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View Full Version : Il matrimonio...


ziozetti
07-06-2004, 11:15
Dove vi sposerete/vi siete sposati?

kikki2
07-06-2004, 11:18
Chiesa

milli1979
07-06-2004, 11:19
in comune!(mi sposerei)

Tetrahydrocannabin
07-06-2004, 11:19
ho sbagliato a cliccare :cry:

ho messo la 1a... invece se sarà, sarà la 2a

Nevermind
07-06-2004, 11:20
Io mi sposerei in comune per coerenza visto che non sono credente, la mia attuale lei però (come la maggior parte delle ragazze) non rinuncerebbe per nulla al mondo alla cerimonia in chiesa quindi forse opterei per quella classica.

Però per ripicca andrei in bermuda e canotta :D :D

Saluti.

ziozetti
07-06-2004, 11:21
Originariamente inviato da Nevermind
Io mi sposerei in comune per coerenza visto che non sono credente, la mia attuale lei però (come la maggior parte delle ragazze) non rinuncerebbe per nulla al mondo alla cerimonia in chiesa quindi forse opterei per quella classica.

Però per ripicca andrei in bermuda e canotta :D :D

Saluti.
Rigorosamente neri! :D

Nevermind
07-06-2004, 11:22
Originariamente inviato da ziozetti
Rigorosamente neri!

Quello sicuro un minimo di decoro :D :D

Saluti.

ella
07-06-2004, 11:23
in chiesa anche se sono anticlericale...

ma se uno si vuole sposare... almeno faccia le cose belle...


se mi devo sposare in comune...
tanto vale convivere....

bluelake
07-06-2004, 11:24
Mai, anche se non per mia scelta ;)

RiccardoS
07-06-2004, 11:24
Dato che nè io nè mia moglie crediamo nella chiesa, ci siamo sposati in Comune, con i 4 genitori e mio fratello ed un'amica come testimoni.
Fortuna che, pur essendo tutte le nostre famiglie cattoliche praticanti, nonchè mio fratello e l'amica anche molto impegnati per conto della chiesa (catechismo, gruppi parrochiali, ecc...), sono tutti abbastanza intelligenti da non aver detto una virgola di critica nei confrnti della nostra scelta di fare tutto in comune e nella massima semplicità.

milli1979
07-06-2004, 11:26
Originariamente inviato da Nevermind
Io mi sposerei in comune per coerenza visto che non sono credente, la mia attuale lei però (come la maggior parte delle ragazze) non rinuncerebbe per nulla al mondo alla cerimonia in chiesa quindi forse opterei per quella classica.

Però per ripicca andrei in bermuda e canotta :D :D

Saluti.


io mi sa che sono una delle poche allora che vuole sposarsi in comune!

RiccardoS
07-06-2004, 11:27
Originariamente inviato da ella
in chiesa anche se sono anticlericale...

ma se uno si vuole sposare... almeno faccia le cose belle...




se posso permettermi... senza offesa alcuna... secondo me questo è il massimo dell'incoerenza e dell'ipocrisia, nonchè uno dei motivi principali per cui i matrimoni oggi sono tenuti in pochissima considerazione e valgono così poco.
ripeto: SENZA OFFESA ALCUNA! ;)

~ZeRO sTrEsS~
07-06-2004, 11:30
Originariamente inviato da RiccardoS
se posso permettermi... senza offesa alcuna... secondo me questo è il massimo dell'incoerenza e dell'ipocrisia, nonchè uno dei motivi principali per cui i matrimoni oggi sono tenuti in pochissima considerazione e valgono così poco.
ripeto: SENZA OFFESA ALCUNA! ;)
confermo e poi scusatemi perchè una cerimonia in comune dovrebbe essere brutta¿!¿!¿! a napoli la mia prof si sposò nel maschio anigioino... altro che chiesa....

Nevermind
07-06-2004, 11:31
Originariamente inviato da milli1979
io mi sa che sono una delle poche allora che vuole sposarsi in comune!

Sei una spece rara :D :D

Saluti.

Puccio Bastianelli
07-06-2004, 11:50
sposare, sposarsi, matrimonio... :wtf:

ahhhh..

http://www.romeguide.it/sposi/sposi.gif

no, grazie!:D
credo proprio di no, nel caso inizierai con una convivenza, poi chissà;)

Nicky
07-06-2004, 11:56
Vorrei sposarmi in chiesa perchè mi piacerebbe avere la benedizione di Dio.
Però non ho mai seguito del tutto la chiesa cattolica, quindi molto probabilmente mi accontenterò del comune per coerenza.

Gemma
07-06-2004, 11:57
Originariamente inviato da ella
in chiesa anche se sono anticlericale...

ma se uno si vuole sposare... almeno faccia le cose belle...


se mi devo sposare in comune...
tanto vale convivere....
sposarsi in chiesa non deve essere sinonimo di "fare le cose belle".
Deve essere un atto di fede, altrimenti COMUNE! (che non è per niente uguale a convivere, perchè firmi un vero e proprio CONTRATTO)
credo che questo tipo di atteggiamento sia anche offensivo nei confronti di chi crede, che sia un'offesa per chi celebra una funzione alla quale tu non dai alcun valore religioso.
a mio parere :nonsifa:

bonsaka
07-06-2004, 11:59
in chiesa, ma per volere della mia lei, visto che non credo nelle istituzioni religiose

milli1979
07-06-2004, 12:00
Originariamente inviato da Gemma
sposarsi in chiesa non deve essere sinonimo di "fare le cose belle".
Deve essere un atto di fede, altrimenti COMUNE! (che non è per niente uguale a convivere, perchè firmi un vero e proprio CONTRATTO)


veramente anche se ti sposi in chiesa in comune devi andare a firmare lo stesso, circa 2 mesi prima della cerimonia!

andreasperelli
07-06-2004, 12:05
Originariamente inviato da Gemma
sposarsi in chiesa non deve essere sinonimo di "fare le cose belle".
Deve essere un atto di fede, altrimenti COMUNE! (che non è per niente uguale a convivere, perchè firmi un vero e proprio CONTRATTO)
credo che questo tipo di atteggiamento sia anche offensivo nei confronti di chi crede, che sia un'offesa per chi celebra una funzione alla quale tu non dai alcun valore religioso.
a mio parere :nonsifa:

Il tuo atteggiamento è troppo idealista, la realtà è ben diversa.
La maggior parte della gente va in chiesa perché è più spettacolare rispetto al comune.
Alla fine, secondo me, conviene anche al prete che:

1. ci prende i soldi
2. porta in chiesa gente che altrimenti non ci tornava dai tempi della prima comunione (non solo gli sposi ma tutti gl'invitati)

Alla fine sono tutti contenti ;)

RiccardoS
07-06-2004, 12:09
Originariamente inviato da Gemma
sposarsi in chiesa non deve essere sinonimo di "fare le cose belle".
Deve essere un atto di fede, altrimenti COMUNE! (che non è per niente uguale a convivere, perchè firmi un vero e proprio CONTRATTO)
credo che questo tipo di atteggiamento sia anche offensivo nei confronti di chi crede, che sia un'offesa per chi celebra una funzione alla quale tu non dai alcun valore religioso.
a mio parere :nonsifa:

assolutamente d'accordo!:mano:

Berserker
07-06-2004, 12:11
Non firmo un contratto sulla mia libertà. In nessun luogo.

lunaticgate
07-06-2004, 12:13
Originariamente inviato da Nicky
Vorrei sposarmi in chiesa perchè mi piacerebbe avere la benedizione di Dio.
Però non ho mai seguito del tutto la chiesa cattolica, quindi molto probabilmente mi accontenterò del comune per coerenza.

La tua risposta fa a cazzotti con la tua sign.......
:D

Nicky
07-06-2004, 12:17
Originariamente inviato da lunaticgate
La tua risposta fa a cazzotti con la tua sign.......
:D

:D

Sono in eterna crisi mistica: alla fine credo in Dio, però non riesco ad accettare in toto la chiesa e le sue idee.
Per questo motivo mi tengo fuori dalla vita religiosa e mi dichiaro non credente.

JENA PLISSKEN
07-06-2004, 12:18
La 1...se mai avverrà;)

kaioh
07-06-2004, 12:30
Originariamente inviato da JENA PLISSKEN
La 1...se mai avverrà;)
idem

Jaguar64bit
07-06-2004, 12:45
Meglio la convivenza , poi dipende se mi fidanzo con una ragazza per cui dovessi perdere la testa....potrei cambiare idea e sposarla.

robnet77
07-06-2004, 13:02
visto che non credo ( * ), penso che sarà la mia lei a decidere :O



*però rispetto le religioni altrui, e se vado in Chiesa mi comporto da cristiano, visto che sono in casa di altri.

trafficlight
07-06-2004, 13:11
io non ho nessuna intenzione di sposarmi.........
gli unici motivi che potrebbero spingermi a farlo sono quelli puramente burocratici.....
se trovassi un giorno uno che mi vuole sposare a tutti i costi.........boh, dovrei pensarci molto, non so se accetterei.........e comunque MAI in chiesa!
non entro in chiesa neanche per i matrimoni degli altri........(anzi, a dirla tutta cerco sempre di evitare accuratamente di essere invitata ad i matrimoni, mi fanno venire l'orticaria.......)

lucio68
07-06-2004, 13:34
Sia io sia mia moglie siamo credenti, anche se non assidui praticanti, ma crediamo entrambi al sacramento del matrimonio, piuttosto che al contratto matrimoniale, per questo ci siamo sposati in chiesa con il rito completo.
Per Nicky e coloro che si trovano nella stessa posizione, la chiesa oggi prevede anche forme di rito abbreviato, quelle cioè senza la celebrazione della messa e quindi senza la comunione.

frankie
07-06-2004, 13:38
manca la risposta:

5 in chiesa e in comune

Comunque io in chiesa, in cui si può far rietrare anche il rito legale.

Gemma
07-06-2004, 13:51
Originariamente inviato da milli1979
veramente anche se ti sposi in chiesa in comune devi andare a firmare lo stesso, circa 2 mesi prima della cerimonia!
no, non è vero.
Esiste il matrimonio congiunto, al termine della funzione il prete si ferma con gli sposi e fa firmare loro le carte legali ;)

Gemma
07-06-2004, 13:56
Originariamente inviato da andreasperelli
Il tuo atteggiamento è troppo idealista, la realtà è ben diversa.
La maggior parte della gente va in chiesa perché è più spettacolare rispetto al comune.
Alla fine, secondo me, conviene anche al prete che:

1. ci prende i soldi
2. porta in chiesa gente che altrimenti non ci tornava dai tempi della prima comunione (non solo gli sposi ma tutti gl'invitati)

Alla fine sono tutti contenti ;)
questo (che tu descrivi) è il tipico atteggiamento ipocrito/convenzionalista.
Come quelle cialtrone che si sposano in chiesa per l'abito bianco stile meringa.
Da fedele e credente suscitano il mio sdegno.
Se poi mi vuoi dire che il 90% di quelli che vanno in chiesa lo fanno ipocritamente, non danno il sufficiente peso ai sacramenti e quindi non gliene frega proprio nulla se chi prende in bocca l'ostia ci creda o no allora è un altro paio di maniche.
E potrei anche dire che hai ragione ;)

e poi:
1) il prete di soldi non ne prende, al limite un cinquantino sganciato dagli sposi come obolo
2) la gente che va in chiesa in occasione di un matrimonio non è detto che ci torni

lucio68
07-06-2004, 14:00
Originariamente inviato da Gemma
no, non è vero.
Esiste il matrimonio congiunto, al termine della funzione il prete si ferma con gli sposi e fa firmare loro le carte legali ;)
Infatti, devi firmare per presa visione degli articoli del codice civile che regolano l'istituto del matrimonio ed eventualmente la dichiarazione per la separazione dei beni, ma non è necessario andare prima in comune

ManyMusofaga
07-06-2004, 14:52
In chiesa.....io credo anke se da qualke tempo nn pratico, il mio ragazzo invece è credente/praticante e ci tiene un sacco:)

andreasperelli
07-06-2004, 15:22
Originariamente inviato da Gemma
questo (che tu descrivi) è il tipico atteggiamento ipocrito/convenzionalista.
Come quelle cialtrone che si sposano in chiesa per l'abito bianco stile meringa.
Da fedele e credente suscitano il mio sdegno.
Se poi mi vuoi dire che il 90% di quelli che vanno in chiesa lo fanno ipocritamente, non danno il sufficiente peso ai sacramenti e quindi non gliene frega proprio nulla se chi prende in bocca l'ostia ci creda o no allora è un altro paio di maniche.
E potrei anche dire che hai ragione ;)

e poi:
1) il prete di soldi non ne prende, al limite un cinquantino sganciato dagli sposi come obolo
2) la gente che va in chiesa in occasione di un matrimonio non è detto che ci torni

quello che voglio dire è che è inutile essere idealisti e bisogna considerare il matrimonio in chiesa per quello che è e non per quello che dovrebbe essere.
Il matrimonio in chiesa è come la festa dei 18 anni: affitti un locale.

E a questo gioco ci stanno anche i preti che cmq non prendono 50 euro ma almeno 150 più le offerte durante la messa e fanno più matrimoni al giorno.

Allora io non vado a battermi per un'ideale nel quale non credono neanche i preti stessi. Se la mia ragazza vorra sposarsi in chiesa io ci andrò perché alla fine è un locale come un altro...

Apoc.it
07-06-2004, 15:28
In Chiesa, ma perchè voglio benedire la nostra unione e promettere il mio amore dinanzi a Dio. Ci credo, quindi mi sembra giusto! ;)

IronHead
07-06-2004, 15:31
Sposato in chiesa, benchè agnosta.

Le rispettive famiglie hanno il loro bel peso... perchè incapponirsi e far soffrire chi ci voleva bene ?
Perchè rovinare un giorno che doveva essere di festa ?

La coerenza avrebbe avuto un prezzo troppo grosso.

Anche se non nego che mi sono sentito ridicolo... come se prendessi in giro tutti quelli che, in quel momento, credevano stessi facendo qualcosa con un significato.

:rolleyes:

Irenina
07-06-2004, 16:16
Noi ci sposeremo sia in comune che in chiesa.
Questo perchè vogliamo entrare nella nuova casa da marito e moglie ma non abbiamo ancora abbastanza soldi per fare un superfestone :muro:

Blue Spirit
07-06-2004, 16:18
sicuramente voterei per la 1

parax
07-06-2004, 16:32
Originariamente inviato da ella
in chiesa anche se sono anticlericale...

ma se uno si vuole sposare... almeno faccia le cose belle...


se mi devo sposare in comune...
tanto vale convivere....


ehm se vedi le sale per i matrimoni in Campidoglio penso che cambi idea. ;)

rip82
07-06-2004, 16:49
Io mi sposerei solo per dare una valida tutela legale ai miei figli, da non credente mi sposerei in comune, tuttavia se la mia futura moglie ci tenesse sarei ben disposto verso il matrimonio in chiesa.

Nicky
07-06-2004, 17:18
Originariamente inviato da Gemma

1) il prete di soldi non ne prende, al limite un cinquantino sganciato dagli sposi come obolo
i

Bhe in una chiesa vicino a casa mia "l'offerta minima" [e dove s'è mai sentito che ci dev'essere un minimo per un offerta?] è di un milione e due [lire italiane]

Berserker
07-06-2004, 17:20
Originariamente inviato da Nicky
Bhe in una chiesa vicino a casa mia "l'offerta minima" [e dove s'è mai sentito che ci dev'essere un minimo per un offerta?] è di un milione e due [lire italiane]
Sticazzi. Iva inclusa?

StefAno Giammarco
07-06-2004, 17:20
Originariamente inviato da Nicky
Bhe in una chiesa vicino a casa mia "l'offerta minima" [e dove s'è mai sentito che ci dev'essere un minimo per un offerta?] è di un milione e due [lire italiane]

All'anima, a Milano c'è anche il caroliturgia :D
Va che ti conviene tornare in Abruzzo, prezzi modici e sconti per quantità :D

StefAno Giammarco
07-06-2004, 17:21
Originariamente inviato da Berserker
Sticazzi. Iva inclusa?

Ennò. Se vuoi la fattura viene qualcosa in più :D

Irenina
07-06-2004, 17:21
Originariamente inviato da Nicky
Bhe in una chiesa vicino a casa mia "l'offerta minima" [e dove s'è mai sentito che ci dev'essere un minimo per un offerta?] è di un milione e due [lire italiane]
Azz! ... :muro:

kikki2
07-06-2004, 17:21
Originariamente inviato da Nicky
Bhe in una chiesa vicino a casa mia "l'offerta minima" [e dove s'è mai sentito che ci dev'essere un minimo per un offerta?] è di un milione e due [lire italiane]
sarà una " libera iniziativa" del prete.normalmente si dà un'offerta a piacere per il " disturbo" ( pulizia della chiesa prima e soprattutto dopo )

rip82
07-06-2004, 17:21
Originariamente inviato da Berserker
Sticazzi. Iva inclusa?
Netti, non mi risulta che la chiesa paghi le tasse...

Nicky
07-06-2004, 17:22
Originariamente inviato da Berserker
Sticazzi. Iva inclusa?

Non lo so.
So solo che quando l'ho sentito mi si è accapponata la pelle.
Un'offerta dovrebbe essere libera no?

kikki2
07-06-2004, 17:23
ho trovato un listino (http://www.arcidiocesi.palermo.it/index.php?id_pagina=527&pagina=&vis_lunga=&vis_iframe=1&vis_iframe_lungo=&vis_popup=0)

Nicky , forse l'organista in quella chiesa è Joey De Francesco? ;)

Berserker
07-06-2004, 17:25
Originariamente inviato da Nicky
Non lo so.
So solo che quando l'ho sentito mi si è accapponata la pelle.
Un'offerta dovrebbe essere libera no?
Ovviamente scherzo.
A me anche qualcos'altro.
Non mi far commentare, va.

Nicky
07-06-2004, 17:25
Originariamente inviato da kikki2
sarà una " libera iniziativa" del prete

Probabilmente.
Resta il fatto che non lo trovo giusto e a quanto sentito non è l'unica parrocchia a fare così da noi [non ho detto che è la regola in tutta italia :)]

All'anima, a Milano c'è anche il caroliturgia :D
Va che ti conviene tornare in Abruzzo, prezzi modici e sconti per quantità :D

Tanto mica lo trovo un pazzo che mi sposa :D

Paolo Corsini
07-06-2004, 17:49
In Chiesa, sono credente e ben convinto che il matrimonio per me è in primo luogo un Sacramento.

Leggendo i commenti di chi ha scritto prima di me mi sono venute in mente varie riflessioni.
Sabato, appena rientrato da Taipei, sono passato in una chiesa che è a 200 metri da casa mia: è un Santuario dove spesso vengono celebrati matrimoni. Si sposava una coppia di ragazzi e i miei amici cantavano alla celebrazione: tra questi c'è la mia fidanzata e volevo salutarla.
Con questo gruppo di amici cantiamo spesos ai matrimoni, sia di conoscenti che di ragazzi che chiedono di animare la cerimonia. Siamo un gruppo di persone che lo fanno per piacere personale, e quando ci danno qualche offerta giriamo quei soldi a favore di una missione in Camerun dove personalmente sono stato nell'estate del 2002.

Ora, confesso che ho avuto un moto di vomito entrando in quella chiesa: sul sagrato c'erano almeno 50 persone a chiaccherare beatamente ad alta voce, mentre dentro impossibile entrare per via del numero di persone e, soprattutto, impossibile sentire qualcosa della celebrazione. Mi hanno raccontato (io sono uscito 1 minuto dopo) che la sposa, durante la consacrazione (che è il momento più sacro di qualsiasi Messa), si è girata per parlare con la madre che era in prima fila, giusto per farvi capire il clima che c'era.

Ora, uno faccia quello che vuole ma se sposarsi in chiesa equivale a fare una bella festa con gli amici e farsi vedere con l'abito bianco, ma che abbia un po' di coerenza e il mercato lo faccia altrove. E se proprio vuole, almeno per quei 45 minuti faccia buon viso a cattivo gioco ed eviti queste cose.

Ho cantato ad un po' di matrimoni negli ultimi 2 anni, e confesso che ogni volta che vedo una cosa di questo tipo mi viene tristezza per i due che si sposano, in quello che dovrebbe essere il giorno più bello della loro vita.

Capisco perfettamente chi dice che non crede, non è interessato a sposarsi in Chiesa ma se lo farà o lo ha fatto sarà per l'altra (o l'altro). Se questa scelta è fatta consapevolmente IMHO è tutt'altro che incoerenza, ma casomai una scelta d'amore verso l'altra (l'altro).
In fin dei conti, quello che deve realmente essere importante è il sentimento e il cuore dei due che si vanno a sposare. Se amici e partecipanti non sono capaci di mantenere un po' di decoro, e prendono una cerimonia in chiesa come una sfilata non so quanto sia colpa dei due sposi.
Certo, se poi ci si mettono pure loro come ho visto fare Sabato mattina c'è solo da mettersi le mani nei capelli.
Ovviamente e rigorosamente. IMHO.

teogros
07-06-2004, 17:51
Originariamente inviato da ella
in chiesa anche se sono anticlericale...

ma se uno si vuole sposare... almeno faccia le cose belle...


se mi devo sposare in comune...
tanto vale convivere....

Che bel discorso del piffero! :rolleyes: :(

kikki2
07-06-2004, 17:51
Originariamente inviato da Paolo Corsini
In Chiesa, sono credente e ben convinto che il matrimonio per me è in primo luogo un Sacramento.

Leggendo i commenti di chi ha scritto prima di me mi sono venute in mente varie riflessioni.
Sabato, appena rientrato da Taipei, sono passato in una chiesa che è a 200 metri da casa mia: è un Santuario dove spesso vengono celebrati matrimoni. Si sposava una coppia di ragazzi e i miei amici cantavano alla celebrazione. Spesso lo faccio anche io: siamo un gruppo di persone che lo fanno per piacere personale, e quando ci danno qualche offerta giriamo quei soldi a favore di una missione in Camerun dove sono stato nell'estate del 2002.

Ora, confesso che ho avuto un moto di vomito entrando in quella chiesa: sul sagrato c'erano almeno 50 persone a chiaccherare beatamente ad alta voce, mentre dentro impossibile entrare per via del numero di persone e, soprattutto, impossibile sentire qualcosa della celebrazione. Mi hanno raccontato (io sono uscito 1 minuto dopo) che la sposa, durante la consacrazione (che è il momento più sacro di qualsiasi Messa), si è girata per parlare con la madre che era in prima fila.

Ora, uno faccia quello che vuole ma se sposarsi in chiesa equivale a fare una bella festa con gli amici e farsi vedere con l'abito bianco, ma che abbia un po' di coerenza e il mercato lo faccia altrove. E se proprio vuole, almeno per quei 45 minuti faccia buon viso a cattivo gioco ed eviti queste cose.

Ho cantato ad un po' di matrimoni negli ultimi 2 anni, e confesso che ogni volta che vedo una cosa di questo tipo mi viene tristezza per i due che si sposano, in quello che dovrebbe essere il giorno più bello della loro vita.

Capisco perfettamente chi dice che non crede, non è interessato a sposarsi in Chiesa ma se lo farà o lo ha fatto sarà per l'altra (o l'altro). Se questa scelta è fatta consapevolmente IMHO è tutt'altro che incoerenza, ma casomai una scelta d'amore verso l'altra (l'altro).
In fin dei conti, quello che deve realmente essere importante è il sentimento e il cuore dei due che si vanno a sposare. Se amici e partecipanti non sono capaci di mantenere un po' di decoro, e prendono una cerimonia in chiesa come una sfilata non so quanto sia colpa dei due sposi.
Certo, se poi ci si mettono pure loro come ho visto fare Sabato mattina c'è solo da mettersi le mani nei capelli.
Ovviamente e rigorosamente. IMHO.

Ovviamente e rigorosamente vero , purtroppo

abbidubbi
07-06-2004, 19:16
il matrimonio è la causa principale del divorzio :asd:

Gemma
08-06-2004, 09:02
Originariamente inviato da andreasperelli
quello che voglio dire è che è inutile essere idealisti e bisogna considerare il matrimonio in chiesa per quello che è e non per quello che dovrebbe essere.
Il matrimonio in chiesa è come la festa dei 18 anni: affitti un locale.

E a questo gioco ci stanno anche i preti che cmq non prendono 50 euro ma almeno 150 più le offerte durante la messa e fanno più matrimoni al giorno.

Allora io non vado a battermi per un'ideale nel quale non credono neanche i preti stessi. Se la mia ragazza vorra sposarsi in chiesa io ci andrò perché alla fine è un locale come un altro...
scusami, ma definire la chiesa "un locale come un altro" si chiama

BLASFEMIA
(e non secondo la mia modesta opinione ;) )

purtroppo la decadenza dell'apparato clericale oggi come oggi permette anche queste cose, che io disapprovo in pieno.
Io ho smesso di andare in chiesa proprio per questo motivo: perchè vedevo troppa gente andarci solo per mostrare il vestitino nuovo della domenica, fare quattro chiacchiere e scambiare pettegolezzi e cattiverie su conoscenti vari etc.
Fossi io il prete... altro che anatemi!
Il vestitino lo andate a mostrare in piazza e le chiacchiere ve le scambiate al bar :mad:

Quando si decide di sposarsi bisogna andare in confessione dal prete, dichiararsi credenti e spinti al matrimonio da proprie serie intenzioni.
I casi sono due: o i futuri coniugi mentono spudoratamente circa la propria fede, o il prete accetta di sposare anche chi cerca "un bel locale" e un bel vestito bianco da sfoggiare.
In entrambi i casi
VERGOGNA!

appoggio quanto scritto sopra da Paolo Corsini, e aggiungerei, come negli annunci:
"astenersi perditempo e non credenti"

texdida
08-06-2004, 09:05
Anche se credo poco penso in chiesa e dopo in comune. In chiesa per più persone in comune per poche per i parenti più stretti

Nevermind
08-06-2004, 09:09
Originariamente inviato da texdida
Anche se credo poco penso in chiesa e dopo in comune. In chiesa per più persone in comune per poche per i parenti più stretti

E fare quello concordatario in chiesa non è + semplice e meno dispendioso?? :D

Saluti.

Ewigen
08-06-2004, 11:23
Originariamente inviato da ella
in chiesa anche se sono anticlericale...

ma se uno si vuole sposare... almeno faccia le cose belle...


se mi devo sposare in comune...
tanto vale convivere....

Come dire:andrò a mangiarmi un bel piatto di bistecche di manzo anche se sono vegano...

ChristinaAemiliana
08-06-2004, 11:34
Io e FreeMan ci sposeremo tra circa un anno. :)

Abbiamo deciso, dopo averne discusso a lungo, per il rito religioso. Questo per due ragioni: una questione di rispetto nei confronti delle nostre famiglie (in pratica il discorso che faceva Paolo riferendosi al caso in cui uno solo dei futuri coniugi sia credente, allargato alla cerchia familiare stretta) innanzitutto, ma anche il fatto che noi stessi, pur non avendo una fede certa nel divino, condividiamo appieno il messaggio positivo che la Chiesa offre (eccezion fatta per alcune posizioni un po' "retrograde", che cmq riguardano questioni che la Chiesa stessa lascia alla coscienza dei fedeli). :)

Inutile aggiungere che non ci sentiamo nè incoerenti nè vergognosi...aggiungo invece che, mentre approvo appieno il modo di porsi di Paolo (sdegno nei confronti di chi non rispetta i riti, ma apertura verso chi vi prende parte per amore di un altro), non condivido l'atteggiamento di alcuni che inorridiscono e tacciano di incoerenza chi, sia pur nel massimo rispetto, si sposa in Chiesa pur essendo non credente (ma con famiglia o futuro/a sposo/a praticante) o addirittura semplicemente dubbioso...;)

andreasperelli
08-06-2004, 11:39
Originariamente inviato da Gemma
scusami, ma definire la chiesa "un locale come un altro" si chiama

BLASFEMIA
(e non secondo la mia modesta opinione ;) )

purtroppo la decadenza dell'apparato clericale oggi come oggi permette anche queste cose, che io disapprovo in pieno.
Io ho smesso di andare in chiesa proprio per questo motivo: perchè vedevo troppa gente andarci solo per mostrare il vestitino nuovo della domenica, fare quattro chiacchiere e scambiare pettegolezzi e cattiverie su conoscenti vari etc.
Fossi io il prete... altro che anatemi!
Il vestitino lo andate a mostrare in piazza e le chiacchiere ve le scambiate al bar :mad:

Quando si decide di sposarsi bisogna andare in confessione dal prete, dichiararsi credenti e spinti al matrimonio da proprie serie intenzioni.
I casi sono due: o i futuri coniugi mentono spudoratamente circa la propria fede, o il prete accetta di sposare anche chi cerca "un bel locale" e un bel vestito bianco da sfoggiare.
In entrambi i casi
VERGOGNA!

appoggio quanto scritto sopra da Paolo Corsini, e aggiungerei, come negli annunci:
"astenersi perditempo e non credenti"

allora, mettiamoci d'accordo ;) tu hai ragione sul principio ma la realtà è diversa ed è fatta di spose che non entrano in chiesa da anni ma che sognano vestito bianco ed altare, e fatto da padri che bestemmiamo e vanno a puttane ma che vogliono organizzare uno stupendo matrimonio in chiesa per il proprio figlio/a. Ed è fatta di preti che se ne fregano, prendono l'offerta "libera" e sposano tutti. Ed ecco che la chiesa diventa un semplice "locale".

Ora io per mia natura mi sposerei in comune ma se per far contenti sposa/parenti mi fosse richiesto di sposarmi in chiesa lo farei, pur non credendoci. Che senso avrebbe togliere il piacere della chiesa a sposa/parenti lottando per un principio in cui non crede neanche il gestore del locale... pardon... il prete :)

Se poi la chiesa e i fedeli come te si danno da fare per ripulire questo schifo... beh io sarei contento. Ma così com'è capisci che non è un problema mio ;)

paditora
08-06-2004, 11:45
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Io e FreeMan ci sposeremo tra circa un anno. :)



OT: Ma mi ricordo male io o eri sposata? :wtf:
Boh forse mi confondo con qualcun'altra. :p

ChristinaAemiliana
08-06-2004, 11:47
Originariamente inviato da paditora
OT: Ma mi ricordo male io o eri sposata? :wtf:
Boh forse mi confondo con qualcun'altra. :p


Ero sposata fino a un paio d'anni fa...ma posso sposarmi di nuovo perché il matrimonio precedente è stato annullato sia civilmente che religiosamente.

Nevermind
08-06-2004, 11:50
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Io e FreeMan ci sposeremo tra circa un anno. :)
)

Povera Cri sicura di non esserti beccata delle radiazioni strane dove lavori?? :D :D

Dovete invitare tutto il forum lo sapete!! :O :D :D

Saluti.

Nevermind
08-06-2004, 11:51
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ero sposata fino a un paio d'anni fa...ma posso sposarmi di nuovo perché il matrimonio precedente è stato annullato sia civilmente che religiosamente.

Un paio d'anni? è già passato tutto sto tempo?? :eek:

Pazzesco pensavo che foste assieme da meno di un anno e che fossi divorziata da poco prima.

Saluti.

paditora
08-06-2004, 11:52
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ero sposata fino a un paio d'anni fa...ma posso sposarmi di nuovo perché il matrimonio precedente è stato annullato sia civilmente che religiosamente.


Ah ecco :D
Allora mi ricordavo bene.

Gemma
08-06-2004, 12:04
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Io e FreeMan ci sposeremo tra circa un anno. :)

Abbiamo deciso, dopo averne discusso a lungo, per il rito religioso. Questo per due ragioni: una questione di rispetto nei confronti delle nostre famiglie (in pratica il discorso che faceva Paolo riferendosi al caso in cui uno solo dei futuri coniugi sia credente, allargato alla cerchia familiare stretta) innanzitutto, ma anche il fatto che noi stessi, pur non avendo una fede certa nel divino, condividiamo appieno il messaggio positivo che la Chiesa offre (eccezion fatta per alcune posizioni un po' "retrograde", che cmq riguardano questioni che la Chiesa stessa lascia alla coscienza dei fedeli). :)

Inutile aggiungere che non ci sentiamo nè incoerenti nè vergognosi...aggiungo invece che, mentre approvo appieno il modo di porsi di Paolo (sdegno nei confronti di chi non rispetta i riti, ma apertura verso chi vi prende parte per amore di un altro), non condivido l'atteggiamento di alcuni che inorridiscono e tacciano di incoerenza chi, sia pur nel massimo rispetto, si sposa in Chiesa pur essendo non credente (ma con famiglia o futuro/a sposo/a praticante) o addirittura semplicemente dubbioso...;)
anzitutto auguri per le future nozze :)
e poi una precisazione: io non taccio "di incoerenza chi, sia pur nel massimo rispetto, si sposa in Chiesa pur essendo non credente ", proprio perchè in questo caso, come mi sembra anche il tuo, almeno c'è rispetto :)
rispetto che io invece non leggo in coloro che mi parlano di "un bel locale" o di "un bel vestito"... ;)

ChristinaAemiliana
08-06-2004, 12:05
Eh, sono due anni a novembre, per la precisione...:p

Forse voi vi ricordate il momento in cui, quando la storia era già terminata da un pezzo, ho scoperto che il mio ex marito aveva sempre avuto un'altra donna, fin dal nostro fidanzamento e durante tutto il matrimonio...questo risale alla scorsa estate...:)

Cmq basta OT, questo thread non parla di me :D

Gemma
08-06-2004, 12:09
Originariamente inviato da andreasperelli
allora, mettiamoci d'accordo ;) tu hai ragione sul principio ma la realtà è diversa ed è fatta di spose che non entrano in chiesa da anni ma che sognano vestito bianco ed altare, e fatto da padri che bestemmiamo e vanno a puttane ma che vogliono organizzare uno stupendo matrimonio in chiesa per il proprio figlio/a. Ed è fatta di preti che se ne fregano, prendono l'offerta "libera" e sposano tutti. Ed ecco che la chiesa diventa un semplice "locale".

Ora io per mia natura mi sposerei in comune ma se per far contenti sposa/parenti mi fosse richiesto di sposarmi in chiesa lo farei, pur non credendoci. Che senso avrebbe togliere il piacere della chiesa a sposa/parenti lottando per un principio in cui non crede neanche il gestore del locale... pardon... il prete :)

Se poi la chiesa e i fedeli come te si danno da fare per ripulire questo schifo... beh io sarei contento. Ma così com'è capisci che non è un problema mio ;)
guarda, ti dirò: anche io non entravo in chiesa da dopo la comunione, e i motivi li ho scritti in uno dei post precedenti.
Addirittura non avevo fatto nemmeno la cresima, l'ho fatta dieci giorni prima di sposarmi ;)
Ma vedi, un conto è andare in chiesa bestemmiando solo per avere un posto che abbia dei begli affreschi in cui stipulare un contratto, e un altro è entrarci, pur non essendo assidui fedeli, ma col dovuto rispetto per un luogo che, checchè si possa dire, resta comunque un luogo sacro.
Sposarsi in chiesa non è fare le cose perbene, è consacrare una promessa di fronte a Dio. Se non ci credi, che senso ha?
Se poi mi dici che ai tempi nostri l'ipocrisia impera, allora siamo d'accordo ;)

D4rkAng3l
08-06-2004, 12:11
Io non mi sposerei MAI in chiesa perchè non penso che abbia bisogno di alcuna benedizione o che debba promettere qualcosa e dichiarare il mio amore da una persona davanti ad un Dio in cui non credo e in una chiesa che non mi piace....
Probabilmente tra le caratteristiche che cerco in una ragazza c'è anche quella di essere atea per ovvi motivi di compatibilità...

Se proprio dovesse scoccare il folle amore con una ragazza credente penso che l'amore potrebbe convincermi a sposarmi in chiesa ma solo per renderla felice...ovviamente dovrei fare la comunione e la cresima che rinnegherei il giorno dopo stesso :D

ChristinaAemiliana
08-06-2004, 12:15
Originariamente inviato da Gemma
anzitutto auguri per le future nozze :)
e poi una precisazione: io non taccio "di incoerenza chi, sia pur nel massimo rispetto, si sposa in Chiesa pur essendo non credente ", proprio perchè in questo caso, come mi sembra anche il tuo, almeno c'è rispetto :)
rispetto che io invece non leggo in coloro che mi parlano di "un bel locale" o di "un bel vestito"... ;)


Grazie! :)

Io cmq parlavo in generale, non mi riferivo a te o a qualcun altro in particolare tra gli intervenuti...;)

Ad ogni modo non posso non spezzare una lancia anche a favore di chi non è credente e identifica la chiesa come un locale al pari del ristorante dove si fa il banchetto di nozze: se costoro hanno occasionalmente incontrato preti e credenti del genere che dico io, e solo quelli, non posso non dar loro torto, se hanno sviluppato una tale idea...:boh:

Io non ho simili preconcetti perché conosco molti credenti "veri", ma in giro ci sono certi soggetti...come la mia ex suocera, che è convinta di essere una miracolata e costringe mezza famiglia a un pellegrinaggio annuale a Padova alla basilica di S.Antonio (pellegrinaggio che consiste praticamente in una capatina in chiesa e nella visita minuziosa a tutti i ristoranti locali), ma sapeva che suo figlio vedeva da sempre un'altra donna, arrivando addirittura a prestargli la casa per incontrarla...o come il parroco della chiesa dove va mia madre, che parte da un'offerta minima di 30 euro per nominare un defunto alla fine della Messa...:rolleyes:

paditora
08-06-2004, 12:17
Originariamente inviato da Gemma
Sposarsi in chiesa non è fare le cose perbene, è consacrare una promessa di fronte a Dio.

Ah si è vero.
"In ricchezza e povertà, nella gioia e nel dolore ecc. ecc. finchè morte non vi separi"
Poi dopo 2 anni vedi la gente che si divorzia.
Bella promessa che si fa di fronte a Dio. :rolleyes:
Ma per piacere.

paditora
08-06-2004, 12:22
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
o come il parroco della chiesa dove va mia madre, che parte da un'offerta minima di 30 euro per nominare un defunto alla fine della Messa...:rolleyes:

Bè quello non succede solo li.
Ecco perchè i preti io proprio non li posso sopportare :D

Gemma
08-06-2004, 12:29
Originariamente inviato da paditora
Ah si è vero.
"In ricchezza e povertà, nella gioia e nel dolore ecc. ecc. finchè morte non vi separi"
Poi dopo 2 anni vedi la gente che si divorzia.
Bella promessa che si fa di fronte a Dio. :rolleyes:
Ma per piacere.
se dopo due anni vedi gli stessi che hanno fatto quella promessa infrangerla, allora saprai che vi era ipocrisia.
Sono sicura che se aprissi un 3d sull'ipocrisia tutti si alzerebbero dicendo che è una cosa che detestano.
Quindi perchè non posso io avere lo stesso atteggiamento nei confronti di coloro che reputo ipocriti nel compiere atti in cui non credono? ;)
Christina ha avuto l'annullamento del matrimonio per questa ipocrisia (se non ho capito male l'ipocrisia era dell'ex marito).
Ma proviamo anche a considerarla come se stessimo parlando di soli umani: tu ti fideresti di una persona che ti ha fatto una promessa che poi non ha mantenuto? Così coloro che si sposano in chiesa e divorziano non potranno farlo una seconda volta.
come dire, una passi, ma la seconda no... eventualmente ti scegli un altro "bel locale" ;)

edit:
l'atto di promettere non perde valore solo perchè c'è chi fa promesse a vuoto: è chi fa le promesse a vuoto che perde di affidabilità

ManyMusofaga
08-06-2004, 12:30
Originariamente inviato da paditora
Ah si è vero.
"In ricchezza e povertà, nella gioia e nel dolore ecc. ecc. finchè morte non vi separi"
Poi dopo 2 anni vedi la gente che si divorzia.
Bella promessa che si fa di fronte a Dio. :rolleyes:
Ma per piacere.

Bè ovvio ke se le persone ke si sposano pronunciano quella formula solo x dare aria alla bocca il discorso cambia....

JarreFan
08-06-2004, 12:35
Credo che negli ultimi tempi la gente abbia perso di vista l'importanza del matrimonio, vedo gente che si sposa dopo pochi mesi di fidanzamento, altra che dopo anni di fidanzamento divorzia dopo pochi mesi, ormai "Ci sposiamo, poi se non va ognuno a casa sua", come se fosse un gioco. Non mi sposerò.

paditora
08-06-2004, 12:37
Originariamente inviato da Gemma
se dopo due anni vedi gli stessi che hanno fatto quella promessa infrangerla, allora saprai che vi era ipocrisia.
Sono sicura che se aprissi un 3d sull'ipocrisia tutti si alzerebbero dicendo che è una cosa che detestano.
Quindi perchè non posso io avere lo stesso atteggiamento nei confronti di coloro che reputo ipocriti nel compiere atti in cui non credono? ;)
Christina ha avuto l'annullamento del matrimonio per questa ipocrisia (se non ho capito male l'ipocrisia era dell'ex marito).
Ma proviamo anche a considerarla come se stessimo parlando di soli umani: tu ti fideresti di una persona che ti ha fatto una promessa che poi non ha mantenuto? Così coloro che si sposano in chiesa e divorziano non potranno farlo una seconda volta.
come dire, una passi, ma la seconda no... eventualmente ti scegli un altro "bel locale" ;)

edit:
l'atto di promettere non perde valore solo perchè c'è chi fa promesse a vuoto: è chi fa le promesse a vuoto che perde di affidabilità


Bè ma Cristina non c'entrava nulla visto che era il marito ad essere... (evito i commenti per non essere bannato :D ).
Era per dire che se due persone vanno in Chiesa a fare una promessa davanti a Dio devono mantenerla o cmq cercare di mantenerla non che appena escono dalla Chiesa fanno tutto l'opposto.
Allora io mi chiedo: ma cosa caxxo ci si sposa a fare in Chiesa?
Per tanto così tanto vale fare un matrimonio in Comune.

Nicky
08-06-2004, 12:38
Originariamente inviato da JarreFan
Credo che negli ultimi tempi la gente abbia perso di vista l'importanza del matrimonio

ultimi tempi?
Imho: Semplicemente prima c'era una mentalità che non concepiva il divorzio..altrimenti la percentuale sarebbe stata la stessa.

Lorenzaccia
08-06-2004, 12:44
Io avrei voluto votare MAI, che senz'altro è la risposta che più si avvicina alle mie posizioni attuali. Non l'ho fatto perchè è troppo assolutista ed integralista, e in fondo non so come il mio pensiero si evolverà in futuro. Come si suol dire, mai dire mai nella vita. Certo è che la probabilità che assegno al verificarsi dell'evento-matrimono nel mio futuro, in chiesa o in comune, è alquanto bassa; per darvi un'idea, è più o meno la stessa che lascio all'eventualità di rimanerci secca stasera, mentre vado ad annaffiare i fiori, a causa di una bella tegola che mi casca in testa. Poco probabile certo, ma senz'altro possibile.
Nella mia concezione, il matrimonio ha una valenza puramente spirituale, che si realizza in modo intimo ed interiore tra due persone che formano una coppia. L'amore, che sta alla base dell'unione sincera e spontanea di due individui, è un sentimento che si crea e si sostanzia tra le due persone stesse, ed è nel particolare legame che si viene a creare tra esse che trova la propria sublimazione, non nel particolare atto di formalizzazione di fronte ad una terza persona (prete/sindaco) e a quattro testimoni. Nel momento in cui i due s'incontrano, si innamorano, decidono diproseguire il cammino insieme, sviluppando e maturando il sentimento che li lega, creando un rapporto di complicità, sintonia, armonia e sostegno reciproco, ecco, a mio parere sono già sposati, poichè quel legame forte e tacito che si è venuto a creare è già il matrimonio. Non sono necessari testimoni che lo avallino, nè ufficializzazioni che gli diano più valore di quanto non abbia già. Inoltre, l'amore è un sentimento che mal si presta ad essere ingarbugliato all'interno di macchinosi artifici formali: esso nasce in libertà, ed in libertà finisce, non aspetta che il decorso delle pratiche burocratiche ne sancisca ufficialmente l'inizio e la fine.
Mettendo questo altissimo sentimento sotto contratto, mi sembrerebbe di banalizzarlo e ridicolizzarlo, di ucciderlo quasi; mi sembrerebbe di appensantirlo con infrastrutture create dall'uomo per regolare ed organizzare meglio la vita in società.
Un'altra cosa. Io non considero il matrimonio un legame fermo ed immutabile che, una volta creatosi sulla base di una promessa di amore eterno fatta davanti a terzi, debba disciplinare e regolare la vita della coppia a priori e a prescindere da qualsiasi cosa, "finchè morte non la separi". Questa è una concezione rigida e totalitaria che non ho mai condiviso. Basta dare un occhio al numero dei divorzi e delle separazioni per capire, poi, che tale impostazione cozza spudoratamente con la natura dell'uomo, poichè pretende di vincolarlo ed imprigionarlo all'interno di una struttura inflessibile, ab aeternum, quando il cambiamento, la dinamicità, la crescita, la maturazione sono caratteristiche principali della vita dell'essere umano.
A chi se ne uscisse con l'immancabile frase: "giuri di amare il tuo uomo e solo il tuo uomo per tutta la vita?", la risposta più vera ed onesta che riuscirei a dare è un: "lo spero proprio!", o un "m'impegnerò al massimo perchè le cose vadano così!", ma non farei una promessa che non sono sicura di poter, o voler, mantenere, visto che ignoro come le condizioni che ci hanno unito potrebbero in futuro cambiare e cambiarci.
Il matrimonio, come tutte le unioni, ha valore quando si forma sulla base di certi elementi (l'amore e la stima reciproci, la complicità, l'armonia, la volontà di sostegno, eccetera). Se tali elementi vengono meno, per uno o per tutti e due, e se manca la volontà, da parte di uno o di entrambi, di ristabilire un legame, a mio parere il matrimonio è automaticamente sciolto, finito, anche se il divorzio non è stato formalmente pefezionato, poichè all'interno della coppia non ci sono più quei presupposti su cui originariamente si basava. Anche se i due continuano a vivere nella stessa casa. In tale ipotesi, poi, la convivenza diventa mero svolgimento sotto lo stesso tetto di attività ripetitive, e nel caso uno dei due sia rimasto "innammorato" dell'altro, anche frustrante. A questo punto ritengo giusto che i due individui si lascino e cerchino di rifarsi una vita ciascuno per proprio conto, senza per questo dover essere rosi da sensi di colpa e da senso di fallimento nei confronti di coloro dinnanzi ai quali hanno promesso amore per l'eternità.

Per concludere, l'unico senso che ora come ora mi sento di attribuire al matrimonio istituzionale è quello sociale, inteso come la possibilità di accedere a tutta una serie di benefici economici, fiscali e finanziari, accuratamente disciplinati dal diritto, di cui più o meno tutti sono a consocenza. Ma da questo punto di vista ormai la tendenza è quella della concessione anche alle coppie di fatto che presentino certi requisiti.

Gemma
08-06-2004, 12:45
Originariamente inviato da paditora
Bè ma Cristina non c'entrava nulla visto che era il marito ad essere...
infatti l'ho detto :O
e lei ha ottenuto l'annullamento ;)

paditora
08-06-2004, 12:51
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Io avrei voluto votare MAI, che senz'altro è la risposta che più si avvicina alle mie posizioni attuali. Non l'ho fatto perchè è troppo assolutista ed integralista, e in fondo non so come il mio pensiero si evolverà in futuro. Come si suol dire, mai dire mai nella vita. Certo è che la probabilità che assegno al verificarsi dell'evento-matrimono nel mio futuro, in chiesa o in comune, è alquanto bassa; per darvi un'idea, è più o meno la stessa che lascio all'eventualità di rimanerci secca stasera, mentre vado ad annaffiare i fiori, a causa di una bella tegola che mi casca in testa. Poco probabile certo, ma senz'altro possibile.
........



Ammazza che poema che hai scritto :D
Cmq stasera quando vai ad annaffiare i fiori ocio alle tegole.
Mica che veramente te ne cade una in testa :D

Lorenzaccia
08-06-2004, 12:52
Originariamente inviato da paditora
Ammazza che poema che hai scritto :D
Cmq stasera quando vai ad annaffiare i fiori ocio alle tegole.
Mica che veramente te ne cade una in testa :D


:sofico:

Hanamichi
08-06-2004, 13:01
nn mi sposerò mai!:mad:

Nicky
08-06-2004, 13:08
Originariamente inviato da Lorenzaccia
cut

Sono d'accordo su molte cose che hai scritto.

Solo un punto non mi convince: per quanto riguarda la promessa...
Io ho una mia libera interpretazione su quelle frasi.
Le vedo più come un "Ora so quello che provo e farò di tutto per starti sempre accanto anche se non posso avere la certezza che la vita e gli eventi me lo permettano. Te lo giuro dinnanzi a Dio, nella speranza che lui ci aiuti e ci guidi e che la nostra fede in lui ci sostenga nei momenti più bui"

So che è una cosa tutta mia, ma a me piace pensare sia così :p

Lorenzaccia
08-06-2004, 13:35
Originariamente inviato da Nicky
Sono d'accordo su molte cose che hai scritto.

Solo un punto non mi convince: per quanto riguarda la promessa...
Io ho una mia libera interpretazione su quelle frasi.
Le vedo più come un "Ora so quello che provo e farò di tutto per starti sempre accanto anche se non posso avere la certezza che la vita e gli eventi me lo permettano. Te lo giuro dinnanzi a Dio, nella speranza che lui ci aiuti e ci guidi e che la nostra fede in lui ci sostenga nei momenti più bui"

So che è una cosa tutta mia, ma a me piace pensare sia così :p



Beh, basta che ti rileggi il mio post per capire che il significato che hai attribuito alla promessa di matrimonio è, a mio parere, il solo che abbia un briciolo di ragionevolezza.
Ma egualemnte questa ragionevolezza non risolve la questione che ho sollevato a proposito dell'atto di formalizzazione e di ufficializzazione del matrimonio, che, salvo non venga fatto per motivi sociali e fiscali, secondo me è del tutto superfluo: tu non credi che dio, se proprio vuoi scomodarlo, senta, avverta, percepisca il reale sentimento che lega due persone e la reale volontà di stare insieme, indipendentemente e, soprattutto, ben al di là del fatto che vadano a manifestarlo in chiesa?

Nicky
08-06-2004, 13:49
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Beh, basta che ti rileggi il mio post per capire che il significato che hai attribuito alla promessa di matrimonio è, a mio parere, il solo che abbia un briciolo di ragionevolezza.
Ma egualemnte questa ragionevolezza non risolve la questione che ho sollevato a proposito dell'atto di formalizzazione e di ufficializzazione del matrimonio, che, salvo non venga fatto per motivi sociali e fiscali, secondo me è del tutto superfluo: tu non credi che dio, se proprio vuoi scomodarlo, senta, avverta, percepisca il reale sentimento che lega due persone e la reale volontà di stare insieme, indipendentemente e, soprattutto, ben al di là del fatto che vadano a manifestarlo in chiesa?

Sicuramente Dio percepisce il reale sentimento che lega due persone e d'altro canto non credo che il matrimonio sia una necessità.
Lo reputo un grosso piacere personale, quindi perchè evitare di fare una cosa superflua se ci piace e ci rende felici?
E' come non dire all'altro "ti amo" perchè è scontato se stai insieme a lui/lei e sei fedele.
E' come credere in Dio e non pregare mai.
E cose di questo tipo :stordita:

ziozetti
08-06-2004, 14:17
Che cafone! Ho aperto il sondaggio e non ho nemmeno detto la mia...
Mi sposerei in comune ma solo se necessario per motivi "burocratici". Se non necessario continuerei la mia attuale convivenza (un anno e mezzo per ora).

FreeMan
08-06-2004, 14:22
Originariamente inviato da paditora
Bè ma Cristina non c'entrava nulla visto che era il marito ad essere... (evito i commenti per non essere bannato :D ).

bannato? ma no. anzi.. sfogati pure :D:D

;)

>bYeZ<

Paolo Corsini
08-06-2004, 14:31
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
...
Inutile aggiungere che non ci sentiamo nè incoerenti nè vergognosi...aggiungo invece che, mentre approvo appieno il modo di porsi di Paolo (sdegno nei confronti di chi non rispetta i riti, ma apertura verso chi vi prende parte per amore di un altro), non condivido l'atteggiamento di alcuni che inorridiscono e tacciano di incoerenza chi, sia pur nel massimo rispetto, si sposa in Chiesa pur essendo non credente (ma con famiglia o futuro/a sposo/a praticante) o addirittura semplicemente dubbioso...;)
Confesso che tempo fa ero molto più intollerante in materia. Poi mi sono reso conto di una cosa tanto banale quanto vera: è molto semplice giudicare gli altri, quando poi magari siamo noi stessi i primi ad essere incoerenti.
E poi l'amore tra due persone è un mistero così grande e così bello che il fatto di scendere, per così dire, a compromessi per rendere più felice l'altro non è necessariamente un male, almeno a mio modo di vedere le cose.

Paolo Corsini
08-06-2004, 14:32
Originariamente inviato da andreasperelli
allora, mettiamoci d'accordo ;) tu hai ragione sul principio ma la realtà è diversa ed è fatta di spose che non entrano in chiesa da anni ma che sognano vestito bianco ed altare, e fatto da padri che bestemmiamo e vanno a puttane ma che vogliono organizzare uno stupendo matrimonio in chiesa per il proprio figlio/a. Ed è fatta di preti che se ne fregano, prendono l'offerta "libera" e sposano tutti. Ed ecco che la chiesa diventa un semplice "locale".
Sapessi quante ne ho viste di come racconti tu, e purtroppo hai ragione.
Ma non per questo non bisogna gridare contro queste abitudini, non trovi?

Il punto, comunque, non è quanto uno è credente o meno, degno o meno di sposarsi in chiesa, ma quello di rispettare un qualcosa che non si capisce o non si vuole condividere, che però in quel momento "si usa" e che per altre persone è estremamente importante, tutto qui.

Originariamente inviato da Gemma
Sposarsi in chiesa non è fare le cose perbene, è consacrare una promessa di fronte a Dio. Se non ci credi, che senso ha?
Se poi mi dici che ai tempi nostri l'ipocrisia impera, allora siamo d'accordo ;)
Ecco, hai detto in estrema sintesi e molto meglio di me quello che penso ;)

Originariamente inviato da Lorenzaccia CUT.

Ciao,
non condivido praticamente per nulla quello che hai scritto, ma devo farti i complimenti: hai scritto quello che tu pensi per te del matrimonio, evitando di dare regole e guide generali stile "ecco la via che dovete seguire, ve la dico io".
Non è facile, e a prescindere dalle opinioni molto diverse ho apprezzato e ci tenevo a dirlo.

Nevermind
08-06-2004, 14:48
Originariamente inviato da Paolo Corsini
.....E poi l'amore tra due persone è un mistero così grande e così bello che il fatto di scendere, per così dire, a compromessi per rendere più felice l'altro non è necessariamente un male, almeno a mio modo di vedere le cose.

Questo è sicuro tantè che, come ho detto, riuscirebbe a portare il sottoscritto all'altare :D. Ovviamente io proverei comunque ad esporre le mie motivazioni per evitare il matrimonio in chiesa: ovvero coerenza e rispetto (per i credenti) due valori comunque per me fondamentali; però a conti fatti la mia sarebbe + una questione di principio che non una necessità e per amore potrei anche sorvolare. Anche perchè mi immagino la tipica ragazza che fin da quando aveva 10 anni s''immaginava come sarebbe stato il suo matrimonio: vestito bianco, chiesa vestita a festa, ecc... non voglio certo rovinare questo sogno per la mia "testardaggine" :D

In fondo sarebbe solo un piccolo "sacrificio morale";)

Saluti.

SweetHawk
08-06-2004, 14:50
Chiesa (e credo). E' volare alto, vedere nel proprio amore qualcosa di ineffabile.

Forse oggi non si vola più alto. Si parte già sconfiti dalla vita. Io ci credo ma forse oggi non ci si crede più molto.... :(



Per il resto matrimonio in comune o convivenza sono la stessa cosa.....

ciccillover
08-06-2004, 15:27
Originariamente inviato da IronHead
Sposato in chiesa, benchè agnosta.

Le rispettive famiglie hanno il loro bel peso... perchè incapponirsi e far soffrire chi ci voleva bene ?
Perchè rovinare un giorno che doveva essere di festa ?

La coerenza avrebbe avuto un prezzo troppo grosso.

Anche se non nego che mi sono sentito ridicolo... come se prendessi in giro tutti quelli che, in quel momento, credevano stessi facendo qualcosa con un significato.

:rolleyes:
Azzo, hai descritto la mia situazione fra qualche anno :rolleyes:
Se le famiglie non avessero peso sicuramente opterei per la convivenza.

Lorenzaccia
08-06-2004, 17:21
Originariamente inviato da Nicky
Lo reputo un grosso piacere personale, quindi perchè evitare di fare una cosa superflua se ci piace e ci rende felici?

Per carità, credo che fin qui siamo daccordo tutti, fatte salve le ovvie regole di rispetto verso un rituale che per altri è più di un piacere, e verso il luogo in cui si va a compiere.



E' come non dire all'altro "ti amo" perchè è scontato se stai insieme a lui/lei e sei fedele.
E' come credere in Dio e non pregare mai.
E cose di questo tipo :stordita:

eh? ma questi paragoni rispondono a me oppure hai sbagliato post?

Nicky
08-06-2004, 17:26
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Per carità, credo che fin qui siamo daccordo tutti, fatte salve le ovvie regole di rispetto verso un rituale che per altri è più di un piacere, e verso il luogo in cui si va a compiere.

Il piacere, per quanto mi riguarda, non sta nel vestito o nel luogo...sta proprio nel sacramento.
La benedizione di Dio non dovrebbe essere materiale e lo so bene, eppure poter festeggiare dinnanzi a lui mi riempirebbe di gioia.
E' una specie di modo per ringraziarlo della grande felicità che ti ha dato ponendo sul tuo cammino quella persona.



eh? ma questi paragoni rispondono a me oppure hai sbagliato post?

Dovrebbero rispondere a te.
E' che non mi so spiegare bene :(

Apoc.it
08-06-2004, 17:40
Originariamente inviato da Paolo Corsini
Sapessi quante ne ho viste di come racconti tu, e purtroppo hai ragione.
Ma non per questo non bisogna gridare contro queste abitudini, non trovi?

Il punto, comunque, non è quanto uno è credente o meno, degno o meno di sposarsi in chiesa, ma quello di rispettare un qualcosa che non si capisce o non si vuole condividere, che però in quel momento "si usa" e che per altre persone è estremamente importante, tutto qui.




Un po' come quando si visita una Moschea che ci si leva le scarpe. Non so perchè si faccia, ma lo faccio per rispetto a chi la frequenta, osservando silenzio e regole che vengono osservate all'interno. Sbaglio?

Maxmel
08-06-2004, 17:49
Per chi ha scritto sulla promessa contenuta nel matrimonio e sulla sua presunta irragionevolezza: il matrimonio è un sacramento per cui è tanto fondato sulla ragionevolezza quanto lo è la fede, cioè per niente. E se si ha fede in Dio perchè non averla in una promessa fatta innanzi a Lui? E' un discorso di fede non di sociologia...
Che poi uno possa everla in se stesso senza bisogno di Dio è un'altro discorso. Che si debba avere la certezza delle nostre scelte e azioni pure altrimenti siamo condannati al relativismo e alla vanità del nostro agire che è sempre irrimediabilmente contingente e perciò irresponsabile.

Maxmel
08-06-2004, 18:00
Originariamente inviato da Paolo Corsini
Confesso che tempo fa ero molto più intollerante in materia. Poi mi sono reso conto di una cosa tanto banale quanto vera: è molto semplice giudicare gli altri, quando poi magari siamo noi stessi i primi ad essere incoerenti.
Puoi sempre giudicare te stesso incoerente. Che c'entra con il giudizio sugli altri? Se il diavolo dicesse che fare male è peccato sarebbe una cosa vera, anche se a dirlo è il Diavolo no? Per esempio...
Chi non credendo si sposa in chiesa commette un'azione insensata perchè manco dei presuposti che quell'azione richiede perciò rende il tutto una colossale farsa (oltre a commettere spergiuro...) non credo che gli altri partecipanti alla cosano sino contenti di ciò...

Maxmel
08-06-2004, 18:16
Fatte queste considerazioni, personalmente, non credo in niente ed in nessuno.A fare promesse oggi sono sempre capaci in molti, tanti quanti sono quelli incapaci a mantenerle se non per calcolo debolezza, contingenza del momento, neccessità permanente. Se tutti sono buoni, significa solo che buono è un concetto vuoto. In queste situazioni si può fare solo una cosa: salvarsi il culo, non compromettersi. E l'unico motivo per cui lo si farebbe è che non ci si sente di fare altrimenti.

andreasperelli
08-06-2004, 19:10
Originariamente inviato da Paolo Corsini
Sapessi quante ne ho viste di come racconti tu, e purtroppo hai ragione.
Ma non per questo non bisogna gridare contro queste abitudini, non trovi?


Gridare contro queste abitudini è giustissimo. Quello che non voglio fare è la lottare contro chi mi ama (e vuole sposarsi in chiesa) per un principio.

Prima non la pensavo così... ora con la vecchiaia (30 anni :) ) sono diventato un po' più pragmatico e meno idealista... ;)

Certo che il se il prete si riufiutasse di sposarmi non mi sentirei di dargli torto... sono 15 anni che non faccio la comunione ed ora voglio sposarmi in chiesa... bah :rolleyes:

Gemma
08-06-2004, 19:16
Originariamente inviato da andreasperelli
Gridare contro queste abitudini è giustissimo. Quello che non voglio fare è la lottare contro chi mi ama (e vuole sposarsi in chiesa) per un principio.

Prima non la pensavo così... ora con la vecchiaia (30 anni :) ) sono diventato un po' più pragmatico e meno idealista... ;)

Certo che il se il prete si riufiutasse di sposarmi non mi sentirei di dargli torto... sono 15 anni che non faccio la comunione ed ora voglio sposarmi in chiesa... bah :rolleyes:
devo dire che questa è già un'ottima posizione di compromesso :)

andreasperelli
08-06-2004, 19:25
Originariamente inviato da Gemma
devo dire che questa è già un'ottima posizione di compromesso :)

Vedi, grazie alla mediazione del Corsini (che ci ha quotati insieme) siamo giunti ad un accordo... ;)

Per suggellare questo idillio potremmo anche sposarci... ma dove? :confused:

in chiesa o in comune? :D

ulk
08-06-2004, 19:28
Originariamente inviato da ella
in chiesa anche se sono anticlericale...

ma se uno si vuole sposare... almeno faccia le cose belle...


se mi devo sposare in comune...
tanto vale convivere....

Convivi che è meglio.

Gemma
08-06-2004, 19:28
Originariamente inviato da andreasperelli
Vedi, grazie alla mediazione del Corsini (che ci ha quotati insieme) siamo giunti ad un accordo... ;)

Per suggellare questo idillio potremmo anche sposarci... ma dove? :confused:

in chiesa o in comune? :D
:D

io mi sono sposata in chiesa, ma mio marito ha mancato alla promessa... :cry:
non ci siamo mai separati legalmente :rolleyes:
ho provato a chiedere l'annullamento ma il prete... :muro:

e pensare che a 20 anni andavo proclamando che non mi sarei mai sposata!

ChristinaAemiliana
08-06-2004, 20:22
Originariamente inviato da Paolo Corsini
Confesso che tempo fa ero molto più intollerante in materia. Poi mi sono reso conto di una cosa tanto banale quanto vera: è molto semplice giudicare gli altri, quando poi magari siamo noi stessi i primi ad essere incoerenti.

Anche io, tempo fa, ero rigorosa e quindi intollerante, e giudicavo con sufficienza gli atti di debolezza e i cedimenti altrui...questo perché ero molto giovane e un po' illusa, avevo già superato alcune difficoltà della vita che alla mia età di allora molti nemmeno immaginavano, e per quello mi credevo forte e temprata.

Poi sono arrivate le prove vere...e in quei frangenti ho capito che una cosa è osservare la situazione dall'esterno, magari dicendo "oh, io questo non lo farei mai!", ben altro è viverla in prima persona...così io ho ceduto, ho sbagliato, e naturalmente per un logico e ineccepibile contrappasso sono stata giudicata spietatamente, come io avevo in passato giudicato altri. Intanto, ho visto due dei miei migliori amici, persone addirittura più rigorose di me, due ragazzi dotati di una fede e di una morale limpide, attraversare momenti di crisi profonda in cui l'una e l'altra venivano offuscate. Assistere agli errori e ai cedimenti di due tra le persone che ho stimato (e che stimo) di più nella mia vita mi ha insegnato la tolleranza e il perdono, e a non tirare giudizi sommari.

Ad ogni modo, credo che sia esperienza comune a molti trentenni, guardarsi indietro e ricordare un periodo in cui ci si pensa infallibili e irremovibili, e si giudica severamente chi purtroppo ha già sperimentato sulla propria pelle che in realtà è molto difficile esserlo sempre...;)

E poi l'amore tra due persone è un mistero così grande e così bello che il fatto di scendere, per così dire, a compromessi per rendere più felice l'altro non è necessariamente un male, almeno a mio modo di vedere le cose.

A mio avviso, scendere a compromessi allo scopo di rendere più felice chi si ama è sempre un bene...a meno che questi compromessi non ledano la nostra dignità e non si propongano di modificare la nostra personalità radicalmente. La felicità della persona che amo è ciò che desidero di più al mondo, ma non posso annullare me stessa per perseguirla, nè posso fare di quella l'unico scopo della mia esistenza...diventerei una ben misera compagnia...;)

lucio68
08-06-2004, 21:06
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Anche io, tempo fa, ero rigorosa e quindi intollerante, e giudicavo con sufficienza gli atti di debolezza e i cedimenti altrui...questo perché ero molto giovane e un po' illusa, avevo già superato alcune difficoltà della vita che alla mia età di allora molti nemmeno immaginavano, e per quello mi credevo forte e temprata.

Poi sono arrivate le prove vere...e in quei frangenti ho capito che una cosa è osservare la situazione dall'esterno, magari dicendo "oh, io questo non lo farei mai!", ben altro è viverla in prima persona...così io ho ceduto, ho sbagliato, e naturalmente per un logico e ineccepibile contrappasso sono stata giudicata spietatamente, come io avevo in passato giudicato altri. Intanto, ho visto due dei miei migliori amici, persone addirittura più rigorose di me, due ragazzi dotati di una fede e di una morale limpide, attraversare momenti di crisi profonda in cui l'una e l'altra venivano offuscate. Assistere agli errori e ai cedimenti di due tra le persone che ho stimato (e che stimo) di più nella mia vita mi ha insegnato la tolleranza e il perdono, e a non tirare giudizi sommari.
Come non darti ragione? E' sempre facile dall'esterno giudicare chi opera scelte che noi non condividiamo, tacciandolo di ipocrisia e di falso moralismo, poi però purtroppo capita di passare attraverso esperienze che mutano e molto il nostro punto di vista.
Concedere sempre il beneficio del dubbio, perché ognuno di noi è unico, ed esperienze simili possono essere vissute in maniere estremamente dissimili tra loro.
Pure io ho maledetto Dio quando si è portato via mio padre, ma poi mi sono reso conto che la mia fede, per quanto imperfetta e vacillante, non viene mai meno, e quando mi sono sposato, non si è mai posto il problema di dove farlo: per entrambi era importante, anzi, fondamentale, che la nostra unione fosse benedetta, perché Dio fosse testimone del nostro amore :)

Ad ogni modo, credo che sia esperienza comune a molti trentenni, guardarsi indietro e ricordare un periodo in cui ci si pensa infallibili e irremovibili, e si giudica severamente chi purtroppo ha già sperimentato sulla propria pelle che in realtà è molto difficile esserlo sempre...
A mio avviso, scendere a compromessi allo scopo di rendere più felice chi si ama è sempre un bene...a meno che questi compromessi non ledano la nostra dignità e non si propongano di modificare la nostra personalità radicalmente. La felicità della persona che amo è ciò che desidero di più al mondo, ma non posso annullare me stessa per perseguirla, nè posso fare di quella l'unico scopo della mia esistenza...diventerei una ben misera compagnia...;)
Accettare dei compromessi è all'ordine del giorno per chiunque non viva da solo, perché è necessario adattarsi a coloro che condividono la nostra vita. Però questo secondo me non deve essere vissuto come una privazione o come un tentativo da parte degli altri di cambiarci.
Ci sono alcune cose che ci caratterizzano e non è giusto cercare di cambiarle.
A volte cambieranno naturalmente, col tempo, perché col tempo e con l'esperienza tanti aspetti del nostro carattere si modificano da soli, ma forzarci è un errore.
La persona che ami, se ti ama, non pretenderà mai che tu cambi per farla contenta, perché a sua volta sarà felice della tua felicità

Maxmel
08-06-2004, 22:35
Originariamente inviato da lucio68
Come non darti ragione? E' sempre facile dall'esterno giudicare chi opera scelte che noi non condividiamo, tacciandolo di ipocrisia e di falso moralismo E' ancora più facile invece assolversi e assolvere riccorrendo a questo o a quello stratagemma, se c'è una cosa che l'uomo sa fare è giustificarsi. Quello dell'età e delle esperienza a me sembra uno di questi stratagemmi. Tra l'altro verrebbe da pensare che crescendo ( o invecchiando) ci si indebolisca...

Lorenzaccia
08-06-2004, 22:44
Originariamente inviato da Maxmel
...
Che si debba avere la certezza delle nostre scelte e azioni pure altrimenti siamo condannati al relativismo e alla vanità del nostro agire che è sempre irrimediabilmente contingente e perciò irresponsabile.


Questo è chiaro. Se non fosse così nessuno potrebbe più aprire bocca su niente perchè "tanto è tutto imprevedibile" e non avrebbe più il coraggio di compiere un'azione, destabilizzato dall'indeterminatezza degli eventi, e sopraffatto da ciò che d'imprevisto ne potrebbe derivare.
Però un conto è la certezza delle scelte che si vanno a fare (intesa come sicurezza, forza e convinzione delle proprie azioni nel momento in cui si compiono e che comporta l'assunzione delle responsabilità che da esse deriveranno), e se non ho capito male è quello che intendi tu. Un altro conto invece, è la certezza della scelta come esatta proiezione del futuro (intesa, cioè, come la convinzione che al tempo t1 la mia azione coinciderà esattamente a quella prevista al tempo t0, senza tenere in considerazione il fattore 'variabilità') ed è il caso della promessa di matrimonio eterno. Questo è quello che intendevo io.
In quest'ultimo caso a me sembra che prendere atto, e poi ammettere, che la persona che oggi vado a sposare potrebbe anche non essere la stessa che mi accompagnerà alla tomba, per via della mutevolezza di una serie di fattori endogeni ed esogeni, è un atto di grande onestà intellettuale, che non toglie per nulla dignità e spessore alla relazione di coppia, anzi, la integra della consapevolezza che per far funzionare le cose occorre lavorare, e lavorare parecchio, poichè nulla, salvo forse l'incontro iniziale, è regalato.

Maxmel
08-06-2004, 23:04
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Questo è chiaro. Se non fosse così nessuno potrebbe più aprire bocca su niente perchè "tanto è tutto imprevedibile" e non avrebbe più il coraggio di compiere un'azione, destabilizzato dall'indeterminatezza degli eventi, e sopraffatto da ciò che d'imprevisto ne potrebbe derivare.
Però un conto è la certezza delle scelte che si vanno a fare (intesa come sicurezza, forza e convinzione delle proprie azioni nel momento in cui si compiono e che comporta l'assunzione delle responsabilità che da esse deriveranno), e se non ho capito male è quello che intendi tu. Un altro conto invece, è la certezza della scelta come esatta proiezione del futuro (intesa, cioè, come la convinzione che al tempo t1 la mia azione coinciderà esattamente a quella prevista al tempo t0, senza tenere in considerazione il fattore 'variabilità') ed è il caso della promessa di matrimonio eterno. Questo è quello che intendevo io.
In quest'ultimo caso a me sembra che prendere atto, e poi ammettere, che la persona che oggi vado a sposare potrebbe anche non essere la stessa che mi accompagnerà alla tomba, per via della mutevolezza di una serie di fattori endogeni ed esogeni, è un atto di grande onestà intellettuale, che non toglie per nulla dignità e spessore alla relazione di coppia, anzi, la integra della consapevolezza che per far funzionare le cose occorre lavorare, e lavorare parecchio, poichè nulla, salvo forse l'incontro iniziale, è regalato. Se tu sei sicura di te stessa e lo puoi essere anche per un progetto futuro (nel senso più ampio e esistenziale del termine, é ovvio che intendevo questo, altrimenti tutto è effimero, vano, se si ha solo la certezza del momento.Tale certezza non ha il carattere della permanenza, il momento è fuggente, quindi nessuna stabilità e quindi non è certezza...) deve valere anche per un'altra. Solo in questo caso è valido il discorso di promessa... Solo chi è fatto in tale modo può promettere legittimamente...

ChristinaAemiliana
08-06-2004, 23:20
Vorrei precisare che non si parlava di giustificare con superficialità e faciloneria errori e debolezze propri o altrui, o peggio sostenere che azioni anche non propriamente corrette siano peccati veniali perché molti altri le compiono e addirittura c'è chi fa di peggio. Nè sono presenti inviti a esercitare un controllo più debole su se stessi con la scusa che tanto tutti sbagliamo...

Semplicemente, si rifletteva sul fatto che non sia ragionevole fare affermazioni assolutistiche tipo "io non farò mai quello e disprezzo l'incoerenza di quell'altro" (a meno che ovviamente non si stia parlando di qualche crimine, ma non è il nostro caso visto che si sta ragionando sui compromessi), dato che i casi della vita sono tanti e non si può essere certi di non avere mai un momento di debolezza, giudicando modello inquisitore chi l'ha avuto...visto che l'esperienza insegna non già a esser deboli per rassegnazione, ma che di esser deboli prima o poi capita a tutti...

Bilancino
08-06-2004, 23:27
Mi sposerei in chiesa ma visto che le donne son bugiarde è meglio evitare che facciano promesse che non possono mantenere.......:D

Ciao

FreeMan
08-06-2004, 23:40
Originariamente inviato da Bilancino
Mi sposerei in chiesa ma visto che le donne son bugiarde è meglio evitare che facciano promesse che non possono mantenere.......:D

Ciao

C.V.D.

il solito buon bilancino style :D

:sofico:

>bYeZ<

-kurgan-
09-06-2004, 02:05
non ho un'opinione precisa sul matrimonio.
il mio dubbio piu' grande e' il cosiddetto "amore eterno": ho 29 anni, ho avuto diverse storie (piu' o meno belle) e in tutte sono stato sincero. Ho amato, insomma.. in quel momento ho dato tutto, pero' sono finite. Oggi amo, domani saro' una persona diversa.. e amero' ancora la stessa ragazza?
per me quindi l'amore per tutta la vita tra due persone richiede una gran fortuna: se marito e moglie cambiano contemporaneamente nello stesso modo, e si trovano tra loro amandosi anche dopo 20-30 anni in condizioni e situazioni completamente diverse da quando e' cominciato tutto, allora e' andata bene. Non credo che sia pero' cosi' semplice, e neppure che questa cosa dipenda completamente dalla loro volonta'.
Spesso il matrimonio e' una soluzione di comodo per molti, mi chiedo che sono davvero felici cosi' e se si amano come il primo giorno.

riassumendo quindi per me si puo' dire "oggi" di amare una persona, ma non e' affatto scontato poter dire che tra 20 anni sara' tutto uguale (ne' e' una cosa che si puo' decidere a priori)

Maxmel
09-06-2004, 02:06
La questione del giudizio non riguarda solo i crimini ma più in generale tutta l'etica. Che poi, quelli che chiamiamo compromessi (sembra col significato di deroga particolare ai nostri principi generali, o "adattamento" degli stessi per l'occasione...), siano "piccoli compromessi" o "momenti di debolezza" è cosa di cui, del resto, non stessi siamo giudici non imparziali e potremmo preferire chiamarli in tale, diplomatica, maniera piuttosto che errori veri e propri...
In ogni caso, non si parlava di piccole cose ma di matrimonio è nello specifico sarebbe un grosso compromesso o, sostituendo come da sopra, un grosso errore.

JarreFan
09-06-2004, 07:48
Originariamente inviato da Nicky
ultimi tempi?
Imho: Semplicemente prima c'era una mentalità che non concepiva il divorzio..altrimenti la percentuale sarebbe stata la stessa.

Secondo me la mentalità di allora faceva sì che le persone ci pensassero un po' di volte prima di commettere "L'insano gesto", tranne ovviamente nel caso di matrimoni combinati...

Paolo Corsini
09-06-2004, 07:50
Originariamente inviato da Apoc.it
Un po' come quando si visita una Moschea che ci si leva le scarpe. Non so perchè si faccia, ma lo faccio per rispetto a chi la frequenta, osservando silenzio e regole che vengono osservate all'interno. Sbaglio?
A mio modo di vedere le cose assolutamente no. Sono tutt'altro che Mussulmano, ma quando mi è capitato di visitare una Moschea la prima cosa che ho fatto è stata proprio quella, oltre ad evitare di girare come se fossi in un museo

Originariamente inviato da andreasperelli
Gridare contro queste abitudini è giustissimo. Quello che non voglio fare è la lottare contro chi mi ama (e vuole sposarsi in chiesa) per un principio.

Prima non la pensavo così... ora con la vecchiaia (30 anni :) ) sono diventato un po' più pragmatico e meno idealista... ;)

Certo che il se il prete si riufiutasse di sposarmi non mi sentirei di dargli torto... sono 15 anni che non faccio la comunione ed ora voglio sposarmi in chiesa... bah :rolleyes:
Guarda caso abbiamo la stessa età, e anche io mi sento più pragmatico e meno idealista.
Dici bene: non lottare contro chi si ama, anche perché sarebbe una forzatura non da poco, non trovi?

Originariamente inviato da andreasperelli
Vedi, grazie alla mediazione del Corsini (che ci ha quotati insieme) siamo giunti ad un accordo... ;)

Per suggellare questo idillio potremmo anche sposarci... ma dove? :confused:

in chiesa o in comune? :D
Se lo chiedi a me, spiacente ma
1) non accetto proposte di matrimonio via telematica;
2) sarei già prenotato

e poi per me no dubbi, in Chiesa. Farei anche a meno della parte concordataria, dipendesse da me.

Originariamente inviato da Maxmel
E' ancora più facile invece assolversi e assolvere riccorrendo a questo o a quello stratagemma, se c'è una cosa che l'uomo sa fare è giustificarsi. Quello dell'età e delle esperienza a me sembra uno di questi stratagemmi. Tra l'altro verrebbe da pensare che crescendo ( o invecchiando) ci si indebolisca...
Alt: io non giudico, o almeno ci provo, gli altri. Tranquillo che con me sono spietato ;)

Nicky
09-06-2004, 08:06
Originariamente inviato da JarreFan
Secondo me la mentalità di allora faceva sì che le persone ci pensassero un po' di volte prima di commettere "L'insano gesto", tranne ovviamente nel caso di matrimoni combinati...

Semplicemente prima c'era paura di quello che pensava la gente e anche chi aveva dei buoni motivi per divorziare non lo avrebbe mai fatto.
Onestamente non capisco perchè una persona deve vivere male e far vivere male il proprio compagno trascinando un matrimonio che non ha ragion d'essere.
Chiaro che prima di fare il grande passo [sposarsi appunto] bisogna pensarci almeno mille volte di più e non prendere la cosa con leggerezza.

lucio68
09-06-2004, 08:18
Originariamente inviato da Maxmel
La questione del giudizio non riguarda solo i crimini ma più in generale tutta l'etica. Che poi, quelli che chiamiamo compromessi (sembra col significato di deroga particolare ai nostri principi generali, o "adattamento" degli stessi per l'occasione...), siano "piccoli compromessi" o "momenti di debolezza" è cosa di cui, del resto, non stessi siamo giudici non imparziali e potremmo preferire chiamarli in tale, diplomatica, maniera piuttosto che errori veri e propri...
In ogni caso, non si parlava di piccole cose ma di matrimonio è nello specifico sarebbe un grosso compromesso o, sostituendo come da sopra, un grosso errore.
Il significato che io attribuisco a "compromesso" non è forse lo stesso che gli attribuisci tu. Forse in effetti sarebbe più giusto parlare di decisioni condivise, che talvolta arrivano dopo averne parlato insieme. E la cosa può riguardare tutto: dalla marca del caffè all'auto da comprare al nome da dare al proprio figlio. Accettare che il sugo di tonno sia fatto con una ricetta diversa da quella a cui siamo abituati non è sintomo di debolezza ;)
Quando si parla di principi la discussione si anima un po' di più e di solito non si cambia opinione anche se si impara a vedere l'oggetto della discussione da un'ottica differente.
Per quanto riguarda il matrimonio, invece, secondo me se decidere di sposarsi appare come un compromesso allora è sicuramente un errore, e sarebbe meglio pensarci bene prima di affrontare un passo così importante conservando delle riserve.

shingo
09-06-2004, 08:25
Secondo me manca una voce: "Non un'altra volta".....:(

ziozetti
09-06-2004, 08:41
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Semplicemente, si rifletteva sul fatto che non sia ragionevole fare affermazioni assolutistiche tipo "io non farò mai quello e disprezzo l'incoerenza di quell'altro" (a meno che ovviamente non si stia parlando di qualche crimine, ma non è il nostro caso visto che si sta ragionando sui compromessi), dato che i casi della vita sono tanti e non si può essere certi di non avere mai un momento di debolezza, giudicando modello inquisitore chi l'ha avuto...visto che l'esperienza insegna non già a esser deboli per rassegnazione, ma che di esser deboli prima o poi capita a tutti...
Personalmente mi sentirei "sporco" a partecipare ad un qualsiasi sacramento, non so se riuscirei a reggere tutto quel tempo davanti all'altare rispondendo al prete e dicendo cose che non sento mie.
Come avevo scritto in una discussione riguardo l'essere padrino di un cresimando, non sono degno di ricevere un sacramento in cui non credo. Ma che rispetto.
La mia ragazza avrebbe forse l'intenzione di sposarsi in chiesa per far piacere ai suoi ma lei stessa non mi sembra convinta del matrimonio religioso.
Di fronte a questa posizione ho detto no. Potrei "sopravvivere" (:D) ad un matrimonio in chiesa per amore, non perchè ai parenti (mia nonna in primis) farebbe piacere.

Bondy
09-06-2004, 08:44
Originariamente inviato da shingo
Secondo me manca una voce: "Non un'altra volta".....:(

concordo.

Maxmel
09-06-2004, 11:32
Alt: io non giudico, o almeno ci provo, gli altri
Ma infatti io è questa posizione che non capirò mai ed è il senso politico di questa etica che rifiuto.
Per non buttarla giù dura in termini filosofici, qualche tempo fà ho visto Dogville con N. Kidman. Alla fine del film dopo essere stata schiavizzata, stuprata e umiliata dagli abitanti della cittadina, l'attrice, che per tutto il film aveva cercato di capire le pur presenti motivazioni psicologiche e storiche si chiedeva cosa lei avrebbe fatto in tali situazioni. E a questo punto la svolta, la risposta: non avrebbe fatto cosi perchè era possibile fare altrimenti malgrado tutto ( e prima il padre le rimprovera il fatto di peccare di presunzione per il fatto di ritenere gli altri sostanzialmente incapaci della sua stessa rettitudine per debolezza o stupidità, ma non potrebe essere per una colpa invece?) percui da li la condanna (giudizio) e l'inevitabile pena. Certo è un film ed il tutto è estramemante semplificato e sintetizzato ma certe osservazioni importanti rimangono. Magari sarebbero da approfondire.

Maxmel
09-06-2004, 11:34
Originariamente inviato da lucio68
Il significato che io attribuisco a "compromesso" non è forse lo stesso che gli attribuisci tu. Forse in effetti sarebbe più giusto parlare di decisioni condivise, che talvolta arrivano dopo averne parlato insieme. E la cosa può riguardare tutto: dalla marca del caffè all'auto da comprare al nome da dare al proprio figlio. Accettare che il sugo di tonno sia fatto con una ricetta diversa da quella a cui siamo abituati non è sintomo di debolezza ;)
ma infatti non si tratta i queste cose, certo.

eriol
09-06-2004, 11:37
credo che non mi sposerò mai.
e se ciò dovesse succedere causa cambiamento di idea di certo non sarà in chiesa.

odio le cerimonie.

ChristinaAemiliana
09-06-2004, 12:14
Originariamente inviato da lucio68
Il significato che io attribuisco a "compromesso" non è forse lo stesso che gli attribuisci tu. Forse in effetti sarebbe più giusto parlare di decisioni condivise, che talvolta arrivano dopo averne parlato insieme. E la cosa può riguardare tutto: dalla marca del caffè all'auto da comprare al nome da dare al proprio figlio. Accettare che il sugo di tonno sia fatto con una ricetta diversa da quella a cui siamo abituati non è sintomo di debolezza ;)
Quando si parla di principi la discussione si anima un po' di più e di solito non si cambia opinione anche se si impara a vedere l'oggetto della discussione da un'ottica differente.
Per quanto riguarda il matrimonio, invece, secondo me se decidere di sposarsi appare come un compromesso allora è sicuramente un errore, e sarebbe meglio pensarci bene prima di affrontare un passo così importante conservando delle riserve.


Quoto e condivido...ma probabilmente c'è stato un piccolo misunderstanding riguardo al termine "compromessi". ;)

Naturalmente anche io, per "compromessi", indicavo ciò che intendevi tu: quei piccoli passi verso l'altra persona che consentono, al termine di a volte interminabili discussioni :D, di giungere a una decisione comune che stia bene a entrambi. Ovviamente è imperativo che tali decisioni non vadano a "mortificare" sempre lo stesso coniuge, a favore dell'altro che impone il proprio punto di vista: in parole povere non è un buon matrimonio quello in cui uno decide e l'altro si adegua. :)

Gli "errori" fatti in momenti di crisi o debolezza, e segnatamente i grossi errori che possono portare alla fine di un matrimonio, certamente non sono compromessi: sono, appunto, errori. Chi li commette deve esserne ben conscio e non minimizzarli sostenendo che c'è chi fa di peggio o che capita a molti. La mia obiezione riguarda semplicemente l'atteggiamento di coloro che si ergono a giudici infallibili, non capendo che nella vita non si possono gestire sempre le situazioni con stoica razionalità.

Esempio per chiarire meglio il discorso: oggi ho incontrato un amico e ci siamo messi a parlare di un amico comune che aveva confidato ad entrambi una faccenda che lo riguarda. Questo ragazzo ha una storia a distanza (lui abita a Torino, lei in Calabria, la cosa dura da poco più di un anno) che ultimamente portava avanti con qualche dubbio: lui e la ragazza non andavano più molto d'accordo, ma lui sperava che si trattasse solo di un periodo passeggero. Ora, questo mio amico gioca in una squadra di pallavolo mista e, come è come non è, ha cominciato a provare qualcosa per una delle compagne di squadra: il sentimento è reciproco, è nato in maniera non voluta come evoluzione di un'amicizia e ora lui non sa come comportarsi. Naturalmente l'amico con cui parlavo oggi è stato categorico: lui è un debole, doveva accorgersi di non amare più l'altra, lasciarla e solo dopo innamorarsi della nuova. In estrema sintesi io ho ribattuto che sicuramente l'amico comune si trova in una posizione eticamente scorretta, ma occorre considerare che non è così semplice stabilire di non amare più qualcuno o distinguere una situazione passeggera da una con radici più profonde o anche solo trovare il momento e il modo di parlarne al partner e la freddezza di troncare. Sia chiaro, ribadisco, che non intendo dire che il mio amico è un furbone e che fa bene a comportarsi così, ma solo dubito che l'altro mio amico, nella medesima situazione, sarebbe in grado di comportarsi con la disinvoltura e la razionalità che crede, e per la mancanza delle quali giudica così severamente l'altro. Con questo esempio spero di aver chiarito la mia posizione. ;)

Per quanto riguarda infine la promessa di amore eterno...be', certo non posso che riconoscere la ragionevolezza dei dubbi di Kurgan. Però, sarà che sono molto innamorata, ma sono anche molto ottimista, e credo fermamente che il mio futuro marito sia una persona con cui starò bene anche quando, tra qualche decina di anni, magari non ci sarà più la passione dirompente della gioventù. :p

Lorenzaccia
09-06-2004, 12:21
Originariamente inviato da Paolo Corsini
...
Ciao,
non condivido praticamente per nulla quello che hai scritto, ma devo farti i complimenti: hai scritto quello che tu pensi per te del matrimonio, evitando di dare regole e guide generali stile "ecco la via che dovete seguire, ve la dico io".
Non è facile, e a prescindere dalle opinioni molto diverse ho apprezzato e ci tenevo a dirlo.


Beh, a me sembra una cosa molto normale. Ciascuno di noi, quando dice la sua, ha alle spalle un iter particolare che lo ha portato evidentemente a certe posizioni piuttosto di altre. Io non pretendo che chi mi legge si specchi in me in tutto e per tutto, e tantomeno m'interessa fare il profeta della situazione. Dico la mia come gli altri dicono la loro, proseguendo magari nel contradditorio con quelli con cui si è innescato un confronto diretto.
E poi a me piace leggere idee anche molto diverse: non si è mai finito d'imparare, ci sono ancora un sacco di cose che non conosco, non si sa mai che qualche Socrate riesca a mettermi di fronte a contraddizioni di cui fino a quel momento non sospettavo l'esistenza.

Maxmel
09-06-2004, 12:21
sarà, ma io non riesco a capire:
1) quale interminabile discussione possa nascere intorno al sugo al tonno.
2) come tale questione possa riguardare quella dei rapporti sociali e dell'etica.
3) perchè il proprio dubbio porti a congetturare quello altrui nei casi simili.

ChristinaAemiliana
09-06-2004, 12:39
1) sembra incredibile, ma quando si convive succedono anche cose così...in genere non c'è persona sposata o convivente che non ridacchi leggendo un racconto simile, pensando alle proprie passate interminabili discussioni (non litigi, per carità) attorno ad argomenti di tale levatura...:D

2) la riguarda marginalmente, ma certo non è etico costringere mio marito a mangiare sempre sugo al tonno perché piace a me...vabbè, sicuramente questo è un esempio limite e piuttosto sciocchino ma vale a dire che nella vita a due se non c'è compromesso c'è prevaricazione, che indubbiamente non è pratica etica...

3) non il proprio dubbio, piuttosto una serie di considerazioni, come ad esempio notare che in generale il giudice è tanto più severo quanto più non ha esperienza diretta della situazione di cui parla, la considera a livello teorico e immagina se stesso agire e reagire in maniera assolutamente precisa e razionale...per carità, esisteranno sicuramente persone in grado di comportarsi davvero così, ma diciamo che dubito che l'insieme di queste coincida con quello di coloro che affermano di saperlo fare prima di averlo effettivamente fatto...

Lorenzaccia
09-06-2004, 12:41
Originariamente inviato da Maxmel
Se tu sei sicura di te stessa e lo puoi essere anche per un progetto futuro (nel senso più ampio e esistenziale del termine, é ovvio che intendevo questo, altrimenti tutto è effimero, vano, se si ha solo la certezza del momento.Tale certezza non ha il carattere della permanenza, il momento è fuggente, quindi nessuna stabilità e quindi non è certezza...) deve valere anche per un'altra. Solo in questo caso è valido il discorso di promessa... Solo chi è fatto in tale modo può promettere legittimamente...

No, era ovvio solo per te. Il tuo pensiero ora è chiaro e sensato.

ciaoz

Bet
09-06-2004, 12:55
no dai! non si puo' litigare per un sugo al tonno! non è possibile...
capisco mi aveste parlato di un litigio per le solite chiavi che non si trovano, o per una bottiglia di vino frizzante messa in frigo ma senza tappo... ma il tonno no! :D

ziozetti
09-06-2004, 13:02
Originariamente inviato da Bet
no dai! non si puo' litigare per un sugo al tonno! non è possibile...
capisco mi aveste parlato di un litigio per le solite chiavi che non si trovano, o per una bottiglia di vino frizzante messa in frigo ma senza tappo... ma il tonno no! :D
Hai ragione: domenica ho cucinato la pasta con tonno e pomodoro. Era abbastanza cattiva. Entrambi di comune accordo (e magno cum gaudio), abbiamo deciso di lasciarla in frigo per i posteri!

Cioè:

Come la pasta col tonno può rafforzare il rapporto di coppia! :D

Bet
09-06-2004, 13:10
Originariamente inviato da ziozetti
... abbiamo deciso di lasciarla in frigo per i posteri!

Cioè:

Come la pasta col tonno può rafforzare il rapporto di coppia! :D

seppur a scapito dei posteri :D

Paolo Corsini
09-06-2004, 13:11
Originariamente inviato da Lorenzaccia
Beh, a me sembra una cosa molto normale. Ciascuno di noi, quando dice la sua, ha alle spalle un iter particolare che lo ha portato evidentemente a certe posizioni piuttosto di altre. Io non pretendo che chi mi legge si specchi in me in tutto e per tutto, e tantomeno m'interessa fare il profeta della situazione. Dico la mia come gli altri dicono la loro, proseguendo magari nel contradditorio con quelli con cui si è innescato un confronto diretto.
E poi a me piace leggere idee anche molto diverse: non si è mai finito d'imparare, ci sono ancora un sacco di cose che non conosco, non si sa mai che qualche Socrate riesca a mettermi di fronte a contraddizioni di cui fino a quel momento non sospettavo l'esistenza.
Tutto molto bello: purtroppo on line, su un forum, capita molto poco di frequente per quella che è la mia esperienza ed è bello segnalare le eccezioni ;)

Gordon
09-06-2004, 13:13
mai anke perkè non mi sposero' mai :)

byz

Maxmel
09-06-2004, 13:41
Originariamente inviato da Lorenzaccia
No, era ovvio solo per te. Il tuo pensiero ora è chiaro e sensato.

ciaoz
L'ovvieta non era quella della chiarezza del mio pensiero, ma era riferita alla necessità (in senso logico) di adottare una simile concezione di certezza se si vuole parlare di promesse e della lorò possibilità.
Prendendo in considerazionme le azioni: tutte avvengono in un arco di tempo (come dici t0+t1) in cui avviene la scelta (t0) e quello in cui si valutera il risultato della stessa (t1) quello che cambia è la grandezza dello scarto . Ma quali sono le azioni significative (per cui significativa diventa questa grandezza)? Parlando di situazioni medie è probabile che un maggior numero di azioni significative abbiano una differenza di tempo elevata: è il caso del matrimonio piuttosto che la scelta della coda al supermercato...In ogni caso le promesse cadono ne campo di una deltat signidficativa.
Quindi adottanto un concezione della certezza ristretta ai casi in cui la differenza t0+t1 è minima (come, mi sembra, facevi sopra) si ha il grosso svantaggio di limitare la certezza umana ad azioni tutto sommato insignificanti e di tagliere fuori la possibilità di una certezza per quelle più significative e quindi di condannare l'agire umano alla vanità e all'incertezza.
Peraltro, invece, adottare una concezione di possibilità di una certezza allargata non vuol dire eliminare la percezione del rischio connesso ad ogni scelta.

Gemma
09-06-2004, 13:42
Originariamente inviato da Bet
no dai! non si puo' litigare per un sugo al tonno! non è possibile...
capisco mi aveste parlato di un litigio per le solite chiavi che non si trovano, o per una bottiglia di vino frizzante messa in frigo ma senza tappo... ma il tonno no! :D
si può, si può... :asd:

e poi molte volte il problema si discosta da quello che è il formale motivo del contendere, e si amplia puntando all'atteggiamento con cui ci si pone di fronte alle problematiche (anche piccole, stupide e banali) della vita quotidiana.
Se per esempio la moglie ti mette in tavola il sugo al tonno e sai che tu sei allergico al tonno... vedi che la questione va oltre :D
e si può immaginare un seguito di questo tipo:
LUI: "tonno? sugo al tonno? ma lo sai che mi fa venire l'orticaria!"
LEI: "abbello! guarda che io è tutto il giorno che lavoro, se non ti piace quello che preparo puoi anche andare al ristorante!"
LUI: "ecco, sei la solita, riversi su di me le tue frustrazioni lavorative"


il seguito ve lo risparmio, tanto era solo una scena immaginaria ;)

Maxmel
09-06-2004, 13:49
Originariamente inviato da Gemma

LEI: "abbello! guarda che io è tutto il giorno che lavoro, se non ti piace quello che preparo puoi anche andare al ristorante!"

bè come risposta è abbastanza indisponente considerato anche che non è che non gli piacia ma gli causa problemi di salute.

Maxmel
09-06-2004, 13:57
Originariamente inviato da Paolo Corsini
Tutto molto bello: purtroppo on line, su un forum, capita molto poco di frequente per quella che è la mia esperienza ed è bello segnalare le eccezioni ;) Be ognuno di noi quando parla avanza una "pretesa" di verità di ciò che dice. Poi il modo è differente è molti assolutizzano non per questo non è giusto chiedere quantomeno una persuasione e condivisione ottenuta razzionalmente. Altrimenti è solo una giustaposizione di opinione meramente quantitativa e non mi sembra neanche giusto non poter dire "stai dicendo una cazzata" quando si hanno argomenti razionali e razionalmente condivisibili per farlo.

lucio68
09-06-2004, 15:03
Come una scatoletta di tonno portò al divorzio :D
Maxmel, non sono sicuro di aver capito il tuo ragionamento su possibilità e certezza, ma provo a dire la mia.
Sono certo di qualcosa che è già avvenuto, ma non mi sento di avere certezze su qualcosa che sia ancora in divenire.
Posso essere certo del mio impegno, ma non del risultato.
Il matrimonio è senza dubbio una scelta difficile, e non si può avere la certezza che duri per sempre, ma più che la certezza o il fatto di sentirsi legati a una promessa solenne, secondo me conta la coerenza e l'onestà prima di tutto verso se stessi.

Gemma
09-06-2004, 15:07
Originariamente inviato da Maxmel
bè come risposta è abbastanza indisponente considerato anche che non è che non gli piacia ma gli causa problemi di salute.
appunto!
come vedi il problema "sembra" il sugo al tonno ... ;)

Maxmel
09-06-2004, 15:10
Originariamente inviato da Gemma
appunto!
come vedi il problema "sembra" il sugo al tonno ... ;) si vabbe se una stronza è chiaro che lameando affanculo per quello a prescindre dal sugo al tonno.

Maxmel
09-06-2004, 15:13
Originariamente inviato da lucio68
conta la coerenza e l'onestà prima di tutto verso se stessi. Già ma questa viene prima di ogni promessa, non solo ma è la condizione della sua possibilità. Solo chi conosce se stesso e si è a se stesso e da se stesso reso prevedibile e padrone di ogni circostanza nonchè artefice del proprio futuro può legittimamente promettere.

ChristinaAemiliana
09-06-2004, 15:16
Se ci sono problemi di fondo si litiga per le cose più banali...è ovvio che non siano quelle il reale problema ma solo la punta dell'iceberg...;)

Ciò non toglie che litigare per una scemenza, negli anni, possa capitare anche alle coppie più felici...:p

Phoenix68
09-06-2004, 15:28
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Se ci sono problemi di fondo si litiga per le cose più banali...è ovvio che non siano quelle il reale problema ma solo la punta dell'iceberg...;)

Ciò non toglie che litigare per una scemenza, negli anni, possa capitare anche alle coppie più felici...:p
Concordo,sono sposato felicemente,ma sostenere che non abbiamo litigi sarebbe falso,è ovvio che amare vuol dire accettare anche i difetti dell'altro ma come per tutti i rapporti,comprese le grandi amicizie od i propri genitori le discussioni ci sono,nel mio caso sono aimè aumentate in maniera esponenziale dopo la nascita della bambina.

lucio68
09-06-2004, 15:52
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Se ci sono problemi di fondo si litiga per le cose più banali...è ovvio che non siano quelle il reale problema ma solo la punta dell'iceberg...;)

Ciò non toglie che litigare per una scemenza, negli anni, possa capitare anche alle coppie più felici...:p
Sono felicemente sposato da 20 mesi, e qualche discussione animata ce la siamo fatta, e si trattava effettivamente di stupidaggini. Se ci sono problemi più seri da affrontare se ne parla in maniera pacata cercando una soluzione comune e valutando le varie possibilità.
Se però ci sono questioni di fondo e si litiga sulle banalità, allora probabilmente c'è la paura o l'incapacità di affrontare il vero problema, magari nel timore delle possibili conseguenze, ma purtroppo quasi mai i problemi si risolvono da soli, e quindi il rapporto è destinato a deteriorarsi.
Ho visto più di una volta situazioni simili, e spesso si respira tensione vicino alla coppia in questione

ChristinaAemiliana
09-06-2004, 15:57
Originariamente inviato da lucio68
Sono felicemente sposato da 20 mesi, e qualche discussione animata ce la siamo fatta, e si trattava effettivamente di stupidaggini. Se ci sono problemi più seri da affrontare se ne parla in maniera pacata cercando una soluzione comune e valutando le varie possibilità.
Se però ci sono questioni di fondo e si litiga sulle banalità, allora probabilmente c'è la paura o l'incapacità di affrontare il vero problema, magari nel timore delle possibili conseguenze, ma purtroppo quasi mai i problemi si risolvono da soli, e quindi il rapporto è destinato a deteriorarsi.
Ho visto più di una volta situazioni simili, e spesso si respira tensione vicino alla coppia in questione


Sono assolutamente d'accordo...litigare REGOLARMENTE per delle banalità (una tantum può capitare, basta che uno dei due abbia avuto una pessima giornata) è sintomo di qualche problema più grave che cova sotto la cenere, rendendo nervosi entrambi i coniugi che poi "sbottano" per delle stupidaggini...

-kurgan-
09-06-2004, 16:23
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Per quanto riguarda infine la promessa di amore eterno...be', certo non posso che riconoscere la ragionevolezza dei dubbi di Kurgan. Però, sarà che sono molto innamorata, ma sono anche molto ottimista, e credo fermamente che il mio futuro marito sia una persona con cui starò bene anche quando, tra qualche decina di anni, magari non ci sarà più la passione dirompente della gioventù. :p

ok, puoi essere "ottimista", ma concorderai sul fatto che non puoi avere la certezza assoluta che tra qualche decina d'anni sarà tutto uguale. Lo si spera, come in ogni storia, e si fa tutto il possibile per portarla avanti.
Per questo non concordo sulle parole "promessa di amore eterno", è promettere qualcosa su cui non si ha il completo controllo.

sycret_area
09-06-2004, 17:00
per me è stao in chiesa. e lo rifarei, non per la cerimonia ma per quello che fai davanti a Dio. Per me è una prova, un giuramento ben più importante di quello che si può fare in Comune.

lucio68
10-06-2004, 00:17
Originariamente inviato da sycret_area
per me è stao in chiesa. e lo rifarei, non per la cerimonia ma per quello che fai davanti a Dio. Per me è una prova, un giuramento ben più importante di quello che si può fare in Comune.
Esatto, come ho già scritto prima.
Certo, la cerimonia, la scenografia (per me una chiesa del 300, semplice ma bellissima) e tutto il resto, ma più importante di tutto è il fatto che ci si promette amore, fedeltà, rispetto e aiuto reciproco davanti a Dio e agli uomini.
Sono credente e non potevo pensare a un modo diverso per celebrare l'amore tra me e mia moglie: con la benedizione di Dio, accompagnati dalle persone che ci sono più care.
L'unico rammarico il fatto che mio padre non ci fosse (è morto nel 95), e che quindi non abbia potuto gioire con me nel giorno più felice (e agitato) della mia vita, ma so che lui era con me in quella giornata, e che gioiva commosso per la mia felicità. :)