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View Full Version : SESSO SESSO SESSO!


arimans
10-04-2004, 18:53
Potete dare una letta qui sotto e poi commentare? :D :D ;)
mi interessano le vostre opinioni.
Poi vi dico dove l´ho pescato.
P.S. Non cercatelo su internet per favore, voglio un vostro commento sincero. :) Poi comunque ve lo dico.

"Vogliamo costruire uno Stato nazionale del lavoro che basi sulla partecipazione sociale e sulle relative rappresentanze politiche la sua amministrazione. Difendiamo la dignità del lavoro: l’articolo 18 deve rimanere valido per le imprese sopra i 15 dipendenti, mentre risulta insostenibile la sua estensione alle piccole imprese. Consci dell’importanza della piccola e media impresa, della millenaria genialità e capacità del nostro artigianato e più in generale dell’imprenditorialità italiana, ne vogliamo tutelare il ruolo socioeconomico, preponderante nel tessuto nazionale, e sostenere la migliore proiezione sul mercato internazionale.

Diciamo no alla reintroduzione dell’immunità parlamentare, che deve essere garantita solo per i cosiddetti reati d’opinione o per quanto concerne le precipue competenze e responsabilità relative alla dialettica politica. Siamo contrari a condoni e sanatorie d’ogni tipo che confermano l’incapacità dello Stato nell’amministrare e proiettano al futuro il replicarsi d’abusi e speculazioni, nel lavoro, nell’economia, nella finanza, nella gestione del territorio e delle sue risorse.

Vogliamo Ridiscutere il ruolo dello Stato, poiché il decentramento alle Regioni (ad esempio dell’assistenza sanitaria) e d’altre funzioni agli Enti locali (ad esempio l’amministrazione delle risorse naturali come l’acqua) si è risolta in distribuzione clientelare e gestione contraria all’interesse pubblico delle risorse: quindi diciamo più Stato e no al “federalismo degli egoismi”. Siamo contrari alle privatizzazioni delle grandi strutture ed infrastrutture del Paese, all’introduzione di regole di mercato e, soprattutto, alla privatizzazione del patrimonio culturale dello Stato. Vogliamo che sanità e istruzione siano amministrate centralmente dallo Stato e con criteri d’interesse pubblico, perché nessuna comunità nazionale che voglia dirsi civile può prescindere da queste garanzie: diritto alla salute e all’istruzione non possono essere amministrati con criteri aziendali, quindi sosteniamo che la revisione del sistema sanitario possa contemperare “integrazioni mutualistiche” (ad esempio tipo il “sistema d’ispirazione bismarkiana” tedesco), senza però mettere in discussione l’assistenza sanitaria completa e gratuita per le fasce di reddito inferiori a 25.000 euro, mentre, sopra tale reddito, si deve contribuire in misura proporzionalmente maggiore ai costi delle prestazioni sanitarie; ugualmente per i costi dell’istruzione – il cui primato pubblico è indiscutibile -, ai quali i cittadini devono partecipare (dalla scuola materna all’università compresa) in ragione e proporzione delle fasce di reddito e del rendimento meritocratico degli studenti. Sosteniamo la difesa dell’ordine e dei suoi rappresentanti pubblici, mal pagati e spesso ingenerosamente e ingiustificatamente vessati. [...]

Vogliamo rafforzare il ruolo geopolitico dell’Europa e dell’Italia, la loro proiezione sul Mediterraneo, sull’Africa e sull’Est Europeo; salvaguardare gli interessi vitali (energetici, economici, militari e della sicurezza) e rilanciare l’indipendenza geostrategica europea che tale può essere solo affrancandosi dalla dipendenza assoluta nei confronti della NATO. Siamo favorevoli ad allargare l’Europa alla Russia e ai Paesi dell’Est europeo, ma solo una volta che siano acquisite garanzie sulla stabilità politico-economica di dette Nazioni. Sosteniamo la libertà e l’autodeterminazione dei popoli, dall’Irlanda alla Palestina al Tibet, ovunque non vi sia il rispetto delle culture, dei modi di vita tradizionali, od ove gli interessi politici autoctoni collidano con quelli dei potentati economico-finanziari. Siamo favorevoli a cancellare il debito dei Paesi in Via di sviluppo, [..]
Vogliamo aiutare questi Paesi non con erogazioni dirette o “prestiti capestro”, ma con impegni diretti delle imprese e delle competenze europee nella realizzazione delle opere infrastrutturali civili. [...]
Vogliamo esportare formazione professionale e “competenze europee” per la valorizzazione delle risorse autoctone dei Paesi in Via di Sviluppo.

Aderiamo ai programmi di sviluppo sostenibile (Agenda 21) perché abbiamo una visione etica dell’ambiente e riteniamo comunque che il rapporto “uomo-ambiente” debba essere commisurato, cercando il giusto equilibrio tra esigenze antropiche e conservazione della natura, alla continuità delle risorse e alla salubrità ambientale per le future generazioni. Siamo contrari agli OGM perché costituiscono un “concorrente sleale” delle colture tradizionali, perché alterano il rapporto economico tra i produttori agricoli, perché sono vettori di un “deteriore monopolio” sul mondo della produzione agricola.

Siamo contrari alla globalizzazione finanziaria e delle economie di scala; siamo contrari alla delocalizzazione industriale che crea sfruttamento all’estero e disoccupazione nell’Europa Occidentale. Siamo contrari alle grandi aziende che ricorrono alla cassa integrazione o al licenziamento e rivendono, nelle “Nazioni madri” e a “prezzi di mercato”, quanto prodotto a costi assai inferiori, privatizzando utili immensi e immiserendo i lavoratori nazionali. Siamo per la difesa dei valori dello spirito e della tradizione spesso in conflitto, quand’anche antitetici, agli interessi dell’economia e della finanza. Siamo, in sintesi, per il bene sociale del nostro popolo, per la salvaguardia della sua identità e dignità nazionale.[...]

arimans
10-04-2004, 19:05
:D :D Scusate se ho cambiato il titolo, ma nessuno ci veniva :D :D :cool:

HenryTheFirst
10-04-2004, 19:08
Così, a grandi linee:

Sull'articolo 18 non sono d'accordo per una serie di motivi. Dico solo che non è un sistema di tutela efficace e che bisognerebbe trovare altre strade per la tutela dei lavoratori.

Semi d'accordo sull'immunità parlamentare, rendiamoci però conto che proteggere dai soli reati d'opinione non mette al sicuro il politico, che potrebbe essere attaccato da magistratura di segno politico opposto con altri pretesti.

Le idee sul federalismo mi sembrano confuse e non tener conto del fatto che tra il decentramento e il centralismo ci sono zone di grigio, ovvero zone in cui la potestà legislativa sta alla regione nel quadro di principi e criteri dettati dallo stato.
Inoltre credo che ci sia confusione sul termine "azienda", che non vuol dire "impresa". Negare di trattare l'ente pubblico come azienda significa negare la possibilità di indagarne i fatti economici che inevitabilmente vengono fatti all'interno dell'ente stesso, il che è semplicemente ridicolo.

Se sostengono l'autodeterminismo dei popoli mi sa che dichiareremo il friuli indipendente :D:D:D

Kratos
10-04-2004, 19:11
Ho letto un po' di fretta, ma mi trovo sostanzialmente d'accordo con quanto scrivono, chiunque essi siano :D

alphacygni
10-04-2004, 19:14
ho formulato una mia ipotesi sulla fonte...pero' non lo diro' subito :D

Andreucciolo
10-04-2004, 19:14
Mi sa di Fiamma Tricolore o giù di li......che poi potrebbe essere quasi di Rifondazione....:sofico:

arimans
10-04-2004, 19:15
Un altro sforzo :D
Mi piacerebbe sapere anche secondo voi di che area politica e´.

alphacygni
10-04-2004, 19:15
allora posto anche io il mio ragionamento:

A occhio e croce, si direbbe un programma di destra (destra "seria", se non addirittura estrema) o di estrema sinistra... tuttavia, oltre al riguardo notevole per il sociale, i riferimenti espliciti all'identita' nazionale mi fanno propendere piu' per la prima ipotesi, quindi alla fine tirando le somme direi o fiamma tricolore o msi prima del congresso di fiuggi ;)

Andreucciolo
10-04-2004, 19:20
La mia risposta comunque era Fiamma Tricolore; si direbbe un programma classico della "destra sociale", che ha molti punti in comune con quello di Rifondazione.

Powerhouse
10-04-2004, 19:24
Questa trovata di scrivere SESSO solo per attirare l'attenzione francamente mi ha stufato.

arimans
10-04-2004, 19:27
Originariamente inviato da Powerhouse
Questa trovata di scrivere SESSO solo per attirare l'attenzione francamente mi ha stufato.

Scusa non sapevo fosse una pratica cosí diffusa ;)

alphacygni
10-04-2004, 19:28
Originariamente inviato da arimans
Scusa non sapevo fosse una pratica cosí diffusa ;)

pensa che a me ha messo in difficolta' il cambio in corsa... non ritrovavo piu' il thread :D

ciborg128
10-04-2004, 20:07
ma alla fine di chi è questo programma?
mi trovo daccordo su tutte bene o male...
ditemi di chi è e alle prossime elezioni sarà mio. :D

HenryTheFirst
10-04-2004, 20:14
Originariamente inviato da ciborg128
ma alla fine di chi è questo programma?
mi trovo daccordo su tutte bene o male...
ditemi di chi è e alle prossime elezioni sarà mio. :D

E' il nuovo programma di forza italia :eek: :sofico:

TheDarkAngel
10-04-2004, 20:15
io so di chi è....
se posso dirlo ^^

walternet
10-04-2004, 20:23
Credo anch'io sia di Fiamma tricolore... ma è incredibile perchè in molti punti è completamente opposto a quello che sta facendo il governo attuale, che è sempre di destra!

Io sono di sinistra, ma se dovessi scegliere tra il governo attuale e uno che segua i principi scritti quii sopra, sceglierei senza dubbio quest'ultimo.

arimans
10-04-2004, 20:39
Una cosa che non capisco é come mai nessuno suppone che sia di Ds o CI :confused:

alphacygni
10-04-2004, 20:47
Originariamente inviato da arimans
Una cosa che non capisco é come mai nessuno suppone che sia di Ds o CI :confused:

beh si, anche CI, al limite... ma DS proprio no... troppo poco cerchiobottista :D

arimans
10-04-2004, 21:05
Originariamente inviato da alphacygni
beh si, anche CI, al limite... ma DS proprio no... troppo poco cerchiobottista :D

Scusa non capisco in che senso.
Cosa ti aspetteresti di piu´o di meno?

prio
10-04-2004, 21:31
Originariamente inviato da arimans
Potete dare una letta qui sotto e poi commentare? :D :D ;)
mi interessano le vostre opinioni.
Poi vi dico dove l´ho pescato.
P.S. Non cercatelo su internet per favore, voglio un vostro commento sincero. :) Poi comunque ve lo dico.

"Vogliamo costruire uno Stato nazionale del lavoro che basi sulla partecipazione sociale e sulle relative rappresentanze politiche la sua amministrazione. Difendiamo la dignità del lavoro: l’articolo 18 deve rimanere valido per le imprese sopra i 15 dipendenti, mentre risulta insostenibile la sua estensione alle piccole imprese. Consci dell’importanza della piccola e media impresa, della millenaria genialità e capacità del nostro artigianato e più in generale dell’imprenditorialità italiana, ne vogliamo tutelare il ruolo socioeconomico, preponderante nel tessuto nazionale, e sostenere la migliore proiezione sul mercato internazionale.

Diciamo no alla reintroduzione dell’immunità parlamentare, che deve essere garantita solo per i cosiddetti reati d’opinione o per quanto concerne le precipue competenze e responsabilità relative alla dialettica politica. Siamo contrari a condoni e sanatorie d’ogni tipo che confermano l’incapacità dello Stato nell’amministrare e proiettano al futuro il replicarsi d’abusi e speculazioni, nel lavoro, nell’economia, nella finanza, nella gestione del territorio e delle sue risorse.

Vogliamo Ridiscutere il ruolo dello Stato, poiché il decentramento alle Regioni (ad esempio dell’assistenza sanitaria) e d’altre funzioni agli Enti locali (ad esempio l’amministrazione delle risorse naturali come l’acqua) si è risolta in distribuzione clientelare e gestione contraria all’interesse pubblico delle risorse: quindi diciamo più Stato e no al “federalismo degli egoismi”. Siamo contrari alle privatizzazioni delle grandi strutture ed infrastrutture del Paese, all’introduzione di regole di mercato e, soprattutto, alla privatizzazione del patrimonio culturale dello Stato. Vogliamo che sanità e istruzione siano amministrate centralmente dallo Stato e con criteri d’interesse pubblico, perché nessuna comunità nazionale che voglia dirsi civile può prescindere da queste garanzie: diritto alla salute e all’istruzione non possono essere amministrati con criteri aziendali, quindi sosteniamo che la revisione del sistema sanitario possa contemperare “integrazioni mutualistiche” (ad esempio tipo il “sistema d’ispirazione bismarkiana” tedesco), senza però mettere in discussione l’assistenza sanitaria completa e gratuita per le fasce di reddito inferiori a 25.000 euro, mentre, sopra tale reddito, si deve contribuire in misura proporzionalmente maggiore ai costi delle prestazioni sanitarie; ugualmente per i costi dell’istruzione – il cui primato pubblico è indiscutibile -, ai quali i cittadini devono partecipare (dalla scuola materna all’università compresa) in ragione e proporzione delle fasce di reddito e del rendimento meritocratico degli studenti. Sosteniamo la difesa dell’ordine e dei suoi rappresentanti pubblici, mal pagati e spesso ingenerosamente e ingiustificatamente vessati. [...]

Vogliamo rafforzare il ruolo geopolitico dell’Europa e dell’Italia, la loro proiezione sul Mediterraneo, sull’Africa e sull’Est Europeo; salvaguardare gli interessi vitali (energetici, economici, militari e della sicurezza) e rilanciare l’indipendenza geostrategica europea che tale può essere solo affrancandosi dalla dipendenza assoluta nei confronti della NATO. Siamo favorevoli ad allargare l’Europa alla Russia e ai Paesi dell’Est europeo, ma solo una volta che siano acquisite garanzie sulla stabilità politico-economica di dette Nazioni. Sosteniamo la libertà e l’autodeterminazione dei popoli, dall’Irlanda alla Palestina al Tibet, ovunque non vi sia il rispetto delle culture, dei modi di vita tradizionali, od ove gli interessi politici autoctoni collidano con quelli dei potentati economico-finanziari. Siamo favorevoli a cancellare il debito dei Paesi in Via di sviluppo, [..]
Vogliamo aiutare questi Paesi non con erogazioni dirette o “prestiti capestro”, ma con impegni diretti delle imprese e delle competenze europee nella realizzazione delle opere infrastrutturali civili. [...]
Vogliamo esportare formazione professionale e “competenze europee” per la valorizzazione delle risorse autoctone dei Paesi in Via di Sviluppo.

Aderiamo ai programmi di sviluppo sostenibile (Agenda 21) perché abbiamo una visione etica dell’ambiente e riteniamo comunque che il rapporto “uomo-ambiente” debba essere commisurato, cercando il giusto equilibrio tra esigenze antropiche e conservazione della natura, alla continuità delle risorse e alla salubrità ambientale per le future generazioni. Siamo contrari agli OGM perché costituiscono un “concorrente sleale” delle colture tradizionali, perché alterano il rapporto economico tra i produttori agricoli, perché sono vettori di un “deteriore monopolio” sul mondo della produzione agricola.

Siamo contrari alla globalizzazione finanziaria e delle economie di scala; siamo contrari alla delocalizzazione industriale che crea sfruttamento all’estero e disoccupazione nell’Europa Occidentale. Siamo contrari alle grandi aziende che ricorrono alla cassa integrazione o al licenziamento e rivendono, nelle “Nazioni madri” e a “prezzi di mercato”, quanto prodotto a costi assai inferiori, privatizzando utili immensi e immiserendo i lavoratori nazionali. Siamo per la difesa dei valori dello spirito e della tradizione spesso in conflitto, quand’anche antitetici, agli interessi dell’economia e della finanza. Siamo, in sintesi, per il bene sociale del nostro popolo, per la salvaguardia della sua identità e dignità nazionale.[...]

MSI, afair. Commenti.. su cosa? sul programma o sull'applicazione? :muro:

SaMu
10-04-2004, 21:56
Originariamente inviato da Powerhouse
Questa trovata di scrivere SESSO solo per attirare l'attenzione francamente mi ha stufato.

Anche a me, sono entrato sperando di trovare qualche gnocca giù a 90° e invece guarda te cosa ci trovo.:D

IcEMaN666
11-04-2004, 01:01
sto foglietto me l'ha propinato oggi un tizio in piazza mentre passeggiavo alle 23.00...
c'era scritto fiamme tricolore sopra :P

arimans
12-04-2004, 17:06
Originariamente inviato da IcEMaN666
sto foglietto me l'ha propinato oggi un tizio in piazza mentre passeggiavo alle 23.00...
c'era scritto fiamme tricolore sopra :P

Risposta esattaaaaaaaa
Lo trovate qui (http://www.msifiammatric.it/index.htm)

Il bello di tutto ciò è che il partito piu' vicino a questo programma sta dalla parte diametralmente opposta dello schieramento....

sIlveralIen
12-04-2004, 17:13
Originariamente inviato da SaMu
Anche a me, sono entrato sperando di trovare qualche gnocca giù a 90° e invece guarda te cosa ci trovo.:D

io invece m' aspettavo anche una da 120°

hannibalthecannibal
12-04-2004, 17:37
Originariamente inviato da arimans
Potete dare una letta qui sotto e poi commentare? :D :D ;)
mi interessano le vostre opinioni.
Poi vi dico dove l´ho pescato.
P.S. Non cercatelo su internet per favore, voglio un vostro commento sincero. :) Poi comunque ve lo dico.

"Vogliamo costruire uno Stato nazionale del lavoro che basi sulla partecipazione sociale e sulle relative rappresentanze politiche la sua amministrazione. Difendiamo la dignità del lavoro: l’articolo 18 deve rimanere valido per le imprese sopra i 15 dipendenti, mentre risulta insostenibile la sua estensione alle piccole imprese. Consci dell’importanza della piccola e media impresa, della millenaria genialità e capacità del nostro artigianato e più in generale dell’imprenditorialità italiana, ne vogliamo tutelare il ruolo socioeconomico, preponderante nel tessuto nazionale, e sostenere la migliore proiezione sul mercato internazionale.

Diciamo no alla reintroduzione dell’immunità parlamentare, che deve essere garantita solo per i cosiddetti reati d’opinione o per quanto concerne le precipue competenze e responsabilità relative alla dialettica politica. Siamo contrari a condoni e sanatorie d’ogni tipo che confermano l’incapacità dello Stato nell’amministrare e proiettano al futuro il replicarsi d’abusi e speculazioni, nel lavoro, nell’economia, nella finanza, nella gestione del territorio e delle sue risorse.

Vogliamo Ridiscutere il ruolo dello Stato, poiché il decentramento alle Regioni (ad esempio dell’assistenza sanitaria) e d’altre funzioni agli Enti locali (ad esempio l’amministrazione delle risorse naturali come l’acqua) si è risolta in distribuzione clientelare e gestione contraria all’interesse pubblico delle risorse: quindi diciamo più Stato e no al “federalismo degli egoismi”. Siamo contrari alle privatizzazioni delle grandi strutture ed infrastrutture del Paese, all’introduzione di regole di mercato e, soprattutto, alla privatizzazione del patrimonio culturale dello Stato. Vogliamo che sanità e istruzione siano amministrate centralmente dallo Stato e con criteri d’interesse pubblico, perché nessuna comunità nazionale che voglia dirsi civile può prescindere da queste garanzie: diritto alla salute e all’istruzione non possono essere amministrati con criteri aziendali, quindi sosteniamo che la revisione del sistema sanitario possa contemperare “integrazioni mutualistiche” (ad esempio tipo il “sistema d’ispirazione bismarkiana” tedesco), senza però mettere in discussione l’assistenza sanitaria completa e gratuita per le fasce di reddito inferiori a 25.000 euro, mentre, sopra tale reddito, si deve contribuire in misura proporzionalmente maggiore ai costi delle prestazioni sanitarie; ugualmente per i costi dell’istruzione – il cui primato pubblico è indiscutibile -, ai quali i cittadini devono partecipare (dalla scuola materna all’università compresa) in ragione e proporzione delle fasce di reddito e del rendimento meritocratico degli studenti. Sosteniamo la difesa dell’ordine e dei suoi rappresentanti pubblici, mal pagati e spesso ingenerosamente e ingiustificatamente vessati. [...]

Vogliamo rafforzare il ruolo geopolitico dell’Europa e dell’Italia, la loro proiezione sul Mediterraneo, sull’Africa e sull’Est Europeo; salvaguardare gli interessi vitali (energetici, economici, militari e della sicurezza) e rilanciare l’indipendenza geostrategica europea che tale può essere solo affrancandosi dalla dipendenza assoluta nei confronti della NATO. Siamo favorevoli ad allargare l’Europa alla Russia e ai Paesi dell’Est europeo, ma solo una volta che siano acquisite garanzie sulla stabilità politico-economica di dette Nazioni. Sosteniamo la libertà e l’autodeterminazione dei popoli, dall’Irlanda alla Palestina al Tibet, ovunque non vi sia il rispetto delle culture, dei modi di vita tradizionali, od ove gli interessi politici autoctoni collidano con quelli dei potentati economico-finanziari. Siamo favorevoli a cancellare il debito dei Paesi in Via di sviluppo, [..]
Vogliamo aiutare questi Paesi non con erogazioni dirette o “prestiti capestro”, ma con impegni diretti delle imprese e delle competenze europee nella realizzazione delle opere infrastrutturali civili. [...]
Vogliamo esportare formazione professionale e “competenze europee” per la valorizzazione delle risorse autoctone dei Paesi in Via di Sviluppo.

Aderiamo ai programmi di sviluppo sostenibile (Agenda 21) perché abbiamo una visione etica dell’ambiente e riteniamo comunque che il rapporto “uomo-ambiente” debba essere commisurato, cercando il giusto equilibrio tra esigenze antropiche e conservazione della natura, alla continuità delle risorse e alla salubrità ambientale per le future generazioni. Siamo contrari agli OGM perché costituiscono un “concorrente sleale” delle colture tradizionali, perché alterano il rapporto economico tra i produttori agricoli, perché sono vettori di un “deteriore monopolio” sul mondo della produzione agricola.

Siamo contrari alla globalizzazione finanziaria e delle economie di scala; siamo contrari alla delocalizzazione industriale che crea sfruttamento all’estero e disoccupazione nell’Europa Occidentale. Siamo contrari alle grandi aziende che ricorrono alla cassa integrazione o al licenziamento e rivendono, nelle “Nazioni madri” e a “prezzi di mercato”, quanto prodotto a costi assai inferiori, privatizzando utili immensi e immiserendo i lavoratori nazionali. Siamo per la difesa dei valori dello spirito e della tradizione spesso in conflitto, quand’anche antitetici, agli interessi dell’economia e della finanza. Siamo, in sintesi, per il bene sociale del nostro popolo, per la salvaguardia della sua identità e dignità nazionale.[...]
non mi và di leggere, ke c'è scritto?????

prio
12-04-2004, 18:31
Originariamente inviato da hannibalthecannibal
non mi và di leggere, ke c'è scritto?????

"Vogliamo costruire uno Stato nazionale del lavoro che basi sulla partecipazione sociale e sulle relative rappresentanze politiche la sua amministrazione. Difendiamo la dignità del lavoro: l’articolo 18 deve rimanere valido per le imprese sopra i 15 dipendenti, mentre risulta insostenibile la sua estensione alle piccole imprese. Consci dell’importanza della piccola e media impresa, della millenaria genialità e capacità del nostro artigianato e più in generale dell’imprenditorialità italiana, ne vogliamo tutelare il ruolo socioeconomico, preponderante nel tessuto nazionale, e sostenere la migliore proiezione sul mercato internazionale.

Diciamo no alla reintroduzione dell’immunità parlamentare, che deve essere garantita solo per i cosiddetti reati d’opinione o per quanto concerne le precipue competenze e responsabilità relative alla dialettica politica. Siamo contrari a condoni e sanatorie d’ogni tipo che confermano l’incapacità dello Stato nell’amministrare e proiettano al futuro il replicarsi d’abusi e speculazioni, nel lavoro, nell’economia, nella finanza, nella gestione del territorio e delle sue risorse.

Vogliamo Ridiscutere il ruolo dello Stato, poiché il decentramento alle Regioni (ad esempio dell’assistenza sanitaria) e d’altre funzioni agli Enti locali (ad esempio l’amministrazione delle risorse naturali come l’acqua) si è risolta in distribuzione clientelare e gestione contraria all’interesse pubblico delle risorse: quindi diciamo più Stato e no al “federalismo degli egoismi”. Siamo contrari alle privatizzazioni delle grandi strutture ed infrastrutture del Paese, all’introduzione di regole di mercato e, soprattutto, alla privatizzazione del patrimonio culturale dello Stato. Vogliamo che sanità e istruzione siano amministrate centralmente dallo Stato e con criteri d’interesse pubblico, perché nessuna comunità nazionale che voglia dirsi civile può prescindere da queste garanzie: diritto alla salute e all’istruzione non possono essere amministrati con criteri aziendali, quindi sosteniamo che la revisione del sistema sanitario possa contemperare “integrazioni mutualistiche” (ad esempio tipo il “sistema d’ispirazione bismarkiana” tedesco), senza però mettere in discussione l’assistenza sanitaria completa e gratuita per le fasce di reddito inferiori a 25.000 euro, mentre, sopra tale reddito, si deve contribuire in misura proporzionalmente maggiore ai costi delle prestazioni sanitarie; ugualmente per i costi dell’istruzione – il cui primato pubblico è indiscutibile -, ai quali i cittadini devono partecipare (dalla scuola materna all’università compresa) in ragione e proporzione delle fasce di reddito e del rendimento meritocratico degli studenti. Sosteniamo la difesa dell’ordine e dei suoi rappresentanti pubblici, mal pagati e spesso ingenerosamente e ingiustificatamente vessati. [...]

Vogliamo rafforzare il ruolo geopolitico dell’Europa e dell’Italia, la loro proiezione sul Mediterraneo, sull’Africa e sull’Est Europeo; salvaguardare gli interessi vitali (energetici, economici, militari e della sicurezza) e rilanciare l’indipendenza geostrategica europea che tale può essere solo affrancandosi dalla dipendenza assoluta nei confronti della NATO. Siamo favorevoli ad allargare l’Europa alla Russia e ai Paesi dell’Est europeo, ma solo una volta che siano acquisite garanzie sulla stabilità politico-economica di dette Nazioni. Sosteniamo la libertà e l’autodeterminazione dei popoli, dall’Irlanda alla Palestina al Tibet, ovunque non vi sia il rispetto delle culture, dei modi di vita tradizionali, od ove gli interessi politici autoctoni collidano con quelli dei potentati economico-finanziari. Siamo favorevoli a cancellare il debito dei Paesi in Via di sviluppo, [..]
Vogliamo aiutare questi Paesi non con erogazioni dirette o “prestiti capestro”, ma con impegni diretti delle imprese e delle competenze europee nella realizzazione delle opere infrastrutturali civili. [...]
Vogliamo esportare formazione professionale e “competenze europee” per la valorizzazione delle risorse autoctone dei Paesi in Via di Sviluppo.

Aderiamo ai programmi di sviluppo sostenibile (Agenda 21) perché abbiamo una visione etica dell’ambiente e riteniamo comunque che il rapporto “uomo-ambiente” debba essere commisurato, cercando il giusto equilibrio tra esigenze antropiche e conservazione della natura, alla continuità delle risorse e alla salubrità ambientale per le future generazioni. Siamo contrari agli OGM perché costituiscono un “concorrente sleale” delle colture tradizionali, perché alterano il rapporto economico tra i produttori agricoli, perché sono vettori di un “deteriore monopolio” sul mondo della produzione agricola.

Siamo contrari alla globalizzazione finanziaria e delle economie di scala; siamo contrari alla delocalizzazione industriale che crea sfruttamento all’estero e disoccupazione nell’Europa Occidentale. Siamo contrari alle grandi aziende che ricorrono alla cassa integrazione o al licenziamento e rivendono, nelle “Nazioni madri” e a “prezzi di mercato”, quanto prodotto a costi assai inferiori, privatizzando utili immensi e immiserendo i lavoratori nazionali. Siamo per la difesa dei valori dello spirito e della tradizione spesso in conflitto, quand’anche antitetici, agli interessi dell’economia e della finanza. Siamo, in sintesi, per il bene sociale del nostro popolo, per la salvaguardia della sua identità e dignità nazionale.[...]


:D :sofico: