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View Full Version : DECRETO URBANI - NOTIZIE


Leron
28-04-2004, 23:49
Apro questo thread nel tentativo di raccogliere le notizie sul Decreto di cui si viene a conoscenza

cerchiamo di mantenere pulito questo thread postando solo le notizie quindi :

1-Postare SOLO LE NOTIZIE NUOVE

2-NON POSTATE COMMENTI O DOMANDE, se vengono fatte domande NON RISPONDETE al max se potete fate una breve descrizione della notizia, per i commenti, le domande e tutto il resto usate Questo (http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=676055) Thread
per favore, datemi una mano, postate tutte le notizie che vi sembrano interessanti, ma non avviate commenti, richieste, domande, ecc.... se avete domande basta che le facciate nell'altro thread, se sono riferite a una notizia postata qui mettete il link
Cerchiamo di mantenere ordine, ne gioveranno tutti perchè in questo modo anche chi non legge spesso avrà un thread pulito e chiaro per potersi documentare, senza una marea di commenti in mezzo :)

i commenti alle notizie o i post che non rispetteranno queste regole saranno cancellati per permettere la leggibilità del thread, periodicamente farò "pulizia" tenendo solo i post con le notizie



ATTENZIONE: IL 18/05/2004 IL DECRETO E' STATO APPROVATO ED E' LEGGE, SE NE PARLA A PARTIRE DA QUI (http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=687929&perpage=20&pagenumber=3)



UPDATE 18 MAGGIO, ECCO COSA COMPORTA IL PRIMO ARTICOLO DEL DECRETO



Il Decreto Urbani è legge dello Stato. Con l'ultima votazione del Senato diventa legge dello Stato uno dei più contestati decreti sulla rete Internet. Pronta una modifica in tempi brevi per scongiurare il carcere per l'"uso personale"
[/LIST]

INFORMAZIONI (non ancora certe)

Cosa cambia con la nuova legge?

Per chi immette e scarica per uso personale copie pirata, la sanzione (passata da 1.500 a 154 euro come previsto dalla legge sul diritto d'autore), sale a 1.032 in caso di reiterazione.

Resta la confisca dei materiali e la pubblicazione della condanna sui giornali per chi duplica cd e dvd non per scopo personale.

Sanzioni penali invece per chi fa commercio o trae profitto dall'illecita attivita' (reclusione da tre mesi a sei anni)
(occhio che non sta scritto "a scopo di lucro" ma "per profitto" e il solo prendere l'opera senza pagarla può essere interpretato come profitto, è uno dei punti che dovranno essere cambiati ma per ora è così )

Lo scambio di brani musicali e audiovisivo (file-sharing) e' consentito solo a condizione che si tratti di file dotati degli appositi avvisi informativi, previsti dalla legge sul diritto d'autore. Se il file non sara' provvisto di avviso, chi lo immette commettera' un reato

Introdotto un prelievo del 3% per i produttori, destinato alla Siae, sul prezzo di listino dei masterizzatori. Se la quota non viene versata comporta una sanzione doppia (6%) per i produttori

Affidato all'autorita' giudiziaria e non al ministero dell'Interno il compito di intervento per violazioni per via telematica (come previsto da art.15 Costituzione).

Eliminato il rafforzamento sulla funzione di controllo dei provider .



il decreto è stato approvato ma con la promessa di essere modificato al più presto. Allora se condividiamo siamo perseguibili penalmente, oppure le sanzioni non vengono applicate fino a quando non vengono apportate le modifiche?

Fino a quando non sarà modificato si sarà perseguibili.


Cosa comporteranno le modifiche?

Verrà corretto "per profitto" con "a scopo di lucro", tolte le maxitasse sui supporti e tolto il "bollino"


SI PUO' ANCORA SCARICARE?

NOn si è mai potuto scaricare.

Quando verranno fatte le modifiche?

Non si sa

Leron
01-05-2004, 18:07
notizie VECCHIE (Prima dell'approvazione e della revisione del Decreto alla Camera) Utili per comprendere l'evoluzione del Decreto
Aggiornato all'8/04/2004

Per informazioni:


NOTIZIE

P2P: approvato il decreto urbani (consigliato leggerlo) (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47374)
Informazioni sulla direttiva Europea (http://www.radioradicale.it/primopiano.php?mostra=611)
Informazioni dal sito della SIAE (http://www.siae.it/edicola.asp?view=4&open_menu=yes&id_news=323)
TESTO COMPLETO del decreto (PDF) (consigliato leggerlo) (http://www.beniculturali.it/download/DL_Cinema_PCM12032004.pdf)
L’Europa non vuole il decreto Urbani (http://www.zeusnews.com/index.php3?...&numero=999)
Assoprovider rivolta al Parlamento (consigliato leggerlo) (http://www.assoprovider.net/page-news-on-line.phtml?ID=180)
Il decreto in vigore sulla gazzetta ufficiale (http://www.gazzettaufficiale.it/guri/atto_fs.jsp?sommario=true&service=0&expensive=0&dataGazzetta=2004-03-23&redazione=004G0103&numgu=69&progpag=1&sw1=0&numprov=72)
Conferenza stampa sull’ADSL, alla fine (dal minuto 26 circa) Luciano Stanca parla del decreto (trascrivo sotto cosa si dice) richiede realplayer. CONSIGLIATO ASCOLTARLA TUTTI (andate direttamente al 26* minuto) (http://www.governo.it/notizie/not_notizia.asp?idno=582)
Urbani un merito lo ha (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47512)
Savona: 10mila a rischio di denuncia (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47484)
la Retromarcia di Urbani (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47641 )

COMMENTI E ANALISI

L’analisi di un esperto (consigliato leggerlo) (http://groups.google.it/groups?hl=it&lr=&ie=UTF-8&oe=UTF-8&selm=kUF4c.48775%24O31.2109039%40news4.tin.it)
La conservazione indiscriminata dei log non aiuta a fermare i criminali (http://www.alcei.it/documenti/cs031223.htm)
Analisi del decreto di Alcei (consigliato leggerlo) (http://www.alcei.it/documenti/copyright/p2panalisi.htm)
Cosa ne pensano i provider (consigliato leggerlo) (http://www.altroconsumo.it/map/show/305/src/44361.htm)
commento di Vittorio Bertola (http://www.altroconsumo.it/map/show/305/src/44361.htm)

LINKS VARI

Sito del nostro garante della privacy (http://www.garanteprivacy.it/garante/navig/jsp/index.jsp)
Notizia FALSA da parte di altroconsumo: il decreto NON è congelato (http://www.altroconsumo.it/map/show/305/src/44361.htm)
Privacy: l’FBI vuole l’intercettazione Totale (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47390)

INIZIATIVE

VOLANTINO stampabile, proposta di "la5colonna"(PDF) (http://la5colonna.forumer.com/index...post&id=249)
Petizione contro il decreto urbani (http://no-urbani.plugs.it/index.php)
Proposta di lettera ai provider (http://la5colonna.forumer.com/index.php?showtopic=100)
Lettera di Altroconsumo al presidente Ciampi (http://www.altroconsumo.it/map/show/254/src/45081.htm)


ALTRE NOTIZIE

da punto informatico:

da oggi in vigore il decreto Urbani (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47515)
Urbani: i providers avvertano gli utenti (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47571)
siti italiani oscurati (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47555)
intervista a Enzo Mazza della FIMI (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47607)
quale soluzione per il decreto Urbani? (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47625)
il diritto d'autore va rivisto! (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47678)
il p2p è anche utile... (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47681)
dl Urbani, la commissione ascolta (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47698)
dal dl Urbani alla carta dei diritti? (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47675)
dl Urbani, cancellate le sanzioni (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47719)
progetto open music (http://punto-informatico.it/p.asp?i=47695)

Dal Corriere della Sera:
esposto all'UE contro i decreto Urbani (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/04_Aprile/07/urbani.shtml)

Da Key4biz.it

Urbani sedotto dalla lobby del cinema (http://key4biz.metsviluppo.it/index.jsp?urlChiamata=visNotizParCal.jsp&notizia=142886&tabExt=ARTICOLI )
critiche dei providers (http://key4biz.metsviluppo.it/index.jsp?urlChiamata=visNotizParCal.jsp&notizia=142907&tabExt=ARTICOLI )
il p2p non danneggia il mercato discografico (http://key4biz.metsviluppo.it/index.jsp?urlChiamata=visNotizParCal.jsp&notizia=142829&tabExt=ARTICOLI)
esposto all'UE contro il dl Urbani (http://key4biz.metsviluppo.it/index.jsp?urlChiamata=visNotizParCal.jsp&notizia=142923&tabExt=ARTICOLI)

Altri

archivio di tutte le news su decreto Urbani (http://key4biz.metsviluppo.it/index.jsp?urlChiamata=visNotizParCal.jsp&notizia=142591&tabExt=ARTICOLI )

Dal sito di Report:

report parla del decreto Urbani (http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=188) (testo)
report parla del decreto Urbani (http://www.report.rai.it/ram/vid20040404.ram) (video)

Dal sito della Camera:

questione pregiudiziale (http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/odg/cam/fascicoli/20040331/20040331p4833.htm)
audizione informale del 5 aprile (http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/bollet/200404/0405/pdf/07.pdf)




UNA PICCOLA PARTE DELLA CONFERENZA STAMPA dove Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, interpreta così il decreto:


internet non è un porto franco, dobbiamo applicare le regole del mondo NON internet nè più nè meno perchè non posiamo consentire comportamenti illegali in internet.
il decreto definisce quello che dice la normativa europea

chiunque DIFFONDE AL PUBBLICO, (qui dice una cosa che si contraddice NDR) cioè NON è che metto a disposizione ma DIFFONDO di mia propria iniziativa per via telematica anche mediante programmi di condivisione materiale protetto da diritto d'autore è punito ecc... (e non è la stessa cosa? NDR) perchè il diritto d'autore c'è e deve essere rispettato, sia in internet che fuori. cosa chiediamo ali ISP? gli isp che abbiano avuto EFFETTIVA CONOSCENZA cioè nono chiediamo di controllare tutta la massa di dati che passa da loro (sarebbe antieconomico e inattuabile) ma SE venissero a conoscenza effettiva di questo comportamnto lo devono denunciare perchè sarebbe conoscenza di un illecito CUT ecc…





Invito tutti a non aprire altri thread sul decreto: se trovate nuove notizie postatele qui

Dalcor
02-05-2004, 11:45
In questi giorni il senatore Fiorello Cortiana ha lanciato sul suo sito personale (www.fiorellocortiana.it) un'iniziativa per affondare il decreto urbani.

Si propone a chiunque di suggerire a Cortiana il proprio emendamento al decreto e pubblicarlo sul forum del suo sito.

Lo scopo è di ottenere il più alto numero possibile di emendamenti per poterli presentare in aula e creare in questo modo ostruzionismo, l'unica "arma" rimasta ormai (pare) per fronteggiare questo decreto.

Il concetto che sta alla base di questa iniziativa è abbastanza semplice da ciò che ho potuto capire leggendo qua e la nella rete (correggetemi se sbaglio), e consiste in questo: qualunque emendamento presentato in aula DEVE essere preso in considerazione, cioè deve almeno essere DISCUSSO e poi VOTATO.

Che lo scopo della maggioranza sia quello di affossare ogni possibile emendamento al decreto per evitare di sforare il termine dei 60 giorni di validità dello stesso, è cosa abbastanza ovvia e prevedibile.

Ma che almeno abbiano vita dura nel farlo, che si ritrovino con un numero di emendamenti spropositato, il cosiddetto ostruzionismo.

Lo so che la cosa può sembrare fuori dal mondo ma è anche vero che ci siamo lamentati per settimane e settimane senza in effetti proporre nulla di concreto (vedi lettere con "minacce" di disdetta contratti adsl ecc.) e questa potrebbe essere davvero l'ultima occasione di dire no, e di dirlo di persona, a un decreto legge altrettanto fuori dal mondo.

Tra l'altro scrivere un emendamento è proprio facile, e l'emendamento può essere riferito a qualsiasi articolo e/o comma del decreto.

A questo indirizzo è riportato il testo da emendare: http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=6&forum=4

mentre qui è spiegato in modo chiarissimo come fare un emendamento: http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=10&forum=4

Si accede anche da qui: http://no-urbani.plugs.it/

Se volete dateci dentro con la fantasia!

Leron
03-05-2004, 08:57
by kernel32

Riflessione sul DL:
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48027

Leron
03-05-2004, 10:19
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48026

La Spagna abbatte l'IVA per contrastare lo scambio pirata

canapa
03-05-2004, 23:08
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48047

Speriamo tutti in Cortiana...

agma
05-05-2004, 12:53
Posto il link al forum di Cortiana che riassume come è andata ieri in commissione al Senato:

http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=259&forum=4

In sintesi, non c'è il tempo per far rivotare alla Camera il ddl e quindi la maggioranza vuole farlo passare al Senato così com'è.
Pare però che siano stati accettati due ordini del giorno di Cortiana, nel primo dei quali si "Impegna" il governo a cambiare tramite decreto legge la dizione "per trarne profitto" con "a scopo di lucro".

corsaronero
05-05-2004, 18:00
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48077
:( e' finita la liberta'......

corsaronero
06-05-2004, 14:04
leggete e riflettete....http://punto-informatico.it/p.asp?i=48081
:muro:

Dalcor
06-05-2004, 14:35
Visto che ci siamo riflettiamo anche su come siamo visti all'estero...

http://zeropaid.com/news/articles/auto/05052004b.php

Leron
06-05-2004, 14:58
trascrivo:


Jail for p2p users in new Italian law
posted by etabeta on May 05, 2004 @ 11:14am

The Italian cultural minister, Giuliano Urbani, has proposed a new law that has already been approved by the Italian parliament, and is waiting for Senate approval. The use of any means, including P2P networks, to exchange audiovisual material or software will become a felony punishable by up to 6 years in prison and the confiscation of all the hardware and media. This will be the most repressive law of its kind in the world, and is what happens when the Prime Miniter, Silvio Berlusconi, who controls practically all the media in the country, also has stakes in movie production (Medusa Film) and DVD rental outlets (Blockbuster Italia).
http://zeropaid.com/news/articles/auto/05052004b.php



traduzione:

Carcere per chi usa il p2p nella nuova legge Italiana

Il Ministro della Cultura italiano, Giuliano Urbani, ha proposto una nuova legge che già è stata approvata dal Parlamento italiano e sta aspettando l'approvazione del Senato. L'uso di tutti i mezzi, comprese le reti di P2P, per scambiare il materiale o il software audiovisivo si trasformerà in in un crimine punibile con fino a 6 anni in prigione e la confisca di tutti i supporti e mezzi. Questa sarà la legge più repressiva sul p2p nel mondo ed è ciò che accade quando il Primo Ministro, Silvio Berlusconi, controlla praticamente tutti i mezzi nel paese, inoltre ha ruoli nella produzione di film (produzioni Medusa) e nel noleggio/commercio dei DVD (Blockbuster Italia).

Kernel32
06-05-2004, 17:49
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48094
Ultime dichiarazioni di Cortiana

gabry182
06-05-2004, 17:52
pericolo scampato (x ora).. tutto rinviato al 18/5:D

Muskio
06-05-2004, 19:01
Stasera alle 22,35 su Radio 24 c'è un dibattito sul Decreto Urbani con sen. Cortiana (verdi) e On. Carlucci (FI). Si può intervenire con telefonate o SMS.
Per le frequenze andate QUI (http://www.radio24.ilsole24ore.com/) oppure seguitelo dal sito cn media player o real player ;)
La fonte è QUESTA (http://punto-informatico.it/forum/pol.asp?mid=621061)

gabry182
06-05-2004, 19:06
La fonte più attendibile è questa (http://www.raulken.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2199) (ma ne parlano anche winmxitalia e altri siti).

Ho assistito anche io stamani al dibattito in aula e non sono riusciti ad arrivare al decreto "urbani" che era quasi alla fine della scaletta:D

Adesso è rimandato e tenendo facendo 2 calcoli (dovrebbe scadere il 22 maggio) se slitta di nuovo siamo salvi (almeno x ora;) )

Muskio
06-05-2004, 22:05
L'intervento alla radio nn è ancora finito ma ormai mi è tt kiaro: il decreto x motivi di urgenza (promessa dello stato verso i produttori cinematografici e le case discografiche) verrà approvato così com'è ma, visto ke lo stato e la polizia postale nn possono assolutamente controllare il nostro traffico xkè la legge sulla privacy del 2003 impedisce ai provider di tenere i nostri dati se nn quelli necessari alla fatturazione, verrà ben presto modificato (stralciato) l'art.1 abolendo la pena del carcere e confermando una tassa su masterizzatori e supporti magnetici al fine di recuperare il mancato guadagno dei prodduttori dovuti alla pirateria. Ke fare ora? Sembrerebbe tt come prima...ma dobbiamo fidarci??? :confused:

Muskio
06-05-2004, 22:19
La Carlucci ha appena promesso pubblicamente ke se in senato l'art.1 nn verrà stralciato il 18/5 durante l'ultima discussione si prodigherà per farlo stralciare successivamente e TEMPESTIVAMENTE...sperem!!!

Dalcor
07-05-2004, 08:18
A questo indirizzo è possibile scaricare il file audio della "confessione" in diretta di Gabriella Carlucci rilasciata ieri a Radio24:

http://www.radio24.ilsole24ore.com/2024/archivio_index.htm

Resta solo un dubbio... sulla pagina del sito non compaiono "bollini blu" a garanzia del rispetto dei diritti d'autore...

Prima di iniziare il download forse sarebbe il caso che ognuno spedisse un'email al ministro Urbani per sapere se sta indebitamente "traendo profitto" da materiale protetto... :oink: :D :oink: :D :oink: :D :D :D :D

Leron
08-05-2004, 09:19
è disponibile anche l'MP3 dell'intervista


grazie a matteo1986



radio24_urbani.MP3 (http://web.tiscali.it/liani/radio24_urbani.MP3)

Kernel32
10-05-2004, 10:00
Basteranno i 750 emendamenti di Cortiana?
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48121

Dalcor
10-05-2004, 22:50
Quello ad essere in vigore è ancora il decreto nella sua prima versione, prima di tutte le modifiche apportate in discussione alla camera ed è valido per 60 giorni, cioé proprio fino al 22 di questo mese, il termine ultimo per essere trasformato in legge. Dopodiché, o diventa legge con le modifiche fatte finora o decade e tanti saluti a tutti.

La Stampa ha pubblicato nella rubrica di Anna Masera un articolo in cui riporta fra l'altro un intervento di Cortiana e cita le iniziative di mobilitazione nazionale che si stanno organizzando sul forum!

http://www.lastampa.it/Blog/default.asp

Inoltre pubblica 2 link interessanti:

www.mannasauro.com/volantino.pdf

www.mannasauro.com/nourbani.html

shambler1
11-05-2004, 23:21
bollino a pagamento ,cosi la siae non rischia di morire di fame e gli vengono le guanciotte paciocche.


http://punto-informatico.it/p.asp?i=48153
Per il consumatore l'insieme del DL Urbani provocherà un sensibile aumento dei prezzi. È probabile, poi, che il bollino virtuale sarà a pagamento se gestito dalla SIAE come già avviene per il bollino fisico





http://punto-informatico.it/p.asp?i=48151 ancora urbani ..che amore quest'uomo

w.tommasi
12-05-2004, 09:15
E questo ??? (http://punto-informatico.it/p.asp?i=48153)

Mi pare ke la fazenda si stia ingrossando ...

Ed inotre :
In più il 6 maggio, durante la conferenza stampa al Senato, l'onorevole Carlucci ha espressamente confermato di aver introdotto quelle norme, che ha riconosciuto essere sbagliate, su richiesta e documentazione della SIAE.

Al rogo !!!!

Bandit
12-05-2004, 13:10
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48151 ancora urbani ..che amore quest'uomo [/QUOTE]

Ma questa legge quindi vuole controllare cosa viene scritto nei siti e nei forum? :confused:

FabioD77
12-05-2004, 13:42
Originariamente inviato da M4st3r
Se ne parla già in un altro post proprio in questa sezione .. non mi va di fare il saputello né tantomeno di sostituirmi al moderatore, però cerchiamo di non divagare e di mantenerci In-Topic, visto il lavoraccio che il nostro Leron ha fatto per fare pulizia in questo thread .. se ci mettessimo qui a fare un elenco delle schifezze che ogni ministro ci propina non finiremmo più :rolleyes:
Hai ragione: ecco il link Altra furbata del nostro Urbani! (http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=683244)

Kernel32
14-05-2004, 11:59
Domani a Roma mobilitazione anti DL Urbani:
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48206

marcus24
18-05-2004, 00:09
Urbani teme la disfatta
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48243

:cool:

gabry182
18-05-2004, 09:55
è in corso il dibattito al senato. Stà parlando cortiana (l'unico che forse ha capito qualcosa!)
Ho postato sotto gli interventi degni di nota. La maggior parte degli altri sono stati luoghi comuni espressi da persone completamente all'oscuro della realtà:D

gabry182
18-05-2004, 10:50
MODICA (DS-U)
Signor Presidente, onorevoli colleghi, dà sempre un senso di inutilità parlare di questioni al nostro ordine del giorno in un momento così tragico per il nostro Paese e per il mondo a causa della guerra in Iraq, ma il nostro lavoro deve continuare. Iniziamo quindi a parlare del decreto-legge al nostro esame. Visti i tempi limitatissimi a disposizione, mi limiterò a fare qualche osservazione sull’articolo 1, cioè su quella parte del provvedimento che si riferisce al contrasto alla cosiddetta pirateria telematica.

Ebbene, dobbiamo lamentare ancora una volta che si utilizza lo strumento del decreto-legge, che a norma della Costituzione dovrebbe essere riservato a casi di vera necessità e urgenza, per temi che avrebbero bisogno di grande riflessione. In particolare, in questo momento in tutti gli Stati si studiano tecniche legislative adeguate per reggere il mondo di Internet e della rete e noi ci stiamo lanciando, con una discussione caratterizzata da interventi di quattro minuti per ogni senatore, ad esaminare un decreto-legge, che va convertito entro 60 giorni, il quale contiene una norma veramente pericolosa (di polizia) su questo tema complicatissimo e che affronta anche altre tematiche, in parte in modo soddisfacente.

So benissimo che il relatore Asciutti e il ministro Urbani - spero lo confermino in sede di replica - si sono dichiarati disponibili a rivedere questa norma; ma che modo di legiferare è questo? Legiferiamo sapendo già che lo facciamo male.

Voglio ora entrare nel merito facendo riferimento all’assurda introduzione di una nuova forma di reato che, leggo, consisterebbe nel comunicare al pubblico, immettendola in rete per trarne profitto, un’opera dell’ingegno protetta da diritto d’autore. Ci rendiamo conto di cosa stiamo affermando? Ci rendiamo conto che chiunque di noi disponga di un sito, eventualmente anche residente sul proprio computer di casa, commette un reato inserendo nello stesso una parte, anche piccola, di un’opera dell’ingegno protetta da diritto d’autore? Si comprende che cos’è la rete?

Si comprende cos’è questo straordinario deposito di conoscenza distribuita, che riguarda centinaia di milioni di persone collegate in tutto il mondo, senza distinzione di nazionalità, di lingua, di religione e di altro, che in questo modo hanno fatto crescere effettivamente le possibilità del sapere? Ci si rende conto che stiamo qualificando come reato l’atto di mettere sul sito una parte o la totalità di un’opera dell’ingegno?

Facciamo un esempio, per capirci. Se nella pagina principale di un mio sito inserisco una strofa o una parte di una poesia di un autore contemporaneo, in quel momento violo la norma che imprudentemente stiamo inserendo nella nostra legislazione. È chiaro che il punto cruciale riguarda la sostituzione del concetto di lucro con quello di profitto. Occorre intervenire perché c’è un’enorme differenza tra i due concetti e si rischia veramente di fermare una delle fonti maggiori di innovazione, anche culturale e non solo tecnologica, del mondo odierno.

gabry182
18-05-2004, 10:51
CORTIANA (Verdi-U)
Signor Presidente, signor Ministro, colleghe e colleghi, già il collega Modica è entrato nel merito di alcune riflessioni che stiamo iniziando progressivamente a condividere in sempre più persone. Credo che buona pratica per i parlamentari dovrebbe essere quella di conoscere prima di deliberare. In particolare, nel caso in esame non ci troviamo di fronte ad un nuovo supporto informativo che succede alla radio, al telefono ed alla televisione, ma ad uno strumento che presuppone potenzialità, peraltro anche di convergenza rispetto agli strumenti che ho nominato, e che definisce un sistema di comunicazione complesso, non semplicemente un supporto informativo.

Dovremmo prima di tutto - e per questo apprezzo il parere positivo espresso in Commissione dal Ministro sull'ordine del giorno contenente l'impegno a istituire una Commissione d'inchiesta bicamerale - capire fino in fondo questo sistema e le sue implicazioni. Peraltro, i colleghi dovrebbero capire che non si tratta di una questione che riguarda, ad esempio, gli ingegneri informatici perché quello di cui ci occupiamo diventerà il substrato di comunicazione nella società della conoscenza. Siamo ormai entrati appieno nell'era digitale. Dobbiamo averne consapevolezza.

Se, viceversa, proviamo, in questa dimensione, a protrarre e ad estendere rendite di posizione - legittime - legate a modelli di business precedenti, a produzione di beni materiali o non materiali in ambito analogico, potremmo produrre disastri perché saremmo costretti, per forza di cose, ad usare vie coercitive, peraltro di dubbia praticabilità dal punto di vista tecnologico. Vie coercitive per tentare di ridurre questa complessità ad una semplificazione simile a modelli industriali e commerciali precedenti.

Quindi, colleghi, in primo luogo dovremmo conoscere la questione per poi ragionare su come agire. È evidente che il diritto di autore esiste, così come la proprietà intellettuale ed è bene che gli autori vengano riconosciuti. È bene però che tutto ciò accada senza pregiudicare quella potenziale complessità del sistema di comunicazione, come evidenziato dal collega Modica, che si configura come un vero e proprio sistema cognitivo a cui concorrono milioni di persone con una grande dinamicità nello spazio e nel tempo. I computer dialogano tra loro ovunque e nelle fasce orarie più svariate. Si dà luogo ad una sorta di cervello mobile che risulta una vera e propria impresa cognitiva collettiva straordinaria. In un'epoca di potenziale scontro di civiltà tra logiche potenti e prepotenti da guerra permanente e preventiva e derive di tipo integralista, viviamo in questa rete l'unico grande momento di dialogo universale.

Questo è un aspetto straordinario che pregiudicheremmo in un modo peraltro demenziale, mi sia consentita l'espressione. Ciò non soltanto in riferimento all'aspetto (contrario anche alla recente direttiva europea) che equipara lo scambio di file musicali e di immagini a fini non commerciali e non di lucro alla pirateria, introducendo la dizione "profitto", ma anche per via del bollino sui masterizzatori e sui software di masterizzazione. Così facendo, finiamo con il porre il nostro Paese al di fuori del contesto mondiale internazionale, peraltro - come rilevavo poc'anzi - con delle chiavi assolutamente aggirabili per via tecnologica, ma anche per via commerciale e legale.

Rischiamo di pregiudicare la possibilità che il nostro Paese concorra, rivestendo un ruolo da protagonista, allo sviluppo dell'innovazione che si configura come uno dei possibili sviluppi anche di natura commerciale, imprenditoriale e occupazionale per il futuro. Il tutto, però, con questa chiave particolare che riguarda le dimensioni cognitive e che quindi ha in sé non soltanto aspetti prettamente industriali, ma anche aspetti riguardanti la qualità e la capacità culturale di un Paese.

Ebbene, sia in Commissione che in altre occasioni successive di dialogo ho avvertito una disponibilità da parte della maggioranza e del Ministro ad individuare vie che possano evitare tale tipo di preclusione. Mi dispongo ad ascoltare laddove vi fosse tale effettiva disponibilità.

Insieme al mio Gruppo ho messo a punto con il popolo della rete i 750 emendamenti che sono stati depositati - pratica concreta delle democracy di cui si occupa purtroppo soltanto il ministro Stanca - dimostrando concretamente quando parliamo di un sistema complesso di comunicazioni, di un vero e proprio sistema di impresa cognitiva collettiva che questo è, tant'è che questo abbiamo fatto ed i nostri emendamenti sono frutto di quel lavoro comune condiviso. Tale lavoro è fuori da ogni demagogia perché le proposte sono state lasciate alla nostra autonomia parlamentare, ma è teso alla costruzione di processi di partecipazione condivisi e, soprattutto, pubblici e trasparenti.

gabry182
18-05-2004, 11:00
ACCIARINI (DS-U)
Signor Presidente, mi richiamo fondamentalmente a quanto già detto dai colleghi intervenuti sul fatto che la velocità nel legiferare su questo tema ha portato a delle conseguenze non positive. In particolare, voglio illustrare le scelte che la Camera fece a suo tempo, che certamente hanno comportato alcuni miglioramenti rispetto al decreto-legge iniziale. Si deve dare atto del fatto che, ad esempio, sono state ricomposte le prerogative dell’autorità giudiziaria rispetto all’autorità di polizia. Si è pertanto rinormalizzato la procedura però, nel realizzare quest’operazione di intervento rispetto al decreto-legge, che ha preteso di regolare rapidamente e senza il necessario approfondimento una materia estremamente delicata, si è incorsi nell’errore che è già stato sottolineato.

È mia intenzione sottolineare il seguente tema. È chiara la volontà che emerge dalla discussione parlamentare alla Camera di escludere lo scambio di file tra privati senza scopo di lucro dall’applicazione della normativa sulla tutela del diritto di autore, che non si vuole minimamente mettere in discussione come principio generale e che anzi si ritiene estremamente importante regolare.

Essendo chiara questa volontà, oggi il testo a nostro esame non rispetta la suddetta volontà perché esprime con un termine molto generale, tra l’altro usato in una maniera che sentenze della Cassazione dimostrano equivoco e portare ad una considerazione di natura generale che non riguarda il mero accrescimento patrimoniale, che è invece quello espresso dal concetto del fine di lucro che è stato improvvidamente e impropriamente sostituito. È chiaro che adesso bisogna ristabilire la condizione di partenza e tornare a formulare un testo che rispetti quella che comunque era una diffusa volontà parlamentare, volta a permettere al popolo della rete di agire attraverso gli scambi senza incorrere in sanzioni. In questo modo, tra l’altro, si andrebbe incontro ad una volontà che è stata espressa.

Il problema è dato dai tempi, signor Ministro. È chiaro che nel momento in cui questo decreto-legge viene convertito in legge e agisce, di fatto gli scambi di file tra privati senza fini di lucro, il cosiddetto file sharing, è perseguibile. Bisogna dirlo con chiarezza. Chiediamo che sia rapidissimo l’intervento governativo volto a ristabilire la situazione, altrimenti, essendoci chiaramente degli interessi contrapposti, si rischia di arrivare a fare qualcosa che in realtà non si voleva fare. Rendere difficile la vita ai disonesti è giusto, ma non lo è rendere impossibile la vita agli onesti. Questo è il rischio che in questo momento il testo a nostro esame porta con sé.

gabry182
18-05-2004, 12:28
URBANI, ministro per i beni e le attività culturali
Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho almeno due ragioni per rivolgermi con gratitudine al Senato nella discussione di questo provvedimento, prima in Commissione e ora in Aula. Come a tutti noto, questo provvedimento riguarda quattro campi principali. Con espressione significativa, ancorché impropria della stampa, si è parlato di un decreto salvacinema, salvamusica, salvadiritti d’autore, salvadilettanti. Infatti, in tutti questi campi esistono, per volontà non nostra, emergenze che richiedono, data la delicatezza e l’urgenza degli interventi, di intervenire con uno strumento altrimenti improprio, il decreto-legge, per salvare, è il caso proprio di dirlo, il finanziamento pubblico o il funzionamento di importanti istituzioni in essi operanti.

L’intervento dei colleghi senatori, prima in Commissione e ora in Aula, ha evidenziato come il punto di maggiore controversia abbia riguardato uno solo di questi quattro campi, quello inerente le misure di contrasto alla cosiddetta pirateria telematica, che abbiamo introdotto in particolare per quanto riguarda la pirateria cinematografica ma che poi la Camera ha esteso a tutte le forme dello spettacolo, compresa in particolare la musica.

Dicevo che ho due ragioni per ringraziare il Senato. In primo luogo, per aver salvato gran parte di queste misure "salva molte cose" e per aver condiviso con noi il ricorso a questo strumento insolito per combattere tali emergenze. È di grande conforto saperlo, perché ciò non solo legittima la nostra proposta normativa in materia ma consente di combattere in tempi brevissimi tale emergenza.

In secondo luogo, ringrazio anche i colleghi senatori per le osservazioni critiche che hanno riguardato invece il quarto argomento, cioè quello inerente alle misure di contrasto contro la pirateria telematica. Sono sicuro che il complesso di tali osservazioni ci metterà in grado come Paese di migliorare rapidamente e considerevolmente le prime misure proposte.

Come si è evidenziato nel corso del dibattito, sulla materia è in corso esclusivamente una discussione sui mezzi, non sui fini, sui quali siamo tutti d’accordo, compreso lo spirito con il quale progressivamente andremo avanti. Saremo sempre più il Paese europeo che ha dimostrato più coraggio e lungimiranza nel tentare di combattere efficacemente tale fenomeno. Sono consapevole, e nel dibattito in Commissione ne abbiamo dato conto, che essere pionieri in tale campo comporta rischi notevoli, in particolare quello di sperimentare in corpore vili qualche misura, compiendo un atto di coraggio. Occorre pertanto anche l’umiltà di imparare strada facendo per approntare il prima possibile strumenti aggiuntivi in questo campo.

Si è parlato, ad esempio, dell'opportunità di creare un gruppo tecnico presso il dipartimento per l'innovazione tecnologica in maniera tale da fare quanto più possibile tesoro delle esperienze vissute al suo interno. Assumo formalmente l'impegno di parlarne con il collega Stanca per attivare nel più breve tempo un gruppo di lavoro tecnico che si muova in quella direzione. Al contempo, a nome del Governo sono estremamente favorevole all'idea di istituire - qualora il Parlamento accedesse a tale possibilità - una Commissione bicamerale con funzioni di studio e monitoraggio sistematico di questo argomento. Ciò perché in questo settore, al di là del fatto che oggi il nostro è Paese pioniere in Europa per il fatto di legiferare in questa materia, le cose cambiano quasi quotidianamente. Cambiano le tecnologie, gli usi e le esperienze tratte dagli usi delle stesse; ma cambiano anche le normative. Sappiamo tutti, ad esempio, che l'esame presso il Parlamento europeo di una direttiva in proposito è in fase avanzata.

Ebbene, questa continua evoluzione delle sfide che abbiamo di fronte richiede un monitoraggio sistematico, il più ampio ed apprezzato possibile e, aggiungo, il più sereno possibile dal momento che la legislazione è già di per sé difficile in questo campo. In proposito, sono state fatte alcune citazioni colte che ho molto apprezzato, a cominciare da quella di Popper. Mi permetto di aggiungerne un'altra: tutti i lettori dell'opera di Hayek dedicata ai rapporti tra legge, legislazione e libertà sanno bene quanto sia difficile, al momento di legiferare, salvaguardare in modo ottimale il rispetto della legge e quello della libertà dei soggetti.

Si tratta di un settore delicatissimo dove purtroppo è facile sbagliare. Pertanto, dobbiamo legiferare nei limiti in cui la nostra Costituzione ce lo consente con un'attitudine di tipo sperimentale. Dobbiamo saper apprendere dalle esperienze che facciamo. Pertanto, credo che le stesse osservazioni critiche mosse nei confronti dell'iniziativa del Governo possano risultare estremamente utili e possano essere accolte attraverso lo strumento degli ordini del giorno. Al riguardo, tengo a precisare che non considero gli ordini del giorno uno strumento per gli archivi. In questo caso essi rappresentano uno strumento immediato di indirizzo per il legislatore che prima interverrà a correggere eventuali errori (sia quelli noti che quelli che dovessero emergere in un prossimo futuro) meglio sarà.

La possibilità, onorevoli colleghi, ce l'abbiamo perché tutti sappiamo che in tempi rapidissimi dovremo porre mano al provvedimento annuale recante interventi nel settore dei beni e delle attività culturali, dello spettacolo e dello sport. Si tratta di un appuntamento parlamentare annuale ed è buona prassi utilizzare questo strumento in termini di grande consenso reciproco perché - come è noto - si richiede che possano deliberare le Commissioni in sede legislativa e che quindi possano essere le stesse Commissioni di merito competenti a legiferare. Credo che questo rappresenti il massimo delle garanzie reciproche nel senso che quel decreto si scrive assieme.

Personalmente ritengo consigliabile non solo approvare ordini del giorno condivisi, ma trasfondere il prima possibile il contenuto degli stessi in questo progetto di legge parlamentare che potrebbe rappresentare la sede ottimale sia per gli argomenti che per la rapidità del procedimento con cui tutte queste misure verranno tradotte in legge.

È stato ricordato, infatti, che qualche opportuna correzione al testo approvato dalla Camera possa e debba riguardare anche lo stesso campo dello sport, l’ordinamento sportivo in generale e più in particolare i rapporti tra il mondo dilettantistico e il CONI, per la semplice ragione che tutti condividiamo che la certificazione delle attività sportive delle società dilettantistiche debba comunque essere fatta dal CONI per dare unitarietà a tutto ciò che in materia dilettantistica sfocia poi in competizioni sportive a carattere nazionale che rientrano nelle competenze tradizionali del Comitato olimpico e, nel caso italiano, del CONI.

Chiedo al Senato il sacrificio di legiferare in un modo che normalmente è da tutti riconosciuto non opportuno, cioè attraverso lo strumento della decretazione di urgenza, nel riconoscimento che alcune materie richiedono un intervento urgente ancorché riconosciuto come imperfetto. Si tratta di imperfezioni che sono compatibili con la natura del provvedimento di urgenza e che non pregiudicano la possibilità del miglioramento a posteriori in tempi brevi.

Del resto, anche nel campo della pirateria, per darvi una dimensione del fenomeno, è necessario guardare alle travi e non alle pagliuzze, che sarà possibile eliminare successivamente. Si tenga poi conto del fatto che nel nostro Paese si è evidenziato, di quinquennio in quinquennio, un sostanziale decremento dei trasferimenti pubblici del Fondo unico dello spettacolo in termini reali di valore. Come sapete l’intero FUS ammonta a 1.000 miliardi delle vecchie lire. Mi esprimo ancora in questi termini perché nella contabilità tradizionale la formulazione delle cifre avveniva in lire e dunque mi viene naturale equalizzare le cifre in euro in vecchie lire.

Ebbene, la pirateria è stimata dagli operatori del settore dello spettacolo, per ciò che riguarda le minori entrate derivanti dall’evasione dell’IVA, in cifre che si aggirano intorno ai tremila miliardi di lire e, per ciò che riguarda i mancati guadagni degli operatori stessi, in cifre superiori agli ottomila miliardi di lire. Fatto un calcolo netto, a prescindere da tutto ciò che riguarda il trasferimento di file a fini privati tra giovani - e concordo totalmente con quanto è stato detto, per cui auspico che attraverso un ordine del giorno si possa poi trasfondere tale questione nell’ambito del futuro provvedimento legislativo in fase di ipotesi -, che faccia esclusivo riferimento ai furti e alla pirateria intesi in senso delittuoso, classico, di diritto comune, di cui parlava il senatore Compagna, bisogna tener conto delle cifre di cui parlavo.

Mille miliardi per il vecchio FUS, mentre l’ordine di grandezza derivante dalla somma tra i danni arrecati all’erario e quelli ai privati è pari a dodicimila miliardi di vecchie lire. Una piaga di questo genere richiede o no un intervento emergenziale? Credo che lo richieda, anzi lo imponga a tutti.

Questo naturalmente non lo dico per difendere l’intera formulazione dell’attuale articolo 1, di cui riconosco che una parte cospicua è migliorabile in fretta, ma soltanto per mettere i senatori di fronte a questa non facile scelta: legiferare in termini perfezionistici e lasciare che tutti i problemi del cinema, della musica, dello sport dilettantistico, della pirateria vadano avanti come avviene oggi oppure legiferare in termini emergenziali ma con l’impegno reciproco di rispondere e rimediare alle pagliuzze di cui parlavo prima in tempi molto brevi in maniera tale da innalzare nel contempo le dighe nei confronti di queste autentiche calamità.

Consentitemi di concludere l’intervento con una piccola battuta. Nel corso del dibattito, parlando di musica e in particolare della difficile situazione nella quale si trovano non da oggi le fondazioni lirico-sinfoniche (situazione che richiede un intervento d’urgenza), ho notato sia in Commissione - risulta dai resoconti - sia oggi in questa sede che quasi tutti i colleghi siano incorsi in un lapsus freudiano molto simpatico. Molti senatori non hanno parlato di fondazioni lirico-sinfoniche bensì di enti lirico-sinfonici. In sostanza, hanno usato la vecchia dizione, quella esistente prima della legge di riforma.

Ciò è indicativo del fatto che riconoscono che la trasformazione da enti a fondazioni non ha francamente comportato grossi mutamenti per quanto riguarda gli antichi problemi strutturali. È contro detti antichi problemi strutturali che si giustifica il ricorso ad un decreto-legge. Vi assicuro che anche il Governo ne avrebbe fatto volentieri a meno. Non è questo il modo migliore per procedere. In un sistema bicamerale poi, all’emergenza del legislatore si aggiunge inevitabilmente anche quella dei legislatori frettolosi, data la natura dello strumento, degli altri settori.

La conclusione è che qualche pagliuzza viene fuori. Tuttavia, con il conforto delle vostre osservazioni e soprattutto dell’impegno ad usare uno strumento - se mi permettete - a quattro mani come quello che ho evocato prima, credo sia possibile non solo salvare le questioni per le quali il decreto in esame è stato concepito, ma anche effettuare una rapida correzione delle non poche pagliuzze esistenti messe utilmente in evidenza, grazie al controllo del Senato, per il nostro Paese.

shambler1
18-05-2004, 17:34
Cortiana ha ritirato gli emendamenti (ordini superiori) il decreto è passato integralmente . Il file sharing è finito; la legge è definita pionieristica e coraggiosa ed è vero: come i pionieri che , coraggiosamente, sparavano agli indiani.
"ehi che coraggio Billy Joe Bob, a sparare a quell'indiano da 200 metri!".

Leron
18-05-2004, 20:02
IL DECRETO URBANI E' LEGGE DELLO STATO

http://webnews.html.it/news/2087.htm

Il Decreto Urbani è legge dello Stato. Con l'ultima votazione del Senato diventa legge dello Stato uno dei più contestati decreti sulla rete Internet. Pronta una modifica in tempi brevi per scongiurare il carcere per l'"uso personale"

Il Senato ha approvato oggi in via definitiva il Decreto Legge Urbani. Il Decreto Legge che reca norme contro "la diffusione telematica abusiva di materiale audiovisivo" e "a sostegno delle attività cinematografiche e dello spettacolo" diventa legge dello Stato con voto favorevole per la maggioranza, contrario per Verdi, Rifondazione Comunista e Comunisti italiani e astensione per l'Ulivo. Ma il Parlamento è pronto a modificarlo di nuovo.

Il Senato ha anche approvato un ordine del giorno che impegna il Governo ad una modifica in tempi brevi delle norme sulle sanzioni penali per chi diffonde materiale audiovisivo, sul bollino virtuale SIAE e sugli aumenti per i dispositivi di conservazione digitale.

Di fronte agli impegni del governo anche i 750 emendamenti presentati dal senatore Verde Fiorello Cortiana a fini di ostruzionismo sono stati ritirati. Ritirati quasi tutti gli altri emendamenti da parte dei senatori di opposizione.

Alla fine dunque si risponderà piccola legge Urbani con una legge ancora più piccola che servirà a riparare i danni della prima formulazione.

Non si conclude dunque l'iter della prima legge in Italia che toccava da vicino il file sharing. Approvato su forti pressioni dello stesso Urbani nel marzo 2004, il Decreto Legge numero 72, 22 marzo 2004 era, nella prima formulazione, una legge pot-pourri che oltre a trattare nel primo articolo le norme per combattere la condivisione di materiale protetto su Internet, includeva anche dispositivi per favorire la diffusione delle opere cinematografiche e dello spettacolo. In questa prima formulazione le pene solo per chi condivideva filmati protetti da diritto d'autore arrivavano a 1500 euro.

Il Decreto viene promulgato dal Presidente della Repubblica il 22 marzo. Entro il 22 maggio, dopo 60 giorni, deve essere convertito in legge, pena il decadimento. Nei primi giorni di Aprile il decreto passa all'esame della commissione Cultura della Camera dei Deputati con relatrice Gabriella Carlucci. Monta intanto la protesta degli utenti del Web, ma lo scherzetto che si prepara loro è una vera beffa.

Le lobby della SIAE e dell'industria cinematografica si danno da fare. In Commissione il decreto riformula le pene: elimina la sanzione iniziale di 1500 euro per chi condivide file fra utenti ma introduce, senza che nessun parlamentare se ne renda aparentemente conto, una correzione alla legge sul diritto d'autore che sanziona con il carcere chi "per trarne profitto" mette in condivisione un'opera protetta, sostituendo la precedente e più restrittiva formulazione "per fini di lucro". Introduce anche, assieme ad altre modifiche, un bollino virtuale SIAE da inserire nei siti Web che presentano opere d'ingegno e una tassa sui supporti di memorizzazione digitale di 0,36 euro per GByte e una tassa sui software di masterizzazione da corrispondere alla SIAE.

La prima correzione non è da poco, i termini "profitto" e "lucro" sono ben documentati nella giurisprudenza italiana in materia di diritto d'autore e suddividono i casi di uso personale (il "profitto" che se ne trae non comprando l'opera) e il "lucro" (il guadagno che se ne trae vendendo l'opera). Più in là la Carlucci si giustificherà dicendo che la Commissione credeva di venire incontro alle esigenze degli utenti non avendo compreso la portata delle modifiche.

La legge viene approvata dalla Camera dei Deputati il 22 aprile e il giorno dopo viene trasmessa al Senato che la discute in Commissione cultura fra il 27 e il 5 maggio. La trattazione in commissione, oltre ad alcuni aggiustamenti sugli altri articoli, si incentra sulla norma che prevede il carcere per gli utenti che condividono file "per trarne profitto". Tutti sembrano ora dare ragione agli utenti: nessuno si dichiara favorevole alla norma che equipara chi per uso personale scarica file dalla rete con chi lo fa come attività criminale per fini di guadagno, truffando sia i detentori di diritto d'autore sia lo Stato per mancati incassi d'IVA e tasse.

C'è troppo poco tempo per correggere il decreto: il 22 maggio è sempre più vicino e tutti i finanziamenti allo sport e al cinema cadrebbero nel vuoto. Le ipotesi per cambiare triettoria sono varie: l'ostruzionismo per far decadere il decreto, lo stralcio del primo articolo riguardante la pirateria dal decreto legge, un ordine del giorno che impegni il governo a riparare con norme successive. Il senatore verde Fiorello Cortiana presenta 750 emendamenti per far decadere il decreto e contemporanemente in commissione presenta alcuni ordini del giorno per impegnare il Governo alla modifica del decreto.

Il resto è storia di queste ore. Sia il ministro Urbani, sia il relatore Asciutti si impegnano a rivedere le norme, auspicano la creazione di un gruppo di lavoro sulla materia e presentano un ordine del giorno che si avvicina a quelli del senatore Cortiana. Cortiana e gran parte dei senatori ritirano i propri emendamenti, il Governo esprime parere contrario su tutti gli altri. Si va alla votazione, il Decreto passa e diventa legge di Stato.

Leron
18-05-2004, 20:21
UPDATE 18 MAGGIO, ECCO COSA COMPORTA IL PRIMO ARTICOLO DEL DECRETO



Il Decreto Urbani è legge dello Stato. Con l'ultima votazione del Senato diventa legge dello Stato uno dei più contestati decreti sulla rete Internet. Pronta una modifica in tempi brevi per scongiurare il carcere per l'"uso personale"


INFORMAZIONI (non ancora certe)

Cosa cambia con la nuova legge?

Per chi immette e scarica per uso personale copie pirata, la sanzione (passata da 1.500 a 154 euro come previsto dalla legge sul diritto d'autore), sale a 1.032 in caso di reiterazione.

Resta la confisca dei materiali e la pubblicazione della condanna sui giornali per chi duplica cd e dvd non per scopo personale.

Sanzioni penali invece per chi fa commercio o trae profitto dall'illecita attivita' (reclusione da tre mesi a sei anni)
(occhio che non sta scritto "a scopo di lucro" ma "per profitto" e il solo prendere l'opera senza pagarla può essere interpretato come profitto, è uno dei punti che dovranno essere cambiati ma per ora è così )

Lo scambio di brani musicali e audiovisivo (file-sharing) e' consentito solo a condizione che si tratti di file dotati degli appositi avvisi informativi, previsti dalla legge sul diritto d'autore. Se il file non sara' provvisto di avviso, chi lo immette commettera' un reato

Introdotto un prelievo del 3% per i produttori, destinato alla Siae, sul prezzo di listino dei masterizzatori. Se la quota non viene versata comporta una sanzione doppia (6%) per i produttori

Introdotta una tassa di 0,36 euro al GB per tutti i supporti di memorizzazione atti a ospitare opere protette da diritto d'autore (fate i conti di quanto vi costerà il prossimo HD)

Affidato all'autorita' giudiziaria e non al ministero dell'Interno il compito di intervento per violazioni per via telematica (come previsto da art.15 Costituzione).

Eliminato il rafforzamento sulla funzione di controllo dei provider .



VISTO CHE I PROVIDER NON HANNO PIU' L'OBBLIGO DI CONTROLLO, COME MI BECCANO?

Come hanno sempre fatto: controlli campione nel p2p.
Tutti i più importanti sistemi di p2p sono molto facilmente rintracciabili dall'indirizo IP che è associato alla macchina.

in pratica si presume che facciano così:

-beccano qualcuno a caso e scaricano da lui qualcosa
-verificato che quella cosa era protetta da D.A. ora hanno le prove che l'utente associato al tal idirizzo IP faceva uso illegale del p2p, essendo quindi sospettato di reato non può più avvalersi della legge sulla privacy
-dopo aver ottenuto il mandato vanno dal provider e si fanno consegnare i LOG (non che possano ottenere molto da questi) e possono far scattare la perquisizione.

COSA CAMBIA RISPETTO A PRIMA?
Nel metodo di investigazione niente. verrà sempre beccata gente a caso, che magari si sente sicura perchè scarica poco, perhè è impossibile con questo sistema stabilire quanto effettivamente ha scaricato un utente fino a quando non lo verificano con la perquisizione.

imtheking
19-05-2004, 00:47
come segnalato in precedenza,un gruppo d circa 200-300 utenti ha indetto uno sciopero delle connessioni x il 25 maggio...se volete info:



http://www.irclab.com/no-urbani/forum/viewtopic.php?p=1292#1292

gabry182
19-05-2004, 13:20
Beppe Caravita ha parlato con Paolo Nuti, presidente Aiip, cofondatore di internet in Italia e vecchio amico.

Lui è a Bruxelles ma hanno concordato per la seguente iniziativa.


Ecco l'email:

Questa e mail verrà mandata da migliaia di utenti ai propri provider:

Anonimi ha scritto:
Oggi parte questa lettera al mio provider.
Propongo di inviarne quante più possibili DA SUBITO


Con la presente Vi comunico quanto segue:

se entro 60 gg dalla data di scadenza del mio contratto, l'ormai famigerato decreto Urbani, convertito in legge il 18/05 c.a., non sarà stato modificato
- eliminando il bollino SIAE,
- eliminando la tassa su supporti e masterizzatori
- ripristinando lo scopo di lucro al posto del semplice profitto come discrimine fra uso personale e industria del falso,
Vi verrà inviata dal sottoscritto comunicazione di disdetta del servizio ADSL.

So benissimo che la Vostra Azienda non ha niente a che fare con tale decreto, anzi, è probabilmente contraria, tuttavia converrete con me che sarete Voi a dover subire le conseguenze di un probabile calo di interesse nei confronti della banda larga, prodotto dalla suddetta legge.
Di conseguenza, Vi invito a fare quanto in Vostro potere per rimuovere le assurdità di cui sopra, che ostacolano gravemente lo sviluppo di internet nel nostro paese e quindi nuociono al Vostro business.
Se questo governo non si cura minimamente delle opinioni della gente, forse sarà più sensibile alle pressioni delle aziende.

RingraziandoVi anticipatamente per quanto potrete fare, Vi invio cordiali saluti


Credo che l'Aiip, che ci ha sempre sotenuto nella nostra capagna per una internet aperta e serena per tutti, vorrà dare notizia di questo sciopero dell'Adsl mirato a che il ministro Urbani rispetti puntualmente gli impegni pubblicamente presi.


Diffondete la notizia con lettera in altri forum e tramite e-mail

Grazie e dateci una mano! Abbiamo tutti interesse a una internet aperta, serena e in crescita per tutti!

commenti sull'altra discussione altrimenti leron s'inc...;)

pippo1957
19-05-2004, 19:39
Approvate le nuove norme sulla pirateria online volute da Urbani
Maggioranza e opposizione d'accordo: "Vanno modificate"
Il decreto sul "p2p" è legge
ma non piace a nessuno
Il testo varato per non far cadere le misure a favore del cinema


Il ministro Urbani

ROMA - Il Senato ha approvato il decreto Urbani sulla pirateria. Diventa dunque legge il contestato provvedimento che introduce sanzioni amministrative e penali per chi scambia file protetti da copyright attraverso servizi peer-to-peer come KaZaA o WinMX. Una legge della quale tutti (il ministro proponente, la maggioranza, l'opposizione) riconoscono i limiti e che un senatore di Forza Italia definisce addirittura "deleteria per il Paese".

Il decreto Urbani, varato a marzo in Consiglio dei ministri, arriva all'approvazione quasi fuori tempo massimo. Per questo, ieri il ministro dei Beni Culturali si è presentato in Senato chiedendo l'approvazione del testo senza modifiche e promettendo rimaneggiamenti futuri. "Chiedo al Senato il sacrificio di legiferare in modo normalmente ritenuto non opportuno, cioè attraverso lo strumento della decretazione d'urgenza", ha detto Urbani.

Il testo licenziato dal Senato mescola in un unico calderone provvedimenti contro la pirateria e misure d'urgenza a sostegno dell'industria cinematografica. Il Governo ha fatto leva su queste ultime per ottenere l'approvazione della legge, promettendo che la parte riguardante la pirateria sarà riesaminata. "Ci troviamo a chiudere un provvidemento con un articolo, il primo, che è deleterio per il Paese", ha dichiarato Franco Asciutti, senatore di Forza Italia. "Non abbiamo risolto i problemi perché non c'è tempo di rimandare il decreto alla Camera".
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La vecchia legge sul diritto d'autore del 1941 prevedeva sanzioni penali per chi diffondesse materiale protetto "a fini di lucro". Il decreto Urbani modifica questa dicitura in "per tarne profitto", una definizione che, secondo molte interpretazioni di giurisprudenza, include anche chi non ottiene un diretto guadagno pecuniario dallo scambio di file. In altri termini, gli utenti di KaZaA rischiano il carcere, mentre chi si scarica un brano protetto da copyright può ricevere una multa che va da 154 a 1.032 euro. Asciutti e i senatori dell'opposizione puntano il dito contro questo punto della legge e anche contro la previsione di un bollino Siae per i file scambiati su Internet e di una nuova tassa sui masterizzatori.

La necessità di varare le misure a sostegno del cinema ha convinto anche l'opposizione a ritirare tutti i suoi emendamenti, sostituendoli con ordini del giorno nei quali si sollecita il Governo a modificare in tempi brevi la parte di legge riguardante lo scambio di file via Internet. Al momento del voto, i partiti della lista Prodi si sono astenuti, mentre Verdi e Comunisti italiani hanno votato contro.

"Il nostro giudizio sul decreto Urbani è un giudizio doppio per un provvedimento doppio", ha spiegato il senatore ds Luciano Modica. "L'articolo sui reati di pirateria è completamente sbagliato".

"Il decreto contro la pirateria è sbagliato nel metodo e nel merito", ha dichiarato il senatore verde Fiorello Cortiana. "Oggi finalmente abbiamo convinto anche il ministro Urbani, che in aula si è impegnato a presentare le necessarie correzioni. Abbiamo vinto una prima tappa, ma il nostro intento è vincere la corsa contro l'ignoranza sui temi di Internet e della società dell'Informazione".


(19 maggio 2004)

Maximo75
20-05-2004, 08:39
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48277

agma
23-05-2004, 23:27
Gazzetta Ufficiale:

http://www.gazzettaufficiale.it/gurifulcrum/dispatcher?service=1&datagu=2004-05-22&task=dettaglio&redaz=004G0160&tmstp=1085351176847

agma
23-05-2004, 23:30
Testo integrale:


testo in vigore dal: 23-5-2004



La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno
approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga
la seguente legge:
Art. 1.
1. Il decreto-legge 22 marzo 2004, n. 72, recante interventi per
contrastare la diffusione telematica abusiva di materiale
audiovisivo, nonche' a sostegno delle attivita' cinematografiche e
dello spettacolo, e' convertito in legge con le modificazioni
riportate in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addi' 21 maggio 2004
CIAMPI
Berlusconi, Presidente del Consiglio
dei Ministri
Urbani, Ministro per i beni e le
attivita' culturali
Visto, il Guardasigilli: Castelli

----

LAVORI PREPARATORI
Camera dei deputati (atto n. 4833):
Presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri
(Berlusconi) e dal Ministro per i beni e le attivita'
culturali (Urbani) il 23 marzo 2004.
Assegnato alla VII commissione (Cultura), in sede
referente, il 23 marzo 2004 con pareri del Comitato per la
legislazione e delle commissioni I, II, V, VIII, IX e XIV.
Esaminato dalla VII commissione il 30 marzo, 5, 7 e 20
aprile 2004.
Esaminato in aula il 20 e 21 aprile 2004 e approvato il
22 aprile 2004.
Senato della Repubblica (atto n. 2912):
Assegnato alla 7ª commissione (Istruzione), in sede
referente, il 23 aprile 2004 con pareri delle commissioni
1ª, 2ª, 3ª, 5ª, 8ª e 14ª.
Esaminato dalla 1ª commissione (Affari costituzionali),
in sede consultiva, sull'esistenza dei presupposti di
costituzionalita' il 27 aprile 2004.
Esaminato dalla 7ª commissione il 27, 28 aprile; 4 e
5 maggio 2004.
Esaminato in aula il 6 maggio 2004 e approvato il
18 maggio 2004.




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Avvertenza:
Il decreto-legge 22 marzo 2004, n. 72, e' stato
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n.
69 del 23 marzo 2004.
A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto
1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo e
ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri),
le modifiche apportate dalla presente legge di conversione
hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua
pubblicazione.
Il testo del decreto-legge coordinato con la legge di
conversione e corredato delle relative note e' pubblicato
in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 16.




Allegato con le modifiche al precedente Decreto Legge:


Allegato

MODIFICAZIONI APPORTATE IN. SEDE DI. CONVERSIONE AL
DECRETO-LEGGE 22 MARZO 2004, N. 72

L'articolo 1 e' sostituito dal seguente:
"Art. 1. - (Misure di contrasto alla diffusione telematica abusiva
di opere dell'ingegno). - 1. Al fine di promuovere la diffusione al
pubblico e la fruizione per via telematica delle opere dell'ingegno e
di reprimere le violazioni del diritto d'autore, l'immissione in un
sistema di reti telematiche di un'opera dell'ingegno, o parte di
essa, e' corredata da un idoneo avviso circa l'avvenuto assolvimento
degli obblighi derivanti dalla normativa sul diritto d'autore e sui
diritti connessi. La comunicazione, di adeguata visibilita', contiene
altresi' l'indicazione delle sanzioni previste, per le specifiche
violazioni, dalla legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive
modificazioni. Le relative modalita' tecniche e i soggetti obbligati
sono definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri,
di concerto con il Ministro delle comunicazioni, sulla base di
accordi tra la Societa' italiana degli autori ed editori (SIAE) e le
associazioni delle categorie interessate. Fino all'adozione di tale
decreto, l'avviso deve avere comunque caratteristiche tali da
consentirne l'immediata visualizzazione. Sono fatti salvi gli
articoli 71-sexies, 71-septies e 174-ter della legge 22 aprile 1941,
n. 633, e successive modificazioni, nonche' quanto previsto dalla
legge 5 febbraio 1992, n. 93, e successive modificazioni.
2. Al comma 1 dell'articolo 171-ter della legge 22 aprile 1941, n.
633, e successive modificazioni, le parole: "a fini di lucro" sono
sostituite dalle seguenti: "per trarne profitto".
3. Al comma 2 dell'articolo 171-ter della legge 22 aprile 1941, n.
633, e successive modificazioni, dopo la lettera a) e' inserita la
seguente:
"a-bis) in violazione dell'articolo 16, per trarne profitto,
comunica al pubblico immettendola in un sistema di reti telematiche,
mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno
protetta dal diritto d'autore, o parte di essa;".
4. II Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero
dell'interno raccoglie le segnalazioni di interesse in materia di
prevenzione e repressione delle violazioni di cui alla lettera a-bis)
del comma 2 dell'articolo 171-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633,
e successive modificazioni, assicurando il raccordo con le
Amministrazioni interessate.
5. A seguito di provvedimento dell'autorita' giudiziaria, i
prestatori di servizi della societa' dell'informazione, di cui al
decreto legislativo 9 aprile 2003,. n. 70, comunicano alle autorita'
di polizia le informazioni in proprio possesso utili
all'individuazione dei gestori dei siti e degli autori delle condotte
segnalate.
6. A seguito di provvedimento dell'autorita' giudiziaria, per le
violazioni commesse per via telematica di cui al presente decreto, i
prestatori di servizi della societa' dell'informazione, ad eccezione
dei fornitori di connettivita' alle reti, fatto salvo quanto previsto
agli articoli 14, 15, 16 e 17 del decreto legislativo 9 aprile 2003,
n. 70, pongono in essere tutte le misure dirette ad impedire
l'accesso ai contenuti dei siti ovvero a rimuovere i contenuti
medesimi.
7. La violazione degli obblighi di cui ai commi 5 e 6 e' punita
con una sanzione amministrativa pecuniaria da 50.000 euro a 250.000
euro. Alle violazioni di cui al comma 1 si applicano le sanzioni
previste dall'articolo 21 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n.
70.
8. All'articolo 39, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile
2003, n. 68, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) la lettera d) e' sostituita dalla seguente:
"d) memorie digitali idonee per audio e video, fisse o
trasferibili, quali flash memory e cartucce per lettori MP3 e
analoghi: 0,36 euro per ogni gigabyte";
b) dopo la lettera h) e' aggiunta la seguente:
"h-bis) apparecchi esclusivamente destinati alla masterizzazione
di supporti DVD e CD e software finalizzato alla masterizzazione: 3
per cento dei relativi prezzi di listino al rivenditore".
9. All'articolo 71-septies della legge 22 aprile 1941, n. 633, e
successive modificazioni, i commi 3 e 4 sono sostituiti dai seguenti:
"3. Il compenso e' dovuto da chi fabbrica o importa nel territorio
dello Stato allo scopo di trarne profitto gli apparecchi e i supporti
indicati nel comma 1. I predetti soggetti devono presentare alla
Societa' italiana degli autori ed editori (SIAE), ogni tre mesi, una
dichiarazione dalla quale risultino le cessioni effettuate e i
compensi dovuti, che devono essere contestualmente corrisposti. In
caso di mancata corresponsione del compenso, e' responsabile in
solido per il pagamento il distributore degli apparecchi o dei
supporti di registrazione.
4. La violazione degli obblighi di cui al comma 3 e' punita con la
sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del compenso
dovuto, nonche', nei casi piu' gravi o di recidiva, con la
sospensione della licenza o autorizzazione all'esercizio
dell'attivita' commerciale o industriale da quindici giorni a tre
mesi ovvero con la revoca della licenza o autorizzazione stessa"".

All'articolo 2:
al comma 1 e' premesso il seguente:
"01. All'articolo 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.
28, il comma 5 e' sostituito dal seguente:
"5. Con decreto del Ministro sono stabilite, di concerto con il
Ministro dell'economia e delle finanze, le modalita' tecniche di
gestione del Fondo di cui al comma 1 e di erogazione. dei
finanziamenti e dei contributi, nonche' le modalita' tecniche di
monitoraggio dell'impiego dei finanziamenti concessi";
il comma 1 e' sostituito dal seguente:
"1. All'articolo 27 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.
28, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 3 e' sostituito dal seguente:
"3. Le istanze per l'erogazione dei finanziamenti a favore delle
imprese di produzione, presentate a valere sul fondo di cui
all'articolo 27 ed all'articolo 28 della legge 4 novembre 1965, n.
1213, e successive modificazioni, sono valutate secondo la disciplina
risultante dilla medesima normativa e dai relativi decreti di
attuazione, qualora, prima della data di entrata in vigore del
presente decreto, esse abbiano gia' ottenuto il riconoscimento
dell'interesse culturale nazionale e relativamente ad esse sia stato
depositato presso la competente direzione generale il risultato
dell'esame tecnico-economico del preventivo e del piano finanziario
di cui all'articolo 2, comma 5, del decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri in data 24 marzo 1994, concernente 'Norme di
attuazione del decretolegge 14 gennaio 1994, n. 26, recante:
Interventi urgenti in favore del cinema', pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 87 del 15 aprile 1994. Le istanze relative ai progetti
filmici che, alla data di entrata in vigore del presente decreto,
abbiano ottenuto il riconoscimento dell'interesse culturale nazionale
e non siano corredate dell'esame tecnico-economico del preventivo e
del piano finanziario, possono essere nuovamente presentate ai sensi
del presente decreto. Ai relativi progetti filmici e' riconosciuto,
con priorita' di trattazione rispetto alle altre istanze, l'esito
positivo della valutazione per il riconoscimento dell'interesse
culturale, ai sensi dell'articolo 8, con esclusivo riferimento ai
criteri di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2 del medesimo
articolo 8";
b) al comma 8, dopo le parole: "decreto legislativo" sono
inserite le seguenti: "non hanno natura regolamentare e"";
al comma 2, sono aggiunte, in fine, le parole: "e della Societa'
per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo "Arcus
S.p.a.". In ogni caso, alla erogazione delle risorse per le finalita'
di cui al periodo precedente si provvede successivamente all'adozione
del decreto di cui al medesimo comma 83. dell'articolo 3 della legge
n. 662 del 1996";
il comma 3 e' sostituito dal seguente:
"3. L'articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67,
convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, e'
abrogato. Le risorse giacenti sul conto speciale di cui alla predetta
disposizione sono versate all'entrata del bilancio dello Stato, per
essere riassegnate al Fondo di cui all'articolo 12 del decreto
legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, ferma restando la loro natura di
finanziamenti. Il Ministro dell'economia e delle finanze e'
autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti
variazioni di bilancio";
dopo il comma 3, sono aggiunti i seguenti:
"3-bis. All'articolo 10 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n.
367, e successive modificazioni, il comma 3 e' sostituito dal
seguente:
"3. Lo statuto deve prevedere altresi' le modalita' di
partecipazione dei fondatori privati, il cui apporto complessivo al
patrimonio della fondazione non puo' superare la misura del 40 per
cento del patrimonio stesso. Lo statuto prevede altresi' che possono
nominare un rappresentante nel consiglio di amministrazione fondatori
che, come singoli o cumulativamente, oltre ad un apporto al
patrimonio, assicurano per almeno due anni consecutivi un apporto
annuo non inferiore all'8 per cento del totale dei finanziamenti
pubblici erogati per la gestione dell'attivita' della fondazione,
verificato con riferimento all'anno in cui avviene il loro ingresso
nella fondazione, fermo restando quanto previsto in materia di
composizione del consiglio di amministrazione. La permanenza nel
consiglio di amministrazione dei rappresentanti nominati dai
fondatori privati e' subordinata all'erogazione da parte di questi
dell'apporto annuo per la gestione dell'ente. Per raggiungere tale
entita' dell'apporto, i fondatori privati interessati dichiarano per
atto scritto di volere concorrere collettivamente alla gestione
dell'ente nella misura economica indicata. Ciascun fondatore privato
non puo' sottoscrivere piu' di una dichiarazione".
3-ter. L'articolo 24 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n.
367, e successive modificazioni, e' sostituito dal seguente:
"Art. 24. - (Contributi dello Stato). - 1. I criteri di
ripartizione della quota del Fondo unico per lo spettacolo destinata
alle fondazioni liricosinfoniche sono determinati ogni tre anni con
decreto del Ministro per i beni e le attivita' culturali non avente
natura regolamentare. Tali criteri decorrono dal 1° gennaio 2005.
2. Il decreto di cui al comma 1 deve attenersi ai seguenti
principi:
a) misura dei trasferimenti ricevuti in passato;
b) caratteristiche dei progetti e dei programmi di attivita' di
ciascuna delle fondazioni sulla base degli obiettivi specifici
concordati in sede convenzionale ai sensi dell'articolo 17, anche con
riferimento al volume dell'attivita' produttiva e allo spazio
riservato alle giovani generazioni di artisti;
c) misura degli investimenti destinati alla promozione del
pubblico, anche attraverso un'idonea politica dei prezzi, nonche'
alla formazione dei pubblico giovanile;
d) grado di raggiungimento degli obiettivi specifici concordati in
sede convenzionale;
e) valutazione degli organici artistici, tecnici e amministrativi
necessari al conseguimento dei fini istituzionali e dei relativi
costi come derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale. Gli
organici funzionali e le voci dei relativi costi sono previamente
definiti con il decreto di cui al comma 1, tenendo conto della
peculiarita' dei singoli enti, anche in relazione alla eventuale
presenza di corpi di ballo e di laboratori di costruzione
sceno-tecnica;
f) valutazione della entita' della partecipazione dei privati al
patrimonio e al finanziamento della gestione della fondazione.
3. 11 principio di cui al comma 2, lettera b), dovra' essere
valutato secondo criteri oggettivi, anche collegati a meccanismi di
standardizzazione di costi e di determinazione degli indicatori di
rilevazione.
4. II principio di cui al comma 2, lettera d), dovra' essere
valutato secondo criteri oggettivi, anche collegati ad indicatori di
rilevazione definiti in sede convenzionale. A tale fine le fondazioni
hanno l'obbligo di presentare annualmente al Ministro per i beni e le
attivita' culturali una dettagliata relazione circa lo stato di
raggiungimento degli obiettivi concordati.
5. Gli elementi indicati al comma 2, lettera f), sono tenuti
presenti in sede di ripartizione delle quote del Fondo unico per lo
spettacolo, anche ai fini di quanto disposto dall'articolo 25.
6. La percentuale corrisposta dallo Stato a ciascuna fondazione,
in conseguenza della ripartizione della quota di cui al comma 1, e'
determinata ogni tre anni in percentuale sulla quota del Fondo unico
per lo spettacolo.
7. Per l'anno 2004 sono validi i criteri stabiliti dal regolamento
di cui al decreto del Ministro per i beni e le attivita' culturali 10
giugno 1999, n. 239".
3-quater. Al comma 4 dell'articolo 2 del decreto-legge 24 novembre
2000, n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 gennaio
2001, n. 6, le parole: ovvero hanno una partecipazione inferiore al
12 per cento dei finanziamenti statali per la gestione della propria
attivita'," sono soppresse.
3-quinquies. All'articolo 1 della legge 11 novembre 2003, n. 310,
il comma 5 e' sostituito dal seguente:
"5. Per l'anno 2004, e per i successivi tre anni, alla Fondazione
di cui al comma 1 e' assegnato un contributo a valere sulle risorse
di' cui all'articolo 3, comma 83, della legge 23 dicembre 1996, n.
662, e successive modificazioni. A decorrere dall'anno 2008, la
Fondazione concorre al riparto ordinario delle risorse assegnate al
settore delle fondazioni lirico-sinfoniche.".
3-sexies. A decorrere dalla data di entrata in vigore del
presente decreto, le risorse finanziarie occorrenti agli impegni
economici derivanti dal rinnovo delle contrattazioni integrative
aziendali delle fondazioni liricosinfoniche sono subordinate al loro
effettivo reperimento, nel rispetto del principio di pareggio del
bilancio della fondazione. Di tali risorse non possono comunque fare
parte i contributi dei fondatori pubblici e privati.
3-septies. Le fondazioni lirico-sinfoniche adeguano i propri
statuti alle disposizioni del presente articolo entro centoventi
giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto".

All'articolo 3:
al comma 2, e' aggiunto, infine, il seguente periodo: "Il Ministro
per i beni e le attivita' culturali presenta al Parlamento una
relazione sugli interventi realizzati ai sensi del presente comma".

All'articolo 4:
dopo il comma 4, e' inserito il seguente:
"4-bis. Con l'alto patronato della Presidenza della Repubblica e
della Presidenza del Consiglio dei ministri, e' autorizzata la spesa
di' 450.000 euro per l'anno 2004, quale contributo per le attivita'
celebrative inerenti il cinquantenario della conquista del K2. Il
contributo e' erogato agli enti. organizzatori, in Italia e in
Pakistan, su deliberazione di un Comitato composto da tre saggi
nominati rispettivamente dal Ministro delle politiche agricole e
forestali, dal Ministro degli affari esteri e dal Ministro per i beni
e le attivita' culturali";
dopo il comma 5, e' inserito il seguente:
"5-bis. All'onere derivante dall'attuazione del comma 4-bis, pari
a 450.000 curo per l'anno 2004, si provvede mediante corrispondente
riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale
2004-2006, nell'ambito dell'unita' previsionale di base di parte
corrente . "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero
dell'economia e delle finanze per l'anno 2004, allo scopo
parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo
Ministero";
dopo il comma 6, sono aggiunti i seguenti:
"6-bis. All'articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, al
comma 17, lettera c), dopo le parole: "societa' sportiva di capitali"
sono inserite le seguenti: "o cooperativa".
6-ter. All'articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, il
comma 18 e' sostituito dai, seguenti:
"18. Le societa' e le associazioni sportive dilettantistiche si
costituiscono con atto scritto nel quale deve tra l'altro essere
indicata la sede legale. Nello statuto devono essere espressamente
previsti:
a) la denominazione;
b) l'oggetto sociale con riferimento all'organizzazione di
attivita' sportive dilettantistiche, compresa l'attivita' didattica;
c) 1' attribuzione della rappresentanza legale dell'associazione;
d) l'assenza di fini' di lucro e la previsione che i proventi
delle attivita' non possono, in nessun caso, essere divisi fra gli,
associati, anche in forme indirette;
e) le norme sull'ordinamento interno ispirato a principi di
democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con
la previsione dell'elettivita' delle cariche sociali, fatte salve le
societa' sportive dilettantistiche che assumono la forma di societa'
di capitali o cooperative per le quali si applicano le disposizioni
del codice civile;
f) l'obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari,
nonche' le modalita' di approvazione degli stessi da parte degli
organi statutari;
g) le modalita' di scioglimento dell'associazione;
h) l'obbligo di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in
caso di' scioglimento delle societa' e delle associazioni;
18-bis. E' fatto divieto agli amministratori delle societa' e
delle associazioni sportive dilettantistiche di ricoprire la medesima
carica in altre societa' o associazioni sportive dilettantistiche
nell'ambito della medesima federazione sportiva o disciplina
associata se riconosciute dal CONI, ovvero nell'ambito della medesima
disciplina facente capo ad un ente di promozione sportiva.
18-ter. Le societa' e le associazioni sportive dilettantistiche
che, alla data di entrata in vigore della presente legge, sono in
possesso dei requisiti di cui al comma 18, possono provvedere
all'integrazione della denominazione sociale di cui al comma 17
attraverso verbale della determinazione assunta in tale senso
dall'assemblea dei soci".
6-quater. All'articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, i
commi 20, 21 e 22 sono abrogati".
Nel titolo del decreto-legge, le parole. "materiale audiovisivo"
sono sostituite dalle seguenti: "opere dell'ingegno".

fabietto_18
25-05-2004, 11:58
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48340

pippo1957
26-05-2004, 06:03
http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/scienza_e_tecnologia/decrurbani/netstrike/netstrike.html

corsaronero
26-05-2004, 10:15
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48010
e' una notizia vecchia....ma interessante!:)

corsaronero
26-05-2004, 10:16
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48357

gabry182
26-05-2004, 14:01
Dal forum di Fiorello Cortiana: Chiarimento importante!!!
La situazione ad ora 26 maggio
I rapporti con il Ministero e con gli altri senatori sono andati avanti in queste ore. Da quanto ci risulta il testo di modifica e' praticamente pronto. Esso dovrebbe contenere le tre richieste che abbiamo fatto: eliminazione di galera (cambiando Trarne profitto con fini di lucro), bollino (eliminando il comma 1), tasse (eliminando il comma 8).
Aspettiamo il deposito formale del testo per darne notizia definitiva (oggi o domani).
Vedo che c'e' molta confusione sul forum, soprattutto su temi e tempi delle modifiche.
Sui tempi:
dalla data del deposito, vista la pausa elettorale, se tutto va bene dovremmo avere le modifiche pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, e quindi operative entro l'estate.
Sui temi:
l'oggetto della trattativa sono ormai "solo" galera, tasse e bollino. Nessuno ha mai pensato che il bollino non fosse fondamentale, come ho letto in qualche post. Sul sequestro del pc RESTANO LE VECCHIE NORME.
Stiamo facendo il possibile e l'impossibile, ma banalmente al Governo non ci siamo noi, ma il centrodestra, compresa la lega. E le trattative si fanno in due.
Spero di poter fare in giornata un bel comunicato che conferma il deposito del testo di modifica.

Vecovaro
26-05-2004, 18:09
Link, fonte della notizia:

http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1450&forum=4&viewmode=flat&order=ASC&start=40

Per i più pigri...:rolleyes:

Ora: diciamo che mi suonano alla porta dello studio/casa (come per tanti piccoli italiani) di mattina per fare una perquisizione perché un appuntato si è confuso, perché sono stata vittima di delazione o per mille altri motivi. La mia domanda è: che succede? Considerando che col computer ci lavoro giorno dopo giorno.


Sequestri di hardware: cosa dice la legge?
Risponde il dott. Gerardo Costabile, Iacis Member, esperto di Privacy e Computer Forensics, che affronterà anche questo argomento il prossimo 7 maggio a Verona.

Premessa
Il problema segnalato è enormemente discusso tra i giuristi. Accesi sono i dibattiti nelle molte mailing list di settore (cito a mò di esempio le mailing del Circolo dei Giuristi Telematici, del Centro Studi di Informatica Giuridica, di Penale.it).

È palese che ormai i computer e le altre apparecchiature elettroniche sono presenti in ogni momento della nostra vita. L'uso dei nuovi metodi di comunicazione digitale, come ad esempio internet e le e-mail, ha drammaticamente incrementato l'ammontare delle informazioni che sono ordinariamente conservate e trasmesse solo in forma digitale.

I computer quindi, i nuovi "protagonisti" nella nostra vita -personale e professionale-, come un "pezzo di noi" possono contenere le prove per crimini di tipo comune -sia come attori che come parte lesa- oppure possono essere essi stessi obiettivi di atti criminali. Ed è in tale contesto che si pone il cyber-investigatore, il quale ha l'esigenza e il dovere di valutare prima di tutto il ruolo e la natura delle "impronte elettroniche", individuare quali supporti informatici possano contenere potenziali tracce nella scena criminis, acquisire e preservare le stesse fino alla loro successiva analisi, laddove non fosse possibile od opportuno espletare i dovuti accertamenti direttamente sul posto.

La standardizzazione delle procedure: il sequestro di hardware
In Italia, purtroppo, non esiste formalmente una standardizzazione delle procedure e le modalità operative vengono demandate alla naturale professionalità degli operatori e della magistratura delegante, tentando affannosamente di non allontanarsi dalla sottilissima linea immaginaria, costituita dai quei principi generali del codice di procedura penale.

L'esperienza processuale ha però talvolta insegnato che è facile trasformare quella padronanza del thema probandum in un boomerang, vanificando in dibattimento tutta l'onerosa attività di indagine della fase preliminare

Il mondo giuridico e giudiziario, come accennato, appare diviso sulla necessità o meno di acquisire il supporto informatico nella fase di sequestro penale. Molteplici sono state le posizioni, più o meno condivise dalla giurisprudenza, di coloro che indicavano come oggetto del sequestro non il contenitore in se, ma i dati informatici ivi contenuti. Le critiche più articolate, da parte della dottrina(1), hanno preso le mosse da un attento esame dell'istituto del sequestro probatorio, approfondendo le nozioni di corpo del reato e cose pertinenti al reato. Infatti l'art. 253 comma 2 cpp indica quale corpo del reato quelle cose sulle quali o mediante le quali il reato è stato commesso, includendo altresì quelle che ne costituiscono il prodotto, il profitto o il prezzo.
Secondo la citata dottrina, non sarebbe conciliabile la definizione marcatamente materiale del legislatore con la natura immateriale delle tracce informatiche(2).


D'altro canto la giurisprudenza non sembra aver dato adeguate risposte, riconoscendo alternativamente ad un computer(3) la qualità di corpo del reato, ovvero il mezzo attraverso il quale viene consumata l'azione criminosa, oppure di cosa pertinente al reato, in quanto elemento esterno dell'iter criminis, con l'esame del quale può essere dimostrato il fatto criminoso, comprese le modalità di preparazione ed esecuzione(4).

È palese che tale vincolo pertinenziale non sembra sussistere sempre tra il reato e l'intero supporto informatico, in luogo delle sole tracce ivi contenute, almeno nei casi in cui il computer non può essere semplicisticamente considerato come "l'arma del delitto".

Per questo motivo appare fondamentale valutare il "ruolo" del computer nell'attività illecita, per motivarne l'eventuale sequestro.

In generale infatti l'hardware di un computer può essere osservato sotto due distinti profili. Il computer, e non solo quello ovviamente, può assumere la veste di mero contenitore della prova del crimine, ad esempio può immagazzinare il piano di una rapina o le mail intercorse tra i complici. In tal caso non sarà necessaria un'azione di sequestro, ma potrà essere operata in contraddittorio una semplice masterizzazione delle tracce pertinenti al reato, con lo strumento di polizia giudiziaria più appropriato, come ad esempio un'ispezione delegata ex art. 246 cpp.

L'ispezione è una particolare attività tipica di polizia giudiziaria volta all'esame di persone, cose o luoghi, allo scopo di accertare le tracce e gli altri effetti materiali del reato (ad esempio impronte sul pavimento, macchie di sangue).

Questa attività di polizia giudiziaria, poco utilizzata nel settore dei reati informatici in quanto esigente di specifiche competenze tecniche e variegato materiale software, è caratterizzata dall'irripetibilità degli atti, con la conseguente utilizzabilità piena originaria nel dibattimento.
Tale procedura, molto incoraggiata da parte della dottrina, appare consigliabile esclusivamente per piccoli reati (ad esempio in presenza di dialer, diffamazione, virus), in quanto, come già accennato, si tratta di un'attività particolarmente tecnica dove l'operatore deve, in contradditorio con la parte, "esplorare" i supporti informatici dell'indagato, (o talvolta dello stesso esponente) alla ricerca di dati e tracce informatiche inerenti i fatti oggetto dell'ispezione, che saranno cristallizzati con i dovuti metodi in supporti durevoli allegati al verbale.

Pare meritevole ivi segnalare due limiti: uno di natura meramente temporale, in quanto non è sempre possibile analizzare sul posto una grande mole di dati, considerando anche quelli cancellati che dovranno, ove possibile, essere opportunamente recuperati.
Un altro problema invece è l'impossibilità, da parte dell'indagato, di esperire in un secondo momento una nuova analisi ad opera di un perito di parte, in quanto il supporto prodotto in sede di ispezione, oppure l'hard disk stesso oggetto dell'attività, non saranno i medesimi sui quali il "cyber-investigatore" aveva operato(5).

Dovrà quindi essere valutata preventivamente l'opportunità dell'ispezione, consigliabile preferibilmente quando un sequestro indiscriminato sarebbe sproporzionato al fatto contestato, ovvero quando l'hard disk è stimabile solo come contenitore di documenti informatici inerenti alle indagini, oppure nel caso di attività presso terzi (banche, provider, etc.) estranei di fatto alla vicenda.
In altri casi, invece, l'hardware può essere considerato come frutto dell'attività criminale, come ad esempio il contrabbando, oppure uno strumento per la commissione di reati.

Un computer utilizzato per consumare il reato di cui all'art. 615 ter cp (accesso abusivo ad un sistema informatico) potrebbe quindi essere annoverato tra gli strumenti per la commissione del crimine. In America, in questi casi, il Federal Rule of Criminal Procedure n. 41 consente agli agenti, previo decreto, il sequestro dell'intero hardware, qualunque sia il materiale ivi contenuto. Successivamente sarà effettuata la digital analysis del contenuto delle risorse informatiche dell'indagato.

Paradossalmente in Usa sarebbe possibile sequestrare un'intera rete informatica laddove fosse accertata la commissione di un reato ad opera di un amministratore di rete nell'esercizio della propria attività(6).

Negli altri casi, cioè quando l'hardware è un mero contenitore, le procedure federali d'oltreoceano danno maggiore rilevanza al sequestro del dato informatico, ritenuto centrale rispetto all'indagine, rispetto all'hardware che lo contiene. Ciò non vuol dire che il sequestro tout court degli hard disk sia vietato, ma viene valutata caso per caso la fattibilità in determinate circostanze "informatiche", ovvero quando la mole di dati è di un certo spessore(7), oppure si ha motivo di ritenere che ci siano file nascosti, stenografati, crittografati, non allocati, ovvero sistemi di autodistruzione dei dati in caso di password errata, etc

La risposta più adeguata alle problematiche sopra evidenziate sembrerebbe essere il buon senso, ossia garantire una blindatura delle procedure e della relativa chain of custody, utilizzando lo strumento giuridico più adatto, motivando adeguatamente la sussistenza delle concrete esigenze probatorie con riferimento, cioè, alla "pertinenza" probatoria delle cose eventualmente sequestrate o oggetto di ispezione, in relazione alle quali andranno indicati gli elementi di fatto specifici che giustificano il provvedimento(8).



Dovrà quindi essere individuato(9) compiutamente il thema probandum, ovvero il fatto storico e concreto riconducibile, almeno astrattamente, ad una fattispecie criminosa. In mancanza di tale individuazione non sarebbe possibile accertare né l'esistenza delle esigenze probatorie su cui si fonda il provvedimento, né la natura di corpo del reato o cosa ad esso pertinente, oggetto di ricerca e acquisizione. In tal caso quindi la perquisizione non sarà più un mezzo di ricerca della prova, ma un discusso mezzo di acquisizione della notitia criminis(10).

Tale indeterminatezza, accompagnata dall'indicazione che potrà essere oggetto di sequestro "quanto ritenuto utile ai fini dell'indagine", rimetterebbe alla polizia giudiziaria la valutazione e l'individuazione dei presupposti fondamentali del sequestro(11), con la spiacevole conseguenza, non avendo ben precisato l'importanza di taluni dati in luogo dell'intero supporto e non avendo valutato la possibilità di un'ispezione delegata, di "agevolare" un sequestro indiscriminato di corposo hardware, contenente dati anche di terze persone e quindi poco inerente(12). Infatti appare palese la multifunzionalità dei supporti informatici, difficilmente vincolati nella loro interezza all'attività illecita(13).

Il sequestro del bene informatico deve pertanto essere valutato caso per caso e non in maniera superficiale, attesa la molteplice destinazione e funzione dello strumento.

Tale impostazione impone un più rigoroso accertamento sulla sussistenza delle finalità probatorie e sugli strumenti tecnico-giuridici più idonei all'attività di cristallizzazione ed assicurazione della prova informatica, garantendo altresì certezza, genuinità e paternità ai dati informatici, evitando contestualmente conseguenze altamente afflittive e interdittive, ancorché lesive ed estranee alle esigenze d'indagine(14).

Appare d'obbligo infine citare, proprio nel codice penale, l'art.. 491 bis dove si legge, tra l'altro: "omissis… A tal fine per documento informatico si intende qualunque supporto informatico contenente dati o informazioni aventi efficacia probatoria o programmi specificamente destinati ad elaborarli". Quindi, testualmente, la distinzione tra il documento cartaceo e quello informatico consiste tutta nel supporto contenente i dati: questi, infatti, viene indicato quale equivalente informatico del tradizionale foglio di carta, sul quale un contenuto eventualmente rappresentativo può essere impresso(15).

Questo spinge a valutare l'attività di assicurazione della prova sempre più nella direzione della cristallizzazione del contenitore in luogo del suo contenuto, mentre nel caso dell'informatica le due cose sono facilmente scindibili, pur assicurando medesimo risultato. In conclusione, quindi, se pure da un lato è possibile l'applicazione di un idoneo accorgimento tecnico, rispettoso dei principi costituzionali e garanzia della genuinità della prova, è auspicabile un aggiornamento delle procedure del codice di rito, al fine di svincolare alcune terminologie dall'impostazione profondamente ancorata alla materialità degli eventi(16).

Mentre tale obiettivo, seppure lontano, appare più chiaro e definito all'orizzonte, tanto che anche alcune Università in Italia (cito, per conoscenza personale, l'Università di Milano con il Prof Ziccardi e quella di Bologna con il Prof. Maioli) si stanno facendo promotrici, in ambiente certamente scientifico, di progetti di linee guida per le attività di computer e network forensic (17), le attività sono spesso poco omogenee e gli interventi non sempre proficui, oltre che spesso in pregiudizio di alcuni principi fondamentali dell'individuo.

dott. Gerardo Costabile



Le note al testo (pagina 4 di 4)

1 Cfr. Francesco Marcellino, Principio di pertinenza e sequestri di computer, disponibile su www.netjus.org.

2 L'immaterialità del dato informatico è stata riconosciuta dallo stesso legislatore il quale, tra i computer crimes, non ha previsto il reato di furto, limitandosi alla mera duplicazione abusiva.

3 Cfr. Cass. Pen Sez. VI, 29 gennaio 1998.
4 Cfr. Cass. Pen. Sez. V, 22 gennaio 1997, n. 4421.

5 In realtà tali operazioni di polizia giudiziaria non sono quasi mai oggetto di contestazione immediata da parte dell'indagato il quale, specialmente per reati comuni, non sempre ha la competenza tale per poter contraddire un processo di estrapolazione dei dati, condizionato talvolta anche da una sorta di timore reverenziale.

6 Trattasi di una facoltà in capo alla polizia giudiziaria americana. Anche in Italia è guardata con più rigore l'opera criminale dell'amministratore di sistema, il quale è punito più severamente in caso ad esempio di accesso abusivo ex art. 615 ter cp.

7 Questo è il caso più frequente in quanto l'attività di estrapolazione o di bit stream image può essere onerosa, dal punto di vista temporale, e in taluni casi può essere più invasiva dell'asportazione dei supporti informatici, che potranno essere "copiati" in laboratorio.

8 Cfr. Cass. Penale n. 649 del 2 marzo 1995.

9 Cfr. Arrigo Daniele, Il riesame della perquisizione e del sequestro penale mancanti dell'indicazione del thema probandum, 1999, n., p.823, Giurisprudenza Italiana a commento di Cassazione VI Sezione, 26 marzo 1997.

10 Cfr. Cassazione VI Sezione, 26 marzo 1997, che ritiene "insufficiente quale enunciazione, ancorché sommaria e provvisoria, d'ipotesi accusatoria, la mera indicazione, nei provvedimenti di perquisizione e sequestro, degli articoli di legge pretesamente violati, seguiti da una collocazione spazio-temporale così ampia da non apportare alcun contributo alla descrizione del fatto".

11 Cfr. "Decreti di perquisizione e sequestri ex art. 252 cpp: limiti e discrasie" - Avv. Alfonso Maria Parisi, Patrocinante in Cassazione, su www.penale.it.

12 L'indeterminatezza dell'indicazione ha come conseguenza diretta la necessità, secondo parte della giurisprudenza (Cfr. Cass. Pen., V, 17 marzo 2000), di una convalida ex art. 355 cpp.

13 Il Tribunale di Torino, con un notorio provvedimento del 7 febbraio 2000 in materia di sequestro probatorio di hard disk, pur non accogliendo le eccezioni sull'asserita immaterialità delle tracce informatiche, ha ordinato il dissequestro dell'hardware, riconoscendo altresì che questi è cosa pertinente al reato, ma asserendo che le esigenze probatorie potevano essere garantite con l'estrazione dei soli dati oggetto dell'attività illecita, in quanto l'intero supporto conteneva anche informazioni riferibili alla corrispondenza telematica tra l'indagato e terzi, totalmente estranei ai fatti.

14 Cfr. Cassazione penale, sez. III, 25 febbraio 1995, n. 105, e Tribunale del riesame di Torino, 7 febbraio 2000.

15 Leggasi l'interessante articolo su http://www.romagna-camerapenale.it/docinformatico.htm relativo al documento informatico.

16 Tale impostazione è stata già applicata per dipanare un problema analogo afferente il reato di furto ex art. 624 cp, ove è stata parificata a "cosa mobile anche l'energia elettrica e ogni altra energia che abbia valore economico".

17 L'accezione "Computer Forensics" si riferisce a quella disciplina che si occupa della preservazione, dell'identificazione, dello studio, della documentazione dei computer, o dei sistemi informativi in generale, al fine di evidenziare prove per scopi di indagine.

w.tommasi
27-05-2004, 10:22
Fase due della repressione: si prepara il terreno a decine di migliaia di denunce che saranno sostenute non più dalle major ma direttamente dal Governo americano. Lo dice una normativa che il Congresso sta per approvare ... il resto qui (http://punto-informatico.it/p.asp?i=48375) ...

Cioè qui stiamo veramente diventando pazzi ... capisco ke stiamo parlando di una cosa ke non è propriamente legale, ma penso ke il Governo Americano abbia qualke altra cosina a cui pensare o sbaglio ???

REPERGOGIAN
27-05-2004, 15:10
Da Dc++:

' <UniGames-Bot> Decreto Urbani: al via il dietrofront

Via le sanzioni penali, il bollino virtuale e le tasse sui software di
masterizzazione.
La deputata Gabriella Carlucci in una lettera aperta annuncia le modifiche
al Decreto Urbani. Si chiede un maggior dialogo fra le parti.
Il Governo mantiene le promesse e presenterà domani al Senato le modifiche
alla legge Urbani invocate da più parti. Secondo quanto espresso dalla
deputata
Gabriella Carlucci in una lettera a QuintoStato, verrà ripristinato in
più
punti il testo originale della legge sul dirito d'autore. Verrà dunque
cancellata
la possibilità di sanzioni penali per chi condivide file protetti sulle
reti Peer to Peer per fini personali, verrà cancellato il bollino virtuale
da apporre sulle opere d'ingegno distribuite via Internet e le tasse su
masterizzatori e software. Alle modifiche, concordate con il Ministro Urbani,
verrà concesso una «corsia preferenziale» e dovrebbero essere approvate
dopo la pausa elettorale in programma per il 12 e 13 giugno prossimi. Nella
lettera la Carlucci fa appello alla necessità di un dialogo più esteso
tra
le parti coinvolte nei principali nodi di discussione. In particolare la
Carlucci sottolinea come sul caso Urbani si siano verificate incomprensioni
e contraddizioni che hanno minato lo sviluppo di un fertile dibattito:
«se
io voglio creare la mia copia personale di un cd regolarmente acquistato,
pago la Siae 4 volte: la prima volta sul Cd originale, la seconda volta
sul Cd vergine, la terza volta sul masterizzatore, la quarta volta sul
software
di masterizzazione».

La Carlucci premia il coraggio del Governo nel prendere posizione con il
«perfettibile» decreto Urbani, e motiva i problemi emersi con l'urgenza
nella quale il testo di legge è stato compilato. Rotto il ghiaccio, ora
la proposta è quella di una «Commissione Bicamerale d'inchiesta» che estenda
quanto più possibile il dibattito in tema Internet, affinchè le maggiori
intelligenze del settore possano collaborare alla regolamentazione di un
ambiente per il quale non tutti hanno in dote una specificità culturale
adeguata.

Quella della Carlucci è una importante mano tesa a quel «Popolo della Rete»
che più volte ha visto ignorata la propria protesta. Il sillogismo proposto
in tema di P2P, inoltre, è quantomai lineare: «c?è una domanda fortissima
di musica e di altre forme di opere dell?ingegno attraverso i canali della
Rete; c?è un?offerta (legale) che è scarsa rispetto alla domanda; la domanda
cerca altri sbocchi e li trova in un mercato illegale e pirata». Porte
aperte,
dunque, ai Music Store che poco alla volta vanno imponendosi anche nel
vecchio
continente, fermo restando la necessità di combattere la pirateria.

La lettera propone a corredo altri impegni formalmente presi dal Governo
per il prossimo futuro: maggiore impulso alla e-democracy, ulteriore estensione
della banda larga (al momento l'Italia sta recuperando il tempo perso con
uno dei tassi di estensione maggiore in Europa) e migliore armonizzazione
internazionale delle scelte programmatiche in tema Internet. '

cesar29
27-05-2004, 15:32
Decreto Urbani: al via il dietrofront

di Giacomo Dotta (g.dotta@html.it) 27/05/2004 - 15:44

Via le sanzioni penali, il bollino virtuale e le tasse sui software di masterizzazione. La deputata Gabriella Carlucci in una lettera aperta annuncia le modifiche al Decreto Urbani. Si chiede un maggior dialogo fra le parti

Il Governo mantiene le promesse e presenterà domani al Senato le modifiche alla legge Urbani invocate da più parti. Secondo quanto espresso dalla deputata Gabriella Carlucci in una lettera a QuintoStato, verrà ripristinato in più punti il testo originale della legge sul dirito d'autore.

Verrà dunque cancellata la possibilità di sanzioni penali per chi condivide file protetti sulle reti Peer to Peer per fini personali, verrà cancellato il bollino virtuale da apporre sulle opere d'ingegno distribuite via Internet e le tasse su masterizzatori e software.

Alle modifiche, concordate con il Ministro Urbani, verrà concessa una «corsia preferenziale» e dovrebbero essere approvate dopo la pausa elettorale in programma per il 12 e 13 giugno prossimi.

Nella lettera la Carlucci fa appello alla necessità di un dialogo più esteso tra le parti coinvolte nei principali nodi di discussione. In particolare la Carlucci sottolinea come sul caso Urbani si siano verificate incomprensioni e contraddizioni che hanno minato lo sviluppo di un fertile dibattito: «se io voglio creare la mia copia personale di un cd regolarmente acquistato, pago la Siae 4 volte: la prima volta sul Cd originale, la seconda volta sul Cd vergine, la terza volta sul masterizzatore, la quarta volta sul software di masterizzazione».

La Carlucci premia il coraggio del Governo nel prendere posizione con il «perfettibile» decreto Urbani, e motiva i problemi emersi con l'urgenza nella quale il testo di legge è stato compilato. Rotto il ghiaccio, ora la proposta è quella di una «Commissione Bicamerale d'inchiesta» che estenda quanto più possibile il dibattito in tema Internet, affinchè le maggiori intelligenze del settore possano collaborare alla regolamentazione di un ambiente per il quale non tutti hanno in dote una specificità culturale adeguata.

Quella della Carlucci è una importante mano tesa a quel «Popolo della Rete» che più volte ha visto ignorata la propria protesta. Il sillogismo proposto in tema di P2P, inoltre, è quantomai lineare: «c’è una domanda fortissima di musica e di altre forme di opere dell’ingegno attraverso i canali della Rete; c’è un’offerta (legale) che è scarsa rispetto alla domanda; la domanda cerca altri sbocchi e li trova in un mercato illegale e pirata». Porte aperte, dunque, ai Music Store che poco alla volta vanno imponendosi anche nel vecchio continente, fermo restando la necessità di combattere la pirateria.

La lettera propone a corredo altri impegni formalmente presi dal Governo per il prossimo futuro: maggiore impulso alla e-democracy, ulteriore estensione della banda larga (al momento l'Italia sta recuperando il tempo perso con uno dei tassi di estensione maggiore in Europa) e migliore armonizzazione internazionale delle scelte programmatiche in tema Internet

unavocelontana
27-05-2004, 23:43
Ecco il testo delle modifiche alla legge urbani

Allegato:

Disposizioni in materia di diritto d’autore

1. Al comma 1 ed al comma 2, lettera a-bis), dell’articolo 171-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, le parole: “per trarne profitto” sono sostituite dalle seguenti: “a fini di lucro”.

2. Il comma 1 dell’articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2004, n. 72, convertito, con modificazioni, dalla legge ….. 2004, n…., è abrogato. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, è istituita, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, una Commissione avente il compito di elaborare, entro quattro mesi dall’entrata in vigore della presente legge, una proposta di iniziativa legislativa di riassetto della normativa sul diritto d’autore concernente la diffusione delle opere dell’ingegno per via telematica, con particolare riguardo alle modalità tecniche per l’informazione degli utenti circa il regime di fruibilità delle opere stesse.

3. Il comma 8 dell’articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2004, n. 72, convertito, con modificazioni, dalla legge … 2004, n…, è abrogato.

http://www.quintostato.it/archives/000783.html

http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1547&forum=4

gabry182
28-05-2004, 13:29
Avviata la petizione on-line! Mi raccomando firmate tutti!

http://www.petitiononline.com/beppe230/petition.html

corsaronero
28-05-2004, 14:50
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48392
mmm...interessante ma sara' difficile da realizzare!:(

Hideryl
30-05-2004, 15:53
30/05/04 - Flash - Roma - Il ministro all'Innovazione Lucio Stanca ha tenuto a ribadire in una nota che alcune importanti modifiche alla Legge Urbani, come la cancellazione delle sanzioni penali per chi scarica o condivide file protetti ad uso personal sul peer-to-peer, verranno effettivamente introdotte dopo le Elezioni europee.

In una nota, Stanca parla di "sollecitazioni dei navigatori" che hanno spinto il Governo ad accogliere le modifiche e di questo si è parlato in una riunione tenutasi in queste ore a cui erano presenti oltre allo stesso Stanca anche Giuliano, Franco Asciutti e Ferdinando Adornato, presidenti delle commissioni parlamentari di merito per la legge vigente in materia.

In particolare, ha spiegato Stanca, "si è convenuto sulla immediata presentazione in Parlamento di un disegno di legge per modificare gli aspetti problematici delle legge di conversione del Dl sulla pirateria informatica e sulla tutela della proprietà intellettuale".

Tre le modifiche di cui si parla in una nota del Ministero all'Innovazione:

"Le penalizzazioni attualmente previste per chi duplica e diffonde, anche in Rete, copie pirata di film e musica “per trarne profitto” saranno invece applicate solo a chi lo fa “a fini di lucro”, in tal modo verrà precisata meglio la fattispecie del reato e, quindi, ristretta l’area di applicabilità della norma.

Con lo stesso emendamento, inoltre, sarà limitata l’incidenza del prelievo a favore della SIAE sulla vendite degli apparati di produzione (masterizzatori, etc.).

Infine, verrà istituita una Commissione per la ridefinizione delle modalità di tutela del diritto di autore concernente la diffusione delle opere dell’ingegno per via telematica".

Fonte: http://punto-informatico.it/p.asp?i=48401

CoreDump
31-05-2004, 14:03
Dal forum del sito di Cortiana si riporta che è stato depositato
il provvedimento di modifica x il dl urbani :

http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1675&forum=4

saluti. :O

xcdegasp
31-05-2004, 20:06
http://www.pcself.com/primopiano/04/05/0066.html

netstrike riuscito :D

unavocelontana
01-06-2004, 11:17
I tre effetti della Legge Urbani
tratto da "Bollettino del Fronte Tradizionale"


1 - una criminalizzazione di massa degli utenti che condividono contenuti, film e musica, che rischieranno sanzioni fino a 4 anni di reclusione e una multa fino a 15.493 euro;

2- il blocco del sistema delle comunicazioni digitali, con l’introduzione di un "bollino SIAE" per tutto ciò che viene trasmesso in rete;

3- l’aumento spropositato dei costi dell’hardware, con tasse che per un hard disk da 120 GB possono arrivare anche a 40 euro.

Nota: si ritiene doveroso sottolineare che la legge urbani, pesantemente vessatoria nei confronti del libero scambio delle idee, è stata promossa in primis dal nostro presidente del consiglio che, PROPRIO speculando A MAN BASSA sulla libertà e il pluralismo dell’informazione, ha costruito e fatto prosperare il suo impero televisivo. anche in questa occasione il governo da lui presieduto - il cosiddetto "polo delle libertà" (ma quali?) - È riuscito a dimostrare appieno il suo spessore antidemocratico, decidendo di perseguire alla stessa stregua i nostri figli adolescenti in cerca di canzonette e i sanguinari in cerca di vittime sacrificali. Per chi poi gestisce un sito web "no-profit" la situazione diventerà presto insostenibile in quanto la legge prevede - oltreché una "tassa siae" su ogni singola pagina contenuta nella locazione e sanzioni penali ad "effetto paralizzante" (con possibile "CONDIVISIONE di RESPONSABILITÀ" addirittura per i link suggeriti) - il deposito di quanto pubblicato sul sito in duplice copia presso le prefetture (e con gli aggiornamenti e la privacy come la mettiamo?). Il provvedimento legislativo - approvato d’urgenza (ma quale?) anche grazie al silenzio-assenso di ds, margherita, udeur e sdi, che si sono astenuti - sottende, al di lÀ delle motivazioni ufficiali dichiarate (tutela dei diritti di copyright audio-video), la volontà di consegnare internet alle lobby politico-affaristiche del controllo dell’informazione e del business. Su questo punto - ancora una volta - i politicanti liberticidi di destra, di centro e di sinistra si sono trovati tutti perfettamente d’accordo. fatto ancor più grave è che la cosiddetta "informazione ufficiale" (stampa e televisione) abbia completamente sottaciuto la reale portata della legge, ben lieta (presumo) della opportunità di disfarsi di una concorrenza alternativa più credibile e meno allineata. Una alla volta, l’attuale regime politico, democratico, ci sta sottraendo quelle che consideravamo le nostre ormai irrinunciabili libertà fondamentali: libertà di pensiero, libertà di parola, libertà di informazione. A voi, dunque, le conclusioni.

«Mi preoccupo continuamente della mia bambina e di Internet, anche se lei è ancora troppo piccola per potersi collegare. Ecco cosa mi preoccupa. Mi preoccupa il fatto che fra 10 o 15 anni, lei verrà da me e mi dirà: "Papà, dov’eri quando hanno tolto la libertà di parola in Internet?"» Mike Godwin (Electronic Frontier Foundation)

L’accerchiamento di Internet da parte delle Istituzioni è in via di completamento, impongono regole, regole, regole di cui non se ne sente la necessità. Entra in scena pure la Chiesa: ma non bastava la netiquette?

Internet e le Istituzioni

L’arrivo del popolo degli scaricatori ha portato la politica ad interessarsi della Rete italiana con la legge Urbani. È solo l’ultimo tassello di una invasione di una Internet Anarchica. Prima è arrivato il volgo e in coda lo Stato, né l’uno né l’altro hanno rispetto per la Rete (L’Arrivo dei Barbari). Chi ha navigato nelle acque primordiali della ragnatela elettronica si sente circondato dalle Istituzioni che da tutti i fronti minacciano le libertà date per scontate nella Ragnatela.

Sembra un circolo vizioso, più la Rete diventa importante, più gente arriva e più i politici e le autorità precostituite impongono regole di cui non se ne sente la mancanza ma che sottraggono sempre più libertà. Un tempo l’unica regola era la netiquette, era un accordo tra gentiluomini e gentildonne, moltissimi si prodigavano affiché fosse rispettata, sostituiva le leggi dello Stato e quelle della Chiesa. Non si sentiva la necessità di avere la Polizia che ci costringesse ad essere dei bravi Internauti.

Con la Rete di massa, pare si sia arrivati a 14 milioni di navigatori, ciò che si dice e si fa in Internet ha valore sociale ed economico e quindi va controllato in ogni modo. I fronti sono due, uno di tipo etico/morale e l’altro di tipo coercitivo/intimidatorio. Si sta facendo passare l’idea che è giusto il controllo da parte delle Istituzioni ed è giusto punire chi non si piega al controllo.

I giornalisti attaccano Internet per la mancanza di controllo sulla veridicità delle notizie. Un caso particolare è stato un Blog che ha informato sulla storia della società per cui gli ostaggi italiani in Iraq lavoravano (dts security llc), storia dimostratasi falsa. In quel caso i giornalisti hanno attaccato i Blog come fonte di informazioni non attendibili.

Da tempo le varie associazioni e personaggi politici chiedono che i bambini possano navigare in Internet. Hanno fatto battaglie affinché il materiale pedo-pornografico non circolasse più nella Rete ma in realtà il loro scopo è il controllo di Internet, mettere la catena alla Ragnatela sul modello televisivo o se si vuole sul modello Cinese.

Il fronte si è spostato, si critica sottovoce la pornografia nella Rete, si chiede che le informazioni siano certificate come vere da parte di Autorità. Si è iniziato a dare privilegi ai siti di informazione registrati e che accettano una regolamentazione tramite la legge sull’editoria, ora si parla di impedire che le falsità siano dette, non ci si preoccupa che spesso la verità e la menzogna cambiano di posto: i partigiani italiani erano terroristi per i nazisti.

Ultimamente l’istituzione più antica d’Italia, la Chiesa di Roma, chiede che l’informazione sia vera e che non si rubi la conoscenza altrui. Parla dei peccati che commetterebbero gli internauti che credono nel suo verbo. Tutto il contrario dei princîpi fondanti della Rete che, in quanto Anarchica e collaborativa, chiede che la conoscenza sia condivisa e che ci sia la libertà di diffondere le informazioni di qualsiasi tipo siano.

I bollini rossi o verdi che la Chiesa chiede siano messi sulle notizie è l’ultima regola che si cerca di imporre per legge ad Internet da parte dei politici. Ormai l’accerchiamento è in via di completamento.

Esiste poi il livello del piegare i più recalcitranti al controllo, le pressioni sul navigatore, il fiato sul collo del cybernauta. Le proposte del legislatore sono le più varie, alcune sono state bocciate, altre sono legge, comunque indicano una volontà precisa. Si va dalla richiesta di depositare le proprie pagine web presso un controllore governativo, alla conservazione dei file di Log delle nostre navigazioni da parte dei provider per 30 mesi. Si va dai dati personali dei proprietari di siti web memorizzati nel whois e pubblici, all’indirizzo IP della nostra connessione ad Internet memorizzato insieme a ogni nostro commento fatto nei forum, questo a causa del dilagare della paura di atti repressivi da parte delle Istituzioni.

La signora Anarchia che un tempo aveva trovato dimora in Internet si ritrova con le Istituzioni di ogni tipo che si apprestano a sfrattarla da quella che molti considerano la sua casa. La netiquette viene sostituita con un’Internet della Polizia.

Da questo accerchiamento potrebbe nascere la sostituta della TV del nuovo secolo, avrebbe in comune con il vetusto media il fatto di essere adatta ai bambini e soprattutto sarebbe gradita a tutte le Istituzioni, Chiesa compresa.

Se si arriverà a tanto, se si proseguirà in questa funesta direzione, funesta per la libertà di pensiero, allora spunteranno come funghi personaggi che ci racconteranno come l’Anarchia di Internet fosse divenuta insostenibile e che per il bene della Rete sono state fissate delle regole.

In quel momento noi che amavamo la libertà dei newsgroups, dei siti, dei Blog e delle reti P2P sapremmo dove sta la verità e che le nuove regole per Internet, che tutte le Istituzioni chiedono e impongono, servono solo a prolungare il loro potere e il loro controllo sulla Ragnatela delle ragnatele.

Sandro Kensan

[...]

Hanno votato a favore tutti i partiti della Casa delle Libertà mentre si sono astenuti i Democratici di Sinistra, Margherita, UDEUR e SDI. Hanno votato contro soltanto i Verdi, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e dipietristi.

Da segnalare che il provvedimento approvato dal Senato non è piaciuto a nessuno: da più parti si sono levate voci molto critiche, anche da partiti, come i DS, che hanno poi scelto l’astensione. Lo stesso Urbani nella sua replica ieri mattina ha dichiarato: "Chiedo al Senato il sacrificio di legiferare come tutti sappiamo che non si debba fare".

Come accennato, c’è una qualche prospettiva, però, che entro un certo numero di mesi entri in vigore una nuova legge che abolisca le misure sanzionatorie dell’articolo 1 del provvedimento Urbani, rimuova la tassa su masterizzatori e software di masterizzazione nonché tolga di mezzo l’obbligo di apporre un bollino, una "nota informativa", su tutti i materiali protetti da diritto d’autore circolanti in rete. Tutti obblighi che saranno nei prossimi giorni vigenti a tutti gli effetti.

[...]

Marco Cappato [Deputato europeo Lista Bonino]: "[...] Una svolta internazionale atta a criminalizzare l’uso libero della rete. Ci sono grandi gruppi che hanno interesse alla crescita di una rete chiusa, dove il modello della televisione - chi trasmette e chi riceve - sia riproposto, aggiornato con l’interattività. Sia per il software che per i contenuti in genere. Il problema è che tutti i vari aspetti, Digital Rights Management, brevetti, la criminalizzazione del file sharing... sono tutti aspetti di una unica cosa.. non perché ci sia bisogno di una grande mente o di un grande vecchio, ma perché rispondono ad una solita concezione. il problema è dare forza all’alternativa. Dove l’individuo, cittadino, persona, possa essere protagonista anche sconvolgendo gli attuali modelli di business [...]".



Analisi di ALCEI

Sintesi

La formulazione attuale della legge sul diritto d’autore consente la copia privata di un’opera protetta a fronte del pagamento preventivo di un equo compenso calcolato in percentuale sul prezzo dei supporti di memorizzazione.

La legge sul diritto d’autore non impone l’obbligo di possedere la copia-sorgente (anche perché, altrimenti, sarebbe automaticamente vietato usare il video-registratore), ma solo di realizzare in proprio la copia personale senza cederla a terzi.

Ne consegue che l’utente che si procura opere protette (anche) tramite un network Peer-to-Peer non commette illecito penale, avendo pagato a monte i diritti d’autore. A differenza di chi mette a disposizione le opere senza averne diritto, che non può invocare alcuna giustificazione.

Il Decreto Urbani stravolge l’assetto precedente e:

- criminalizza ingiustamente gli utenti che hanno già pagato per godere del diritto alla copia privata;

- istituisce la responsabilità oggettiva per i provider e li obbliga a controllare e denunciare i propri utenti;

- affida alla polizia politica (DIGOS) il compito di prevenire le violazioni sul diritto d’autore;

- stabilisce, per la prima volta, che un certo uso della crittografia è illegale "in sé".

1 - Il regime giuridico della copia privata di materiale audiovisivo nella legge vigente

L’art. 71-sexies della legge sul diritto d’autore stabilisce che:

"1. E’ consentita la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi su qualsiasi supporto, effettuata da una persona fisica per uso esclusivamente personale, purché senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali, nel rispetto delle misure tecnologiche di cui all’articolo 102-quater".

La legge, inoltre, prevede un equo compenso applicato anticipatamente sul supporto di memorizzazione in modo che il titolare dei diritti venga retribuito anche per l’effettuazione della copia privata. Questo è stabilito all’art. 71-septies secondo cui:

"1. Gli autori ed i produttori di fonogrammi, nonché i produttori originari di opere audiovisive, gli artisti interpreti ed esecutori ed i produttori di videogrammi, e i loro aventi causa, hanno diritto ad un compenso per la riproduzione privata di fonogrammi e di videogrammi di cui all’articolo 71-sexies. Detto compenso è costituito, per gli apparecchi esclusivamente destinati alla registrazione analogica o digitale di fonogrammi o videogrammi, da una quota del prezzo pagato dall’acquirente finale al rivenditore, che per gli apparecchi polifunzionali è calcolata sul prezzo di un apparecchio avente caratteristiche equivalenti a quelle della componente interna destinata alla registrazione, ovvero, qualora ciò non fosse possibile, da un importo fisso per apparecchio. Per i supporti di registrazione audio e video, quali supporti analogici, supporti digitali, memorie fisse o trasferibili destinate alla registrazione di fonogrammi o videogrammi, il compenso è costituito da una somma commisurata alla capacità di registrazione resa dai medesimi supporti".

Coerentemente, quindi, l’art.171 ter (cui spetta l’individuazione delle condotte illecite) stabilisce che:

"E’ punito se il fatto è commesso per uso non personale, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinque a trenta milioni di lire chiunque a fini di lucro:

a) abusivamente duplica, riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un’opera dell’ingegno destinata al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio, dischi, nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento."

2 - La legittimità del Peer-to-Peer

Dal momento che le norme in questione fanno esclusivo riferimento all’effetto del comportamento (duplicazione non a scopo personale) e non alla tecnologia utilizzata se ne deduce che è consentita la copia privata comunque effettuata purché non effettuata da terzi (art.71 sexies c.II) e nel rispetto delle misure tecnologiche di protezione (art.102 quater).

Nel caso del Peer-to-Peer, dunque, vanno tenute ben distinte le posizioni di chi distribuisce l’opera protetta e di chi la scarica. Il primo – se non ha acquisito il relativo diritto - commette sicuramente un atto illecito. Ma il secondo non sta violando alcuna legge. L’utente che scarica l’opera, infatti, la memorizza su un supporto per il quale ha già pagato a monte l’equo compenso per la duplicazione e dunque ha il diritto di fruire dell’opera per uso personale. Una posizione, questa, sostenuta anche dal Copyright Board del governo canadese in una decisione emanata lo scorso 13 dicembre 2003 nella quale si legge testualmente:

"In questo documento non è in discussione la responsabilità di chi fa upload, distribuisce o comunica musica attraverso questi sistemi. Allo stesso modo, non è in discussione la responsabilità di chi fornisce software, gestisce reti o connessioni internet. La distribuzione Peer-to-Peer su Internet non è presa in considerazione in quanto tale dalla normativa. Su questo tema si applicano certamente le altre considerazioni in materia di copyright. In questa sede ci stiamo occupando esclusivamente delle copie finali. La normativa non si occupa della fonte del materiale copiato. Non è richiesto... che la copia-sorgente sia non illecita. Pertanto non è rilevante se la copia-sorgente sia una registrazione pre-detenuta, un CD regalato, o un file scaricato dalla rete".

Dal punto di vista della concreta possibilità di sanzionare attività di illecita distribuzione, l’attuale normativa (peraltro incivile e vessatoria nella sua impostazione) è già ampiamente sufficiente.

3 - I contenuti del decreto-legge

A – Le modifiche alla legge sul diritto d’autore

Il decreto-legge Urbani aggiunge alla lettera a) dell’art.171 ter che punisce chi:

"a) abusivamente duplica, riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un’opera dell’ingegno destinata al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio, dischi, nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento".

La lettera a)-bis che si applicherebbe a chi:

"a-bis) in violazione dell’articolo 16, diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un’opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d’autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere".

Ne consegue che la modifica proposta è del tutto superflua perché la lettera a) dell’art.171 ter comprende (diffusione in pubblico di opera protetta con qualsiasi procedimento) anche i casi della lettera a-bis).

La seconda modifica introdotta dal decreto-legge Urbani modifica l’art.171-quater aggiungendo un comma III con l’applicazione di una sanzione amministrativa per:

"Chiunque, in violazione dell’articolo 16, diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un’opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d’autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere, ovvero, con le medesime tecniche, fruisce di un’opera cinematografica o parte di essa...".

Ma il comma I (vigente) di questo articolo già sanziona:

"Chiunque abusivamente utilizza, anche via etere o via cavo, duplica, riproduce, in tutto o in parte, con qualsiasi procedimento, anche avvalendosi di strumenti atti ad eludere le misure tecnologiche di protezione, opere o materiali protetti, oppure acquista o noleggia supporti audiovisivi, fonografici, informatici o multimediali non conformi alle prescrizioni della presente legge, ovvero attrezzature, prodotti o componenti atti ad eludere misure di protezione tecnologiche".

Anche questa modifica si dimostra, pertanto, superflua, come pericolosa è quella contenuta nel successivo paragrafo, che sanziona più gravemente l’utilizzo di tecniche crittografiche per occultare la comunicazione. Per la prima volta, infatti, viene esplicitamente stabilita la illiceità dell’uso di questi metodi, stabilendo un precedente pericolosissimo.

Altrettanta preoccupazione desta il comma IV (di futura introduzione) che punisce:

"Chiunque pone in essere iniziative dirette a promuovere o ad incentivare la diffusione delle condotte di cui al comma 3 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria di euro 2000 e con le sanzioni accessorie previste al medesimo comma".

Questa norma, infatti, è strutturata sul modello dei delitti di attentato nei quali, invece di punire la commissione di un fatto (regola stabilita nella Costituzione) si anticipa la soglia della punibilità agli "atti diretti". Cioè a quegli atti che pur non realizzando materialmente l’evento delittuoso ne costituiscono l’anticipazione logica e cronologica. Per la sua eccezionalità questa tecnica di normazione è sempre stata utilizzata per proteggere beni collettivi di interesse primario, come certamente non sono i diritti d’autore.

B – L’introduzione di nuove norme

Il comma III del decreto Urbani stabilisce che:

"Il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno raccoglie le segnalazioni di interesse per la prevenzione e la repressione delle violazioni di cui alla lettera a-bis) del comma 2 dell’articolo 171-ter e di cui ai commi 3 e 4 dell’articolo 174-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, assicurando il raccordo con le Amministrazioni interessate".

Nell’organigramma funzionale del Ministero dell’interno, la legge 121/81 sul nuovo ordinamento della Pubblica Sicurezza affida le funzioni di prevenzione alla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione - DCPP (ex UCIGOS) che opera a livello locale tramite le Divisioni Investigazioni Generali ed Operazioni Speciali (DIGOS).

I compiti della DCPP sono:

- raccolta delle informazioni relative alla situazione generale, anche ai fini della prevenzione dell’ordine pubblico;

- investigazioni per la prevenzione e la repressione dei reati contro la personalità interna ed internazionale dello Stato e contro l’ordine pubblico, dai reati di terrorismo a quelli di natura politica, in genere;

- compimento dei relativi atti di polizia giudiziaria e supporto operativo ai Servizi Segreti.

Attualmente, come risulta dal sito istituzionale dell’ufficio, pubblicato sul dominio del Ministero dell’interno:

"Nella fase attuale, l’azione preventiva e di contrasto è indirizzata particolarmente verso i seguenti obiettivi:

- organizzazioni terroristiche interne ed a carattere internazionale;

- associazioni eversive a venti tra i propri scopi l’incitamento alla divisione ed alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi cui fanno riferimento la legge 13.10.1995 n.654 ed il D.L. 26.4.1993 n.122, convertito con legge 25.6.2993 n. 205, ovvero riconducibili alla fattispecie di cui all’art. 1 della legge 20.6.1952 n.645 recante norme di attuazione della XII disposizione finale e transitoria della Costituzione;

- associazioni che perseguono l’obiettivo della distruzione dell’integrità, dell’indipendenza e dell’unità dello Stato ovvero la modifica dell’assetto costituzionale con mezzi non consentiti dall’ordinamento; gruppi estremisti che perseguono scopi di sovvertimento sociale attraverso il ricorso alla violenza o a pratiche illegali;

- associazioni a carattere militare o paramilitare di cui al D.Lgs. 14.2.1948 n.43;

- reati contro la P.A., qualora il fenomeno, in ragione della sistematicità e della gravità dei fatti delittuosi registrati, assuma dimensioni tali da incidere sulla credibilità e sullo stesso funzionamento delle Istituzioni;

- flussi di immigrazione clandestina e traffico internazionale di armamenti per gli aspetti connessi al coinvolgimento di organizzazioni terroristiche, nazionali ed internazionali;

- associazioni segrete;

- congregazioni ed altre realtà di tipo settario che perseguono finalità controindicate;

- terrorismo informatico e telematico;

- fenomeni di ‘violenza di gruppo’ ispirati ad ideologie connotate dal ricorso sistematico a comportamenti aggressivi;

- episodi di illegalità nelle manifestazioni sportive ad opera di formazioni organizzate;

- altre fenomenologie trasgressive da cui derivino, anche indirettamente, ripercussioni negative per la difesa e la sicurezza dello Stato, la tutela della libertà e dell’esercizio dei diritti dei cittadini, nonché dell’ordine e della sicurezza pubblica".

Mentre sarebbe tecnicamente (ma non culturalmente) concepibile l’estensione al diritto d’autore delll’ambito delle attività di prevenzione di competenza della DCPP, non risulta coerente e comprensibile attribuire a questo ufficio la raccolta di non meglio qualificate "segnalazioni" per la repressione degli illeciti, dato che sono attività che la legge attribuisce alle sezioni di polizia giudiziaria e all’autorità giudiziaria.

Questa sovrapposizione di competenze è ancora più evidente nel successivo comma V che - senza, evidentemente, che ci sia un procedimento penale in essere - estende alla DCPP il potere di ordinare l’inibizione dell’accesso ai contenuti contestati o la loro rimozione. Ad oggi, questo potere spetta alla sola magistratura ed è regolato dal codice di procedura penale che contempera le necessità delle indagini con i diritti dell’indagato e dei terzi. Con l’approvazione del decreto Urbani la DCPP potrà operare al di fuori del sistema di garanzie stabilito per legge.

I commi 5,6 e 7 del decreto Urbani, infine, stabiliscono di fatto l’obbligo per il provider di monitorare il comportamento dei propri utenti e di denunciarli alla DCPP. Il testo parla di "segnalazione", ma siccome la DCPP è composta da personale della Polizia di Stato che ha l’obbligo di denuncia degli illeciti di cui viene a conoscenza, di fatto la "segnalazione" del provider equivale a una vera e propria denuncia.

Conclusioni

In sostanza – un’ennesima legge-papocchio inutile, inefficace e pericolosa. In cui si mescolano, in un intruglio indigesto e velenoso, temi diversi e non connessi fra loro, come il terrorismo e la duplicazione di musica, video o software.

Inutile perché non fornisce alcuno strumento utile per la prevenzione del crimine (e in particolare di delitti gravi come il terrorismo o altre forme di violenza).

Inefficace perché farraginosa e mal concepita, quindi atta a produrre dispersione di attività, procedimenti a carico di innocenti, sovraccarico di indagini senza capo né coda, a scapito di attività seriamente utili per combattere le attività criminali.

Pericolosa perché introduce, in materie ove è totalmente insensato, il concetto di "processo alle intenzioni" cioè di punibilità non di un fatto, ma della supposta inclinazione a farlo. (Se questa violazione di un principio fondamentale del diritto può essere ammissibile in situazioni estreme come il terrorismo, è inaccettabile che possa essere estesa a situazioni in cui non c’è alcun rischio per la vita e la sicurezza delle persone e delle istituzioni).

Come altre (troppe) leggi e norme rivela, con le sue affermazioni ridondanti e inutili, una specifica volontà di repressione di Internet e della libertà di comunicazione e di informazione offerta dalla rete.

La perversa assurdità dell’impostazione è rivelata da alcune specifiche disposizioni.

Con l’entrata in vigore del decreto Urbani, la DIGOS, oltre a occuparsi di criminalità organizzata, terrorismo e sicurezza dello Stato avrà il compito di tutelare in via preventiva gli interessi di un ristretto gruppo di (potenti) imprenditori dello spettacolo, dell’editoria e dell’informatica (che già con le leggi esistenti sono assurdamente favoriti dal fatto che la duplicazione di musica, immagini o software è considerata una responsabilità penale).

Questo decreto stabilisce di fatto la "responsabilità oggettiva" dei provider, che hanno l’obbligo di monitoraggio e denuncia dei propri utenti – e sono multati pesantissimamente se non denunciano.

Per la prima volta si stabilisce che un certo uso della crittografia è, di per sé, illecito. (Sembra di ritornare a quelle disposizioni americane sul controllo della crittografia come strumento militare che tanto scandalo avevano suscitato dieci anni fa).

Si instaura, insomma, qualcosa che somiglia molto a uno "stato di polizia", con la persecuzione delle intenzioni, l’obbligo di delazione, la violazione della vita e della comunicazione. E tutto questo non per combattere i terroristi (che possono essere solo favoriti dalla confusione e dalla dispersione di energie create da leggi come questa) ma per soddisfare il protagonismo di questo o quell’altro uomo politico ("voglio anch’io una mia legge contro Internet") e le potenti lobby delle case discografiche o di software, cui poco importa se leggi come questa siano applicabili o funzionali, ma piace "terrorizzare" chi non asseconda i loro avidi interessi.

http://www.nexusitalia.com/leggeurbani.html

Vecovaro
02-06-2004, 08:30
Guardate cosa il Ns Governo copia dagli Americani:

http://www.usac.it/anomali/scie_chimiche.htm

Altro che Legge Urbani!

P.s. Leron scusami pensavo fosse "Commenti", cmq è una cosa seria dategli un'occhiata!

cac
02-06-2004, 10:48
Subsonica: un mp3 politico
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48442

Cmq non mi pare che il post di The Teorus B.I.G fosse offensivo..
anche perchè era solo uno sfogo rivolto piu agli elettori che agli eletti......
Trovo questa sospensione assolutamente ingiusta!!:rolleyes:
Inoltre condivido pienamente quello che ha scritto!!:D
Non ho voglia di polemizzare piu di tanto ma quando vedo queste cose sono io che me ne vado.....altro che sospenzione.......

salut!
:p

marcus24
03-06-2004, 00:52
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48435

Speriamo bene:(

Scusate se una notizia già immessa come mi pare di capire. Cancellate e scusatemi.

Byez.

xcdegasp
03-06-2004, 07:13
eccone un'altra fresca fresca...
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48449

J3X
03-06-2004, 10:25
confermo (spero) le novità di oggi:

notizia generale: http://www.azpoint.net/articoli.asp?id=8048

sito del ministro delle innovazioni tecnologiche (mit) da cui si è appresa la notizia: http://www.innovazione.gov.it/ita/interventi/interviste.shtml

wmv dal tg3 con intervista a Luciano Stanca: http://www.innovazione.gov.it/ita/interventi/interviste/2004/maggio/tg3_040531.wmv

per chi non ha banda larga riporto le parole...
Giornalista: "punizioni severe ma solo per chi copia per lucro...le sanzioni saranno cancellate"
Luciano Stanca (ministro per l'innovazione): "chi fa pirateria e quindi distrugge il diritto d'autore attraverso la rete, deve essere perseguito e punito, ma la persona a livello individuale che ne fa una copia ad uso personale e quindi non ha nessun motivo di lucro, è come ascoltare un brano di musica alla radio, non debba essere punito sulla rete."

ma non ho capito se la cosa è già realtà o no.

MarcoM
03-06-2004, 20:02
Cinenotes n 313, la rivista telematica dell'AGIS (sono un gestore di sale cinematografiche) pubblica oggi quesa notizia:

Riferisce nel dettaglio l’agenzia AgenParl: "I punti controversi della legge contro la pirateria informatica saranno presto cambiati: verranno puniti solo quanti diffondono copie “pirata” e “a fini di lucro” e sarà limitata l’applicazione del prelievo SIAE". Lo ha dichiarato Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, che in un comunicato stampa ha sottolineato che "le modifiche, che andranno incontro alle sollecitazioni dei ‘navigatori’, sono state definite a seguito di una riunione cui hanno preso parte il ministro Giuliano Urbani, il sen. Franco Asciutti e l’on. Ferdinando Adornato, presidenti delle commissioni parlamentari di merito per la legge vigente in materia". In particolare, ha spiegato Stanca, "si è convenuto sulla immediata presentazione in Parlamento di un disegno di legge per modificare gli aspetti problematici delle legge di conversione del DL sulla pirateria informatica e sulla tutela della proprietà intellettuale". Tre, in sostanza, le modifiche su cui i tre hanno convenuto di dover intervenire, con l’intenzione pure di recepire le indicazioni dell’opposizione:
1. Le penalizzazioni attualmente previste per chi duplica e diffonde, anche in Rete, copie pirata di film e musica "per trarne profitto" saranno invece applicate solo a chi lo fa "a fini di lucro"; in tal modo verrà precisata meglio la fattispecie del reato e, quindi, ristretta l’area di applicabilità della norma.
2. Con lo stesso emendamento, inoltre, sarà limitata l’incidenza del prelievo a favore della SIAE sulla vendite degli apparati di produzione (masterizzatori, etc.);
3. Infine, verrà istituita una Commissione per la ridefinizione delle modalità di tutela del diritto di autore concernente la diffusione delle opere dell’ingegno per via telematica (il cosiddetto "bollino blu"), che verrà costituita con decreto del ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, su proposta del ministro per i Beni e le Attività Culturali, presso il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La Commissione, precisa un comunicato sul sito del ministero dell’Innovazione, “dovrà predisporre un rapporto sulle problematiche del settore, nonché le proposte di disposizioni normative necessarie nell’era dei media digitali e di Internet”. Ai lavori della Commissione interministeriale, “saranno chiamati a dare il loro contributo i rappresentanti degli operatori delle imprese di settore, delle associazioni rappresentative degli autori e dei consumatori, nonché delle Amministrazioni pubbliche centrali e locali”.

w.tommasi
03-06-2004, 23:11
Diritti d'autore, denunciata la SIAE ... (http://punto-informatico.it/p.asp?i=48474)

xool
09-06-2004, 08:19
Sentite questa:

http://punto-informatico.it/p.asp?i=48534

canapa
09-06-2004, 12:22
http://www.apogeonline.com/webzine/2004/06/09/01/200406090101

questa potrebbe essere molto interessante.....

CoreDump
09-06-2004, 19:01
Leggete qui :

http://www.radicali.it/organi/news.asp?Q=10683&N=N

In pratica si riporta che cappato dei radicali ha denunciato urbani x violazione
della legge che lui stesso a fatto approvare :eek: :D

w.tommasi
10-06-2004, 09:23
BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!!!

E ANDIAMOOOOOOOOOOO !!!!

Guardate qui ... (http://punto-informatico.it/p.asp?i=48552)

:p :D :p :D :p :D :p :D :p :D :p :D :p :D

Blender
10-06-2004, 17:19
un articolo interessante

http://www.matrixclan.it/forum/index.php?showtopic=1124

Vin81
11-06-2004, 14:00
http://www.molotov.it/

Ho trovato questo, è tutto vero? :confused: anche il pezzo in pui parla dei siti?

Red-Vox
11-06-2004, 15:11
http://www.unioneconsulenti.it/article.php?sid=961

Viene punito solo il "fine di lucro" e non l'uso personale

URBANIII :Prrr: pernacchione galattico :D:D:D:D:D:D:D :yeah:

EDIT BY LERON:
ATTENZIONE: la notizia è datata 30 maggio, conferma il fatto che è stato fatto l'accordo per le modifiche, quello che è importante però è che le modifiche VENGANO FATTE, e pubblicate sulla Gazzetta ufficiale, agli atti pratici PER ORA non cambia niente

agma
16-06-2004, 12:57
Ultima nuova:

http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2008&forum=4


Oggi 15/06/04 buone notizie dalla VII Commissione del Senato
Oggi pomeriggio al Senato nuovo fondamentale passo avanti verso la soppressione dell'equazione file sharing=pirateria! Il relatore Presidente Asciutti ha "incardinato" - facendone la relazione generale - il provvedimento 2980 di modifica al DL urbani contenente tutte le modifiche che avevamo chiesto: ripristino della dicitura "per fini di lucro" e abolizione di tasse e bollino. Ora si attende il parere della commissione bilancio. Se venisse confermato l'accordo di tutti i rappresentanti dei diversi schieramenti politici entro i primi di luglio il Senato licenzierà il provvedimento. Tutto questo si dovrebbe ripetere entro la fine di luglio alla Camera ed il provvedimento diventerebbe così legge. Anche se in questi casi il condizionale è d'obbligo, l'ottima partenza fa ben sperare nell'imminente traguardo!

corsaronero
21-06-2004, 07:58
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48680

FabioD77
21-06-2004, 15:07
Leggete questa:
http://tecnologia.virgilio.it/Notizie/download_multa.content

Leron
24-06-2004, 23:47
si ricorda che ciò che si sa al momento attuale è riassunto tutto nel primo post, e NON postate cose diverse dalle notizie (come richieste di aggiornamento, commenti, ecc..) perchè come descritto nel primo post verranno cancellati.

esiste il thread dei commenti per quello

Mounty
27-06-2004, 20:17
http://www.webmasterpoint.org/risorse/articolo.asp?id=6303

Sembra che le modifiche al decreto vengano fatte entro luglio

nanu10
28-06-2004, 23:13
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48796

Ecco una nuova notizia....

Mounty
06-07-2004, 02:00
Nuova notizia da Punto Informatico: Legge Urbani, le proposte delle major

http://punto-informatico.it/p.asp?i=48882

nanu10
07-07-2004, 08:11
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48902

nanu10
07-07-2004, 08:13
Carlucci e pirati: il problema sono i prezzi

http://punto-informatico.it/p.asp?i=48898

w.tommasi
08-07-2004, 08:47
Evviva !!! Una volta tanto siamo i + bravi al mondo !!! (http://punto-informatico.it/p.asp?i=48914)

w.tommasi
08-07-2004, 08:49
E mettiamoci pure questo va ... (http://punto-informatico.it/p.asp?i=48917)

Mounty
08-07-2004, 12:46
Legge Urbani, modifiche a rischio?

http://punto-informatico.it/p.asp?i=48915

Vecovaro
09-07-2004, 17:15
Riportiamo anche qualche notizia positiva:

Informazioni fresche - 6 luglio

Oggi nella VII Commissione del Senato e' terminata la discussione degli emendamenti al provvedimento di modifica al decreto Urbani.
Politicamente Cortiana, per la discussione avuta con i colleghi, ha la sensazione che si possa confermare la deliberante.
Tra gli emendamenti ce ne sono alcuni, che presto postero' sul sito, di AN e UDC (sen. Valditara, Gaburro, Compagna) che propongono di ripristinare il vecchio DL Urbani, distruggendo il nostrto lavoro. Confidiamo che siano proposte di bandiera, che gli stessi proponenti non difenderanno.
Insomma, domani si torna in ballo, il DDL è ancora all'ordine del giorno della Commissione e da domani ogni giorno per il Senato è quello buono.
Ciao
Maurizio Zammataro


Informazioni fresche - 7 luglio

Deliberante Sì
Ultimi aggiornamenti dal Senato: oggi mercoledì 7 luglio tutti i gruppi parlamentari hanno confermato l'intenzione di concedere la deliberante. Come avevo già anticipato non rimane che attendere i pareri della I e V commissione e la nuova discussione che si terrà mercoledì prossimo.
Maurizio Zammataro

Vecovaro
13-07-2004, 14:15
Questa non ci voleva proprio!

" gli emendamenti di AN e UDC
Vi invio gli emendamenti di UDC e AN, che se approvati distruggerebbero tutto il nostro lavoro.
Speriamo e siamo convinti di batterli.

2.6
VALDITARA
Sostituire il comma 2 con il seguente:
"2. Alla legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:
a) al comma 2 dell'articolo 171-ter è soppressa la lettera a-bis);
b) b) all'articolo 171, dopo la lettera a), è aggiunta la seguente:
'a-bis) diffonde o mette a disposizione del pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un'opera dell'ingegno protetta, o parte di essa, ovvero con le medesime tecniche, fruisce di un'opera o di parte di essa';
c) all'articolo 174-ter, comma 1, lettera a-bis)'."

2.20


COMPAGNA
Sostituire il comma 2 con il seguente:
"2. Alla legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:
a) al comma 2 dell'articolo 171-ter è soppressa la lettera a-bis);
b) all'articolo 171, dopo la lettera a), è aggiunta la seguente:
'a-bis) diffonde o mette a disposizione del pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un'opera dell'ingegno protetta, o parte di essa, ovvero con le medesime tecniche, fruisce di un'opera o di parte di essa';
c) all'articolo 174-ter, comma 1, dopo le parole: ' le misure tecniche di protezione, opere o materiale protetti', sono inserite le seguenti: ' fuori dall'ipotesi prevista dall'articolo 171, comma 1, lettera a-bis)'."

2.10
GABURRO
Sostituire il comma 2 con il seguente:
"2. Alla legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:
a) al comma 2 dell'articolo 171-ter è soppressa la lettera a-bis);
b) all'articolo 171, dopo la lettera a), è aggiunta la seguente:
'a-bis) diffonde o mette a disposizione del pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un'opera dell'ingegno protetta, o parte di essa, ovvero con le medesime tecniche, fruisce di un'opera o di parte di essa';

2.7
VALDITARA
Al comma 3, sopprimere il secondo periodo."

Maurizio Zammataro

Link per chiarimenti:

http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2235&forum=4

Maximum
14-07-2004, 14:24
http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/scienza_e_tecnologia/decrurbani/controp2p/controp2p.html

A voi i commenti.......

shambler1
16-07-2004, 02:23
E a chi acquista abusivamente ...un governo e dei deputati , che gli succede?

7joeblack8
16-07-2004, 16:01
sentite ma non ci capisco + niente..alla fine della fiera?

è stata modificata o no?se si in bene o in male?

o la decisione è ancora da prendere??:confused: :muro:

pnx
16-07-2004, 16:13
POSTATE SOLO LE NOTIZE QUA, per i commenti e le domande c'è l'altro thread: http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=676055

Teox82
16-07-2004, 20:58
Convegno su 'La pirateria contro le opere dell'ingegno'

Diritto d'autore, un ostacolo allo sviluppo di Internet?

Battaglia tra Siae e 'liberisti' delle tlc. La prima chiede sanzioni anche contro l'uso personale e privato di registrazioni pirata e di copie da Internet. I secondi vedono un conflitto fra tutela troppo stretta del diritto d'autore e il libero sviluppo delle telecomunicazioni


La protezione del diritto d'autore e' un ostacolo allo sviluppo delle telecomunicazioni o questo sviluppo uccidera' il cinema, l'editoria e l'industria del disco? Le due posizioni estreme si sono fronteggiate nel corso del convegno romano su 'La pirateria contro le opere dell'ingegno' organizzato dall'autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni.



Da una parte Vito Alfano, rappresentante della Siae, con la difesa a oltranza del diritto d'autore e la richiesta di sanzioni anche contro l'uso personale e privato di registrazioni pirata e di copie da Internet. Dall'altra la posizione del relatore Vincenzo Franceschelli dell'universita' di Milano-Bicocca, che vede un conflitto fra la tutela troppo stretta del diritto d'autore e il libero sviluppo delle telecomunicazioni e in particolare di internet.



Nel suo intervento lo studioso ha ripercorso la breve ma tumultuosa storia della cosiddetta pirateria: dalle fotocopie illegali di testi scritti, alla pratica di scaricare dalla Rete gratuitamente i brani musicali, fino al boom delle videocassette e dei dvd pirata e ai film scaricati da internet. Secondo Franceschelli, il punto di equilibrio e' nella difesa dell'uso personale delle registrazioni: un modo per non imbrigliare (messo che sia tecnicamente possibile) lo sviluppo delle telecomunicazioni.



L'uso personale non garantisce un bel nulla, ribatte il rappresentante della Siae: nel momento in cui ci si avvia a una situazione in cui tutti avranno un computer a disposizione e un facile accesso a internet, tutti potranno ascoltare musica e vedere film gratis, le industrie della musica, del cinema e del libro chiuderanno.



"Se io fossi Bin Laden- ha detto per paradosso Alfano - anziche' spendere tempo e denaro ad addestrare piloti suicidi per gli aeroplani, aprirei un piccolo sito in un paese africano o asiatico e metterei in Rete gratuitamente tutti i nuovi film. Cosi' in un paio d'anni Hollywood chiuderebbe e la nostra stessa civilta' occidentale andrebbe in crisi con i suoi valori di libera circolazione delle idee e di produzione culturale".


Paragonati a terroristi!!!:eek: :eek: :eek: :muro:

shambler1
18-07-2004, 23:18
Tanto i sudditi possono solo mettersi in ginocchio ad ingoiare.

Comunque: fuorilegge il p2p in toto (http://punto-informatico.it/p.asp?i=49041)

e giochiamoci pure la carta emozionale della pedofilia, cosi la casalinga si impressiona. (http://punto-informatico.it/p.asp?i=49043) che equivale a dire: eliminiamo le autostrade e le automobili, cosi non ci sono + le prostitute.

shambler1
19-07-2004, 01:38
http://www.hitparadeitalia.it/a_petizione.htm

matboscolo
20-07-2004, 14:27
http://news2000.libero.it/internetlife/ils7.html

Vecovaro
20-07-2004, 17:00
Siamo, noi Italiani, sempre i primi a pensare a certe cose:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/07_Luglio/20/cinedivx.shtml

Truzzone
22-07-2004, 08:03
http://punto-informatico.it/p.asp?i=49092

Speriamo bene... :(

Maximo75
25-07-2004, 18:50
Hanno chiuso il sito di BTiTeam (http://btiteam.italiazip.com/) !!!

Beto
25-07-2004, 18:58
blackdragon sequestrato

shambler1
25-07-2004, 20:54
Le hanno ricostruite le case ai terremotati? ecco, dopo fanno le modifiche.:p

shambler1
29-07-2004, 23:50
"Urbani dimettiti" (http://punto-informatico.it/p.asp?i=49171) commento e sunto della situazione da ppunto informatico.

xcdegasp
01-08-2004, 22:52
Arrestato ufficiale giudiziario perchè duplicava e riforniva i venditori da spiaggia:
http://www.ictsystem.com/evolution/topic.asp?TOPIC_ID=388&FORUM_ID=1&CAT_ID=1&Forum_Title=News&Topic_Title=pirateria%3A+arrestato+un+ufficiale+giudiziario
non so' quanto sia affidabile questa notizia ;)

xcdegasp
11-08-2004, 07:52
http://www.itportal.it/news/business/luglio2004/33/

xcdegasp
15-08-2004, 22:51
http://www.areapress.it/vediarticolo.asp?id=10089 gli isp si alleano...

shambler1
19-08-2004, 17:20
un documento riassuntivo.
http://www.istitutocolli.org/wiki/RelazioneDecretoUrbani#titelanker2

w.tommasi
27-08-2004, 09:15
Altre brutte cose ... (http://punto-informatico.it/p.asp?i=49361)

:eek: :eek: :eek: :eek:

7joeblack8
27-08-2004, 10:21
ricordatevi che siamo in italia....:O


http://theblackdragon.italiazip.com/



:D

xcdegasp
27-08-2004, 17:11
ma non avete visto questo:
http://extremetracking.com/open;unique?login=itzip

chi si ricorda la mitica frase che disse thrillux? impossibile, gli ip non vengono loggati... :rolleyes:

Leron
28-08-2004, 09:08
fatta pulizia, solo notizie da ora plz ;)

xcdegasp
07-09-2004, 12:10
vendita di mp3 illegali in internet dalla russia:
http://punto-informatico.it/p.asp?i=49478

Mounty
07-09-2004, 14:36
Legge Urbani, c'è chi spera:

http://punto-informatico.it/p.asp?i=49464

fugazy
07-09-2004, 19:48
Questa non è una vera e propria notizia, è semmai un accenno a quanto @$%!-£$ sia il sig. Urbani

http://www.freenfo.net/article449

non ho parole...

nanu10
08-09-2004, 07:45
Il Decreto passa a Stanca...

http://punto-informatico.it/p.asp?i=49495

finalmente una buona notizia...speriamo che la promessa sia mantenuta!

Mounty
10-09-2004, 13:04
http://punto-informatico.it/p.asp?i=49531

http://www.vnunet.it/detalle.asp?ids=/Notizie/Internet/Utilit%C3%A0/20040908006

ANTHRAX
10-09-2004, 17:28
Ed io rilancio con http://punto-informatico.it/p.asp?i=49533

ciao:cool:

Mounty
13-09-2004, 15:09
Decreto Urbani: 60 giorni all'alba???

http://www.webisland.net/article1036.html

shambler1
14-09-2004, 01:12
Pirateria, occhio al Governo
di Gilberto Mondi - Preoccupano le ultime dichiarazioni di Mauro Masi che annuncia una campagna governativa per sensibilizzare contro la pirateria. Una campagna sbilenca che sarà pagata con i soldi pubblici


14/09/04 - Commenti - Roma - Chiunque si occupi delle cose della Rete ha imparato a non sottostimare le parole che vengono pronunciate da Mauro Masi, oggi a capo del dipartimento per l'Editoria della Presidenza del Consiglio. La sua posizione proprio sulla legge sull'editoria (è uno dei suoi "padri") ha contribuito non poco all'approvazione della normativa e alla difesa di quel testo dopo la sua approvazione. Sempre di Masi è la proposta di attribuzione di un direttore responsabile per i siti web italiani, una tentazione che solletica molti dentro e fuori dal Governo. E così le sue recenti dichiarazioni su Internet e pirateria non dovrebbero essere sottovalutate: anzi aprono squarci di luce sulle prossime mosse del Governo italiano, ancora bloccato nel guado della Legge Urbani.


Opinioni e commenti
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Intanto pero su eMule...
Vinceremo NOI!!!!!!!!!
per convincerci...



L'argomento è peraltro tutt'altro che estraneo a Masi che fino a qualche tempo fa svolgeva il ruolo di commissario straordinario della SIAE.

In una recente intervista a Il Giornale, Masi ha dichiarato che prima della fine dell'anno Palazzo Chigi lancerà una campagna sulla pirateria, pensata per sviluppare una sensibilità nel pubblico che oggi si ritiene assente. "Abbiamo preso questa decisione - ha spiegato - dopo quanto ci hanno segnalato i responsabili delle forze dell'ordine, ossia che da parte della gente la percezione che la pirateria è perseguibile, e che dunque è reato, è molto bassa. Questo nonostante sia polizia che Carabinieri e Guardia di Finanza abbiano intensificato molto la loro azione di contrasto. Vogliamo segnalare agli italiani che il danno è elevato e che la pirateria è un reato".

Ciò che risulta incomprensibile nell'intervista rilasciata da Masi non è tanto la proposta di portare il problema pirateria all'ONU affinché si arrivi ad una sorta di "norma internazionale", ognuno ha le sue priorità diciamo, quanto invece la confusione tra "hacker", li chiama così, e "criminalità organizzata". Una confusione che non è facile considerare frutto di un errore, vista l'esperienza del personaggio.

Masi afferma infatti che "le forze dell'ordine incominciano a segnalare che la pirateria è diventata una vera e propria forma di criminalità organizzata" e, più in là, che "a volte ci si immagina l'hacker come un ragazzino, mentre invece ci sono maghi del computer tutt'altro che adolescenti". Delle due l'una, o si vuole prendere di petto un meccanismo criminale che produce danni all'industria dei contenuti e all'Erario, con la vendita di supporti pirata e profitti stellari, o si vuole criminalizzare il "mago" che utilizza Internet e le potenzialità che offre a scopi personali che nulla hanno a che vedere con il fine di lucro.

La speranza è che Masi o "Il Giornale" abbiano preso un abbaglio e che confondere organizzazioni criminali e "maghi del computer tutt'altro che adolescenti" non sia un'intenzione ma, appunto, un indesiderato scivolone. Dopo la legge sulla pedofilia online, quella sull'editoria, quella sul prestito dei libri e la Urbani sul file sharing, che vorrebbe sbattere in galera i maghi per quattro anni, è lecito temere il peggio. Il rischio concreto è quello di trovarsi a dicembre con una campagna tutt'altro che informativa, inutile e persino denigratoria. Considerando che sarà finanziata con i soldi pubblici mi chiedo se non sia il caso di iniziare a preoccuparsene.

Gilberto Mondi

Capito? Criminalità organizzata.

nothinghr
14-09-2004, 20:40
Internet: chiudere un occhio sui 'furti' dei giovanissimi
14/09/2004 - 21:33
Urbani: tollerare che i ragazzi scarichino dalla rete
(ANSA) - ROMA, 14 SET -'Bisognera' avere un occhio di riguardo per i giovanissimi che scaricano cose da internet per uso personale e privato', cosi' Urbani. Nel suo intervento agli Stati Generali dell'editoria, il ministro ricordando la legge sulla pirateria ha sottolineato che 'sempre di furto si tratta, ma in una societa' mammista come la nostra possiamo chiudere un occhio'.
copyright @ 2004 ANSA

shambler1
19-09-2004, 00:14
Ho visto su rai3 un convegno organizzato dai discografici per sollecitare il governo ( nella persona di Gasparri ,sempre molto espressivo a livello mimico ) contro la pirateria ,definendo la situazione "disperata" e la musica popolare "attaccata da tutte le parti".
Porellini.
Un bello sciopero permanente del consumo a tutti i livelli sarebbe la risposta più adatta,secondo me.

dantes76
20-09-2004, 12:16
Originariamente inviato da shambler1
Ho visto su rai3 un convegno organizzato dai discografici per sollecitare il governo ( nella persona di Gasparri ,sempre molto espressivo a livello mimico ) contro la pirateria ,definendo la situazione "disperata" e la musica popolare "attaccata da tutte le parti".
Porellini.
Un bello sciopero permanente del consumo a tutti i livelli sarebbe la risposta più adatta,secondo me.


http://xoomer.virgilio.it/fk0/tg2.avi

:Puke: :Puke: :Puke:

7joeblack8
29-09-2004, 17:36
ta daaaaaaaaaaaaan

beccatO!

http://www.freenfo.net/article565.html

FabioD77
29-09-2004, 18:57
Originariamente inviato da 7joeblack8
ta daaaaaaaaaaaaan

beccatO!

http://www.freenfo.net/article565.html
Non voglio fare polemica, ma di virgilio non mi fido molto.
E' capitato in passato che hanno riciclato/adattato vecchie notizie.
Poi non so...

Leron
29-09-2004, 19:00
Originariamente inviato da FabioD77
Non voglio fare polemica, ma di virgilio non mi fido molto.
E' capitato in passato che hanno riciclato/adattato vecchie notizie.
Poi non so...
http://www.ansa.it/awnplus/internet/news/2004-09-28_2804564.html


commenti dall'altra plz

FabioD77
07-10-2004, 15:40
7 denunce in Italia... :(

http://webnews.html.it/news/2361.htm

BOLA
08-10-2004, 11:58
http://www.adnkronos.com/Spettacolo/2004/Settimana41da04-10a10-10/01np_0710.html :(

ANTHRAX
15-10-2004, 10:54
Su altri aspetti http://punto-informatico.it/p.asp?i=50029 che cmq hanno grossi interessi economici qualche timido passo in positivo c'è......sul tema che invece a noi stà + a cuore noto un certo immobilismo http://punto-informatico.it/p.asp?i=50028 .


bye

Vecovaro
05-11-2004, 15:46
In effetti qualcosa si sta muovendo...In negativo però!:eek:

http://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/cronaca/mp3venezia/mp3venezia/mp3venezia.html

Igor
11-11-2004, 16:21
http://punto-informatico.it/p.asp?i=50387

ciocia
17-11-2004, 17:30
Legge urbani denunciata in Europa
http://punto-informatico.it/p.asp?i=50443

canapa
02-01-2005, 23:41
Fra poco toccherà sicuramente anche a noi; strano che Urbani non ci abbia già pensato.
http://punto-informatico.it/p.asp?i=50996

maxninni
11-01-2005, 23:51
importantissimo forse ci siamo!!!!



http://www.newglobal.it/xoops2/html/

w.tommasi
13-01-2005, 09:57
Ahi ahi ahi ... brutte notizie : qui (http://punto-informatico.it/p.asp?i=51101)

:cry: :cry: :cry:

Truzzone
18-02-2005, 14:38
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51610

ripes72
22-02-2005, 17:00
http://news.google.it/news?hl=it&ned=it&ie=UTF-8&ncl=http://www.ydea.com/article279.html

Truzzone
24-02-2005, 13:24
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51684

Truzzone
24-02-2005, 17:31
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51690

Beelzebub
28-02-2005, 09:04
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51712

Mounty
28-02-2005, 09:20
Tiscali impone limiti all'ADSL?

http://punto-informatico.it/p.asp?i=51713

Truzzone
01-03-2005, 17:44
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51732

Truzzone
02-03-2005, 16:52
http://webnews.html.it/news/2641.htm

http://webnews.html.it/news/2646.htm

Truzzone
03-03-2005, 13:33
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51767

J3X
09-03-2005, 09:22
punto di svolta o ancora chiacchiere?
http://www.lastampa.it/redazione/news_high_tech/archivio/0503/pirateria.asp

Truzzone
09-03-2005, 13:19
L'Europa va matta per i DVD (http://punto-informatico.it/p.asp?i=51849) strettamente legato al p2p :)

Ricordo che esiste un thread per i commenti ;)

Truzzone
14-03-2005, 13:29
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51907

Truzzone
16-03-2005, 13:24
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51946 :eek:

ciocia
18-03-2005, 18:28
legge urbani quasi definitiva:
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51990

Truzzone
22-03-2005, 13:46
File sharing, lettera ai senatori (http://punto-informatico.it/p.asp?i=52024)

Leon87
24-03-2005, 11:39
http://punto-informatico.it/p.asp?i=52069

Leron
29-03-2005, 22:03
segnalazione by
^Krasty^
http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=909918


Disposizioni definitive Decreto Urbani

24/03/05 - News - Roma - Dopo lunga, lunghissima attesa sono finalmente state approvate dalla Camera in via definitiva le sospirate modifiche alla Legge Urbani, modifiche contenute nel DDL 3276-B che trasforma la normativa contro il file sharing. Novità assai limitate rispetto a quanto a suo tempo promesso dallo stesso ministro Urbani e successivamente dai suoi colleghi di Governo.

La normativa così modificata prevede le sole sanzioni amministrative per chi si limita a scaricare dalla rete contenuti protetti. Le sanzioni diventano penali se l'utente invece condivide con altri utenti via Internet materiali tutelati dal diritto d'autore.

Va sottolineato che il penale viene attribuito anche alla condivisione che non abbia scopo di lucro oltreché, più ovviamente, a chi condivide a scopo di profitto.

Nei fatti questo significa che l'uso dei principali sistemi di file sharing può inguaiare penalmente l'utente che li utilizzi con contenuti protetti: che si tratti dei software eDonkey o BitTorrent, vale a dire due delle piattaforme più utilizzate, infatti, chi li usa condivide anche quando scarica, un fatto che non ha però condizionato in alcun modo i promotori del provvedimento.

Le modifiche comprendono anche l'oblazione di cui a lungo si è parlato, ovvero la possibilità di pagare un'ammenda e le spese procedurali per estinguere il reato commesso, quello appunto di condivisione. Una misura che non cancella però il reato in quanto tale, destinato a rimanere nel certificato penale del soggetto.

Leon87
22-04-2005, 15:36
non riesco a trovare l'articolo,posti un link please? :stordita:

http://www.ansa.it/main/notizie/videonews/ansalive/2005-04-22_4731566.html

Leron
27-04-2005, 13:43
messaggi editati, una letta al regolamento del thread plz

NoCambiareDecreto?-NoVoto!
04-05-2005, 20:19
messaggi editati, una letta al regolamento del thread plz
NoMartini?-NoParty! :D
Leron, il nuovo ministro la modificherà la legge?
Ci dai una tua opinione?

Una Notiziola fresca fresca per voi :)

http://punto-informatico.it/p.asp?i=52647

Truzzone
30-05-2005, 13:45
Terroristi finanziati con la pirateria? (http://punto-informatico.it/p.asp?i=53123) :rolleyes:

Igor
01-06-2005, 17:27
http://punto-informatico.it/p.asp?i=53167

xcdegasp
06-06-2005, 15:01
55 indagati per la rete "cucciolandia":
http://www.reuters.com/locales/c_newsArticle.jsp;:42a435eb:1182501bdb666f9?type=internetNews&localeKey=it_IT&storyID=8704483

P2PneoSystem
14-07-2005, 15:18
Notizia Good!
http://punto-informatico.it/p.asp?i=54079&r=PI

ciocia
29-07-2005, 19:12
BRUTTA NOTIZIA ITALIANA
http://punto-informatico.it/p.asp?i=54373&r=PI

dottorkame
30-09-2005, 19:55
Hanno chiuso anche edonkey
http://punto-informatico.it/p.asp?i=55269&r=PI

Ziosilvio
11-10-2005, 16:37
Da Zeus News (http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4373&numero=999):

--------

L'ultima beffa della legge Urbani

La legge Urbani, che criminalizza il P2P, era stata approvata anche dall'opposizione perché conteneva aiuti e provvidenze per il cinema: aiuti che la legge Finanziaria 2006 vuole abolire.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-10-2005]

Una delle motivazioni della legge Urbani (che introduce gravi sanzioni per il P2P di materiale audiovisivo coperto da copyright), anzi la più forte, che aveva convinto la stragrande maggioranza dell'opposizione (tranne Rifondazione e Verdi) erano gli aiuti per il cinema italiano, previsti all'interno della legge.

Per questo la legge Urbani, prima di essere approvata, aveva avuto un iter in cui era stato difficile modificarla, visto il suo contenuto considerato salvifico per il nostro cinema.

Successivamente Urbani è passato alla Rai come consigliere d'amministrazione, mentre la nuova legge Finanziaria, firmata da Tremonti e approvata dal Governo Berlusconi, azzera del tutto i contributi per il cinema italiano, così come taglia del 45% i finanziamenti del fondo dello spettacolo, rischiando di mettere in crisi la programmazione del Teatro alla Scala, del Regio di Torino e delle "Olimpiadi della Cultura", legate alle Olimpiadi invernali (e che avevano fatto aggiudicare a Torino l'evento, quando il Cio decise) che qualche giorno prima lo stesso Governo aveva presentato in pompa magna alla stampa internazionale; anche la Biennale del Cinema di Venezia rischia di chiudere per mancanza di fondi.

L'opposizione, a suo tempo, avrebbe fatto bene a bocciare la Legge Urbani, senza cadere nel trabocchetto del Governo.

Pier Luigi Tolardo - Quelli di Zeus

------

shambler1
12-10-2005, 23:46
http://punto-informatico.it/p.asp?i=55560&r=PI

Si procede d'ufficio come fosse un omicidio volontario.
Processi e arresti per quattro canzonette, nemmeno in america erano arrivata a tanto.

xcdegasp
31-01-2006, 19:47
29-01-2006
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4595&numero=999
"Critiche al programma di Romano Prodi: non c'è la volontà di riformare la legge Urbani. Pronti anche in Italia per il Partito dei Pirati?"

xcdegasp
20-02-2006, 07:20
20 febbraio 2006
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57942&r=PI
Il Diritto della Copia Privata? semmai una gentile concessione, parole della RIAA...

xcdegasp
22-03-2006, 06:51
22 marzo:
la Francia ce l'ha fatta
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58478&r=PI

ciocia
27-03-2006, 17:37
in germania rischiano 2 anni di carcere a chi scarica per uso personale!! :eek:
sempre peggio!!
http://www.azpoint.net/news/Software_News_12487.asp

xcdegasp
03-04-2006, 07:36
Coolstreaming, nuova vittoria per il sito
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58660&r=PI

ciocia
06-04-2006, 17:07
Diverse denunce e sequestri in europa, Italia compresa!!
Tutto legate ai p2p e sharing di files musicali.
http://www.azpoint.net/news/Internet_News_12538.asp

OTTIMO IL COMMENTO FINALE DELL'ARTICOLO, anche se e' una cosa detta e risaputa, ma qui si continua ad arrampicarci sugli specchi :mc:

xcdegasp
28-04-2006, 07:40
importanti prese di posizione da parte di molti artisti musicali:
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1465936&r=PI

xcdegasp
22-05-2006, 07:59
Nuova news:
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1494294&r=PI

USA, gli artisti per la neutralità della Rete:
Moby, Michael Stipe dei REM e Trent Reznor dei Nine Inch Nails sono solo alcuni dei musicisti unitisi a Save The Internet, la mobilitazione statunitense che si batte per il mantenimento della neutralità della Rete

xcdegasp
29-06-2006, 07:27
proposta di modifica al decreto Urbani, la avanza il senatore Mauro Bulgarelli:
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1546062&r=PI

xcdegasp
30-06-2006, 07:26
Una polizza contro le denunce RIAA?
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1547740&r=PI

Leon87
05-07-2006, 18:03
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1553901&r=PI

Sinclair63
09-07-2006, 22:55
La legge Urbani sarà modificata dal Parlamento Il provvedimento antipirateria informatica: in futuro sarà punito soltanto chi fa copie pirata «a fine di lucro»

FONTE: http://www.prnetwork.it/prnetwork/articoli/articolo.php?id=58

xcdegasp
09-07-2006, 22:59
La legge Urbani sarà modificata dal Parlamento Il provvedimento antipirateria informatica: in futuro sarà punito soltanto chi fa copie pirata «a fine di lucro»

FONTE: http://www.prnetwork.it/prnetwork/articoli/articolo.php?id=58
mmhhh, ma lucio stanca non era della precedente coalizione di maggioranza?
quindi non dovrebbe più essere lui il ministro dell'innovazione tecnologica di cui parla l'articolo.. :mbe:

Sinclair63
10-07-2006, 13:03
mmhhh, ma lucio stanca non era della precedente coalizione di maggioranza?
quindi non dovrebbe più essere lui il ministro dell'innovazione tecnologica di cui parla l'articolo.. :mbe:
In effetti si nomina anche lo stesso Urbani che avrebbe partecipato anch'egli alla riunione... :mbe: ...mah :boh:

xcdegasp
10-07-2006, 13:49
In effetti si nomina anche lo stesso Urbani che avrebbe partecipato anch'egli alla riunione... :mbe: ...mah :boh:
infatti ecco la conferma:
Ministro per le Riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione
Il Prof. Luigi Nicolais è stato nominato Ministro per le Riforme e le Innovazione nella Pubblica Amministrazione.
Nella riunione del 17 maggio 2006 del Consiglio dei Ministri, la senatrice Beatrice Magnolfi e il dottor Giampiero Scanu sono stati nominati Sottosegretari di Stato.
http://www.innovazione.gov.it/


era un articolo vecchio risalente a prime delle ultime votazioni parlamentari ;)