Sturmenstrudel
17-02-2004, 14:32
Ciao, volevo avere delle informazioni sulle possibilità di lavoro nel mondo delle competizioni auto/motociclistiche.
Ovviamente la mia ricerca (ormai lo sanno anche i muri) è orientata verso posizioni da ingegnere.
Quello delle corse è un mondo che mi affascina moltissimo, ma che mi lascia anche molti dubbi.
Primo fra tutti, il lato economico. Immagino si faccia molta leva sulla "passione" del lavoratore, che accetta di lavorare gratis o quasi in nome dell'amore per la squadra. Dovrebbe esserci quindi il rischio che uno venga sfruttato e sottopagato per i lavori più pallosi (tipo stare tutto il giorno a disegnare i pezzi al cad)...
Secondo, l'aspetto formativo del lavoro. Da estraneo, lo giudico un settore in cui si può lavorare da giovani, ma non per tutta la vita. Non vorrei che dopo qualche anno di lavoro uno si ritrovi con un pugno di mosche in mano.
Terzo, la possibilità di fare carriera. Come in tutte le cose, uno deve fare gavetta, il che significa partire dalle serie minori. Ci sono possibilità di "passare di categoria", per raggiungere nella migliore delle ipotesi i mondiali di F1 e motoGP, oppure quasi al 100% chi comincia in basso ci resta?
Sono domande un po' del cavolo, me ne rendo conto. Ma vorrei capire, sintetizzando ed estremizzando, se è un mercato "vivo" oppure un suicidio professionale...
Ovviamente la mia ricerca (ormai lo sanno anche i muri) è orientata verso posizioni da ingegnere.
Quello delle corse è un mondo che mi affascina moltissimo, ma che mi lascia anche molti dubbi.
Primo fra tutti, il lato economico. Immagino si faccia molta leva sulla "passione" del lavoratore, che accetta di lavorare gratis o quasi in nome dell'amore per la squadra. Dovrebbe esserci quindi il rischio che uno venga sfruttato e sottopagato per i lavori più pallosi (tipo stare tutto il giorno a disegnare i pezzi al cad)...
Secondo, l'aspetto formativo del lavoro. Da estraneo, lo giudico un settore in cui si può lavorare da giovani, ma non per tutta la vita. Non vorrei che dopo qualche anno di lavoro uno si ritrovi con un pugno di mosche in mano.
Terzo, la possibilità di fare carriera. Come in tutte le cose, uno deve fare gavetta, il che significa partire dalle serie minori. Ci sono possibilità di "passare di categoria", per raggiungere nella migliore delle ipotesi i mondiali di F1 e motoGP, oppure quasi al 100% chi comincia in basso ci resta?
Sono domande un po' del cavolo, me ne rendo conto. Ma vorrei capire, sintetizzando ed estremizzando, se è un mercato "vivo" oppure un suicidio professionale...