maxsona
21-04-2004, 13:40
Lorekon illuminaci, intanto:
Il Titanus giganteus
Se pensate che un insetto non vi potrebbe mai mettere paura forse non avete mai sentito parlare del Titanus giganteus, un coleottero cerambicide che per le sue dimensioni spaventerebbe anche Indiana Jones. Si tratta infatti dell’insetto più grande del mondo: i maschi di questa specie raggiungono in media i 15 centimetri (quanto un piattino da dolce), ma più di uno scienziato dice di averne catturato esemplari che ne misuravano più di 20, pur non avendo portato prove che lo confermassero.
Se poi si contano anche le antenne lunghissime che questo grande scarabeo ha sul capo e che misurano quanto tutto il corpo, si arriva ad un’estensione addirittura doppia della precedente. Per amor di precisione bisogna però aggiungere che ci sono altri coleotteri che hanno tutti all’incirca la stessa dimensione a contendersi tale primato (Goliathus goliatus, G. regius, Megasoma elephas e M. actaeon), ma ormai gli entomologi sembrano essere d’accordo sul fatto che il Titano li superi tutti. Già all’inizio dell’Ottocento i missionari che frequentavano le foreste amazzoniche del Brasile e della Guyana francese avevano raccolto alcuni esemplari morti di questo enorme scarabeo ; le stupefacenti salme raggiunsero ben presto le scrivanie degli entomologi europei lasciandoli a bocca aperta. Da allora in molti hanno desiderato possederne un esemplare, ed in molti si sono avventurati per catturarli.
http://www.ecplanet.com/pic/2003/11/1068804172/titanus_giganteus.jpg
Oggi un esemplare di Titanus giganteus viene costare ad un collezionista più di 2.500 dollari. Un prezzo più che ragionevole se si pensa a quanto sia difficile ed avventurosa la sua cattura. Per prendere un Titano attualmente si usano per lo più trappole luminose, trabocchetti in cui cadono solamente i maschi – che sono proprio gli esemplari di maggiori dimensioni- – attirati da quello che a loro sembra un richiamo sessuale. Questi cerambicidi tropicali sono animali dalla vita piuttosto breve poiché gli adulti vivono soltanto tre settimane, durante le quali - nessuno è riuscito a vederli mangiare - pare che non tocchino cibo. Le loro considerevoli mandibole, anche se non vengono usate per scopi alimentari, sono sicuramente in grado di ferire piccoli mammiferi e di mettere in difficoltà anche un uomo.
Ne sa qualcosa un biologo tropicale che ha tentato di misurare un Titano vivo nel pieno della foresta pluviale amazzonica: l’insetto gli si è avvicinato minacciosamente agitando le antenne e schioccando le mandibole, e quando il poveretto ha tentato di misurare quel gigante questo, con la forza delle mandibole, ha spezzato con un colpo secco la sua matita ed ha rotto un righello di plastica. I Titanus giganteus sono insetti piuttosto rari, e si riescono a trovare soltanto nella stagione piovosa (da dicembre a marzo) nel fitto della foresta. Se i maschi si riescono a catturare e le femmine, più piccole, sono quasi sconosciute, le larve dei titani sono – se possibile - ancora più spaventose degli adulti.
http://www.ecplanet.com/pic/2003/11/1068804172/titanus_giganteus2.jpg
Si tratta di vermoni di ben 25 centimetri che riescono a passare inosservati soltanto perché hanno scelto come dimora gli enormi tronchi marcescenti dei giganteschi alberi amazzonici, e vi si nascondono all’interno divorandone la polpa in decomposizione in attesa di diventare adulti. Rassicurati dal fatto che un incontro casuale con questi giganti è pressoché impossibile, possiamo rimanere tranquillamente a goderci i bacherozzi e gli scarafaggi nostrani, e smettere di lamentarci per la loro invadenza pensando che sarebbe stato molto peggio se al posto loro ci fossero stati i Titanus giganteus.
Fonte ecplanet.com (http://www.ecplanet.com)
:eekk:
Il Titanus giganteus
Se pensate che un insetto non vi potrebbe mai mettere paura forse non avete mai sentito parlare del Titanus giganteus, un coleottero cerambicide che per le sue dimensioni spaventerebbe anche Indiana Jones. Si tratta infatti dell’insetto più grande del mondo: i maschi di questa specie raggiungono in media i 15 centimetri (quanto un piattino da dolce), ma più di uno scienziato dice di averne catturato esemplari che ne misuravano più di 20, pur non avendo portato prove che lo confermassero.
Se poi si contano anche le antenne lunghissime che questo grande scarabeo ha sul capo e che misurano quanto tutto il corpo, si arriva ad un’estensione addirittura doppia della precedente. Per amor di precisione bisogna però aggiungere che ci sono altri coleotteri che hanno tutti all’incirca la stessa dimensione a contendersi tale primato (Goliathus goliatus, G. regius, Megasoma elephas e M. actaeon), ma ormai gli entomologi sembrano essere d’accordo sul fatto che il Titano li superi tutti. Già all’inizio dell’Ottocento i missionari che frequentavano le foreste amazzoniche del Brasile e della Guyana francese avevano raccolto alcuni esemplari morti di questo enorme scarabeo ; le stupefacenti salme raggiunsero ben presto le scrivanie degli entomologi europei lasciandoli a bocca aperta. Da allora in molti hanno desiderato possederne un esemplare, ed in molti si sono avventurati per catturarli.
http://www.ecplanet.com/pic/2003/11/1068804172/titanus_giganteus.jpg
Oggi un esemplare di Titanus giganteus viene costare ad un collezionista più di 2.500 dollari. Un prezzo più che ragionevole se si pensa a quanto sia difficile ed avventurosa la sua cattura. Per prendere un Titano attualmente si usano per lo più trappole luminose, trabocchetti in cui cadono solamente i maschi – che sono proprio gli esemplari di maggiori dimensioni- – attirati da quello che a loro sembra un richiamo sessuale. Questi cerambicidi tropicali sono animali dalla vita piuttosto breve poiché gli adulti vivono soltanto tre settimane, durante le quali - nessuno è riuscito a vederli mangiare - pare che non tocchino cibo. Le loro considerevoli mandibole, anche se non vengono usate per scopi alimentari, sono sicuramente in grado di ferire piccoli mammiferi e di mettere in difficoltà anche un uomo.
Ne sa qualcosa un biologo tropicale che ha tentato di misurare un Titano vivo nel pieno della foresta pluviale amazzonica: l’insetto gli si è avvicinato minacciosamente agitando le antenne e schioccando le mandibole, e quando il poveretto ha tentato di misurare quel gigante questo, con la forza delle mandibole, ha spezzato con un colpo secco la sua matita ed ha rotto un righello di plastica. I Titanus giganteus sono insetti piuttosto rari, e si riescono a trovare soltanto nella stagione piovosa (da dicembre a marzo) nel fitto della foresta. Se i maschi si riescono a catturare e le femmine, più piccole, sono quasi sconosciute, le larve dei titani sono – se possibile - ancora più spaventose degli adulti.
http://www.ecplanet.com/pic/2003/11/1068804172/titanus_giganteus2.jpg
Si tratta di vermoni di ben 25 centimetri che riescono a passare inosservati soltanto perché hanno scelto come dimora gli enormi tronchi marcescenti dei giganteschi alberi amazzonici, e vi si nascondono all’interno divorandone la polpa in decomposizione in attesa di diventare adulti. Rassicurati dal fatto che un incontro casuale con questi giganti è pressoché impossibile, possiamo rimanere tranquillamente a goderci i bacherozzi e gli scarafaggi nostrani, e smettere di lamentarci per la loro invadenza pensando che sarebbe stato molto peggio se al posto loro ci fossero stati i Titanus giganteus.
Fonte ecplanet.com (http://www.ecplanet.com)
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