View Full Version : Reuters: Sequestrati 4 italiani in Iraq
bluelake
09-04-2004, 16:24
Un gruppo armato iracheno ha rivendicato il rapimento di altri sei stranieri. Secondo l'agenzia di stampa Reuters 4 degli ostaggi sono italiani e due americani. Il rapimento è avvenuto nei dintorni di Baghdad e uno dei sequestrati sarebbe ferito a una spalla. Sempre fonti Reuters sostengono che il rapimento è avvenuto in una moschea di un villaggio del distretto di Abu Ghraib, a nodr-ovest della capitale irachena. Il cronista dell'agenzia di stampa riferisce di aver visto due degli italiani piangere.
Luke Baker, il giornalista Reuters che ha dato la notizia dei quattro ostaggi italiani ha parlato con il suo collega in Iraq, il quale gli ha raccontato di aver a sua volta parlato con due degli ostaggi che sono, appunto, italiani e che portano una divisa militare. «Il nostro reporter - ha affermato Baker - ha parlato con due ostaggi i quali gli hanno detto di essere di nazionalità italiana. I due - ha aggiunto - portavano una divisa blu scura come quella che indossano i carabinieri, anche se non è detto che si tratti proprio di carabinieri».
Per il momento dalla Farnesina nessuna conferma: «Stiamo verificando».
PATTUGLIE USA - I soldati Usa in un blindato nella zona vicina al villaggio di al-Dhahab al-Abyad hanno confermato che alcuni americani erano stati presi in ostaggio, ma hanno detto di non avere altre informazioni. «Ecco perché abbiamo sbarrato la strada», ha detto un militare.
I rivoltosi hanno confermato alla Reuters di avere catturato i quattro italiani che viaggiavano in un automezzo con armi a bordo. Hanno detto anche di avere catturato gli gli americani in una azione separata. Hanno portato il giornalista in una moschea, circondata da una quarantina di guerriglieri armati di lanciagranate e armi automatiche, dove hanno detto che tutti gli ostaggi sono detenuti. Due stranieri sono stati visti a distanza, ma i guerriglieri non hanno permesso di filmarli.
L'IDENTITA' DEGLI OSTAGGI - Nessuno degli italiani appartenenti alle tre organizzazioni non governative che si trovano attualmente in Iraq - «Un ponte per...», «Intersos», e «Ics» - sarebbe stato rapito a Baghdad. Lo ha detto il presidente di «Un ponte per...» Fabio Alberti che si trova nella capitale irachena. «Abbiamo sentito la notizia anche noi - ha spiegato Alberti - ma per ora non sappiamo nulla. L'unica cosa che possiamo dire è che noi ci siamo tutti».
Anche i 39 operatori della Croce Rossa Italiana a Baghdad stanno bene e sono tutti regolarmente al lavoro: lo assicura Roberto Baldassarelli, direttore dell' ospedale gestito dall'organizzazione di volontariato italiano nella capitale irachena. «Al momento non so niente di questo rapimento» ha precisato.
E infine i militari. Nessuno dei soldati della missione Antica Babilonia risulta essere nella zona di Baghdad. Lo confermano fonti militari del contingente. Il ministero della difesa sottolinea di non avere alcuna alcuna informazione sul rapimento di quattro italiani in Iraq.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/04_Aprile/09/italiani.shtml
bluelake
09-04-2004, 16:36
09 apr 17:03 Iraq: i prigionieri nascosti in una moschea
BAGDAD - Un giornalista dell'agenzia Reuters avrebbe visto due dei prigionieri della guerriglia irachena nella moschea in un villaggio del distretto di Abu Ghraib. Uno sarebbe ferito a una spalla. Sarebbero stati i guerriglieri a condurre il giornalista nella moschea, circondata da circa 40 uomini armati, ma non gli sarebbe stato concesso di filmare nulla. Alcuni militari statunitensi avrebbero invece rivelato di sapere che alcuni americani sono stati presi in ostaggio, senza fornire pero' altri dettagli. I quattro prigionieri italiani, invece, secondo quanto detto dalla guerriglia, sarebbero stati fermati su un veicolo che trasportava armi. (Agr)
09 apr 17:30 Iraq: Reuters "carabinieri fra gli ostaggi" ma l'esercito smentisce
BAGDAD - Ancora nessuna certezza sulla identita' degli italiani rapiti in Iraq. L'agenzia Reuters ha riferito che un suo giornalista avrebbe visto gli ostaggi in una moschea vestiti con una maglietta in uso ai Carabinieri. Dal quartier generale italiano di stanza in Iraq, pero', sarebbe subito arrivata la smentita. (Agr)
bluelake
09-04-2004, 16:46
Le notizie si rincorrono di minuto in minuto. L'emittente in lingua araba al Jazeera citata dal quotidiano el Mundo afferma che fra i sequestrati nella moschea di abu Ghraib potrebbero esservi dei giornalisti. Un giornalista dell'agenzia britannica Reuterse ha invece riferito di aver visto personalmente due prigionieri stranieri che secondo gli insorti sarebbero italiani, in una moschea di un villaggio nel distretto di Abu Ghraib.
Uno di loro era ferito a una spalla ed entrambi piangevano. Altra versione per la Cnn, secondo la quale sarebbero due gli ostaggi italiani, con altri due americani rapiti mentre sarebbe incerta la nazionalita' delle altre due persone sequestrate dagli insorti.
Nel frattempo un responsabile dell'organizzazione non governativa ''Un ponte per Baghdad' ha affermato che le persone rapite ''non sono dei nostri, non sono di Intersos, non sono di Ics''. Lo ha detto all'ADNKRONOS , riferendosi alla notizia del rapimento di quattro italiani nel distretto di Abu Ghraib, fuori dalla capitale irachena.
Nel frattempo nel resto del Paese e' il caos. Almeno nove persone sono morte in un attentato contro un convoglio militare americano a ovest di Baghdad, secondo quanto si legge sul quotidiano israeliano Haaretz. Secondo quanto riferisce Sky News, il convoglio americano attaccato trasportava combustibile ed e' stato colpito presso Abu Ghraib, a ovest di Baghdad, mentre erano in corso scontri nell'area fra soldati americani ed insorti iracheni.
Il portavoce delle forze Usa in Iraq, il generale Mark Kimmitt, ha assicurato che il cessate il fuoco proclamato a Falluja per ragioni umanitarie e' ''ancora in vigore'', malgrado le dichiarazioni in senso contrario di un comandante dei Marines dispiegati nella citta' sunnita a nordovest di Baghdad. ''Abbiamo annunciato una sospensione volontaria delle operazioni a mezzogiorno, e secondo le informazioni in nostro possesso questa sospensione e' ancora in vigore'' -ha dichiarato Kimmitt in una intervista a CNN.
Sarebbero 300 gli iracheni morti a Fallujah nell'assedio americano contro i ribelli. Questa mattina numerose famiglie avevano iniziato a lasciare la citta' con pochi averi, cercando rifugio nel vicino villaggio di al Naemiya. I soldati americani li avevano lasciati passare.
L'escalation della violenza di questi giorni in Iraq e' la minaccia ''piu' seria'' che le forze della coalizione stanno affrontando da quando la guerra e' finita, poco meno di un anno fa. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico Jack Straw, parlando con la Bbc nel giorno del primo anniversario della caduta di Saddam Hussein. ''E' saltato il coperchio della pentola a pressione'', ha affermato Straw, ammettendo che la maggior parte degli iracheni non tollerano l'occupazione, tuttavia alla stragrande maggioranza ''piace il fatto che Saddam non ci sia piu'''.
www.adnkronos.com
bluelake
09-04-2004, 16:59
Spero solo che alla fine non sia vero... :(
bluelake
09-04-2004, 17:21
09 apr 17:46 Iraq: Carabinieri, "Non abbiamo personale in uniforme su Bagdad"
BAGDAD - Il Tenente Colonnello Filippo Callisti, dell'ufficio stampa dell'Arma dei Carabinieri, nega che i rapiti possano essere militari, come invece avrebbe sostenuto il giornalista Reuters che li avrebbe visti e sentiti. In particolare, dopo aver negato la possibilita', Callisti ha detto: "Non abbiamo personale in uniforme su Bagdad". (Agr)
http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id={5FA2E17F-1AD7-40BE-8C9D-9940F2E4579E}
09 apr 17:51 Iraq: Coalizione, "Non trattiamo coi terroristi"
BAGDAD - Non ci sono trattative per liberare gli ostaggi nei programmi della Coalizione guidata dagli Usa. Lo ha comunicato il portavoce Dan Senor in una conferenza stampa, durante la quale ha precisato che non si vogliono aprire rapporti coi "terroristi''. (Agr)
http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id={7DA2BF12-F1A0-4B10-BB32-CA11C3B21A2F}
Anonized
09-04-2004, 17:27
:mad:
ufficialmente
- non sono giornalisti
- non sono militari
- non sono delle ONG
- non sono civili di altro tipo
per me sono dei "servizi".
poi bisognerebbe capire che cazzo ci facevano gente dei servizi in Iraq.
La cosa non mi stupisce.
C' è un sacco di gente che sta peggio di prima.
La coalizione invece si preoccupa di assegnare gli appalti del dopo guerra. Controlla le zone che gli interessa.
Della popolazione se ne sbattono....
Boh, vediamo come finisce.
:rolleyes:
Originariamente inviato da ulk
La cosa non mi stupisce.
C' è un sacco di gente che sta peggio di prima.
La coalizione invece si preoccupa di assegnare gli appalti del dopo guerra. Controlla le zone che gli interessa.
Della popolazione se ne sbattono....
Boh, vediamo come finisce.
:rolleyes:
quoto e aggiungo secondo Bush un anno fa aveva reso " IL MONDO PIU SICURO" :mad: :mad:
bluelake
09-04-2004, 18:18
LA TESTIMONIANZA - Luke Baker, il giornalista Reuters che ha dato la notizia dei quattro ostaggi italiani ha parlato con il suo collega in Iraq, il quale gli ha raccontato di aver a sua volta parlato con due degli ostaggi che sono, appunto, italiani e che portano una divisa militare. «Il nostro reporter - ha affermato Baker - ha parlato con due ostaggi i quali gli hanno detto di essere di nazionalità italiana. I due - ha aggiunto - portavano una divisa blu scura come quella che indossano i carabinieri, anche se non è detto che si tratti proprio di carabinieri».
Per il momento dalla Farnesina nessuna conferma: «Stiamo verificando».
VIGILANTES - Gli uomini sequestrati potrebbero essere dei «vigilantes» alle dipendenze di una società britannica privata incaricata della sicurezza privata dei «contractors», le imprese che lavorano per la ricostruzione in Iraq. L’agenzia italiana Apcom lo apprende in ambienti diplomatici e della sicurezza italiani. Quanto alla nazionalità dei sequestrati, questi potrebbero essere italiani o spagnoli.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/04_Aprile/09/italiani.shtml
Originariamente inviato da Lorekon
ufficialmente
- non sono giornalisti
- non sono militari
- non sono delle ONG
- non sono civili di altro tipo
per me sono dei "servizi".
poi bisognerebbe capire che cazzo ci facevano gente dei servizi in Iraq.
E' una ipotesi inquietante.
Ci sono conferme? Smentite?
dicono che siano vigilantes di una multinazionale inglese...
vestiti come i carabinieri, però...
magari è vero, ma a me la storia puzza di bruciato da un miglio...
bho!
bluelake
09-04-2004, 20:26
Originariamente inviato da Chromo
E' una ipotesi inquietante.
Ci sono conferme? Smentite?
L'ipotesi che la Farnesina sta accreditando è che siano italiani in servizio presso una delle agenzie americane che si occupano dei servizi di sicurezza per le aziende americane che hanno avuto l'appalto per la ricostruzione in Iraq e che non avessero segnalato all'ambasciata la loro presenza in Iraq.
Intanto oggi un mullah di non ricordo dove ha lanciato una maledizione sugli italiani colpevoli a suo dire di combattere al fianco degli americani.
Certo, riflettevo oggi... lo stato teocratico è per noi oggi una cosa inconcepibile e chiunque tentasse di instaurarlo verrebbe osteggiato in qualunque modo, mentre la democrazia è una cosa ormai consolidata. Ma per loro, gli iracheni, per cui lo stato teocratico o comunque monarchico è la normalità, la nostra democrazia non è una cosa inconcepibile e che cercano di combattere in ogni modo?
Alessandro Bordin
09-04-2004, 20:30
Pare che non manchi nessun italiano all'appello
http://www.cdt.ch/interna.asp?idarticolo=tio165460&idtipo=2
(cerco di attingere da fonti indipendenti, in questi casi è meglio).
Certo che è strano :confused:
ma se sono vigilantes perchè la Farnesina non sapeva che erano a Bagdad?
sempre italiani sono, no?
civili, pure....
non capisco perchè non dovrebbero essere nelle liste.
Alessandro Bordin
09-04-2004, 20:35
Originariamente inviato da Lorekon
non capisco perchè non dovrebbero essere nelle liste.
idem
http://www.repubblica.it/2004/c/ARCHIVE/homepage/images/sezioni/esteri/iraq17/omo_HM/este_09201403_14100.jpg
strano ...
bluelake
09-04-2004, 20:41
Originariamente inviato da a2000
http://www.repubblica.it/2004/c/ARCHIVE/homepage/images/sezioni/esteri/iraq17/omo_HM/este_09201403_14100.jpg
strano ...
interessante contributo direi... qualche parolina in più? :mbe:
pronti:
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/fallattk/reuters47594240804124856_big.jpg
bluelake
09-04-2004, 20:52
Originariamente inviato da a2000
pronti:
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/fallattk/reuters47594240804124856_big.jpg
E con ciò? Quando un anno fa chi si opponeva alla guerra in Iraq sosteneva che non sarebbe stata una cosa breve e che si sarebbe rivelata un nuovo Vietnam, più pericoloso perché avrebbe fomentato il terrorismo islamico e gli avrebbe dato nuova linfa anziché farlo cessare gli si diceva che era un pacifista del cazzo, un senzapalle, un comunista ignorante eccetera eccetera.
Vogliamo dire la frase classica "allora, chi aveva ragione?" o ce la risparmiamo dato che comunque si parl adi gente morta o che dovrà morire a breve?
franklar
09-04-2004, 20:54
vabbè e ste immagini che c'entrano con gli italiani presunti sequestrati ? avevamo già capito da soli che, nonostante il trionfale annuncio di Bush dalla portaerei, la guerra è tutt'altro che finita, e purtroppo ci siamo di mezzo pure noi...:(
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/fallja/ansa47563050704145845_big.jpg
Originariamente inviato da franklar
vabbè e ste immagini che c'entrano con gli italiani presunti sequestrati ? avevamo già capito da soli che, nonostante il trionfale annuncio di Bush dalla portaerei, la guerra è tutt'altro che finita, e purtroppo ci siamo di mezzo pure noi...:(
noi chi ?
bluelake
09-04-2004, 20:59
Originariamente inviato da a2000
noi chi ?
noi italiani... sai com'è...
franklar
09-04-2004, 21:01
senti io ero e sono tuttora contrario all'invasione-occupazione dell'Iraq, però di qui ad esultare quando vien fatto del male a nostri connazionali ce ne passa
ah, noi italiani, come quelli del 1848.
A Milano, il 18 marzo 1848, scoppiava la grande insurrezione popolare che in cinque giorni avrebbe scacciato dalla città la guarnigione austriaca. In quei giorni di intensa lotta, i sentimenti di patriottismo e di italianità dei milanesi, che erano stati a lungo repressi, esplosero in tutta la loro potenza e in tutta la loro esuberanza: se ne ha prova dal numero, semplicemente sbalorditivo, di inni patriottici che sorsero come per incanto. Molti forse erano stati approntati nei mesi della cospirazione segreta; ma la maggior parte fu composta lì per lì, traendo occasione e spunti da fatti di cronaca quotidiana. Era nota l’importanza di un inno o di un canto che unisse tanti corpi in una sola anima, e che spingesse tutti alla lotta ed al coraggio. Di questi inni è però rimasto poco: essi, infatti, non erano per lo più apprezzati per il loro valore artistico (di solito inesistente), ma per il loro contenuto patriottico; di qui la facilità con cui caddero nell’oblio. D’altronde era d’obbligo che, affinché potesse essere intonato da grandi folle, un canto fosse molto orecchiabile, cosa che spesso sfociava nella banalità. Su un giornale, la Gazzetta musicale di Milano, si trova una dichiarazione di un certo Giuseppe Novella, che aveva scritto un considerevole numero di inni per aiutare i suoi compatrioti:
Italiani, poco o nulla al certo troverete di artistico in queste mie nazionali melodie; né si hanno perciò altro merito se non quello dello spirito patrio che le ispirava! Del resto crederei di disconoscervi se aggiungessi parola per eccitarvi a concorrere all’opera che sarà senz’altro da tutti benedetta".
Questi canti, infatti, erano considerati dagli stessi contemporanei nient’altro che un mezzo atto ad eccitare i sentimenti degli improvvisati combattenti. Quando veniva rappresentato un nuovo melodramma, sia il libretto, sia la musica venivano sottoposti ad attenta critica; ma gl'inni patriottici godevano di un trattamento di favore poiché il loro lato artistico non era nemmeno preso in considerazione. Naturalmente però, questo trattamento di favore se da un lato permetteva agli inni stessi di divenir popolari assai rapidamente, non impediva che questa popolarità si dileguasse altrettanto rapidamente.
Infine, uno dei pochi inni che sia degno di essere considerato sotto ogni aspetto, è intitolato Suona la tromba, scritto da Goffredo Mameli e musicato da Giuseppe Verdi. Ecco, solo a titolo d’esempio, la prima strofa:
Suona la tromba, ondeggiano
Le insegne gialle e nere:
Fuoco, per Dio sui barbari,
Sulle vendute schiere…
Già ferve la battaglia,
Al Dio dei forti osanna;
Le baionette in canna,
E’ l’ora del pugnar.
a2000, se hai interventi interessanti per tutti all'interno di questo 3d benvenga...se invece il tuo intento è quello di fomentare un flame (e sei sulla giusta strada direi) ti inviterei gentilmente a lasciar perdere questo 3d....
franklar
09-04-2004, 21:07
del 1846, del 1861, del 1945... sempre Italiani siamo. O è cambiato qualcosa stanotte ?
bluelake
09-04-2004, 21:07
Originariamente inviato da a2000
ah, noi italiani, come quelli del 1848.
perdona il francesismo dotto, ma non ho capito una sega dove vuoi andare a parare... :mbe:
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/fallattk/ap47592330804124904_big.jpg
W il tricolore
Anonized
09-04-2004, 21:13
Originariamente inviato da a2000
W il tricolore
e viva il tricolore sì!
http://members.aol.com/rocknthemiddle/images/italian%20flag.jpg
FIERO DI ESSERE ITALIANO!
Originariamente inviato da bluelake
Spero solo che alla fine non sia vero... :(
E speriamo che non ci siano i soliti sciacalli su un fatto del genere
:(
http://www.cronologia.it/storia/a1848d.jpg
corsi e ricorsi, che bo' fa'.
TheDarkAngel
10-04-2004, 00:35
Originariamente inviato da a2000
corsi e ricorsi, che bo' fa'.
stai cercando di paragonare gli americani agli austriaci
e gli irakeni agli italiani del 1848?
:mbe:
nn mi ricordavo italiani ottusi ke cercavano di portare una teocrazia :mbe:
... c'erano anche quelli:
Ora, per superare la frammentazione politica dell'Italia, occorreva che il sentimento nazionale si traducesse in un fatto politico non solo "possibile", ma accettabile da quei ceti borghesi e aristocratici che avrebbero voluto una unificazione politica ed economica, ma senza insurrezioni popolari mazziniane. L'ideologia neoguelfa di Vincenzo Gioberti sembrò rispondere a questa esigenza, con la proposta di un accordo tra i principi italiani per una confederazione di stati presieduta dal papa.
Io credo che un intervento militare fosse necessario....ma in altri tempi e con altre modalità ...ovvero quando Saddam Hussein uccideva migliaia di persone con il gas ....era sufficiente perchè ci fosse un intervento armato internazionale appoggiato dall'ONU....invece evidentemente....forse c'erano interessi, allora, a non muovere un dito...così come è probabile che ci fosse l'interesse (sempre economico) a muoverlo l'anno scorso...:rolleyes:
L'intervento militare era necessario.....ma....svincolato da così espliciti interessi economici......tanto tempo fa....e con forze ONU....
Io sono di questo opinione, che ovviamente può essere condivisa o meno: auspico una forza internazionale che sappia muoversi con rapidità e precisione solo nei casi più estremi ovvero quando proprio la diplomazia non servirebbe a salvare vite umane....il gas sui bambini sarebbe stato per un caso sufficientemente estremo...:(
a2000 io seguirei il consiglio che ti ha dato nEA
e poi tutti gli altri fino ad Andreotti e Baget Bozzo.
Originariamente inviato da Teox82
a2000 io seguirei il consiglio che ti ha dato nEA
karino ... quando non si hanno argomenti da opporre e contenuti si passa agli avvertimenti di stampo mafioso.
News:
ROMA - I quattro italiani che secondo alcune testimonianze sarebbero stati rapiti in Iraq potrebbero aver lavorato come guardie private per societa' addette alla sicurezza, ma mantenendo un ''basso profilo'' e non in contatto con l'ambasciata italiana. Lo ha ipotizzato in un'intervista telefonica trasmessa dal Gr2 Rai di stasera un manager di una societa' di ''security consulting'' per le imprese italiane in aree a rischio, il quale ha detto di credere di conoscere i quattro. Secondo l'intervistato, si tratta di ex militari. Quella per cui lavoravano, dice ''non e' una societa', ma un gruppo di persone che hanno liberamente intrapreso questa attivita' di protezione'', che svolgevano per una impresa britannica ''che non fa riferimento a societa' ufficiali''. ''Si tratta di un gruppo di sei persone, quattro delle quali conosco personalmente'', ha aggiunto, dicendo di non essere sicuro che le persone rapite siano proprio loro. ''Costoro pero' - ha spiegato l'uomo - hanno un incarico residenziale, non devono cioe' spostarsi dal loro territorio. Non capisco percio' perche' fossero fuori dal territorio loro assegnato''. Quanto alla loro assenza dagli elenchi della Farnesina, l'uomo spiega al Gr2 che ''le persone di cui parlo, ammesso che siano loro, avevano deciso di mantenere un profilo piuttosto basso e non erano in contatto con l'ambasciata''. (ANSA)
09/04/2004 22:16
ecco questi non sono ipocriti: sono in Iraq per soldi.
Originariamente inviato da a2000
ecco questi non sono ipocriti: sono in Iraq per soldi.
Posso chiederti dove abiti(almeno la regione)?
Originariamente inviato da a2000
A Milano, il 18 marzo 1848, scoppiava la grande insurrezione popolare che in cinque giorni avrebbe scacciato dalla città la guarnigione austriaca.
....
Suona la tromba, ondeggiano
Le insegne gialle e nere:
http://www.eni.it/eniit/eni/servlet/view/eni/upload/internal/A2/_2365o_0_xoidcmWopk/250_spazio_logo.gif
Fuoco, per Dio sui barbari,
Sulle vendute schiere…
Già ferve la battaglia,
Al Dio dei forti osanna;
Le baionette in canna,
E’ l’ora del pugnar.
bisognerebbe chiedersi in coscienza:
"io nel 1848 da quale parte della barricata sarei stato (o alla finestra) ?"
ma anche molto pragmaticamente e senza ipocrisia e senza biasimo rispondere "al soldo dei prussiani !" come sembra i compatrioti mercenari.
visto che poi tutto potrebbe essere un noioso e tragico corso e ricorso senza scopo.
twinpigs
10-04-2004, 08:58
stavo pensando ad una intervista di Saddam con Bruno Vespa di qualche anno fa
SH diceva che con gli irakeni ci voleva polso (vedi dittatura) perchè si trattava di far convivere 3 etnie diverse ... inoltre ciò era necessario perchè una delle cose che SH temeva moltissimo era l'instaurarsi di uno stato teocratico islamico.
ecc.
Direi che SH aveva proprio ragione ... quando sento "siamo li' per portare la democrazia" mi viene da ridere per 2 motivi:
1 non sono li per portare la democrazia
2 è una missione impossibile. La popolazione è al 90% islamica
Paradossalmente ci vorrebbe una dittatura "buona" per poter favorire l'attecchimento della democrazia. Ma sarebbe guerra continua.
Quello che credo io è che in Iraq ci sarà l'anarchia per i prossimi decenni, si trasformerà in un altro Afghanistan la terra di nessuno.
twinpigs
10-04-2004, 09:14
La Lega dei Pasei arabi potrebbe essere una soluzione, con il benestare dell'Onu
con gli americani e le altre forze armate non si riuscirà mai a cavare un ragno dal buco. La situazione continuerà a degenerare, imho
Per la verità sul loro territorio non ci vogliono nessuno ne ONU ne Lega Araba.
Sanno di avere le risorse (oro nero) e se le vogliono gestire loro.
La popolazione è vero una parte è pacifica ma l'altra parte ha come in ogni paese una propria identità e orgoglio.
a2000 sta proprio cercando (a suo modo) di dire questo.
E non dimentichiamo che da quando è caduto Saddam le cose sono peggiorate a livello di servizi essenziali come elettricità acquedotti, fognature.
Troppo comodo che i Tg facciano vedere immagini di crudeltà verso gli stranieri, ma chiedersi le vere ragioni nessuno?
Ma vi rendete conto che questa è una occupazione di territorio, e gli occupati hanno tutti i diritti di far valere le proprie ragioni.
Non siamo più in Kuwait.
Ciao.
Ma questi stessi che ora fanno " casino" sono quelli che sotto saddam stavano muti e allineati ?
twinpigs
10-04-2004, 10:07
Le ultime parole fumose :D
''C'è l'impegno delle forze occidentali a favorire il progresso democratico dell'Iraq in modo tale che le forze di occupazione possano lasciare al più
presto il paese. Oggi l'Iraq è una nazione che sta progredendo verso la democrazia, verso la normalità. E' un paese dove le scuole, gli ospedali, l'amministrazione pubblica ed il Governo provvisorio funzionano" (Silvio Berlusconi, Ansa, 4 marzo 2004).
franklar
10-04-2004, 10:07
io non lascerei tutto nelle mani della lega araba, per motivi come "Non sanno bene cos'è una democrazia" e "Anche loro ragionano intermini petroliferi".
Il problema del dare il controllo all'ONU è che il comando non potrà non essere ancora americano ( Se c'è qualcuno che possa sostituirli in questo momento, fatemelo sapere ), semmai si potrebbero sostituire alcune migliaia di truppe attuali con soldati di paesi come Egitto, Marocco, Arabia Saudita ( ? ) e altri paesi un minimo affidabili.
Ripeto però che ero e sono fortemente contrario a questa guerra, mossa per scopi neache tanto nascosti che poco hanno a che fare con la lotta al terrorismo e che anzi ha trasformato un paese canaglia, ma pur sempre uno stato convenzionale militarmente innocuo, dove Al Qaeda non era benvenuta, in una delle minacce peggiori dell'occidente.
Voglio anche far presente a chi ha posizioni vicine alle mie, ma poi va alle manifestazioni inneggiando alla resistenza irakena, beh, non so come un uomo, presumibilmente di sinistra, laico e amante della libertà vera, possa "tifare" per dei fondamentalisti religiosi, ottusi come pochi. Ok, siamo contro l'amministrazione Bush, ma vediamo di uscirne meglio che si può da quel casino: lasciare tutto il medioriente in mano alle milizie non è la soluzione migliore e, se succederà, sappiamo chi dover "ringraziare": i nomi sono Bush, Pearle, Wolfowitz, Kagan, Rice. Fan di Al Qaeda, mandate loro una mail di ringraziamento.
-kurgan-
10-04-2004, 10:10
Originariamente inviato da kikki2
Ma questi stessi che ora fanno " casino" sono quelli che sotto saddam stavano muti e allineati ?
succede spesso quando cade una dittatura.. l'esempio piu' evidente credo sia il casino successo in serbia-croazia-slovenia-montenegro dopo la scomparsa di tito ;)
a mio parere se nascessero diversi stati, separando le etnie in qualche modo, si creerebbero le condizioni per una pace stabile. Un iraq unito e democratico invece mi sembra un'ipotesi abbastanza remota.
Pero' il problema e' il solito, gli usa e gli stati occidentali in genere non vogliono uno stato curdo per non andare contro l'alleato turco...
ma poi a proposito di questi, presunti, mercenari italiani sequestrati, è vero o no?
certo se sono persone, pur mercenarie, in ostaggio, sono proprio nella peggiore situazione possibile: in mano ai nemici e chissà se possono contare, ammesso che sia vero, sull'aiuto della diplomazia o dell'aiuto occidentale...
franklar
10-04-2004, 10:19
Originariamente inviato da -kurgan-
Pero' il problema e' il solito, gli usa e gli stati occidentali in genere non vogliono uno stato curdo per non andare contro l'alleato turco...
E non dimentichiamo che ci sono gli sciiti irakeni, ma sono sciiti anche iraniani e libanesi, e un paese in mano agli sciiti è un paese amico dell'Iran. Già l'Iraq del sud pullula di Guardiani della Rivoluzione iraniani, e guarda caso l'Iran è il sogno proibito di ogni presidente americano, tutti vorrebbero prima o poi far fuori l'aiatollà :D e piantare una bella bandierina americana anche su Teheran.
Vogliamo scommettere che, nel caso sciagurato Bush dovesse vincere le elezioni a Novembre, entro Aprile 2005 o al massimo nel 2006 va in scena "Desert Storm 3 - Road to Teheran" ? :eek:
Quattro italiani dispersi in Iraq
Quattro italiani, dipendenti della società "Dts Security", un'agenzia di sicurezza privata Usa, risultano essere dispersi nella zona tra Fallujah e il confine con la Giordania. Lo riferisce l'inviato del Tg2 dalla capitale irachena. La notizia della scomparsa di quattro italiani era giunta venerdì scorso, ma non aveva mai avuto conferme.
Fonte (http://www.televideo.rai.it/televideo/notizia.asp?CodChn=RAI%201&Sezione=Ultimora&NewsID=1301351)
ribbaldone
13-04-2004, 13:06
Originariamente inviato da a2000
bisognerebbe chiedersi in coscienza:
"io nel 1848 da quale parte della barricata sarei stato (o alla finestra) ?"
bisognerebbe chiedersi in coscienza:
"io nel 1945 da quale parte della barricata sarei stato (o alla finestra) ?"
Hanno appena mostrato le immagini dei 4 italiani rapiti al tg ... è ufficiale.
Chiedono il ritiro delle truppe italiane in cambio della vita dei 4 italiani :(
Originariamente inviato da ribbaldone
bisognerebbe chiedersi in coscienza:
"io nel 1945 da quale parte della barricata sarei stato (o alla finestra) ?"
dalla stessa parte del '48: contro gli austriaci/tedeschi.
era il vantaggio delle penisole: i rompic. venivano sempre dalla stessa parte.
adesso invece arrivano anche aviotrasportati.
Er Paulus
13-04-2004, 14:13
Originariamente inviato da nEA
Hanno appena mostrato le immagini dei 4 italiani rapiti al tg ... è ufficiale.
Chiedono il ritiro delle truppe italiane in cambio della vita dei 4 italiani :(
penso che faranno una brutta fine...:(
wmaverick
13-04-2004, 14:21
Poveretti come soffrono, si vede che sono brava gente, che sono andati in Iraq per la ricostruzione del paese portando pace libertà e democrazia e gli immancabili spaghetti.
alphacygni
13-04-2004, 14:24
i rapitori pare abbiano chiesto anche delle "scuse" da parte del presidente del consiglio italiano... forse non hanno capito bene di chi stanno parlando, uno che se ti pestasse un piede sarebbe capace di dirti che sei stato tu a infilarglielo sotto...:D
Quincy_it
13-04-2004, 14:29
1) Non ci siamo fatti intimidire, giustamente, con il massacro dei nostri soldati a Nassirya.
2) Questi 4 italiani sono dipendenti di una ditta privata di sicurezza ERGO dovrebbero sapere a cosa vanno incontro svolgendo volontariamente il loro lavoro in un Paese "caldo" come l'Iraq. Idealmente dovrebbero essere pronti sia a beccarsi una pallottola, sia una granata e rimanere mutilati, sia a morire.
Lo so che è un discorso del cavolo e cinico, ma è anche la realtà che dobbiamo accettare. Qui non si tratta di militari OBBLIGATI ad andare a morire come durante una guerra mondiale, ma di persone che volontariamente, per lavoro, hanno scelto di compiere un lavoro duro, difficile e pericoloso.
Ripeto: ritirarsi ora per salvare questi 4 IMHO sarebbe un affronto alla memoria dei nostri caduti a Nassirya.
Non sto dicendo che voglio vederli morti, ci mancherebbe, ma cerchiamo per lo meno di "ragionare" e di lasciarci prendere dall'emozione e dai sentimenti.
Non si può fare a meno di notare che comunque si sono tutti ficcati in un casino totale.
Ora che non c'è più Saddam è anarchia totale.
Bah, bella roba.
ominiverdi
13-04-2004, 18:09
Originariamente inviato da wmaverick
Poveretti come soffrono, si vede che sono brava gente, che sono andati in Iraq per la ricostruzione del paese portando pace libertà e democrazia e gli immancabili spaghetti.
:confused: e' ironia? :D
ribbaldone
13-04-2004, 19:26
Originariamente inviato da a2000
dalla stessa parte del '48: contro gli austriaci/tedeschi.
era il vantaggio delle penisole: i rompic. venivano sempre dalla stessa parte.
adesso invece arrivano anche aviotrasportati.
in realtà intendevo con la dittatura nazifascist o con gli americani che ci liberavano?
riguardo alla polemica che è sorta sul loro lavoro:
io penso che non si tratta di mercenari: cioè persone che operano, per soldi, per uccidere altre persone,
sono addetti a proteggere persone e proprietà in difesa dai tanti assassini :D che lì circolano,
non credo che siano molto diversi da persone che in italia per lavoro siano addette alla sicurezza rischiando la vita, si fa sempre per lavoro... poi magari ci sarà qui in italia chi lo fa ANCHE per motivi patriottici o dovere verso la giustizia...
insomma io non li qualificherei con il termine deprecabile di "mercenari", non è che vanno lì per uccidere le persone...
Originariamente inviato da raxas
riguardo alla polemica che è sorta sul loro lavoro:
io penso che non si tratta di mercenari: cioè persone che operano, per soldi, per uccidere altre persone,
sono addetti a proteggere persone e proprietà in difesa dai tanti assassini :D che lì circolano,
non credo che siano molto diversi da persone che in italia per lavoro siano addette alla sicurezza rischiando la vita, si fa sempre per lavoro... poi magari ci sarà qui in italia chi lo fa ANCHE per motivi patriottici o dovere verso la giustizia...
insomma io non li qualificherei con il termine deprecabile di "mercenari", non è che vanno lì per uccidere le persone...
1000 dollari al giorno, dici che fanno volontariato?
Ciao.
FastFreddy
14-04-2004, 17:22
Originariamente inviato da ulk
1000 dollari al giorno, dici che fanno volontariato?
Ciao.
1000 dollari al giorno li prenderanno gli americani, i nostri prenderanno si e no 4000€ al mese (che sono sempre pochi per chi rischia la pelle tutti i giorni)
E comunque no, non fanno volontariato! Fanno semplicemente fanno il proprio lavoro.
-kurgan-
14-04-2004, 19:08
Originariamente inviato da raxas
riguardo alla polemica che è sorta sul loro lavoro:
io penso che non si tratta di mercenari: cioè persone che operano, per soldi, per uccidere altre persone,
sono addetti a proteggere persone e proprietà in difesa dai tanti assassini :D che lì circolano,
non credo che siano molto diversi da persone che in italia per lavoro siano addette alla sicurezza rischiando la vita, si fa sempre per lavoro... poi magari ci sarà qui in italia chi lo fa ANCHE per motivi patriottici o dovere verso la giustizia...
insomma io non li qualificherei con il termine deprecabile di "mercenari", non è che vanno lì per uccidere le persone...
da dove ti arrivano queste certezze? :confused:
Originariamente inviato da FastFreddy
1000 dollari al giorno li prenderanno gli americani, i nostri prenderanno si e no 4000€ al mese (che sono sempre pochi per chi rischia la pelle tutti i giorni)
E comunque no, non fanno volontariato! Fanno semplicemente fanno il proprio lavoro.
4000 € al mese li prendono i sottoufficiali del nostro esercito di stazza laggiù.
1000 € al giorno li prendono i mercenari civili
80000 € all'anno "netti" li prende l'autista civile americano in mano ai ribelli.
...ho avuto problemi al s.o. e rispondo ora...
anche se lo scenario è cambiato con l'uccisione di uno dei 4 e forse non è il caso di fare polemiche...
Originariamente inviato da ulk
1000 dollari al giorno, dici che fanno volontariato?
Ciao.
non credo che fanno volontariato,
ma certo penso...
Originariamente inviato da -kurgan-
da dove ti arrivano queste certezze? :confused:
...che non vadano lì ad uccidere per soldi, ma a proteggere persone e cose da gente che invece va a cercare e dare guai grauitamente... certo lo fanno per i soldi dovuti dall'elevato rischio, non per propositi umanitari...
poi se c'è una qualche verità occulta... :che si manifesti... dite quale sporco lavoro farebbero...
purtroppo ho appena sentito alla radio che uno è stato ucciso questa notte :(
Pare ufficiale che abbiano pagato un riscatto. :rolleyes:
Roma, 19:35
Iraq, ostaggi; Contini: è stato pagato un riscatto
E' stato pagato un riscatto per il rilascio degli ostaggi italiani in Iraq. Lo ha rivelato Barbara Contini, governatore della provincia irachena di Dhi Qar, rispondendo a una domanda di Maurizio Belpietro nella registrazione della trasmisisone "l'Antipatico".
Contini ha anche affermato che a suo parere agli italiani "non succederà niente". Mentre a proposito dell'uccisione di Fabrizio Quattrocchi ha commentato: "Nessuno sa come si è comportato il ragazzo. Ma sicuramente io so che con gli iracheni, in una situazione di tensione, bisogna cercare di essere molto calmi e di non sfidare nessuno".
Sul luogo del rapimento, Contini ha detto che sarebbe avvenuto in "una zona sicuramente da non percorrere".
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.