View Full Version : Moratti: basta diplomifici
Controlli e nuove norme per le scuole non statali
«Basta con i diplomifici» Moratti frena i privatisti
ROMA - Sono troppi e già questo è strano. Ma in più i privatisti che si presentano all’esame di Stato sono quasi sempre studenti modello. Con pagelle piene di otto. Così dotati da poter quasi sempre saltare un anno o due. Troppo bravi per essere veri. Dubbi che il ministro per l’Istruzione Letizia Moratti ha espresso per iscritto in sessanta pagine di relazione «sullo stato si attuazione della legge sulla parità scolastica». Con cui ha annunciato maggiori controlli sulle «storiche anomalie e irregolarità» riscontrate negli istituti parificati, in particolare quelli alternativi alle secondarie superiori statali. Accusati di essere dei diplomifici a getto continuo.
Sui banchi della maturità troppo spesso ci si arriva prendendo scorciatoie impossibili nella scuola pubblica. Tra i privatisti studiosissimi una categoria a parte è quella degli «ottisti». Ovvero quei candidati che promossi al quarto anno delle Superiori con un 8 in tutte le materie possono chiedere di essere ammessi all’esame di Stato «per merito». Per frenare l’invasione di questi «superbravi», si legge nel documento della Moratti, è allo studio uno strumento normativo adeguato che riveda i requisiti. Introducendo la regolare frequenza del corso di studi e il massimo dei voti in ogni materia negli ultimi due anni come requisito obbligatorio per potersi presentare alla maturità. Altra anomalia riscontrata negli istituti parificati è la «piramide rovesciata». Ovvero il curioso andamento delle iscrizioni. Il numero di alunni che frequentano le superiori gestite da privati balza da 11.476 iscritti al quarto anno ai 25.022 del quinto anno. Più del doppio. Spetterà agli uffici scolatici regionali negare la parità alle classi collaterali quando non vi sia stata frequenza negli anni precedenti. Ovvero nei casi di più anni «recuperati» in uno solo.
Nella sua relazione la Moratti si ripropone di adottare ulteriori misure «per conseguire la piena libertà dei genitori» di scegliere una scuola privata per i propri figli. Diritto che «soltanto le famiglie più abbienti finora possono esercitare». Bisogna quindi «porre le condizioni, anche finanziarie, per garantire gli alunni disabili e svantaggiati». Il bonus 2004 (50 milioni di euro in finanziaria) è importante ma ancora non basta, ribadisce il ministro dell’Istruzione, servono altre risorse.
Nell’anno scolastico 2002-2003, secondo i dati della relazione al Parlamento, il servizio di istruzione risulta erogato a 8.815.149 alunni di cui 7.765.189 delle scuole statali, 934.068 nelle 12.266 private paritarie (gestite nel 51,9 per cento dei casi da enti religiosi) e 115.892 nelle private non paritarie. La spesa pubblica per gli istituti privati nel 2003 è stata di 527.474.475 euro.
Mi sembra una cosa giusta
giustissimo direi.
Cèra anche stato un servizio sulle Iene qualche mese fa.
Espinado
09-04-2004, 21:05
tutto questo si sapeva, e una relazione del ministero non vuol dire certo che faranno qualcosa per frenare la cosa. l'andazzo della pubblica istruzione non cambiera'.
piuì che giusta!
Poi, all'atto pratico....quanta ignoranza!
:p
Riassunto delle puntate precedenti:
-in ogni discussione sulla scuola alcuni sostenitori della scuola statale definiscono inaccettabile anche solo l'esistenza della scuola privata paritaria, che è "un diplomificio per i ricchi"
-l'assoluta parità tra scuola statale e privata paritaria è stabilita dalla legge 62/2000 approvata dall'allora governa di centrosinistra, intitolata appunto " Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione""
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/00062l.htm
-come sopra riportato, il ministro Moratti si appresta a varare una nuova normativa per correggere la legge 62/2000 per impedire che alcune scuole paritarie possano funzionare come diplomifici e non come scuole serie
Dunque, il centrosinistra (giustamente) approva la riforma che parifica le scuole statali e quelle private paritarie.
Ma dimentica qualche regola: questo permette (ed è male) ad alcune scuole paritarie di funzionare da diplomifici.
Il ministro Moratti (giustamente) corregge la riforma (giusta) del centrosinistra, con nuove norme che impediscono i diplomifici, e garantiscono serietà assoluta anche tra le scuole private paritarie.
Espinado
09-04-2004, 21:20
penso che nessuno possa arguire alle sensate proposte del ministro, personalmente aspetto che dalla parole si passi ai fatti.
oggi pome stavo per aprire la stessa discussione.
finalmente una roba giusta da sto governo
insieme alla patente a punti direi.
il resto è noia :d
cmq aspettiamo di vedere i passi concreti ;)
Una volta tanto sono d´accordo con te SaMu.
E´sempre stato risaputo che nelle scuole private (magari non tutte) bastava pagare per passare.
Io ho fatto il classico e di classe mia in 4 perché andavano male sono passati a scuole private.
Addirittura 2 hanno fatto la "scuola per l´infanzia", 4 anni in 1( o 2, non ricordo) :eek: e hanno finito in pari.
Pero´c´e´qualcosa che non torna:
Originariamente inviato da SaMu
Dunque, il centrosinistra (giustamente) approva la riforma che parifica le scuole statali e quelle private paritarie.
Ma dimentica qualche regola: questo permette (ed è male) ad alcune scuole paritarie di funzionare da diplomifici.
io mi sono diplomato nel ´96 :what: e l´ulivo é salito proprio quell´anno....:confused:
Non era forse meglio dire allora "Non hanno fatto niente (e questo é male) contro i diplomifici come non fece niente il primo governo del centrodestra"? :D :D
finalmente un pò di giustizia.Ho visto prendere 100 a gente che era troppo ignorante per esistere...
Bilancino
10-04-2004, 11:41
Facesse questo discorso con diversi corsi di laurea breve che ormai sono uno scandalo.........meglio un diplomato somarello che un medico o ingegnere poco professionale........
Ciao
Originariamente inviato da Bilancino
Facesse questo discorso con diversi corsi di laurea breve che ormai sono uno scandalo.........meglio un diplomato somarello che un medico o ingegnere poco professionale........
Ciao
Guarda che in medicina non esiste la laurea breve!
Originariamente inviato da Bilancino
Facesse questo discorso con diversi corsi di laurea breve che ormai sono uno scandalo.........meglio un diplomato somarello che un medico o ingegnere poco professionale........
Ciao
No!!! No!!!! NO!!!!...
la scuola superiore è assolutamente fondamentale.....non la si può "svendere"
Bilancino
10-04-2004, 11:48
Originariamente inviato da teogros
Guarda che in medicina non esiste la laurea breve!
Meglio! si sono salvati dalla schifezza......
Ciao
Bilancino
10-04-2004, 11:49
Originariamente inviato da smeg47
No!!! No!!!! NO!!!!...
la scuola superiore è assolutamente fondamentale.....non la si può "svendere"
anche l'uni però!
Ciao
Originariamente inviato da Bilancino
anche l'uni però!
Ciao
Lo due cose non sono negoziabile secondo me....la qualità deve essere garantita ad entrambi i livelli.....è una grossissima cazzata demandare agli anni dell'università il compito di colmare le lacune accumulate alle superiori
Bilancino
10-04-2004, 11:52
Originariamente inviato da smeg47
è una grossissima cazzata demandare agli anni dell'università il compito di colmare le lacune accumulate alle superiori
Si è vero.........solo che ora l'uni non da quello che dava in passato........è l'eggermente di più di un buon diploma tecnico......
Parlo per ingegneria.........
Ciao
HenryTheFirst
10-04-2004, 11:52
Originariamente inviato da arimans
Non era forse meglio dire allora "Non hanno fatto niente (e questo é male) contro i diplomifici come non fece niente il primo governo del centrodestra"? :D :D
:D in sei mesi non erano neanche riusci a scaldare le poltrone, come potevano pensare a riforme in tema di scuola? ;)
Originariamente inviato da arimans
Una volta tanto sono d´accordo con te SaMu.
E´sempre stato risaputo che nelle scuole private (magari non tutte) bastava pagare per passare.
Se scrivi così, vuol dire che non siamo proprio daccordo, anzi direi che siamo in totale e insanabile disaccordo.:p
Il centrosinistra ha avuto il grande merito di approvare la riforma che riconosce alle scuole paritarie, private e degli enti locali, la stessa identica funzione, dignità, requisiti e tutto il resto, della scuola statale.
Sono appunto PARITARIE e formano tutte insieme il sistema di istruzione nazionale.
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/00062l.htm
Art. 1.
1. Il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall'articolo 33, secondo comma, della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica individua come obiettivo prioritario l'espansione dell'offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall'infanzia lungo tutto l'arco della vita.
-kurgan-
10-04-2004, 12:27
in effetti, essendo le scuole private delle imprese, hanno tutto l'interesse a non allontanare i propri studenti visto che portano i soldi delle iscrizioni.
giusto quindi aumentare il livello di guardia, mi sembra una cosa sensata visti gli interessi in ballo.
Originariamente inviato da SaMu
Se scrivi così, vuol dire che non siamo proprio daccordo, anzi direi che siamo in totale e insanabile disaccordo.:p
Il centrosinistra ha avuto il grande merito di approvare la riforma che riconosce alle scuole paritarie, private e degli enti locali, la stessa identica funzione, dignità, requisiti e tutto il resto, della scuola statale.
Sono appunto PARITARIE e formano tutte insieme il sistema di istruzione nazionale.
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/00062l.htm
Art. 1.
1. Il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall'articolo 33, secondo comma, della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica individua come obiettivo prioritario l'espansione dell'offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall'infanzia lungo tutto l'arco della vita.
:confused: :confused:
Proprio non ti capisco. Non sto mica dicendo che non sono paritarie e che non hanno gli stessi diritti delle scuole pubbliche.
Ti sto dicendo che dovevi solo chiarire il tuo intervento, perche´la considerazione da te fatta era sbagliata, in quanto erano dei diplomifici prima dell´arrivo del centrosinistra ( vedi quello che ti ho scritto).
Dopo di che e´un dato di fatto innegabile che la gente cambiava scuola per non avere piu´problemi.
Originariamente inviato da arimans
:confused: :confused:
Proprio non ti capisco. Non sto mica dicendo che non sono paritarie e che non hanno gli stessi diritti delle scuole pubbliche.
Ti sto dicendo che dovevi solo chiarire il tuo intervento, perche´la considerazione da te fatta era sbagliata, in quanto erano dei diplomifici prima dell´arrivo del centrosinistra ( vedi quello che ti ho scritto).
Dopo di che e´un dato di fatto innegabile che la gente cambiava scuola per non avere piu´problemi.
Il primo Governo Berlusconi non credo abbia fatto riforme scolastiche ...
Originariamente inviato da Bilancino
Si è vero.........solo che ora l'uni non da quello che dava in passato........è l'eggermente di più di un buon diploma tecnico......
Parlo per ingegneria.........
Ciao
Mah, non so Bilancino. Io sto finendo ingegneria e se devo valutare tutti gli esami che ho fatto, il 70% sono cose che poi non mi serviranno mai ai fini della professione.
Sono d´accordo che magari servono a fini culturali, ma da li´a doverci schiacciare 10 anni ce ne passa...
Originariamente inviato da loncs
Il primo Governo Berlusconi non credo abbia fatto riforme scolastiche ...
:confused: :confused:
E allora? Era un sistema, ma credo che lo sia ancora, che ha sempre funzionato cosi´....
Bilancino
10-04-2004, 12:51
Originariamente inviato da arimans
Mah, non so Bilancino. Io sto finendo ingegneria e se devo valutare tutti gli esami che ho fatto, il 70% sono cose che poi non mi serviranno mai ai fini della professione.
Sono d´accordo che magari servono a fini culturali, ma da li´a doverci schiacciare 10 anni ce ne passa...
Quello è vero, il fatto di schiattare dipende da varie ragioni come la distribuzione degli appelli che non permettevano di fare tutti gli esami quando si doveva........sta di fatto che sarà un caso ma con molti studenti del nuovo a volte mi sembra che non ci arrivano (ci sono i geniacci ma lì non centra che tu sia del nuovo o del vecchio).
Ciao
mah, sono anni che si discute sul fatto che le scuole private siano più facili/difficili, e la situazione è arcinota a tutti.
più che andare a regolamentare la cosa con i requisiti (frequenza, voti) o con controlli, secondo me, l'unica cosa seria da fare, è togliere completamente valore al titolo scolastico.
mi spiego meglio.
ora come ora, avere un diploma, e il relativo voto, sono requisiti per accedere, per esempio, all'università.
in pratica, se io mi faccio un mazzo tanto in uno scientifico statale, ed esco con 70, sono abbastanza preparato.
viceversa, un caprone, che si iscrive a una scuola privata, e che magari non combina nulla dal mattino alla sera, esce con 90, perchè paga.
risultato: all'università ci va lui, e non io.
se invece si togliesse completamente valore al titolo, quella differenza di voto sarebbe insignificante.
un bel test d'ingresso, o una bella serie di test d'ingresso, e si vede chi sa le cose, e chi non le sa.
in questo modo si elimina completamente il problema, e si ottiene anche un altro risultato: che chi sceglie la scuola, al momento della scelta, sceglierà quella che gli da la migliore preparazione, non si butterà a pesce su quella privata perchè così è sicuro di essere promosso........
bon, io l'ho buttata lì.
Originariamente inviato da arimans
Ti sto dicendo che dovevi solo chiarire il tuo intervento, perche´la considerazione da te fatta era sbagliata, in quanto erano dei diplomifici prima dell´arrivo del centrosinistra ( vedi quello che ti ho scritto).
Non ho citato i governi di centrosinistra in chiave di "attribuzione colpe" (disciplina che non mi attira), quanto piuttosto per ricordare agli utenti di centrosinistra che i primi a smantellare l'equazione falsa scuola privata=diplomificio, sono stati (a ragione) i loro rappresentanti politici.
Andreucciolo
10-04-2004, 12:58
Una cosa è la parità per legge, un'altra la realtà a mio avviso.
Lasciando perdere discorsi di "classe sociale", penso che nessuno si scandalizzi se dico che il sistema delle scuole private sia fondamentalmente composto da picchi di eccellenza (pochi) e da una desolante marea di vere e proprie fabbriche di ignoranza. Del resto il sistema delle scuole a pagamento, mi pare lasci poco spazio a queste due alternative: o pago per andare in una scuola di altissima qualità, che quindi si può permettere di essere anche impegnativa e selettiva, o divento un "cliente" di una scuola mediocre che cerca di attirarmi con la promessa di una via breve e indolore al diploma.
Originariamente inviato da SaMu
Non ho citato i governi di centrosinistra in chiave di "attribuzione colpe" (disciplina che non mi attira), quanto piuttosto per ricordare agli utenti di centrosinistra che i primi a smantellare l'equazione falsa scuola privata=diplomificio, sono stati (a ragione) i loro rappresentanti politici.
sono per smarchettare la componente cattolica dell'Ulivo ;)
lo smantellamento è un'erroraccio perchè l'equazione che hai citato è verissima, per lo meno per quanto ho potuto vedere io.
diciamo che tra 10-15 scuole superiori di cui ho avuto racconti (diretti, di gente che ci andava) quelle private erano mediamente più "facili" quando non "scandalose"
(tipo un noto istituto di Como centro che fa Classico, scientifico e mi sembra un'altro paio di diplomi, oltre a medie ed elementari; ebbene, frequentissimo erano le iscrizioni di gente a 2° quadrimestre provenienti da scuole pubblice dove la pagella era largamente insuficiente; cjhiaramente quasi tutti erano poi promossi; qualcuno così sfacciato da tornare nel pubblico).
Poi ci sono anchele scuole pubbliche facili, ma la tendenza è quella sopra descritta ;)
-kurgan-
10-04-2004, 13:03
Originariamente inviato da SaMu
Non ho citato i governi di centrosinistra in chiave di "attribuzione colpe" (disciplina che non mi attira), quanto piuttosto per ricordare agli utenti di centrosinistra che i primi a smantellare l'equazione falsa scuola privata=diplomificio, sono stati (a ragione) i loro rappresentanti politici.
Originariamente inviato da -kurgan-
in effetti, essendo le scuole private delle imprese, hanno tutto l'interesse a non allontanare i propri studenti visto che portano i soldi delle iscrizioni.
giusto quindi aumentare il livello di guardia, mi sembra una cosa sensata visti gli interessi in ballo.
perche' equazione falsa? gli interessi a promuovere gli studenti mi pare che ci siano tutti.
non sono ovviamente tutti disonesti, ma la tentazione fa l'uomo ladro no? qualcuno che e' tentato a mantenere i propri studenti per guadagnare sulle iscrizioni ci sara' pure.
Andreucciolo
10-04-2004, 13:03
L'azione della Moratti in questo caso mi sembra meritoria, e noto che questo implicitamente portqa ad ammettere che il problema dei "diplomifici" esista eccome.
Forse vado ot, ma la parte del discorso che mi lascia perplesso è quella relativa all'aumento dei finanziamenti per le scuole private.
Forse si preoccupasse di più per trovare soldi per la ricerca, sarebbe meglio.
Inoltre rimango sempre sconcertato di fronte al ragionamento che sta alla base di questi finanziamenti: uno che manda il figlio alla scuola pubblica, di fatto finanzia chi decide di mandare i suoi in una scuola privata A PAGAMENTO.
finalmente ne ha fatta una dritta....cavalla gòlòsa
Originariamente inviato da SaMu
Non ho citato i governi di centrosinistra in chiave di "attribuzione colpe" (disciplina che non mi attira).
Originariamente inviato da SaMu
Ma dimentica qualche regola: questo permette (ed è male) ad alcune scuole paritarie di funzionare da diplomifici.
L´hai scritto te, non io.
Originariamente inviato da riaw
mah, sono anni che si discute sul fatto che le scuole private siano più facili/difficili, e la situazione è arcinota a tutti.
più che andare a regolamentare la cosa con i requisiti (frequenza, voti) o con controlli, secondo me, l'unica cosa seria da fare, è togliere completamente valore al titolo scolastico.
mi spiego meglio.
ora come ora, avere un diploma, e il relativo voto, sono requisiti per accedere, per esempio, all'università.
in pratica, se io mi faccio un mazzo tanto in uno scientifico statale, ed esco con 70, sono abbastanza preparato.
viceversa, un caprone, che si iscrive a una scuola privata, e che magari non combina nulla dal mattino alla sera, esce con 90, perchè paga.
risultato: all'università ci va lui, e non io.
se invece si togliesse completamente valore al titolo, quella differenza di voto sarebbe insignificante.
un bel test d'ingresso, o una bella serie di test d'ingresso, e si vede chi sa le cose, e chi non le sa.
in questo modo si elimina completamente il problema, e si ottiene anche un altro risultato: che chi sceglie la scuola, al momento della scelta, sceglierà quella che gli da la migliore preparazione, non si butterà a pesce su quella privata perchè così è sicuro di essere promosso........
bon, io l'ho buttata lì.
Una volta tanto siamo d´accordo :D ;)
Originariamente inviato da Bilancino
Facesse questo discorso con diversi corsi di laurea breve che ormai sono uno scandalo.........meglio un diplomato somarello che un medico o ingegnere poco professionale........
Ciao
questo perchè ci sono certi professori che non hanno voglia di sbattersi per fare un esame serio, se veramente fossero i professori ad essere selettivi una persona che prende la laurea specialistica non avrebbe niente da invidiare ai vecchi laureati quinquennali.
Sacrosanto, era l'ora.
Mino
Originariamente inviato da arimans
Una volta tanto siamo d´accordo :D ;)
tuoni e fulmini :D
Michele Merola
12-04-2004, 19:25
giustissimo
Dalla Legge citata:
"4. La parità è riconosciuta alle scuole non statali che ne fanno richiesta e che, in possesso dei seguenti requisiti, si impegnano espressamente a dare attuazione a quanto previsto dai commi 2 e 3:
a) un progetto educativo in armonia con i princípi della Costituzione; un piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti; attestazione della titolarità della gestione e la pubblicità dei bilanci;
b) la disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti;
c) l'istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica;
d) l'iscrizione alla scuola per tutti gli studenti i cui genitori ne facciano richiesta, purché in possesso di un titolo di studio valido per l'iscrizione alla classe che essi intendono frequentare;
e) l'applicazione delle norme vigenti in materia di inserimento di studenti con handicap o in condizioni di svantaggio;
f) l'organica costituzione di corsi completi: non può essere riconosciuta la parità a singole classi, tranne che in fase di istituzione di nuovi corsi completi, ad iniziare dalla prima classe;
g) personale docente fornito del titolo di abilitazione;
h) contratti individuali di lavoro per personale dirigente e insegnante che rispettino i contratti collettivi nazionali di settore.
5. Le istituzioni di cui ai commi 2 e 3 sono soggette alla valutazione dei processi e degli esiti da parte del sistema nazionale di valutazione secondo gli standard stabiliti dagli ordinamenti vigenti. Tali istituzioni, in misura non superiore a un quarto delle prestazioni complessive, possono avvalersi di prestazioni volontarie di personale docente purché fornito di relativi titoli scientifici e professionali ovvero ricorrere anche a contratti di prestazione d'opera di personale fornito dei necessari requisiti.
6. Il Ministero della pubblica istruzione accerta l'originario possesso e la permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità.
7. Alle scuole non statali che non intendano chiedere il riconoscimento della parità, seguitano ad applicarsi le disposizioni di cui alla parte II, titolo VIII del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Allo scadere del terzo anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della pubblica istruzione presenta al Parlamento una relazione sul suo stato di attuazione e, con un proprio decreto, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, propone il definitivo superamento delle citate disposizioni del predetto testo unico approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, anche al fine di ricondurre tutte le scuole non statali nelle due tipologie delle scuole paritarie e delle scuole non paritarie"
Mi sembra che i controlli fossero previsti e che , anche se con un anno di ritardo, il Ministro non abbia fatto che il suo dovere.
Sono cmq convinto, che siano e resteranno solo parole, la cambiale che la destra deve pagare per l'appoggio della scuola cattolica s'ha da pagare ancora del tutto.
Questo, chiaramente IMHO.
E poi mi sembra che si stia confondendo... paritaria è la validità formale e sostanziale dell'istruzione, non il costo, lo Stato deve fornirmi una Scuola pubblica funzionante e valida, se, per miei motivi ideologici o confessionali o altro a me non piace, me la pago e detraggo la spesa dal mio reddito, nei limiti delle spese detraibili per l'istruzione.... presentando fatture, chiaramente.
Cosa che di rado accade, specialmente nella scuola dell'infanzia privata.. per mia diretta e, certamente, sfortunata esperienza
Originariamente inviato da SaMu
Controlli e nuove norme per le scuole non statali
...
Mi sembra una iniziativa positiva :)
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