Max 555
24-04-2004, 11:19
da MotorBox
http://www.motorbox.com/jumpnews.asp?idChannel=0&idUser=0&idNews=5321
RISULTATO (QUASI) UNANIME Come dicono nei polizieschi, tanti indizi non fanno certo una prova ma qui le testimonianze che concordano cominciano a essere un po’ troppo numerose per fare finta di niente. Ancora una volta la soddisfazione degli automobilisti incorona i costruttori del Sol Levante. La conferma viene ancora una volta dall’annuale report della J.D. Power sul settore automobilistico pubblicato in esclusiva dalla rivista inglese What Car?.
NIENTE INFATUAZIONI A monte dei risultati di quest’anno vi sono oltre 70 risposte fornite da ciascuno dei 23.641 intervistati, proprietari di auto immatricolate tra il settembre del 2001 e
l’agosto del 2002. Non sono dunque giudizi dati a caldo e frutto di un’infatuazione fugace. Si tratta invece di opinioni consolidatesi nel corso di una lunga convivenza con l’amata (o odiata, se non proprio ripudiata) quattro ruote.
SOTTO LA LENTE La qualità degli interni e della carrozzeria, l’affidabilità della meccanica, le prestazioni, i consumi, i costi di gestione e chi più ne ha più ne metta, sono stati analizzati con un puntigliosità molto britannica. Nulla è stato trascurato in sede d’interrogatorio per arrivare a una definizione scientifica del Customer Satisfaction Index. Roba da far passare per dilettanti Torquemada e quelli dell’Inquisizione spagnola.
I SOLITI NOTI E i risultati? Manco a dirlo, più o meno gli stessi degli anni passati e sulla stessa lunghezza d’onda rispetto a quelli recentemente emersi da altri autorevoli sondaggi svolti dall’ Adac e Altroconsumo. Per il quarto anno consecutivo (!) dopo la fatidica frase "And the winner is…" il nome pronunciato è stato quello di Lexus. Alle sue spalle seguono in rapida successione Skoda, Mazda, Toyota e Honda.
DATI ECLATANTI Non serve certo una laurea in statistica per cogliere che quattro marchi tra i primi cinque sono giapponesi. Come se non bastasse, allargando lo sguardo fino ai confini della top ten di Case nipponiche se ne incontrano altre due (Daihatsu 7° e Subaru 9°, ex aequo con Audi). E che dire della classifica per modelli? Tra i primi dieci, sette hanno gli occhi a mandorla. Fossimo alle elezioni si potrebbe quasi parlare di
La classifica
per modello
plebiscito o di acclamazione di piazza.
ALCUNE SORPRESE Se il secondo posto di Skoda, per esempio, ci sta tutto (è comprensibile che i clienti di Octavia e Fabia non abbiano molto di che lamentarsi), sorprende invece vedere altri marchi del Gruppo ben distanti, con Volkswagen e Seat a braccetto al 22° e al 23° posto. Segno del fatto che la componentistica sarà anche simile, ma le aspettative della clientela sono probabilmente ben diverse.
TRICOLORE A PICCO Per l’industria nazionale si registra invece una sorta di disfatta di Caporetto e pare difficile che il Tamigi possa diventare per l’occasione il nuovo Piave. L’Alfa Romeo chiude infatti tristemente ultima la classifica e la Fiat le tiene compagnia poco lontana, facendo suo il quintultimo posto su trentatré disponibili
MAL COMUNE SENZA GAUDIO Se Torino piange, Parigi non ride di certo. I tre marchi transalpini navigano a loro volta in pessime acque. La migliore francese in classifica è la Renault, al numero 24. Due gradini più indietro si incontra Citroën, mentre Peugeot ristagna a quota 30. Tra le posizioni di fondo si incontrano anche i marchi inglesi. Land Rover si aggiudica la penultima piazza mentre MG Rover non va oltre il 25° posto. Segno del fatto che, anche per questa volta, nessuno è profeta in Patria.
LE VOGLIAMO ANCHE NOI I sudditi della Regina paiono invece strafelici delle malesi Proton, che dalle nostre parti non si sono mai viste. Ok, per definirle belle ci vuole una gran fantasia o un tasso alcoolmetrico da ricovero immediato. Visto l’entusiasmo Oltremanica a questo punto sarebbe magari il caso che si decidessero comunque a importarle anche in Italia.
http://www.motorbox.com/Upload/j/jdpower2004-5321-030-f.jpg
http://www.motorbox.com/Upload/j/jdpower2004-5321-040-f.jpg
Giapponesi al vertice..
http://www.motorbox.com/jumpnews.asp?idChannel=0&idUser=0&idNews=5321
RISULTATO (QUASI) UNANIME Come dicono nei polizieschi, tanti indizi non fanno certo una prova ma qui le testimonianze che concordano cominciano a essere un po’ troppo numerose per fare finta di niente. Ancora una volta la soddisfazione degli automobilisti incorona i costruttori del Sol Levante. La conferma viene ancora una volta dall’annuale report della J.D. Power sul settore automobilistico pubblicato in esclusiva dalla rivista inglese What Car?.
NIENTE INFATUAZIONI A monte dei risultati di quest’anno vi sono oltre 70 risposte fornite da ciascuno dei 23.641 intervistati, proprietari di auto immatricolate tra il settembre del 2001 e
l’agosto del 2002. Non sono dunque giudizi dati a caldo e frutto di un’infatuazione fugace. Si tratta invece di opinioni consolidatesi nel corso di una lunga convivenza con l’amata (o odiata, se non proprio ripudiata) quattro ruote.
SOTTO LA LENTE La qualità degli interni e della carrozzeria, l’affidabilità della meccanica, le prestazioni, i consumi, i costi di gestione e chi più ne ha più ne metta, sono stati analizzati con un puntigliosità molto britannica. Nulla è stato trascurato in sede d’interrogatorio per arrivare a una definizione scientifica del Customer Satisfaction Index. Roba da far passare per dilettanti Torquemada e quelli dell’Inquisizione spagnola.
I SOLITI NOTI E i risultati? Manco a dirlo, più o meno gli stessi degli anni passati e sulla stessa lunghezza d’onda rispetto a quelli recentemente emersi da altri autorevoli sondaggi svolti dall’ Adac e Altroconsumo. Per il quarto anno consecutivo (!) dopo la fatidica frase "And the winner is…" il nome pronunciato è stato quello di Lexus. Alle sue spalle seguono in rapida successione Skoda, Mazda, Toyota e Honda.
DATI ECLATANTI Non serve certo una laurea in statistica per cogliere che quattro marchi tra i primi cinque sono giapponesi. Come se non bastasse, allargando lo sguardo fino ai confini della top ten di Case nipponiche se ne incontrano altre due (Daihatsu 7° e Subaru 9°, ex aequo con Audi). E che dire della classifica per modelli? Tra i primi dieci, sette hanno gli occhi a mandorla. Fossimo alle elezioni si potrebbe quasi parlare di
La classifica
per modello
plebiscito o di acclamazione di piazza.
ALCUNE SORPRESE Se il secondo posto di Skoda, per esempio, ci sta tutto (è comprensibile che i clienti di Octavia e Fabia non abbiano molto di che lamentarsi), sorprende invece vedere altri marchi del Gruppo ben distanti, con Volkswagen e Seat a braccetto al 22° e al 23° posto. Segno del fatto che la componentistica sarà anche simile, ma le aspettative della clientela sono probabilmente ben diverse.
TRICOLORE A PICCO Per l’industria nazionale si registra invece una sorta di disfatta di Caporetto e pare difficile che il Tamigi possa diventare per l’occasione il nuovo Piave. L’Alfa Romeo chiude infatti tristemente ultima la classifica e la Fiat le tiene compagnia poco lontana, facendo suo il quintultimo posto su trentatré disponibili
MAL COMUNE SENZA GAUDIO Se Torino piange, Parigi non ride di certo. I tre marchi transalpini navigano a loro volta in pessime acque. La migliore francese in classifica è la Renault, al numero 24. Due gradini più indietro si incontra Citroën, mentre Peugeot ristagna a quota 30. Tra le posizioni di fondo si incontrano anche i marchi inglesi. Land Rover si aggiudica la penultima piazza mentre MG Rover non va oltre il 25° posto. Segno del fatto che, anche per questa volta, nessuno è profeta in Patria.
LE VOGLIAMO ANCHE NOI I sudditi della Regina paiono invece strafelici delle malesi Proton, che dalle nostre parti non si sono mai viste. Ok, per definirle belle ci vuole una gran fantasia o un tasso alcoolmetrico da ricovero immediato. Visto l’entusiasmo Oltremanica a questo punto sarebbe magari il caso che si decidessero comunque a importarle anche in Italia.
http://www.motorbox.com/Upload/j/jdpower2004-5321-030-f.jpg
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Giapponesi al vertice..