majin mixxi
02-04-2004, 15:36
L’unico comunicato ufficiale, per ora, è arrivato dalla Headline srl, società di service che fa riferimento a Giampiero Griffini: in data 8 maggio prossimo “sventuro” chiude il supplemento televisivo “TVSette”, che ogni settimana veniva scodellato dalla società appaltatrice al Corriere della Sera. I palinsesti catodici verranno “assorbiti” dall’altro supplemento “Sette”, interno Rcs, che per maggio ha in calendario appunto un restyling.
Le motivazioni della dismissione? Varie ed eventuali. La più “motivata”: otto miliardi di ex-lire di perdita, quindi un taglio dei costi per Maurizio Romiti (del resto, da un pezzo, ad ogni rinnovo annuale del service, l’Headline doveva accettare un ridimensionamento del compenso). Di sicuro c’è in ballo la solita e solida mancanza di pubblicità. Last but not least: una corrente del Corriere non ha mai smaniato, nel corso del tempo, per questo supplemento “tele-pop”, attraente per un target giovane, diretto da Antonio Bozzo.
(Antonio Bozzo, direttore di TVSette)
Infatti alcuni anni fa ci fu già un tentativo di chiudere i conti con la Headline, società che fu fortemente sponsorizzato da Alberto Donati fin dai tempi in cui era direttore generale della Rizzoli. L’orientamento di Paolo Mieli, ad esempio, è stato sempre quello di far convergere le risorse del supplemento televisivo a “Sette”, che è il periodico dove l’ex direttore del Corrierone ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo, (Tutti gli “attivisti” del Circolo Paolo Mieli, da Galli della Loggia a Francesco Merlo, inclusi parecchi foglianti di Ferrara, hanno sempre avuto pagina bianca. Poi è arrivato Folle de’ Follis e anche la mielissima direttora Maria Luisa Agnese, molto stimata da Cesare Romiti, ha dovuto cambiare musica).
Naturalmente anche il passaggio a “Sette” dei programmi tivù sarà dato in appalto, e precisamente alla Vespina di Giorgio Dell’Arti (che debutta domani con le quattro pagine di storia sull’Indipendente). Contemporaneamente, la chiusura di “TvSette” non potrà non provocare problemi sindacali, anche se il prode Raffaele Fiengo se ne sta beato alla finestra.
E il motivo c’è: per l’eterno corsaro del CdR del Corsera il vero diluvio arriverà a fine aprile col rinnovo del patto di sindacato Rcs, l’entrata dei nuovi soci Ligresti e Della Valle, la voglia dei banchieri Bazoli e Passera (Banca Intesa) - nonché del neo presidente della Confindustria Montezemolo - di cacciare i Romiti (e Folli) da via Solferino (l’onesto Ernesto Auci sta già scaldando l’inchiostro…).
Che peccato
:(
Le motivazioni della dismissione? Varie ed eventuali. La più “motivata”: otto miliardi di ex-lire di perdita, quindi un taglio dei costi per Maurizio Romiti (del resto, da un pezzo, ad ogni rinnovo annuale del service, l’Headline doveva accettare un ridimensionamento del compenso). Di sicuro c’è in ballo la solita e solida mancanza di pubblicità. Last but not least: una corrente del Corriere non ha mai smaniato, nel corso del tempo, per questo supplemento “tele-pop”, attraente per un target giovane, diretto da Antonio Bozzo.
(Antonio Bozzo, direttore di TVSette)
Infatti alcuni anni fa ci fu già un tentativo di chiudere i conti con la Headline, società che fu fortemente sponsorizzato da Alberto Donati fin dai tempi in cui era direttore generale della Rizzoli. L’orientamento di Paolo Mieli, ad esempio, è stato sempre quello di far convergere le risorse del supplemento televisivo a “Sette”, che è il periodico dove l’ex direttore del Corrierone ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo, (Tutti gli “attivisti” del Circolo Paolo Mieli, da Galli della Loggia a Francesco Merlo, inclusi parecchi foglianti di Ferrara, hanno sempre avuto pagina bianca. Poi è arrivato Folle de’ Follis e anche la mielissima direttora Maria Luisa Agnese, molto stimata da Cesare Romiti, ha dovuto cambiare musica).
Naturalmente anche il passaggio a “Sette” dei programmi tivù sarà dato in appalto, e precisamente alla Vespina di Giorgio Dell’Arti (che debutta domani con le quattro pagine di storia sull’Indipendente). Contemporaneamente, la chiusura di “TvSette” non potrà non provocare problemi sindacali, anche se il prode Raffaele Fiengo se ne sta beato alla finestra.
E il motivo c’è: per l’eterno corsaro del CdR del Corsera il vero diluvio arriverà a fine aprile col rinnovo del patto di sindacato Rcs, l’entrata dei nuovi soci Ligresti e Della Valle, la voglia dei banchieri Bazoli e Passera (Banca Intesa) - nonché del neo presidente della Confindustria Montezemolo - di cacciare i Romiti (e Folli) da via Solferino (l’onesto Ernesto Auci sta già scaldando l’inchiostro…).
Che peccato
:(