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View Full Version : Decreto Urbani: che fare?


oigres101
31-05-2004, 13:35
Come vi state regolando per quanro riguarda il decreto Urbani?

Sapete indicarmi gli indirizzi e-mail a i quali si devono spedire i contenuti dei nostri siti?


Fatevi sentire!

Ciao.

lele2004
31-05-2004, 13:48
L'idea che mi sono fatto è che sarebbe impossibile prendere tutti i pittupari......
quindi, secondo me, si sparerà nel mucchio.... con la filosofia:
pagheranno 10 per educarne 1000.
Io non scarico, non vorrei rientrare in quei 10.
Se le modifiche verranno apportate, quelli "beccati" nel tempo pre-modifiche, avranno (se non sbaglio) l'annullamento delle sanzioni penali, ma non quelle civili...
quindi.... pagare avvocati!!
Per il deposito dei contenuti dei siti..... non so.
ciao

Leron
31-05-2004, 16:10
per il p2p
http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=647533

per quanto riguarda gli indirizzi email sposto in web e provider (la sezione più adatta) , cmq ci sono altre discussioni aperte basta cercare

FabioD77
31-05-2004, 20:38
Originariamente inviato da Leron
per il p2p
http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=647533

per quanto riguarda gli indirizzi email sposto in web e provider (la sezione più adatta) , cmq ci sono altre discussioni aperte basta cercare
Cavolo con quella zozzeria di Urbani è entrato in vigore l'obbligo di mandare il contenuto del sito a ROma e Firenze??

Mi sa che abbandonerò l'hosting italiano... :muro:

roby.73
31-05-2004, 22:02
vale anche per i siti .com???

~Blissard~
31-05-2004, 23:25
Oggi la SIAE ha reso noto che costringerà gli Alpini a pagare i diritti per poter cantare l'inno di mameli.....notizie del genere e anche difficile commentarle :rolleyes:

MCA
01-06-2004, 11:12
Originariamente inviato da ~Blissard~
Oggi la SIAE ha reso noto che costringerà gli Alpini a pagare i diritti per poter cantare l'inno di mameli.....notizie del genere e anche difficile commentarle :rolleyes:

Stai scherzando spero?! :mad:

Leron
01-06-2004, 12:09
Originariamente inviato da MCA
Stai scherzando spero?! :mad:
no, la notizia è vera se trovo il link lo posto

Red-Vox
01-06-2004, 12:12
Originariamente inviato da Leron
no, la notizia è vera se trovo il link lo posto
:eek: :eekk: :eek: :eekk: :eek: non ci posso credere!!! veramente!?

dai cazzo però! ma questa è MAFIA....è come se io mi mettessi a cantare l'inno nazionale in pubblico e la SIAE viene e mi fà la multa per Diffusione in pubblico di materiale coperto da copyright!

qui si sta esagerando...la SIAE sta esagerando :incazzed:

perty
01-06-2004, 13:09
Secondo me metteranno tasse anche sulle suonerie dei cellulari... sulle frasi fatte prendendo spunto dai testi delle canzoni.... sulle scorreggie (hanno pur sempre delle loro tonalità ;))!

FabioD77
01-06-2004, 13:15
Originariamente inviato da perty
Secondo me metteranno tasse anche sulle suonerie dei cellulari... sulle frasi fatte prendendo spunto dai testi delle canzoni.... sulle scorreggie (hanno pur sempre delle loro tonalità ;))!
credo che sui celluli ci sia già la siae. :rolleyes:

DioBrando
01-06-2004, 15:15
Originariamente inviato da MCA
Stai scherzando spero?! :mad:

è vera, è apparsa la protesta degli alpini sul numero del Gazzettino di Udine del 14 maggio.

friwer
01-06-2004, 15:16
a proposito di deliri: ieri dal sito della FIMI (Federazione dell'Industria Musicale Italiana) sono stato indirizzato al sito pro-music.it:
guardate che faq interessanti
estratto
perchè è inutile abbassare il prezzo dei cd per combattere la pirateria (http://www.pro-music.it/freemusic/popfreemusic.asp#theresonly)
:eekk: :eekk: :eekk:
spero che si cambi tendenza....:muro:

DioBrando
01-06-2004, 15:26
Originariamente inviato da friwer
a proposito di deliri: ieri dal sito della FIMI (Federazione dell'Industria Musicale Italiana) sono stato indirizzato al sito pro-music.it:
guardate che faq interessanti
estratto
perchè è inutile abbassare il prezzo dei cd per combattere la pirateria (http://www.pro-music.it/freemusic/popfreemusic.asp#theresonly)
:eekk: :eekk: :eekk:
spero che si cambi tendenza....:muro:

chissà come mai negli Stati Uniti e in altri paesi europei dove la musica costa meno per gli acquirenti, le vendite nn sn calate a causa del p2p ma semmai è avvenuto il contrario.

Che schifo le lobbies italiane :Puke:

a proposito del mito per cui i dirigenti nn si intascano senza motivo grosse cifre.
IL compaesano di un mio amico che lavora alla SIAE ha infilato nella categoria evergreen suo padre che ha fatto svariati anni fà 2-3 canzoni di "successo" che ora ovviamente non vende + una mazza ma dato che rientra in quella categoria si prende una discreta "pensioncina"...cheddire...

:muro: :muro:

oigres101
01-06-2004, 17:30
Ho pensato che forse non usando l'hosting italiano (ad esempio uno americano) si può agirare il problema del deposito dei contenuti dei siti internet.

Se è così i fornitori di hosting italiani perderebbero un sacco di soldini!

Mah!

mr.patata
01-06-2004, 22:44
Originariamente inviato da friwer
a proposito di deliri: ieri dal sito della FIMI (Federazione dell'Industria Musicale Italiana) sono stato indirizzato al sito pro-music.it:
guardate che faq interessanti
estratto
perchè è inutile abbassare il prezzo dei cd per combattere la pirateria (http://www.pro-music.it/freemusic/popfreemusic.asp#theresonly)
:eekk: :eekk: :eekk:
spero che si cambi tendenza....:muro:


Dicono che non si possono abbassare i prezzi perchè la musica costa. Chissà perchè la musica in germania costa meno che in italia. Come ci spiegano questa cosa i signori dell'industria discografica?

tirzan
02-06-2004, 08:53
ANche se non è molto recente, volevo sottoporVi questo articolo che parla della SIAE e dei suoi meccanismi allucinanti.....

Tratto dal sito Dagospia.com (http://213.215.144.81/public_html/1000-1999/articolo_1799.html )
Notizia del 4 dicembre 2001.
Ricordavo, per averla vista una puntata di Report in cui si parlava delle stranezze della SIAE e di come vengono "amministrati" i nostri soldi.
Leggete un pò.........


Diritti d’autore: la Siae nel mirino di «Report»
di ALDO GRASSO
Che a cercarsi una rogna così fosse proprio la Rai è sorprendente, ma è successo, ed è anche ammirevole che sia successo.
Ieri sera, nel corso del programma «Report» di Milena Gabanelli, è stata fatta una spietata analisi della Siae, un ente pubblico a gestione privata che, secondo l’inchiesta di Raitre, amministra in maniera sconcertante qualcosa come mille miliardi all’anno. :eek:
Dove sta lo sconcerto?
Sta, ad esempio, nel fatto che un programma della Rai su Padre Pio venga rubricato come varietà e permetta agli autori di incassare una bella cifra, si suppone, inventando amenità.
Che la raccolta di fondi di «Telethon» (la cui trasparenza nei bilanci è fuori discussione) venga rubricata, a sua insaputa, come show.
Che le trasmissioni di «storie vere» e di pianti in diretta procurino agli autori introiti derivanti da una vena inventiva.
E l’elenco delle stranezze non finisce qui: la sigla di «Onda verde. Viaggiare informati» (orgoglio delle trasmissioni di servizio) rende agli autori :eek: un miliardo all’anno:eek: , più o meno quanto l’esecuzione italiana dell’opera omnia dei Beatles.
Il diritto d’autore è una sacrosanta conquista, è «l’insieme dei diritti morali e patrimoniali riconosciuti dalla legge a tutela delle opere dell’ingegno di carattere creativo»; ma come sempre, in Italia, la legge non è uguale per tutti.
Ci sono figli e figliastri.
Ad esempio, la Siae pare avere una particolare attenzione per tutto ciò che riguarda la musica e la tv, un po’ meno per il resto. Quando si pensa all’«autore» si immagina la fatica che compie il poeta, il letterato immerso nelle sudate carte. E invece no.:eek:
La Siae, più che occuparsi delle opere di Mario Luzi o di Alda Merini, sembra interessata al business delle suonerie dei telefonini, alle musiche diffuse in sottofondo (nei supermercati o nelle trasmissioni), a sospetti concerti eseguiti nelle chiese alle 9 del mattino senza pubblico:eek: .
Il coraggioso lavoro di Bernardo Iovene ha permesso di alzare il velo su strani criteri di ripartizione degli introiti Siae. Sia chiaro: tutto viene fatto secondo le regole, ma quello che l’inchiesta dimostra è che queste regole devono essere riviste al più presto, a cominciare dal fatto che le commissioni incaricate di decidere i criteri di spartizione sono composte dagli stessi beneficiari o dal ruolo decisivo che svolgono le multinazionali del disco.
Un esempio: i proventi dei diritti d’autore dei dischi trasmessi dalle radio sono così ripartiti: 50% ai dischi più venduti e 50% agli autori Siae con i maggiori incassi (cioè gli stessi di prima). Un altro esempio: i programmi di Michele Guardì (quello dei casi umani) sono considerati varietà, così come quelli di Maria De Filippi (ecco perché si è messa a ballare!), mentre ad altri «reality show» non viene riconosciuto il lavoro autorale, cioè l’invenzione, la fantasia. Mistero.
Qualcosa non torna, anzi più di qualcosa. Da due anni la Siae è commissariata; forse è venuto il momento di fare chiarezza su questo vorticoso giro di miliardi.

REPLICA DI MICHELE GUARDI’
L’autore factotum de “I fatti vostri” (all’interno del quale va in onda la maratona di Telethon) premette: “Ognuno deve fare il suo mestiere… Non ci sono estremi di polemica… Tutto ciò che fa varietà va pagato varietà dalla Siae e viceversa…”. Prego, anche quando si parla di Padre Pio o distrofia muscolare? “Certo”, replica Guardì, “è “varieta” secondo le regole Siae: c’è un testo scritto, collegamenti, giochini e telefonate…”. Incalzato sul merito dell’accusa di Milena Gabanelli, di aver preso soldi dalla Siae per i diritti d’autore di un programma di beneficenza, Guardì alza la guardia: “Non ho preso una lira per trenta ore di regia, un anno di direzione artistica di Telethon. Ma i diritti d’autore non sono rinunciabili; commetterei una scorrettezza come socio Siae”.

A voi le conclusioni!!!!:eek:

metalfreezer
02-06-2004, 11:47
Originariamente inviato da ~Blissard~
Oggi la SIAE ha reso noto che costringerà gli Alpini a pagare i diritti per poter cantare l'inno di mameli.....notizie del genere e anche difficile commentarle :rolleyes:
tra un pò la faranno pagare anche a Trappattoni e gli azzuri agli europei...sempre cjhe cantino...certo che sono proprio dei MAIALI quelli della SIAE

perty
02-06-2004, 12:13
Se vanno avanti così un giorno si compreranno i diritti per la lingua italiana e saremo costretti a pagare ogni volta che scriveremo qualcosa, che parleremo e che penseremo! :mad:

FabioD77
02-06-2004, 12:16
Originariamente inviato da oigres101
Come vi state regolando per quanro riguarda il decreto Urbani?

Sapete indicarmi gli indirizzi e-mail a i quali si devono spedire i contenuti dei nostri siti?


Fatevi sentire!

Ciao.
Ragazzi io direi una cosa: questa discussione non è nata per i commenti (ce ne già una aperta) e discuterei del discorso siti, visto che Leron ha lasciato aperto a posta.