SaMu
14-04-2004, 20:57
Parecchi mesi fa ormai, in una discussione sui prezzi, Parax era intervenuto citando più volte come esempio di cartello quello presunto delle agenzie immobiliari.
Gli avevo risposto che c'è un'autorità che si occupa di questo, di verificare se ci sono distorsioni della concorrenza, ed è l'Antitrust.
Praticamente mi rise in faccia :D dicendo qualcosa tipo "si, nelle favole!".
C'era una volta ;) l’Antitrust che multa gli agenti immobiliari: tariffe concordate
MILANO - Alla fine la sanzione è arrivata. Ed è pesante. Dopo un’istruttoria durata oltre un anno, l'Antitrust ha punito gli agenti immobiliari. L'accusa è di aver fatto «cartello» sulle provvigioni richieste e, quindi, di aver leso la concorrenza. L'Authority, ha inflitto alle principali associazioni professionali, Fiaip, Fimaa e Anama una multa per complessivi 141.100 euro. La Fiaip è stata punita più duramente con la sanzione di 130.000 euro, mentre la Fimaa (la più grande, aderente alla Confcommercio) dovrà versare 10.000 euro e l'Anama (area Confesercenti) 1.100 euro. L'accusa dell’Antitrust alle principali associazioni di agenti immobiliari è di «significativa e consistente alterazione della concorrenza» perché i loro «codici deontologici contengono indicazioni idonee ad incidere sulle politiche di prezzo per i servizi di intermediazione immobiliare, e pertanto idonee a pregiudicare gli interessi dei consumatori». In sostanza l’Antitrust ritiene che qualsiasi tipo di commissione dev’essere frutto di una trattativa tra le parti e non imposta.
Insomma, quella provvigione del 3%, che negli ultimi tempi in qualche caso è salita al 4%, come riferito dagli «usi e consuetudini» rilevati dalle varie Camere di commercio, è stata vista come un coordinamento sui prezzi. Oltretutto secondo l’Antitrust questo comportamento dura da parecchi anni e coinvolge associazioni che riuniscono una quota rilevante di agenti immobiliari. Sono iscritti alla Fiaip circa 14.800 mediatori immobiliari, alla Fimaa circa 20.000 e all'Anama circa 9.000. Complessivamente in Italia sono circa 70 mila gli appartenenti alla categoria.
Dalle associazioni non ci sono commenti ufficiali. Qualche operatore teme però che ora nella professione si possa creare un Far West e che i consumatori alla fine saranno più indifesi. Un esempio? Per l’Antitrust è lecito lavorare con commissione zero, vale a dire che solo una parte paga la provvigione. Può capitare a quella più debole, che a seconda di come va il mercato può essere il venditore o l’acquirente. Ma può essere lecito anche il «supero». Cioè l’agente valuta l’immobile e fissa l’importo che si impegna a consegnare al venditore, poi è libero di stabilire un prezzo superiore. La differenza tra le due cifre sarà la sua provvigione. Si può capire che da questo comportamento potrà nascere qualche problema per chi non accetterà di riconoscere una provvigione più alta all’agente. Le associazioni hanno 60 giorni di tempo per il ricorso al Tar.
Gli avevo risposto che c'è un'autorità che si occupa di questo, di verificare se ci sono distorsioni della concorrenza, ed è l'Antitrust.
Praticamente mi rise in faccia :D dicendo qualcosa tipo "si, nelle favole!".
C'era una volta ;) l’Antitrust che multa gli agenti immobiliari: tariffe concordate
MILANO - Alla fine la sanzione è arrivata. Ed è pesante. Dopo un’istruttoria durata oltre un anno, l'Antitrust ha punito gli agenti immobiliari. L'accusa è di aver fatto «cartello» sulle provvigioni richieste e, quindi, di aver leso la concorrenza. L'Authority, ha inflitto alle principali associazioni professionali, Fiaip, Fimaa e Anama una multa per complessivi 141.100 euro. La Fiaip è stata punita più duramente con la sanzione di 130.000 euro, mentre la Fimaa (la più grande, aderente alla Confcommercio) dovrà versare 10.000 euro e l'Anama (area Confesercenti) 1.100 euro. L'accusa dell’Antitrust alle principali associazioni di agenti immobiliari è di «significativa e consistente alterazione della concorrenza» perché i loro «codici deontologici contengono indicazioni idonee ad incidere sulle politiche di prezzo per i servizi di intermediazione immobiliare, e pertanto idonee a pregiudicare gli interessi dei consumatori». In sostanza l’Antitrust ritiene che qualsiasi tipo di commissione dev’essere frutto di una trattativa tra le parti e non imposta.
Insomma, quella provvigione del 3%, che negli ultimi tempi in qualche caso è salita al 4%, come riferito dagli «usi e consuetudini» rilevati dalle varie Camere di commercio, è stata vista come un coordinamento sui prezzi. Oltretutto secondo l’Antitrust questo comportamento dura da parecchi anni e coinvolge associazioni che riuniscono una quota rilevante di agenti immobiliari. Sono iscritti alla Fiaip circa 14.800 mediatori immobiliari, alla Fimaa circa 20.000 e all'Anama circa 9.000. Complessivamente in Italia sono circa 70 mila gli appartenenti alla categoria.
Dalle associazioni non ci sono commenti ufficiali. Qualche operatore teme però che ora nella professione si possa creare un Far West e che i consumatori alla fine saranno più indifesi. Un esempio? Per l’Antitrust è lecito lavorare con commissione zero, vale a dire che solo una parte paga la provvigione. Può capitare a quella più debole, che a seconda di come va il mercato può essere il venditore o l’acquirente. Ma può essere lecito anche il «supero». Cioè l’agente valuta l’immobile e fissa l’importo che si impegna a consegnare al venditore, poi è libero di stabilire un prezzo superiore. La differenza tra le due cifre sarà la sua provvigione. Si può capire che da questo comportamento potrà nascere qualche problema per chi non accetterà di riconoscere una provvigione più alta all’agente. Le associazioni hanno 60 giorni di tempo per il ricorso al Tar.