View Full Version : Mi spiegate a cosa serve l' università ??
superdavide
04-03-2004, 13:06
Originariamente inviato da [xMRKx]
azz ....... ma è davvero così tragica la situazione al sud ??
:(
Peggio di quanto credi. :(
vorrei dire la mia. non sono personalmente nella situazione laurea o no perchè ho scelto di non intraprendere questo discorso e di certificarmi nell'ambito informatico (esco da un professionale, sarei elettrotecnico per la cronaca), bene molto brevemente ho passato un anno dopo il diploma a frequentare un corso sulle reti informatiche e ho preso un po' di specializzazioni microsoft, utili anche per fare curriculum (un'azienda con la quale ho fatto un colloquio la scorsa settimana mi ha detto che per politiche aziendali (probabilmente per essere partner microsoft) sono obbligati ad avere un certo numero di dipendenti certificati tra i dipendenti); attualmente lavoro (come tirocinio) 3 giorni alla settimana, circa, in un'azienda dove ho fatto lo stage l'estate scorsa. beh, non prendo moltissimo (550 euro al mese) ma sono più che sufficienti per quelle che sono le mie esigenze adesso e soprattutto questo lavoro mi sta dando qualcosa che non si riuscirebbe ne' a studiare, ne' a comprare: al di là dell'esperienza (ovvio che quella la si fa in qualsiasi ambito lavorativo), sto imparando ad interagire con la gente, a 'saper parlare', a tranquillizzare le persone che se non ti vedono calmo e sicuro di fronte ad un problema vanno nel panico, a gestire i clienti. e questo va al di là della preparazione specifica e dei titoli di studio, e non è sempre semplice sapersi comportare e capire le esigenze delle persone con le quali hai a che fare. ecco perchè adesso, dopo qualche mese di lavoro, capisco che il valore di quello che sto apprendendo è superiore a qualsiasi stipendio e potrà tornarmi davvero utile in futuro.
mi riesce difficile pensare a un giudice o a un medico o a un dirigente d'azienda non laureati.
anche dalle mie parti c'è gente non laureata che ha fatto i soldi iniziando a lavorare a 15 anni per 8 ore al giorno e soprattutto facendo tutto in nero, vedi idraulici, muratori, elettircisti...
però per me anche la cultura conta e se permetti mi accorgo della differenza quando parlo con una persona laureata
^TiGeRShArK^
10-03-2004, 01:27
Originariamente inviato da [xMRKx]
Sono allibito . Nella ditta dove lavoro non fanno altro che arrivare c.v. (media 4/5 a settimana) di ragazzi/e appena laureati/e nati negli anni 75/76/77 e non dopo , senza nessuna esperienza lavorativa e che cercano lavori anche modesti .
Io mi domando : io lavoro da quando ho 19 anni e quando avrò 29 anni saranno già 10 anni di contributi e di stipendio alle spalle. Ora Facciamo un pò di calcoli spiccioli e ditemi dove sbaglio :
Mettendo come media 900 euri lordi al mese per 13 mensilità io avrò in media guadagnato , con lo stipendio attuale , circa 120 mila euro . Quindi il laureato medio (pochi arrivano a lavorare a 24 anni ) parte con uno svantaggio di circa 100 mila euro e 8 anni circa di contributi (e buttali via..) .
Boh! dopo aver letto finalmente tutto ora posso dire la mia.
Sarà il mio caso particolare, ma io penso ke nn ci metterò niente a recuperare lo "svantaggio"....
intanto dal tuo calcolo devi togliere circa 9000 euro di borse di studio prese in 5 anni .... ovviamente niente spese x l'università perchè prendendo la borsa di studio rimborsano anke le tasse...
5000 € di un co.co.co. con un progetto ministeriale ke sto facendo ora (e ancora devo firmare i prox contratti...)
e quindi mi pare ke siamo a circa 85000 € di gap....
esperienze sul lavoro:
Da quando avevo 12 anni davo una mano all'azienda di mio padre come tecnico di pc, e vi assicuro ke nella mia città sono MOLTO poki quelli ke ne sanno quanto me....
ora ho 23 anni e tra 2 mesi ho la laurea .... ovviamente avrei potuto inviare curriculum già da 3 anni dato ke a 20 ero laureato di primo livello (uno dei primi in italia....) ma ho preferito continuare con la specializzazione.
Penso ke appena finito di studiare inizierò a lavorare seriamente con la ditta di mio padre e intanto manderò curriculum a tutte le aziende possibili e immaginabili sperando in qualcosa di meglio...
Cmq come vedi non dipende tanto dal fatto di essere laureati o no, ma da quanto uno si vuole impegnare nella vita ... nella mia facoltà ho visto delle persone (anzi delle capre...) ke nn avevano idea di niente .... studiavano solo 'nchiumbandosi (imparando) delle cose a memoria senza capire niente di quello ke facevano. Ovviamente QUESTO tipo di persone non penso ke si potrà mai trovare bene nel mondo del lavoro, cmq penso ke la percentuale di queste persone sia molto maggiore tra i diplomati ke nn tra i diplomati (o almeno spero xkè sennò il mondo è davvero messo male!)
Cmq il mio consiglio alla fine di tutto è:
Se si è veramente motivati e si va all'università x imparare allora è bene seguire questa strada e si può star certi di avere anke delle belle soddisfazioni, mentre se uno si iscrive solo x cazzeggiare, allora tanto vale ke si immette direttamente nel mondo del lavoro ... almeno avrà dei risultati, anke se minori, immediati.
Con questa vi saluto ke domani mi devo mettere a studiare la penultima materia!!!! (e tra l'altro ho esami martedì prox :muro: )
BadMirror
10-03-2004, 01:37
Originariamente inviato da eric654
mi riesce difficile pensare a un giudice o a un medico o a un dirigente d'azienda non laureati.
Concordo, direi che questa frase potrebbe mettere fine alla discussione che mi sembra troppo campata su casi singoli ;)
Originariamente inviato da eric654
mi riesce difficile pensare a un giudice o a un medico o a un dirigente d'azienda non laureati.
sui primi due concordo, sull'ultimo non sono assolutamente daccordo, ho un parente con terza media che porta avanti a gonfie vele un'azienda di 15 dipendenti=15 famiglie=una gran bella responsabilità :)
a mio parere si sbaglia a voler pensare che il laureato nasca per comandare; il mondo non è una caserma
il laureato deve lavorare ed anche più degli altri in quanto l'università lo ha dotato, attraverso le conoscenze, di tutti i mezzi necessari per far progredire=far star bene se stesso e agli altri
il laureato non deve nutrirsi del lavoro altrui, dev'essere vero il contrario; io purtroppo ne vedo tanti vivere alle spalle altrui
l'ingegnere o chichessia deve divenire strumento a disposizione della comunità, solo allora la vostra laurea avrà veramente un senso; i soldi vengono di conseguenza
siate umili ;)
se la si pensa così allora l'università è d'obbligo ;)
Originariamente inviato da eric654
mi riesce difficile pensare a un giudice o a un medico o a un dirigente d'azienda non laureati.
Sulle prime due categorie sono d'accordo, sulla seconda un po' meno. C'è un sacco di gente che dirige la propria azienda che ha tirato su rimboccandosi le mani. Ci vuole spirito per gli affari, affabilità nel trattare con fornitori e dipendenti e anche molta fortuna; ma non un titolo di studio.
però per me anche la cultura conta e se permetti mi accorgo della differenza quando parlo con una persona laureata
Che la cultura conta, penso che lo ritieniamo tutti giusto, ma non sempre la laurea fornisce conoscienze a 360°, anzi spesso le fornisce solo in una direzione.
Una persona può coltivare la propria cultura anche al di fuori dell'ambito universitario.
supermarchino
10-03-2004, 09:44
Originariamente inviato da smeg47
bhe...ci sono cose che uno altrimenti non potrebbe fare oggi senza una laurea....
Originariamente inviato da alex10
Pulire i cessi per un'impresa di pulizie ??
l'avv., il magistrato, il notaio, posto che uno riesca a diventarlo
:p
Sturmenstrudel
10-03-2004, 09:54
Originariamente inviato da misterx
sui primi due concordo, sull'ultimo non sono assolutamente daccordo, ho un parente con terza media che porta avanti a gonfie vele un'azienda di 15 dipendenti=15 famiglie=una gran bella responsabilità :)
a mio parere si sbaglia a voler pensare che il laureato nasca per comandare; il mondo non è una caserma
il laureato deve lavorare ed anche più degli altri in quanto l'università lo ha dotato, attraverso le conoscenze, di tutti i mezzi necessari per far progredire=far star bene se stesso e agli altri
il laureato non deve nutrirsi del lavoro altrui, dev'essere vero il contrario; io purtroppo ne vedo tanti vivere alle spalle altrui
l'ingegnere o chichessia deve divenire strumento a disposizione della comunità, solo allora la vostra laurea avrà veramente un senso; i soldi vengono di conseguenza
siate umili ;)
se la si pensa così allora l'università è d'obbligo ;)
In effetti ne è un caso lampante il nostro illustre onorevole presidentissimo Silvio Berlusconi...:ave: :rolleyes:
Penso che riguardo alla dirigenza, ci sia da puntualizzare una cosa: un conto è la piccola azienda, dove comanda l'imprenditore (che non è un dirigente) che magari ha la terza media. Un altro conto è la grande azienda, dove i dirigenti sono tutti laureati (a parte qualche "vecchio" perito, ma sono casi più unici che rari).
Su questo credo che non ci piove.
Originariamente inviato da Sturmenstrudel
In effetti ne è un caso lampante il nostro illustre onorevole presidentissimo Silvio Berlusconi...:ave: :rolleyes:
Penso che riguardo alla dirigenza, ci sia da puntualizzare una cosa: un conto è la piccola azienda, dove comanda l'imprenditore (che non è un dirigente) che magari ha la terza media. Un altro conto è la grande azienda, dove i dirigenti sono tutti laureati (a parte qualche "vecchio" perito, ma sono casi più unici che rari).
Su questo credo che non ci piove.
immaginavo che prima o poi qualcuno avrebbe sollevato una questione simile: una questione numerica
conosco aziende formate da centinaia di dipendenti e portate avanti con disinvoltura da persone con la terza media
sarà mica la passione la chiave di tutto ?
la laurea serve ad altro, a parer mio ;)
Sturmenstrudel
10-03-2004, 10:47
Originariamente inviato da misterx
immaginavo che prima o poi qualcuno avrebbe sollevato una questione simile: una questione numerica
conosco aziende formate da centinaia di dipendenti e portate avanti con disinvoltura da persone con la terza media
sarà mica la passione la chiave di tutto ?
la laurea serve ad altro, a parer mio ;)
Prima di tutto non credo che la sola differenza tra piccola e grande azienda sia una questione numerica. Ci sono maggiori complicazioni di gestione e di organizzazione.
Non ne faccio assolutamente una questione numerica.
Poi che significa "centinaia di dipendenti"? Se uno ha una azienda costituita da un solo stabilimento, con 200 operai e 100 impiegati, ha sì un bel numero di dipendenti, ma la gestione di una situazione simile non è poi così difficile (relativamente parlando). Una grande azienda ha decine e decine di stabilimenti sparsi nel mondo, che vanno coordinati e interconnessi, gestite le scorte e la logistica... chissà perché i manager sono tutti laureati?
La laurea serve ad altro? Boh, io se diventassi un grande manager sarei più che realizzato...
Originariamente inviato da Sturmenstrudel
Prima di tutto non credo che la sola differenza tra piccola e grande azienda sia una questione numerica. Ci sono maggiori complicazioni di gestione e di organizzazione.
Non ne faccio assolutamente una questione numerica.
Poi che significa "centinaia di dipendenti"? Se uno ha una azienda costituita da un solo stabilimento, con 200 operai e 100 impiegati, ha sì un bel numero di dipendenti, ma la gestione di una situazione simile non è poi così difficile (relativamente parlando). Una grande azienda ha decine e decine di stabilimenti sparsi nel mondo, che vanno coordinati e interconnessi, gestite le scorte e la logistica... chissà perché i manager sono tutti laureati?
La laurea serve ad altro? Boh, io se diventassi un grande manager sarei più che realizzato...
traduco
il titolo del 3D chiede a cosa serve una laurea
io rispondo che non serve per comandare
da me si producono tecnologie altamente sofisticate; il principale non è laureato
ti sto semplicemente raccontando una storia reale
a mio avviso ci si laurea:
1) per passione verso una materia
2) dare il proprio contributo alla società
i soldi vengono da se
come imposti tu il discorso, sembra che uno si debba laureare a forza e solo per fare carriera
Sturmenstrudel
10-03-2004, 11:14
Originariamente inviato da misterx
traduco
il titolo del 3D chiede a cosa serve una laurea
io rispondo che non serve per comandare
da me si producono tecnologie altamente sofisticate; il principale non è laureato
ti sto semplicemente raccontando una storia reale
a mio avviso ci si laurea:
1) per passione verso una materia
2) dare il proprio contributo alla società
i soldi vengono da se
come imposti tu il discorso, sembra che uno si debba laureare a forza e solo per fare carriera
No, per niente. Non ci siamo capiti reciprocamente.:)
Sono d'accordissimo con te, con quello che dici in questo tuo ultimo post.
Ne sono un esempio vivente: ho fatto ingegneria per andare dietro alla mia passione, le auto. Ho scoperto che mi piace molto avere a che fare con problemi di natura energetica, e la fortuna ha voluto che fossi assunto (ancora no, ma è solo questione di ore) in Ricerca e Sviluppo su caldaie domestiche. Non saranno delle Ferrari, ma penso che sarà interessante. A 1000 euro al mese, facendo il pendolare 70 km avanti e 70 km indietro tutti i giorni.
Non credo dunque che diventerò ricco in 1 anno, né che comanderò stuoli di operai e impiegati.
Però credo, e vorrei, che dopo qualche anno di lavoro "tecnico", di ricerca, e quindi di innovazione del prodotto (ecco il contributo alla società), potessi passare a impieghi di tipo gestionale, manageriale. Anche questi sono impieghi che nobilitano, che costituiscono un impegno e un contributo nei confronti della società. E che richiedono ragionamento e testa. E che soddisfano economicamente.
Una carriera così penso che possa andare incontro a quelle che sono le mie esigenze e le mie aspirazioni. Essere ingegneri non significa solamente (grazie a dio) progettare un carroponte!;)
Ciao:)
Anabolik
10-03-2004, 11:42
Non ho letto tutta la discussione, quindi quello he scrivo potrebbe essere già stato scritto.
Esperienza personale: laureato (Scienze della Comunicazione), premetto che ho lavorato e contemporaneamente studiato.
Dunque...mi sarebbe sempre piaciuto lavorare nel campo della comunicazione WEB, e mentre studiavo e lavoravo ho imparato per conto mio gli strumenti che ritenevo necessari per poter essere preparato (web editing, graphics, programmazione).
Dopo essermi laureato mi sono reso conto che in questo ambito sono molto più preparato di altri laureati come me.
Sulla base di questa storiella credo che sia molto importante dare un valore aggiunto al proprio titolo di studio. MA ritengo FONDAMENTALE nella ns. società l'apertura mentale fornita dagli studi universitari. In una nazione dove il 50% delle persone ha bisogno della televisione che gli dica cosa pensare, l'ambiente universitario fornisci gli strumenti per avere una versione critica di quello che ci sta intorno.
Nel mio caso particolare (e poi chiudo), mi sono accorto molto prima di altri della manipolazione dell'informazione italiana, o meglio della non informazione.:cry:
Originariamente inviato da Anabolik ... In una nazione dove il 50% delle persone ha bisogno della televisione che gli dica cosa pensare, l'ambiente universitario fornisci gli strumenti per avere una versione critica di quello che ci sta intorno.
Nel mio caso particolare (e poi chiudo), mi sono accorto molto prima di altri della manipolazione dell'informazione italiana, o meglio della non informazione.:cry:
beh non è necessaria una laurea per arrivare a queste considerazioni, basta un po' di buon senso ed essere svegli, quello che mi preoccupa è il dato che hai scritto (ovvero che il 50% delle persone hanno bisogno della televisione (e già qui la cosa è sconvolgente) che dica loro cosa pensare) che mi fa riflettere su tutto il panorama italiano e non solo sull'argomento laurea/università. ma sto andando ot, quindi qui mi fermo :)
Originariamente inviato da Anabolik
In una nazione dove il 50% delle persone ha bisogno della televisione che gli dica cosa pensare, l'ambiente universitario fornisci gli strumenti per avere una versione critica di quello che ci sta intorno.
non sono molto convinto.....
sto seguendo un corso in versione light di economia dove, seguendo il tuo ragionamento, chi non vi partecipa vive il suo sogno economico e cioè, viene sbranato dal mercato senza che se ne renda minimamante conto; vedi pubblicità ad esempio
a mio avviso è un convincimento o luogo comune puramente scolastico
anche senza il corso non so perchè mi sentivo ugualmente un risvegliato, in stile matrix per intenderci; però, tra quelli che non si è mai addormentato: pillola rossa o verde, non ricordo :D
e il lato comico è che stranamente come me ne trovo parecchi
cavolo, conosco tutto quel 50% che non segue cosa dire grazie alla TV :D
,i ricordo di un mio ex collega, lui ingegnere, che mi disse: sai che il consumo di schiuma da barba delle bombolette è calcolato ?
loro sanno che premendo il pulsante X tu ne cosnumi=butti più del necessario e quindi chi vende fa affari
cavolo mi sono detto; e ti ci è voluta l'università per capire che l'uomo è ladro per sua natura ? :D:D:D
fine OT, scusate
rispondo a chi aveva parlato di umiltà e di "fare l'università per fare soldi"
intanto mi dispiace che gli universitari siano visti così male, però posso comprenderlo perchè anch'io conoscevo gente che una volta finito il liceo si è iscritto a ingegneria gestionale o a odontoiatria con l'unico scopo di fare soldi. io credo sinceramente che queste persone non combineranno mai niente di buono nella vita. al massimo potranno essere raccomandati e avere un posto mediocre nel quale lavoreranno male e si approfitteranno di chi non ha studiato
ma quello che sto imparando da quando sono all'uni è che nei posti importanti ci arrivano le persone più valide e più preparate e state certi che un imbecille, laureato o no, non farà mai molta strada
detto questo però vorrei difendere tutti quegli studenti che prima di iscriversi hanno cercato di capire quali fossero le loro materie 'forti', hanno confrontato i programmi di studio di vari corsi di laurea, hanno valutato a quale università iscriversi selezionando la sede più opportuna per avere i migliori docenti.
e una volta iscritti fanno i pendolari anche per varie centinaia di kilometri e quando tornano a casa trovano l'amico che dopo l'istituto tecnico ha iniziato a lavorare in una pmi e adesso ha già la macchina da fast & furious e va in discoteca tutte le setimane mentre noi è già tanto se abbiamo una bici usata.
certo che nessuno ci obbliga, ma mettici un po' di amore per la materia, un po' di voglia di migliorarsi e quella convinzione che in fondo ti fa sperare di poter migliorare un po' il mondo... poi non metteteci in croce se abbiamo anche un po' di ambizione a occupare posti di prestigio e (si spera) ben pagati
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.