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View Full Version : Temple of the dog


Nicky Grist
16-03-2004, 18:06
Nessun commento per questo capolavoro
http://www.soundgarden.civ.pl/foto/cd-covers/totd.jpg

Nicky Grist
16-03-2004, 18:08
Beh, mettiamo un pochino di storia

Nel 1990 il grunge esisteva giá ma non se ne era accorto ancora quasi nessuno. Kurt Cobain viveva ancora ad Aberdeen e una delle band piú quotate di Seattle si chiamava Mother Love Bone. [...]Era un gruppo di street metal, un po' come i Guns n' Roses e gli Aerosmith. Il cantante aveva una voce fantastica e si chiamava Andy Wood. Oltre alla voce Andy aveva anche una forte dipendenza dall'eroina. Quando morí a causa di una overdose la scena di Seattle fu molto scossa. Il primo disco dei Mother uscí postumo ma la band non esisteva giá piú. Stone Gossard e Jeff Ament si unirono al cantante Eddie Vedder per formare i Pearl Jam che in meno di un anno avrebbero realizzato Ten. Ma prima era necessario un ultimo saluto al loro vecchio compagno andatosene troppo presto.
Con Chris Cornell e i suoi Soundgarden si formó cosí per un solo album un supergruppo grunge. Alle voci Chris ed Eddie Vedder, alla chitarra Stone Gossard ed ad accompagnarli Ament e tutti i Soundgarden. L'ascolto di Temple of the dog é un'esperienza irrinunciabile. Le canzoni piú incredibili sono Hunger strike e la fantastica Say hello to heaven ma tutto il disco ha una carica emozionale unica.

spaceboy
16-03-2004, 18:15
non serve commentare :)

Nicky Grist
16-03-2004, 18:20
http://www.reachdown.com/images/totd2.jpg

Dark_Tranquillity
16-03-2004, 18:23
stone gossard e jeff ament (ex mlb) si unirono a cornell per i temple of the dog.
E in sala di incisione cornell conobbe vedder, che all'epoca era conosciuto solo per dei lavori con i green river.
Successivamente alla collaborazione eddie si unì con stone e jeff per formare i pearl jam....

Cmq è un capolavoro...

Nicky Grist
16-03-2004, 19:42
“April is the cruellest month, breeding / Lilacs out of the dead land, mixing / Memory and desire, stirring / Dull roots with spring rain.” Questi i primi versi di una delle più note liriche di Thomas Stearns Eliot. “Aprile è il mese più crudele, genera / Lillà dalla terra morta, mescola / Ricordo e desiderio, eccita / Spente radici con pioggia di primavera.” Pensare che questi versi possano in qualche modo adattarsi a un fenomeno come il ‘grunge’ può apparire quasi grottesco. Ma tant’è. Non era aprile - il 5 aprile 1994 per la precisione - quando Kurt Cobain decise di mettersi un fucile in bocca? E non era aprile, quest’anno 2002, data incerta, quando Layne Staley s’iniettò l’overdose fatale nella sua casa di Seattle? Se era stato dato per moribondo nel ’94, il giunge, cosa dirne nel 2002?
Strano ma vero. Il grunge non è affatto moribondo, né è morto e sepolto. Ammesso che sia mai esistito, è vivo e vegeto. Certo, ad ascoltare quelli che erano stati considerati i padrini del genere (i Mudhoney), il ‘grunge’ non è mai nato, non è mai esistito, poiché si è trattato solo di un’invenzione mediatica con cui dar lustro (e unicità) a un naturale incrocio di musiche. Ma, comunque stiano le cose, quello che è passato alla storia come sound grunge è ancora nell’aria. A cominciare dal disco dedicato proprio a Layne Staley dal suo grande amico e compagno negli ‘Alice in Chains’, Jerry Cantrell. “Degradation Trip” è ben più vicino al sound degli ‘Alice’ di quanto non lo fosse stato la sua prima prova solista. Per non parlare di quel ‘grunge di seconda generazione’ rappresentato da band come i ‘Puddle of Mudd’ o i ‘Nickelback’…
Quel che colpisce di più, però, in questo autunno-inverno 2002 è la coincidenza che ha portato alla ribalta, in assoluta contemporaneità, una serie di grandi ‘vecchi’, come girando attorno all’uscita, tanto attesa, del ‘Greatest Hits’ dei Nirvana. Mentre si riascolta la voce di Kurt Cobain nella sua ultima registrazione (voce finalmente liberata dal buio in cui l’aveva rinchiusa la geniale generosità di Courtney Love), tornano in campo i Pearl Jam, torna a graffiare Dave Grohl con i suoi Foo Fighters e spunta un nuovo ‘strano’ gruppo destinato a lasciare il segno, la cui voce non può certo passare inosservata. Chi dimenticherebbe Chris Cornell e i suoi ‘Soundgarden’? Eccolo, di nuovo in pista, Cornell, negli ‘Audioslave’, il gruppo che un tempo fu ‘Rage Against the Machine’ e che oggi ha cambiato volto, abbandonando l’epoca iper-politicizzata di Zack de la Rocha.
Certo – si potrà sempre dire – che c’entrano gli Audioslave con gli Screeming Trees? E come dimenticare album epici, tipo “Temple of The Dog”? Sì, aprile è il mese più crudele. Ma, scrive Eliot, “Winter kept us warm, covering / Earth in forgetful snow, feeding / A little life with dried tubers.” “L'estate ci tenne caldi, coprendo / La terra di neve smemorata, nutrendo / Un po’ di vita con tuberi secchi”…


Matteo Nucci 2002

Nicky Grist
16-03-2004, 22:29
uppete:D