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View Full Version : dal 2005 tolto il tfr


sempreio
22-05-2004, 20:16
:muro: :muro: :muro: :muro: :muro:


bastardiiiiiiiiiiiiiiiii bastardissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii il tfr dal 2005 andrà nel cumolo per la pensione:muro: bene cosi si mangiano pure quelli, ma che vadano a fanculo:muro:

stesio54
22-05-2004, 20:17
per gli studenti e ragionieri commercialisti...conti in meno!:D

Chromo
22-05-2004, 20:20
Sto cambiando lavoro, entro la fine dell'anno la TFR me la riprendo tutta quanta.... :D

ominiverdi
22-05-2004, 20:25
allo stato conviene, dato che , ovviamente, molti non vedranno mai la pensione, e quindi nemmeno i soldi del TFR conglobati con la pensione

quickenzo
22-05-2004, 20:26
Originariamente inviato da Chromo
Sto cambiando lavoro, entro la fine dell'anno la TFR me la riprendo tutta quanta.... :D

al limite, te "LO" riprendi...il Trattamento di Fine Rapporto (maschile)...

Master_of_Puppets
22-05-2004, 20:30
Beati voi che vi potete inca@@are perché vi tolgono il TFR, io non l'ho mai avuto. :mad: :mad:

Grazie mille alla flessibilità............ mi viene da insultare qualcuno (anche del forum) ma non ho più voglia.
Ormai mi hano tolto anche la voglia di lottare, BASTARDI!!!!!!!

Chromo
22-05-2004, 20:39
Originariamente inviato da quickenzo
al limite, te "LO" riprendi...il Trattamento di Fine Rapporto (maschile)...

Pignolo....

quickenzo
22-05-2004, 20:46
No, italiano.

sempreio
22-05-2004, 21:21
Originariamente inviato da Chromo
Sto cambiando lavoro, entro la fine dell'anno la TFR me la riprendo tutta quanta.... :D

prenditela perchè sarà l' ultima:rolleyes:

poi ti inchiappettano per 30anni:O

alimatteo86
22-05-2004, 21:23
Originariamente inviato da quickenzo
No, italiano.


:asd:


PS tristezza:(

sempreio
22-05-2004, 21:24
Originariamente inviato da ominiverdi
allo stato conviene, dato che , ovviamente, molti non vedranno mai la pensione, e quindi nemmeno i soldi del TFR conglobati con la pensione

verissimo! si sa che solo il 45% della popolazione da quando nasce arriva a compiere 57 anni gli altri per malattie, incidenti e altro quindi:rolleyes:

è meglio lavorare a nero o all' estero:rolleyes:

sempreio
22-05-2004, 21:27
Originariamente inviato da Master_of_Puppets
Beati voi che vi potete inca@@are perché vi tolgono il TFR, io non l'ho mai avuto. :mad: :mad:

Grazie mille alla flessibilità............ mi viene da insultare qualcuno (anche del forum) ma non ho più voglia.
Ormai mi hano tolto anche la voglia di lottare, BASTARDI!!!!!!!


ma dai sei pollo te e tutti quelli che sottoscrivono quei contratti, te ne vai all' estero e guadagni il doppio:O

quickenzo
22-05-2004, 21:47
Originariamente inviato da sempreio
ma dai sei pollo te e tutti quelli che sottoscrivono quei contratti, te ne vai all' estero e guadagni il doppio:O

Ecco, un Genio...meglio di Leonardo...perchè nessuno ci aveva pensato?

sempreio
22-05-2004, 22:19
Originariamente inviato da quickenzo
Ecco, un Genio...meglio di Leonardo...perchè nessuno ci aveva pensato?

tutti ci pensano ma pochi possono farlo, chi se fatto la casa e paga il muto, chi non consce neanche l' inglese, chi ha la ragazza e si continua per ore:O

però fra due tre anni almeno 1/3 degli italiani sarà alla fame, quindi meglio andarsene prima che affondi tutto me compreso:O

Frank1962
22-05-2004, 22:21
votate berlusconi e che vi aspettate? ....del populismo? :rolleyes:

sanford
22-05-2004, 22:28
Scusate ma questa cosa del TFR è già legge oppure se ne sta ancora discutendo?:confused:

sempreio
22-05-2004, 22:30
Originariamente inviato da Frank1962
votate berlusconi e che vi aspettate? ....del populismo? :rolleyes:

ma che c' entra tutti i partiti sono corrotti al massimo al posto di avere 50 metri di mxxxa sopra la testa ne hai 30 ma sempre in mxxxa siamo:O

sempreio
22-05-2004, 22:32
Originariamente inviato da sanford
Scusate ma questa cosa del TFR è già legge oppure se ne sta ancora discutendo?:confused:

non se ne discute ma maroni ha detto che da gennaio 2005 toglie il tfr per aumentare le pensioni dei giovani che lavorano adesso:rolleyes:

sanford
22-05-2004, 22:35
Originariamente inviato da sempreio
non se ne discute ma maroni ha detto che da gennaio 2005 toglie il tfr per aumentare le pensioni dei giovani che lavorano adesso:rolleyes:


Credo proprio che mi licenzierò a fine anno, se questa cosa diventa legge devo solo mettere la data alle mie dimissioni...:mad:

sempreio
22-05-2004, 22:44
Originariamente inviato da sanford
Credo proprio che mi licenzierò a fine anno, se questa cosa diventa legge devo solo mettere la data alle mie dimissioni...:mad:

magari è proprio quello che vogliono cosi una volta licenziato applicano la legge biagi più facilmente e ti schiavizzano vita natural durante:rolleyes:

la verità è che siamo un paese di vecchi e che comandano loro :muro: che tolgano le pensioni a quelli che l' hanno ricevuta a 35anni baby pensioni, pensioni anticipate, pensioni di invalidità di vecchiaia:muro:
chi non ha fatto un caxxo non merita nulla:muro:

sanford
22-05-2004, 22:51
Non sapendo se arriverò alla pensione preferisco avere i miei soldi subito, mi servono adesso perché domani potrei non esserci per godermeli...:rolleyes:

sempreio
22-05-2004, 22:54
Originariamente inviato da sanford
Non sapendo se arriverò alla pensione preferisco avere i miei soldi subito, mi servono adesso perché domani potrei non esserci per godermeli...:rolleyes:

infatti questa non è democrazia :rolleyes:

devis
22-05-2004, 22:57
Originariamente inviato da sempreio
:muro: :muro: :muro: :muro: :muro:


bastardiiiiiiiiiiiiiiiii bastardissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii il tfr dal 2005 andrà nel cumolo per la pensione:muro: bene cosi si mangiano pure quelli, ma che vadano a fanculo:muro:

Vorrei sapere la tua fonte.

FabioD77
22-05-2004, 23:03
Originariamente inviato da sempreio
infatti questa non è democrazia :rolleyes:
infatti, lo stiamo vedendo in tanti campi ormai!!!!! E che c@zzo!!!!!

I nostri signori politici i conti se li sono fatti bene!! Visto che il posto fisso oggi è un miraggio, l'unica maniera per andare avanti è il TFR... e i troppi "cambi di lavoro" degli italiani stavano diventando scomodi allo stato!

Già uno non ha il posto fisso, poi eliminano il TFR... :muro: :muro:

sanford
22-05-2004, 23:13
Già uno non ha il posto fisso, poi eliminano il TFR... :muro: :muro:

Diventeremo un popolo di imprenditori e di criminali, il lavoro subordinato è destinato a sparire...:muro:

sempreio
22-05-2004, 23:18
Originariamente inviato da devis
Vorrei sapere la tua fonte.


vai sull' ansa e vai su economia, metti te il link perchè ho il pc configurato male con slachkware:muro:

Alien
23-05-2004, 00:13
Ecco il link http://www.ansa.it/rubriche/economia/2004-05-22_1812272.html

Bene, che dire?
uno stimolo in più per cercarmi un lavoro all'estero o mettermi in proprio.
Da dipendenti ormai si può solo far la fame! :muro: :muro:

JENA PLISSKEN
23-05-2004, 00:14
Originariamente inviato da Frank1962
votate berlusconi e che vi aspettate? ....del populismo? :rolleyes:

Xchè la parte avversa farebbe meglio??? :asd: ...sono tutti dello stesso stampo;)

SaMu
23-05-2004, 13:50
Massimo D'Alema, presidente DS, 3 Ottobre 2003:

http://www.massimodalema.it/documenti/dett_partito.asp?id_doc=421

Resta il fatto che una riforma il governo Berlusconi l'ha definita. Mentre il suo, che pure avrebbe voluto farla, non ci riuscì.
Una riforma ci fu, la Dini, della quale con la Cgil ci assumemmo piena responsabilità mentre Berlusconi votò contro, lo volevo il contributivo pro rata, che distribuisce equamente i sacrifici. E volevo la previdenza integrativa, svincolando il tfr e dando vita ai fondi pensione. Perciò cercai di anticipare le, verifica del 2001, ma non mi fu possibile per debolezza della maggioranza e per l'opposizione di sindacati e Confindustria.

SaMu
23-05-2004, 13:52
La Repubblica, 5 Ottobre 1999:

"Il governo non sta fermo e non servono rimpasti"

D'Alema: subito la riforma del Tfr per i fondi pensione

(GRTV) Prima di tutto una secchiata di acqua gelida sulle mire espansionistiche di Mastella: "Non avverto la necessità di un rimpasto, il governo è nella pienezza della sua composizione". Tutt'al più "siamo sempre a disposizione per i chiarimenti". Poi un annuncio legato alla legge Finanziaria: "Intendiamo procedere a misure che facilitino l'utilizzazione del trattamento di fine rapporto maturando per alimentare fondi pensione.

Nel collegato alla Finanziaria introdurremo proposte precise". Quindi la conferma di una previsione rischiosa: "Tra il '96 e oggi l'occupazione è aumentata di oltre 600 mila unità, siamo quasi a 700 mila. Se si continua di questo passo a fine legislatura si può pensare ad un incremento di un milione di posti".

Sotto un megatitolo da festa di compleanno: "Un anno al Massimo?" e nel bel mezzo dell'ennesima fibrillazione della maggioranza, il presidente del Consiglio inaugura la nuova serie di Porta a porta assicurando che "l'azione di governo non si è fermata". E' solo che "negli ultimi mesi ci sono state le elezioni europee e le polemiche normalmente si accompagnano agli appuntamenti politici".

Ma le europee sono passate da un pezzo e tuttavia le manifestazioni di malumore fra le dodici o tredici sigle della maggioranza non diminuiscono.

Molto fastidioso e anche dannoso per il capo del governo che lo fa notare al suo irrequieto e variegato centrosinistra: "Il governo certamente non è avvantaggiato dalle discussioni e dalle polemiche nella maggioranza, ma è anche vero che queste polemiche non impediscono l'azione dell'esecutivo".

D'Alema smentisce di voler fare il "partito del premier": "Non voglio costituire un nuovo partito che sintetizzi la maggioranza di centrosinistra". E anche se tra Mancino e D'Alema c'è stata una lunga e cordiale telefonata ieri mattina, il presidente del Consiglio non ha mancato di rispondere alle critiche di egemonia lanciate con vigore dal presidente del Senato al congresso popolare. "Non è vero che io mi sostituisca o che dia gomitate", ha risposto D'Alema a chi lo accusa di mettere in ombra gli altri ministri e i partner più piccoli. "Io - spiega il presidente del Consiglio - ho la responsabilità di guidare il governo, di coordinare. Non è un compito settoriale e quindi è giusto che il presidente del Consiglio si impegni in prima persona su certi argomenti. Sempre d'intesa con i ministri". E a chi è in ansia per la propria visibilità, D'Alema fa notare che "la visibilità non nasce dal differenziarsi, ma dal risolvere i problemi".

Beato Berlusconi, che riesce a trasmettere l'idea che il Polo è unito e formato da tre sole formazioni: "Tanto di cappello, ma si sa che lui è bravo a comunicare. E' il suo mestiere". Il centrosinistra invece è un po' più "pluralista". Forse troppo, per il premier che lo dice a chiare lettere: "Spero che alle regionali il campo del centrosinistra si presenti meno frantumato e più coeso. Infatti - dice rivolgendosi implicitamente al nuovo segretario del Ppi Castagnetti - seguo con interesse lo sforzo, dopo il congresso del Ppi, per raccogliere le forze di centro in uno schieramento più unito. Spero che questo abbia successo".

L'occasione per un centrosinistra più "coeso" (non a caso una delle parole che ultimamente il premier usa più spesso), si presenterà con le elezioni regionali, dove si vota un solo candidato per ognuno dei due schieramenti.

Così si garantisce la chiarezza per gli elettori e la governabilità per gli eletti. Ci vuole dunque una legge elettorale maggioritaria. "Inoltre - aggiunge D'Alema - sono favorevole all'abolizione della lista dei partiti, perché questa è la condizione per semplificare il sistema politico e garantire una stabilità del governo fondata su una forte coesione". Nessun partito del premier, ma "io voglio che la maggioranza funzioni come un soggetto politico stabile senza cancellare il pluralismo dei partiti".

Sarà più facile tenere insieme il centrosinistra o i sindacati quando si parlerà di pensioni? Nonostante i no ricevuti finora D'Alema insiste: se non si interviene fra qualche anno si presenterà drammaticamente il problema della "gobba". Il governo "intende affrontare questo problema attraverso il necessario dialogo con le parti sociali a cominciare dai sindacati". Perché la concertazione resta uno dei capisaldi della politica nazionale e chi pensa che se ne possa fare a meno "prepara la strada ad avventure". D'Alema ha poi difeso il contributo di solidarietà del 2% che riguarda le pensioni più alte. "Di questo gruppo di persone fanno parte anche i parlamentari e quindi questa forma di solidarietà dovrebbe riguardare anche loro. Anzi in più io credo che i parlamentari debbano perdere altri privilegi.

Personalmente sono contrario al mantenimento dei contributi figurativi. Una cosa alla quale io, come parlamentare, ho rinunciato".

Korn
23-05-2004, 13:52
il che non vuol dire che sia un bella cosa...

HenryTheFirst
23-05-2004, 13:57
Non riesco a farmi un'idea della situazione dalle poche righe dell'ansa. Qalcuno ha un'idea più precisa di questa proposta?

SaMu
23-05-2004, 14:06
Certo Korn, l'importante se non altro è sapere di cosa stiamo parlando..:)

Oggi il TFR dei dipendenti è un fondo a disposizione delle imprese, che pagano un interesse legale pari all'1,5% + il 75%dell'inflazione ISTAT su questo debito: attualmente quindi circa il 3%.

E' come se i lavoratori prestassero soldi alle imprese di cui sono dipendenti, che li accantonano finchè non termina il rapporto di lavoro, quando vengono ridati ai dipendenti (appunto Trattamento di Fine Rapporto) rivalutati al tasso di interesse detto sopra.

Questo interesse è inferiore a quello che le imprese pagano alle banche (qui siamo nell'ordine del 7-8%), per cui le imprese hanno interesse che la situazione rimanga quella attuale: Confindustria è ostile al trasferimento del TFR ai fondi pensione.

Il trasferimento ai fondi pensione vuol dire che il TFR non viene più accantonato dall'impresa per conto dei dipendenti, ma è reso disponibile ai lavoratori: disponibile però non per i consumi (non si può "spendere", altrimenti verrebbe meno la sua funzione di previdenza sociale) ma per l'investimento in fondi pensione, chiusi o aperti, in grado di garantire rendimenti superiori a quelli attualmente garantiti per legge dalle imprese.


Contrari al trasferimento? Il partito marxista leninista italiano, e i settori più conservatori di Confindustria.. vedi tu.:)

sempreio
23-05-2004, 14:08
attenzione non ne volevo fare una discussione politica:rolleyes: , il fatto è che i soldi del tfr per molti sono una garanzia quando sono "inguaiati" invece di chiedere prestiti a finanziare, banche, strozzini, ecc ( comunque tutti ladri sono) possono chiedere anticipatamente il tfr al datore di lavoro max 60& se non sbaglio. Con questo decreto si toglirebbe anche l' ultima ancora di salvezza delle povere famigle italiane:rolleyes:

sempreio
23-05-2004, 14:14
Originariamente inviato da SaMu
Certo Korn, l'importante se non altro è sapere di cosa stiamo parlando..:)

Oggi il TFR dei dipendenti è un fondo a disposizione delle imprese, che pagano un interesse legale pari all'1,5% + il 75%dell'inflazione ISTAT su questo debito: attualmente quindi circa il 3%.

E' come se i lavoratori prestassero soldi alle imprese di cui sono dipendenti, che li accantonano finchè non termina il rapporto di lavoro, quando vengono ridati ai dipendenti (appunto Trattamento di Fine Rapporto) rivalutati al tasso di interesse detto sopra.

Questo interesse è inferiore a quello che le imprese pagano alle banche (qui siamo nell'ordine del 7-8%), per cui le imprese hanno interesse che la situazione rimanga quella attuale: Confindustria è ostile al trasferimento del TFR ai fondi pensione.

Il trasferimento ai fondi pensione vuol dire che il TFR non viene più accantonato dall'impresa per conto dei dipendenti, ma è reso disponibile ai lavoratori: disponibile però non per i consumi (non si può "spendere", altrimenti verrebbe meno la sua funzione di previdenza sociale) ma per l'investimento in fondi pensione, chiusi o aperti, in grado di garantire rendimenti superiori a quelli attualmente garantiti per legge dalle imprese.


Contrari al trasferimento? Il partito marxista leninista italiano, e i settori più conservatori di Confindustria.. vedi tu.:)


anche se non lo dici apertamente ne fai un discorso politico-ideologico, io invece volevo portarlo più su quello reale della vita di tutti i giorni, dove i soldi per molte famigle non bastano mai e quel misero tfr può rilevarsi molto utile, se non indispensabile per una gran fetta della popolazione italiana

SaMu
23-05-2004, 14:30
Certo che è un discorso politico.. la politica è il campo delle scelte, scelte economiche in questo caso.. il TFR è un accantonamento che hanno i dipendenti (in media poco meno del 5% dello stipendio lordo).. le principali scelte sono:

1-continuare come ora: il TFR lo accantonano le imprese per conto dei lavoratori, viene remunerato con un interesse legale, quando il rapporto finisce il dipendente riceve il TFR accantonato e ci fa quel che vuole.. lo investe, lo spende, quel che vuole

2-abolire l'accantonamento del TFR e dare in busta paga quel 5% di stipendio lordo, con un aumento immediato dello stipendio netto.. anche in questo caso, il dipendente fa di quei soldi quello che vuole

3-mantenere l'accantonamento del TFR, ma non più per erogarlo tutto insieme a fine rapporto, bensì come ulteriore accantonamento previdenziale (pensione): il lavoratore sceglie come usare il TFR cioè a quale fondo pensione integrativo destinarlo



La soluzione 1 è lo status quo. I motivi che suggeriscono di riformarlo sono: le pensioni dato lo stato dei conti dei nostri enti previdenziali, negli anni futuri saranno sempre più magre.. serve allora un accantonamento ulteriore a scopo pensionistico, e il TFR potrebbe essere quell'accantonamento, invece che erogato in botta alla fine di un rapporto di lavoro.

La soluzione 2 è quella di chi ritiene che per rilanciare l'economia servano più soldi in mano ai consumatori, più soldi subito.. attualmente trova pochi sostenitori.

La soluzione 3 (che poi è quella inseguita dai governi degli ultimi 10 anni, seppure ancora senza che sia partita) dice: prendiamo i soldi del TFR e ne facciamo ulteriore previdenza, cioè ulteriore soldi che si riceveranno come pensione.

Una variante della soluzione 3 è la non obbligatorietà: il lavoratore se vuole potrà continuare ancora a ricevere il TFR alla fine del rapporto, ma sarà fiscalmente molto agevolato a investirlo a fini previdenziali.. ad esempio, tassando di più il TFR "preso" oppure detassando completamente il TFR "investito".

sempreio
23-05-2004, 14:40
Originariamente inviato da SaMu
Certo che è un discorso politico.. la politica è il campo delle scelte, scelte economiche in questo caso.. il TFR è un accantonamento che hanno i dipendenti (in media poco meno del 5% dello stipendio lordo).. le principali scelte sono:

1-continuare come ora: il TFR lo accantonano le imprese per conto dei lavoratori, viene remunerato con un interesse legale, quando il rapporto finisce il dipendente riceve il TFR accantonato e ci fa quel che vuole.. lo investe, lo spende, quel che vuole

2-abolire l'accantonamento del TFR e dare in busta paga quel 5% di stipendio lordo, con un aumento immediato dello stipendio netto.. anche in questo caso, il dipendente fa di quei soldi quello che vuole

3-mantenere l'accantonamento del TFR, ma non più per erogarlo tutto insieme a fine rapporto, bensì come ulteriore accantonamento previdenziale (pensione): il lavoratore sceglie come usare il TFR cioè a quale fondo pensione integrativo destinarlo



La soluzione 1 è lo status quo. I motivi che suggeriscono di riformarlo sono: le pensioni dato lo stato dei conti dei nostri enti previdenziali, negli anni futuri saranno sempre più magre.. serve allora un accantonamento ulteriore a scopo pensionistico, e il TFR potrebbe essere quell'accantonamento, invece che erogato in botta alla fine di un rapporto di lavoro.

La soluzione 2 è quella di chi ritiene che per rilanciare l'economia servano più soldi in mano ai consumatori, più soldi subito.. attualmente trova pochi sostenitori.

La soluzione 3 (che poi è quella inseguita dai governi degli ultimi 10 anni, seppure ancora senza che sia partita) dice: prendiamo i soldi del TFR e ne facciamo ulteriore previdenza, cioè ulteriore soldi che si riceveranno come pensione.

Una variante della soluzione 3 è la non obbligatorietà: il lavoratore se vuole potrà continuare ancora a ricevere il TFR alla fine del rapporto, ma sarà fiscalmente molto agevolato a investirlo a fini previdenziali.. ad esempio, tassando di più il TFR "preso" oppure detassando completamente il TFR "investito".


1francamente preferirei che toglessero 3 milioni di statali in esubero:muro:
2almeno 3-4milioni di pensioni di chi non ha contribuito per almeno 30anni di lavoro
3 il privato sia imprenditore sia dipendente ne ha i maroni pieni:mad:
4 almeno 5milioni di italiani che hanno rubato e che rubano in galera uguale uguale ad abu graib

Frank1962
23-05-2004, 15:13
Originariamente inviato da JENA PLISSKEN
Xchè la parte avversa farebbe meglio??? :asd: ...sono tutti dello stesso stampo;)
permettetemi il termine .....ma tutta questa vostra generalizzazione va un pò cagare :rolleyes:

sbomberino
23-05-2004, 15:28
e via.. nient'altro?
sarebbe meglio toglierle i contributi all'inps e basta allora!
Tanto tutti quanti siamo costretti a fare un fondo pensione integrativo ugualmente...
I soldi sono miei, li sudo e li guadagno io e se voglio mettermeli in cu.o sono libero di farlo, senza che il buon Maroni si preoccupi del mio futuro... falso ipocrita!
Abbattiamo l'inps invece e tutta la baracca che è solo un pozzo di spese senza fine...

Chromo
23-05-2004, 15:52
Caro SaMu, "facilitare" e "svincolare" a casa mia e, credo, nel foru, non sono sinonimi di "cancellare". ;)
Un conto è la libera scelta, un altro la cancellazione tout court di una fonda TFR ( :D:D:D ).

Mailandre
23-05-2004, 16:52
Originariamente inviato da SaMu
......................................
..........................................................

Una variante della soluzione 3 è la non obbligatorietà: il lavoratore se vuole potrà continuare ancora a ricevere il TFR alla fine del rapporto,....................


Credo che la parte che ti ho quotato ,sia un punto fermo da cui non ci si può "svincolare".
Dopotutto il TFR, è parte integrante dl salario, e come tale non può trovare altri "indirizzi",se non VOLONTARI.
Credi che sia questa la strada x risolvere la questione previdenziale?
Credi che quelle poke migliaia di lire , ti faranno avere un'assegno pensionistico tale da essere giustificata l'obbligatorietà???
Del resto,..è "normale" che i lavoratori si appoggino al LORO TFR per acquistare la loro prima casa,.......molti cambiano anche i denti con quell'acconto (dentisti ladri..:mad:.......)!!
Credo che dei distinguo si debbano fare,....le situazioni economiche ....non sono tutte uguali,...la vita diventa sempre più dura ,...sempre per più persone, questo è un problema!!
ciao

SaMu
23-05-2004, 16:53
Originariamente inviato da Chromo
Caro SaMu, "facilitare" e "svincolare" a casa mia e, credo, nel foru, non sono sinonimi di "cancellare". ;)
Un conto è la libera scelta, un altro la cancellazione tout court di una fonda TFR ( :D:D:D ).

Le alternative sono quelle dette:

1.lasciare tutto com'è, TFR accantonato dalle imprese per conto dei dipendenti, erogazione a fine rapporto rivalutato all'interesse legale

2.eliminare l'accantonamento TFR, erogare in busta subito la quota

3.mantenere l'accantonamento, ma destinarlo a fondi pensione integrativi alla pensione INPS, invece che ad essere restituito tutto in una volta alla fine dei rapporti di lavoro

La 3 è l'alternativa a cui entrambi gli schieramenti di governo guardano, ed il motivo è semplice: senza accantonamenti ulteriori, tra 30 o 40 anni le pensioni di chi inizia ora a lavorare saranno decisamente insufficienti a un'esistenza decorosa.. perciò bisogna "obbligare" (per chi segue l'approccio più dirigista) o "agevolare molto" (per chi segue l'approccio incentivista) o "consigliare caldamente" (per chi proprio ha la testa dura:D) di mettere da parte anche questo 5% di stipendio lordo come pensione per la vecchiaia.

L'obiettivo dunque è comune.. ci sono divergenze su come realizzarlo: "obbligo" "forte incentivo" "caldo consiglio".. su come dovrebbe essere organizzato: un fondo comune presso il Tesoro che raccoglie e investe tutti i TFR.. oppure libertà ai singoli di indicare in quali fondi pensione investirlo, tra quelli abilitati dal Tesoro a questo compito.

jumpermax
23-05-2004, 17:01
ci credo che nessuno sia contrario... tutti bene o male nei fondi pensione hanno le mani in pasta, o pensate che il conflitto di interessi sia solo del berlusca? Era un sistema che tutto sommato funzionava bene, dando alle aziende un capitale idoneo per gli investimenti e ai dipendenti una generosa buonauscita che aiuta non poco chi andava in pensione. Ora sti soldi vanno a fondi pensione, ossia te li fottono loro, per giunta c'è un tempo limite per chiedere non ti vengano rubati... 6 mesi credo ma di questa cosa non ne parlano... bella fregatura!

SaMu
23-05-2004, 17:06
Originariamente inviato da sempreio
1francamente preferirei che toglessero 3 milioni di statali in esubero:muro:
2almeno 3-4milioni di pensioni di chi non ha contribuito per almeno 30anni di lavoro
3 il privato sia imprenditore sia dipendente ne ha i maroni pieni:mad:
4 almeno 5milioni di italiani che hanno rubato e che rubano in galera uguale uguale ad abu graib

Pensioni baby, finte invalidità, dipendenti Alitalia ricollocati alle Poste e all'INPS.. lo so che tutte queste cose fanno perdere fiducia nello stato, e fanno dire "datemi tutto ciò che è mio, ci penso io ad investirmelo".. figurati se non capisco un simile punto di vista.

Ma sulla previdenza, lo stato è insostituibile.. perchè nessuno stato potrà mai dire a un anziano "non ci hai pensato prima? Ora sono affari tuoi".. quindi lo stato deve "obbligare", anzi obbligare senza virgolette, chi lavora ad accantonare qualcosa per una vecchiaia dignitosa.

Conti alla mano purtroppo, con quello che si accantona adesso tra 40 anni le pensioni sarebbero per molti insufficienti.. per questo bisogna accantonare di più.. certo che la stretta, dopo tanti anni di gestione allegra e di storture, è oggi particolarmente dura.

sbomberino
23-05-2004, 17:15
Originariamente inviato da SaMu
Pensioni baby, finte invalidità, dipendenti Alitalia ricollocati alle Poste e all'INPS.. lo so che tutte queste cose fanno perdere fiducia nello stato, e fanno dire "datemi tutto ciò che è mio, ci penso io ad investirmelo".. figurati se non capisco un simile punto di vista.

Ma sulla previdenza, lo stato è insostituibile.. perchè nessuno stato potrà mai dire a un anziano "non ci hai pensato prima? Ora sono affari tuoi".. quindi lo stato deve "obbligare", anzi obbligare senza virgolette, chi lavora ad accantonare qualcosa per una vecchiaia dignitosa.

Conti alla mano purtroppo, con quello che si accantona adesso tra 40 anni le pensioni sarebbero per molti insufficienti.. per questo bisogna accantonare di più.. certo che la stretta, dopo tanti anni di gestione allegra e di storture, è oggi particolarmente dura.

guarda so troppo avvelenato per risponderti in modo calmo...
mettiamo che uno perda il lavoro... (o magari si licenzia perchè manda a quel paese il capo o situazioni analoghe)
l'unica cosa positiva è che c'è il tfr che ti garantisce qualche mese di autonomia per trovare un altro lavoro...
E non diciamoci fesserie, tutti oggi sono costretti a fare fondi pensione integrativi tramtite banche o simili, quindi questa è solo una mossa stupida e demagogica... mascherata come sempre sotto i buoni propositi.
L'inps è un baraccone mangia soldi e invece di pensare seriamente ad una ristrutturazione, ci si buttano altri soldi dentro...

SaMu
23-05-2004, 17:34
Il TFR non è un ammortizzatore sociale.. è lo stesso principio deleterio che ha mischiato nell'INPS assistenza (appunto gli ammortizzatori sociali) e previdenza (le pensioni).

Per chi perde il lavoro dovrebbero esserci ammortizzatori sociali che gli consentano di trovarne un'altro il più in fretta possibile, un periodo di formazione necessaria per trovare un'altro lavoro.. ma appunto: è un altro discorso, non confondiamo le cose perchè è proprio questo alla base del disastro passato!:(

Vista la fiducia degli italiani nell'INPS, nessuno ha il coraggio (per fortuna!) di sostenere che i soldi dei TFR finiscano all'INPS.. le alternative a grandi linee sono due: una "dirigista" (un nuovo fondo gestito dal tesoro, che sceglie come investire gli accantonamenti ed eroga gli assegni a chi va in pensione) un altro "liberista" che preferisco e per esempio Treu Amato De Benedetti ed altri indicano chiaramente, cioè: ogni lavoratore sceglie liberamente a quale fondo pensione affidare i suoi accantonamenti, tra quelli che rispondono a determinati requisiti.

Mailandre
23-05-2004, 18:07
Il TFR è parte integrante del salario ,...gestirlo OBBLIGATORIAMENTE ai fini di giustificare un incremento dell'assegno pensionistico è illusorio e vigliacco,....un palliativo per distogliere altri problemi che la Previdenza ha in Italia.
L'ASSISTENZA deve essere divisa dalla Previdenza,..anche perchè TUTTA la collettivtà se ne deve far carico, ... quindi i fondi Previdenziali ,devono essere impiegati per il loro scopo.
Non mi interessa quale "Santino" dica il contrario ,...piuttosto dovrebbero avvicinarsi più alla realta della vita "comune" ,anzichè sviluppare palliativi che durano una legislatura,......Negare una protesi dentaria ,..una Casa,....il FUNERALE ,....a chi ha avuto poche oppurtunità , è svilire un concetto di equità,...e allora di quì non si passa ,.....in quest'aria Dirigista/ Liberista / , manca il concetto della redistribuzione.
ciao

xxx Alcatraz xxx
23-05-2004, 18:13
Originariamente inviato da stesio54
per gli studenti e ragionieri commercialisti...conti in meno!:D
Infatti, non sapete che palle calcolare il TFR. :cool: :D

ciborg128
23-05-2004, 18:40
fonte?

Mailandre
23-05-2004, 19:08
Originariamente inviato da ciborg128
fonte?


FIUGGI - LEVISSIMA - FERRARELLE ......bere fa bene!!!


http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=410733&chId=30

Zebiwe
23-05-2004, 19:25
Da quello che so io il TFR è una cosa che esiste solo in Italia e che, IMHO, non ha nessuna utilità. Molto meglio destinarne obbligatoriamente una parte ai fondi pensione e lasciare il rimanente a disposizione del dipendente..