fabius00
18-03-2004, 18:34
Proposta della Asl di Perugia
E al ristorante con il conto arriva il test dell’alcol
PERUGIA - Interno di un ristorante. Il cliente ha finito di mangiare e chiede il conto. Arriva il cameriere e con il conto porta anche un kit per valutare il livello di alcol nel sangue. Potrebbe succedere presto a Perugia: la proposta è del centro di alcologia dell'Asl perugina con l’obiettivo di aumentare la prevenzione in tema di alcolismo e di indurre gli automobilisti poco sobri a non mettersi alla guida.
«Nel tempo abbiamo constatato che non bisogna tenere sotto osservazione solo la diffusione del fenomeno dell'alcolismo tra i giovani - spiega la responsabile del servizio dell'Asl, Valeria Matteucci - perché sono tantissimi gli adulti che in occasioni di feste e cene bevono un po’ di più. Poi si mettono in viaggio portando in auto anche i propri familiari. Fare l'autovalutazione del livello di alcol nel sangue è semplice: basta soffiare dentro un sacchetto e osservare una striscia che cambia colore a seconda di quanta sostanza viene rilevata nell'organismo. È un test sicuramente utile per evitare molti incidenti».
Per ora si tratta solo di un'idea, ma al più presto il Goat (Gruppo alcologico operativo territoriale) formalizzerà la richiesta alla Confcommercio locale con la quale il servizio ha avviato una collaborazione sul fronte della prevenzione e che in tutti gli esercizi pubblici in cui si vendono alcolici ha già distribuito una copia della legge che vieta la somministrazione di alcol ai ragazzi sotto i 16 anni ed alle persone che non sono sobrie.
Nell'ambito delle iniziative dedicate al mese della prevenzione, il Goat ha organizzato a Perugia un convegno (il 5 e 6 aprile) in cui verrà dato spazio alle iniziative per contrastare l'alcolismo nel mondo della scuola, dello sport, del volontariato e del lavoro. Sono già stati individuati settori a rischio, come l'edilizia e l'agricoltura: pochi si preoccupano di mettersi alla guida di mezzi pesanti o di maneggiare attrezzature pericolose dopo aver assunto alcolici.
E al ristorante con il conto arriva il test dell’alcol
PERUGIA - Interno di un ristorante. Il cliente ha finito di mangiare e chiede il conto. Arriva il cameriere e con il conto porta anche un kit per valutare il livello di alcol nel sangue. Potrebbe succedere presto a Perugia: la proposta è del centro di alcologia dell'Asl perugina con l’obiettivo di aumentare la prevenzione in tema di alcolismo e di indurre gli automobilisti poco sobri a non mettersi alla guida.
«Nel tempo abbiamo constatato che non bisogna tenere sotto osservazione solo la diffusione del fenomeno dell'alcolismo tra i giovani - spiega la responsabile del servizio dell'Asl, Valeria Matteucci - perché sono tantissimi gli adulti che in occasioni di feste e cene bevono un po’ di più. Poi si mettono in viaggio portando in auto anche i propri familiari. Fare l'autovalutazione del livello di alcol nel sangue è semplice: basta soffiare dentro un sacchetto e osservare una striscia che cambia colore a seconda di quanta sostanza viene rilevata nell'organismo. È un test sicuramente utile per evitare molti incidenti».
Per ora si tratta solo di un'idea, ma al più presto il Goat (Gruppo alcologico operativo territoriale) formalizzerà la richiesta alla Confcommercio locale con la quale il servizio ha avviato una collaborazione sul fronte della prevenzione e che in tutti gli esercizi pubblici in cui si vendono alcolici ha già distribuito una copia della legge che vieta la somministrazione di alcol ai ragazzi sotto i 16 anni ed alle persone che non sono sobrie.
Nell'ambito delle iniziative dedicate al mese della prevenzione, il Goat ha organizzato a Perugia un convegno (il 5 e 6 aprile) in cui verrà dato spazio alle iniziative per contrastare l'alcolismo nel mondo della scuola, dello sport, del volontariato e del lavoro. Sono già stati individuati settori a rischio, come l'edilizia e l'agricoltura: pochi si preoccupano di mettersi alla guida di mezzi pesanti o di maneggiare attrezzature pericolose dopo aver assunto alcolici.