elche20
07-03-2004, 07:41
Scrivo questo testo per cercare di ordinare e rendere pubbliche le informazioni riguardanti la paradossale e assurda situazione dei neo-laureati in medicina e chirurgia che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro e/o a conseguire una Specializzazione post-laurea.
Situazione attuale:
Alcuni atenei adottano ancora la vecchia tabella 18 o 18 /bis o 18/ter
Altri atenei adottano la tabella 46 e 46/bis
In alcuni atenei infine convivono più di un’ ordinamento
Preciso che tali ordinamenti riguardano il piano di studi , e le norme che regolano i tirocini necessari ad accedere all’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione.
Inutile precisare il caos assoluto che regna in quasi tutti gli atenei legato alla necessità di conciliare e armonizzare i piani formativi di studenti inquadrati con diversi ordinamenti………….
L’aspetto più spinoso riguarda il cosiddetto “Tirocinio” e le nuove norme che regolano l’ingresso nelle scuole di specializzazione e all’esame abilitante.
Cerchiamo di capire :
TIROCINIO:
I laureati con la Tabella 18 o 18 /bis o 18/ter dopo la laurea devono effettuare un tirocinio presso le strutture ospedaliere di 6 mesi al termine del quale accederanno all’esame di stato.
I laureati con le tabelle 46 e 46/bis devono effettuare un tirocinio di 3 mesi durante l’ultimo anno di corso.
Attualmente vige il caos assoluto in quanto vi sono migliaia di studenti che stanno effettuando il tirocinio di 6 mesi senza capire cosa dovranno fare dopo, in quanto con il nuovo esame di stato questi 6 mesi sono di fatto inutili .
ESAME DI STATO:
Il nuovo esame di stato, introdotto quest’anno, prevede un periodo di tre mesi post-laurea durante il quale frequentare dei reparti ospedalieri e un medico di famiglia, al termine del quale sostenere un esame nazionale basato su quiz.
Tale periodo di frequenza ospedaliera inizia l’1 aprile , preciso che tale data è stata comunicata il 2marzo e che il termine per l’iscrizione scade il 5 marzo.
Il ministero non è ancora in grado di fornire i testi dove studiare i quiz.
Nessuno sa se i laureati con la tabella 18 o 18/bis devono continuare il periodo di 6 mesi e seguire anche i tre del nuovo esame di stato o interromperlo e iniziare il nuovo tirocinio di tre mesi , se teniamo presente che la domanda scade il 5 marzo i tempi sono abbastanza stretti.
Prima di potere esercitare si rischia di perdere un’ altro anno per l’incompetenza e la mancanza di coordinazione fra atenei e la assurda superficialità della Moratti e dei suoi collaboratori.
Preciso che alcuni atenei in maniera del tutto autonoma hanno deciso di abilitare moltissimi neo-laureati anche 15 giorni dopo l’esame di laurea senza nessun tirocinio e in palese violazione delle norme passate e future ( forse serviva un favore a qualcuno??)
SPECIALIZZAZIONE:
L’esame di ammissione è stato riformato quest’anno , con un decreto che ha delle lacune enormi e che è stato evidentemente concepito da persone assolutamente al di fuori del mondo accademico.
Brevemente cito le controversie fondamentali:
1)Alcuni atenei pretendono che per iscriversi alla specializzazione bisogna avere completato il tirocinio collegato al nuovo esame di stato di cui sopra , ma considerato che tale tirocinio inizia ad aprile e termina a giugno è di fatto impossibile entrare in specializzazione.
2)Anche in questo caso a meno di due mesi dalla data di esame ( 20 aprile) il ministero non è in grado di fornire i testi sui quali studiare.
3)La prova scritta per l’ingresso prevede che su 60 risposte si totalizzino 48 punti , corrispondenti a 51 risposte esatte , è innegabilmente un criterio troppo restrittivo e senza senso.
4)Se pur avendo vinto il concorso di ammissione lo studente non riesce ad abilitarsi all’appello successivo degli esami di stato decade la sua iscrizione , considerato che questo nuovo esame è del tutto sperimentale , sicuramente saranno molti i respinti .
5)Sono state inserite norme che limitano la possibilità di tentare l’esame in vari Atenei , non crediamo che tale misura abbia un senso se non quello di tutelare gli interessi dei vari “baronati accademici”
CONCLUDENDO
1)Esiste un “limbo “ di studenti laureati nel 2003 con la tabella 18 ;18/bis; 18/ter ( sono diverse migliaia) che sarà costretto a seguire un doppio tirocinio , non potrà entrare in specializzazione , non potrà iniziare a lavorare (in quanto non abilitato) e in tutto perderà circa due anni prima di entrare nel mondo del lavoro , tutto ciò dopo avere frequentato per 6 anni una facoltà molto difficile e , avere sostenuto qualcosa come 53 esami .
2)Le comunicazioni tra il ministero e gli Atenei sono come sempre insufficienti e del tutto inadeguate a gestire un momento di transizione come questo.
3)I testi non sono pronti e nessuno sa dove e come studiare nonostante lo stesso decreto prevedesse un tempo minimo di 60 giorni per renderli pubblici.
4)Sovrapporre due riforme così importanti senza nessun periodo di transizione , con tempi ridotti al minimo e senza avere “il polso” della situazione dei vari atenei è un gesto irresponsabile e assolutamente folle da parte del ministero.
5)Il nuovo esame di ingresso alle Scuole di Specializzazione è troppo restrittivo e lascerà molto posti vacanti .
6)Il nuovo esame di Stato è farraginoso e renderà l’abilitazione quasi impossibile ritardando ancora l’ingresso nel mondo del lavoro di professionalità fondamentali nella nostra società.
NON E’ STATO FATTO NESSUNO SFORZO PER CERCARE DI RENDERE INDOLORE QUESTA TRANSIZIONE E SONO ANZI STATE ADOTTATE MISURE CHE RENDONO EVIDENTE L’ASSOLUTA INCOMPETENZA DEL MINISTRO E DEI TECNICI DEL MINISTERO.
Mi rendo conto che il mio scritto potrà risultare incomprensibile ai non addetti ai lavori ma non è facile chiarire l’assurda e folle situazione che si è venuta a creare dall’ibrido di circa 5 decreti e altrettante circolari che il ministero pretende vengano applicate nei 6 mesi a seguire , lasciando oltretutto a ogni ateneo un certo margine di manovra che ha reso ancora più incomprensibile la situazione.
CHIEDIAMO:
1)Che gli studenti che stanno frequentando il tirocinio di 6 mesi vengano ammessi al tirocinio trimestrale per conseguire l’abilitazione al prossimo appello estivo.
2)Che l’ingresso alle scuole di specializzazione non sia subordinato a tale tirocinio poiché le date sono palesemente incompatibili.
3)Che si faccia una deroga di un’anno per cui il posto in specializzazione venga conservato anche qualora si fosse respinti all’esame di stato , poiché essendo un’esame sperimentale avrà sicuramente bisogno di aggiustamenti.
4)Che il numero delle riposte esatte per l’ingresso in Specializzazione venga ridotto
5)Che i testi vengano resi disponibili immediatamente per dare almeno agli studenti la possibilità di apprenderli.
6)Che siano fornite agli Atenei informazioni chiare e non ambigue sulle modalità per soddisfare le nostre legittime richieste.
7)Che sia liberalizzata la possibilità di tentare più concorsi in più città .
SOLLECITIAMO LE ISITUZIONI E GLI ATENEI A GESTIRE QUESTA SITUZIONE “SPINOSA “ NELLA MANIERA PIU’ DEMOCRATICA E INDOLORE POSSIBILE ELABORANDO IN TEMPI RAPIDI DELLE NORME TRANSITORIE CHE PERMETTANO, DI APPLICARE I DECRETI MINISTERIALI SENZA PENALIZZARE GLI STUDENTI CHE ATTUALMENTE VIVONO NEL “LIMBO” TRA LEGGI PASSATE E FUTURE.
Situazione attuale:
Alcuni atenei adottano ancora la vecchia tabella 18 o 18 /bis o 18/ter
Altri atenei adottano la tabella 46 e 46/bis
In alcuni atenei infine convivono più di un’ ordinamento
Preciso che tali ordinamenti riguardano il piano di studi , e le norme che regolano i tirocini necessari ad accedere all’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione.
Inutile precisare il caos assoluto che regna in quasi tutti gli atenei legato alla necessità di conciliare e armonizzare i piani formativi di studenti inquadrati con diversi ordinamenti………….
L’aspetto più spinoso riguarda il cosiddetto “Tirocinio” e le nuove norme che regolano l’ingresso nelle scuole di specializzazione e all’esame abilitante.
Cerchiamo di capire :
TIROCINIO:
I laureati con la Tabella 18 o 18 /bis o 18/ter dopo la laurea devono effettuare un tirocinio presso le strutture ospedaliere di 6 mesi al termine del quale accederanno all’esame di stato.
I laureati con le tabelle 46 e 46/bis devono effettuare un tirocinio di 3 mesi durante l’ultimo anno di corso.
Attualmente vige il caos assoluto in quanto vi sono migliaia di studenti che stanno effettuando il tirocinio di 6 mesi senza capire cosa dovranno fare dopo, in quanto con il nuovo esame di stato questi 6 mesi sono di fatto inutili .
ESAME DI STATO:
Il nuovo esame di stato, introdotto quest’anno, prevede un periodo di tre mesi post-laurea durante il quale frequentare dei reparti ospedalieri e un medico di famiglia, al termine del quale sostenere un esame nazionale basato su quiz.
Tale periodo di frequenza ospedaliera inizia l’1 aprile , preciso che tale data è stata comunicata il 2marzo e che il termine per l’iscrizione scade il 5 marzo.
Il ministero non è ancora in grado di fornire i testi dove studiare i quiz.
Nessuno sa se i laureati con la tabella 18 o 18/bis devono continuare il periodo di 6 mesi e seguire anche i tre del nuovo esame di stato o interromperlo e iniziare il nuovo tirocinio di tre mesi , se teniamo presente che la domanda scade il 5 marzo i tempi sono abbastanza stretti.
Prima di potere esercitare si rischia di perdere un’ altro anno per l’incompetenza e la mancanza di coordinazione fra atenei e la assurda superficialità della Moratti e dei suoi collaboratori.
Preciso che alcuni atenei in maniera del tutto autonoma hanno deciso di abilitare moltissimi neo-laureati anche 15 giorni dopo l’esame di laurea senza nessun tirocinio e in palese violazione delle norme passate e future ( forse serviva un favore a qualcuno??)
SPECIALIZZAZIONE:
L’esame di ammissione è stato riformato quest’anno , con un decreto che ha delle lacune enormi e che è stato evidentemente concepito da persone assolutamente al di fuori del mondo accademico.
Brevemente cito le controversie fondamentali:
1)Alcuni atenei pretendono che per iscriversi alla specializzazione bisogna avere completato il tirocinio collegato al nuovo esame di stato di cui sopra , ma considerato che tale tirocinio inizia ad aprile e termina a giugno è di fatto impossibile entrare in specializzazione.
2)Anche in questo caso a meno di due mesi dalla data di esame ( 20 aprile) il ministero non è in grado di fornire i testi sui quali studiare.
3)La prova scritta per l’ingresso prevede che su 60 risposte si totalizzino 48 punti , corrispondenti a 51 risposte esatte , è innegabilmente un criterio troppo restrittivo e senza senso.
4)Se pur avendo vinto il concorso di ammissione lo studente non riesce ad abilitarsi all’appello successivo degli esami di stato decade la sua iscrizione , considerato che questo nuovo esame è del tutto sperimentale , sicuramente saranno molti i respinti .
5)Sono state inserite norme che limitano la possibilità di tentare l’esame in vari Atenei , non crediamo che tale misura abbia un senso se non quello di tutelare gli interessi dei vari “baronati accademici”
CONCLUDENDO
1)Esiste un “limbo “ di studenti laureati nel 2003 con la tabella 18 ;18/bis; 18/ter ( sono diverse migliaia) che sarà costretto a seguire un doppio tirocinio , non potrà entrare in specializzazione , non potrà iniziare a lavorare (in quanto non abilitato) e in tutto perderà circa due anni prima di entrare nel mondo del lavoro , tutto ciò dopo avere frequentato per 6 anni una facoltà molto difficile e , avere sostenuto qualcosa come 53 esami .
2)Le comunicazioni tra il ministero e gli Atenei sono come sempre insufficienti e del tutto inadeguate a gestire un momento di transizione come questo.
3)I testi non sono pronti e nessuno sa dove e come studiare nonostante lo stesso decreto prevedesse un tempo minimo di 60 giorni per renderli pubblici.
4)Sovrapporre due riforme così importanti senza nessun periodo di transizione , con tempi ridotti al minimo e senza avere “il polso” della situazione dei vari atenei è un gesto irresponsabile e assolutamente folle da parte del ministero.
5)Il nuovo esame di ingresso alle Scuole di Specializzazione è troppo restrittivo e lascerà molto posti vacanti .
6)Il nuovo esame di Stato è farraginoso e renderà l’abilitazione quasi impossibile ritardando ancora l’ingresso nel mondo del lavoro di professionalità fondamentali nella nostra società.
NON E’ STATO FATTO NESSUNO SFORZO PER CERCARE DI RENDERE INDOLORE QUESTA TRANSIZIONE E SONO ANZI STATE ADOTTATE MISURE CHE RENDONO EVIDENTE L’ASSOLUTA INCOMPETENZA DEL MINISTRO E DEI TECNICI DEL MINISTERO.
Mi rendo conto che il mio scritto potrà risultare incomprensibile ai non addetti ai lavori ma non è facile chiarire l’assurda e folle situazione che si è venuta a creare dall’ibrido di circa 5 decreti e altrettante circolari che il ministero pretende vengano applicate nei 6 mesi a seguire , lasciando oltretutto a ogni ateneo un certo margine di manovra che ha reso ancora più incomprensibile la situazione.
CHIEDIAMO:
1)Che gli studenti che stanno frequentando il tirocinio di 6 mesi vengano ammessi al tirocinio trimestrale per conseguire l’abilitazione al prossimo appello estivo.
2)Che l’ingresso alle scuole di specializzazione non sia subordinato a tale tirocinio poiché le date sono palesemente incompatibili.
3)Che si faccia una deroga di un’anno per cui il posto in specializzazione venga conservato anche qualora si fosse respinti all’esame di stato , poiché essendo un’esame sperimentale avrà sicuramente bisogno di aggiustamenti.
4)Che il numero delle riposte esatte per l’ingresso in Specializzazione venga ridotto
5)Che i testi vengano resi disponibili immediatamente per dare almeno agli studenti la possibilità di apprenderli.
6)Che siano fornite agli Atenei informazioni chiare e non ambigue sulle modalità per soddisfare le nostre legittime richieste.
7)Che sia liberalizzata la possibilità di tentare più concorsi in più città .
SOLLECITIAMO LE ISITUZIONI E GLI ATENEI A GESTIRE QUESTA SITUZIONE “SPINOSA “ NELLA MANIERA PIU’ DEMOCRATICA E INDOLORE POSSIBILE ELABORANDO IN TEMPI RAPIDI DELLE NORME TRANSITORIE CHE PERMETTANO, DI APPLICARE I DECRETI MINISTERIALI SENZA PENALIZZARE GLI STUDENTI CHE ATTUALMENTE VIVONO NEL “LIMBO” TRA LEGGI PASSATE E FUTURE.