SaMu
09-04-2004, 19:55
Perdonatemi se per una volta apro anch'io l'ennesimo thread su Berlusconi.:o
Insolitamente però (essendo l'argomento Berlusconi) ho trovato un editoriale con un'idea interessante, ve lo propongo.
Se Berlusconi chiedesse un dibattito con Prodi
L’insuccesso di ascolti registrato dal Porta a Porta monologante è una piccola conferma del paradosso che da tempo avevamo segnalato all’opposizione. Invece di protestare per la sovraesposizione televisiva del premier, e di indignarsi per il suo rifiuto al contraddittorio, le converrebbe fregarsi le mani per una strategia di comunicazione che alla fine annoia il pubblico, ha un sapore di falso e riduce la credibilità del primo ministro presso l’elettorato. In definitiva tutti i governi inaugurano tunnel, diciamo che è meno della metà del loro dovere, e l’argomento non è televisivamente molto sexy.
Assistendo a quello spettacolo ci è venuto in mente un altro paradosso, che stavolta riguarda il centrodestra e che offriamo alla saggezza mediatica del suo leader. Non è che magari gli converrebbe, a questo punto, chiedere lui il contraddittorio, cercare nella sfida con l’avversario il modo di risvegliare l’interesse di un elettorato che i sondaggi continuano a segnalare come molto depresso e abbastanza svogliato, certo non ansioso di recarsi in massa alle urne per sostenere il governo?
Ci spieghiamo: immaginiamo per un attimo che Berlusconi chiami Vespa e gli proponga, anzi gli chieda, un duello televisivo con Romano Prodi. E’ lui il capo indiscusso dell’opposizione, la lista unitaria si chiama «per Prodi», e l’intero centrosinistra ha già detto che sarà il suo candidato premier alle prossime politiche. Una tale mossa metterebbe oltretutto in un certo imbarazzo il presidente della Commissione europea, che per rispetto alla carica istituzionale che riveste ha avuto la sensibilità di non candidarsi (esempio purtroppo non seguito dal premier) e che per rispetto a quella stessa carica avrebbe molte difficoltà ad accettare un dibattito in cui rivestirebbe pubblicamente il ruolo di leader dell’opposizione in Italia. E’ probabile che Prodi dovrebbe declinare l’invito. Ma, se lo declinasse, sarebbe per lui difficile partecipare poi ad altre iniziative di campagna elettorale della lista unitaria.
Se invece accettasse, avremmo tutti uno spettacolo televisivo e politico all’altezza di una normale democrazia bipolare, e saremmo tutti felici. E non possiamo credere che Berlusconi, il Grande Comunicatore, voglia evitarlo per paura di un confronto dialettico con quel «lumacone» di Prodi.
(P.s.: se poi Berlusconi volesse essere davvero perfido, potrebbe proporre al centrosinistra di scegliere lui il contraddittore di un duello televisivo. Saremmo curiosi di assistere al dibattito che ne scaturirebbe nel triciclo per decidere se deve andare il portavoce, il coordinatore, o la Sbarbati).
www.ilriformista.it
Insolitamente però (essendo l'argomento Berlusconi) ho trovato un editoriale con un'idea interessante, ve lo propongo.
Se Berlusconi chiedesse un dibattito con Prodi
L’insuccesso di ascolti registrato dal Porta a Porta monologante è una piccola conferma del paradosso che da tempo avevamo segnalato all’opposizione. Invece di protestare per la sovraesposizione televisiva del premier, e di indignarsi per il suo rifiuto al contraddittorio, le converrebbe fregarsi le mani per una strategia di comunicazione che alla fine annoia il pubblico, ha un sapore di falso e riduce la credibilità del primo ministro presso l’elettorato. In definitiva tutti i governi inaugurano tunnel, diciamo che è meno della metà del loro dovere, e l’argomento non è televisivamente molto sexy.
Assistendo a quello spettacolo ci è venuto in mente un altro paradosso, che stavolta riguarda il centrodestra e che offriamo alla saggezza mediatica del suo leader. Non è che magari gli converrebbe, a questo punto, chiedere lui il contraddittorio, cercare nella sfida con l’avversario il modo di risvegliare l’interesse di un elettorato che i sondaggi continuano a segnalare come molto depresso e abbastanza svogliato, certo non ansioso di recarsi in massa alle urne per sostenere il governo?
Ci spieghiamo: immaginiamo per un attimo che Berlusconi chiami Vespa e gli proponga, anzi gli chieda, un duello televisivo con Romano Prodi. E’ lui il capo indiscusso dell’opposizione, la lista unitaria si chiama «per Prodi», e l’intero centrosinistra ha già detto che sarà il suo candidato premier alle prossime politiche. Una tale mossa metterebbe oltretutto in un certo imbarazzo il presidente della Commissione europea, che per rispetto alla carica istituzionale che riveste ha avuto la sensibilità di non candidarsi (esempio purtroppo non seguito dal premier) e che per rispetto a quella stessa carica avrebbe molte difficoltà ad accettare un dibattito in cui rivestirebbe pubblicamente il ruolo di leader dell’opposizione in Italia. E’ probabile che Prodi dovrebbe declinare l’invito. Ma, se lo declinasse, sarebbe per lui difficile partecipare poi ad altre iniziative di campagna elettorale della lista unitaria.
Se invece accettasse, avremmo tutti uno spettacolo televisivo e politico all’altezza di una normale democrazia bipolare, e saremmo tutti felici. E non possiamo credere che Berlusconi, il Grande Comunicatore, voglia evitarlo per paura di un confronto dialettico con quel «lumacone» di Prodi.
(P.s.: se poi Berlusconi volesse essere davvero perfido, potrebbe proporre al centrosinistra di scegliere lui il contraddittore di un duello televisivo. Saremmo curiosi di assistere al dibattito che ne scaturirebbe nel triciclo per decidere se deve andare il portavoce, il coordinatore, o la Sbarbati).
www.ilriformista.it