Ser21
11-05-2004, 12:10
A e B, l'incubo delle scommesse
I carabinieri nelle sedi di Lecce e Siena che si dichiara "parte lesa". L'operazione condotta dall'Antimafia di Napoli coinvolge giocatori e 12 club.
MILANO, 11 maggio 2004 - Avanza come un incubo l'ipotesi del calcioscommesse. La notizia arriva come una bomba da Siena. Questa mattina, infatti, i carabinieri sono piombati nella sede del club toscano dove erano tra l'altro presenti i giocatori Cirillo e Cucciari. Il presidente della società bianconera, Paolo De Luca, si è limitato ad affermare che "è in corso una inchiesta sul calcio scommesse in tutta Italia" aggiungendo che il Siena è "parte lesa e che sono coinvolte anche altre società. Pare che giocatori di 12 società scommettessero sui risultati della nostra squadra e quindi da lì è partita l'inchiesta". Un mix di club di serie A e B: Ascoli, Catanzaro, Chievo, Crotone, Fermana, Lecce, Lumezzane, Piacenza, Reggina, Sassari Torres, Siena e Taranto. E spuntano i primi nomi. Sarebbero cinque i giocatori coinvolti nell'inchiesta: Generoso Rossi, Roberto D'Aversa, Nicola Ventola, Salvatore Ambrosino e Vincenzo Onorato.
Il club ha diramato una nota in cui si legge testualmente: "Nella mattinata odierna i carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Napoli hanno effettuato perquisizioni nella sede dell'A.C.Siena S.p.A. che figura come parte lesa in una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli legata al calcio scommesse con collegamenti con la criminalità organizzata e che vedrebbe coinvolti alcuni giocatori. L'operazione, durata tre ore, ha portato all'acquisizione di otto scatole di documenti. Ma non è tutto.
Agenti di polizia giudiziaria, hanno fatto visita anche nella sede del Lecce calcio per l'acquisizione di varia documentazione. Ad accoglierli, a quanto si è appreso, è stato il presidente della società, Rico Semeraro. Tra le carte di cui è stata presa visione - molte delle quali sono state fotocopiate - c'è la documentazione relativa all'organizzazione di varie partite come il programma di viaggio e la lista dei convocati. "Di quello che dice De Luca - ha dichiarato il presidente della Reggina, Lillo Foti - non so nulla. Ciò che dice e sa De Luca sono soltanto fatti suoi. Non conosco il presidente del Siena anche perché in vita mia l'avrò visto al massimo tre volte. Che facciano tutte le verifiche che vogliono. Per quanto ci riguarda siamo tranquilli come e più del Siena".
La Federcalcio, cosi come la Lega, affermano di non esssere state ancora informate sulla vicenda del blitz dei nella sede del Siena. I presidenti, Carraro e Galliani, hanno appreso la notizia dopo le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dal presidente De Luca. "Siamo in attesa di sapere", affermano dalle sedi di Roma e Milano.
L'ennesimo scandalo che ci fa riconoscere all'estero...
:rolleyes:
I carabinieri nelle sedi di Lecce e Siena che si dichiara "parte lesa". L'operazione condotta dall'Antimafia di Napoli coinvolge giocatori e 12 club.
MILANO, 11 maggio 2004 - Avanza come un incubo l'ipotesi del calcioscommesse. La notizia arriva come una bomba da Siena. Questa mattina, infatti, i carabinieri sono piombati nella sede del club toscano dove erano tra l'altro presenti i giocatori Cirillo e Cucciari. Il presidente della società bianconera, Paolo De Luca, si è limitato ad affermare che "è in corso una inchiesta sul calcio scommesse in tutta Italia" aggiungendo che il Siena è "parte lesa e che sono coinvolte anche altre società. Pare che giocatori di 12 società scommettessero sui risultati della nostra squadra e quindi da lì è partita l'inchiesta". Un mix di club di serie A e B: Ascoli, Catanzaro, Chievo, Crotone, Fermana, Lecce, Lumezzane, Piacenza, Reggina, Sassari Torres, Siena e Taranto. E spuntano i primi nomi. Sarebbero cinque i giocatori coinvolti nell'inchiesta: Generoso Rossi, Roberto D'Aversa, Nicola Ventola, Salvatore Ambrosino e Vincenzo Onorato.
Il club ha diramato una nota in cui si legge testualmente: "Nella mattinata odierna i carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Napoli hanno effettuato perquisizioni nella sede dell'A.C.Siena S.p.A. che figura come parte lesa in una inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli legata al calcio scommesse con collegamenti con la criminalità organizzata e che vedrebbe coinvolti alcuni giocatori. L'operazione, durata tre ore, ha portato all'acquisizione di otto scatole di documenti. Ma non è tutto.
Agenti di polizia giudiziaria, hanno fatto visita anche nella sede del Lecce calcio per l'acquisizione di varia documentazione. Ad accoglierli, a quanto si è appreso, è stato il presidente della società, Rico Semeraro. Tra le carte di cui è stata presa visione - molte delle quali sono state fotocopiate - c'è la documentazione relativa all'organizzazione di varie partite come il programma di viaggio e la lista dei convocati. "Di quello che dice De Luca - ha dichiarato il presidente della Reggina, Lillo Foti - non so nulla. Ciò che dice e sa De Luca sono soltanto fatti suoi. Non conosco il presidente del Siena anche perché in vita mia l'avrò visto al massimo tre volte. Che facciano tutte le verifiche che vogliono. Per quanto ci riguarda siamo tranquilli come e più del Siena".
La Federcalcio, cosi come la Lega, affermano di non esssere state ancora informate sulla vicenda del blitz dei nella sede del Siena. I presidenti, Carraro e Galliani, hanno appreso la notizia dopo le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dal presidente De Luca. "Siamo in attesa di sapere", affermano dalle sedi di Roma e Milano.
L'ennesimo scandalo che ci fa riconoscere all'estero...
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