majin mixxi
29-03-2004, 12:48
Il leader di An boccia nel merito le proposte del premier su fisco e festività: "Non è una priorità abbassare le tasse ai redditi alti"
Economia, bufera nel Polo
Fini e Follini bocciano Berlusconi
Anche il segretario dell'Udc si smarca dal capo del governo
Buttiglione: "Ma non si doveva decidere in modo collegiale?"
ROMA - Governo spaccato sull'economia, e non solo. Su tasse e festività da abolire, da Gianfranco Fini (e subito dopo da Marco Follini) è arrivato questa mattina un doppio 'no' a Silvio Berlusconi, e in questo caso, dopo le obiezioni di metodo già sollevate dallo stesso vicepremier per gli annunci "non collegiali" fatti dal Cavaliere, si tratta di una bocciatura di merito.
Stavolta non sembra esserci possibilità di equivoco, perchè le parole del leader di An suonano come una vera e propria sconfessione dei propositi enunciati ieri dal Cavaliere. "E' certamente giusto far pagare meno tasse a chi ha un alto reddito - dice Fini - ma in questo particolare momento economico credo che la priorità debba essere tutelare il potere d'acquisto di salari e pensioni ed evitare l'impoverimento del ceto medio".
E ancora, sulle festività da abolire, il vicepresidente del Consiglio parla di un aspetto "francamente minimale rispetto al resto", resto di cui si deve ancora discutere perchè sottolinea polemicamente Fini, "non lo abbiamo ancora fatto".
Non è finita. Il leader di An se la prende con Tremonti (che ieri a Cernobbio aveva di nuovo stuzzicato Fazio sulle riserve auree di Bankitalia), e coglie l'occasione per esprimere l'auspicio "che cessi questo quasi quotidiano ping-pong tra il ministro dell'Economia e il Governatore''. Con poche parole si smarca da Berlusconi anche su uno dei temi più caldi di politica estera, affermando che "prima ci diamo una Costituzione europea e meglio sara' per tutti, non solo per noi italiani ma per tutti i cittadini europei''.
Una frase che, di fronte allo scetticismo manifestato dal capo del governo su una possibile firma entro giugno, suona come l'ennesimo distinguo in una giornata nel segno della polemica con il Cavaliere.
Come detto, anche i centristi della maggioranza si smarcano con decisione dai progetti del presidente del Consiglio. Per il leader dell'Udc Marco Follini, infatti, le priorità sono "tutelare le famiglie, i redditi più bassi e accelerare le riforme strutturali". E se non fosse abbastanza chiara la distanza con il premier, Follini ribadisce: "Tutto il resto, meno tasse per i benestanti e due giorni di lavoro in più, sono argomenti che vengono dopo, molto dopo".
A rincarare la dose arrivano infine le nuove obiezioni di metodo avanzate dal ministro per le Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione, secondo il quale se quelle di Berlusconi "fossero indicazioni che
esiste già un piano non discusso con gli alleati e presentato alla pubblica opinione ci sarebbe una violazione dei corretti principi dell'alleanza". Perchè, conclude, il ministro, si era deciso che ciò doveva essere discusso nel Consiglio di gabinetto e il vicepresidente Fini aveva l'incarico di prepararlo".
(29 marzo 2004)
sempre meglio direi...:D
Economia, bufera nel Polo
Fini e Follini bocciano Berlusconi
Anche il segretario dell'Udc si smarca dal capo del governo
Buttiglione: "Ma non si doveva decidere in modo collegiale?"
ROMA - Governo spaccato sull'economia, e non solo. Su tasse e festività da abolire, da Gianfranco Fini (e subito dopo da Marco Follini) è arrivato questa mattina un doppio 'no' a Silvio Berlusconi, e in questo caso, dopo le obiezioni di metodo già sollevate dallo stesso vicepremier per gli annunci "non collegiali" fatti dal Cavaliere, si tratta di una bocciatura di merito.
Stavolta non sembra esserci possibilità di equivoco, perchè le parole del leader di An suonano come una vera e propria sconfessione dei propositi enunciati ieri dal Cavaliere. "E' certamente giusto far pagare meno tasse a chi ha un alto reddito - dice Fini - ma in questo particolare momento economico credo che la priorità debba essere tutelare il potere d'acquisto di salari e pensioni ed evitare l'impoverimento del ceto medio".
E ancora, sulle festività da abolire, il vicepresidente del Consiglio parla di un aspetto "francamente minimale rispetto al resto", resto di cui si deve ancora discutere perchè sottolinea polemicamente Fini, "non lo abbiamo ancora fatto".
Non è finita. Il leader di An se la prende con Tremonti (che ieri a Cernobbio aveva di nuovo stuzzicato Fazio sulle riserve auree di Bankitalia), e coglie l'occasione per esprimere l'auspicio "che cessi questo quasi quotidiano ping-pong tra il ministro dell'Economia e il Governatore''. Con poche parole si smarca da Berlusconi anche su uno dei temi più caldi di politica estera, affermando che "prima ci diamo una Costituzione europea e meglio sara' per tutti, non solo per noi italiani ma per tutti i cittadini europei''.
Una frase che, di fronte allo scetticismo manifestato dal capo del governo su una possibile firma entro giugno, suona come l'ennesimo distinguo in una giornata nel segno della polemica con il Cavaliere.
Come detto, anche i centristi della maggioranza si smarcano con decisione dai progetti del presidente del Consiglio. Per il leader dell'Udc Marco Follini, infatti, le priorità sono "tutelare le famiglie, i redditi più bassi e accelerare le riforme strutturali". E se non fosse abbastanza chiara la distanza con il premier, Follini ribadisce: "Tutto il resto, meno tasse per i benestanti e due giorni di lavoro in più, sono argomenti che vengono dopo, molto dopo".
A rincarare la dose arrivano infine le nuove obiezioni di metodo avanzate dal ministro per le Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione, secondo il quale se quelle di Berlusconi "fossero indicazioni che
esiste già un piano non discusso con gli alleati e presentato alla pubblica opinione ci sarebbe una violazione dei corretti principi dell'alleanza". Perchè, conclude, il ministro, si era deciso che ciò doveva essere discusso nel Consiglio di gabinetto e il vicepresidente Fini aveva l'incarico di prepararlo".
(29 marzo 2004)
sempre meglio direi...:D