ALBIZZIE
21-04-2004, 13:32
Dopo la rissa nella partita con il Messina, le sentenze del giudice sportivo
"Il caso del paraguaiano di eccezionale gravità, inspiegabile il blackout del portiere"
Stangata sul Venezia, un anno a Maldonado, 5 mesi a Soviero
MILANO - Stangata sul Venezia dopo la rissa sul neutro di Bari di domenica scorsa. Squalifica di un anno fino al 15 aprile 2005 a Rubens Maldonado per aver colpito l'arbitro con un calcio e fino al 15 settembre 2004 al portiere Salvatore Soviero per aver aggredito la panchina del Messina. Quella inflitta a Maldonado è addirittura un record: la massima squalifica inflitta nel dopoguerra nel calcio italiano di serie A e B.
Due punizioni durissime per condannare i minuti di follia collettiva riprese dalle immagini tv e passate in tutti i telegiornali non solo nazionali. Il paraguaiano Maldonado è stato ritenuto colpevole della colpa più grave. Il giudice sportivo Maurizio Laudi - che ieri aveva chiesto un supplemento di documentazione sulla vicenda rinviando a oggi la sentenza - ha sanzionato il giocatore con un anno di squalifica per aver colpito l'arbitro.
Maldonado, si legge nel comunicato, "al 34' del secondo tempo, dopo che l'arbitro, Palanca, aveva assegnato un calcio di rigore contro il Venezia, si scagliava contro il direttore di gara urlandogli una frase irriguardosa. Nell'occasione il calciatore colpiva con forza con un calcio il direttore di gara sullo stinco della gamba sinistra; poi spingeva l'arbitro e subito dopo lo colpiva nuovamente con altri due calci, sempre sullo stinco, con minore intensità rispetto al primo. Infine schiacciava intenzionalmente con una scarpa il piede sinistro dell'arbitro".
La decisione è stata presa in quanto la condotta del giocatore, dice il giudice, "presenta caratteri di straordinaria gravità, eccezionalmente rari in gare di campionati professionistici. Si è trattato, senza alcun dubbio, di comportamento aggressivo nei confronti del direttore di gara".
Ma anche il portiere della squadra veneta non è stato risparmiato nonostante le ripetute scuse dell'interessato in questi due giorni. L'indimenticabile furia di Soviero che, da solo, ha scatenato una rissa contro tutta la panchina del Messina ha sorpreso lo stesso giudice sportivo che quasi non sa darsi spiegazione di quello che definisce un "blackout" del tutto repentino, osserva il giudice sportivo". "Soviero - scrive quasi incredulo Laudi - si era addirittura attivato per allontanare Maldonado dall'arbitro dopo la concessione del rigore. E, alla notifica dell'espulsione, aveva accettato senza proteste il provvedimento disciplinare, percorrendo tranquillamente un primo tratto dal campo di gioco verso gli spogliatoi". Poi Soviero si è scatenato e come ha detto lui stesso ha "perso la testa".
Per far capire la congruità della squalifica da infliggere a Soviero, il giudice sportivo ha citato il caso recente "sanzionato con una squalifica per due mesi per un grave episodio di violenza commesso da un calciatore in danno di un avversario, al di fuori di un contesto di gioco" (Materazzi, ndr).
"Il giudice - conclude Laudi - ritiene che la condotta di Soviero meriti una sanzione più severa, considerato sia il compimento di molteplici atti violenti, sferrati con modalità tali da poter provocare conseguenze anche gravi a numerose persone, sia la protrazione della condotta per un arco di tempo prolungato".
Sempre per quanto riguarda Messina-Venezia, il giudice ha sospeso l'omologazione del risultato (2-1 per i siciliani) in attesa di esaminare il preannunciato reclamo del Venezia e ha squalificato per una giornata l'allenatore dei lagunari Angelo Gregucci.
Anche il campo del Palermo è stato squalificato per una giornata. Nella motivazione si fa riferimento al fatto che subito dopo il fischio finale il calciatore del Treviso, Massimo Ganci, mentre era vicino alla panchina della propria squadra, è stato colpito al capo da un oggetto lanciato dal settore tribuna ovest. Il giocatore è stato trasportato in barella negli spogliatoi poi ha consegnato all'arbitro un accendino in plastica e una moneta raccolte nel punto dove era stato colpito.
da repubblica.it
"Il caso del paraguaiano di eccezionale gravità, inspiegabile il blackout del portiere"
Stangata sul Venezia, un anno a Maldonado, 5 mesi a Soviero
MILANO - Stangata sul Venezia dopo la rissa sul neutro di Bari di domenica scorsa. Squalifica di un anno fino al 15 aprile 2005 a Rubens Maldonado per aver colpito l'arbitro con un calcio e fino al 15 settembre 2004 al portiere Salvatore Soviero per aver aggredito la panchina del Messina. Quella inflitta a Maldonado è addirittura un record: la massima squalifica inflitta nel dopoguerra nel calcio italiano di serie A e B.
Due punizioni durissime per condannare i minuti di follia collettiva riprese dalle immagini tv e passate in tutti i telegiornali non solo nazionali. Il paraguaiano Maldonado è stato ritenuto colpevole della colpa più grave. Il giudice sportivo Maurizio Laudi - che ieri aveva chiesto un supplemento di documentazione sulla vicenda rinviando a oggi la sentenza - ha sanzionato il giocatore con un anno di squalifica per aver colpito l'arbitro.
Maldonado, si legge nel comunicato, "al 34' del secondo tempo, dopo che l'arbitro, Palanca, aveva assegnato un calcio di rigore contro il Venezia, si scagliava contro il direttore di gara urlandogli una frase irriguardosa. Nell'occasione il calciatore colpiva con forza con un calcio il direttore di gara sullo stinco della gamba sinistra; poi spingeva l'arbitro e subito dopo lo colpiva nuovamente con altri due calci, sempre sullo stinco, con minore intensità rispetto al primo. Infine schiacciava intenzionalmente con una scarpa il piede sinistro dell'arbitro".
La decisione è stata presa in quanto la condotta del giocatore, dice il giudice, "presenta caratteri di straordinaria gravità, eccezionalmente rari in gare di campionati professionistici. Si è trattato, senza alcun dubbio, di comportamento aggressivo nei confronti del direttore di gara".
Ma anche il portiere della squadra veneta non è stato risparmiato nonostante le ripetute scuse dell'interessato in questi due giorni. L'indimenticabile furia di Soviero che, da solo, ha scatenato una rissa contro tutta la panchina del Messina ha sorpreso lo stesso giudice sportivo che quasi non sa darsi spiegazione di quello che definisce un "blackout" del tutto repentino, osserva il giudice sportivo". "Soviero - scrive quasi incredulo Laudi - si era addirittura attivato per allontanare Maldonado dall'arbitro dopo la concessione del rigore. E, alla notifica dell'espulsione, aveva accettato senza proteste il provvedimento disciplinare, percorrendo tranquillamente un primo tratto dal campo di gioco verso gli spogliatoi". Poi Soviero si è scatenato e come ha detto lui stesso ha "perso la testa".
Per far capire la congruità della squalifica da infliggere a Soviero, il giudice sportivo ha citato il caso recente "sanzionato con una squalifica per due mesi per un grave episodio di violenza commesso da un calciatore in danno di un avversario, al di fuori di un contesto di gioco" (Materazzi, ndr).
"Il giudice - conclude Laudi - ritiene che la condotta di Soviero meriti una sanzione più severa, considerato sia il compimento di molteplici atti violenti, sferrati con modalità tali da poter provocare conseguenze anche gravi a numerose persone, sia la protrazione della condotta per un arco di tempo prolungato".
Sempre per quanto riguarda Messina-Venezia, il giudice ha sospeso l'omologazione del risultato (2-1 per i siciliani) in attesa di esaminare il preannunciato reclamo del Venezia e ha squalificato per una giornata l'allenatore dei lagunari Angelo Gregucci.
Anche il campo del Palermo è stato squalificato per una giornata. Nella motivazione si fa riferimento al fatto che subito dopo il fischio finale il calciatore del Treviso, Massimo Ganci, mentre era vicino alla panchina della propria squadra, è stato colpito al capo da un oggetto lanciato dal settore tribuna ovest. Il giocatore è stato trasportato in barella negli spogliatoi poi ha consegnato all'arbitro un accendino in plastica e una moneta raccolte nel punto dove era stato colpito.
da repubblica.it