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View Full Version : Studiare e lavorare all'estero...


Dr. Death
08-03-2004, 14:59
Proseguendo sulla scia dell'altro thread....qui avrei domandine precise...a cui spero qualcuno, che abbia avuto esperienze in tal senso, possa darmi qualche risposta o indicazioni...

Prendete un 24enne, nullatenente ( :D ), insofferente da tempo di un certo malessere nella realtà che lo circonda, che vorrebbe rifarsi una vita altrove, lavorare e studiare lì, nulla lo trattiene....ma non avrebbe i mezzi ( € ) per partire senza alcun 'rischio'...

Nella comunità europea è previsto qualcosa del genere? Intendo: qualche agevolazione per trovar un lavoro che consenta di pagarsi gli studi in altri lidi, o qualcosa del genere..?

The Incredible
08-03-2004, 15:23
anche a me interessa..avevo aperto un 3d tempo fà..

Dr. Death
08-03-2004, 16:23
up

Picarus
08-03-2004, 19:49
Non c'è alcuna agevolazione specifica che riguardi i cittadini comunitari che intendano lavorare in uno stato membro diverso da quello d'origine ; ciò di cui puoi beneficiare se cambi "lido" è la parità di trattemento rispetto ai cittadini dello stato ospite. Di conseguenza , se per esempio decidi di andare in inghilterra e in questo momento è in corso una politica di incentivazione relativa a determinate attività, puoi goderne allo stesso modo dei cittadini inglesi, senza alcuna discriminazione a motivo della cittadinanza, ma nello stesso tempo senza essere preferito rispetto a loro. E' chiaro che il principio di non discriminazione si arresta dinnanzi alla pubblica amministrazione : tutte quelle attività che presuppongano la detenzione o l'esercizio di poteri pubblici possono essere riservate ai cittadini(nel caso di specie, gli inglesi).
Vuoi un consiglio? Lavorare e studiare in un paese straniero è dura, non credere alla storiella degli italiani che vanno a fare i camerieri e in poco tempo si mettono in proprio.
Insomma, pensaci bene
Ciao :)

~ZeRO sTrEsS~
08-03-2004, 20:38
Originariamente inviato da Picarus
Non c'è alcuna agevolazione specifica che riguardi i cittadini comunitari che intendano lavorare in uno stato membro diverso da quello d'origine ; ciò di cui puoi beneficiare se cambi "lido" è la parità di trattemento rispetto ai cittadini dello stato ospite. Di conseguenza , se per esempio decidi di andare in inghilterra e in questo momento è in corso una politica di incentivazione relativa a determinate attività, puoi goderne allo stesso modo dei cittadini inglesi, senza alcuna discriminazione a motivo della cittadinanza, ma nello stesso tempo senza essere preferito rispetto a loro. E' chiaro che il principio di non discriminazione si arresta dinnanzi alla pubblica amministrazione : tutte quelle attività che presuppongano la detenzione o l'esercizio di poteri pubblici possono essere riservate ai cittadini(nel caso di specie, gli inglesi).
Vuoi un consiglio? Lavorare e studiare in un paese straniero è dura, non credere alla storiella degli italiani che vanno a fare i camerieri e in poco tempo si mettono in proprio.
Insomma, pensaci bene
Ciao :)

confermo nessuna agevolazione speciale per un cittadino di un altra nazione