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View Full Version : Decreto Urbani: ma vale solo per i film?


gup133
22-03-2004, 08:23
ragazzi scusate ma sono tornato da poco ed ho trovato la"sorpresina"!!
Premesso ke ovviamente non è un diritto scaricare software,films, etc etc illegalmente,volevo sapere se,ad oggi,il decreto è applicabile soltanto nei confronti dei film oppure è esteso anke al download del software....grazie a tutti...

Suoch
22-03-2004, 09:23
Non puoi fare andare più lento il tuo avatar? non capisco cosa rappresenta.

Nevermind
22-03-2004, 09:27
Consiglio l'uso di: http://forum.hwupgrade.it/images/top_search.gif ;)

Saluti.

FA.Picard
22-03-2004, 09:36
Originariamente inviato da Suoch
Non puoi fare andare più lento il tuo avatar? non capisco cosa rappresenta.


:fuck:

Suoch
22-03-2004, 10:10
Originariamente inviato da FA.Picard
:fuck:
:D

costel
22-03-2004, 10:34
X il momento interessano solo i film, dopo chissà.....




Ricordate Vittorio Sgarbi, quando, sottosegretario ai Beni culturali, accusò in diretta tv il proprio ministro, Giuliano Urbani, di avere uno stretto legame con l’attrice Ida Di Benedetto? Fu allora che il già gelido rapporto tra ministro e sottosegretario raggiunse il punto più basso e che il dimissionamento di Sgarbi apparve inevitabile. Ora si viene a sapere che l’attrice in questione, non proprio all’alba della sua carriera, negli ultimi tempi ha girato diversi film, è tornata in tv e soprattutto ha costituito una società, la Titania Produzioni, che la vede in veste di produttrice assieme alla figlia Stefania Bifano. Dal 13 giugno 2001, quando Urbani s’insediò al ministero, la Di Benedetto ha preso parte come consulente artistica della Titania, o come attrice, a sei film tutti finanziati dallo Stato per complessivi 8 milioni e 811 mila euro. La casa di produzione conta di realizzare entro l’anno un settimo film, titolo provvisorio “Diario d’Angelica”, e quindi chiedere il relativo finanziamento. La Titania ha già dimostrato di saper ottenere i soldi pubblici in tempi record: le altre case produttrici ci mettono in media sei mesi per passare dall’una all’altra commissione del Ministero, l’impresa di madre e figlia, invece, ce la fa in un mese e mezzo. Chissà cosa accadrà dopo la riforma annunciata, anche con un’intervista su “il Giornale”, da Urbani? Il ministro, dopo aver presentato il decreto che riforma il settore di sua competenza, ha di fatto annunciato che le nomine dei membri delle commissioni consultive (che valutano i film aspiranti ai finanziamenti) non spetteranno più al Parlamento, ma solo a lui stesso.

giovane acero
22-03-2004, 11:09
Originariamente inviato da costel
X il momento interessano solo i film, dopo chissà.....




Ricordate Vittorio Sgarbi, quando, sottosegretario ai Beni culturali, accusò in diretta tv il proprio ministro, Giuliano Urbani, di avere uno stretto legame con l’attrice Ida Di Benedetto? Fu allora che il già gelido rapporto tra ministro e sottosegretario raggiunse il punto più basso e che il dimissionamento di Sgarbi apparve inevitabile. Ora si viene a sapere che l’attrice in questione, non proprio all’alba della sua carriera, negli ultimi tempi ha girato diversi film, è tornata in tv e soprattutto ha costituito una società, la Titania Produzioni, che la vede in veste di produttrice assieme alla figlia Stefania Bifano. Dal 13 giugno 2001, quando Urbani s’insediò al ministero, la Di Benedetto ha preso parte come consulente artistica della Titania, o come attrice, a sei film tutti finanziati dallo Stato per complessivi 8 milioni e 811 mila euro. La casa di produzione conta di realizzare entro l’anno un settimo film, titolo provvisorio “Diario d’Angelica”, e quindi chiedere il relativo finanziamento. La Titania ha già dimostrato di saper ottenere i soldi pubblici in tempi record: le altre case produttrici ci mettono in media sei mesi per passare dall’una all’altra commissione del Ministero, l’impresa di madre e figlia, invece, ce la fa in un mese e mezzo. Chissà cosa accadrà dopo la riforma annunciata, anche con un’intervista su “il Giornale”, da Urbani? Il ministro, dopo aver presentato il decreto che riforma il settore di sua competenza, ha di fatto annunciato che le nomine dei membri delle commissioni consultive (che valutano i film aspiranti ai finanziamenti) non spetteranno più al Parlamento, ma solo a lui stesso.



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