Maxmel
19-05-2004, 12:18
Ormai l'inverno del nostro travaglio
s'è fatto estate sfolgorante ai raggi
di questo sole di York;(2) e le nuvole
che incombevano sulla nostra casa
son sepolte nel fondo dell'oceano.
Ora le nostre fronti
si cingono di serti di vittoria;
peste e ammaccate sono appese al muro
le nostre armi, gloriose panoplie,
e in giulivi convegni tramutate
le massacranti marce militari.
Deposto ha Marte l'arcigno cipiglio
e spianata la corrugata fronte,
e, non più in sella a bardati destrieri
ad atterrir sgomente anime ostili,
ora se'n va, agilmente saltellando
per l'alcova di questa o quella dama
alle lascive note d'un liuto.
Ma io che son negato da natura
a questi giochi, che non son tagliato
per corteggiare un amoroso specchio,
plasmato come son da rozzi stampi,
e privo della minima attrattiva
per far lo sdilinquito bellimbusto
davanti all'ancheggiar d'una ninfetta;
io, che in sì bella forma son tagliato,
defraudato d'ogni armonia di tratti,
monco, deforme, calato anzitempo(3)
in mezzo a questo mondo che respira;
io, che sono sbozzato per metà
e una metà sì sgraziata e sbilenca
che m'abbaiano i cani quando passo;
io, dico, in questa nostra neghittosa
e zufolante stagione di pace,
altro svago non ho, altro trastullo
da consentirmi di passare il tempo,
fuor che sbirciare la mia ombra al sole
e intonar col pensiero, in vari toni,
variazioni sul mio stato deforme.
Sicché, poiché natura m'ha negato
di poter fare anch'io il bellimbusto
di su e di giù, com'è frivola moda
di questi tempi dal parlar fiorito,
ho deciso di fare il delinquente,
e di odiare gli oziosi passatempi
di questa nostra età.
Ho tramato complotti d'ogni genere,
ho iniettato negli animi il veleno
con profezie, calunnie, fantasie,
per seminar mortale inimicizia
tra mio fratello Clarenza ed il re;
e se re Edoardo è uomo giusto e retto
com'io son furbo, falso e traditore,
proprio oggi Clarenza
dovrebb'essere preso e imprigionato
in virtù d'una certa profezia
secondo cui gli eredi di Edoardo
saranno assassinati da una "G".(4)
E' la scena iniziale del Riccardo III di Shakeaperare mi viene spesso in mente quando leggo gli altissonanti osanna che si levano in coro alla parola pace. Riccardo duca di York, futuro Riccardo III, ha qualcosa da dire in proposito.
In altri termini è un altro punto di vista sulla stessa.
In altri ancora è l'origine antropologica della guerra.
Io vi ho sempre visto anche un bel ritratto dell'ipocrisia umana.
P.s. Questo post vuole essere un sasso lanciato nello stagno. Ho idea che, data la meccanica particolare dei nostri tempi, ce lo vedrò rimbalzare sopra, allo stagno. Cosa prodigiosa da vedersi, di per sè, ma a cui ormai si è fatto il callo.
Saluti a tutti.
s'è fatto estate sfolgorante ai raggi
di questo sole di York;(2) e le nuvole
che incombevano sulla nostra casa
son sepolte nel fondo dell'oceano.
Ora le nostre fronti
si cingono di serti di vittoria;
peste e ammaccate sono appese al muro
le nostre armi, gloriose panoplie,
e in giulivi convegni tramutate
le massacranti marce militari.
Deposto ha Marte l'arcigno cipiglio
e spianata la corrugata fronte,
e, non più in sella a bardati destrieri
ad atterrir sgomente anime ostili,
ora se'n va, agilmente saltellando
per l'alcova di questa o quella dama
alle lascive note d'un liuto.
Ma io che son negato da natura
a questi giochi, che non son tagliato
per corteggiare un amoroso specchio,
plasmato come son da rozzi stampi,
e privo della minima attrattiva
per far lo sdilinquito bellimbusto
davanti all'ancheggiar d'una ninfetta;
io, che in sì bella forma son tagliato,
defraudato d'ogni armonia di tratti,
monco, deforme, calato anzitempo(3)
in mezzo a questo mondo che respira;
io, che sono sbozzato per metà
e una metà sì sgraziata e sbilenca
che m'abbaiano i cani quando passo;
io, dico, in questa nostra neghittosa
e zufolante stagione di pace,
altro svago non ho, altro trastullo
da consentirmi di passare il tempo,
fuor che sbirciare la mia ombra al sole
e intonar col pensiero, in vari toni,
variazioni sul mio stato deforme.
Sicché, poiché natura m'ha negato
di poter fare anch'io il bellimbusto
di su e di giù, com'è frivola moda
di questi tempi dal parlar fiorito,
ho deciso di fare il delinquente,
e di odiare gli oziosi passatempi
di questa nostra età.
Ho tramato complotti d'ogni genere,
ho iniettato negli animi il veleno
con profezie, calunnie, fantasie,
per seminar mortale inimicizia
tra mio fratello Clarenza ed il re;
e se re Edoardo è uomo giusto e retto
com'io son furbo, falso e traditore,
proprio oggi Clarenza
dovrebb'essere preso e imprigionato
in virtù d'una certa profezia
secondo cui gli eredi di Edoardo
saranno assassinati da una "G".(4)
E' la scena iniziale del Riccardo III di Shakeaperare mi viene spesso in mente quando leggo gli altissonanti osanna che si levano in coro alla parola pace. Riccardo duca di York, futuro Riccardo III, ha qualcosa da dire in proposito.
In altri termini è un altro punto di vista sulla stessa.
In altri ancora è l'origine antropologica della guerra.
Io vi ho sempre visto anche un bel ritratto dell'ipocrisia umana.
P.s. Questo post vuole essere un sasso lanciato nello stagno. Ho idea che, data la meccanica particolare dei nostri tempi, ce lo vedrò rimbalzare sopra, allo stagno. Cosa prodigiosa da vedersi, di per sè, ma a cui ormai si è fatto il callo.
Saluti a tutti.