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View Full Version : Gino Strada proverà a farsi consegnare gli ostaggi


SaMu
05-05-2004, 17:40
Spero che gli sforzi di Gino Strada siano utili e che riuscirà a favorire la liberazione dei 3 italiani.

Il motivo di curiosità, per il quale apro questo thread, è: chi garantirà la sicurezza della missione di Strada?

Non l'esercito italiano, che non ha uomini a Bagdad e che del resto non si occupa di scorte ad associazioni italiane presenti in Iraq. Non l'ONU, che non ha uomini in Iraq.

Emergency per la protezione della missione si affida dunque ad agenzie di guardie private? Oppure organizza in proprio la sicurezza della missione, armando i suoi uomini?

Ultima possibilità è che la missione avvenga senza alcuna scorta o protezione: nella provincia di Bagdad mi sembrerebbe estremamente rischioso per i partecipanti.

Qualcuno sa come si sono organizzati?

jumpermax
05-05-2004, 17:44
forse non ne ha bisogno... anche se è vero che si sono rischi per gli stranieri non credo colpiscano chiunque. Strada poi ha sicuramente "contatti" in loco che gli garantiranno un minimo...

sempreio
05-05-2004, 17:46
Originariamente inviato da SaMu
Spero che gli sforzi di Gino Strada siano utili e che riuscirà a favorire la liberazione dei 3 italiani.

Il motivo di curiosità, per il quale apro questo thread, è: chi garantirà la sicurezza della missione di Strada?

Non l'esercito italiano, che non ha uomini a Bagdad e che del resto non si occupa di scorte ad associazioni italiane presenti in Iraq. Non l'ONU, che non ha uomini in Iraq.

Emergency per la protezione della missione si affida dunque ad agenzie di guardie private? Oppure organizza in proprio la sicurezza della missione, armando i suoi uomini?

Ultima possibilità è che la missione avvenga senza alcuna scorta o protezione: nella provincia di Bagdad mi sembrerebbe estremamente rischioso per i partecipanti.

Qualcuno sa come si sono organizzati?


lo mandano li senza scorta, per proteggersi gli daranno uno squdo rotondo con al centro un punto nero
:O

SaMu
05-05-2004, 18:16
Originariamente inviato da jumpermax
forse non ne ha bisogno... anche se è vero che si sono rischi per gli stranieri non credo colpiscano chiunque. Strada poi ha sicuramente "contatti" in loco che gli garantiranno un minimo...

Contatti di che tipo?

jumpermax
05-05-2004, 18:17
Originariamente inviato da SaMu
Contatti di che tipo?
Beh è stato in Iraq per un lungo periodo anche prima della guerra, che ne so autorità religiose locali membri del vecchio regime...

LittleLux
05-05-2004, 19:29
Originariamente inviato da SaMu
Spero che gli sforzi di Gino Strada siano utili e che riuscirà a favorire la liberazione dei 3 italiani.

Il motivo di curiosità, per il quale apro questo thread, è: chi garantirà la sicurezza della missione di Strada?

Non l'esercito italiano, che non ha uomini a Bagdad e che del resto non si occupa di scorte ad associazioni italiane presenti in Iraq. Non l'ONU, che non ha uomini in Iraq.

Emergency per la protezione della missione si affida dunque ad agenzie di guardie private? Oppure organizza in proprio la sicurezza della missione, armando i suoi uomini?

Ultima possibilità è che la missione avvenga senza alcuna scorta o protezione: nella provincia di Bagdad mi sembrerebbe estremamente rischioso per i partecipanti.

Qualcuno sa come si sono organizzati?

Non hanno bisogno di protezioni di nessun tipo, proprio in virtù del loro operato...prestano la loro opera umanitaria senza distinzioni di sorta tra buoni o cattivi, per loro un uomo è un uomo, specialmente se soffre...è questa la loro forza.

SaMu
05-05-2004, 19:45
Originariamente inviato da LittleLux
Non hanno bisogno di protezioni di nessun tipo, proprio in virtù del loro operato...prestano la loro opera umanitaria senza distinzioni di sorta tra buoni o cattivi, per loro un uomo è un uomo, specialmente se soffre...è questa la loro forza.

In Iraq ci sono gruppi armati che non credo facciano distinzioni di questo tipo.. hanno fatto attentati alla sede della Croce Rossa, agli uffici ONU, hanno sequestrato giornalisti, non ultimo in varie azioni hanno provocato di molti iracheni, donne e bambini.

La provincia di Bagdad mi sembra oggi un luogo in cui la sicurezza non è garantita dalle credenziali di nessuno.

Per questo mi chiedo: come organizza la sicurezza Gino Strada nel suo viaggio in Iraq?

Per come la vedo io, non ci sarebbe nulla di male (anzi, sarebbe irresponsabile andare senza sicurezza) se si fossero affidati a personale specializzato, ad agenzie, a guardie armate.

Sarebbe opportuno far chiarezza su questo punto però, alla luce del dibattito sulle guardie ingaggiate da imprese straniere per proteggere il loro personale in Iraq.

jumpermax
06-05-2004, 01:54
Io credo Samu che si sia rivolto alla "concorrenza"...

http://www.reporterassociati.org/index.php?option=news&task=viewarticle&sid=2139

Ostaggi, Gino Strada a Baghdad
di redazione
05 May 2004
Ora ci prova Gino Strada

Baghdad - 06 Maggio 2004 -- Emergency si sta prodigando per la liberazione degli ostaggi italiani in Iraq.

Lo conferma un comunicato dell'organizzazione, diffuso in Italia. Un'iniziativa che Emergency considera come "esclusivo impegno umanitario per aiutare persone in pericolo". Contatti in corso - precisa al momento Emergency - "sono ancora lontani da coloro che detengono gli ostaggi". "La circostanza che Emergency sia conosciuta in Iraq, dove é presente dal 1995 - afferma il comunicato - ha fatto ritenere possibili azioni di qualche utilità per favorire una soluzione positiva della questione degli ostaggi italiani. Attraverso cittadini iracheni certamente non coinvolti nel sequestro, stiamo cercando di far giungere notizia della nostra disponibilità a chi detiene i nostri concittadini. A questo scopo ci è parsa necessaria una presenza in loco. I primi contatti, lontani ancora da coloro che detengono gli ostaggi, sono stati possibili nei giorni scorsi anche grazie al riserbo mantenuto, in particolare, da appartenenti al movimento per la pace che erano informati del tentativo in corso".

"Questa iniziativa - aggiunge Emergency - è da noi sentita esclusivamente come impegno umanitario ad aiutare persone in pericolo, senza intenti polemici, svalutativi o conflittuali verso altri soggetti che abbiano compiuto o stiano compiendo iniziative volte allo stesso scopo".

La delegazione di Emergency è arrivata in Iraq.

Assieme a Gino Strada, fondatore di Emergency e 'capo delegazione', c'é Maso Notariani, altro esponente dell'associazione umanitaria. Strada e Notariani sono arrivati in Iraq da Amman dove tra ieri e l'altro ieri hanno incontrato il leader dell'Alleanza nazionale patriottica irachena (Ani) Jabbar Al Kubaisi, la persona che con una telefonata al portavoce dei Campi Antimperialisti Moreno Pasquinelli (durante la manifestazione a Roma del 28 aprile scorso a Roma) aveva detto che si sarebbe stata la possibilità di rilasciare Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio proprio ad una delegazione pacifista .

I due, secondo quanto si è appreso, si trovano nella provincia di Baghdad ed oggi dovrebbero avere un contatto con un emissario di Al Kubaisi per stabilire le nuove mosse. Kubaisi infatti è in viaggio per l'Europa e ha lasciato ai suoi uomini indicazioni specifiche dopo gli incontri avuti da Amman.

Gli emissari a loro volta dovrebbero riuscire a stabilire un contatto tra Strada e chi è in grado di avvicinare le persone che hanno in ostaggio gli italiani. In Italia Emergency lancia un appello.

No alla "frenetica 'caccia alla notizia'". Per l'organizzazione umanitaria, qualsiasi contatto con gli esponenti della stessa organizzazione potrebbe essere deleterio. "Una frenetica 'caccia alla notizia' o il tentativo di mettersi in contatto con le persone impegnate in questo difficile tentativo - prosegue Emergency - potrebbe abbassare o annullare le probabilità di qualche risultato positivo: affidiamo questa considerazione e questa preoccupazione alla consapevolezza e alla serietà di tutti".

(articolo21.com - emergency.it)

fabius00
06-05-2004, 09:22
Originariamente inviato da LittleLux
Non hanno bisogno di protezioni di nessun tipo, proprio in virtù del loro operato...prestano la loro opera umanitaria senza distinzioni di sorta tra buoni o cattivi, per loro un uomo è un uomo, specialmente se soffre...è questa la loro forza.
quais tutto giusto tranne che per gli integralismi un italiano o è cattolico (e quindi non crede in Allah) oppure un ateo (e quindi come prima) e quindi sono da considerare nemici!