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View Full Version : Cosa pensa Prodi?


SaMu
19-02-2004, 10:57
Romano Prodi è il leader della lista unitaria ("Lista per Prodi" appunto) che hanno formato insieme DS, Margherita e SDI per le europee del 2004.

E' il leader e il candidato naturale dell'Ulivo (che comprende anche Verdi e Comunisti Italiani) per le politiche del 2006.

Sarebbe opportuno che dicesse cosa pensa rispetto ad importanti temi della vita politica italiana ed europea, che si dibattono in questi mesi nel nostro paese.

Cosa pensa Prodi riguardo alla riunione tra Gran Bretagna, Francia e Germania, che tornano a riunirsi per la terza volta in 4 mesi? Cosa pensa dell'ipotesi di una cosidetta "Europa a due velocità"?

In Italia si vota per il rifinanziamento delle missioni militari all'estero. Come si comporterebbe Prodi, se fosse al governo?

Si discute della riforma del sistema pensionistico, uno dei temi chiave di politica economica per tutti i paesi dell'Unione. La Commissione europea presieduta da Prodi, nelle sue "Conclusioni di fine anno", ha citato tra i punti positivi per il nostro paese il progetto di riforma.

Il governo oggi ha definito una proposta conclusiva: 40 anni di contributi, o 60 d'età e 35 di contributi. La cosidetta "quota 95". Rutelli, leader del partito di riferimento di Prodi, poche settimane fa ha proposto un progetto di riforma: "quota 94". La CGIL ha detto no. Prodi cosa pensa?

Questi sono solo alcuni dei temi sul tavolo. Poche settimane fa è stata approvata una legge sulla fecondazione assistita. C'è una riforma della scuola in corso, e la scuola è uno dei temi al centro del dibattito in Europa, Gran Bretagna in testa.

Prodi deve indicare delle scelte. Non è questo il significato di una leadership? Prodi dica cosa pensa, indichi una strada, si spenda per convincere i suoi, gli altri e gli indecisi delle sue ragioni.

parax
19-02-2004, 11:10
Mi sa che hai dimenticato che l'elezioni saranno tra qualche anno e Prodi ad oggi ricopre un altro incarico. Caspisco che l'attuale governo stia alla futta, ma al momento mi pare prematuro parlare di programmi elettorali per le politiche.

flisi71
19-02-2004, 11:35
Originariamente inviato da SaMu
Romano Prodi è il leader della lista unitaria ("Lista per Prodi" appunto) che hanno formato insieme DS, Margherita e SDI per le europee del 2004.
E' il leader e il candidato naturale dell'Ulivo (che comprende anche Verdi e Comunisti Italiani) per le politiche del 2006.
Sarebbe opportuno che dicesse cosa pensa rispetto ad importanti temi della vita politica italiana ed europea, che si dibattono in questi mesi nel nostro paese.
Cosa pensa Prodi riguardo alla riunione tra Gran Bretagna, Francia e Germania, che tornano a riunirsi per la terza volta in 4 mesi? Cosa pensa dell'ipotesi di una cosidetta "Europa a due velocità"?
...


Ecco, questo è un punto che non mi è piaciuto affatto: l'Italia, uno dei paesi fondatori dell'Unione Europea, che non viene coinvolta in riunioni ristrette ai soli pesi massimi dell'unione; ci potranno poi raccontare che era un vertice informale, che non hanno stabilito alcuna linea comune per quanto riguarda le questioni chiave dell'UE quali ad esempio la Costituzione, ma resta l'amarezza.
Il nostro governo non è certo immune da critiche, troppo appiattito sulle posizioni americane e poco europeiste, ma credo che ogni italiano si debba sentire amareggiato da questa iniziativa a tre; ben fa il ministro Frattini a protestare!!
E sarebbe bene che anche Prodi, dall'alto della sua posizione, "consigliasse" i tre a riunioni collegiali, quantomeno allargate ai membri forti, fondatori dell'Unione.

Ciao

Federico

ni.jo
19-02-2004, 11:36
mi sembra di capire che per ora non intende fare campagna elettorale: ha giusto presenziato alla convention per l'Ulivo e ha parlato più di temi europei che di politica interna.
Inizierà forse a farsi sentire per Ottobre.

(AGI) - Bruxelles, 18 feb. - "Un sorriso": questa la reazione di Romano Prodi alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi che dai microfoni di Radio anch'io ha sostenuto che si dovrebbe dimettere da presidente della Commissione europea. Il portavoce della Commissione, Reijo Kemppinen, ha riferito in un briefing che Prodi ha "preso nota che il presidente del Consiglio ha fatto questa dichiarazione in un'intervista e che ieri ha dichiarato di essere candidato alle prossime elezioni europee".
"Il presidente Prodi - ha ricordato il portavoce - non e' candidato ne' alle elezioni europee, ne' a nessuna elezione nazionale. Ha tutta l'intenzione e rimarra' alla guida della Commissione fino alla fine del suo mandato.

Sul vertice a tre non sò cosa ne pensi Prodi, ma io ritengo che sia meglio un europa a due velocità che un europa ferma.

mrmic
19-02-2004, 11:56
Ma non si era già espresso sulle "due velocità" in merito alla mancata approvazione della Costituzione? Mi pare di ricordare che era favorevole, in quanto naturale pensare ad un Europa con paesi dal "peso" diverso, anche ai fini di un accordo sul testo....

tatrat4d
19-02-2004, 12:08
Tranquilli, dal nostro p. di v. quello è un vertice di tre paesi (soprattutto due) che vedono il loro potere decisionale nelle istituzioni europee scendere miseramente in seguito all' allargamento. Per l' immagine che danno è molto meglio mettersi a capo dei paesi nuovi entranti e contrattare da una posizione di forza.
Scomettiamo che da qui a qualche mese gli antichi europeisti (Francia e Germania) diventeranno i più tenaci avversari del processo federativo? Si dimostrerebbe per l' ennesima volta che la politica estera la fanno gli interessi e non gli ideali.
Col vantaggio che almeno così ogni tanto si riesce a capirci qualcosa.

Su Prodi non mi esprimo (per carità di patria) ma pongo una domandina: perchè non si passa anche il Professore al setaccio come si è fatto con il Cavaliere? Eppure candidandosi a guidare il paese è giusto che il corpo elettorale sappia il più possibile di una tale personalità. Almeno così diceva la intellighenzia Rai nella campagna elettorale del 2001 a proposito di Berlusconi. Mi aspetto coerenza.

majin mixxi
19-02-2004, 12:30
Cari amici,
noi abbiamo bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno di noi.
Noi abbiamo bisogno dell’Europa perchè nel mondo di oggi, segnato da una sempre più rapida innovazione tecnologica e scientifica, da dinamiche demografiche cosi’ forti da cambiare il profilo stesso delle nostre società , da mercati sempre più vasti ed uniti, nessuno stato nazionale ha più né le dimensioni nè le capacità per permetterci di cogliere le opportunità e di proteggerci dai rischi che ci stanno davanti. Cinquecento anni fa, i principati e i ducati in cui era divisa l’Italia rifiutarono di unirsi per difendere ciascuno la propria piccola sovranità . Il risultato fu che persero tutti la loro libertà ad opera di conquistatori stranieri.

Noi, gli europei del ventunesimo secolo, non dobbiamo ripetere questo errore. L’Europa, l’Europa geograficamente unita che stiamo creando con l’allargamento, l’Europa politicamente più coesa che dobbiamo realizzare con l’approvazione della nuova Costituzione europea è la dimensione del nostro futuro.

Solo in Europa, con l’Europa, grazie all’Europa potremo perseguire e realizzare il nostro progetto di una società più giusta e più libera. Una società che sappia far sentire e pesare la sua voce su scala mondiale per contribuire al consolidamento della pace, della sicurezza e della stabilità .

Una società che incorpori la protezione dell’ambiente nelle sue politiche e la iscriva come un punto essenziale nel proprio patto con le generazioni del domani.

Una società che consideri l’investimento sull’educazione una priorità assoluta, consapevole del fatto che, in un’epoca nella quale la concorrenza tra le grandi aree del mondo si gioca sulla capacità di innovare, è dall’istruzione che nasce la speranza più¹ concreta per la crescita, per l’occupazione, per il miglioramento delle condizioni di vita di ciascun individuo.

Una società decisa ad onorare il proprio impegno per la protezione dei più deboli, a partire dagli anziani e dai malati, e pronta a riconoscere e a combattere come una vera e propria emergenza le nuove povertà e le nuove diseguaglianze..Una società nella quale il mercato resti lo strumento centrale e la forma organizzativa degli scambi per permettere la creazione della ricchezza indispensabile al sostentamento del nostro modello sociale e, dunque, alla difesa dei più deboli. Ma una società nella quale e nel contempo il mercato sia ben temperato da regole e controlli così da assicurare trasparenza, protezione degli interessi collettivi, legalità . La regolazione e il controllo dei mercati costituiscono una nuova e fondamentale frontiera dell’impegno per la giustizia. Di fronte a mercati e ad operatori che hanno il mondo intero come scenario, si tratta di un impegno che non ha più senso considerare in una prospettiva nazionale e che solo in una dimensione europea può trovare un’espressione utile ed efficace.

Noi, dunque, abbiamo bisogno dell’Europa. Ma anche l’Europa ha bisogno di noi.

Negli ultimi anni e negli ultimi mesi abbiamo visto con sempre maggiore evidenza emergere una visione dell’Europa diversa da quella che abbiamo conosciuto e coltivato con grande passione e con altrettanto grandi risultati negli ultimi cinquant’anni.

Abbiamo visto emergere una visione dell’Europa che contrappone gli interessi nazionali a quelli europei, la fedeltà all’alleanza atlantica alla solidarietà europea, il libero mercato alla coesione sociale e alla certezza del diritto, la democrazia alla pace.

Per questo, per recuperare la forza politica necessaria alla realizzazione dell’Europa che noi vogliamo, ho proposto all’Ulivo, in occasione e nella prospettiva delle prossime elezioni europee, di dar vita ad una lista unitaria di tutti coloro che condividono la medesima idea dell’Europa, la medesima passione per l’Europa. Di tutti coloro che avevano partecipato dell’entusiasmo che aveva accompagnato la fondazione, il lancio ed il successo dell’Ulivo.

Una lista, dunque, che, pur promossa dai partiti dell’Ulivo, sia aperta e capace di coinvolgere partiti, movimenti, associazioni e cittadini intenzionati a reagire con lo strumento dell’unità alla tentazione della divisione. Pronti, per la realizzazione di un grande e condiviso progetto, a dar vita ad un soggetto forte e unitario, rinunciando ad ogni veto e ad ogni diktat in favore di una unità solida e duratura e, per ciò stesso, fondata su regole comuni.

Come in ogni altra competizione elettorale, la dimensione dei consensi che questa lista sarà stata capace di attrarre sarà fondamentale. Il nostro sguardo e le nostre ambizioni, tuttavia, non si possono e non si devono arrestare a questo appuntamento.

Noi guardiamo più alto e più avanti. Per questo non ci possiamo.accontentare della quantità . La qualità del consenso, la qualità della nostra azione comune saranno ancora più¹ importanti. La passione per la nuova Europa, la spinta riformatrice di questa lista devono essere anticipatrici di una coalizione, di un Ulivo tutto riformatore. Di un Ulivo finalmente capace di agire come il soggetto che da troppo tempo aspettiamo.

Questo che siamo chiamati a compiere è un passaggio importante, che non possiamo mancare. Ma è anche un passaggio delicato, non meno complesso di quello che, su scala non più nazionale ma continentale, si trova di fronte l’Unione Europea.

L’Europa è stata sin dall’inizio la nostra stella polare: quando abbiamo dato vita all’Ulivo per rinnovare la politica italiana, quando, con il governo dell’Ulivo, abbiamo condotto il paese ad entrare nell’Europa della moneta unica.

L’Europa, e in particolare l’esperienza accumulata nella costruzione dell’Unione, è ancora la migliore fonte alla quale ispirarsi alla quale ci possiamo ispirare per la costruzione di un soggetto come l’Ulivo che vuole essere unito e plurale, luogo di incontro di partiti e di cittadini. E’, dunque, ricorrendo a termini e a concetti europei che cercherò di illustrare quale sia la mia visione del percorso che possiamo insieme seguire prima nella costruzione della lista unitaria per le elezioni europee e, poi, nell’impegno politico comune che potrà seguire a questo appuntamento elettorale.

Come l’Europa è una unione di Stati e di popoli nella quale hanno spazio, legittimità e riconoscimento le autonomie locali, le parti sociali, i corpi intermedi, così l’Ulivo è chiamato a diventare un’unione di partiti, di movimenti, di associazioni e di cittadini. Come l’Europa è costruita nel duplice segno dell’unità e della diversità , così l’Ulivo dovrà accompagnare alla coesione del soggetto politico unitario la tutela e la valorizzazione delle identità delle sue diverse componenti.

Come l’Unione Europea è un’istituzione che si vuole dare norme di funzionamento che garantiscano una reale capacità di decidere e di agire, così l’Ulivo è un soggetto politico che, senza né veti, né imposizioni, dovrà essere basato su regole condivise, accettate e rispettate che assicurino capacità di decisione ed unità di azione, senza né veti, né imposizioni, nè rischi di paralisi.

Come l’Unione Europea è una famiglia nella quale possono entrare gli Stati europei che rispondano ai requisiti concordemente definiti, sottoscrivano il complesso delle leggi che definiscono il patrimonio normativo comune e accettino la cessione di sovranità che esso comporta, così l’Ulivo è un soggetto politico aperto all’adesione delle forze politiche, dei movimenti, delle associazioni, dei cittadini che condividano una visione riformatrice dell’Europa e che siano pronti a rispettare le regole definite in comune rinunciando, per questo, a parte della propria autonomia.

Come l’Unione è lo spazio di libertà e di giustizia nel quale i cittadini europei si possono muovere tra le frontiere senza dover mostrare il loro passaporto ma conservando e portando con sé i propri diritti, così l’Ulivo sarà l’occasione per la costruzione e l’espressione di una cittadinanza attiva, un luogo dove tutti coloro che si riconoscono nei valori della libertà , della giustizia, della solidarietà si possano incontrare per partecipare ad un progetto comune portando il contributo delle proprie esperienze, delle proprie culture, delle proprie passioni. Come l’Unione Europea è uno spazio di diritto condiviso che - l’abbiamo visto nel caso dell’euro - consente, a coloro che vogliono andare più avanti e più in fretta, di farlo purché restino all’interno del quadro istituzionale comune e purché mantengano sempre aperta la porta agli altri membri della famiglia che si volessero unire a loro in questa cooperazione rafforzata, così l’Ulivo non preclude una collaborazione più stretta o un’unione politicamente ancor più ambiziosa tra quelle forze che vogliano procedere in tale direzione, purché questo avvenga nel quadro e nel rispetto delle norme da tutti condivise e conservando alle altre componenti dell’Ulivo la possibilità di aderire a un tale nucleo più ristretto e coeso.

Questo, per l’appunto, è il senso della lista per l’Europa, la scelta di alcune forze all’interno dell’Ulivo di cogliere un’occasione qualificante per anticipare la costruzione di un soggetto compiutamente unitario e guidato tutto da una cultura riformatrice. Una scelta per dare più forza, in Italia e in Europa, al progetto e ai valori dell’Ulivo, che vuole rispondere alla grande domanda di unità che proviene dai nostri cittadini ed aprire una stagione di impegno collettivo che dovrà svilupparsi nel confronto, sollecitando l’adesione di uomini e donne, movimenti e associazioni.

Un’iniziativa aperta, oggi e in futuro, a chi vorrà associarsi a questo impegno più decisamente unitario e, proprio per questo, rispettosa verso quei partiti che non fossero pronti a condividerla. Tra pochi giorni, il 13 e 14 febbraio, per iniziativa dei partiti e di tutti i cittadini dell’Ulivo che per primi hanno risposto al mio appello a favore della lista unitaria si svolgerà una grande convenzione che darà inizio a questo cammino di unità . Un cammino che continuerà anche attraverso altre iniziative e in questa prospettiva sarò lieto io stesso di partecipare al seminario di riflessione sull’Europa che voi avete intenzione di.organizzare. Rinnovo l’invito a tutti coloro che sono pronti a condividere l’entusiasmante progetto per la costruzione di un’Europa più libera, più giusta e più solidale di partecipare a questo incontro e ad unirsi a chi ha già imboccato la strada della lista unitaria. Mi auguro che le riflessioni che vi ho oggi sottoposto con questo messaggio possano contribuire ad un’unione la più larga e coesa possibile, un’unione nell’Ulivo di tutti coloro che credono nella medesima idea dell’Europa, all’unione in nome dell’Europa di tutto l’Ulivo.

Noi abbiamo bisogno dell’Europa. L’Europa ha bisogno di noi.


Romano Prodi

parax
19-02-2004, 12:36
Originariamente inviato da flisi71
E sarebbe bene che anche Prodi, dall'alto della sua posizione, "consigliasse" i tre a riunioni collegiali, quantomeno allargate ai membri forti, fondatori dell'Unione.


Veramente i membri forti come tu li chiami sono loro, mi sa che un po tutti non hanno bene a mente come è considerata l'Italia all'estero, eppure basterebbe sfogliare i loro giornali, dietro i sorrisi di facciata si celano ben altri sentimenti. Siamo stati tra i fondatori esclusivamente perchè avevamo 50 milioni di abitanti ed un economia in potenziale crescita, il guardian ha diviso l'europa allargata in 3 blocchi, noi non facciamo parte del primo di cui fanno parte coloro che per il guardian sono il vero traino e fino ad oggi hanno dato senza avere, ma del secondo assieme a spagna, polonia, estonia, portogallo, benelux e finlandia, siamo realisti please.

flisi71
19-02-2004, 13:17
Ahimè anche io pensavo a questa "retrocessione" in seconda fascia (in compagnia di paesi che tra l'altro contano poco) , caro parax.
:(
Ieri sera ad 8 e mezzo ho sentito però il ministro Frattini ricordare che noi siamo il 3° paese che offre più fondi di quanti non ne riceva, e dobbiamo far valere questa posizione anche nell'ambito decisionale.
Prima dei perfidi albionici.

Ciao

Federico

parax
19-02-2004, 13:31
Originariamente inviato da flisi71
Ahimè anche io pensavo a questa "retrocessione" in seconda fascia (in compagnia di paesi che tra l'altro contano poco) , caro parax.
:(
Ieri sera ad 8 e mezzo ho sentito però il ministro Frattini ricordare che noi siamo il 3° paese che offre più fondi di quanti non ne riceva, e dobbiamo far valere questa posizione anche nell'ambito decisionale.
Prima dei perfidi albionici.

Ciao

Federico

L'ho sentito anch'io, difatti possiamo dire in modo brutale che ci hanno anche staccato i viveri, che ora sono direzionati verso polonia, spagna, e i nuovi paesi.

cerbert
19-02-2004, 13:59
Originariamente inviato da SaMu
Romano Prodi è il leader della lista unitaria ("Lista per Prodi" appunto) che hanno formato insieme DS, Margherita e SDI per le europee del 2004.

E' il leader e il candidato naturale dell'Ulivo (che comprende anche Verdi e Comunisti Italiani) per le politiche del 2006.

Sarebbe opportuno che dicesse cosa pensa rispetto ad importanti temi della vita politica italiana ed europea, che si dibattono in questi mesi nel nostro paese.

Cosa pensa Prodi riguardo alla riunione tra Gran Bretagna, Francia e Germania, che tornano a riunirsi per la terza volta in 4 mesi? Cosa pensa dell'ipotesi di una cosidetta "Europa a due velocità"?

In Italia si vota per il rifinanziamento delle missioni militari all'estero. Come si comporterebbe Prodi, se fosse al governo?

Si discute della riforma del sistema pensionistico, uno dei temi chiave di politica economica per tutti i paesi dell'Unione. La Commissione europea presieduta da Prodi, nelle sue "Conclusioni di fine anno", ha citato tra i punti positivi per il nostro paese il progetto di riforma.

Il governo oggi ha definito una proposta conclusiva: 40 anni di contributi, o 60 d'età e 35 di contributi. La cosidetta "quota 95". Rutelli, leader del partito di riferimento di Prodi, poche settimane fa ha proposto un progetto di riforma: "quota 94". La CGIL ha detto no. Prodi cosa pensa?

Questi sono solo alcuni dei temi sul tavolo. Poche settimane fa è stata approvata una legge sulla fecondazione assistita. C'è una riforma della scuola in corso, e la scuola è uno dei temi al centro del dibattito in Europa, Gran Bretagna in testa.

Prodi deve indicare delle scelte. Non è questo il significato di una leadership? Prodi dica cosa pensa, indichi una strada, si spenda per convincere i suoi, gli altri e gli indecisi delle sue ragioni.

Stai assumendo, erroneamente, che in un sistema maggioritario, per di più inserito in un contesto politico stagnante come quello italiano, il leader di una (presente o futura) forza di governo debba differenziarsi da un altro.
Se Silvio Berlusconi non fornisce risposte, perchè mai dovrebbe farlo Prodi?
Alle elezioni non si voteranno risposte, si voteranno facce.
:muro: :muro:



Qui stanno convincendo il pubblico a pagare senza scegliere, abbonandosi al satellite e restando tutti a casa, usando il nome di "Repubblica" per tutta un'altra cosa: uno sport che si gioca su una piazza da un balcone, dove uno urla qualcosa e tutti gli altri che ha ragione.
Brutta razza 'sti tizi che in terrazza dirigon con la mazza un gioco in cui s'ammazza chi non si sollazza!
Da un bel pezzo c'è st'andazzo e non prendetemi per pazzo se ipotizzo 'ste compromissioni storiche, ma qui nel nostro Stato il campionato vien giocato solamente da due squadre con le maglie identiche.

Frankye Hi-nrg: "Rap-lamento

ni.jo
19-02-2004, 14:08
Originariamente inviato da cerbert
Stai assumendo, erroneamente, che in un sistema maggioritario, per di più inserito in un contesto politico stagnante come quello italiano, il leader di una (presente o futura) forza di governo debba differenziarsi da un altro.
Se Silvio Berlusconi non fornisce risposte, perchè mai dovrebbe farlo Prodi?
Alle elezioni non si voteranno risposte, si voteranno facce.
:muro: :muro:

secondo me ha solo un pò più di classe, (non che serva tanto impegno) e dato che per ora il suo ruolo è un altro non vuole fare campagna elettorale. :boh:

cerbert
19-02-2004, 14:11
Originariamente inviato da ni.jo
secondo me ha solo un pò più di classe, (non che serva tanto impegno) e dato che per ora il suo ruolo è un altro non vuole fare campagna elettorale. :boh:

Una cosa che comunemente riconosciamo in famiglia è che il centro sinistra è certamente più rispettoso della forma e delle istituzioni.

Fine...

:cry: :muro:

ni.jo
19-02-2004, 14:21
Originariamente inviato da cerbert
Una cosa che comunemente riconosciamo in famiglia è che il centro sinistra è certamente più rispettoso della forma e delle istituzioni.

Fine...

:cry: :muro:

è un eufemismo per dire che gli avversari hanno una gran faccia tosta :Perfido: :D

cerbert
19-02-2004, 14:24
Originariamente inviato da ni.jo
è un eufemismo per dire che gli avversari hanno una gran faccia tosta :Perfido: :D

Questa è la parte positiva dell'eufemismo.
:ciapet:

StefAno Giammarco
19-02-2004, 14:26
Originariamente inviato da cerbert
Una cosa che comunemente riconosciamo in famiglia è che il centro sinistra è certamente più rispettoso della forma e delle istituzioni.

Fine...

:cry: :muro:

Io mi fermerei a forma... le seconde son carne da cannone un po' per tutti :muro:

Bet
19-02-2004, 18:43
Originariamente inviato da StefAno Giammarco
Io mi fermerei a forma... le seconde son carne da cannone un po' per tutti :muro:


già

Raven
19-02-2004, 18:51
... oddio... considerando le ultime sparate del nostro attuale PdC http://www.netabout.it/smile/mrb.gif non mi dispiace affatto che almeno qualcuno se ne stia zitto! :D

Tadde
19-02-2004, 19:12
Comicio a credere che questo signore, e giuro di non esagerare, abbia problemi seri di mente : http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/politica/cdlverifica2/soldirubati/soldirubati.html

HenryTheFirst
19-02-2004, 19:17
Originariamente inviato da Tadde
Comicio a credere che questo signore, e giuro di non esagerare, abbia problemi seri di mente : http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/politica/cdlverifica2/soldirubati/soldirubati.html

Forse hai sbagliato thread: questo è su prodi, sul berlusca ce ne sono altri 3-4 :D

Tadde
19-02-2004, 19:20
Originariamente inviato da HenryTheFirst
Forse hai sbagliato thread: questo è su prodi, sul berlusca ce ne sono altri 3-4 :D

In effetti hai ragione.
Chiedo scusa.