, c'era una forza a disposizione del Governo che avrebbe annullato il suo voto e il suo responso. (Rumori e interruzioni a destra)". Una voce a destra "E i due milioni di voti che hanno preso le minoranze?". Farinacci "Potevate fare la rivoluzione!". Maraviglia "Sarebbero stati due milioni di eroi!". Matteotti "A rinforzare tale proposito dei Governo, esiste una milizia armata... (Applausi vivissimi e prolungati a destra e grida di "Viva la milizia")". Voci a destra "Vi scotta la milizia!". Matteotti "... esiste. una milizia armata... (Interruzioni a destra, rumori prolungati)". Voci "Basta! Basta!". Presidente "Onorevole Matteotti, si attenga all'argomento".

Matteotti "Onorevole Presidente, forse ella non m'intende; ma io parlo di elezioni. Esiste una milizia armata... (Interruzioni a destra) la quale ha questo fondamentale e dichiarato scopo: di sostenere un determinato Capo del Governo bene indicato e nominato nel Capo del fascismo e non, a differenza dell'Esercito, il Capo dello Stato. (Interruzioni e rumori a destra)". Voci a destra "E le guardie rosse?". Matteotti "Vi è una milizia armata, composta di cittadini di un solo Partito, la quale ha il compito dichiarato di sostenere un determinato Governo con la forza, anche se ad esso il consenso mancasse. (Commenti) In aggiunta e in particolare... (Interruzioni), mentre per la legge elettorale la milizia avrebbe dovuto astenersi, essendo in funzione o quando era in funzione, e mentre di fatto in tutta l'Italia specialmente rurale abbiamo constatato in quei giorni la presenza di militi nazionali in gran numero... (Interruzioni, rumori)". Farinacci "Erano i balilla!". Matteotti "È vero, on. Farinacci, in molti luoghi hanno votato anche i balilla! (Approvazioni all'estrema sinistra, rumori a destra e al centro)". Voce al centro "Hanno votato i disertori per voi!". Gonzales "Spirito denaturato e rettificato!". Matteotti "Dicevo dunque che, mentre abbiamo visto numerosi di questi militi in ogni città e più ancora nelle campagne (Interruzioni), gli elenchi degli obbligati alla astensione, depositati presso i Comuni, erano ridicolmente ridotti a tre o quattro persone per ogni città, per dare l'illusione dell'osservanza di una legge apertamente violata, conforme lo stesso pensiero espresso dal presidente del Consiglio che affidava al militi fascisti la custodia delle cabine (Rumori).

A parte questo argomento del proposito del Governo di reggersi anche con la forza contro il consenso. e del fatto di una milizia a disposizione di un partito che impedisce all'inizio e fondamentalmente la libera espressione della sovranità popolare ed elettorale e che invalida in blocco l'ultima elezione in Italia, c'è poi una serie di fatti che successivamente ha viziate e annullate tutte le singole manifestazioni elettorali. (Interruzioni, commenti)". Voci a destra "Perché avete paura! Perché scappate!". Matteotti "Forse al Messico si usano fare le elezioni non con le schede, ma col coraggio di fronte alle rivoltelle (Vivi rumori. Interruzioni, approvazioni all'estrema sinistra). E chiedo scusa al Messico, se non è vero! (Rumori prolungati) I fatti cui accenno si possono riassumere secondo i diversi momenti delle elezioni. La legge elettorale chiede... (Interruzioni, rumori)". Greco "È ora di finirla! Voi svalorizzate il Parlamento!". Matteotti "E allora sciogliete il Parlamento". Greco "Voi non rispettate la maggioranza e non avete diritto di essere rispettati".

Matteotti "Ciascun partito doveva, secondo la legge elettorale, presentare la propria lista di candidati... (Vivi rumori)". Maraviglia "Ma parli sulla proposta dell'onorevole Presutti". Matteotti "Richiami dunque lei all'ordine il Presidente! La presentazione delle liste - dicevo - deve avvenire in ogni circoscrizione mediante un documento notarile a cui vanno apposte dalle trecento alle cinquecento firme. Ebbene, onorevoli colleghi, in sei. circoscrizioni su quindici le operazioni notarili che si compiono privatamente nello studio di un notaio, fuori della vista pubblica e di quelle che voi chiamate "provocazioni", sono state impedite con violenza. (Rumori vivissimi)". Bastianini "Questo lo dice lei!". Voci dalla destra "Non è vero, non è vero". Matteotti "Volete i singoli fatti? Eccoli: ad Iglesias il collega Corsi stava raccogliendo le trecento firme e la sua casa è stata circondata... (Rumori)". Maraviglia "Non è vero. Lo inventa lei in questo momento". Farinacci "Va a finire che faremo sul serio quello .che non abbiamo fatto!". Matteotti "Fareste il vostro mestiere!". Lussu "È la verità, è la verità!...". Matteotti "A Melfi... (Rumori vivissimi - Interruzioni) a Melfi è stata impedita la raccolta delle firme con la violenza (Rumori). In Puglia fu bastonato perfino un notaio (Rumori vivissimi)". Aldi-Mai "Ma questo nei ricorsi non c'è! In nessuno dei ricorsi! Ho visto gli atti delle Puglie e in nessun ricorso è accennato il fatto di cui parla l'on. Matteotti". Farinacci "Vi faremo cambiare sistema! E dire che sono quelli che vogliono la normalizzazione!". Matteotti "A Genova (Rumori vivissimi) i fogli con le firme già raccolte furono portati via dal tavolo su cui erano stati firmati". Voci "Perché erano falsi". Matteotti "Se erano falsi, dovevate denunciarli ai magistrati!".

Farinacci "Perché non ha fatto i reclami alla Giunta delle elezioni?". Matteotti "Ci sono". Una voce dal banco delle commissioni "No, non ci sono, li inventa lei". Presidente "La Giunta delle elezioni dovrebbe dare esempio di compostezza! I componenti della Giunta delle elezioni parleranno dopo. Onorevole Matteotti, continui". Matteotti "Io espongo fatti che non dovrebbero provocare rumori. I fatti o sono veri o li dimostrate falsi. Non c'è offesa, non c'è ingiuria per nessuno in ciò che dico: c'è una descrizione di fatti". Teruzzi "Che non esistono!". Matteotti "Da parte degli onorevoli componenti della Giunta delle elezioni si protesta che alcuni di questi fatti non sono dedotti o documentati presso la Giunta delle elezioni. Ma voi sapete benissimo come una situazione e un regime di violenza non solo determinino i fatti stessi, ma impediscano spesse volte la denuncia e il reclamo formale. Voi sapete che persone, le quali hanno dato il loro nome per attestare sopra un giornale o in un documento che un fatto era avvenuto, sono state immediatamente percosse e messe quindi nella impossibilità di confermare il fatto stesso. Già nelle elezioni del 1921, quando ottenni da questa Camera l'annullamento per violenze di una prima elezione fascista, molti di coloro che attestarono i fatti davanti alla Giunta delle elezioni, furono chiamati alla sede fascista, furono loro mostrate le copie degli atti esistenti presso la Giunta delle elezioni illecitamente comunicate, facendo ad essi un vero e proprio processo privato perché avevano attestato il vero o firmato i documenti! In seguito al processo fascista essi furono boicottati dal lavoro o percossi (Rumori, interruzioni)". Voci a destra "Lo provi". Matteotti "La stessa Giunta delle elezioni ricevette allora le prove del fatto.

Ed è per questo, onorevoli colleghi, che noi spesso siamo costretti a portare in questa Camera l'eco di quelle proteste che altrimenti nel Paese non possono avere alcun'altra voce ed espressione. (Applausi all'estrema sinistra) In sei circoscrizioni, abbiamo detto, le formalità notarili furono impedite colla violenza, e per arrivare in tempo si dovette supplire malamente e come si poté con nuove firme in altre provincie. A Reggio Calabria, per esempio, abbiamo dovuto provvedere con nuove firme per supplire quelle che in Basilicata erano state impedite". Una voce dal banco della giunta "Dove furono impedite?". Matteotti "A Melfi, a Iglesias, in Puglia... devo ripetere? (Interruzioni, rumori) Presupposto essenziale di ogni elezione è che i candidati, cioè coloro che domandano al suffragio elettorale il voto, possano esporre, in contraddittorio con il programma del Governo, in pubblici comizi o anche in privati locali, le loro opinioni. In Italia, nella massima parte dei luoghi, anzi quasi da per tutto, questo non fu possibile". Una voce "Non è vero! Parli l'onorevole Mazzoni! (Rumori)".

Matteotti "Su ottomila comuni italiani, e su mille candidati delle minoranze, la possibilità è stata ridotta a un piccolissimo numero di casi, soltanto là dove il partito dominante ha consentito per alcune ragioni particolari o di luogo o di persona. (Interruzioni, rumori). Volete i fatti? La Camera ricorderà l'incidente occorso al collega Gonzales". Teruzzi "Noi ci ricordiamo del 1919, quando buttavate gli ufficiali nel Naviglio. lo, per un anno, sono andato a casa con la pena di morte sulla testa!". Matteotti "Onorevoli colleghi, se voi volete contrapporci altre elezioni, ebbene io domando la testimonianza di un uomo che siede al banco del Governo, se nessuno possa dichiarare che ci sia stato un solo avversario che non abbia potuto parlare in contraddittorio con me nel 1919". Voci "Non è vero! non è vero!". Finzi, sottosegretario di Stato per l'interno "Michele Bianchi! Proprio lei ha impedito di parlare a Michele Bianchi!". Matteotti "Lei dice il falso! (Interruzioni, rumori) Il fatto è semplicemente questo, che l'onorevole Michele Bianchi con altri teneva un comizio a Badia Polesine. Alla fine del comizio che essi tennero. sono arrivato io e ho domandato la parola in contraddittorio.

Essi rifiutarono e se ne andarono e io rimasi a parlare. (Rumori, interruzioni)". Finzi "Non è così!". Matteotti "Porterò i giornali vostri che lo attestano". Finzi "Lo domandi all'onorevole Merlin che è più vicino a lei! L'onorevole Merlin cristianamente deporrà". Matteotti "L'on. Merlin ha avuto numerosi contraddittori con me, e nessuno fu impedito e stroncato. Ma lasciamo stare il passato. Non dovevate voi essere i rinnovatori del costume italiano? Non dovevate voi essere coloro che avrebbero portato un nuovo costume morale nelle elezioni? (Rumori) e, signori che mi interrompete, anche qui nell'assemblea? (Rumori a destra)". Teruzzi "È ora di finirla con queste falsità". Matteotti "L'inizio della campagna elettorale del 1924 avvenne dunque a Genova, con una conferenza privata e per inviti da parte dell'onorevole Gonzales. Orbene, prima ancora che si iniziasse la conferenza, i fascisti invasero la sala e a furia di bastonate impedirono all'oratore di aprire nemmeno la bocca. (Rumori, interruzioni, apostrofi)". Una voce "Non è vero, non fu impedito niente (Rumori)". Matteotti "Allora rettifico! Se l'onorevole Gonzales dovette passare 8 giorni a letto, vuol dire che si è ferito da solo, non fu bastonato. (Rumori, interruzioni) L'onorevole Gonzales, che è uno studioso di San Francesco, si è forse autoflagellato! (Si ride. Interruzioni) A Napoli doveva parlare... (Rumori vivissimi, scambio di apostrofi fra alcuni deputati che siedono all'estrema sinistra)". Presidente "Onorevoli colleghi, io deploro quello che accade. Prendano posto e non turbino la discussione! Onorevole Matteotti, prosegua, sia breve, e concluda". Matteotti "L'Assemblea deve tenere conto che io debbo parlare per improvvisazione, e che mi limito...". Voci "Si vede che improvvisa! E dice che porta dei fatti!". Gonzales "I fatti non sono improvvisati! (Rumori)".

Matteotti "Mi limito, dico, alla nuda e cruda esposizione di alcuni fatti. Ma se per tale forma di esposizione domando il compatimento dell'Assemblea... (Rumori) non comprendo come i fatti senza aggettivi e senza ingiurie possano sollevare urla e rumori. Dicevo dunque che ai candidati non fu lasciata nessuna libertà di esporre liberamente il loro pensiero in contraddittorio con quello del Governo fascista e accennavo al fatto dell'onorevole Gonzales, accennavo al fatto dell'onorevole Bentini a Napoli, alla conferenza che doveva tenere il capo dell'opposizione costituzionale, l'onorevole Amendola, e che fu impedita... (Oh, oh! - Rumori)". Voci da destra "Ma che costituzionale! Sovversivo come voi! Siete d'accordo tutti!". Matteotti "Vuol dire dunque che il termine "sovversivo" ha molta elasticità!". Greco "Chiedo di parlare sulle affermazioni dell'onorevole Matteotti". Matteotti "L'onorevole Amendola fu impedito di tenere la sua conferenza, per la mobilitazione, documentata, da parte di comandanti di corpi armati, i quali intervennero in città ...". Presutti "Dica bande armate, non corpi armati!". Matteotti "Bande armate, le quali impedirono la pubblica e libera conferenza. (Rumori) Del resto, noi ci siamo trovati in queste condizioni: su 100 dei nostri candidati, circa 60 non potevano circolare liberamente nella loro circoscrizione!". Voci di destra "Per paura! Per paura! (Rumori - Commenti)".

Farinacci "Vi abbiamo invitati telegraficamente!". Matteotti "Non credevamo che le elezioni dovessero svolgersi proprio come un saggio di resistenza inerme alle violenze fisiche dell'avversario, che è al Governo e dispone di tutte le forze armate! (Rumori) Che non fosse paura, poi, lo dimostra il fatto che, per un contraddittorio, noi chiedemmo che ad esso solo gli avversari fossero presenti, e nessuno dei nostri; perché, altrimenti, voi sapete come è vostro costume dire che "qualcuno di noi ha provocato" e come "in seguito a provocazioni" i fascisti "dovettero" legittimamente ritorcere l'offesa, picchiando su tutta la linea! (Interruzioni)". Voci da destra "L'avete studiato bene!". Pedrazzi "Come siete pratici di queste cose, voi!". Presidente "Onorevole Pedrazzi!". Matteotti "Comunque, ripeto, i candidati erano nella impossibilità di circolare nelle loro circoscrizioni!". Voci a destra "Avevano paura!". Turati Filippo "Paura! Sì, paura! Come nella Sila, quando c'erano i briganti, avevano paura (Vivi rumori a destra, approvazioni a sinistra)". Una voce "Lei ha tenuto il contraddittorio con me ed è stato rispettato". Turati Filippo "Ho avuto la vostra protezione a mia vergogna! (Applausi a sinistra, rumori a destra)". Presidente "Concluda, onorevole Matteotti. Non provochi incidenti!".

Matteotti "Io protesto! Se ella crede che non gli altri mi impediscano di parlare, ma che sia io a provocare incidenti, mi seggo e non parlo! (Approvazioni a sinistra - Rumori prolungati)". Presidente "Ha finito? Allora ha facoltà di parlare l'onorevole Rossi...". Matteotti "Ma che maniera è questa! Lei deve tutelare il mio diritto di parlare! lo non ho offeso nessuno! Riferisco soltanto dei fatti. Ho diritto di essere rispettato! (Rumori prolungati, Conversazioni)". Casertano presidente della Giunta delle elezioni "Chiedo di parlare". Presidente "Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente della Giunta delle elezioni. C'è una proposta di rinvio degli atti alla Giunta". Matteotti "Onorevole Presidente!...". Presidente "Onorevole Matteotti, se ella vuoi parlare, ha facoltà di continuare, ma prudentemente". Matteotti "Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!". Presidente "Parli, parli". Matteotti "I candidati non avevano libera circolazione... (Rumori. Interruzioni)". Presidente "Facciano silenzio! Lascino parlare!". Matteotti "Non solo non potevano circolare, ma molti di essi non potevano neppure risiedere nelle loro stesse abitazioni, nelle loro stesse città. Alcuno, che rimase al suo posto, ne vide poco dopo le conseguenze. Molti non accettarono la candidatura, perché sapevano che accettare la candidatura voleva dire non aver più lavoro l'indomani o dover abbandonare il proprio paese ed emigrare all'estero (Commenti)". Una voce "Erano disoccupati!". Matteotti "No, lavorano tutti, e solo non lavorano, quando voi li boicottate". Voci da destra "E quando li boicottate voi?". Farinacci "Lasciatelo parlare! Fate il loro giuoco!". Matteotti "Uno dei candidati, l'onorevole Piccinini, al quale mando a nome del mio gruppo un saluto... (Rumori)". Voci "E Berta? Berta!". Matteotti "... conobbe cosa voleva dire obbedire alla consegna del proprio partito. Fu assassinato nella sua casa, per avere accettata la candidatura nonostante prevedesse quale sarebbe - stato per essere il destino suo all'indomani. (Rumori) Ma i candidati - voi avete ragione di urlarmi, onorevoli colleghi - i candidati devono sopportare la sorte della battaglia e devono prendere tutto quello che è nella lotta che oggi imperversa. lo accenno soltanto, non per domandare nulla, ma perché anche questo è un fatto concorrente a dimostrare come si sono svolte le elezioni. (Approvazioni all'estrema sinistra) Un'altra delle garanzie più importanti per lo svolgimento di una libera elezione era quella della presenza e del controllo dei rappresentanti di ciascuna lista, in ciascun seggio. Voi sapete che, nella massima parte dei casi, sia per disposizione di legge, sia per interferenze di autorità, i seggi - anche in seguito a tutti gli scioglimenti di Consigli comunali imposti dal Governo e dal partito dominante - risultarono composti quasi totalmente di aderenti al partito dominante. Quindi l'unica garanzia possibile, l'ultima garanzia esistente per le minoranze, era quella della presenza del rappresentante di lista al seggio. Orbene, essa venne a mancare. Infatti, nel 90 per cento, e credo in qualche regione fino al 100 per cento dei casi, tutto il seggio era fascista e il rappresentante della lista di minoranza non poté presenziare le operazioni. Dove andò, meno in poche grandi città e in qualche rara provincia, esso subì le violenze che erano minacciate a chiunque avesse osato controllare dentro il seggio la maniera come si votava, la maniera come erano letti e constatati i risultati. Per constatare il fatto, non occorre nuovo reclamo e documento. Basta che la Giunta delle elezioni esamini i verbali di tutte le circoscrizioni, e controlli i registri. Quasi dappertutto le operazioni si sono svolte fuori della presenza di alcun rappresentante di lista. Veniva così a mancare l'unico controllo, l'unica garanzia, sopra la quale si può dire se le elezioni si sono svolte nelle dovute forme e colla dovuta legalità. Noi possiamo riconoscere che, in alcuni luoghi, in alcune poche città e in qualche provincia, il giorno delle elezioni vi è stata una certa libertà. Ma questa concessione limitata della libertà nello spazio e nel tempo - e l'onorevole Farinacci, che è molto aperto, me lo potrebbe ammettere - fu data ad uno scopo evidente: dimostrare, nei centri più controllati dall'opinione pubblica e in quei luoghi nei quali una più densa popolazione avrebbe reagito alla violenza con una evidente astensione controllabile da parte di tutti, che una certa libertà c'è stata. Ma, strana coincidenza, proprio in quei luoghi dove fu concessa a scopo dimostrativo quella libertà, le minoranze raccolsero una tale abbondanza di suffragi, da superare la maggioranza - con questa conseguenza però, che la violenza, che non si era avuta prima delle elezioni, si ebbe dopo le elezioni. E noi ricordiamo quello che è avvenuto specialmente nel Milanese e nel Genovesato ed in parecchi altri luoghi, dove le elezioni diedero risultati soddisfacenti in confronto alla lista fascista. Si ebbero distruzioni di giornali, devastazioni di locali, bastonature alle persone. Distruzioni che hanno portato milioni di danni... (Vivissimi rumori al centro e a destra)". Una voce a destra "Ricordatevi delle devastazioni dei comunisti!". Matteotti "Onorevoli colleghi, ad un comunista potrebbe essere lecito, secondo voi, di distruggere la ricchezza nazionale, ma non ai nazionalisti, né ai fascisti come vi vantate voi! Si sono avuti, dicevo, danni per parecchi milioni, tanto che persino un alto personaggio, che ha residenza in Roma, ha dovuto accorgersene, mandando la sua adeguata protesta e il soccorso economico. In che modo si votava? La votazione avvenne in tre maniere: l'Italia è una, ma ha ancora diversi costumi. Nella valle del Po, in Toscana e in altre regioni che furono citate all'ordine del giorno dal presidente del Consiglio per l'atto di fedeltà che diedero al Governo fascista, e nelle quali i contadini erano stati prima organizzati dal partito socialista, o dal partito popolare, gli elettori votavano sotto controllo del partito fascista con la "regola del tre". Ciò fu dichiarato e apertamente insegnato persino da un prefetto, dal prefetto di Bologna: i fascisti consegnavano agli elettori un bollettino contenente tre numeri o tre nomi, secondo i luoghi (Interruzioni), variamente alternati in maniera che tutte le combinazioni, cioè tutti gli elettori di ciascuna sezione, uno per uno, potessero essere controllati e riconosciuti personalmente nel loro voto. In moltissime provincie, a cominciare dalla mia, dalla provincia di Rovigo, questo metodo risultò eccellente". Finzi "Evidentemente lei non c'era! Questo metodo non fu usato!". Matteotti "Onorevole Finzi, sono lieto che, con la sua negazione, ella venga implicitamente a deplorare il metodo che è stato usato". Finzi "Lo provi". Matteotti "In queste regioni tutti gli elettori...". Ciarlantini "Lei ha un trattato, perché non lo pubblica?". Matteotti "Lo pubblicherò, quando mi si assicurerà che le tipografie del Regno sono indipendenti e sicure (Vivissimi rumori al centro e a destra); perché, come tutti sanno, anche durante le elezioni, i nostri opuscoli furono sequestrati, i giornali invasi, le tipografie devastate o diffidate di pubblicare le nostre cose. (Rumori)". Voci "No! No!". Matteotti "Nella massima parte dei casi però non vi fu bisogno delle sanzioni, perché i poveri contadini sapevano inutile ogni resistenza e dovevano subire la legge del più forte, la legge del padrone, votando, per tranquillità della famiglia, la terna assegnata a ciascuno dal dirigente locale del Sindacato fascista o dal fascio (Vivi rumori interruzioni)". Suardo "L'onorevole Matteotti non insulta me rappresentante: insulta il popolo italiano ed io, per la mia dignità, esco dall'Aula. (Rumori - Commenti) La mia città in ginocchio ha inneggiato al Duce Mussolini, sfido l'onorevole Matteotti a provare le sue affermazioni. Per la mia dignità di soldato, abbandono quest'Aula. (Applausi, commenti)". Teruzzi "L'onorevole Suardo è medaglia d'oro! Si vergogni, on. Matteotti. (Rumori all'estrema sinistra)". Presidente "Facciano silenzio! Onorevole Matteotti, concluda!". Matteotti "lo posso documentare e far nomi. In altri luoghi invece furono incettati i certificati elettorali, metodo che in realtà era stato usato in qualche piccola circoscrizione anche nell'Italia prefascista, ma che dall'Italia fascista ha avuto l'onore di essere esteso a larghissime zone del meridionale; incetta di certificati, per la quale, essendosi determinata una larga astensione degli elettori che non si ritenevano liberi di esprimere il loro pensiero, i certificati furono raccolti e affidati a gruppi di individui, i quali si recavano alle sezioni elettorali per votare con diverso nome, fino al punto che certuni votarono dieci o venti volte e che giovani di venti anni si presentarono ai seggi e votarono a nome di qualcheduno che aveva compiuto i 60 anni. (Commenti) Si trovarono solo in qualche seggio pochi, ma autorevoli magistrati, che, avendo rilevato il fatto, riuscirono ad impedirlo". Torre Edoardo "Basta, la finisca! (Rumori, commenti) . Che cosa stiamo a fare qui? Dobbiamo tollerare che ci insulti? (Rumori - Alcuni deputati scendono nell'emiciclo). Per voi ci vuole il domicilio coatto e non il Parlamento! (Commenti - Rumori)". Voci "Vada in Russia!". Presidente "Facciano silenzio! E lei, onorevole Matteotti, concluda!". Matteotti "Coloro che ebbero la ventura di votare e di raggiungere le cabine, ebbero, dentro le cabine, in moltissimi Comuni, specialmente della campagna, la visita di coloro che erano incaricati di controllare i loro voti. Se la Giunta delle elezioni volesse aprire i plichi e verificare i cumuli di schede che sono state votate, potrebbe trovare che molti voti di preferenza sono stati scritti sulle schede tutti dalla stessa mano, così come altri voti di lista furono cancellati, o addirittura letti al contrario. Non voglio dilungarmi a descrivere i molti altri sistemi impiegati per impedire la libera espressione della volontà popolare. Il fatto è che solo una piccola minoranza di cittadini ha potuto esprimere liberamente il suo voto: il più delle volte, quasi esclusivamente coloro che non potevano essere sospettati di essere socialisti. I nostri furono impediti dalla violenza; mentre riuscirono più facilmente a votare per noi persone nuove e indipendenti, le quali, non essendo credute socialiste, si sono sottratte al controllo e hanno esercitato il loro diritto liberamente. A queste nuove forze che manifestano la reazione della nuova Italia contro l'oppressione del nuovo regime, noi mandiamo il nostro ringraziamento. (Applausi all'estrema sinistra. Rumori dalle altre parti della Camera). Per tutte queste ragioni, e per le altre che di fronte alle vostre rumorose sollecitazioni rinunzio a svolgere, ma che voi ben conoscete perché ciascuno di voi ne è stato testimonio per lo meno (Rumori) ... per queste ragioni noi domandiamo l'annullamento in blocco della elezione di maggioranza". Voci alla destra "Accettiamo (Vivi applausi a destra e al centro)". Matteotti "[...]

Voi dichiarate ogni giorno di volere ristabilire l'autorità dello Stato e della legge. Fatelo, se siete ancora in tempo; altrimenti voi sì, veramente, rovinate quella che è l'intima essenza, la ragione morale della Nazione. Non continuate più oltre a tenere la Nazione divisa in padroni e sudditi, poiché questo sistema certamente provoca la licenza e la rivolta. Se invece la libertà è data, ci possono essere errori, eccessi momentanei, ma il popolo italiano, come ogni altro, ha dimostrato di saperseli correggere da sé medesimo. (Interruzioni a destra) Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sé e deve essere governato con la forza. Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi, anche con l'opera nostra. Voi volete ricacciarci indietro. Noi difendiamo la libera sovranità del popolo italiano al quale mandiamo il più alto saluto e crediamo di rivendicarne la dignità, domandando il rinvio delle elezioni inficiate dalla violenza alla Giunta delle elezioni. (Applausi all'estrema sinistra - Vivi rumori)".

Phoenix68
10-06-2004, 13:37
Originariamente inviato da ni.jo
+ 10 giugno 1924

Ottant'anni fà veniva ucciso un coraggioso, un uomo di sinistra convinto della forza del dialogo ma anche del confronto duro nel parlamento, un uomo politico come pochi: si chiamava Giacomo Matteotti.

Fu ucciso dal regime di Benito Mussolini perché era un intralcio , ai suoi affari, alla sua propaganda e alla sua immagine, ai suoi programmi realizzati in quello che fù il ventennio più nero dell'Italia.
Quest'uomo ebbe il coraggio (pur avendo già ricevuto botte e minacce) di chiedere l'annullamento delle votazioni che avevano regalato l'Italia al fascismo delle camice brune con brogli e violenze diffuse e minacce alla stampa, pestaggi e umiliazioni.
Il 30 Maggio 1924 Matteotti pronunciò in Parlamento un discorso colmo di accuse circostanziate al regime, con tono anche ironico ma tanto documentato ed efficace da suscitare l'odio l'ira e la minaccia degli stessi parlamentari fascisti:
«Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!» rispose in faccia al regime Giacomo Matteotti. E questo gli valse la condanna a morte, voluta, coperta e infine persino rivendicata dal Duce: "Ma La Ceka che fà?"
La Ceka l'uccise...

Dicevo a GioFx, che ha messo come avatar il suo ritratto, che piuttosto che l'icona di un eroe rivoluzionario come il Che, sento infinitamente più mio questo esempio limpidissimo di coraggio e ripensando a persone come lui mi sento molto orgoglioso di essere italiano e di sinistra.

Se volete ricordare un uomo coraggioso fate pure: per favore se volete revisionare, ipotizzare e teorizzare e arrampicarvi sugli specchi per dire che il duce non c'entra nulla fate pure ma non quì, in questa discussione non avrete nemmeno la mia compassione. ;)

Non sono preparatissimo sull'argomento ma per quello che ho letto su Matteotti, francamente,sia se sia vero che l'omicidio sia stato voluto dal Duce (certamente l'ipotesi piu accreditata) oppure voluto dal Re (in ogni caso vergognoso il processo farsa sempre da parte del Duce) ritengo doveroso ricordare uno statista coraggioso ucciso per le sue idee

ni.jo
10-06-2004, 13:39
Originariamente inviato da Phoenix68
Non sono preparatissimo sull'argomento ma per quello che ho letto su Matteotti, francamente,sia se sia vero che l'omicidio sia stato voluto dal Duce (certamente l'ipotesi piu accreditata) oppure voluto dal Re (in ogni caso vergognoso il processo farsa sempre da parte del Duce) ritengo doveroso ricordare uno statista coraggioso ucciso per le sue idee
:mano:

e grazie blue per il contributo...:)

parax
10-06-2004, 13:40
Purtroppo lui non fece parte di quelli mandati in vacanza dal Duce.....

TheFedex
10-06-2004, 13:43
omaggio a Giacomo :)

Everyman
10-06-2004, 13:49
Da quel che ne sapevo, Matteotti sembra sia stato ucciso si' dai fascisti ma all'insaputa di B.Mussolini.
Nonostante tutto, il criminale numero uno della storia Italiana ha ammesso di esserne responsabile sia dal punto di vista storico che politico.

Non vorrei dire castronerie, quindi passo la palla a chi ne sa piu' del sottoscritto.

Quando tutti erano fascisti lui era uno dei pochi a dire "Non ci sto".


Per questo son disgustato quando, al giorno d'oggi, accusano la sinistra di essere stata e di essere sempre criminale.
Che tempi:rolleyes: La gente dovrebbe studiare la storia meglio.

GioFX
10-06-2004, 13:49
Ricordiamo tutti uno dei - pochi - veri eroi (tutti sanno la mia opinione in merito a tale abusatissimo merito, qui usato davvero a proposito) della nostra Repubblica.

GioFX
10-06-2004, 13:52
Originariamente inviato da Everyman
Da quel che ne sapevo, Matteotti sembra sia stato ucciso si' dai fascisti ma all'insaputa di B.Mussolini.
Nonostante tutto, il criminale numero uno della storia Italiana ha ammesso di esserne responsabile sia dal punto di vista storico che politico.

Non vorrei dire castronerie, quindi passo la palla a chi ne sa piu' del sottoscritto.

Quando tutti erano fascisti lui era uno dei pochi a dire "Non ci sto".

Appunto, oltre al fatto che lo stesso Duce ne rivendicò di fatto il "merito" all'inizio del 1925, oltre al fatto che la SECA agiva direttamente per ordine della presidenza del consiglio dei ministri...

ella
10-06-2004, 13:57
credo sia una delle poche persone di cui siamo fieri...

.. qui ne sentiamo parlare fin da quando siamo piccoli...

quando per la prima volta lo leggi su un libro di storia ti rendi conto che ha un senso quel monumento...
ti rendi conto che non è un nome...
ti rendi conto che la forza viene anche dalle singole persone...

ni.jo
10-06-2004, 13:58
Che ci fosse o no anche il reucciolo in mezzo, l'ordine lo diede lui a chi era direttamente sotto il suo comando, per due volte, dal giornale e nel corridoio dopo il discorso: quell'uomo non doveva parlare, aveva bisogno di una lezione, la ceka doveva intervenire, cosa ci stava a fare sennò?
Cmq Everyman se ti vuoi levare il pensiero...
http://www.google.it/search?q=cache:ZWX2Ldp6jA8J:www.lastampa.it/redazione/editoriali/ngeditoriale7.asp+matteotti+petrolio&hl=it

Everyman
10-06-2004, 14:00
Io aspetto dei commenti dei vari Cercaleo, GPC & co.

Ma qualcosa mi dice che si dimenticheranno di questo topic
:rolleyes:


Ho riletto il lungo post dato da bluelake. Riesco a malapena a contenere la rabbia:mad:

Come si fa, nel 2004, a difendere ancora il fascismo? Qui sul forum ho letto parecchio post a riguardo.

Mio dio, che ignoranza suprema:(

Everyman
10-06-2004, 14:07
Pensate cosa avrebbe significato per l'Italia avere un presidente del consiglio come Matteotti invece di Mussolini.


Chissa' come sarebbe stata la storia del nostro pittoresco paese.


Lo so, con i se non si possono fare discorsi validi, ma lasciatemi sognare per 5 minuti...:)

gpc
10-06-2004, 14:16
Originariamente inviato da Everyman
Io aspetto dei commenti dei vari Cercaleo, GPC & co.

Ma qualcosa mi dice che si dimenticheranno di questo topic
:rolleyes:


Caro il mio trollone, c'è una differenza: che c'è qualcuno (non tu) che sa quando non c'è polemica da fare.
Si vuole ricordare un uomo ucciso? Ben venga. Non si fa polemica.
Si vuole discutere di politica e storia (conoscendola)? Ben venga. Però si deve ascoltare e capire l'altro, non dargli del nazista per tre giorni perchè l'interlocutore non canta Bandiera Rossa assieme a te. Impara ad essere civile quando discuti, dopo si potrà avere un dialogo.

Phoenix68
10-06-2004, 14:17
Originariamente inviato da Everyman
Io aspetto dei commenti dei vari Cercaleo, GPC & co.

Ma qualcosa mi dice che si dimenticheranno di questo topic
:rolleyes:


Ho riletto il lungo post dato da bluelake. Riesco a malapena a contenere la rabbia:mad:

Come si fa, nel 2004, a difendere ancora il fascismo? Qui sul forum ho letto parecchio post a riguardo.

Mio dio, che ignoranza suprema:(
Come al solito non riesci che a vedere che unidirezionalmente,comunque tranquillo,non interverrò piu su questo 3d perchè verrebbe "sporcato" come gia altri sul solito Dx contro Sx ,mentre come ho gia detto prima cè solo da rendere omaggio a "tutte" quelle persone disposte a morire per difendere le proprie idee.

Scoperchiatore
10-06-2004, 14:22
Originariamente inviato da Everyman
Come si fa, nel 2004, a difendere ancora il fascismo? Qui sul forum ho letto parecchio post a riguardo.


Io ne ho letti pochi di noostalgici del fascismo.

Credo che se una persona dice di preferire lo stare sotto un regine rispetto a una democrazia,è o
1) perchè è stupida
2) perchè non riesce a immedesimarsi in una vita controllata dal regime.

SaMu
10-06-2004, 14:39
Originariamente inviato da Everyman
Io aspetto dei commenti dei vari Cercaleo, GPC & co.

Ma qualcosa mi dice che si dimenticheranno di questo topic
:rolleyes:

Se credi che chi la pensa diversamente da te sul governo attuale, sia favorevole all'uccisione di Matteotti e contrario alla commemorazione, come puoi stupirti che non partecipi?

Interventi come il tuo impediscono la commemorazione trasformandola in polemica politica della peggior specie.

Immedesimati: se all'anniversario della morte chessò, di Marco Biagi, GPC scrivesse "io aspetto i commenti dei vari Everyman & co. ma qualcosa mi dice che si dimenticheranno di questo topic :rolleyes:" tu parteciperesti?

Se vuoi rispettare una commemorazione, astieniti da questi interventi.. o se li vuoi fare, tieni presente che non sarà più una commemorazione.

gpc
10-06-2004, 14:50
Ho letto quasi tutto...
Mi chiedevo però:

"Matteotti "Onorevole Presidente, forse ella non m'intende; ma io parlo di elezioni. Esiste una milizia armata... (Interruzioni a destra) la quale ha questo fondamentale e dichiarato scopo: di sostenere un determinato Capo del Governo bene indicato e nominato nel Capo del fascismo e non, a differenza dell'Esercito, il Capo dello Stato. (Interruzioni e rumori a destra)". Voci a destra "E le guardie rosse?". "

Chi sono le "guardie rosse"?

bluelake
10-06-2004, 14:56
Originariamente inviato da gpc
Chi sono le "guardie rosse"?
http://www.romacivica.net/anpiroma/grandeguerra/gmbienniorosso.htm , non faccio in tempo a copiare/incollare tutto, scusatemi ;)

von Clausewitz
10-06-2004, 14:57
Originariamente inviato da Everyman
Io aspetto dei commenti dei vari Cercaleo, GPC & co.

Ma qualcosa mi dice che si dimenticheranno di questo topic
:rolleyes:


Ho riletto il lungo post dato da bluelake. Riesco a malapena a contenere la rabbia:mad:

Come si fa, nel 2004, a difendere ancora il fascismo? Qui sul forum ho letto parecchio post a riguardo.

Mio dio, che ignoranza suprema:(

io invece mi chiedo quando la smetterai di fare polemiche stupide
a lungo andare annoi e basta

Everyman
10-06-2004, 15:01
Chiudo le polimiche e torniamo a parlare dell'Eroe italiano assassinato dai fascisti.

Da quanto premeditavano?
Ci sono dei documenti che riconducono a un piano per uccidere a sangue freddo Matteotti?

Esistono delle prove? O e' stato tutto imboscato?

gpc
10-06-2004, 15:01
Originariamente inviato da bluelake
http://www.romacivica.net/anpiroma/grandeguerra/gmbienniorosso.htm , non faccio in tempo a copiare/incollare tutto, scusatemi ;)

Molto interessante, grazie ;)

ni.jo
10-06-2004, 15:03
Originariamente inviato da gpc
Ho letto quasi tutto...
Mi chiedevo però:

"Matteotti "Onorevole Presidente, forse ella non m'intende; ma io parlo di elezioni. Esiste una milizia armata... (Interruzioni a destra) la quale ha questo fondamentale e dichiarato scopo: di sostenere un determinato Capo del Governo bene indicato e nominato nel Capo del fascismo e non, a differenza dell'Esercito, il Capo dello Stato. (Interruzioni e rumori a destra)". Voci a destra "E le guardie rosse?". "

Chi sono le "guardie rosse"?

ch'io sappia erano i rivoluzionari cinesi collibretto rosso in mano: nulla di più probabile che ci fossero anche in Italia, giovani con il libercolo in mano: comunque si hanno notizie di scontri tra fascisti e comunisti...e non credo che questi ultimi stessero sempre buoni buoni a prenderle e basta (mi pare il minimo).


X Everyman, per un momento ti avevo scambiato per uno dei nuovi utenti destrorsi: per questo ti linkavo l'articolo sull'affaire petrolio: posso dirti una cosa in tutta onestà?
Hai un modo di porti controproducente, per qualsiasi idea che intendi portare avanti: riesci a mettere in difficoltà anche chi, suo malgrado, ti viene accomunato (nel fantomatico "gruppo rosso"...:D non che non mi piaccia la compagnia, è l'essere schematizzato che mi opprime un pò ).
Il fatto è, imho, che forse per irruenza sottovaluti l'intelligenza e l'onesta di chi non la pensa come te.
Spero di esserti stato utile.

:)

edit: ops, ho letto solo ora la chiusura della polemica.

gpc
10-06-2004, 15:06
Originariamente inviato da ni.jo
ch'io sappia erano i rivoluzionari cinesi collibretto rosso in mano: nulla di più probabile che ci fossero anche in Italia, giovani con il libercolo in mano: comunque si hanno notizie di scontri tra fascisti e comunisti...e non credo che questi ultimi stessero sempre buoni buoni a prenderle e basta (mi pare il minimo).



Da quello che dice il link di Bluelake, erano milizie armate che occupavano le fabbriche durante gli scioperi. Ti riporto:

Dal 28 marzo 1920 si delinearono i due blocchi, da una parte gli operai con lo sciopero ad oltranza, dall’altra i proprietari, che adottarono la serrata come reazione alle richieste operaie. Dopo alcuni mesi di trattative sugli aumenti salariali, sempre respinti dalla Confederazione Generale dell’Industria, si ritornò all’inasprimento dei contrasti, con l’occupazione armata delle fabbriche da parte degli operai, il 30 agosto del 1920.

http://www.romacivica.net/anpiroma/grandeguerra/guardiarossa.jpg

Guardie rosse armate all'interno di una fabbrica occupata (1920)



Non ne avevo mai sentito parlare...

Phoenix68
10-06-2004, 15:08
Originariamente inviato da Everyman
Chiudo le polimiche e torniamo a parlare dell'Eroe italiano assassinato dai fascisti.

Da quanto premeditavano?
Ci sono dei documenti che riconducono a un piano per uccidere a sangue freddo Matteotti?

Esistono delle prove? O e' stato tutto imboscato?

Per varie ragioni non è facile darti una risposta,essendo stato un omicidio "dimostrativo" e come ho gia detto con processo farsa

ni.jo
10-06-2004, 15:08
Originariamente inviato da gpc
Da quello che dice il link di Bluelake, erano milizie armate che occupavano le fabbriche durante gli scioperi. Ti riporto:

Dal 28 marzo 1920 si delinearono i due blocchi, da una parte gli operai con lo sciopero ad oltranza, dall’altra i proprietari, che adottarono la serrata come reazione alle richieste operaie. Dopo alcuni mesi di trattative sugli aumenti salariali, sempre respinti dalla Confederazione Generale dell’Industria, si ritornò all’inasprimento dei contrasti, con l’occupazione armata delle fabbriche da parte degli operai, il 30 agosto del 1920.

http://www.romacivica.net/anpiroma/grandeguerra/guardiarossa.jpg

Guardie rosse armate all'interno di una fabbrica occupata (1920)



Non ne avevo mai sentito parlare...

neanche io...il link è lentissimo e per ora non posso leggere, ma lo farò.

ni.jo
10-06-2004, 15:11
Originariamente inviato da Everyman
Chiudo le polimiche e torniamo a parlare dell'Eroe italiano assassinato dai fascisti.

Da quanto premeditavano?
Ci sono dei documenti che riconducono a un piano per uccidere a sangue freddo Matteotti?

Esistono delle prove? O e' stato tutto imboscato?

nel link su La Stampa c'è un precedente molto grave, un aggressione da lui subita di una ferocia inumana.
tempo fà c'era un 3d sul fascismo in cui postai una tonnellata di articoli molto interessanti, era sull'anniversario della marcia su Roma, puoi usare la data con il cerca ma temo sia stata rimossa.:(


oggi sul corriere c'è il racconto inedito di Pertini, che racconta la "bravata" di quando mise una corona di ricordo a Matteotti nonostante fosse proibito e le milizie in camicia nera pattugliassero le strade; legalmente se la cavò ("il fatto non era reato, ci penseremo poi...") ma venne manganellato a sangue poco tempo dopo.

Everyman
10-06-2004, 15:16
Quando si parla di fascismo, avendo avuto i nonni massacrati da quei maiali fascisti, non ce la faccio ad analizzare il tutto serenamente. E' questo il mio punto debole.

Chiedo scusa quindi a chi ho tirato in ballo, in particolare a GPC.


Neanch'io avevo mai sentito parlare delle guardie rosse.

Interessanti la foto mostrata.

LittleLux
10-06-2004, 15:17
Hai avuto un gran bella idea ni.jo.

E' giusto commemorare uno degli uomini più rappresentativi, e che più hanno dato alla storia della sinistra italiana, ma, anche, alla vita politica in generale del nostro paese.

Ucciso barbaramente, i cui esecutori materiali non pagarono, ed il mandate morale (il Duce per sua stessa ammissione), non diede seguito alle parole espresse in merito all'uccisione di Matteotti...peccato.

ni.jo
10-06-2004, 15:30
Originariamente inviato da LittleLux
Hai avuto un gran bella idea ni.jo.
...
è anche merito di GioFx e del suo avatar che mi ha fatto ricordare la data, anche se da giorni avevo in mente questa cosa delle bandiere del Che e nessuna bandiera di Matteotti...anche se forse è meglio lasciar perdere i caduti tutto sommato.

jokervero
10-06-2004, 15:32
Onore ad un eroe. Un VERO eroe.

Detto questo, credo che l'autore della "polemica" volesse solo far capire che oggi è la destra italiana ad abusare sempre della parola "comunisti" usandola sempre come spregio e offesa facendola passare come sinonimo di "merda". E' di questo che la destra si deve vergognare, di quando dice che la sinistra italiana è ed è sempre stata la vergogna e la rovina dell'Italia. Dicendo queste cose dimostra di non avere il minimo rispetto per chi è morto per difendere delle idee.

Già che ci sono voglio anche ricordare tutti i lavoratori che nel corso dei decenni sono morti e hanno combattuto per avere dei diritti che oggi troppa gente dà per scontati. Se oggi lavoriamo 8 ore, se abbiamo la mutua, se abbiamo le ferie, se abbiamo il DIRITTO allo sciopero, la libertà di parola e pensiero lo dobbiamo a persone che hanno combattutto e talvolta sono morte per garantire a loro ma soprattutto ai loro figli una società migliore.

Se si dimenticano queste o peggio la si fa passare per demagogia , come accade oggi, continuerò a pensare che l'Italia sta davvero andando a rotoli.

Andreucciolo
10-06-2004, 15:38
Originariamente inviato da ni.jo
s da giorni avevo in mente questa cosa delle bandiere del Che e nessuna bandiera di Matteotti...anche se forse è meglio lasciar perdere i caduti tutto sommato.

Mi ricordo una bella frase di Enzo Biagi: "forse per ragioni anagrafiche non sono mai stato attratto dal Che, a quelli della mia generazione bastavano i fratelli Rosselli..."

ni.jo
10-06-2004, 15:55
Originariamente inviato da Andreucciolo
Mi ricordo una bella frase di Enzo Biagi: "forse per ragioni anagrafiche non sono mai stato attratto dal Che, a quelli della mia generazione bastavano i fratelli Rosselli..."

beh io sono un bel pò più giovine del buon Biagi...:D

una sola precisazione x jokervero, Matteotti come anche Pertini (mi pare sia stao dei socialisti unitari) erano socialisti. :)

Andreucciolo
10-06-2004, 16:12
Originariamente inviato da ni.jo
beh io sono un bel pò più giovine del buon Biagi...:D



Mica cosi' tanto dai....:O :D

Phoenix68
10-06-2004, 16:16
Originariamente inviato da ni.jo
beh io sono un bel pò più giovine del buon Biagi...:D

una sola precisazione x jokervero, Matteotti come anche Pertini (mi pare sia stao dei socialisti unitari) erano socialisti. :)
Ritengo che tutte le grandi "coalizioni" abbiano i loro scheletri nell'armadio,per questo insisto sul fatto che il votare per partito preso non sia corretto,neppure per gli stessi che lo fanno,infatti i socialisti ,oggi altamente bistrattati hanno dato i natali ,oltre a chi hai citato anche ad altri,come Enrico Mattei,di cui ho letto la storia ed il quale metteva in guardia ad esempio dalle "privatizzazioni facili" a scapito dello stato ,quanta verità in quelle parole

ferste
10-06-2004, 16:29
Originariamente inviato da Everyman
Quando si parla di fascismo, avendo avuto i nonni massacrati da quei maiali fascisti, non ce la faccio ad analizzare il tutto serenamente. E' questo il mio punto debole.
Chiedo scusa quindi a chi ho tirato in ballo, in particolare a GPC.
Neanch'io avevo mai sentito parlare delle guardie rosse.
Interessanti la foto mostrata.

Ahi ahi ahi.....secondo me sei già rientrato con un po' troppa veemenza per essere un reduce dalla seconda sospensione, stai calmo, con la rabbia che caratterizza tutti i tuoi post finisci per non far capire un c@zzo di quello che pensi.
Ti inviterei poi ad evitare di dire "vai a studiare" o "dovete studiare".......nonostante in Storia mi ci stia laureando conosco varie persone che pur avendola studiata poco, o nulla, si dimostrano attenti conoscitori (forse perchè ascoltano invece di andare a studiare?);)

Torniamo In Topic: secondo me Matteotti rappresenta l'ultima occasione sprecata (ce ne sono state moltissime purtroppo) di eviatare la presa di potere assoluta del regime fascista.A seguito dell'omicidio in Italia ci fù un notevolissimo cordoglio, aumentò molto il disprezzo per i metodi fascisti, ma la gente finì per essere narcotizzata dalle grandi doti oratorie e politiche di Benito che, almeno a parole, offrì se stesso come capro espiatorio dell'omicidio.Fù una mossa propagandistica di grande effetto e testimonia come le coscienze democratiche italiane fossero già a nanna da un pezzo in quell'anno (se per convenienza o paura lascio giudicare agli esperti...che qui abbondano)
Il confronto armato cui si fà accenno nel documento riguardante l'ultima orazione di Matteotti è quello che oppose nel famoso "biennio rosso" le squadracce comuniste con le squadracce fasciste a colpi di omicidi, minacce, devastazioni, rapimenti e violenze di ogni genere nelle quali entrambi gli schieramenti si fecero "onore".Non si elimina il ricordo delle violenze con altre violenze.....anche se nei vari topic politici del forum quante volte si è visto "Taci, comunistaccio, avete ucciso Biagi e D'Antona" "Ah si?!fascistazzo, voi avete fatto un macello alla stazione di Bologna"
Se ancora nel 2004 ci rinfacciamo queste cose come possiamo accusare gli avversari di Matteotti di aver fatto lo stesso per "revisionismo ante litteram"?

Matteotti secondo me non è un eroe di sx, è semplicemente un eroe democratico perchè cercò di opporsi con il ragionamento alla forza della violenza e della paura....questo è coraggio....altro che dar le dimissioni da un telegiornale perchè di regime.....

ni.jo
10-06-2004, 16:30
Originariamente inviato da Phoenix68
Ritengo che tutte le grandi "coalizioni" abbiano i loro scheletri nell'armadio,per questo insisto sul fatto che il votare per partito preso non sia corretto,neppure per gli stessi che lo fanno,infatti i socialisti ,oggi altamente bistrattati hanno dato i natali ,oltre a chi hai citato anche ad altri,come Enrico Mattei,di cui ho letto la storia ed il quale metteva in guardia ad esempio dalle "privatizzazioni facili" a scapito dello stato ,quanta verità in quelle parole

mai votato per partito preso, ma seguendo le mie idee anche se sovente andando a esclusione.
mi incazzo solo se dallo scheletro viene infangato in toto tutto l'arco di sinistra, che raggruppa persone molto rispettabili e rispettose come lo era anche Mattotti: ovviamanete valuto la mia parte più rispettosa e rispettabile... :sofico:

Phoenix68
10-06-2004, 16:36
Originariamente inviato da ni.jo
mai votato per partito preso, ma seguendo le mie idee anche se sovente andando a esclusione.
mi incazzo solo se dallo scheletro viene infangato in toto tutto l'arco di sinistra, che raggruppa persone molto rispettabili e rispettose come lo era anche Mattotti: ovviamanete valuto la mia parte più rispettosa e rispettabile... :sofico:
Non mi riferivo a te nelle votazioni a partito preso ,ti ho quotato perchè parlavi di socialisti ed io parlavo di Mattei.

Per il resto tutti hanno ragione se condividono quanto dico
:D :sofico:

Raven
10-06-2004, 16:55
Originariamente inviato da Everyman
Io aspetto dei commenti dei vari Cercaleo, GPC & co.

Ma qualcosa mi dice che si dimenticheranno di questo topic
:rolleyes:


... ricominciamo a cercare/provocare flame?!?!? :rolleyes:

edit: ho letto ora che non vuoi polemizzare... bueno!

ferste
10-06-2004, 17:01
Originariamente inviato da Raven
... ricominciamo a cercare/provocare flame?!?!? :rolleyes:

edit: ho letto ora che non vuoi polemizzare... bueno!

ehm....se ti mando aff@nc... e poi ti dico "non per polemizzare" allora và bene?!:D :sofico:

freddy30
10-06-2004, 17:08
ricordo la prof. di storia e filosofia del liceo che parlando di matteotti disse:
Vi esorto a cancellare dal libro "ucciso da fascisti ecc ecc" perche' mai stato provato concretamente.
Ovviamente era ed e' tutt'ora fascistona:D, quindi metto in forte dubbio la sua esortazione,
ma ha un minimo di fondo la sua teoria?:)

ferste
10-06-2004, 17:12
Originariamente inviato da freddy30
ricordo la prof. di storia e filosofia del liceo che parlando di matteotti disse:
Vi esorto a cancellare dal libro "ucciso da fascisti ecc ecc" perche' mai stato provato concretamente.
Ovviamente era ed e' tutt'ora fascistona:D, quindi metto in forte dubbio la sua esortazione,
ma ha un minimo di fondo la sua teoria?:)

Secondo me........NO!

Ha detto una c@zz@t@.;)

-kurgan-
10-06-2004, 18:35
Originariamente inviato da freddy30
ricordo la prof. di storia e filosofia del liceo che parlando di matteotti disse:
Vi esorto a cancellare dal libro "ucciso da fascisti ecc ecc" perche' mai stato provato concretamente.
Ovviamente era ed e' tutt'ora fascistona:D, quindi metto in forte dubbio la sua esortazione,
ma ha un minimo di fondo la sua teoria?:)

quella professoressa si dovrebbe vergognare.

bluelake
10-06-2004, 18:42
Originariamente inviato da freddy30
ricordo la prof. di storia e filosofia del liceo che parlando di matteotti disse:
Vi esorto a cancellare dal libro "ucciso da fascisti ecc ecc" perche' mai stato provato concretamente.
Ovviamente era ed e' tutt'ora fascistona:D, quindi metto in forte dubbio la sua esortazione,
ma ha un minimo di fondo la sua teoria?:)
beh, se pensi che gli assassini furono anche processati e condannati (seppur lievemente), erano membri del PNF e che Mussolini stesso si assunse la responsabilità di tale delitto, direi che non vi siano dubbi su chi lo abbia ucciso ;)

Chromo
10-06-2004, 19:46
Originariamente inviato da freddy30
ricordo la prof. di storia e filosofia del liceo che parlando di matteotti disse:
Vi esorto a cancellare dal libro "ucciso da fascisti ecc ecc" perche' mai stato provato concretamente.
Ovviamente era ed e' tutt'ora fascistona:D, quindi metto in forte dubbio la sua esortazione,
ma ha un minimo di fondo la sua teoria?:)

Un up per cancellare dalla faccia della terra queste bugie spacciate per verità con cui deviare le giovani menti.

thotgor
10-06-2004, 20:05
Originariamente inviato da Everyman
Pensate cosa avrebbe significato per l'Italia avere un presidente del consiglio come Matteotti invece di Mussolini.


Chissa' come sarebbe stata la storia del nostro pittoresco paese.


Lo so, con i se non si possono fare discorsi validi, ma lasciatemi sognare per 5 minuti...:)



semplice, non sarebbe potuto accadere.
Le forze liberali di centro destra erano comunque decisamente sovrabondanti, la sinistra, apparte nel biennio rosso del 1928-1920, non avrebbe avuto di andare al governo, senza essere in una coalizione.
La colpa del italiani, di molti italiani, e delle parti politiche non nazionaliste, è stata di non essersi opposti fermamente al Fascimo, in parlamento e non (sopratutto alle prime azioni suqdriste rivolte contro organizzazioni di sinistra); ma i tempi erano quelli, era appena passata la prima guerra mondiale, e l'Italia non aveva quella tradizione liberale e tradizionalmente liberale tipica di paesi come l'Inghilterra e la Francia. Non a caso fascismo e nazismo si sono affermati in paesi come la Germania ( unificata del 1871) e l'Italia (1861).
Matteotti si era opposto fermamente al Fascimo, ma non penso che con lui srabbe potuto cambiare qualcosa.

bluelake
10-06-2004, 20:06
Originariamente inviato da freddy30
ricordo la prof. di storia e filosofia del liceo che parlando di matteotti disse:
Vi esorto a cancellare dal libro "ucciso da fascisti ecc ecc" perche' mai stato provato concretamente.
Ovviamente era ed e' tutt'ora fascistona:D, quindi metto in forte dubbio la sua esortazione,
ma ha un minimo di fondo la sua teoria?:)
Ristorato dalla cena, mi sono rimesso a cercare.
Dunque, Mussolini stesso il 3 gennaio 1925 alla Camera, in un lungo discorso, si assunse la responsabilità dei delitti politici e del clima creatosi:
Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto.
Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere!
Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi. (Il testo intero è su http://www.romacivica.net/anpiroma/FASCISMO/fascismo10g.htm)

Anche se il ruolo del re Vittorio Emanuele III in tutto ciò non fu certo trascurabile:
Ffu proprio la monarchia a salvare i fascisti in crisi con una condotta che appare più che difficile assolvere. A questo proposito basterà ricordare, tra i tanti, appena qualche episodio da cui emerge la netta complicità di Vittorio Emanuele III nel mantenimento del fascismo al potere e nei successivi sbocchi dittatoriali. Carlo Sforza, che era - si badi bene - insignito del Collare dell'Annunziata, onorificenza che lo autorizzava a considerarsi cugino del re, ricorda: "Quando Ivanoe Bonomi presentò al re le prove della responsabilità di Mussolini, il sovrano cominciò a sfogliare; ma appena si rese conto di quanto terribili erano le accuse, impallidì, tremò e: "Le posso chiedere un piacere?". "Dica". "Non mi faccia leggere, si riprenda questi fogli" e glieli ficcò di forza nelle mani. E Bonomi, alzandosi: "Badi, Lei si prende una grossa responsabilità". Infatti fu in quel momento preciso che Vittorio Emanuele di Savoia divenne complice". Dobbiamo un'altra testimonianza estremamente importante a Emilio Lussu. Il congresso di Assisi degli ex combattenti aveva votato un documento di severa condanna del fascismo. Una delegazione guidata dalla medaglia d'oro Ettore Viola si recò nella tenuta di San Rossore per illustralo al re. Ed ecco quel che ha scritto Lussu: "Il momento è solenne. L'on. Viola è convinto di rappresentare il popolo italiano e i sacrifici della guerra. Ognuno pensa: questo è un momento storico. Trattenuto il respiro, solo gli occhi rivelano la profonda emozione degli ambasciatori popolari. Nessuna delegazione pagana attese mai con maggiore angoscia il responso dell'Oracolo. Il re ascolta, pallido in volto, tutto il discorso. Poi dice, col tetro sorriso di uno spettro: "Mia figlia, stamattina, ha ucciso due quaglie". La delegazione allibisce". Non meno duro, nei giorni tragici dopo il delitto Matteotti, il giudizio di un altro liberale, Giovanni Amendola, che era il capo dell'opposizione costituzionale e che pubblicò sul suo giornale Il Mondo, un trafiletto intitolato "Il travicello", con evidente riferimento al "re travicello". Non siamo riusciti a trovarne il testo integrale. Lo storico Paolo Alatri ne ha riassunto il contenuto in questi termini: "Sappiamo che questo numero del giornale sarà immediatamente sequestrato, ma a noi sarà sufficiente che lo leggano due persone: il Prefetto che ordinerà il sequestro e l'Augusta Persona cui le nostre parole sono dirette. Seguiva un elenco di tutte le violazioni costituzionali di cui la Corona si era resa mallevadrice".
(da http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo7.html )

Cercando con Google http://www.google.it/search?q=responsabilit%C3%A0+mussolini+delitto+matteotti&ie=UTF-8&hl=it&lr= si trova anche un link che riporta quanto detto dalla tua prof (link che non riporto per non favorire l'apologia del fascismo contenuta nelle pagine di tale sito):
Il delitto Matteotti è un passaggio cruciale nella storia del Fascismo. Ad esso fanno riferimento gli antifascisti, come simbolo della violenza orchestrata dalle bande fasciste. Mussolini stesso è stato più volte accusato, e lo è tutt'ora, di aver egli organizzato l'attentato al leader socialista.
Il Duce prese atto delle polemiche che il fatto suscitò a livello nazionale e fu quello il punto in cui il fascismo rischiò proprio di cadere in conseguenza di quel fatto e della successiva secessione cosidetta dell'Aventino. Mussolini stesso si sobbarcò la responsabilità morale dell'accaduto credendo di non aver saputo dare freno ai più irrequieti fascisti. Il 13 giugno in un discorso alla Camera, disse:

Solo un nemico che da lunghe notti avesse pensato a qualcosa di diabolico contro di me, poteva effettuare questo delitto che ci percuote di orrore e ci strappa grida di indignazione."

Questa è stata l'introduzione che ho voluto fare a questo testo mandatoci via e-mail per dare l'esatta visione dei fatti.

Al di là delle menzogne diffuse dall'esilarante istituto storico della resistenza credo che, per comprendere la vera dinamica di quel fatto di sangue, basti pensare all'intervista che Matteo Matteotti rilasciò, una quindicina di anni fa, a Marcello Staglieno, e che fu pubblicata da "Storia Illustrata".
In essa sono contenute affermazioni clamorose. Secondo lui (e non credo che il figlio di un uomo assassinato possa essere accusato di faziosità...) dietro l'omicidio del padre non ci sarebbe stato Mussolini, bensì il re; e all'origine della morte del deputato socialista non ci sarebbero state le tanto decantate denunce delle violenze fasciste (poco significative, aggiungo io, perché le violenze fasciste erano sotto gli occhi di tutti, esattamente come sotto gli occhi di tutti era il fatto che esse nascevano per reazione alle violenze dell'estrema sinistra...), ma ben altro.
Giacomo Matteotti, che era un massone d'alto grado, nel 1924 aveva compiuto un viaggio in Inghilterra; qui la loggia "The Unicorn and the Lion" gli aveva comunicato, fornendogli i relativi documenti, che la Sinclair (quella dello "scandalo dei petroli", il cosiddetto "Affare Sinclair", appunto...)era in possesso di due scritture private del re d'Italia.
Vittorio Emanuele III. Dalla prima risultava che quest'ultimo era diventato azionista della Sinclair (dal 1921), ma senza pagare un soldo; con la seconda, invece, il monarca italiano si impegnava a tenere nascosti, il più a lungo possibile, i giacimenti petroliferi in Libia. Così, in altre parole, il re ci avrebbe guadagnato, mentre l'Italia avrebbe continuato ad essere strangolata... Matteotti tornò, dunque, con l'intenzione di denunciare questo nobile comportamento del nostro sovrano, senz'altro qualificabile come alto tradimento... Denuncia ben più ghiotta di quella di cui sopra... Il re lo seppe e, temendo lo scandalo (e paventando inoltre, lui e la borghesia industriale, l'ipotesi, formulata da Mussolini, di un possibile governo fascisti/socialisti...), prese, con questo stranissimo delitto eseguito da gasati farinacciani (i quali, chissà perché, fecero di tutto per farsi scoprire...), parecchi piccioni con una fava: sventò il governo a partecipazione socialista, ebbe Mussolini (che, a questo punto, sarebbe stato anche lui una vittima...) in pugno, e potè sottrarre la pericolosissima documentazione che lo inchiodava...
Ricordo, infine, che il Duce concesse un vitalizio ai familiari di Matteotti, persone dignitose che mai avrebbero accettato quel denaro se avessero saputo che era stato proprio Mussolini a pronunciare la condanna a morte del loro congiunto...

Ovviamente, a voi il giudizio :)

freddy30
11-06-2004, 09:04
meno male che gia' 6 anni fa ero sveglio:D , lo sapevo che era una palla...:D

Everyman
11-06-2004, 09:37
Originariamente inviato da ferste
Secondo me........NO!

Ha detto una c@zz@t@.;)

Sara' stato ucciso dai comunisti allora:D

LightIntoDarkness
11-06-2004, 10:19
Originariamente inviato da bluelake
<cut>
Il re ascolta, pallido in volto, tutto il discorso. Poi dice, col tetro sorriso di uno spettro: "Mia figlia, stamattina, ha ucciso due quaglie". La delegazione allibisce".
<cut>


:eek: :muro: :sob:

Everyman
11-06-2004, 10:26
Originariamente inviato da ferste
Ahi ahi ahi.....secondo me sei già rientrato con un po' troppa veemenza per essere un reduce dalla seconda sospensione, stai calmo, con la rabbia che caratterizza tutti i tuoi post finisci per non far capire un c@zzo di quello che pensi.
Ti inviterei poi ad evitare di dire "vai a studiare" o "dovete studiare".......nonostante in Storia mi ci stia laureando conosco varie persone che pur avendola studiata poco, o nulla, si dimostrano attenti conoscitori (forse perchè ascoltano invece di andare a studiare?);)

Torniamo In Topic: secondo me Matteotti rappresenta l'ultima occasione sprecata (ce ne sono state moltissime purtroppo) di eviatare la presa di potere assoluta del regime fascista.A seguito dell'omicidio in Italia ci fù un notevolissimo cordoglio, aumentò molto il disprezzo per i metodi fascisti, ma la gente finì per essere narcotizzata dalle grandi doti oratorie e politiche di Benito che, almeno a parole, offrì se stesso come capro espiatorio dell'omicidio.Fù una mossa propagandistica di grande effetto e testimonia come le coscienze democratiche italiane fossero già a nanna da un pezzo in quell'anno (se per convenienza o paura lascio giudicare agli esperti...che qui abbondano)
Il confronto armato cui si fà accenno nel documento riguardante l'ultima orazione di Matteotti è quello che oppose nel famoso "biennio rosso" le squadracce comuniste con le squadracce fasciste a colpi di omicidi, minacce, devastazioni, rapimenti e violenze di ogni genere nelle quali entrambi gli schieramenti si fecero "onore".Non si elimina il ricordo delle violenze con altre violenze.....anche se nei vari topic politici del forum quante volte si è visto "Taci, comunistaccio, avete ucciso Biagi e D'Antona" "Ah si?!fascistazzo, voi avete fatto un macello alla stazione di Bologna"
Se ancora nel 2004 ci rinfacciamo queste cose come possiamo accusare gli avversari di Matteotti di aver fatto lo stesso per "revisionismo ante litteram"?

Matteotti secondo me non è un eroe di sx, è semplicemente un eroe democratico perchè cercò di opporsi con il ragionamento alla forza della violenza e della paura....questo è coraggio....altro che dar le dimissioni da un telegiornale perchè di regime.....


Quello che dici e' molto bello. Ma oltre a saper ascoltare bisogna anche studiare.

In quale tipo di storia ti stai laureando? Strano, non esiste la Storia come materia unica, ma si divide in moltissimi spezzoni (storia medievale, storia moderna, storia contemporanea, storia delle religioni, storia del cristianesimo, storia dell'impero romano, ecc). Almeno cosi' ero rimasto, ma mi sono laureato un paio di anni fa, quindi le cose possono essere cambiate...tipo da 5 anni si e' passati a tre anni con tutte le conseguenze che cio' comporta
:)

ferste
11-06-2004, 11:12
Originariamente inviato da Everyman
Quello che dici e' molto bello. Ma oltre a saper ascoltare bisogna anche studiare.

In quale tipo di storia ti stai laureando? Strano, non esiste la Storia come materia unica, ma si divide in moltissimi spezzoni (storia medievale, storia moderna, storia contemporanea, storia delle religioni, storia del cristianesimo, storia dell'impero romano, ecc). Almeno cosi' ero rimasto, ma mi sono laureato un paio di anni fa, quindi le cose possono essere cambiate...tipo da 5 anni si e' passati a tre anni con tutte le conseguenze che cio' comporta
:)

Con il passaggio ai tre anni non sò che differenze siano emerse, io sono del V.O. quindi laurea quadriennale.
Io stò finendo Storia Contemporanea, cmq ti posso dire che la differenza dei vari indirizzi è costituita solo da 5 o 6 esami.......quindi poca roba......e il N.O. ha il vantaggio di non avere la rottura di scatole della tesi, che nel mio caso mi stà prendendo la pelle "L'Albania nei resoconti di viaggio di esploratori italiani tra '800 e '900"....scoppiassero tutti......:(