simone1980
16-05-2004, 20:11
Dorme in cassonetto:muore dilaniato
Verona,tragica fine di un clochard
Si era addormentato dentro un cassonetto dei rifiuti ed è morto schiacciato nel camion che raccoglie la spazzatura. E' questa la tragica fine di Ioan Suciu, 45 anni, rumeno irregolare. Il suo cadavere, in gran parte dilaniato, è stato scoperto da un dipendente del deposito di stoccaggio dell'Amia, l'azienda municipalizzata di igiene ambientale di Verona. Nei vestiti la polizia ha rinvenuto alcuni biglietti personali e un documento di riconoscimento.
Nel taschino del giubbotto aveva ancora il pettinino e la lametta nuova perché, nonostante fosse costretto a vivere come un clochard e a vivere di piccoli espedienti, ci teneva ad avere un aspetto dignitoso. Con quei piccoli oggetti preziosi per la sua vita quotidiana anche venerdì sera l'uomo si era addormentato scegliendo un cassonetto dei rifiuti come letto occasionale per ripararsi da una notte fredda dopo una giornata di pioggia e temporale.
Ma il camion che raccoglie la spazzatura è arrivato mentre lui dormiva ancora pesantemente, e lo ha inghiottito insieme ai rifiuti del cassonetto. Ma Ioan non ha fatto in tempo a gridare aiuto, ad emettere un lamento che potesse fermare quella morte atroce e silenziosa che ha spazzato via in pochi secondi la storia di un uomo venuto dall'est per cercare fortuna, lavoro, casa, forse una donna e la sua storia, come quella di tanti altri barboni, resterà una storia di cui si sa poco o nulla, come spesso capita per gran parte dei clandestini o dei barboni che si infilano negli interstizi della vita e vengono dimenticati nell'indifferenza o nella fretta della gente.
Non si sa ancora se avesse moglie o figli, o qualche famigliare. Nessuno finora ne ha denunciato la scomparsa o si è fatto vivo per avere sue notizie. A scoprire con orrore il suo cadavere è stato un dipendente dell'Amia, l'azienda municipalizzata di igiene ambientale di Verona. "Le sue gambe sembravano amputate", ha raccontato l'uomo ancora incredulo e sgomento. Immediato l'intervento della squadra mobile e delle volanti della polizia. E inevitabile, per gli investigatori, pensare subito anche ad un omicidio. Un'ipotesi, questa, che piano piano ha perso consistenza, anche se solo l'autopsia dirà l'ultima parola.
brrrrrrrrrrrrr
ma io mi dico, come si fa a mettersi dentro un cassonetto??
Verona,tragica fine di un clochard
Si era addormentato dentro un cassonetto dei rifiuti ed è morto schiacciato nel camion che raccoglie la spazzatura. E' questa la tragica fine di Ioan Suciu, 45 anni, rumeno irregolare. Il suo cadavere, in gran parte dilaniato, è stato scoperto da un dipendente del deposito di stoccaggio dell'Amia, l'azienda municipalizzata di igiene ambientale di Verona. Nei vestiti la polizia ha rinvenuto alcuni biglietti personali e un documento di riconoscimento.
Nel taschino del giubbotto aveva ancora il pettinino e la lametta nuova perché, nonostante fosse costretto a vivere come un clochard e a vivere di piccoli espedienti, ci teneva ad avere un aspetto dignitoso. Con quei piccoli oggetti preziosi per la sua vita quotidiana anche venerdì sera l'uomo si era addormentato scegliendo un cassonetto dei rifiuti come letto occasionale per ripararsi da una notte fredda dopo una giornata di pioggia e temporale.
Ma il camion che raccoglie la spazzatura è arrivato mentre lui dormiva ancora pesantemente, e lo ha inghiottito insieme ai rifiuti del cassonetto. Ma Ioan non ha fatto in tempo a gridare aiuto, ad emettere un lamento che potesse fermare quella morte atroce e silenziosa che ha spazzato via in pochi secondi la storia di un uomo venuto dall'est per cercare fortuna, lavoro, casa, forse una donna e la sua storia, come quella di tanti altri barboni, resterà una storia di cui si sa poco o nulla, come spesso capita per gran parte dei clandestini o dei barboni che si infilano negli interstizi della vita e vengono dimenticati nell'indifferenza o nella fretta della gente.
Non si sa ancora se avesse moglie o figli, o qualche famigliare. Nessuno finora ne ha denunciato la scomparsa o si è fatto vivo per avere sue notizie. A scoprire con orrore il suo cadavere è stato un dipendente dell'Amia, l'azienda municipalizzata di igiene ambientale di Verona. "Le sue gambe sembravano amputate", ha raccontato l'uomo ancora incredulo e sgomento. Immediato l'intervento della squadra mobile e delle volanti della polizia. E inevitabile, per gli investigatori, pensare subito anche ad un omicidio. Un'ipotesi, questa, che piano piano ha perso consistenza, anche se solo l'autopsia dirà l'ultima parola.
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ma io mi dico, come si fa a mettersi dentro un cassonetto??