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View Full Version : Il violino di F. De Andrè - Sarzana 1981


Lorenzaccia
11-05-2004, 12:47
Ho visto da poco la registrazione del concerto che il grande De Andrè tenne a Sarzana il 29 agosto 1981. Sono rimasta sconcertata dal violino che ha accompagnato Faber in 'Hotel Supramonte' e che durante quel pezzo ha compiuto mirabolanti acrobazie musicali: Mauro Pagani.
Già sapevo che l'album 'Creuza de ma' era frutto dell'impegno di Pagani, oltre che di De Andrè, ma vederlo suonare il violino è stato per me impressionante. In rete si trovano poche e succinte notizie su questo virtuoso; so che fece parte della Premiata Forneria Marconi, ma poi la abbandonò nel '77.
Mi piacerebbe continuare il discorso in questo 3d, facendo due chiacchiere con chi ne sapesse più di me e potesse delucidarmi in merito.

Saluti.

Lorenzaccia
11-05-2004, 18:05
up :)

fdA40-99
11-05-2004, 20:20
Non lo conoscevi: Mauro Pagani, cantautore, polistrumentalista. E' il patriarca del rock italiano. E' coautore dei testi di Creuza de ma (1984) il maggior lavoro discografico italiano, realizzato dal Faber.

Lorenzaccia
11-05-2004, 22:19
Lettere Luterane... l'ho finito or ora.
E grazie per la risposta :>

fdA40-99
11-05-2004, 23:04
Mi sembra il minimo... hai aspettato ore per avere una risp; dovevo arrivare io de andreiano doc a postare.

P.S. Lettere Luterane è un capolavoro.

Lorenzaccia
12-05-2004, 11:23
Non so cosa mettere davanti, se Scritti Corsari o Lettere Luterane, poichè li considero entrambi il vertice del pensiero pasoliniano. Tutta l'ideologia che Pasolini ha espresso negli articoli apparsi sul Mondo e soprattutto sul Corriere della Sera (1973-1975), nel percorso cinematografico intrapreso nel 1961 con 'Accattone', nelle interviste che ho avuto la fortuna di vedere (video Rai Educational da Enzo Biagi), e che poi ci sono state presentate nelle antologie cinematografiche e poetiche a lui dedicate e ricostruite da diversi registi, fa accapponare la pelle tanto è lucida, acuta e profetica.
Non mi vergogno di dirti che ho pianto più di una volta vedendo gli speciali televisivi sulla sua morte e le ricostruzioni dell'omicidio. Pensavo che è stata spenta una luce che ci (anche se io ancora non c'ero) illuminava. Se non l'avessero ucciso, ora potremmo ancora godere della presenza, delle considerazioni e delle idee di un intellettuale-poeta di tale calibro e simile levatura morale, poichè, come disse Moravia subito dopo la sua morte, di poeti come Pier Paolo Pasolini ne nascono 1 ogni mille.

Che ne pensi di Pasolini regista? Anzi, vengo subito al sodo, che ne pensi di Salò?

Un saluto :>