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View Full Version : Libri in biblioteca a pagamento


MButi
20-03-2004, 21:32
L’ Unione Europea ha aperto un procedimento di infrazione contro alcuni paesi europei, tra cui l’Italia, “colpevoli” di non aver introdotto la remunerazione degli autori e degli editori per i prestiti effettuati in biblioteca. E’ una misura che si inscrive in un quadro generale di attacco al diritto di leggere e di consumare cultura, musica, informazione. Già la cosiddetta EUCD, con le leggi di armonizzazione derivate, aveva pesantemente limitato le possibilità del diritto di copia e aveva introdotto la logica del consumo a scadenza dei prodotti (così, d’ora in avanti, chi acquisterà un e-book, un sw, un cd, un dvd, non avrà mai la certezza di poterlo utilizzare a distanza di anni o cambiando lettore, computer, palmare: è la civiltà dell’”inchiostro simpatico”, come è stata simpaticamente definita).

Anche se non dovesse sortire effetti immediati, la procedura europea ha già ottenuto il risultato di far considerare oggi plausibile ciò che fino a ieri sembrava inconcepibile. Dovremo dunque far pagare i prestiti in biblioteca per ridistribuire royalties agli editori e (in piccola parte) agli autori? Dovremmo sottrarre al già risicato budget di acquisto delle biblioteche pubbliche una quota per il pagamento dei diritti alla SIAE (come è successo per le fotocopie) magari proporzionale al numero di iscritti (come in Francia) o dei prestiti, con il risultato encomiabile di punire le biblioteche più attive ed efficienti? Dovremmo addossare allo stato la spesa, configurando una indiretta tassa sulla lettura, un equivalente moderno della tassa sul macinato?

Tutte queste soluzioni sono ugualmente indigeste. Le biblioteche hanno un’altra concezione del diritto d’autore: esistono e combattono perché gli autori (non solo quelli dei bestseller) siano conosciuti, letti, amati.Perché possano essere conosciuti, letti e amati anche dopo essere spariti dagli ostensori del mercato, dove rimangono per una vita media di soli sei, sette mesi. Le biblioteche hanno un’altra concezione del diritto d’autore: investono in catalogazione, promozione, stoccaggio per permettere agli autori di raggiungere i loro lettori.

Con i livelli di lettura che esistono in Italia e che sono tra i più bassi d’Europa l’eventualità dell’introduzione del prestito a pagamento rappresenta un suicidio annunciato.

Per questo la biblioteca di Cologno ha inteso raccogliere la preoccupazione di molti bibliotecari, di molti lettori e di molti autori (e anche di qualche editore!) e unirsi ai colleghi spagnoli che in una contemporanea manifestazione a Guadalajara protestano contro “el préstamo de pago” (con loro avremo un collegamento in videoconferenza). E’ un’unità transnazionale di cui vogliamo sottolineare il valore simbolico e “pratico”. Le biblioteche sono un grande scaffale aperto per l’editoria e per la libertà di informazione. Della loro opinione, vogliamo dire sommessamente ma decisamente, occorrerà tenere conto. A differenza di quanto è accaduto in passato.

http://www.biblioteca.colognomonzese.mi.it/prestitogratuito/
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/02_Febbraio/25/biblioteche.shtml

Se qualcuno vuol firmare la petizione: http://www.biblioteca.colognomonzese.mi.it/prestitogratuito/index.php?page=formadesioni

:rolleyes:

Gandalf The White
20-03-2004, 22:05
Non sono un assiduo frequentatore delle bibliotece semplicemente perché ADORO avere la mia copia dei libri che leggo ... tratto i libri come fossero miei figli ( sì, anche quelli che non mi piacciono :p ) ... che dire, non mi stupisco più di nulla ormai, c'era da aspettarselo. Spillarci cinque centesimi evidentemente è estremamente più importante che permetterci di approfondire la nostra cultura personale ... l'unica cosa che preme veramente ai piani alti è sfornare piccoli automi specializzati per fare un certo lavoro ( si vede bene da certi modelli di scuola che stanno saltando fuori dal cilindro ) ... che poi la gente pensi che Guareschi sia solamente "uno che ha fatto dei vecchi film" o che si abbia un impennata dei ragazzini che crescono esclusivamente a Pokemon & Co. non ha importanza ... al mercato va bene così, alle statistiche ancora meglio.

Il mondo sta andando a scatafascio, la mescolanza fra l'onnipresente e rigidissima regolamentazione anche delle attività più banali e lo strapotere del denaro ormai sta soffocando ogni residuo di buonsenso.

Credo non manchi molto al momento in cui tireranno fuori una nuova genialata che permetterà agli editori di leggere le nostre lettere / mail per tirarne fuori le eventuali citazioni e farci pagare i diritti anche su quelle ...

Genjo Sanzo
20-03-2004, 22:15
Eh no dai, pure questo.....che tristezza...

eric654
21-03-2004, 22:53
secondo me è un hoax

MButi
21-03-2004, 23:57
Originariamente inviato da eric654
secondo me è un hoax
No è vero

kaioh
22-03-2004, 00:04
Originariamente inviato da eric654
secondo me è un hoax

No , è una direttiva europea , l'italia per questo è stata sottoposta ad una procedura d'infrazione da parte dell'europa perché non lo ha ancora obbligato.


http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=630754&highlight=biblioteca
http://punto-informatico.it/p.asp?i=47107

eric654
22-03-2004, 00:36
a parte che una direttiva ue non è proprio un ca220 visto che fino a prova contraria gli stati sono sovrani e nessuno gli può imporre di fare quello che non vogliono (per la serie l'UE conta...)

poi se non sbaglio il concetto di biblioteca pubblica è stato inventato negli stati uniti addirittura da thomas jefferson. e volete che l'europa metta in dubbio un'invenzione americana?

mi sa che di questi tempi ci si fa prendere un po' troppo dalla piscosi da copyright. se veramente ci fossero delle possibilità di far pagare le biblioteche avete idea del polverone che si solleverebbe?

era da un po' che ci stavo pensando. anche riguardo al decreto urbani (ancora tutto da confermare) mi chiedo come mai se ne parla solo su punto informatico o su qualche forum come il nostro mentre i grandi media se ne f0tt0n0

insomma abito a bologna dove ogni giorno transitano decine di migliaia di persone tra studenti, docenti e intelletuali di sinistra, si fanno manifestazioni anche per il meseversario della guerra in iraq. insomma vivo nella città + sinistra d'italia e frequento abitualmente sia la biblioteca pubblica sia quella del mio dipartimento all'uni

non mi pare di aver visto prime pagine che parlassero di queste cose, ma nenache volantini, manifesti e manifestazioni, ma nenache non ho sentito nessuno parlarne.
allora o mi stanno crescendo i prosciutti su occhi e orecchie oppure stiamo dando troppo peso a notizie che in realtà non lo meritano