The Incredible
05-05-2004, 12:22
Le immatricolazioni sono cresciute di oltre il 13%. Il gruppo Fiat aumenta le vendite del 14,5%, corrono Ford e Opel, mentre Vw segna il passo
Il mercato dell'auto in Italia è in forte espansione: cresce di oltre il 13 per cento. Bene le italiane, tedesche in affanno e i grandi gruppi euroamericani sono in netto recupero. Questi in sintesi gli elementi che emergono dai dati delle immatricolazioni relative al mese di Aprile
In totale sono uscite dai concessionari 208.100 autovetture, con un incremento del 13,28% rispetto all'aprile 2003, ma il livello è inferiore a quello dello scorso marzo (250.500 automobili).
Le immatricolazioni nei primi quattro mesi dell'anno hanno toccato quota a 888.770 con una crescita dell'1,1 per cento. Secondo una nota dell'Unrae il mercato dell'auto è in controtendenza rispetto all'andamento dell'economia italiana e, sempre per l'associazione dell'Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, l'incremento è il frutto dell'introduzione di nuovi modelli, di promozioni (anche di natura finanziaria) e di una riduzione dei prezzi. Ma questa però non rallenta il boom dell'auto di seconda mano. Infatti, se il mercato del nuovo cresce quello dell'usato va a gonfie vele: secondo i dati della Motorizzazione a fronte di vendite complessive per 608.644 macchine, i passaggi di proprietà per le auto d'occasione sono aumentati del 15,59 % e pesano sul totale per il 65,81 per cento.
La crescita dell'usato, nel quale si annida anche il fenomeno mai del tutto debellato delle chilometri zero, è un ulteriore segnale della forbice tra prezzi di listino e propensione/capacità di spesa degli automobilisti italiani, i quali sono allettati dalla macchina di seconda mano anche dalle più convenienti tariffe assicurative.
In aumento la raccolta ordini che ad aprile ha fruttato 204.53 contratti, con una rialzo del 19,61% che conferma le previsioni di crescita per tutto il 2004. Ad esempio secondo l'Isae gli automobilisti che hanno pianificato l'acquisito di un'auto nuova nel 2002 sono cresciuti del 12 per cento.
Il gruppo Fiat
Il gruppo del Lingotto (tutti i marchi) aumenta lievemente le quote di mercato, passando dal 27,89% di un anno fa all'attuale 28,2 per cento. Tuttavia rispetto a marzo (28,67%) si registra una leggera diminuzione del market share.
Le immatricolazioni, sempre ad aprile, sono salite del 14,5% a quota 58.680 rispetto alle 51.233 unità dello stesso mese dell'anno precedente. In raffronto a marzo 2004 le immatricolazioni del gruppo risultano invece in calo del 18,26 per cento.
Le vendite delle Fiat aumentano di quasi il 16% (di più della media del mercato) per un totale di 43.840 auto che valgono un market share del 21,7%, in leggero progresso rispetto all'aprile 2003 (20,58%).
Panda atto secondo, la Punto ristilizzata e anche la piccola monovolume Idea sono alla base dei buoni risultati.
Lancia capitalizza il successo della Ypsilon (terza macchina più venduta in Italia nel periodo da gennaio-aprile, dopo Fiat Punto e Panda) e con poco meno di 8mila vetture mette a segno una crescita del 22,27 per cento. In lieve ribasso l'andamento di Alfa Romeo che perde lo 0,91 per cento.
Tedesche in affanno.
Volkswagen. La Casa tedesca continua a dare segni di crisi. Le vendite delle "Auto del Popolo" in Italia sono calate del 19,35% passando da oltre 12mila esemplari a circa 9.800. È l'ulteriore segno che la Golf V fa fatica ad imporsi sia per lo styling decisamente statico rispetto alle ultime serie, sia per il prezzo listino che, come da tradizione Vw, è piuttosto salato. E se fino a qualche tempo fa il "premium price" della casa tedesca era giustificato da un livello costruttivo superiore, oggi le cose sono cambiate poiché, senza nulla togliere alla caratura tecnica della Golf, i concorrenti (Renault Megane Opel Astra, per esempio) hanno praticamente annullato le distanze qualitative con quello che è considerato il modello di riferimento nel segmento C (Medie) ma il loro listino è più competitivo.
Volkswagen sta correndo ai ripari: ha recentemente lanciato una ristrutturazione dei processi industriali e annunciato una serie di nuovi modelli (alcuni del tutto inediti) contraddistinti da un design completamente rinnovato, frutto della matita di Walter de' Silva. Tra le novità attese per il prossimo anno spicca la Passat.
L'intero gruppo di Wolfsburg è in affanno: Audi lascia sul terreno il 9,09% e Seat addirittura il 22%, le cose per il marchio spagnolo dovrebbero migliorare quando le vendite della neonata Altea saranno a regime. Skoda è in controtendenza e registra un aumento di immatricolazioni di quasi il 46 per cento.
Mercedes. Aprile per la Stella a tre punte è stata una vera deblacle: -25,17% e le cose non vanno meglio all'interno di tutto il gruppo tedesco-americano DaimlerChrysler. Infatti, Chrylser-Jeep segna un ribasso del 15,30 per cento. In crescita Smart (-5,86%) ma il dato oltre a essere meno della metà della media di mercato è relativo a numeri esigui: 2.620 vetture.
Gli americani.
Ford. Il marchio dell'Ovale blu aumenta le immatricolazioni del 25,20% per un totale di 18.560 macchine. Ford conquista così l'8,92% delle quote di mercato ed è il numero due in Italia dopo Fiat, prima delle rivali Renault (7,64%) e Opel (8,92 per cento).
Il successo è targato Focus. La media della casa, non più giovane e prossima al pensionamento, è la terza auto più venduta nel nostro (la quarta nel periodo tra gennaio e aprile) ed è il leader delle diesel. La Focus ha preso stabilmente il posto tradizionalmente occupato da una media made in Fiat, ma la Stilo non è stata in grado di avvicinarsi neanche lontanamente al successo delle progenitrici (Tipo, Bravo/Brava).
In questo caso ha vinto un prezzo concorrenziale abbinato a contenuti ancora validi nonostante le molte primavere sulle spalle. Bene anche le altre marche del gruppo americano: Volvo cresce del 27,39%, Mazda del 59,615 e Jaguar del 28,21 per cento.
Opel. La Casa del gruppo Gm, spinta dalla nuova Astra, segna un progresso di quasi il 26 per cento grazie a 15.220 vetture immatricolate. Notevoli le perfomance della controllata Saab le cui vendite sono in aumento del 22,43% ma i "numeri" restano di nicchia: 453 auto.
I francesi.
Renault. La Regié è il terzo costruttore per quote di mercato in Italia e ha aumentato le immatricolazioni dell'8,19%, un coefficiente di sviluppo inferiore alla media del mercato.
Peugeot. Non ruggisce il Leone che cresce timidamente del 2,07%, mentre Citroën, l'altro marchio del gruppo Psa, archivia una crescita fenomenale: 48 per cento.
Le orientali.
Le coreane Daewoo (Gruppo Gm) e Hyundai vanno forte. La prima è cresciuta del 53% e la seconda del 67,27 per cento. Brillano le giapponesi: Toyota (+19,50%), Honda (+18,52%) e Nissan (+14,71 per cento). In netto aumento anche la Mitsubishi, grande malata d'Oriente (la controllante DaimlerChrylser ha deciso di disimpegnarsi dal piano di risanamento) che però cresce del 77% anche se gli esemplari immatricolati sono pochi: 1.170.
La struttura del mercato.
Nella classifica mensile (benzina e diesel) le Fiat Punto e Panda sono rispettivamente al primo e al secondo posto. Inseguite da Ford Focus, Citroën C3 e Renault Megane. Non brilla la Fiat Stilo: in ottava posizione ad aprile e in decima nella graduatoria del periodo gennaio-aprile
Il mese appena concluso ha sancito ancora il predominio delle motorizzazione a gasolio su quelle a benzina. La quota del diesel è al 56,10 per cento. La vettura più venduta è la Ford Focus, seguita da Renault Megane, Fiat Punto e Stilo. La Golf è settima preceduta da Ford Fiesta e Citroën C3 .
5 maggio 2004
fonte: www.ilsole24ore.com
Il mercato dell'auto in Italia è in forte espansione: cresce di oltre il 13 per cento. Bene le italiane, tedesche in affanno e i grandi gruppi euroamericani sono in netto recupero. Questi in sintesi gli elementi che emergono dai dati delle immatricolazioni relative al mese di Aprile
In totale sono uscite dai concessionari 208.100 autovetture, con un incremento del 13,28% rispetto all'aprile 2003, ma il livello è inferiore a quello dello scorso marzo (250.500 automobili).
Le immatricolazioni nei primi quattro mesi dell'anno hanno toccato quota a 888.770 con una crescita dell'1,1 per cento. Secondo una nota dell'Unrae il mercato dell'auto è in controtendenza rispetto all'andamento dell'economia italiana e, sempre per l'associazione dell'Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, l'incremento è il frutto dell'introduzione di nuovi modelli, di promozioni (anche di natura finanziaria) e di una riduzione dei prezzi. Ma questa però non rallenta il boom dell'auto di seconda mano. Infatti, se il mercato del nuovo cresce quello dell'usato va a gonfie vele: secondo i dati della Motorizzazione a fronte di vendite complessive per 608.644 macchine, i passaggi di proprietà per le auto d'occasione sono aumentati del 15,59 % e pesano sul totale per il 65,81 per cento.
La crescita dell'usato, nel quale si annida anche il fenomeno mai del tutto debellato delle chilometri zero, è un ulteriore segnale della forbice tra prezzi di listino e propensione/capacità di spesa degli automobilisti italiani, i quali sono allettati dalla macchina di seconda mano anche dalle più convenienti tariffe assicurative.
In aumento la raccolta ordini che ad aprile ha fruttato 204.53 contratti, con una rialzo del 19,61% che conferma le previsioni di crescita per tutto il 2004. Ad esempio secondo l'Isae gli automobilisti che hanno pianificato l'acquisito di un'auto nuova nel 2002 sono cresciuti del 12 per cento.
Il gruppo Fiat
Il gruppo del Lingotto (tutti i marchi) aumenta lievemente le quote di mercato, passando dal 27,89% di un anno fa all'attuale 28,2 per cento. Tuttavia rispetto a marzo (28,67%) si registra una leggera diminuzione del market share.
Le immatricolazioni, sempre ad aprile, sono salite del 14,5% a quota 58.680 rispetto alle 51.233 unità dello stesso mese dell'anno precedente. In raffronto a marzo 2004 le immatricolazioni del gruppo risultano invece in calo del 18,26 per cento.
Le vendite delle Fiat aumentano di quasi il 16% (di più della media del mercato) per un totale di 43.840 auto che valgono un market share del 21,7%, in leggero progresso rispetto all'aprile 2003 (20,58%).
Panda atto secondo, la Punto ristilizzata e anche la piccola monovolume Idea sono alla base dei buoni risultati.
Lancia capitalizza il successo della Ypsilon (terza macchina più venduta in Italia nel periodo da gennaio-aprile, dopo Fiat Punto e Panda) e con poco meno di 8mila vetture mette a segno una crescita del 22,27 per cento. In lieve ribasso l'andamento di Alfa Romeo che perde lo 0,91 per cento.
Tedesche in affanno.
Volkswagen. La Casa tedesca continua a dare segni di crisi. Le vendite delle "Auto del Popolo" in Italia sono calate del 19,35% passando da oltre 12mila esemplari a circa 9.800. È l'ulteriore segno che la Golf V fa fatica ad imporsi sia per lo styling decisamente statico rispetto alle ultime serie, sia per il prezzo listino che, come da tradizione Vw, è piuttosto salato. E se fino a qualche tempo fa il "premium price" della casa tedesca era giustificato da un livello costruttivo superiore, oggi le cose sono cambiate poiché, senza nulla togliere alla caratura tecnica della Golf, i concorrenti (Renault Megane Opel Astra, per esempio) hanno praticamente annullato le distanze qualitative con quello che è considerato il modello di riferimento nel segmento C (Medie) ma il loro listino è più competitivo.
Volkswagen sta correndo ai ripari: ha recentemente lanciato una ristrutturazione dei processi industriali e annunciato una serie di nuovi modelli (alcuni del tutto inediti) contraddistinti da un design completamente rinnovato, frutto della matita di Walter de' Silva. Tra le novità attese per il prossimo anno spicca la Passat.
L'intero gruppo di Wolfsburg è in affanno: Audi lascia sul terreno il 9,09% e Seat addirittura il 22%, le cose per il marchio spagnolo dovrebbero migliorare quando le vendite della neonata Altea saranno a regime. Skoda è in controtendenza e registra un aumento di immatricolazioni di quasi il 46 per cento.
Mercedes. Aprile per la Stella a tre punte è stata una vera deblacle: -25,17% e le cose non vanno meglio all'interno di tutto il gruppo tedesco-americano DaimlerChrysler. Infatti, Chrylser-Jeep segna un ribasso del 15,30 per cento. In crescita Smart (-5,86%) ma il dato oltre a essere meno della metà della media di mercato è relativo a numeri esigui: 2.620 vetture.
Gli americani.
Ford. Il marchio dell'Ovale blu aumenta le immatricolazioni del 25,20% per un totale di 18.560 macchine. Ford conquista così l'8,92% delle quote di mercato ed è il numero due in Italia dopo Fiat, prima delle rivali Renault (7,64%) e Opel (8,92 per cento).
Il successo è targato Focus. La media della casa, non più giovane e prossima al pensionamento, è la terza auto più venduta nel nostro (la quarta nel periodo tra gennaio e aprile) ed è il leader delle diesel. La Focus ha preso stabilmente il posto tradizionalmente occupato da una media made in Fiat, ma la Stilo non è stata in grado di avvicinarsi neanche lontanamente al successo delle progenitrici (Tipo, Bravo/Brava).
In questo caso ha vinto un prezzo concorrenziale abbinato a contenuti ancora validi nonostante le molte primavere sulle spalle. Bene anche le altre marche del gruppo americano: Volvo cresce del 27,39%, Mazda del 59,615 e Jaguar del 28,21 per cento.
Opel. La Casa del gruppo Gm, spinta dalla nuova Astra, segna un progresso di quasi il 26 per cento grazie a 15.220 vetture immatricolate. Notevoli le perfomance della controllata Saab le cui vendite sono in aumento del 22,43% ma i "numeri" restano di nicchia: 453 auto.
I francesi.
Renault. La Regié è il terzo costruttore per quote di mercato in Italia e ha aumentato le immatricolazioni dell'8,19%, un coefficiente di sviluppo inferiore alla media del mercato.
Peugeot. Non ruggisce il Leone che cresce timidamente del 2,07%, mentre Citroën, l'altro marchio del gruppo Psa, archivia una crescita fenomenale: 48 per cento.
Le orientali.
Le coreane Daewoo (Gruppo Gm) e Hyundai vanno forte. La prima è cresciuta del 53% e la seconda del 67,27 per cento. Brillano le giapponesi: Toyota (+19,50%), Honda (+18,52%) e Nissan (+14,71 per cento). In netto aumento anche la Mitsubishi, grande malata d'Oriente (la controllante DaimlerChrylser ha deciso di disimpegnarsi dal piano di risanamento) che però cresce del 77% anche se gli esemplari immatricolati sono pochi: 1.170.
La struttura del mercato.
Nella classifica mensile (benzina e diesel) le Fiat Punto e Panda sono rispettivamente al primo e al secondo posto. Inseguite da Ford Focus, Citroën C3 e Renault Megane. Non brilla la Fiat Stilo: in ottava posizione ad aprile e in decima nella graduatoria del periodo gennaio-aprile
Il mese appena concluso ha sancito ancora il predominio delle motorizzazione a gasolio su quelle a benzina. La quota del diesel è al 56,10 per cento. La vettura più venduta è la Ford Focus, seguita da Renault Megane, Fiat Punto e Stilo. La Golf è settima preceduta da Ford Fiesta e Citroën C3 .
5 maggio 2004
fonte: www.ilsole24ore.com