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View Full Version : Borzoi....il cane degli Zar


Nicky Grist
15-03-2004, 19:12
Stavo leggendo l'ultimo romanzo del mitico Clive:) , e mi sono interessato a questa razza di levriero.
Un cane davvero spendido.
http://www.borzoi-ringen.com/utstalln/ttimages/darbaschan_s_gentl_star.jpg
http://www.borzoi.no/zilla.sta.a.04.03.jpg
http://www.borzoi.no/diva.hode.JPG

gpc
15-03-2004, 19:36
L'ultima foto è molto bella, ma nelle altre sembra una pecora con la testa da cane :D

sHoWeR
15-03-2004, 19:37
è bruttissimo... con tutto il rispetto per la razza, ma esteticamente non vedo cosa abbia di bello. se non nell'ultima foto in cui si vede il musino...

eriol
15-03-2004, 19:38
ma anche la sua mamma l' hanno disegnata nella galleria del vento o le è venuto male? :D

TheDarkAngel
15-03-2004, 19:38
un pò pecoroso è :D

Nicky Grist
15-03-2004, 19:40
De gustibus:)

E' un cane molto elegante e molto particolare.

eriol
15-03-2004, 19:40
Originariamente inviato da Nicky Grist
De gustibus:)

E' un cane molto elegante e molto particolare.


dai, il muso fa molto concorde! :p

Nicky Grist
15-03-2004, 19:41
Originariamente inviato da eriol
ma anche la sua mamma l' hanno disegnata nella galleria del vento o le è venuto male? :D


In effetti i levrieri...corrono:D

gpc
15-03-2004, 19:41
Originariamente inviato da eriol
dai, il muso fa molto concorde! :p

:rotfl:

Nicky Grist
15-03-2004, 19:41
Originariamente inviato da eriol
dai, il muso fa molto concorde! :p


Appunto:D

Nicky Grist
15-03-2004, 19:44
Origine e storia

Le documentazioni attendibili, piuttosto scarse, soprattutto quelle iconiche, rendono plausibili le
teorie dei due principali studioso lo Studer e il Keller. Secondo il primo, il gruppo dei levrieri
deriverebbe da due ceppi: uno settentrionale al quale risalirebbero i levrieri britannici con luogo di
partenza la Britannia o la Gallia nord -orientale; uno meridionale che trarrebbe le sue più remote
origini dal Paria Indiano, le cui forme snelle-immediatamente alludenti alla caccia di corsa
richiamano lo sciacallo Africano.
Secondo il Keller, invece, tutti i levrieri avrebbero una comune origine nell'Etiopia,da qui lo
avrebbero ricevuto gli Egiziani i quali, a loro voha, lo avrebbero diffilso in Asia e, da qui in Europa.
Attraverso il Mar Nero, in particolare, sarebbe giunto al nord. Qui i freddi polari spiegherebbero il
pelo lungo, folto, particolarmente idoneo per mantenere a norma il calore corporeo nelle più dure
situazioni di " lavoro " e di vita. In questo processo di tipizzazione molto è pensabile che sia dovuto
ad incroci con cani da pastore autoctoni.
Pubblicisti tedeschi riferiscono di una antica cronaca secondo la quale, al suo matrimonio con
Enrico lo di Francia ( 1051 ), Anna di Russia ( 1024 -1075 ) , :figlia di Jaroslaw, Gran Principe di
Kiev, portò in dote tre cani: uno bianco, uno nero, uno rosso. Al momento attuale delle ricerche, è
difficile dire
con certezza la razza di questi cani .Molto più sicura, invece, l'informazione proveniente da un
messale Russo del sec. XVI, in una miniatura del quale appaiono cani che hanno già le caratteristiche
salienti del Borzoi : testa sottile, piccole orecchie ritte, code a forma di falce, pelo ondulato. Nella
miniatura, i cani accompagnano il pellegrinaggio del Granduca Wassilij Ivanowitsch ( 1503 -1533 ),
padre di Ivan il Terribile, primo Zar di Russia. Notizia importante perche ci testimonia l'interesse e l'affetto dei sovrani Russi per una razza canina
che, se il monaco miniaturista è stato fedele nella sua rappresentazione ( e non vediamo motivo per
dubitarne ), potremmo definire simil- Borzoi.
L 'esistenza di levrieri con queste caratteristiche avrebbe un'ulteriore conferma -sempre stando ai
pubblicisti Tedeschi -in altre due notizie di quel periodo: nel 1519 Re Cristian di Danimarca avrebbe
regalato tre Borzoi a Francesco lo Re di Francia ; il già citato Ivan il Terribile ( 1533 -1584) avrebbe
mantenuto un " cortile principesco di cani maschi " a Luzinsk, nelle vicinanze di Mosca. Facile,
dunque, pensare ai levrieri del messale e all'interesse per nulla occasionale nei loro confronti della
corte russa.
Il grande interesse per il Borzoi prosegue in Russia sulla scorta della corte imperiale e delle varie
"corti " della nobiltà terriera russa, dove la caccia, come nelle restanti corti europee -costituisce uno
status -symbol della nobiltà. E dove però, anche, il levriero genericamente definito oggi come
" Russo ", subisce diverse selezioni, in rapporto anche alle diversità culturali e ambientali della
Russia, spesso non comunicanti fra di loro a causa delle grandi distanze.
Nel XIX secolo il Levriero " Borzoi " è già in sintesi definito, ma con caratteristiche sulle quali i
vari alleva tori non riescono ancora a trovare punti di accordo: chi vorrebbe far prevalere una
caratteristica, chi un'altra. Tutto ciò rende di fatto difficile i primi tentativi di arrivare a uno standard
unificato, del quale pure si avverte la necessità, stante il grande e crescente interesse suscitato da
questa razza.
Diventa determinante, nella seconda metà del secolo, l'allevamehto che il Granduca Nikolaj
Nikolaevic fonda nella tenuta di caccia di " Perchino ", nel distretto di Tula. Qui l'allevamento del
Borzoi, diventa funzionale alle grandi cacce che la corte, con i suoi ospiti e i suoi dignitari vi tiene.

La selezione che il Granduca cura personalmente, individuando le coppie destinate alla riproduzione,
diventa determinante per individuare le caratteristiche sulle quali verra' poi stabilito lo standard attuale.
Da questo momento, il nome di "Perchino" si lega indissolubilmente alla nostra razza.
Su Perchino, sulle sue cacce, sui sùoi allevamenti si hanno dati che spiegano l'importanza di questa tenuta,
acquistata dal Granduca nel 1887. In 26 anni di attività, la contabilita ' minuziosa dei funzionari di corte
enumera 10080 pezzi di cacciagione, tra cui 8656 lepri, 743 volpi e 681 lupi. IniziaJmente il canile
conteneva 60 Borzoi. Ben presto il numero sali' a piu' di 100. La struttura comprendeva 09 case fisse,
ciascuna capace di 12 cani, riscaldate. O meglio: si scaldavano solo i box per le femmine e per i cuccioli,
non quelli dei maschi adulti, evidentemente per facilitare lo sviluppo del manto che il Granduca voleva folto
e spesso. Ogni canile, poi, aveva, accanto ai box, uno spazio perche' i cani godessero di ampie disponibilita'
di movimento, altra caratteristica di fondo del buon Levriero. Anche questo spazio era suddiviso tra maschi,
femmine e cuccioIi.
La produzione annuale era di circa 60 cuccioli.
Gli esemplari meglio riusciti venivano posti in mostra in un canile a parte al quale confluivano i visitatori.
Generalmente conteneva dieci femmine e venti maschi sui quali si riversava l'attenzione dei visitatori piu (';,
esperti e che certamente contribuirono al diffondersi del "tipo" preferito dal Granduca.
Non mancava nemmeno un "ospizio", con adeguati spazi e personale specializzato, per cani invalidi e per
cani anziani.
Quest'ultima costruzione dice quanto il Granduca amasse i suoi cani e quanto tenesse sia a mantenerli in un
corretto stato di salute che a farli vedere ai suoi ospiti. Per facilitare questi ultimi due obiettivi, il Granduca
aveva disposto che sopra ogni casa venissero collocate delle pezze di stoffa intrise di trementina con la
funzione di disinfettante e deodorante.
IIl Borzoi con il suo carattere bonario, si accompagna nonnalmente a cani di altre razze anche piu' piccole,
come il Carlino e il Chin. Caratteristica che io stesso constato quotidianamente nel mio allevamento, nel
quale appunto soggetti di queste razze convivono piu' che pacificamente.
Certo, la caratteristica che ne ha fatto un animale da caccia non e' solo nel carattere, ma anche nelle
dotazioni fisiche che ne esaltano la velocita' e quindi la caccia di corsa.
E' molto probabile, tuttavia, che proprio la selezione e l'addestramento al quale il Borzoi era sottoposto
dagli allevatori Russi concorresse a renderlo cacciatore, non solo verso la lepre (dote innata), ma anche
verso altri animali; e che lo rendesse anche capace, non appena altri segugi avevano scovato la preda, di
inseguirla e immobilizzarla fino al sopraggiungere dell'uomo al quale la cedeva. Buon esempio, di fedeltà
verso l'uomo e, tutto sommato, anche di grande coraggio, tanto da affrontare, come abbiamo visto, il lupo.
Le doti intrinseche di bonarietà ne hanno fatto un animale da compagnia, molto apprezzato. Uno dei suoi
piu' noti estimatori era Gabriele D' Annunzio. Leggiamo nella sua biografia 1 , scritta da Benigno Palmerio
che gli fu amico e veterinario di fiducia, che il poeta ne teneva diversi esemplari,ma di poche razze:
un Cocker-Spaniel di nome Teli-teli (il preferito, tanto da dedicargli tomba con epigrafe poetica), alcuni
Greyhound ( cosi' appaiono nelle fotografie) e, appunto, vari Borzoi.
I dati sui quali D' Annunzio sembra scegliere i cani (da 04 a 39, dicono le cronache) si ridurrebbero
sostanzialmente due: la bellezza (ricordiamo che egli è un esteta) e la fedeltà. La prima è sottolineata dalle
cure che il poeta dedica loro, a partire dal canile che un suo biografo descrive cosi': una graziosa casetta in
mattoni rossi, collocata nel fondo del cortile, in mezzo a un campo, con il piano lievemente inclinato ed
elevato alcuni centimetri dal suolo, con numerose cunette e fognature che ne permettevano la piu' accurata
pulizia .


Fonte: animalinelmondo.com

bagoa
15-03-2004, 20:08
ma vuoi mettere il mio napeto.

Nicky Grist
15-03-2004, 20:11
Originariamente inviato da bagoa
ma vuoi mettere il mio napeto.


Bel gatto ma:confused: :D

eriol
15-03-2004, 20:12
Originariamente inviato da Nicky Grist
Bel gatto ma:confused: :D

ma?
qualcosa non quadra? :D

bagoa
15-03-2004, 20:32
cioè????non è un cane, no no è un gran cane di gatto.:D :D :D

marKolino
15-03-2004, 20:43
Originariamente inviato da bagoa
ma vuoi mettere il mio napeto.
non ci credo...
è come il mio Fiuto!

:eek:

bagoa
15-03-2004, 20:47
Originariamente inviato da marKolino
non ci credo...
è come il mio Fiuto!

:eek:
ma sono fratelli!!!!!!!:eek:

marKolino
15-03-2004, 20:49
Originariamente inviato da bagoa
ma sono fratelli!!!!!!!:eek:
ha anche i "calzini" bianchi?:eek:

bagoa
15-03-2004, 20:55
Originariamente inviato da marKolino
ha anche i "calzini" bianchi?:eek:
si si i calzini bianchi e il mantello nero.

marKolino
15-03-2004, 20:58
http://gr.lacasadialice.it/fm/anteprima.php?filename=/usr/local/disco1_alice/ma/ar/markolino/PA/Fiuto.jpg

http://gr.lacasadialice.it/fm/anteprima.php?filename=/usr/local/disco1_alice/ma/ar/markolino/PA/guardaguarda.jpg

bagoa
15-03-2004, 21:01
età il mio 11.

marKolino
15-03-2004, 21:09
Originariamente inviato da bagoa
età il mio 11.
mi sembra 3... ed è femmina:D