View Full Version : Piazza Fontana tutti assolti
Piazza Fontana, in appello
assolti i principali imputati
MILANO - I tre imputati principali della strage di piazza Fontana sono stati assolti in appello. In primo grado avevano avuto l'ergastolo. Dopo una settimana di permanenza in camera di consiglio, in un albergo del centro di Milano, la seconda corte d'assise d'appello, ha assolto gli estremisti di destra Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni per non aver commesso il fatto. Ridotta da tre a un anno di reclusione la pena per Stefano Tringali, accusato di favoreggiamento. L'attentato alla filiale di Piazza Fontana della Banca Nazionale dell'Agricoltura, il 12 dicembre 1970, provocò 17 morti e 85 feriti.
:rolleyes: boh non so che dire ...
Originariamente inviato da alex10
Piazza Fontana, in appello
assolti i principali imputati
MILANO - I tre imputati principali della strage di piazza Fontana sono stati assolti in appello. In primo grado avevano avuto l'ergastolo. Dopo una settimana di permanenza in camera di consiglio, in un albergo del centro di Milano, la seconda corte d'assise d'appello, ha assolto gli estremisti di destra Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni per non aver commesso il fatto. Ridotta da tre a un anno di reclusione la pena per Stefano Tringali, accusato di favoreggiamento. L'attentato alla filiale di Piazza Fontana della Banca Nazionale dell'Agricoltura, il 12 dicembre 1970, provocò 17 morti e 85 feriti.
:rolleyes: boh non so che dire ...
Io sì. Spero che subiscano un altro tipo di giustizia...
w l'italia
cmq negli ultimi anni sto sviluppando un malsano odio verso il mio paese, e non dovrebbe essere così.
ShadowThrone
12-03-2004, 10:17
che bel paese di merda il nostro
Ho perso il conto per quanti processi e imputati ci sono stati per piazza fontana.....
Ma tanto c'è un problema più grande in questo momento, combattere il p2p... :muro:
ciborg128
12-03-2004, 10:44
Originariamente inviato da Drago
w l'italia
cmq negli ultimi anni sto sviluppando un malsano odio verso il mio paese, e non dovrebbe essere così.
vale lo stesso anche x me..
c'è qualcosa che funziona in italia?? seriamente, rispondetemi.
Originariamente inviato da ciborg128
vale lo stesso anche x me..
c'è qualcosa che funziona in italia?? seriamente, rispondetemi.
Ci sono altri 197 paesi dove vivere.
Originariamente inviato da Mavel
Io sì. Spero che subiscano un altro tipo di giustizia...
Scusa e se non sono stati loro? Dubiti dei giudici?
ciborg128
12-03-2004, 10:51
Originariamente inviato da Mavel
Ci sono altri 197 paesi dove vivere.
non ti preoccupare, se avessi l'opportunità andrei via al volo :rolleyes:
-kurgan-
12-03-2004, 10:53
Originariamente inviato da alex10
Piazza Fontana, in appello
assolti i principali imputati
MILANO - I tre imputati principali della strage di piazza Fontana sono stati assolti in appello. In primo grado avevano avuto l'ergastolo. Dopo una settimana di permanenza in camera di consiglio, in un albergo del centro di Milano, la seconda corte d'assise d'appello, ha assolto gli estremisti di destra Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni per non aver commesso il fatto. Ridotta da tre a un anno di reclusione la pena per Stefano Tringali, accusato di favoreggiamento. L'attentato alla filiale di Piazza Fontana della Banca Nazionale dell'Agricoltura, il 12 dicembre 1970, provocò 17 morti e 85 feriti.
:rolleyes: boh non so che dire ...
non ho capito.
la persona condannata ad un anno per cosa è dentro se gli altri non hanno commesso il fatto? "favoreggiamento" per persone che la corte considera "innocenti"?
mah.. sempre piu' dubbioso e perplesso. :confused:
Originariamente inviato da ciborg128
non ti preoccupare, se avessi l'opportunità andrei via al volo :rolleyes:
Figurati se mi preoccupo. Ogni volta che succede qualcosa, via con i soliti triti ritriti discorsi "io me ne vado", "voglio partire" ecc. ecc.
E' matematico.
Come pure che se ne rimangono tutti qui.
Originariamente inviato da -kurgan-
non ho capito.
la persona condannata ad un anno per cosa è dentro se gli altri non hanno commesso il fatto? "favoreggiamento" per persone che la corte considera "innocenti"?
mah.. sempre piu' dubbioso e perplesso. :confused:
Ma è chiaro ha favorito gli altri a non commettere il fatto ... chiaro semplice e lineare ..... o no? ..... :muro:
qualcuno gentilmente mi spiega come è possibile che 3 persone vengano condannate all'ergastolo in primo grado (l'ergastolo) e che in appello risultino totalmente estranee alla vicenda???
se andiamo per deduzione logica o sono rintronati i giudici della corte d'appello o quelli del primo grado, mi sembra ovvio......
e comunque quell'altro che hanno condannato per favoreggiamento: come può uno "favorire" la rapina di persone estranee ai fatti?
L'art.530 (la vecchia insufficienza di prove) per Zorzi e Maggi
Rognoni è stato invece riconosciuto innocente con formula piena
Piazza Fontana, nessun colpevole
Assolti in appello gli imputati
I legali dei familiari delle vittime: "Conclusioni sorprendenti"
MILANO - Piazza Fontana, Milano, 12 dicembre 1969. Una terribile esplosione uccide 17 persone e ne ferisce 84. E oggi, a quasi 35 anni distanza, la verità giudiziaria su quel giorno buio della Repubblica è tutta da riscrivere.
I tre imputati principali della strage di piazza Fontana, dopo aver avuto in primo grado una condanna all'ergastolo, sono stati infatti tutti assolti in appello. Per la seconda corte d'assise d'appello di Milano gli estremisti di destra Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni "non hanno commesso il fatto".
Ridotta da tre anni a un anno di reclusione la pena per Stefano Tringali, accusato di favoreggiamento.
I giudici hanno assolto l'ex ordinovista veneto Delfo Zorzi (che ora vive in Giappone ed è cittadino nipponico) e l'ex ispettore di Ordine Nuovo per il Triveneto, Carlo Maria Maggi, in base all'art. 530, secondo comma del Codice di procedura penale, che corrisponde alla vecchia formula dell'insufficienza di prove. L'ex neofascista del gruppo milanese La Fenice, Giancarlo Rognoni, è stato invece assolto con formula piena. E con la sentenza sono state revocate l'ordinanza di arresto nei confronti di Zorzi (mai eseguita) e la misura cautelare dell'obbligo di dimora per Maggi.
Com'è ovvio, di opposto tenore i commenti delle parti.
Il legale di parte civile del Comitato familiari delle vittime, Federico Sinicato, ha definito "sorprendenti" le conclusioni a cui sono giunti i giudici: "Non immaginavo che la Corte, che pure ha seguito accuratamente l'intero processo, ha sentito Martino Siciliano e potuto prendere atto della falsità dei testi a difesa, potesse arrivare a un verdetto di non colpevolezza". "E' come se avessero ucciso ancora una volta mio padre - ha detto Carlo Arnoldi, che nella strage del 1969 perse il genitore - è un colpo che non mi aspettavo, è come se non fossero mai passati 34 anni così difficili".
Gioisce invece uno degli avvocati degli imputati, che citando Brecht afferma: "C'è un giudice a Berlino". Mentre Carlo Maria Maggi commenta a caldo la sentenza dicendo di aver paura ad alzarsi "per l'emozione". Il medico veneziano, che è sotto processo anche per la strage di Brescia e quella alla questura di Milano, continua a proclamarsi "assolutamente innocente" per la bomba alla Banca dell'Agricoltura: "La condanna di primo grado è stata vergognosa, io Piazza Fontana non sapevo nemmeno dov'era".
Il sostituto procuratore generale al processo di appello Laura Bertolè Viale, ha comunque preannunciato il ricorso in Cassazione contro la sentenza. Per il deposito della sentenza con le motivazioni, il collegio giudicante si è fissato un termine di 30 giorni, inferiore quindi al consueto: di solito la scadenza è di novanta giorni.
---------------------------------------
Non so non ho parole allora tutti questi anni li abbiamo persi dietro a dei fantasmi .....
PS - (pensiero mio) non so perchè ma sto maturando della profonda acredine verso la categoria degli avvocati .......
PPS - se uno và a vivere in giappone per non farsi prendere non è che ha qualcosa da nascondere ???
BlackWalker
12-03-2004, 11:13
Originariamente inviato da alex10
Piazza Fontana, in appello
assolti i principali imputati
MILANO - I tre imputati principali della strage di piazza Fontana sono stati assolti in appello. In primo grado avevano avuto l'ergastolo. Dopo una settimana di permanenza in camera di consiglio, in un albergo del centro di Milano, la seconda corte d'assise d'appello, ha assolto gli estremisti di destra Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni per non aver commesso il fatto. Ridotta da tre a un anno di reclusione la pena per Stefano Tringali, accusato di favoreggiamento. L'attentato alla filiale di Piazza Fontana della Banca Nazionale dell'Agricoltura, il 12 dicembre 1970, provocò 17 morti e 85 feriti.
:rolleyes: boh non so che dire ...
qualcuno si ricorda della "legge del taglione"?
be', io applicherei solo quella, in tutti i casi!!! :mad: :mad:
C'è ancora speranza con la Cassazione.
PaTLaBoR
12-03-2004, 11:43
Originariamente inviato da Drago
w l'italia
cmq negli ultimi anni sto sviluppando un malsano odio verso il mio paese, e non dovrebbe essere così.
infatti.....succede anche a me, ti capisco ed è normale....
inzio a preoccuparmi...inizio ad odiare nel vero senso della parola questo paese.....:eek:
Originariamente inviato da Mavel
C'è ancora speranza con la Cassazione.
si infatti......
e poi ragazzi, diciamocelo chiaro: sono passati solo 34 anni dalla strage di piazza fontana, a occhio e croce ci vorranno 20 anni per il processo in cassazione, e finalmente, dopo 54 anni, forse si saprà qualcosa.......
PaTLaBoR
12-03-2004, 11:53
ITALIA TI AMO....
Originariamente inviato da riaw
si infatti......
e poi ragazzi, diciamocelo chiaro: sono passati solo 34 anni dalla strage di piazza fontana, a occhio e croce ci vorranno 20 anni per il processo in cassazione, e finalmente, dopo 54 anni, forse si saprà qualcosa.......
già, che è troppo tardi per capirci qualcosa...:muro:
Scusate non conosco bene la vicenda, ma i tre imputati a distanza di 34 anni vengono dichiarati innocenti? E in questi 24 anni dove stavano in galera??
Il discorso è sempre lo stesso.. qualunque sentenza, non è accolta come il raggiungimento della verità (eventualmente verità giudiziaria, dato che comunque e in ogni caso è quella che la giustizia può stabilire), ma come la conferma o la smentita di un'idea precostituita.
Di qui, se le sentenze confermano la propria idea precostituita si esulta e si approva la giustizia, se la smentiscono si protesta e accusa la giustizia.
Inizio delle indagini, autorizzazione a procedere, sentenza in I grado, appello, cassazione diventano un'escalation di ingiustia in cui se la propria idea viene confermata in un grado e smentita in quello successivo, sorge l'idea che la giustizia sia ingiusta.. dunque il sistema di gradi successivi, che dovrebbe servire a garantire la massima giustizia, diventa un sistema in cui ogni verdetto contrastante è percepito in ogni caso come fonte di ingiustizia.
E del resto a 34 anni da un fatto, ci si può chiedere se un qualsiasi risultato prodotto dal sistema-giustizia sia giusto, o se modalità e tempi tanto inefficaci non rendano comunque ingiusta e poco credibile qualsiasi sentenza.
majin mixxi
12-03-2004, 12:41
si andrà in cassazione
Originariamente inviato da TTr
Scusate non conosco bene la vicenda, ma i tre imputati a distanza di 24 anni vengono dichiarati innocenti? E in questi 24 anni dove stavano in galera??
uno è scappato in Giappone nè nessuno si è mai impegnato più di tanto a chiederne l'estradizione.
gli altri non sò....ma penso che fossero in custodia cautelare.... sò che Pietro Valpreda, implicato nella vicenda come tentativo di depistare le indagini sulla pista anarchica invece si è fatto in carcere dal 15 dicembre 1969 fino al 1972, scagionato solo nel 1985, morto nel luglio di due anni fa.
Originariamente inviato da SaMu
Il discorso è sempre lo stesso.. qualunque sentenza, non è accolta come il raggiungimento della verità (eventualmente verità giudiziaria, dato che comunque e in ogni caso è quella che la giustizia può stabilire), ma come la conferma o la smentita di un'idea precostituita.
Di qui, se le sentenze confermano la propria idea precostituita si esulta e si approva la giustizia, se la smentiscono si protesta e accusa la giustizia.
Inizio delle indagini, autorizzazione a procedere, sentenza in I grado, appello, cassazione diventano un'escalation di ingiustia in cui se la propria idea viene confermata in un grado e smentita in quello successivo, sorge l'idea che la giustizia sia ingiusta.. dunque il sistema di gradi successivi, che dovrebbe servire a garantire la massima giustizia, diventa un sistema in cui ogni verdetto contrastante è percepito in ogni caso come fonte di ingiustizia.
E del resto a 34 anni da un fatto, ci si può chiedere se un qualsiasi risultato prodotto dal sistema-giustizia sia giusto, o se modalità e tempi tanto inefficaci non rendano comunque ingiusta e poco credibile qualsiasi sentenza.
Nelle motivazioni della sentenza di primo grado i giudici avevano scritto che «il quadro delle prove è solidissimo», per questo un pò di stupore e di disagio per i tempi lunghi è perdonabile....:p
inoltre ai depistatatori farei scontare la pena delle persone che proteggono a meno che non dicano la verità...
è bello essere delle " Madame Bovary" con questi discorsi me ne vado, paese di merda, ecc
Puccio Bastianelli
12-03-2004, 14:11
ah l'italia (l'ho omessa volutamente la I grande):rolleyes:
Roma, 12 mar. (Adnkronos) -
La strage di Piazza Fontana ha percorso gli ultimi 34 anni e resta uno dei misteri d'Italia irrisolti. Ecco una cronologia di questi anni di indagini, processi, depistaggi e veleni.
12 DICEMBRE 1969 - Una bomba scoppia nella Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano: 17 i morti, 84 i feriti. Quasi contemporaneamente altre tre bombe scoppiano a Roma (Altare della Patria, Museo del Risorgimento e Banca Nazionale del Lavoro), mentre a Milano viene sventato un attentato alla Banca Commerciale in piazza della Scala.
15 DICEMBRE 1969 - A Milano l'anarchico Giuseppe Pinelli precipita da una finestra della Questura mentre viene interrogato. Lo stesso giorno e' arrestato Pietro Valpreda.
23 FEBBRAIO 1972 - Il primo processo a Roma: in quattro giorni la Corte si dichiara incompetente e rinvia gli atti a Milano.
6 OTTOBRE 1972 - La Cassazione assegna la competenza a Catanzaro.
18 GENNAIO 1977 - Prima udienza del processo di Catanzaro.
4 OTTOBRE 1978 - Catanzaro: la polizia accerta la scomparsa di Franco Freda, imputato nel processo insieme a Valpreda, in soggiorno obbligato, dal suo appartamento di via Plotino. La scomparsa e' avvenuta tra il 29 settembre e il primo ottobre.
16 GENNAIO 1979 - Catanzaro: Giovanni Ventura, uno degli imputati, elude la sorveglianza della polizia e fugge.
23 FEBBRAIO 1979 - Si chiude il processo a Catanzaro per la strage: la Corte d'Assise condanna all'ergastolo Franco Freda, Giovanni Ventura e l'ex 'agente Z' del Sid Guido Giannettini; quattro anni di reclusione ciascuno a Pietro Valpreda e Mario Michele Merlino, due anni di reclusione al capitano Antonio Labruna.
12 AGOSTO 1979 - A Buenos Aires viene arrestato Giovanni Ventura per possesso e uso di documenti falsi.
23 AGOSTO 1979 - Franco Freda viene catturato in Costa Rica e poi estradato in Italia.
20 MARZO 1981 - A Catanzaro si chiude il processo d'appello, iniziato il 22 maggio 1980. La sentenza della Corte d'Assise d'Appello assolve per insufficienza di prove dall'accusa di strage Franco Freda e Giovanni Ventura, ma li condanna a 15 anni, di cui tre condonati, per gli attentati di Padova (13 aprile 1969) e di Milano (25 aprile 1969); Guido Giannettini, l'agente del Sid, viene assolto per insufficienza di prove e quindi scarcerato; conferma dell'assoluzione per insufficienza di prove dall'accusa di strage e condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione per associazione sovversiva a Mario Merlino e Pietro Valpreda. Inoltre, il generale Gian Adelio Maletti viene condannato a due anni e il capitano Antonio La Bruna a 14 mesi di reclusione per falsita' materiale, per loro pero' c'e' assoluzione dalle accuse di tentativo di evasione, falso ideologico e favoreggiamento; assolto il maresciallo Gaetano Tanzilli (ex Sid) per insufficienza di prove dall'accusa di falsa testimonianza; dichiarata inammissibile l'accusa di associazione sovversiva per Massimiliano Fachini.
23 AGOSTO 1981 - La commissione parlamentare d'inchiesta decide di archiviare la pratica per il reato di favoreggiamento nei confronti di Mario Tanassi, Giulio Andreotti e Mariano Rumor e di archiviare le pratiche per i reati di omissione di atti di ufficio, rivelazione di segreti di ufficio e abuso generico di atti di ufficio contro Mario Zagari.
14 OTTOBRE 1981 - A Catanzaro, la Procura generale riapre l'inchiesta sulla strage con due comunicazioni giudiziarie contro l'ex capo di 'Avanguardia Nazionale' Stefano Delle Chiaie per reato di strage e contro Merlino per associazione sovversiva in concorso con Delle Chiaie.
10 GIUGNO 1982 - La Cassazione annulla la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro e rinvia il processo alla Corte d'Assise d'Appello di Bari. La sentenza della Cassazione conferma la sola parte della sentenza che assolve Guido Giannettini e annulla le parti che assolvono dall'accusa di strage Franco Freda, Giovanni Ventura, Pietro Valpreda e Mario Merlino.
23 DICEMBRE 1982 - A Catanzaro il giudice istruttore Emilio Ledonne, che si occupa insieme con il sostituto procuratore Domenico Porcelli della quarta istruttoria sulla strage, spicca mandato di cattura contro Stefano Delle Chiaie.
1 AGOSTO 1985 - La Corte d'Assise d'Appello di Bari assolve per insufficienza di prove Franco Freda, Giovanni Ventura, Mario Merlino e Pietro Valpreda. Gli ex ufficiali del Sid Gian Adelio Maletti e Antonio Labruna sono condannati rispettivamente a un anno di reclusione e a dieci mesi per falso ideologico in atto pubblico, mentre il maresciallo Gaetano Tanzilli e' assolto per non aver commesso il fatto.
31 AGOSTO 1985 - Le autorita' di Buenos Aires scarcerano Giovanni Ventura. Dopo la sua assoluzione il governo italiano ha ritirato la richiesta di estradizione.
1 MARZO 1986 - La sezione di sorveglianza presso la Corte d'appello di Lecce concede la semiliberta' a Franco Freda, che sta scontando nel carcere di Brindisi una condanna a 15 anni di reclusione per associazione sovversiva inflittagli dalla Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro.
27 GENNAIO 1987 - La Cassazione dichiara inammissibili o rigetta tutti i ricorsi presentati dagli imputati e dal procuratore generale della Corte d'Assise d'Appello di Bari contro la sentenza di secondo grado pronunciata il primo agosto 1985, rendendola definitiva.
27 MARZO 1987 - A Caracas agenti della Disip (Direccion de servicios de inteligencia y prevencion) arrestano Stefano Delle Chiaie. Il 31 marzo Delle Chiaie viene trasferito a Roma nel carcere di Rebibbia.
20 FEBBRAIO 1989 - La Corte d'Assise di Catanzaro assolve per non avere commesso il fatto Stefano Delle Chiaie e Massimiliano Fachini, i quali erano stati rinviati a giudizio dal giudice istruttore del Tribunale di Catanzaro Emilio Ledonne, al termine della quarta istruttoria sull'attentato. Il processo era iniziato il 26 ottobre 1987. Delle Chiaie viene scarcerato.
5 LUGLIO 1991 - La Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro assolve Delle Chiaie dalle imputazioni di concorso nella strage di piazza Fontana e di associazione eversiva.
11 APRILE 1995 - Dopo quattro anni di indagini sull'attivita' di gruppi dell'estrema destra a Milano, un'inchiesta parallela a quella sulla strage di Piazza Fontana, il giudice istruttore Guido Salvini rinvia a giudizio Giancarlo Rognoni, Nico Azzi, Paolo Signorelli, Sergio Calore, Carlo Digilio e Ettore Malcangi e trasmette a Roma gli atti riguardanti Licio Gelli per il reato di cospirazione politica: ma nei suoi confronti non si potra' procedere perche' il gran maestro della Loggia P2 non ha ottenuto l'estradizione dalla Svizzera per questo reato.
23 LUGLIO 1996 - Vengono arrestati Roberto Raho, Pietro Andreatta, Piercarlo Montagner e Stefano Tringali, accusati di favoreggiamento personale aggravato.
14 GIUGNO 1997 - Il gip Clementina Forleo emette due ordini di custodia: uno a carico di Carlo Maria Maggi; l'altro, non eseguito, nei confronti di Delfo Zorzi, da vari anni imprenditore in Giappone, paese di cui ha la cittadinanza.
21 MAGGIO 1998 - La Procura di Milano chiude l'inchiesta sulla strage di Piazza Fontana e deposita la richiesta di rinvio a giudizio per otto persone. Tra questi, Carlo Maggi, il medico veneziano a capo di Ordine Nuovo nel Triveneto nel 1969; Delfo Zorzi, mestrino, oggi imprenditore in Giappone; Giancarlo Rognoni, milanese, allora a capo della 'Fenice'; Carlo Digilio, esperto di armi e esplosivi in contatto anche con i servizi segreti, che e' l'unico 'pentito' dell'inchiesta; i due ex appartenenti ad Ordine Nuovo Andreatta e Motagner, accusati di favoreggiamento. I magistrati della Procura milanese hanno tenuto aperto uno 'stralcio' su Dario Zagolin, che secondo alcune testimonianze sarebbe stato in contatto con Licio Gelli, presunto stratega dei progetti golpisti che avrebbero fatto da sfondo alle stragi di quegli anni, e un altro riguardante la 'squadra 54', un nucleo speciale di quattro poliziotti dell'Ufficio Affari riservati del Viminale, spediti a Milano nei giorni dell'attentato di Piazza Fontana.
13 APRILE 1999 - Con una serie di eccezioni preliminari inizia l'udienza preliminare del processo d'appello.
8 GIUGNO 1999 - Il gip Clementina Forleo rinvia a giudizio l'imprenditore Delfo Zorzi, latitante in Giappone, il medico Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni, presunti responsabili, a vario titolo, di aver organizzato ed eseguito la strage di Piazza Fontana; rinvio a giudizio anche per Stefano Tringali, accusato di favoreggiamento nei confronti di Zorzi.
16 FEBBRAIO 2000 - A Milano, davanti alla seconda sezione della Corte d'Assise, si apre il nuovo processo. Ma la prima udienza dura solo 20 minuti per lo sciopero degli avvocati.
1 LUGLIO 2001 - La Corte d'Assise di Milano condanna all'ergastolo Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni. Prescrizione per Carlo Digilio, esperto d'armi e collaboratore della Cia: ha collaborato e la corte gli ha riconosciuto le attenuanti generiche.
7 LUGLIO 2002 - Muore Pietro Valpreda.
29 OTTOBRE 2002 - Viene scarcerato il pentito Martino Siciliano, l'ex ordinovista veneto che ha giocato un ruolo di rilievo nelle inchieste sull'eversione di destra in Italia e in particolare in quelle sulle stragi di Piazza Fontana, Piazza della Loggia e della Questura di Milano. Siciliano era stato arrestato prima dell'estate su mandato della Procura di Brescia: i magistrati ritenevano che la sua ritrattazione delle accuse precedentemente formulate a carico di Delfo Zorzi per la strage di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia fosse stata di fatto pagata da Zorzi.
NOVEMBRE 2002 - Scoppia il 'caso Zorzi': in Parlamento l'Ulivo chiede che il governo si attivi per ottenere la sua estradizione. L'esecutivo italiano fa sapere di aver chiesto il 20 marzo del 2000 al Giappone l'estradizione dell'imprenditore condannato all'ergastolo per la strage di Piazza Fontana. Una procedura resa complessa dalle continue richieste di ''ulteriori documenti'', la cui trasmissione non e' semplice a causa delle difficolta' legate alla lingua. ''L'estradizione di cittadini nipponici -fa notare il ministero della Giustizia- non e' regolata da convenzioni, bensi' dalla cortesia internazionale, il che consiglia di soddisfare tutte le richieste documentali''.
16 OTTOBRE 2003 - Prende il via il processo d'appello per la strage di Piazza Fontana.
12 MARZO 2004 - La seconda Corte d'Assise d'Appello di Milano 'rivoluziona' l'esito del processo. Nessuna conferma degli ergastoli, anzi assoluzione per gli imputati principali: Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi e Giancarlo Rognoni, tutti e tre condannati all'ergastolo in primo grado. Pena ridotta, invece, per Stefano Tringali, condannato per favoreggiamento a 4 anni in primo grado.
http://www.informagiovani.it/Terrorismo/piazzafontana/cronistoria.htm
CRONISTORIA
12 dicembre 1969
un ordigno contenente sette chili di tritolo esplode alle 16,37, nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano. Il bilancio delle vittime è di 16 morti e 87 feriti.
Nei giorni successivi alla strage, solo a Milano, sono 84 le persone fermate tra anarchici, militanti di estrema sinistra e due appartenenti a formazioni di destra.
Il primo ad essere convocato è il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, chiamato in questura lo stesso giorno dell’esplosione. Dopo tre giorni di interrogatorio non viene contestata, a Pinelli, nessuna imputazione eppure non viene comunque rilasciato. Ad interrogarlo è il commissario Calabresi il quale guida l’inchiesta sulla strage.
15 dicembre 1969,
tre giorni dopo l’arresto, Pinelli muore precipitando dalla finestra della Questura. La versione ufficiale parla di suicidio, ma i quattro poliziotti e il capitano dei carabinieri Lo Grano, presenti nella stanza dell’interrogatorio al momento della morte del ferroviere, saranno oggetto di un’inchiesta per omicidio colposo. Verrà poi aperto nei loro confronti un procedimento penale per omicidio volontario. Nei confronti del Commissario calabresi, che non si trovava nella stanza ,si procederà per omicidio colposo. Tutti gli imputati verranno poi prosciolti nel 1975, perché "il fatto non sussiste".
Intanto gli inquirenti continuano a seguire la pista anarchica.
16 dicembre 1969,
viene arrestato Pietro Valpreda appartenente al gruppo 22 Marzo, il quale viene accusato di essere l’esecutore materiale della strage. La conferma di tali accuse è data da un tassista, Cornelio Rolandi , che racconta di aver portato Valpreda il 12 dicembre sul luogo della strage e da Mario Merlino anch’egli militante nel gruppo 22 marzo, che però si scoprirà poi essere un neofascista infiltrato dai servizi segreti.
Mentre si prosegue ad indagare negli ambienti anarchici, si scopre che le borse utilizzate per contenere l’esplosivo sono stata acquistate a Padova e che il timer dell’ordigno proviene da Treviso. Da questi indizi si arriverà dopo più di un anno ad indagare anche negli ambienti di eversione nera.
I primi neofascisti ad essere individuati come coinvolti nell’attentato sono Franco Freda e Giovanni Ventura. Freda nasce ad Avellino e vive a Padova dove milita nella gioventù missina alle superiori e nel Fuan all’università. Abbandonerà poi l’Msi per aderire all’organizzazione Ordine Nuovo guidata da Pino Rauti. Grande ammiratore di Hitler ed Himmler è convinto sostenitore della supremazia della razza ariana. Ventura nasce a Treviso, milita nell’Azione cattolica e poi nell’Msi. È amico di Freda e come lui ha una formazione ideologica di stampo neonazista. Adesso la pista che si segue è quella nera, e l’indagine coinvolge nuovi personaggi come Guido Giannettini appartenente al Sid esperto e studioso di tecniche militari. Il suo nome viene coinvolto nelle indagini dopo le dichiarazioni di Lorenzon, un professore di Treviso amico di Giovanni Ventura, il quale riferisce al giudice Calogero alcune confidenze fattegli da Ventura circa gli attentati dinamitardi avvenuti i quel periodo. Lorenzon prende questa iniziativa il 15 dicembre ‘69, giorno in cui si reca dall’avvocato Steccarella, a Vittorio Veneto, dove stende un memoriale che poi verrà consegnato alla magistratura. Valpreda si trova ancora in carcere quando nel 1971, si scopre per caso un arsenale di munizioni NATO presso l’abitazione di un esponente veneto di Ordine Nuovo. Tra le armi ritrovate sono presenti delle casse dello stesso tipo di quelle utilizzate per contenere gli ordigni deposti in Piazza Fontana. Quell’arsenale era stato nascosto da Giovanni Ventura dopo gli attentati del 12 dicembre ’69. I magistrati scoprono inoltre che il gruppo neofascista si riuniva presso una sala dell’Università di Padova messa a disposizione dal custode Marco Pozzan, anch’egli esponente di Ordine Nuovo e fidato collaboratore di Franco Freda.
23 febbraio 1972
inizia a Roma il primo processo per la strage, che vede come principali imputati Valpreda e Merlino. Il processo verrà poi trasferito a Milano per incompetenza territoriale ed infine a Catanzaro per motivi di ordine pubblico.
3 marzo 1972
Freda e Ventura vengono arrestati e con loro finisce in manette anche Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, su mandato del procuratore di Treviso, con l’accusa di ricostituzione del partito fascista, e perchè implicato negli attentati del’69 e nella strage di piazza Fontana. L’inchiesta è in mano ai magistrati milanesi D’ambrosio e Alessandrini, i quali decidono di rimettere in libertà Pino Rauti senza far cadere i capi d’accusa, per evitare che se Rauti fosse eletto deputato i fascicoli passassero ad una commissione parlamentare. Dalle indagini emerge sempre più chiaramente un collegamento fra Servizi segreti e movimenti di estrema destra. È infatti alla fine del 1972 che uomini del Sid intercettano il Pozzan , latitante dal giugno dello stesso anno, quando fu emesso nei suoi confronti un mandato di cattura per concorso nell’attentato di piazza Fontana, e dopo averlo sottoposto ad un interrogatorio ed avergli fornito un passaporto falso lo hanno fatto espatriare in Spagna. Il Sid interviene anche per Ventura all’inizio del 1972, quando questi, detenuto nel carcere di Monza, sembra voler cedere e rivelare alcune informazioni sulla strategia della tensione, gli viene fatta avere una chiave per aprire la cella e delle bombolette di gas narcotizzante per neutralizzare le guardie di custodia permettendogli la fuga. Siamo adesso alla volta di Giannettini, il quale, legato al Sid da un rapporto di collaborazione, dopo essere stato sospettato di coinvolgimento nella strage, viene indotto ad espatriare in Francia dove continuerà ad essere stipendiato dal Servizio.
20 ottobre 1972
Tre avvisi a procedere , per omissione di atti d’ufficio nelle indagini sulla strage di piazza Fontana, sono inviati a Elvio Catenacci, dirigente degli affari riservati del Ministero degli interni, al questore di Roma Bonaventura Provenza e al capo dell’ufficio politico della questura di Milano Antonino Allegra.
29 dicembre 1972
Torna libero Pietro Valpreda. Viene infatti approvata una legge che prevede la possibilità di accordare la libertà provvisoria anche per i reati in cui è obbligatorio il mandato di cattura.
18 marzo del 1974
Il processo riprende a Catanzaro il ma dopo trenta giorni ci sarà una nuova interruzione per il coinvolgimenti di due nuovi imputati: Freda e Ventura.
Catanzaro 27 gennaio 1975
Al terzo processo sono imputati sia gli anarchici che i neofascisti. Anche questo procedimento viene interrotto, dopo un anno, per l’incriminazione di Giannettini
Catanzaro 18 gennaio 1977
Gli imputati sono: neofascisti, Sid e anarchici.
La sentenza: ergastolo per Freda, Ventura e Giannettini, assolti Valpreda e Merlino.
Gli imputati condannati con la prima sentenza verranno poi assolti tutti in appello, ma la Cassazione annullerà la sentenza proscioglierà Giannettini e ordinerà un nuovo processo.
Catanzaro 13 dicembre 1984
inizia il quinto processo che vede come imputati Valpreda, Merlino, Freda e Ventura. Tutti assolti. La sentenza è confermata dalla Cassazione.
Catanzaro 26 ottobre 1987
Al sesto processo gli imputati sono i neofascisti Fachini e Delle Chiaie.
20 febbraio 1989
gli imputati vengono assolti per non aver commesso il fatto
1990
le indagini riaperte dal Pubblico Ministero Salvini subiscono una svolta decisiva. Delfo Zorzi, capo operativo della cellula veneta di ordine Nuovo, per sua stessa ammissione, è l'esecutore materiale della strage. Zorzi dopo l’attentato riparò in Giappone dove tuttora vive protetto dal governo Nipponico che ha sempre rifiutato di concedere l’estradizione del neofascista.
5 luglio 1991
la sentenza di assoluzione per fachini e Delle Chiaie viene confermata dalla Corte d’assise d’appello di Catanzaro.
Originariamente inviato da kikki2
Ho perso il conto per quanti processi e imputati ci sono stati per piazza fontana.....
Riquotandomi, qualcuno (ni.jo ? ) potrebbe gentilmente fare il conto di quanto gente è stata imputata prima di questi tre per la strage di Piazza Fontana?
Originariamente inviato da kikki2
Riquotandomi, qualcuno (ni.jo ? ) potrebbe gentilmente fare il conto di quanto gente è stata imputata prima di questi tre per la strage di Piazza Fontana?
c'è tutta la storia nella cronologia là sopra...ma forse qualcuno è solo indagato, a te lo spulcio:
Giuseppe Pinelli Pietro Valpreda GiovGiovanni Ventura Guido Giannettini; Mario Michele Merlino, Antonio Labruna,generale Gian Amaresciallo Gaetano Tanzilli delio Maletti, Mario Tanassi, Giulio Andreotti e Mariano Rumor e Mario Zagari,Stefano Delle Chiaie,Massimiliano Fachini Giancarlo Rognoni, Nico Azzi, Paolo Signorelli, Sergio Calore, Carlo Digilio e Licio Gelli Ettore Malcangi,Roberto Raho, Pietro Andreatta, Piercarlo Montagner e Stefano Tringali,Carlo Maria Maggi;Dario Zagolin,Martino Siciliano
che vergogna essere italiano quando si sentono certe cose.
un vero affronto per i parenti delle vittime:(
yossarian
13-03-2004, 14:59
Piazza Fontana? Di cosa parlate? Non c'è stata alcuna strage a Piazza Fontana, nel modo più assoluto
:rolleyes:
Come per tutte le cose, "est modus in rebus", specie per un vicenda ancora emotivamente e politicamente legata ai giorni nostri.
Aspettiamo tra 30 giorni che vengano comunicate le motivazioni della sentenza, poi potremo discutere e decidere (ciascuno secondo opinione personale) se viviamo in un paese di merda oppure no.
EDIT.
Ciò non toglie il fatto che sia allucinante che dopo 34 anni non si sappia nulla, dico NULLA riguardo le indagini, i motivi, i mandanti, che non ci sia chiarezza sui delitti collegati (Pinelli, Calabresi).
:mad:
Ustica, Italicus, Bologna. Si è detto tutto ed il contrario di tutto, ma davvero non si sa nulla sulla regia occulta di queste stragi. Si hanno solo ipotesi !
Chissà cosa stava succedendo davvero nel nostro paese 20 anni fa ? Forse non lo sapremo mai. A poco a poco i politici di quegli anni scompaiono, portandosi dietro la verità, se mai la sapevano.
Chi rimane ?
Cossiga, Andreotti, e pochi altri......
Mah :mbe: :wtf:
yossarian
13-03-2004, 15:14
Originariamente inviato da dataman
Come per tutte le cose, "est modus in rebus", specie per un vicenda ancora emotivamente e politicamente legata ai giorni nostri.
Aspettiamo tra 30 giorni che vengano comunicate le motivazioni della santenza, poi potremo discutere e decidere (ciascuno secondo opinione personale) se viviamo in un paese di merda oppure no.
indipendentemente dal caso specifico in questione, sto ancora aspettando che vengano individuati i colpevoli di una delle tante stragi o dei tanti "disastri" che hanno costellato la storia italiana.
Ma forse, come ha detto qualcuno, lagiustizia è troppo impegnata a perseguire i criminali che fanno file sharing, per occuparsi di cose di pco conto e di scarso interesse come stragi o disastri colposi.
Tanto per tornare ad un caso ben noto, su cui le parole definitive sono già state pronunciate, data l'entità delle condanne dei colpevoli riconosciuti, potremmo concludere che, ad esempio, principale, nonchè quasi esclusivo responsabile della tragedia del Vajont sia stato il Monte Toc
:rolleyes:
Originariamente inviato da dataman
....
Chissà cosa stava succedendo davvero nel nostro paese 20 anni fa ? ...
già, cosa è successo...
:bsod:
poi uno non deve fare il dietrologo e vedere complotti ovunque...in Italia è impresa alquanto difficile purtroppo...siamo maestri nel complicare le cose e nel trovare scappatoie e vie traverse: per quanto sia uno dei nostri pregi, applicato al male diventa qualcosa di diabolico.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.