Anonized
17-03-2004, 21:44
CARONIA: ANCHE LE CHIUSURE AUTO E CELLULARI IN TILT
''Non abbiamo idea'', dice il prefetto di Messina Stefano Scammacca che ha deciso il presidio dell'area 24 ore su 24. ''Non abbiamo mai pensato al dolo'', gli fa eco il pubblico ministero Enza Napoli.
A distanza di due mesi dagli incendi inspiegabili a Caronia va in scena un copione ormai consueto: saranno le centraline di monitoraggio, istallate dalla Protezione Civile in ogni casa ormai disabitata da due mesi, e l'arrivo di 'apparecchiature sofisticate, attese per domani, a tentare di chiarire perche', dopo 45 giorni di quiete sul lungomare di Canneto il 'diavolo' (o chi per lui) e' tornato a divertirsi: non gioca piu' con il fuoco, ma fa impazzire le chiusure centralizzate delle auto e i telefoni cellulari, le prime improvvisamente animandosi, i secondi squillando a vuoto, o scaricandosi senza un perche'.
Stavolta da Messina e' arrivato il prefetto, a testimoniare che la faccenda e' seria: il rappresentante del governo ha rassicurato i cittadini sull' impegno dell'amministrazione a fare luce sul mistero, accompagnandoli in una veloce passeggiata dentro le proprie case, sequestrate dal pm, oltre la zona transennata. Per loro, ha assicurato il prefetto, sono gia' pronti gli alloggi in appartamento.
Dopo essere stato liquidato come un fenomeno naturale dalla Protezione Civile siciliana, il mistero di Caronia si arricchisce adesso di un nuovo capitolo che richiama, ancora una volta sulla spiaggia transennata, il prefetto di Messina, il professor Giuseppe Maschio, della commissione Grandi rischi, il sindaco del paese Pedro Spinnato, carabinieri, agenti di polizia e persino i periti del pubblico ministero di Mistretta, Enza Napoli, che professando comprensibile scetticismo hanno esordito esclamando 'non scherziamo', alle prime, allarmate, testimonianze.
Che raccontano delle chiusure di sei auto andate improvvisamente in tilt stamane, dopo che ieri due incendi si sono sviluppati all'interno di due abitazioni gia' colpite e alcuni cellulari, sequestrati dai carabinieri, hanno iniziato a squillare senza essere chiamati con le batterie scaricate di colpo. Sul display di uno di essi, inoltre, sono apparsi strani segni, apparentemente inspiegabili.
''Il ritorno dei fenomeni ci da' probabilmente qualche elemento in piu' - dice il sindaco - pero' e' fondamentale che venga rispettato l'impegno di sistemare le centraline di monitoraggio 24 ore su 24''. L'impegno della Protezione Civile, preso dal suo coordinatore regionale, l'ingegnere Tullio Martella, e' stato 45 giorni fa quello di istallare centraline per tenere sotto controllo la zona, ma poi non se ne e' fatto nulla. Il dirigente, infatti, e' rimasto vittima di un incidente stradale e l'intero iter ha subito un rallentamento.
Nella zona, interamente transennata, da stamane e' al lavoro di nuovo il professor Giuseppe Maschio, docente dell'Universita' di Messina e componente della commissione grandi rischi della Protezione Civile, tra i pochi a professare scetticismo sulle cause naturali del fenomeno. E su Canneto si sono accesi anche i riflettori della giustizia: ''Il nostro sequestro delle abitazioni e' mirato esclusivamente alla salvaguardia dei cittadini e alla sicurezza delle loro case - ha detto il pm - l'ipotesi del dolo e' stata sollevata ma mai la procura l'ha considerata un' ipotesi investigativa''.
All'interno di ogni casa e' stata intanto piazzata una centralina di rilevamento; fuori, per tutto il pomeriggio di oggi, infine, si sono susseguite attivazioni spontanee di chiusure centralizzate di auto in sosta. Testimoni ne hanno contate anche dieci.
Il diavolo è tornato... :D :confused:
''Non abbiamo idea'', dice il prefetto di Messina Stefano Scammacca che ha deciso il presidio dell'area 24 ore su 24. ''Non abbiamo mai pensato al dolo'', gli fa eco il pubblico ministero Enza Napoli.
A distanza di due mesi dagli incendi inspiegabili a Caronia va in scena un copione ormai consueto: saranno le centraline di monitoraggio, istallate dalla Protezione Civile in ogni casa ormai disabitata da due mesi, e l'arrivo di 'apparecchiature sofisticate, attese per domani, a tentare di chiarire perche', dopo 45 giorni di quiete sul lungomare di Canneto il 'diavolo' (o chi per lui) e' tornato a divertirsi: non gioca piu' con il fuoco, ma fa impazzire le chiusure centralizzate delle auto e i telefoni cellulari, le prime improvvisamente animandosi, i secondi squillando a vuoto, o scaricandosi senza un perche'.
Stavolta da Messina e' arrivato il prefetto, a testimoniare che la faccenda e' seria: il rappresentante del governo ha rassicurato i cittadini sull' impegno dell'amministrazione a fare luce sul mistero, accompagnandoli in una veloce passeggiata dentro le proprie case, sequestrate dal pm, oltre la zona transennata. Per loro, ha assicurato il prefetto, sono gia' pronti gli alloggi in appartamento.
Dopo essere stato liquidato come un fenomeno naturale dalla Protezione Civile siciliana, il mistero di Caronia si arricchisce adesso di un nuovo capitolo che richiama, ancora una volta sulla spiaggia transennata, il prefetto di Messina, il professor Giuseppe Maschio, della commissione Grandi rischi, il sindaco del paese Pedro Spinnato, carabinieri, agenti di polizia e persino i periti del pubblico ministero di Mistretta, Enza Napoli, che professando comprensibile scetticismo hanno esordito esclamando 'non scherziamo', alle prime, allarmate, testimonianze.
Che raccontano delle chiusure di sei auto andate improvvisamente in tilt stamane, dopo che ieri due incendi si sono sviluppati all'interno di due abitazioni gia' colpite e alcuni cellulari, sequestrati dai carabinieri, hanno iniziato a squillare senza essere chiamati con le batterie scaricate di colpo. Sul display di uno di essi, inoltre, sono apparsi strani segni, apparentemente inspiegabili.
''Il ritorno dei fenomeni ci da' probabilmente qualche elemento in piu' - dice il sindaco - pero' e' fondamentale che venga rispettato l'impegno di sistemare le centraline di monitoraggio 24 ore su 24''. L'impegno della Protezione Civile, preso dal suo coordinatore regionale, l'ingegnere Tullio Martella, e' stato 45 giorni fa quello di istallare centraline per tenere sotto controllo la zona, ma poi non se ne e' fatto nulla. Il dirigente, infatti, e' rimasto vittima di un incidente stradale e l'intero iter ha subito un rallentamento.
Nella zona, interamente transennata, da stamane e' al lavoro di nuovo il professor Giuseppe Maschio, docente dell'Universita' di Messina e componente della commissione grandi rischi della Protezione Civile, tra i pochi a professare scetticismo sulle cause naturali del fenomeno. E su Canneto si sono accesi anche i riflettori della giustizia: ''Il nostro sequestro delle abitazioni e' mirato esclusivamente alla salvaguardia dei cittadini e alla sicurezza delle loro case - ha detto il pm - l'ipotesi del dolo e' stata sollevata ma mai la procura l'ha considerata un' ipotesi investigativa''.
All'interno di ogni casa e' stata intanto piazzata una centralina di rilevamento; fuori, per tutto il pomeriggio di oggi, infine, si sono susseguite attivazioni spontanee di chiusure centralizzate di auto in sosta. Testimoni ne hanno contate anche dieci.
Il diavolo è tornato... :D :confused: