http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/esteri/coreatre/coreatre/coreatre.html
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Disastro ferroviario in Corea
"Diverse centinaia di vittime"
I convogli della Croce Rossa verso Ryongchong
Distrutta l'area che circonda il luogo della tragedia
PECHINO - La Corea del Nord chiede aiuto alla Croce Rossa. Dalla Cina sono già partiti alcuni convogli che stanno raggiungendo il confine tra Cina e Corea del Nord dove ieri, nei pressi della città di Ryongchong, duetreni carichi sono esplosi mentre transitavano sui binari. Il bilancio, tra morti e feriti, non è ancora chiaro. L'ultimo, quello fornito dal Foreign Office citando informazioni raccolte dall'ambasciatore britannico a Pyongyang, parla di "diverse centinaia di morti e diverse migliaia di feriti". Ma diverse sono le stime che circolano: il governo coreano, riferisce una cittadina irlandese che lavora per una organizzazione umanitaria, parla di almeno 150 vittime e di più di mille feriti. La Croce Rossa invece parla di 54 morti e 1.249 feriti. "E' una cifra destinata ad aumentare - dicono i funzionari - se teniamo conto che 1.850 abitazioni sono state completamente distrutte e 6.350 gravemente danneggiate".
L'esplosione infatti ha investito gran parte dell'area circostante la stazione ferroviaria: 6.350 le case parzialmente distrutte, 12 gli edifici governativi rasi al suolo. E, sempre secondo la Croce Rossa sarebbe stata causata dall'esplosione di dinamite, caricata su un treno merci, per un guasto elettrico dovuto a disattenzione del personale ferroviario. Secondo il corrispondente dell'agenzia russa Itar-Tass da Pyongyang, la deflagrazione sarebbe stata originata da un carico di "polvere da sparo destinata alla costruzione di un canale di irrigazione".
Nel frattempo la Corea del Nord ha accettato l'aiuto delle Nazioni Unite per cui una delegazione dei rappresentanti dell'organismo internazionale si recherà sul posto per valutare in che modo intervenire. Il paese asiatico rimane ancora chiusa nel suo silenzio, ma a dare la notizia è stato un portavoce del Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu. nello stesso modo è stata la Croce Rossa a dichiarare di essere stata contattata dal regime di Pyongyang, che ha così confermato, anche se indirettamente, la sciagura ferroviaria. Le scarne notizie che giungono al mondo arrivano da fonti sudcoreane e cinesi.
Le prime informazioni, giunte ieri poche ore dopo la sciagura, descrivevano la zona dell'incidente come trasformata in un cumulo di macerie, come se la città di Ryongchong fosse stata colpita da massicci bombardamenti. Il ministro dell'unificazione nazionale sudcoreano, Jeong Se Hyun, ha dichiarato che "si è trattato, per quanto ne sappiamo, di un incidente per cause accidentali", smentendo nuovamente le voci che le esplosioni di ieri pomeriggio, siano frutto di un attentato per assassinare il leader nordcoreano Kim Jong Il.
Nella stazione era transitato ieri, circa nove ore prima dell'incidente, un convoglio blindato con a bordo Kim e il suo seguito, di ritorno da una visita segreta in Cina di tre giorni, resa pubblica solo dopo la sua partenza.
Anche la Cina ha confermato la sciagura aggiungendo che un cittadino cinese è morto e altri 12 sono rimasti feriti nell'esplosione che ha distrutto anche venti abitazioni cinesi che si trovano sul confine. La Cina, ha dichiarato il ministero degli Esteri, sta prestando "la massima attenzione" alla situazione nel paese vicino. E da ieri i medici che abitano al confine con la Corea del Nord sono stati allertati.
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