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View Full Version : siete per la pena di morte?


SwissRe
11-02-2004, 12:05
è un sondaggio spinoso...

Arësius
11-02-2004, 12:08
no, perché in caso di errore non c'è rimedio o risarcimento.

no, perché potrebbe esserne fatto un uso strumentale.

boeder redeob
11-02-2004, 12:09
Originariamente inviato da Arësius
no, perché in caso di errore non c'è rimedio o risarcimento.

no, perché potrebbe esserne fatto un uso strumentale.

quoto

muso
11-02-2004, 12:09
Di spinoso c'è poco.
Qui vincerà sicuramente eil NO.
E per fortuna

Ser21
11-02-2004, 12:11
Ho votato No ma solo se come alternativa alla pena di morte c'è una vera condanna di ergastolo a vita senza sconti di pena di alcun tipo.

Belzebub
11-02-2004, 12:12
Argomento già discusso, ma che è sempre bene riprendere.... prevedo faville.

Come ho già detto una volta:

sono contrario alla pena di morte, ed ucciderei chi è a favore

:D

Blindman
11-02-2004, 12:12
In un mondo perfetto (e già è un controsenso perchè in un mondo perfetto non dovrebbe verificarsi la necessità di una simile misura) e per determinati crimini si...

Non essendo un mondo perfetto, NO

L4OA
11-02-2004, 12:14


non in base a delle prove ma in flagranza di reato e per certi reati...
alla fine i casi sarebbero molto pochi..
e non sarebbe un deterrente.. solo per eliminare un pò di feccia accertata...
perchè devo pagargli vitto e alloggio in prigione con le mie tasse??

GioFX
11-02-2004, 12:15
NO, perchè è inumano che lo Stato possa decidere della vita delle persone, e perchè dovrebbe esistere un diritto che promuova la pena come espiazione delle proprie colpe e la riabilitazione del condannato.

SwissRe
11-02-2004, 12:15
Originariamente inviato da L4OA


non in base a delle prove ma in flagranza di reato e per certi reati...
alla fine i casi sarebbero molto pochi..
e non sarebbe un deterrente.. solo per eliminare un pò di feccia accertata...
perchè devo pagargli vitto e alloggio in prigione con le mie tasse??


GRANDISSIMO!!! ti sei espresso esattamente come avrei fatto io!

Blindman
11-02-2004, 12:16
Originariamente inviato da L4OA


non in base a delle prove ma in flagranza di reato e per certi reati...
alla fine i casi sarebbero molto pochi..
e non sarebbe un deterrente.. solo per eliminare un pò di feccia accertata...
perchè devo pagargli vitto e alloggio in prigione con le mie tasse??


Ecco hai espresso 100 volte meglio quello che volevo dire io :)

Frank1962
11-02-2004, 12:18
Originariamente inviato da Blindman
In un mondo perfetto (e già è un controsenso perchè in un mondo perfetto non dovrebbe verificarsi la necessità di una simile misura) e per determinati crimini si...

Non essendo un mondo perfetto, NO
...se fosse un mondo perfetto non ci sarebbe bisogno della pena di morte :rolleyes:

cmq sono ovviamente CONTRO la pena di morte!

Blindman
11-02-2004, 12:19
Originariamente inviato da Frank1962
...se fosse un mondo perfetto non ci sarebbe bisogno della pena di morte :rolleyes:



guarda che l'ho scritto ;)

Frank1962
11-02-2004, 12:20
Originariamente inviato da Blindman
guarda che l'ho scritto ;)
...io salto le parentesi


























:cry: :asd:

Blindman
11-02-2004, 12:21
Originariamente inviato da Frank1962
...io salto le parentesi

:cry: :asd:

:D

FastFreddy
11-02-2004, 12:22
La pena di morte è un paradosso: punisci un omicidio con un altro omicidio!

SPhinX
11-02-2004, 12:24
Io sarei di + per i lavori forzati al massimo........però oer certi tipi di reato quando si ha la certezza della colpevolezza beh non sarei contrario!

Arësius
11-02-2004, 12:26
Originariamente inviato da FastFreddy
La pena di morte è un paradosso: punisci un omicidio con un altro omicidio!

certo che per un pedofilo non sarebbe una cattiva idea. anche se si è limitato a seviziare il bambino senza ucciderlo.

lnessuno
11-02-2004, 12:27
lavori forzati PESANTI a vita per i reati più gravi, lavori forzati di altro genere per i reati meno gravi

altrimenti rimangono solo dei pesi per la società...

Amu_rg550
11-02-2004, 12:29
assolutamente no. la pena di morte è la sconfitta dell'esser uomini civili. molto meglio la certezza della pena detentiva al posto di ciò che accade oggi: sei stato condannato a 10 anni? te i fai dal primo all'ultimo giorno.

Harvester
11-02-2004, 12:32
manca la voce: dipende.

io cmq voto questa

Zebiwe
11-02-2004, 12:41
Si.
Quando si è dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che l'imputato è un animale perchè devo mantenerlo? Garantire a un animale un livello minimo di vitto e assistenza medica che, probabilmente, alcuni onesti cittadini non riescono a raggiungere, mi pare non corretto.

Arësius
11-02-2004, 12:49
Originariamente inviato da Harvester
manca la voce: dipende.

io cmq voto questa

manca perché è un SI.

Arësius
11-02-2004, 12:50
Originariamente inviato da Zebiwe
Si.
Quando si è dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che l'imputato è un animale perchè devo mantenerlo? Garantire a un animale un livello minimo di vitto e assistenza medica che, probabilmente, alcuni onesti cittadini non riescono a raggiungere, mi pare non corretto.

la corrente costa :asd:

meglio i lavori forzati.

sHoWeR
11-02-2004, 12:52
Si, le motivazioni sono quelle di Zebiwe.
Ciao

davidirro
11-02-2004, 12:55
Originariamente inviato da Zebiwe
Si.
Quando si è dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che l'imputato è un animale perchè devo mantenerlo? Garantire a un animale un livello minimo di vitto e assistenza medica che, probabilmente, alcuni onesti cittadini non riescono a raggiungere, mi pare non corretto.

Quoto, riquoto, straquoto! La dignità di essere umano va meritata, ci sono azioni con cui rinunci a questo grande dono.

CappelloPower
11-02-2004, 12:56
Meglio un colpevole libero che un innocente morto. Tra l'altro, non capisco come si possa rimanere a cuor leggero pensando di mandare a morte qualcuno perchè una giuria di suoi pari ha stabilito oltre ogni ragionevole dubbio che è colpevole. Oltre ogni ragionevole dubbio? Io credo che chi viene mandato a morire qualche dubbio lo abbia ancora. E siccome non si può accettare che anche una sola volta un innocente venga messo per errore a morte perchè una giuria, sbagliando, ha provato oltre ogni ragionevole dubbio che è colpevole, la pena di morte smette di essere un'opzione. Le pene detentive hanno come scopo l'allontanamento del colpevole dalla società "civile" (cui potrebbe arrecare danno come ha già fatto) e la riabilitazione del soggetto. Se in alcuni casi particolari come quelli dei "pazzi" si ritiene che non possa esserci riabilitazione, con che straccio di motivo li si può uccidere? I nazisti uccidevano i pazzi (e non solo, ovviamente). Noi siamo civili, dobbiamo esserlo, quindi non è nemmeno lontanamente contemplabile che uno stato si trovi a decidere della morte di qualche individuo.

Pene certe e giustizia rapida, questo è il fine da perseguire. Ove possibile, riabilitazione e reinserimento in società. Qualora ciò non sia possibile, detenzione a vita e lavori utili alla società (ci sono tante cose che, senza ricorrere a metodi da schiavitù, potrebbero essere gestite tramite la popolazione carceraria).

Visto il mondo in cui viviamo, non mi sembra un onere così gravoso il "mantenere" un carcerato (ricordando inoltre che, come ho detto, si renderebbero utili). Diamo miliardi a quattro tizi per dare calci ad un pallone, i nostri politici rubano e noi li eleggiamo, sborsiamo quattrini a destra e a manca, non ha senso iniziare a fare economia ammazzando i carcerati, è inumano e stupido, è una ripicca da deboli.

Pene certe, riabilitazione, lavoro utile alla società. Questa è civiltà.

Saluti,

CappelloPower (fiero, per queste ragioni, di non vivere in certi stati americani)

*ReSta*
11-02-2004, 13:00
lo scopo delle pene è pagare i propri errori per non commetterne mai più (in teoria): la pena di morte non ha senso.

Negli stati uniti hanno il coraggio di condannare dei 17enni che sì e no sapevano quello che facevano: col passare del tempo molti capiscono il gesto, ma per la legge sono cmq irrecuperabili.

VICK
11-02-2004, 13:03
chiedo scusa ma qui ........ si parla di ragionevoli dubbi
e tutti state a dire che c'è sempre la possibilità che un giudizio della magistratura possa contenere errori
allora secondo questo ragionamento sasrebbe ingiusto anche l'ergastolo ed anche un solo giorno di galera imho
la base di partenza del ragionamento deve per forza essere che ci fidiamo delle decisioni prese dalle giurie altrimenti è inutile discutere

io invece vi faccio un'altra domanda
ma perchè bisogna avere paura della pena di morte ?
guardate che non è normale che si uccidano le persone (intendo gli omicidi) ma noi siamo tanto garantisti che ci preoccupiamo di evitare pene definitive per chi dovesse commettere un reato del genere in futuro
secondo me siamo al paradosso

evviva la pena di morte

CappelloPower
11-02-2004, 13:05
Originariamente inviato da VICK
chiedo scusa ma qui ........ si parla di ragionevoli dubbi
e tutti state a dire che c'è sempre la possibilità che un giudizio della magistratura possa contenere errori
allora secondo questo ragionamento sasrebbe ingiusto anche l'ergastolo

Un ergastolano lo puoi liberare e risarcire, se la condanna era ingiusta. Un morto non lo puoi resuscitare.

Saluti,

CappelloPower

VICK
11-02-2004, 13:05
Originariamente inviato da *ReSta*
lo scopo delle pene è pagare i propri errori per non commetterne mai più (in teoria): la pena di morte non ha senso.

Negli stati uniti hanno il coraggio di condannare dei 17enni che sì e no sapevano quello che facevano: col passare del tempo molti capiscono il gesto, ma per la legge sono cmq irrecuperabili.

le prigioni non sono istituti di riabilitazione ma istituti di detenzione che è diverso
cosa vuoi riabilitare ad uno che sevizia bambini o che ritiene sia normale farsi giustizia ammazzando chi gli ha fatto un torto ?

eriol
11-02-2004, 13:06
Originariamente inviato da Arësius
no, perché in caso di errore non c'è rimedio o risarcimento.

no, perché potrebbe esserne fatto un uso strumentale.



quoto anche io!

Giovamas
11-02-2004, 13:07
Io sono per il si. Per i reati più atroci come violenze sui bambini. Chi fa queste cose mica è un uomo per me.

VICK
11-02-2004, 13:07
Originariamente inviato da CappelloPower
Un ergastolano lo puoi liberare e risarcire, se la condanna era ingiusta. Un morto non lo puoi resuscitare.

Saluti,

CappelloPower

ripeto è un paradosso preoccuparsi di che fine farà un criminale omicida

riterrei giusto invece se mi dicessi che bisogna battersi per avere delle sentenze più giuste e corrette

*****-
11-02-2004, 13:09
perchè usare la morte????????

LA VITA é UNANON SI SPECA :grrr:

aracnox
11-02-2004, 13:09
Originariamente inviato da Belzebub
Argomento già discusso, ma che è sempre bene riprendere.... prevedo faville.

Come ho già detto una volta:

sono contrario alla pena di morte, ed ucciderei chi è a favore

:D

io gli farei fare solo attività utili alla collettività.... ovviamente a gratis...

mixkey3
11-02-2004, 13:12
Sono contrario.
Mi sembra qualche cosa di arcaico, di lontano nei tempi.
Infatti non mi stupisco che sia applicata in nazioni arretrate ma in nazioni all'avanguardia andrebbero trovate soluzioni alternative.
Mi stupisco di trovarla in Giappone e negli USA anche se in questa nazione il concetto della pena capitale e' radicata nel pensiero comune e non credo che vi rinuncino facilmente.
Negli USA le condanne vengono applicate tenendo conto della pericolosita' sociale del soggetto in una nazione con un tasso di criminalita' elevato.
Detto questo comunque solo una piccola percentuale degli autori di omicidio viene condannata a morte.
Comunque resto contrario.

CYRANO
11-02-2004, 13:13
Originariamente inviato da VICK
ripeto è un paradosso preoccuparsi di che fine farà un criminale omicida

riterrei giusto invece se mi dicessi che bisogna battersi per avere delle sentenze più giuste e corrette

Poniamo che viene mandato a morte Mr. X
E dopo 1 anno un giornalista rivede le indagini ecc ecc , riapre il caso , fa la prova del Dna ( non fatta durante il processo ) e si scopre che Mr.X era innocente.
Te che fai?



Ciaozzz

Giovamas
11-02-2004, 13:15
Originariamente inviato da Belzebub

sono contrario alla pena di morte, ed ucciderei chi è a favore

:D

Chiedilo ai genitori di quella ragazza stuprata ed uccisa sulla Maiella da quel pastore macedone. Il tizio è in galera a spese dello stato.

Harvester
11-02-2004, 13:18
Originariamente inviato da Arësius
manca perché è un SI.


se la domanda fosse stata posta così:

c'è almeno un caso nel quale reputereste giutificata la pena di morte??

allora ti darei regione, ma non è questa. quindi confermo quello che ho risposto.

SaMu
11-02-2004, 13:19
No.

Principalmente per una motivazione di sensibilità personale e religiosa.

Mentre trovo poco convincenti o del tutto senza senso la maggior parte dei motivi generalmente sostenuti da chi manifesta contro la pena di morte.

Willyyyy
11-02-2004, 13:22
no.
1)Si diventerebbe uguali all'assassino.
2)Non è una punizione ma molto spesso una liberazione. Meglio tenerli in carcere a vita.

Willyyyy
11-02-2004, 13:26
Originariamente inviato da Zebiwe
Garantire a un animale un livello minimo di vitto e assistenza medica che, probabilmente, alcuni onesti cittadini non riescono a raggiungere, mi pare non corretto.

Non concordo. Non pensare che il carcere è un Hotel a 4 stelle pagato dallo stato.
La pena di morte è irrazionale. In pratica occhio per occhio, dente per dente.......

Maury
11-02-2004, 13:27
SI, in alcuni casi e con prove certe.

Ad esempio per l'uomo che in America ha rapito una ragazzina (visto dalla telecamere) e l'ha uccisa pena di morte immediata senza processo :)

mixkey3
11-02-2004, 13:28
Originariamente inviato da Giovamas
Chiedilo ai genitori di quella ragazza stuprata ed uccisa sulla Maiella da quel pastore macedone. Il tizio è in galera a spese dello stato.

Hai toccato il nocciolo della questione. Questi casi mi fanno desiderare che l'assassino sia messo a morte ma pensando razionalmente non riesco a sostenere quello che dal punto di vista emotivo desidererei.
Ripeto, piu' che crudele la pena di morte mi sembra un retaggio di altri tempi.
Anche se non piango e non faccio manifestazioni quando un condannato viene messo a morte resto contrario.
Ciao

Arësius
11-02-2004, 13:30
Originariamente inviato da Harvester
se la domanda fosse stata posta così:

c'è almeno un caso nel quale reputereste giutificata la pena di morte??

allora ti darei regione, ma non è questa. quindi confermo quello che ho risposto.


ma lui non ha chiesto quali sarebbero i casi in cui la troveresti giustificata: a lui interessa se tu troveresti un modo per giustificarla!

Willyyyy
11-02-2004, 13:30
Originariamente inviato da Giovamas
Io sono per il si. Per i reati più atroci come violenze sui bambini. Chi fa queste cose mica è un uomo per me.


non è un uomo neanche per me.....ma con la pena di morte si diventa i carnefici dei carnefici.......Ricordate che l'uomo non è Dio in terra...non DEVE decidere della vita o della morte altrui.
Tantomeno lo deve fare una istituzione quale lo Stato....
chi uccide va punito e severamente; allontanato dalla società ma non ucciso...

LightIntoDarkness
11-02-2004, 13:31
No, decisamente.

E'una cosa ipocrita e senza senso, oltre che ingiusta e superficiale...basta allargare un po'la visuale rispetto al fatto da "punire".

LightIntoDarkness
11-02-2004, 13:33
Originariamente inviato da Willyyyy
non è un uomo neanche per me.....ma con la pena di morte si diventa i carnefici dei carnefici.......Ricordate che l'uomo non è Dio in terra...non DEVE decidere della vita o della morte altrui.
Tantomeno lo deve fare una istituzione quale lo Stato....
chi uccide va punito e severamente; allontanato dalla società ma non ucciso...
Sottosrcrivo: "Nessuno tocchi Caino" (http://www.nessunotocchicaino.it/) .

Masamune
11-02-2004, 13:36
io legalizzerei le vendette trasversali o la legge del tallione.

il problema + grave sapete qual'è???? è che comunque alla forca ci finerebbere solo ed esclusivamente i poveracci. i riccastri e i potenti ne sarebbero esenti. (vi ricordate o.j. simpson, tanto per fare un esempio????)

Giovamas
11-02-2004, 13:40
Originariamente inviato da Willyyyy
non è un uomo neanche per me.....ma con la pena di morte si diventa i carnefici dei carnefici.......Ricordate che l'uomo non è Dio in terra...non DEVE decidere della vita o della morte altrui.
Tantomeno lo deve fare una istituzione quale lo Stato....
chi uccide va punito e severamente; allontanato dalla società ma non ucciso...
forse non hai tutti i torti. Se ci fosse il carcere a vita duro costringendo queste "persone" a passare decine di anni con i loro rimorsi....ma non è così. Almeno da noi. Io penso che la pena di morte possa essere vista come un deterrente. ma a volte concordo il rimedio può essere peggiore del male. ma allora che fare? non ci sono molte scelte

*ReSta*
11-02-2004, 13:45
Originariamente inviato da VICK
le prigioni non sono istituti di riabilitazione ma istituti di detenzione che è diverso
cosa vuoi riabilitare ad uno che sevizia bambini o che ritiene sia normale farsi giustizia ammazzando chi gli ha fatto un torto ?

Ma scusa tu non saresti contento di sapere che un pedofilo o un assassino stanno pagando il loro torto spezzandosi la schiena di lavoro per una 30ina di anni??

Quando saranno usciti vedrai che non si azzarderanno più a fare quello che hanno fatto. Il problema sta proprio nel semplice chiudere a chiave la gente: non ha senso!! La semplice privazione della libertà non è sufficiente per alcuni reati: è per questo che anche se la pena dura svariati anni serve a poco e magari peggiora le cose.

Con un reato si causa un danno alla società e va risarcito in modo efficace: la gente chiusa nelle celle non produce niente e nemmeno ad ammazzare qualcuno guadagni niente.

Se io ti rompo qualcosa tu vuoi i soldi indietro: una pena dovrebbe essere un risarcimento.

CappelloPower
11-02-2004, 13:47
Originariamente inviato da Giovamas
Io penso che la pena di morte possa essere vista come un deterrente. ma a volte concordo il rimedio può essere peggiore del male. ma allora che fare? non ci sono molte scelte

L'america però ci dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che non è un deterrente. Quindi: se non è giusta (perchè non rispecchia i canoni di giustizia e civiltà cui la società deve ispirarsi) e non è nemmeno un deterrente (come ampiamente dimostrato dall'america), la via d'uscita è pretendere pene certe, riabilitazione (per chi ne può usufruire) e lavori di pubblica utilità.

Saluti,

CappelloPower

P.S. Sarò ripetitivo, ma è una proposta concreta e perfettamente attuabile, in linea con ciò che dovrebbe essere una società civile e che, nei limiti del possibile, accontenta tutti.

Giovamas
11-02-2004, 13:53
Riabilitazione e lavori di pubblica utilità d'accordo. Mica deve essere punito con la morte chi ruba o anche chi compie rapine. Io sono per la pena di morte per gli stupratori assassini o pedofili. Questi "animali" (senza offesa per quelli veri) non hanno diritto per me di riabilitarsi. Magari una vita di carcere duro e qui concordo con CappelloPower può essere vista come alternativa. Ma che non sia a spese dello stato.
Ciao

davidirro
11-02-2004, 13:53
Originariamente inviato da Willyyyy
non è un uomo neanche per me.....ma con la pena di morte si diventa i carnefici dei carnefici.......Ricordate che l'uomo non è Dio in terra...non DEVE decidere della vita o della morte altrui.
Tantomeno lo deve fare una istituzione quale lo Stato....
chi uccide va punito e severamente; allontanato dalla società ma non ucciso...

Ma se non è un uomo neanche per te, che problema ti fai? Quanti porci vengono sgozzati ogni giorno solo per fare salami? :D

Detto questo: in Dio si può credere o meno, ma sulla terra il potere è in mano agli uomini che hanno tutto il diritto di organizzarlo come meglio credono. La storia ci ha condotti in questa situazione, in cui gli uomini delegano allo stato il potere collettivo. Benissimo, finchè sarà così, lo stato avrà il compito e l'autorità di decidere quali sono i diritti e quali i doveri, cosa è giusto e cosa no, e come condannare chi non rispetta le regole. E lo stato non ne deve rendere conto a nessuno, se non alla nazione che rappresenta; tantomeno a Dio... Lo stato è ben al di sopra. (e per fortuna, se no con che diritto condanneremmo un integralista chiamandolo terrorista?)

5m0k1nG
11-02-2004, 13:59
SI ma solo in determinate circostanze, se avessi aggiunto altre opzioni sarebbe stato possibile esprimere meglio i propri pareri nella votazione:)

CappelloPower
11-02-2004, 14:01
Originariamente inviato da Giovamas
Magari una vita di carcere duro e qui concordo con CappelloPower può essere vista come alternativa. Ma che non sia a spese dello stato.
Ciao

Io però non ho parlato solo di carcere d'uro ma anche di lavori di pubblica utilità. Ci sono cantieri stradali da finire e chiudere, lavori che nessuno vuole più fare, paesi terremotati da rimettere in piedi: di personale ce n'è sempre bisogno, quindi perchè non sfruttare chi deve di fatto risarcire la società? Se poi, oltre al carcere ed al lavoro, il soggetto è in condizione di redimersi e rientrare nella società, l'utilità della pena è completa. E questo deve valere per tutti, ladri o stupratori che siano. Chi potrà essere rimesso in libertà pagherà il suo debito col carcere e col lavoro, poi, riabilitatosi, ridiverrà un uomo libero. Chi non potrà essere messo in libertà, pagherà a vita con il carcere ed il lavoro. I suoi costi di gestione saranno ammortizzati dal suo lavoro e la società otterrà un risarcimento tangibile senza per questo ammazzare nessuno. E sarà una società protetta, perchè le pene dovranno essere certe e chi è per la società un pericolo verrà da essa mantenuto a distanza. Senza versare altro sangue.

Saluti,

CappelloPower

Cemb
11-02-2004, 14:15
CappelloPower, hai già risposto con tutte le argomentazioni più razionali e condivisibili! ;)

e hanno già citato "nessuno tocchi Caino" (che non vorei dire vaccate, ma per chi si professa cristiano dovrebbe avere valore, visto che non è stata detta a caso da qualcuno a caso..)

Da sempre contrario alla pena di morte, forse anche a causa di una amica di Amnesty (ringrazio di essere stato sensibilizzato sul tema!).

Comunque il punto è sempre lo stesso, dai tempi del "de' delitti e delle pene". Non serve come deterrente, la vedo come un occhio per occhio dente per dente, non ritengo che un uomo possa arrogarsi il diritto di privare della vita un altro, benchè colpevole oltre ogni ragionevole dubbio di omicidio. Un boia o un giudice che condanna a morte per me sono omicidi (per quanto rispettabili).

E ora crocifiggetemi pure! ;)

comunque pensavo (speravo) ci fossero più contrari sul forum! byez!

dataman
11-02-2004, 14:20
Assolutamente contrario.

Però vorrei vivere in uno Stato dove esiste certezza della pena (cosa che purtroppo non è :( :mad: )

Giovamas
11-02-2004, 14:30
Originariamente inviato da Cemb
E ora crocifiggetemi pure! ;)
byez!
E perchè? E' sempre bello parlare con persone intelligenti come ci sono in questo 3d che la pensano diversamente da me. Io ho la ragazza simpatizzante di Amnesty e spesso ne discutiamo. Per me chi compie un delitto così orribile come uno stupro o un assassinio di un bimbo prima o poi ci ricade. Come fare ad isolarlo dalla società per cui è un pericolo?

LightIntoDarkness
11-02-2004, 14:34
Originariamente inviato da Giovamas
<cut>
Io sono per la pena di morte per gli stupratori assassini o pedofili. Questi "animali" (senza offesa per quelli veri) non hanno diritto per me di riabilitarsi. <cut>

Vedi, il problema è che non posso io negare l'umanità di una persona.
Anche un pedofilo è un uomo, anche un omicida.
So che se uccidesse un mio caro quasi sicuramente non riuscirei a pensarla così... ma ciò che è giusto è giusto cmq, e la mia fede mi dice che anche quell'uomo è a immagine e somiglianza di Dio, e non spetta a me ne a nessun uomo giudicare il mistero che è la sua vita. Solo a Dio.

CappelloPower
11-02-2004, 14:37
Originariamente inviato da Giovamas
Come fare ad isolarlo dalla società per cui è un pericolo?

Pena certa, riabilitazione, lavoro per risarcire la società.
Non può essere riabilitato? Ergastolo e lavoro, per risarcire la società e ammortizzare le spese del suo mantenimento.

Saluti,

CappelloPower

Fratello Cadfael
11-02-2004, 14:45
No! La vita è sacra (anche quella di un criminale). Non serve come deterrente (U.S. docet).
Qualcuno dice: "Come fare ad isolarlo dalla società per cui è un pericolo?"; questo è un problema, ma ucciderlo non può essere l'unica soluzione.
E, come ricordava anche Cappello, se la discriminante è l'assenza di ogni possibilità di recupero e reinserimento, allora tanto vale uccidere gli handicappati mentali come facevano i nazisti...

SaMu
11-02-2004, 16:24
Originariamente inviato da CappelloPower
(perchè non rispecchia i canoni di giustizia e civiltà cui la società deve ispirarsi)

in linea con ciò che dovrebbe essere una società civile

Posso chiederti chi stabilisce i canoni di giustizia e civiltà cui la società -deve- ispirarsi?


p.s.ho già detto la mia sull'argomento in topic nel post sopra

simone17
11-02-2004, 16:34
Assolutamente contrario: nessun uomo può arrogarsi il diritto/potere di togliere la vita ad un altro uomo, per nessun motivo, neppure il più grave.

5m0k1nG
11-02-2004, 16:53
Originariamente inviato da simone17
Assolutamente contrario: nessun uomo può arrogarsi il diritto/potere di togliere la vita ad un altro uomo, per nessun motivo, neppure il più grave.
chi fa stragi internazionali o attentati ha il diritto di vivere?
secondo me no

anonimizzato
11-02-2004, 17:00
Originariamente inviato da L4OA


non in base a delle prove ma in flagranza di reato e per certi reati...
alla fine i casi sarebbero molto pochi..
e non sarebbe un deterrente.. solo per eliminare un pò di feccia accertata...
perchè devo pagargli vitto e alloggio in prigione con le mie tasse??

Negli Stati Uniti se non ricordo male sapevo che l'esecuzione in sè costava qualcosa come 1 milione di dollari o cmq molto di più che "mantenere" all'ergastolo un condannato.

Ho votato NO e sono convinto che la pena di morte sia una barbarie nonchè assolutamente inefficacie dal punto di vista della deterrenza dato che negli USA (esempio) vi è cmq uno dei più alti indici di omicidi al mondo.

Lord Archimonde
11-02-2004, 17:00
La pena di morte e' la naturale consequenza in una civilta' ottusa come per e sempio gli USA.
I lavori forzati a vita per certi reati OK
Sostenere la pena di morte per non voler mantenere i condannati e' un'affermazione piuttosto strumentale (quanto credete che incidano sul bilancio di uno Stato?)

Bet
11-02-2004, 17:04
Originariamente inviato da SaMu
No.

Principalmente per una motivazione di sensibilità personale e religiosa.

Mentre trovo poco convincenti o del tutto senza senso la maggior parte dei motivi generalmente sostenuti da chi manifesta contro la pena di morte.

idem

CappelloPower
11-02-2004, 17:08
Originariamente inviato da SaMu
Posso chiederti chi stabilisce i canoni di giustizia e civiltà cui la società -deve- ispirarsi?

Quello che chiamiamo buon senso, che poi è senso comune. Come tale può essere quindi preso a modello e descrivere, a grandi linee e sulla base dell'esperienza, ciò che idealmente dovrebbe essere una società giusta e civile. Non siamo una società che punta all'autodistruzione e siccome la pena capitale ha fallito ovunque come deterrente (io cito l'america ma di esempi ce ne sono tanti), il buon senso ci dice che è un'altra la direzione da prendere.

Saluti,

CappelloPower

Rott
11-02-2004, 17:10
Sono favorevole... sempre che non la si possa sostituire con la cara e vecchia tortura.. ma di quella che dopo poco ti implorano di morire.
:O

SaMu
11-02-2004, 17:16
Originariamente inviato da CappelloPower
Quello che chiamiamo buon senso, che poi è senso comune.

Scusami se non capisco e sono curioso, ma voglio approfondire.:p

Chi è il soggetto di "chiamiamo"? A chi è comune, il senso?

CappelloPower
11-02-2004, 17:29
Originariamente inviato da SaMu
Scusami se non capisco e sono curioso, ma voglio approfondire.:p

Chi è il soggetto di "chiamiamo"? A chi è comune, il senso?

Io e te, seppur diversi, sappiamo entrambi che non è giusto sedersi sull'unico posto libero in autobus e lasciare in piedi la "classica" vecchietta, no? Ecco, quello è buon senso (o senso comune di ciò che è più giusto per tutti). Il buon senso dice che la cosa non si fa perchè sbagliata. Poi, in questo caso specifico, un educato fa sedere la vecchietta (e da retta al buon senso), un maleducato rimane seduto e se ne sbatte le balle di vecchietta e buon senso comune. :)

Nel caso della pena di morte, imho, il buon senso ci dice che i frutti di tale misura drastica non si sono visti e che quindi è ragionevolmente più vantaggioso per tutti muoverci in una direzione diversa; ad esempio quella da me proposta prima, visto che in tal modo non ci macchieremmo di colpe simili a quelle di coloro che riteniamo "colpevoli" e risarciremmo in maniera tangibile la società (e quindi anche chi ha sofferto per le colpe dei soggetti di cui sopra).

Saluti,

CappelloPower

deggungombo
11-02-2004, 17:50
sono schizofrenico!!!

razionalmente: non metto in discussione il diritto alla vita!!!!!

istintivamente: ucciderei con le mie mani l'uomo che stupra la mia figlioletta!!!

un'istituzione dovrebbe agire razionalmente!

Jaguar64bit
11-02-2004, 17:53
Sarei favorevole se la giustizia fosse una macchina perfetta , visto che non lo e' , sono contrario.

CYRANO
11-02-2004, 17:56
Originariamente inviato da Rott
Sono favorevole... sempre che non la si possa sostituire con la cara e vecchia tortura.. ma di quella che dopo poco ti implorano di morire.
:O

Non ti facevo così assetata di sangue!!!
:O





Ciaozzz

Ewigen
11-02-2004, 17:59
Originariamente inviato da SaMu
No.

Principalmente per una motivazione di sensibilità personale e religiosa.

Mentre trovo poco convincenti o del tutto senza senso la maggior parte dei motivi generalmente sostenuti da chi manifesta contro la pena di morte.

quoto

speck
11-02-2004, 18:04
naturalmente non ci devono essere dubbi !

Tipo i pedodifili o per efferati delitti tipo i serial kiler (come quelli che mangiava le persone) o chi rapisce e uccide i bambini come il tipo in Usa di poche settimane fà ripreso dalle telecamere che ha uccisa la ragazzina ! Se è lui ci deve andare e senza pensarci due volte !

CIAO ENRICO

henrybukowski
11-02-2004, 18:10
che triste... è incredibile il numero dei favorevoli.... :(

Mulder
11-02-2004, 18:19
Nei casi certi e in certi casi sì.
e non parlatemi di pene certe e riabilitazione, chi di voi si fiderebbe di uno che magari ha stuprato e ucciso dei bambini e che dopo 15/20 anni fosse libero e abitasse vicino a voi?
Certo la situazione non è delle più semplici e ci sarebbe da fare dei distinguo tra tipi di omicidi, non mi sentirei di condannare a morte uno che magari durante una lite da un pugno a un altro che picchia la testa sul marciapiede e ci resta, li l'ergastolo e la famosa riabilitazione sarebbe ben più giusta.

HenryTheFirst
11-02-2004, 18:26
Contrario sia per motivi religiosi (la vita umana è sacra) sia perchè non lo ritengo un deterrente efficace, sia perchè ho la personale convinzione che chi commette certi crimini o ha vissuto esperienze traumatiche (magari non evidenti, vedi figlio di buona famiglia ecc ecc, che però è sempre stato abbandonato a se stesso) o è un malato di testa o è nato e cresciuto in ambiti socio-culturali di un certo tipo. In ogni caso è gente che merita compassione, va "emarginata" per evitare che colpisca ancora, ma uccisa no di sicuro, secondo me.

Fratello Cadfael
11-02-2004, 19:14
Originariamente inviato da speck
naturalmente non ci devono essere dubbi !

Tipo i pedodifili o per efferati delitti tipo i serial kiler (come quelli che mangiava le persone) o chi rapisce e uccide i bambini come il tipo in Usa di poche settimane fà ripreso dalle telecamere che ha uccisa la ragazzina ! Se è lui ci deve andare e senza pensarci due volte !

CIAO ENRICO
Quoto te, ma il tuo è un discorso comune ad altri.
Chi stabilisce quali siano i reati meritevoli della pena di morte?
Ammettere che qualche reato possa meritare questa punizione deve farci accettare che per altre culture i reati punibili così siano altri (vedi l'adulterio o l'omosessualità per alcuni popoli arabi)... e no, cari: non può esserci un'univocità mondiale, per cui...

E questo a prescindere dal fatto che io, come detto sopra, sia contrario per motivi religiosi.

Naturalmente anch'io, a caldo, ucciderei molti criminali (siamo uomini, siamo emotivi, istintivi). Ma noi, e lo Stato, dobbiamo essere razionali, per cui superato il momento "a caldo" (nel quale io comprenderei, pur giudicandolo sbagliato, un omicidio per vendetta) dobbiamo evitare di aggioungere un delitto a un altro.

ominiverdi
11-02-2004, 19:33
contrario

ma contrario anche alle pene basse, alle scarcerazioni facili ecc.

bisognerebbe trovare qualcosa di alternativo, e cmq sono contrario anche nella facile reimissione nella societa' di individui potenzialmente pericolosi (vedi i vari cannibali, pluriomicidi ecc.)

come il recente caso del cannibale tedesco lascia intendere, purtroppo

assurdo quanto la pena di morte

SaMu
11-02-2004, 19:43
Originariamente inviato da Fratello Cadfael
Quoto te, ma il tuo è un discorso comune ad altri.
Chi stabilisce quali siano i reati meritevoli della pena di morte?
Ammettere che qualche reato possa meritare questa punizione deve farci accettare che per altre culture i reati punibili così siano altri (vedi l'adulterio o l'omosessualità per alcuni popoli arabi)... e no, cari: non può esserci un'univocità mondiale, per cui...


Perchè dici così? Non riesco a vedere alcun nesso logico, tra ammettere che per alcuni reati sia prevista la pena di morte e accettare che in alcuni stati siano puniti l'adulterio e l'omosessualità.

Io penso sia sbagliato che in alcuni stati l'adulterio e l'omosessualità siano reati. Indipendentemente dalla pena. Penso sarebbe sbagliata anche 1 settimana di carcere, per questo. E sostengo chi si batte perchè in questi paesi questi non siano più considerati reati.

A stabilire quali azioni costituiscano reato, e quali pene siano associate a ogni reato, sono gli organi legislativi degli stati. Sappiamo che non esiste un codice civile e penale uguale in tutto il mondo, e che le leggi di ogni paese riflettono la sua storia, tradizione, cultura, religione.


p.s.ripeto come prima che il mio parere contro la pena di morte l'ho già espresso in un post precedente.. lo preciso ogni volta, perchè in questa discussione e in quelle uguali che abbiamo già fatto, mi trovo nella curiosa situazione di essere daccordo con una posizione, trovando però illogiche o del tutto sbagliate la maggioranza delle argomentazioni con cui altri sostengono la mia posizione.. dato che ritengo che una posizione si sostenga bene solo con argomentazioni giuste, e che argomentazioni sbagliate siano controproducenti, ritengo comunque di dire che non condivido quelle che ritengo sbagliate.. anche se appoggiano o dovrebbero appoggiare la mia posizione!

amd-novello
11-02-2004, 20:00
sono d'accordo. ho votato si.

ma non per tutto:

1) ad esempio chi con una bomba uccide 40 persone innocenti giusto per la patria dovrebbe bruciare nelle fiamme, altro che iniezione letale.

2) avete presente quella bambina negli USA stuprata e poi accoltellata DECINE (ma vi rendete conto) di volte da suo zio? ecco il carcere a vita non lo redimerebbe di certo. è una persona inutile.

i delitti con l'aggravante della efferatezza sono i peggiori.


occhio non dico di applicarla ai non capaci di intendere e di volere ma a quelli che si sono resi conto.



la penso così ma nonostante questo quando vedo delle persone giustiziate mi viene da piangere. preferisco non sapere.

zuper
11-02-2004, 20:13
è una domanda del tipo...

vuoi + bene alla mamma o al papà...

non si può generalizzare...

non credo che si possa metterla in questi termini...

dipende molto da tante altre cose...

cmq per votare ho chiaramente votato SI!

mi metto sempre nei casi limite....se qualcuno stuprasse mia figlia...vedi esempio poco sopra...lo vorrei ammazzare con le mie mani!

come credo molti di voi...

non viviamo in un mondo perfetto purtroppo per cui non credo sia realistico volerlo tale.

PS: per obiettare subito al commento di molti...

non saprei sinceramente se MORIRE da innocente oppure farmi 20 anni di prigione da innocente...per poi FORSE avere un risarcimento che non mi interesserebbe tanto ormai la mia vita è andata a farsi benedire ;)

Digitos
11-02-2004, 20:20
no, per diversi motivi.

Sarei d'accordo per l'introduzione di lavori forzati, questo si.

ZOTTA
11-02-2004, 20:21
no:mad:

..::M::..
11-02-2004, 22:21
Io sono x l'introduzione dei lavori forzati, e a maggior ragione sono x l'introduzione della pena di morte.......


Persone sulle spalle della società ke li mantiene a vita x i loro sbagli..... ci sta proprio bene sta faccina adesso: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Belzebub
11-02-2004, 22:34
Non solo contro la pena di morte ma anche:

Contrario al carcere a vita (tutti hanno diritto ad unaltra possibilità)
Favorevole al miglioramento delle condizioni di vita dei carcerati
Favorevole al sesso in carcere:oink: (con la moglie o il marito .... non tra carcerati)
Favorevole all'introduzione del lavoro obbligatorio (che non consista in rompere le pietre!)
Favorevole a qualunque cosa possa favorire il reinserimento dei carcerati nella società
Contrario a tenere in carcere tossicodipendenti.... vanno inseriti in apposite strutture
Contrario a tenere in carcere persone mentalmente disturbate, vanno inserite inapposite strutture

I pazzi maniaci sono pazzi e vanno trattati da pazzi, non da criminali comuni, leggasi "vanno inseriti in apposite strutture"

amd-novello
11-02-2004, 23:33
grazie ma tu presupponi uno stanziamento di miliardi di euro? alle istituzioni fregherebbe? mmmhhhh...

Jaguar64bit
11-02-2004, 23:37
Originariamente inviato da Digitos
no, per diversi motivi.

Sarei d'accordo per l'introduzione di lavori forzati, questo si.


Ba mandare le persone ai lavori forzati , non mi pare molto umano.

Belzebub
11-02-2004, 23:37
Originariamente inviato da amd-novello
grazie ma tu presupponi uno stanziamento di miliardi di euro? alle istituzioni fregherebbe? mmmhhhh...

non fregherebbe e non si farà mai... cmq la situazione attuale dei carceri italiani è da quarto mondo... un po di dignità in più non farebbe male.... sono uomini che hanno sbagliato non bestie!

(e state certi che se si maltratta una bestia, molti uomini si indignano, ma se un carcerato vive come un cane... beh.... non sono sicuroche accadrà lo stesso)

davidirro
11-02-2004, 23:47
Originariamente inviato da Belzebub
non fregherebbe e non si farà mai... cmq la situazione attuale dei carceri italiani è da quarto mondo... un po di dignità in più non farebbe male.... sono uomini che hanno sbagliato non bestie!

(e state certi che se si maltratta una bestia, molti uomini si indignano, ma se un carcerato vive come un cane... beh.... non sono sicuroche accadrà lo stesso)

Una bestia, povera, non ha fatto niente di male per essere nata bestia, solo sfortuna. Un uomo invece lo status di animale se lo guadagna con certe azioni, e dopo è troppo tardi per la pietà.

Belzebub
11-02-2004, 23:58
Originariamente inviato da davidirro
Un uomo invece lo status di animale se lo guadagna con certe azioni, e dopo è troppo tardi per la pietà.

non sono assolutamente daccordo, non è mai troppo tardi per la pietà..... ma capisco il tuo punto di vista. Il mio punto di vista non nasce da un idealismo ma da esperienze dirette.... sent'amme....non è mai troppo tardi...

davidirro
12-02-2004, 00:04
Originariamente inviato da Belzebub
non sono assolutamente daccordo, non è mai troppo tardi per la pietà..... ma capisco il tuo punto di vista. Il mio punto di vista non nasce da un idealismo ma da esperienze dirette.... sent'amme....non è mai troppo tardi...

Guarda, il mio è un discorso tutt'altro che generale, per me ci sono pochissime cose per cui non si meriti una nuova possibilità. Però ci sono, perchè trovo giusto che si paghi per il male che si fa. E se il male è troppo grande...

Belzebub
12-02-2004, 00:07
Originariamente inviato da davidirro
Guarda, il mio è un discorso tutt'altro che generale, per me ci sono pochissime cose per cui non si meriti una nuova possibilità. Però ci sono, perchè trovo giusto che si paghi per il male che si fa. E se il male è troppo grande...

certamente... ti capisco benessimo sono cose molto personali c'è poco da discutere

davidirro
12-02-2004, 00:11
Originariamente inviato da Belzebub
certamente... ti capisco benessimo sono cose molto personali c'è poco da discutere

Questo è naturale! ;)

Cemb
12-02-2004, 00:27
Ma scusate, se qua entrasse un omicida redento e recuperato, che magari ora proprio grazie a chi gli ha dato una seconda possibilità ha capito l'errore e fa un lavoro onesto, che gli direste?
"no, guarda, tu dovevi morire tanti anni fa perchè sei una bestia!"

Non so, forse sono ingenuo, ma credo che il fatto di avere visto e sentito storie di disperati che alla fine si sono "salvati" (non lette sui giornali o ascoltate in tv, proprio viste) mi fa pensare che forse la vita di un uomo, non si risolve in un attimo, pure bestiale. E non dobbiamo essere noi a scegliere come va a finire! ;)

Byez!

Adric
12-02-2004, 00:52
Nei paesi occidentali che la adottano, la pena di morte e' un problema secondario. Nel senso che il VERO problema sono le armi, la Polizia e il carcere. E' questa spirale infernale che negli Usa va arrestata; se il porto d'armi fosse difficile da ottenere, morti e feriti da criminalita' avrebbero un crollo verticale. Se i poliziotti non fossero quasi tutti bianchi di origine irlandese, un nero non avrebbe dieci volte piu' probabilita' di essere fermato rispetto a un bianco

Quanto alle carceri:

CARCERI USA: QUANDO LA PENA E' UN BUSINESS
Se Dostojevski sosteneva che "la qualità della società si misura dalla qualità. delle sue prigìoni", il modello penitenziario made in Usa ne è la sua traduzione reale. Ma in senso negativo. Scrivendo del suo sistema repressivo, ogni anno Amnesty Internationai denuncia le brutalità compìute dalle forze di polizia, aggiungendo poi che "le carceri statunitensi sono spesso teatro di gravi abusi e sono sovente caratterizzate da condizioni di vita molto dure. Maltrattamenti e torture sono ampiamente diffuse, anche ai
danni di minori e di donne. In molti penitenziari, i detenuti sono vittime di abusí: fisici e sessualí sia da parte delle guardie sia da parte di altri reclusi. Inoltre, sono stati segnalati frequenti abusi nell'utilizzo di strumenti elettrici spray irritanti e dispositiví di costrizione".
Ogni anno sono miglìaia le denunce contro le forze dell'ordíne; queste hanno colpito e ucciso persone sospette, che non opponevano alcuna resistenza. Il dipartimento di polizia di San Diego ha identificato ben 94 casi di morti in custodia avvenute tra il 1982 e il '92 a seguito di tali sistemi.
Attualmente, negli Stati Uniti, ci sono poco meno di due milioni di detenuti su una popolazione di 275 milioni di persone. Si stima che la tendenza sia in ulteriore crescita, tanto che si paventa uno scenario a dir poco inquietante: un americano ogni 20, nella sua vita, avrà buone probabilità di finire almeno una volta dietro le sbarre. Se poi al numero dei carcerati veri e propri, sommiamo i condannati che usufruiscono della libertà sulla parola (685mila), o di uno stato di sorveglianza (3.260.000), vedremo che quasi sei milioni di cittadini della più ricca potenza mondiale sono sotto tutela penale. Se ancora nel '75 il numero dei detenuti non andava oltre le 380mila unità, solo dieci anni dopo era raddoppiato (740mila), per superare il milione e 600mila nel '95, con un incremento annuo dell'8%, lungo tutto il decennio.
In sostanza, tra gli anni '80 e '90, il numero dei carcerati è triplicato. Nel '97 si poteva contare un numero di imprigionati da sei a 10 volte superiore a quelli dei paesi europei. Nel Sud Africa dell'apartheid, paradossalmente, la pena carceraria è stata comminata con minor frequenza che nell'America di oggi. E riguardava ovviamente la popolazione nera. Come negli Stati Uniti. Infatti dal 1989, per la prima volta nella sua storia, i neri rappresentano la maggioranza dei prigionieri, benché non superino il 12% della popolazione; se il 60% dei carcerati è composto dalle minoranze etniche, quasi la metà è afroamericana. Nel '95, su 22 milioni di neri in età adulta, 767mila stavano dietro le sbarre, 999mila erano in libertà vìgilata e 325 erano rilasciati sulla parola. Anche il numero delle donne imprigionate è sensibilmente cresciuto, passando dalle 5.600 dei '70 alle 75mila del '97. E anche in questo caso, quelle di colore sono le più colpite. Quasi 3mila condannati stanno aspettando di percorrere per l'ultima volta il miglio verde che lì porterà davanti dal boia.
Da un punto di vista statistico, il numero di carcerati vede gli Stati
Uniti al secondo posto dopo la Cina e prima della Russia. Anche se l'Europa non è stata a guardare; copiando l'esempio del "grande fratello" d'oltreoceano, negli ultimi vent'anni, il tasso di detenzione è aumentato del 20-30%. In Italia del 20%.

MENO REATI E ... PIU CARCERATI
E' fin troppo facile pensare che l'aumento delle carcerazioni sia la logica conseguenza dell'incremento delle infrazioni alle leggi. Il senso comune vede di solito nel popolo dei reclusi un indicatore di criminalità. Più reati, più gente in cella. Un'equazione a prova di bomba. Ma non è così. Se è vero che negli Stati Uniti, dalla metà degli anni '70, c'è stato un vertiginoso balzo in avanti nel numero dei detenuti, quello delle vittime, cioè dei reati commessi, ha continuato a decrescere. Dal '73 al '90, il tasso di quelli contro la persona è sceso del 24,5%, mentre i reati contro la proprietà del 26,1 %. La spiegazione di questa apparente contraddizione
sta nel fatto che è aumentata la durezza della sanzione penale. L'aumento del numero di persone che finiscono in cella è l'effetto di politiche penali più severe e non la necessaria conseguenza di un aumento dei reati. Così si finisce dentro anche per atti, per i quali sarebbero possibili pene alternative. Qualche esempio: nello stato della Georgia, un ragazzo di 11 anni è stato incarcerato per aver minacciato la sua insegnante. Uno di 12 per aver molestato una persona con una telefonata. Una ragazza di 14 anni è
finita in prigione per aver fatto dei graffiti su un muro. Si può essere imprigionati a 16 anni per aver trasgredito le regole fissate dal padre e per non voler andare a scuola. Sono stati buttati in cella ragazzi scappati da casa o accusati di "minacce terroristiche", solo perché avevano imprecato contro i propri professori.
Il numero di persone rinchiuse nei vari istituti correzionali del paese è passato da 17.300 (1975) a 48.300 (1985), per raggiungere quota 130mila nell'95. Fa buon gioco la manipolazione delle paure dell'opinione pubblica allo scopo di creare, un giorno sì e uno ancora sì, una "emergenza sicurezza permanente. Anche noi italiani ne sappiamo qualcosa... Ciò che conta, in questo caso, non sono i dati reali sulla criminalità, ma la percezione che l'uomo della strada ha di questo fenomeno. Sull'onda di tutto questo, in America si sta affermando una vera e propria "lobby delle prigioni": gruppi di faccendieri, di imprenditori di carceri private, interessati ad aumentare i propri profitti, si danno da fare perché le nuove procedure, le norme per la libertà sulla parola o i nuovi stanziamenti in materia carceraria, non entrino in conflitto con i loro interessi, facendo pressione sul governo e sulla magistratura a favore dì un incremento delle carcerazioni. Gli appaltatori delle prigioni, i fornitori delle forze dell'ordine e il sindacato delle guardie sono riusciti a far approvare una legge, che allunga i termini della detenzione. Così le celle non rimarranno mai vuote. Nella capitale della California, il sindacato delle guardie degli stabilimenti di pena, è la corporazione più forte, più importante di quella del tabacco e dell'agricoltura. Grazie alla sua influenza, lo stipendio di un secondino supera del 30% quello di un docente incaricato universitario.

LE NUOVE TECNOLOGIE PER IL CONTROLLO SOCIALE
Il "sistema industriale delle carceri" è quindi uno di quelli in maggiore crescita. Non solo per quanto riguarda l'aspetto immobiliare, ma anche per l'alta tecnologia impiegata all'interno delle prigioni. In primo luogo, la schedatura. L'espansione delle banche dati ha fatto in modo che negli Usa ci siano 50 milioni di schede criminali riguardanti ormai 30 milioni di persone, pari a quasi un terzo della popolazione maschile dei paese. Un sistema di controllo diffuso, insinuante, che non interessa solo chi è incappato nei rigori della legge, ma che si allarga "a rete" tirando dentro familiari, parenti prossimi, vicini di casa, conoscenti. Se uno è un "criminale", è possibile che infetti l'ambiente, ricerchi e riceva complicità; per questo deve essere monitorato per poi essere "bonificato". Data poi la forbice che si è aperta tra le pene inflitte e la complessiva capacità ricettiva del sistema carcerario -tra domanda e offerta c'è sempre un relativo squilibrio-, l'industria high tech ci da una mano, realizzando prodotti sofisticati che permettono una diversa gestione della detenzione.
Tra quelle di sorveglianza, le tecnologie più in uso sono ovviamente quelle elettroniche e, in primo luogo, il cosiddetto "braccialetto ", conosciuto anche in Italia e utilizzato per assicurare il controllo del condannato fuori dal carcere. E' collegato ad un apparecchio telefonico; se il sorvegliato si allontana dalla sua abitazione, trasformata così in una vera prigione, il collegamento con il telefono si interrompe e nella caserma di
polizia suona l'allarme.
Le tecnologie di "seconda generazione ", in fase di sviluppo, vengono progettate invece per seguire l'individuo 24 ore su 24. Contemplano dispositivi che permettono di registrare il ritmo cardiaco, la pressione, il tasso di adrenalina e l'eventuale presenza di alcool o droga nel sangue. Gli strumenti per la sorveglianza elettronica di "terza generazione ", le cui ricerche sono in corso, non prevedono un uso per la semplice
sorveglianza del "soggetto pericoloso", ma anche un'interazione con lo stesso. Il sistema indicherà, infatti, se la persona controllata è sul punto di commettere qualche infrazione; nel qual caso, sarà possibile intervenire sul suo organismo attraverso segnali sonori, scariche elettriche o altro. Il sistema elettronico sarà in grado di avvisare, punire o tentare di impedire l'infrazione.
Anche la famosa Mitsubishi - sì, proprio quella delle auto, delle moto e degli stereo - non ha perso l'occasione di lucrare sulle disgrazie altrui. Già da dieci anni offre un kit completo che contiene non solo il tradizionale bracciale, ma anche un telefono collegato con un trasmettitore televisivo e uno strumento per misurare il livello di alcool nel sangue.

L'INDUSTRIA DELLE SBARRE
L'apparato penitenziario americano svolge un compito molto preciso riguardo alle fasce socialmente più deboli della popolazione: si tratta di quella moltitudine di persone in tutto o in parte escluse dal mercato del lavoro dipendente regolare, o da un'assistenza pubblica che si sta avvicinando al sistema di carità.
La "criminalizzazione della miseria" prima e la carcerazione poi rappresentano gli strumenti ideologici e pratici per ridurre
artificialmente il livello stesso della disoccupazione, sottraendo dal
mercato del lavoro decine di migliaia di persone: gli esuberi. L'altro
risvolto della medaglia è rappresentato invece dall'incremento
dell'occupazione nel settore dei beni e dei servizi carcerari. Si è
valutato che, nel decennio passato, le prigioni Usa hanno ridotto di due punti il tasso di disoccupazione, assorbendo le eccedenze". Qualche ricercatore si è spinto ad affermare che l'alta proporzione della popolazione incarcerata riduce il dato percentuale della disoccupazione statunitense, ma il mantenimento di questo stesso livello costringerà ad espandere sempre più il sistema penale. Una buona parte dei detenuti nelle prigioni americane, sia pubbliche che private, rappresentano un autentico mercato del lavoro parallelo. In California, dal 1990, una nuova legge prevede che le imprese private possono utilizzare il lavoro dei detenuti. Ciò che una volta veniva prodotto all'esterno, ora può essere fabbricato dalle mani di un carcerato che riceve un salario pari al 20% di quello minimo convenuto, mentre l'amministrazione ne trattiene l'80%. Non si tratta più di un lavoro volontario, ma di un obbligo sancito per legge che definisce il dovere del prigioniero di lavorare per pagare i "servizi", di cui usufruisce. Di conseguenza, le prigioni non sono solo privatizzate, ma producono lavoro a basso costo, diventando, soprattutto nelle aree rurali del paese, una parte sostanziale delle economie locali. Ad esempio, alla prigione di Lochart, gestita dalla Weckenhut, lavorano in subappalto altre tre compagnie private. Una di queste, la Lochart Technologies Inc., che produce componenti meccanici, con il lavoro dei detenuti è riuscita a finanziarsi la costruzione di una fabbrica, chiudendo quindi i propri impianti di Austin (Texas), licenziando i dipendenti e traslocando nella fabbrica-carcere tutti i suoi macchinari. Quei disoccupati potrebbero un domani far parte della nuova classe operaia della "industria delle sbarre".
Molte corporazioni transnazionali stipulano contratti con gli States per produrre merci e mettere su centri di televendita. La Twa e l'Eddie Bauer Sorting Groups utilizzano i detenuti ai centralini telefonici, per ricevere prenotazioni e ordini. La Microsoft ha fatto impacchettate, avvolgere nel cellofan e spedire dai reclusi il suo Windows 95. Lo stato della California ha prodotto un video a sostegno del programma per costruire fabbriche nelle sue prigioni. Lo slogan è: "Perché andare lontano, quando puoi avere una forza lavoro disciplinata a casa tua? ". Per non lasciare soltanto gli Stati Uniti a fare la parte del brutto anatroccolo, possiamo affermare che questa logica è imperante anche nelle Repubbliche dell'ex unione sovietica e in Cina. Nel primo caso, la produzione nei luoghi di detenzione rappresenta una parte vitale
dell'economia, responsabile di 8,5 miliari di rubli di entrate l'anno. Dal sistema concentrazionario cinese escono invece merci per un valore di circa 100 milioni di dollari l'anno. Beni che vengono venduti in tutto il mondo. Se è così, allora non può non farci riflettere quanto ha scritto Nils Christie, noto criminologo norvegese: "I lager nazisti e i gulag sovietici non erano frutto di menti criminali; erano soprattutto il prodotto della razionalizzazione tecnica del controllo sui diversi. Allora fu l'ideologia a legittimarli. Oggi è il mercato il business che c'è dietro, rischia di legittimare questo sistema".

articolo completo:
http://www.informationguerrilla.org/carceri_usa.htm
:mad:

Azan
12-02-2004, 01:19
Ma quale pena di morte...
Lavori forzati, almeno i detenuti saranno utile per l'italia.
Sempre trattati in modo "dignitoso", cmq.

Bet
12-02-2004, 07:25
Originariamente inviato da Adric

articolo completo:
http://www.informationguerrilla.org/carceri_usa.htm
:mad:

quest'articolo è una follia totale

Adric
12-02-2004, 07:31
Li ho visti gli afroamericani a New York (Harlem compresa)
Questo e' un discorso che a molti non piace; be' pazienza :O
A me NON piace il razzismo e l'emarginazione verso i neri.

Bet
12-02-2004, 07:34
Originariamente inviato da Adric
Li ho visti gli afroamericani a New York (Harlem compresa)
Questo e' un discorso che a molti non piace; be' pazienza :O
A me NON piace il razzismo e l'emarginazione verso i neri.

ti riferisci a me?

Adric
12-02-2004, 07:37
Mi riferisco in generale; ci sono anche altri thread in cui si parla degli Usa. Confermo per esperienza diretta l'articolo.

angillo
12-02-2004, 07:44
io purtroppo e sottolineo ripetutamente il purtroppo perchè me ne rendo conto sono a favore della pena di morte.
ovviamente con tutte le specifiche che avete detto, ovvero colto in flagrante, oppure quando hai la certezza al 1000% che è colpevole, altrimenti se ci sono solo delle prove no, non sono d'accordo.

il fatto è questo, non riesco proprio a pensare ad una soluzione come quella del carcere anche a vita (ricordo: alloggio caldo, pasti caldi, attività varie, possibilità di uscirne prima con i vari "stratagemmi" giudiziari, ecc.) ad una persona che (ricordando quello che è successo) ha preso una bambina di otto anni, l'ha violentata, seviziata, bruciata viva e buttata in un cassonetto.

no, mi spiace, ma il carcere no.

se proprio volete il carcere, se fossi il padre della bambina o la madre, prega Dio che da quel carcere non ci esci... ma se ci esci....

Bet
12-02-2004, 07:50
L'articolo postato da Adric è un minestrone di dati e valutazioni dove chi ha scritto si guarda bene dal distinguere le due cose col risultato di tentare di fare passare entrambi come dati di fatto. Pessimo modo di procedere. Le valutazione o i giudizi sono ovviamente deduzioni a partire a impliciti giudizi indimostrati.
Per fare un esempio, diciamo che io userei lo stesso modo di procedere dicendo: "Se uno interpreta l'aumento delle carcerazioni come un business vuol dire che per sua natura non riesce a fare altro che interpetare i fatti sotto un punto di vista economico (tradotto magna-magna, ovviamente): e se quindi è questo l'unico criterio interpretativo vuol dire che lui stesso probabilmente ha l'abitudine di comportarsi in quel modo". Ti piace come deduzione "evidente" e come mescolamento di giudizio e fatto?

Adric
12-02-2004, 07:56
Sacco e Vanzetti, la morte di Jaco Pastorius: la giustizia non e' uguale per tutti.

Se tu fossi afroamericano vedresti le cose in maniera diversa-

Inutile cercare di smontare l'attendibilita' di quell'articolo (come fa anche fabio69).

Bet
12-02-2004, 08:07
Originariamente inviato da Adric
Sacco e Vanzetti, la morte di Jaco Pastorius: la giustizia non e' uguale per tutti.

Se tu fossi afroamericano vedresti le cose in maniera diversa-

Inutile cercare di smontare l'attendibilita' di quell'articolo (come fa anche fabio69).

Non avevo bisogno di questi Sacco e Vanzetti per sapere che la giustizia è qualcosa di tutt'altro che perfetto e per questo non ho neppure bisogno di essere afroamericano.
Ti posso assicurare che di carcerati ed ex-carcerati ne conosco parecchi, persone che si avvalgono della cosiddetta L. 381 e non solo: ho avuto diverse esperienze con loro e so come funzionano anche molte cose qui da noi.
Ribadisco per i motivi sopra spiegati che l'articolo così come è formulato è ridicolo.

Adric
12-02-2004, 08:12
Guarda, troppi articoli e libri dovresti smentire.
Troppo comodo definire cio' che non piace come minestrone. Inoltre io sto parlando di Usa e non di Italia.

Bet
12-02-2004, 08:28
Originariamente inviato da Adric
Guarda, troppi articoli e libri dovresti smentire.
Troppo comodo definire cio' che non piace come minestrone. Inoltre io sto parlando di Usa e non di Italia.

Se rileggi quello che ho scritto all'inizio troverai che ho obbiettato che nell'articolo ci sono dei dati e delle interpretazioni univoche ben mescolati tra loro. Le interpretazioni sono il frutto di una loro argomentazione che è possibile solo a partire da un giudizio tanto saldo ed incrollabile quanto indimostrato: di un pregiudizio di malafede insomma.
Spero che questi pregiudizi non derivino dal fatto che si è incapaci di altri pregiudizi, o meglio di altre ipotesi nel ventaglio delle varie ipotesi possibili: questo non deporrebbe a favore di scrive queste cose. Questo modo di scrivere è troppo comodo e semplice da parte loro, non certo da parte mia che tendo a valutare altre ipotesi.

Postami altri articolo e ne riparliamo.
Io chiudo qui.

sinergine
12-02-2004, 08:29
Chi si macchia di colpe troppo gravi è giusto che abbondini questo mondo

davidirro
12-02-2004, 10:23
Originariamente inviato da Bet
Se rileggi quello che ho scritto all'inizio troverai che ho obbiettato che nell'articolo ci sono dei dati e delle interpretazioni univoche ben mescolati tra loro. Le interpretazioni sono il frutto di una loro argomentazione che è possibile solo a partire da un giudizio tanto saldo ed incrollabile quanto indimostrato: di un pregiudizio di malafede insomma.
Spero che questi pregiudizi non derivino dal fatto che si è incapaci di altri pregiudizi, o meglio di altre ipotesi nel ventaglio delle varie ipotesi possibili: questo non deporrebbe a favore di scrive queste cose. Questo modo di scrivere è troppo comodo e semplice da parte loro, non certo da parte mia che tendo a valutare altre ipotesi.

Postami altri articolo e ne riparliamo.
Io chiudo qui.

Purtroppo questo è vero, quando si leggono articoli contro gli Stati Uniti, è buona norma vedere serie di dati, di numeri, di "indizi" che portano a tesi catastrofiche, da complotto alla Steven King, ma il tutto tenuto insieme non altrettanti dati e numeri, ma solo dall'idea che non possa che essere così, che non possa che esserci malafede, che non possano esserci altro che macchinazioni. Come in tribunale è d'obbligo la presunzione di innocenza, così deve esserlo nella vita: ci vogliono prove per accusare. Per esempio, tornando all'inizio dell'articolo: non può essere che nonostante i diminuire dei reati i carcerati aumentino perchè semplicemente se ne beccano di più? può essere, ma si dà per scontato che l'industria del carcere macchini la giustizia... perchè? Dove sono le prove e i dati certi, al di là delle vuote statistiche?

Mixmar
12-02-2004, 10:41
No, la pena di morte non ha senso... si potrebbe riprendere il ragionamento di Beccaria, cioè: se le leggi sono un contratto collettivo stipulato tra noi cittadini e lo stato, in cui noi rinunciamo a qualche libertà per venire tutelati, in base a quale tipo di tutela rinunceremmo alla nostra vita... per venire tutelati da che? E' assurdo... tanto vale dire che chi è condannato a morte non fa più parte di uno stato, visto che è trattato alla stregua di un nemico invasore...

Willyyyy
12-02-2004, 13:23
Originariamente inviato da Mulder
Nei casi certi e in certi casi sì.
e non parlatemi di pene certe e riabilitazione, chi di voi si fiderebbe di uno che magari ha stuprato e ucciso dei bambini e che dopo 15/20 anni fosse libero e abitasse vicino a voi?



il punto è che NON DOVREBBE essere libero.

Willyyyy
12-02-2004, 13:30
Originariamente inviato da zuper

mi metto sempre nei casi limite....se qualcuno stuprasse mia figlia...vedi esempio poco sopra...lo vorrei ammazzare con le mie mani!




è un controsenso sai?se tu sei daccordo sulla pena di morte e poi uccidi la persona che ha violentato tua figlia tu stesso diventi soggetto alla pena di morte..o no?
Il punto è che morire ti libera da molti pesi.....vivere NO!!!!Preferirei veder marcire in carcere lo stupratore di mia figlia piuttosto che vederlo morto e beato....
Cosa guardagno dalla morte di questo essere?Mia figlia torna come prima?Cosa guadagno?Cosa tolgo dalla società?Già lo tolgo dalla società se il carcere a vita fosse una cosa attuata senza troppi problemi...
IMHO la pena di morte è una delle cose più illogiche e più ricche di controsenso della storia dell'uomo...

amd-novello
12-02-2004, 22:02
porca vacca ma è vero che statisticamente 1/20 degli americani va in prigione?

e da noi?

Lucio Virzì
05-09-2004, 22:21
No, nessun essere umano può arrogarsi il diritto di decidere della vita di un altro essere umano.

LuVi

manno
05-09-2004, 22:58
.finchè ci sara gente che ragiona come voi in italia andremo sempre cosi'....ci vuole la certezza della pena ...una prevenzione repressiva....e fra le pene anche la pena di morte.
...ma basta con questo buonismo.....non se ne puo' piu'...

Belzebub
05-09-2004, 23:07
Originariamente inviato da manno
.finchè ci sara gente che ragiona come voi in italia andremo sempre cosi'....ci vuole la certezza della pena ...una prevenzione repressiva....e fra le pene anche la pena di morte.
...ma basta con questo buonismo.....non se ne puo' piu'...

già che ci siamo usiamo pure l'olio di ricino.... ma dai... che caxo è la "prevenzione repressiva?"

geppof
06-09-2004, 07:58
si, favorevole, in caso di reati gravi, come stupro, omicidio , stragi, terrorismo.
Per i reati meno gravi quali, furto, frode, tentato omicidio e simili, lavori forzati senza sconto di pena.
Tutti cmq dovrebbero lavorare per pagare le spese di detenzione.

trappola
06-09-2004, 08:57
Sono pienamente d'accordo con Manno ci DEVE essere la certezza della consequenzialità di reato pena. Come molti sanno in italia non c'è di sicuro, tanto è vero che il prigione non ci si va finchè la condanna non è definitiva, in altre parole per lo meno fino al termine dell'appello.
Ma questo è nulla finche il cumulo delle pene non superano i 3 o 6 anni si rimane in giro con la condizionale. In altre parole se io scippo un passante, non vado in galera nemmeno per la notte processino fra un poco di tempo e via di condizionale (a proseguire ).

Andando al topic cioè alla pena di morte o meno, si sono favorevole. Se vi è certezza (flagranza) volontarietà (dolo e/o premeditazione) e si tratta di uno o più reati gravi si sono per la pena di morte.

Mavel
06-09-2004, 14:10
Originariamente inviato da GioFX
NO, perchè è inumano che lo Stato possa decidere della vita delle persone, e perchè dovrebbe esistere un diritto che promuova la pena come espiazione delle proprie colpe e la riabilitazione del condannato.
Forse un pedofilo che violenta e magari uccide un bambino è umano, oppure è molto più umano un assassino che può decidere della vita delle persone.

amd-novello
06-09-2004, 18:44
quoto a meno che non siano ritenuti incapaci di intendere e volere


se hanno avuto coscienza dell'atto, non vedo sinceramente a cosa potrebbero servire persone così sulla faccia della terra.

scusate ma la penso così

Andala
06-09-2004, 19:28
Io ho votato NO principalmete perchè è come se ognuno di noi togliesse la vita ad un essere umano, ma demandiano l'affare a qualcun'altro che ci rappresenta.

Inoltre sono contro perchè, anche se il crimine commesso fosse efferato, sarebbe come mettersi allo stesso livello commettendone noi un altro.

A tutto questo, in base al principio che nessuno ha il diritto di togliere la vita al prossimo come possiamo arrogarcelo noi e sostenere che la vita di quel criminale sia inutile; ci sono sempre i lavori forzati e chissà in stato di reclusione potrebbe tornare utile in qualche modo basta stimolare l'immaginazione.


Vi sembrerò uno dal cuore tenero, ma per un essere che respira ancora ed ha commesso un crimine, tipo gli infami pedofili o gli assassini senza scrupoli, la pena di morte mi sembre una pena troppo lieve e facile.
Come potra mai riflettere sul crimine commesso?

Che ne pensate di reclusione a vita in una cella di 2x1,5 metri in isolamento + 16 ore di lavori forzati senza mai vedere la luce del sole?

Cemb
06-09-2004, 19:48
Io ho votato no mesi fa e continuerei a votare no.
Sono sempre stato contrario alla pena di morte per motivi etici ed umani (omicidio di Stato o omicidio privato per me non fa grossa differenza); gli stessi motivi etici dibattuti con maggior sagacia ed acutezza di quanto io possa fare da Cesare Beccaria in "de' delitti e delle pene". Ne consiglio la lettura, almeno di qualche brano.. Non è questione di convincere qualcuno ad essere contro o a favore della pena di morte, semplicemente ritengo che prima di prendere una posizione in merito ad una questione di questa portata sia opportuno documentarsi un po' e conoscere bene le argomentazioni di ambo le parti. Perchè, secondo me, qui si tratta prima di tutto di formarsi una precisa coscienza.
A questo aggiungo che io mi ritengo e dichiaro Cristiano; credo che la fede in chi si è immolato sulla croce per noi e in ciò che ci ha insegnato sia più che sufficiente a deprecare la pena di morte.

E' tutto, non voglio scatenare flame nè simili, semplicemente volevo ricordare a tutti che una questione del genere andrebbe affrontata con toni pacati e orizzonti aperti, senza le facili dichiarazioni "da bar" e le frasi/esemplificazioni ad effetto per infiammare gli animi! ;)

Spero che nessuno si senta offeso..
Buona serata e a presto!

amd-novello
06-09-2004, 19:58
[B]
Che ne pensate di reclusione a vita in una cella di 2x1,5 metri in isolamento + 16 ore di lavori forzati senza mai vedere la luce del sole?


per me questo sarebbe + crudele della morte

stoprunn
06-09-2004, 20:29
Originariamente inviato da amd-novello
per me questo sarebbe + crudele della morte


io quoto tutto quello che avete detto

1 lo stato userebbe la pena di morte a suo favore

2 nessuno ha il diritto di uccidere nessuno

3 troppo facile, che je frega de morire , ( nella maggiorparte dei casi l'assassino si suicidia dopo l'omicidio)

ma .......................................







io credo che nessuno di noi possa veramente rispondere vi voglio vedere perdere un padre o una madre o una sorella e vedere l'assassino ankora in vita................

Paracleto
06-09-2004, 20:40
no

perchè un cadavere non può imparare

perchè non si può pretendere di punire qualcuno commettendo il suo stesso reato

perchè a nessun essere umano dovrebbe esser dato il diritto di decidere della vita di un altro essere umano, mai, per nessun motivo

perchè credo nella Redenzione


...













..........






















poi penso che vivono a mie spese e........





......................














:D


.........






















scherzo eh
cmq no

manno
06-09-2004, 20:43
.....non sono discorsi da bar è la triste realtà....in italia si puo commettere qualsiasi crimine....siamo sotto uno stato purtroppo garantista sicuro che non sconterai mai la pena per intero e ci saranno frotte di medici avvocati e giudici compiacenti che ti fanno uscire e stare con la gente per bene....vi sembra giustizia questa?....qualcuno ha parlato di gesu ed essere cristiano....ma allora si deve passare sopra a tutto e a tutti?..se uno vi uccide una persona a voi cara...cosa fate porgete l'altra guancia?....vorreste che questa persona entrasse in quel baraccone che è la legge italiana per trovarvelo poco dopo davanti che passeggia tranquillo come siete voi? per lo spirito cristiano si deve perdonare e aiutare qualsiasi persona che fa qualsiasi infamia? qualsiasi delitto?

Paracleto
06-09-2004, 20:49
Originariamente inviato da manno
.....non sono discorsi da bar è la triste realtà....in italia si puo commettere qualsiasi crimine....siamo sotto uno stato purtroppo garantista sicuro che non sconterai mai la pena per intero e ci saranno frotte di medici avvocati e giudici compiacenti che ti fanno uscire e stare con la gente per bene....vi sembra giustizia questa?....qualcuno ha parlato di gesu ed essere cristiano....ma allora si deve passare sopra a tutto e a tutti?..se uno vi uccide una persona a voi cara...cosa fate porgete l'altra guancia?....vorreste che questa persona entrasse in quel baraccone che è la legge italiana per trovarvelo poco dopo davanti che passeggia tranquillo come siete voi? per lo spirito cristiano si deve perdonare e aiutare qualsiasi persona che fa qualsiasi infamia? qualsiasi delitto?


no
anzi
occorre "scacciare i mercanti dal tempio", per così dire, ovvero usare fermezza quando necessaria.
il messaggio cristiano non è solo "porgi l'altra guancia", o meglio, si deve fare quando opportuno. Coloro che sono un pericolo per la società vanno isolati.

stoprunn
06-09-2004, 21:20
Originariamente inviato da manno
.....non sono discorsi da bar è la triste realtà....in italia si puo commettere qualsiasi crimine....siamo sotto uno stato purtroppo garantista sicuro che non sconterai mai la pena per intero e ci saranno frotte di medici avvocati e giudici compiacenti che ti fanno uscire e stare con la gente per bene....vi sembra giustizia questa?....qualcuno ha parlato di gesu ed essere cristiano....ma allora si deve passare sopra a tutto e a tutti?..se uno vi uccide una persona a voi cara...cosa fate porgete l'altra guancia?....vorreste che questa persona entrasse in quel baraccone che è la legge italiana per trovarvelo poco dopo davanti che passeggia tranquillo come siete voi? per lo spirito cristiano si deve perdonare e aiutare qualsiasi persona che fa qualsiasi infamia? qualsiasi delitto?

quoto ora siamo tutti qui liberi da pregiudizi e preouccupazioni ma proviamo a pensare anke solo per un minuto di aver perso la persona piu cara al mondo e di vedere il giorno dopo l'assassino libero e felice di averlo fatto...........







io ora nn voglio dire che sia giusta la pena ma bisogna trattarli peggio questi bastardi che per problemi mentale o chi sa cos'altro tolgono la vita a esseri viventi innocenti come bambini............



pensate a desi cosa ha fatto la giustizia??????????


ve lo dico io niente

Cemb
06-09-2004, 22:34
NOn credo che tutti gli omicidi siano matti. Anzi, credo che i matti siano proprio una minoranza. I matti non si puniscono solo se nella PRECISA situazione in cui hanno ucciso non erano capaci di intendere e volere (questo dice la legge.. non è che se uno è matto, automaticamente è incapace; e non è che se uno è incapace in una situazione, lo sia automaticamente per tutte le altre; per questo esistono i periti..).
Un omicida che dolosamente uccide va punito.
A che scopo?
due, fondamentalmente.
1) tutelare la società (proteggerla dal pericolo, dissuadere dal commettere il reato)
2) rieducare il reo, perchè alla fine la società sia migliore. Nell'ottica cristiana ci metto anche il perdono (sul momento da vittima stai male e non pensi certo al perdono.. idealmente mi piacerebbe riuscire a perdonare anche un assassino)

Secondo me la pena di morte risponde parzialmente al primo scopo, non risponde al secondo.
Quindi è la risposta sbagliata a una questione che spesso non è correttamente interpretata. Augh! :D

Siccome mi salteranno addosso per la prima questione.. sono profondamente convinto che la pena di morte non sia un deterrente. Un omicida non uccide pensando "tanto se mi prendono non mi condannano a morte ma all'ergastolo e comunque tra 30 anni sono in giro", ma pensando "la faccio franca -> non mi prendono", oppure "nella situazione in cui sono, uccidere è la soluzione più facile/efficace/l'unica che conosco/quella col moglior rapporto rischio-beneficio". Questo vale ovviamente per chi uccide dolosamente.. Gli Stati Uniti sono un buon esempio di come il deterrente pena di morte sia inefficace. (non credo che gli americani abbiano un'attitudine particolare al crimine e che nonostante un buon deterrente abbiano tanti omicidi per questa ragione..)

Questo basterebbe.

Poi ci aggiungiamo tutti i fattori etici già esposti (che per me non sono comunque acqua fresca.. non mi sentirei di uccidere un uomo neanche per procura), il fatto che la pena non è educativa e in caso di errore giudiziario è irreversibile, ecc ecc ecc.

Byez!

jumpermax
06-09-2004, 22:54
Credo che dipenda dal contesto e dal tipo di reato. In linea di principio non sono contrario, pensando alla situazione attuale italiana, secondo me non sarebbe una buona cosa, non stiamo fronteggiando emergenze o crisi gravi da giustificare una pena del genere.

Mulder
07-09-2004, 18:15
Originariamente inviato da Mulder
Nei casi certi e in certi casi sì.
e non parlatemi di pene certe e riabilitazione, chi di voi si fiderebbe di uno che magari ha stuprato e ucciso dei bambini e che dopo 15/20 anni fosse libero e abitasse vicino a voi?
Certo la situazione non è delle più semplici e ci sarebbe da fare dei distinguo tra tipi di omicidi, non mi sentirei di condannare a morte uno che magari durante una lite da un pugno a un altro che picchia la testa sul marciapiede e ci resta, li l'ergastolo e la famosa riabilitazione sarebbe ben più giusta.


Questo è quello che ho scritto a febbraio, continuo ad essere dello stesso parere.

Cemb
07-09-2004, 18:22
INfatti per chi dà un pugno e il tipo picchia la testa il reato è omicidio preterintenzionale, non doloso. Quindi non credo proprio che sia previsto l'ergastolo.. Men che meno la pena di morte!!
Byez!

-kurgan-
07-09-2004, 19:47
sono contrario perchè concordo completamente con quanto scrisse Beccaria.

Muflus
07-09-2004, 20:13
NO, perchè non potrei mai essere io quello che preme l'interruttore.
NO, perchè a parte Dio nessuno ha il diritto di decidere della vita di un altro essere.
NO, perchè essendo umani possiamo sempre sbagliare.
NO, perchè non credo sia un deterrente.
NO, perchè per certi bastardi sarebbe una liberazione.
NO, perchè la morte diverrebbe uno show.
NO, perchè di barbarie ce n'è già abbastanza nel mondo.
NO, perchè ci renderebbe tutti colpevoli.

manno
08-09-2004, 13:27
e allora non lamentatevi poi un domani......come si fa a sentirsi colpevoli ad assassinare uno che ad es ha ucciso sadicamente tante persone.....spiegatemelo....la condanna a morte in un paese come l'italia puo' essere un buon deterrente per certi reati....beh come ho detto gia in precedenza finchè c'è gente che la pensa come voi le cose andranno sempre cosi'...

prio
08-09-2004, 13:31
Originariamente inviato da manno
e allora non lamentatevi poi un domani......come si fa a sentirsi colpevoli ad assassinare uno che ad es ha ucciso sadicamente tante persone.....spiegatemelo....la condanna a morte in un paese come l'italia puo' essere un buon deterrente per certi reati....beh come ho detto gia in precedenza finchè c'è gente che la pensa come voi le cose andranno sempre cosi'...

La pena di morte non e' un deterrente dove viene applicata, che ti fa pensare che qui potrebbe esserlo?

Mavel
08-09-2004, 13:36
Originariamente inviato da Muflus
NO, perchè non potrei mai essere io quello che preme l'interruttore.
NO, perchè a parte Dio nessuno ha il diritto di decidere della vita di un altro essere.
NO, perchè essendo umani possiamo sempre sbagliare.
NO, perchè non credo sia un deterrente.
NO, perchè per certi bastardi sarebbe una liberazione.
NO, perchè la morte diverrebbe uno show.
NO, perchè di barbarie ce n'è già abbastanza nel mondo.
NO, perchè ci renderebbe tutti colpevoli.

Per la prima, immagina di avere davanti il pedofilo che ha violentato e torturato per una settimana tuo figlio.

Per la seconda, è vero ma dovrebbe valere anche per gli assassini che in teoria dovremmo condannare.

Per le altre sono d'accordo, ho votato no ma solo perché sarebbe veramente difficile da applicare come si deve, e non come deterrente.

prio
08-09-2004, 13:37
Originariamente inviato da Mavel
Per la prima, immagina di avere davanti il pedofilo che ha violentato e torturato per una settimana tuo figlio.


C'e' un motivo se la giustizia non e' affidata ai familiari delle vittime.
Quella (comprensibilissima) sarebbe vendetta.

Cemb
08-09-2004, 13:40
Originariamente inviato da manno
..beh come ho detto gia in precedenza finchè c'è gente che la pensa come voi le cose andranno sempre cosi'...

Dal mio punto di vista e senza offesa.. PER FORTUNA! :D

Finchè c'è gente che la pensa come noi, la pena di morte resterà incivile retaggio di alcuni Paesi.

Byez!

manno
08-09-2004, 13:48
finche ci sara gente che la pensa cosi ...da tutti i punti di vista...l' italia sara' ricettacolo di ogni genere di violenza e infamia.....senza offesa:)

-kurgan-
08-09-2004, 13:53
Originariamente inviato da manno
finche ci sara gente che la pensa cosi ...da tutti i punti di vista...l' italia sara' ricettacolo di ogni genere di violenza e infamia.....senza offesa:)

che ne pensi di Beccaria?

manno
08-09-2004, 13:58
..con tutto il rispetto che possa avere per beccaria bisogna guardare al presente e al futuro e non tanto al passato.....

prio
08-09-2004, 13:59
Originariamente inviato da manno
..con tutto il rispetto che possa avere per beccaria bisogna guardare al presente e al futuro e non tanto al passato.....

Appunto: guardiamolo 'sto presente.
Se la pena di morte non funziona come deterrente dove viene applicata, che ti fa pensare che qui sarebbe diverso?

-kurgan-
08-09-2004, 14:02
Originariamente inviato da manno
..con tutto il rispetto che possa avere per beccaria bisogna guardare al presente e al futuro e non tanto al passato.....

non mi pare che quanto ha scritto si possa riferire al passato.
per me la certezza della pena è ad esempio l'unico deterrente possibile.. cosa che la pena di morte non assicura.
altri concetti come il lavoro forzato per ripagare la società dal danno fatto mi sembrano pure applicabili tranquillamente..
il problema è che sono soluzioni che richiedono piu' lavoro e fatica mentale del dire "decapitiamoli tutti"..

beppegrillo
08-09-2004, 14:06
Originariamente inviato da L4OA


non in base a delle prove ma in flagranza di reato e per certi reati...
alla fine i casi sarebbero molto pochi..
e non sarebbe un deterrente.. solo per eliminare un pò di feccia accertata...
perchè devo pagargli vitto e alloggio in prigione con le mie tasse??
;)

beppegrillo
08-09-2004, 14:09
Originariamente inviato da -kurgan-
non mi pare che quanto ha scritto si possa riferire al passato.
per me la certezza della pena è ad esempio l'unico deterrente possibile.. cosa che la pena di morte non assicura.
altri concetti come il lavoro forzato per ripagare la società dal danno fatto mi sembrano pure applicabili tranquillamente..
il problema è che sono soluzioni che richiedono piu' lavoro e fatica mentale del dire "decapitiamoli tutti"..
Concordo anche sù questo, sarei per l'istituzione dei lavori forzati, non cose inutili come spaccare le pietre, ma lavori pubblici e socialmente utilii. Solo così potrebbero ripagare in parte il loro debito con la società, invece stando rinchiusi in una cella senza fare un caxxo oltre a vedere la tv o giocare a carte non serve a nulla, quando escono sono pure peggiori perchè magari sono stati a contatto con delinquenti peggio di loro.. :rolleyes:

manno
08-09-2004, 14:13
.e infatti ci vorrebbero tutti lavori forzati....pena di morte e...certezza della pena...oltre ad un trattamento carcerario durissimo...sarebbe ora che la gente si facesse sentire con i politici....invece di lamentarsi e basta...

Muflus
08-09-2004, 16:35
Originariamente inviato da Mavel
Per la prima, immagina di avere davanti il pedofilo che ha violentato e torturato per una settimana tuo figlio.
Ci ho pensato e preferirei poter andare ogni giorno a vederlo marcire in carcere. Naturalmente il mio NO non significa che lo metterei in un carcere moderno per poterlo rieducare. Al contrario.
Non escludo nemmeno che a sangue caldo non lo ammazzerei con le mie mani, ma a sangue freddo non credo di poterlo fare.
Per la seconda, è vero ma dovrebbe valere anche per gli assassini che in teoria dovremmo condannare.
Infatti un assassino non ha nessun diritto di uccidere.
Per quanto riguarda l'operato di Dio, purtroppo non mi è dato sapere.
Per le altre sono d'accordo, ho votato no ma solo perché sarebbe veramente difficile da applicare come si deve, e non come deterrente.
Il mio no è assoluto.
Naturalmente vorrei anch'io un sistema giudiziario dove il principio della certezza della pena venisse applicato, vorrei anch'io che per certi reati non esistessero sconti nè televisori in cella, ma tra un assassino che dopo vent'anni potrebbe uscire e un innocente morto per errore, preferisco la prima.

Bye.

amd-novello
09-09-2004, 00:41
secondo me invece la forca è molto + deterrente del farli stare 20 o 30 anni in carcere. è come annullarli e ucciderli psicologicamente.

a cosa serva non so


almeno se muoiono non sono + un peso per la società



ripeto : solo quelli rei di reati gravi.

prio
09-09-2004, 07:39
Originariamente inviato da amd-novello
secondo me invece la forca è molto + deterrente del farli stare 20 o 30 anni in carcere. è come annullarli e ucciderli psicologicamente.

a cosa serva non so

Non ho capito: se la forca (diciamo la pena di morte, via ;) ) e' un valido deterrente com'e' che negli stati dove viene applicata non funziona?

Originariamente inviato da amd-novello
almeno se muoiono non sono + un peso per la società

Cioe' li uccideresti per un motivo economico?

Originariamente inviato da amd-novello
ripeto : solo quelli rei di reati gravi.

Ah, beh. Almeno questo...

Mavel
09-09-2004, 09:36
Originariamente inviato da Muflus
Ci ho pensato e preferirei poter andare ogni giorno a vederlo marcire in carcere. Naturalmente il mio NO non significa che lo metterei in un carcere moderno per poterlo rieducare. Al contrario.
Non escludo nemmeno che a sangue caldo non lo ammazzerei con le mie mani, ma a sangue freddo non credo di poterlo fare.

Infatti un assassino non ha nessun diritto di uccidere.
Per quanto riguarda l'operato di Dio, purtroppo non mi è dato sapere.

Il mio no è assoluto.
Naturalmente vorrei anch'io un sistema giudiziario dove il principio della certezza della pena venisse applicato, vorrei anch'io che per certi reati non esistessero sconti nè televisori in cella, ma tra un assassino che dopo vent'anni potrebbe uscire e un innocente morto per errore, preferisco la prima.

Bye.

Guarda, se avessi la sicurezza di trovare un assassino che marcisce in carcere ogni giorno per 20 anni sarei d'accordissimo con te, ma pensa al giorno in cui lo troverai in cella sbracato su una poltrona a vedersi la partita in televisione con la coca cola in mano.... Oppure, ancora peggio, quando te lo ritroverai a passeggio libero per il centro dopo aver passato sì e no 5 anni in carcere!

prio
09-09-2004, 09:42
Originariamente inviato da Mavel
Guarda, se avessi la sicurezza di trovare un assassino che marcisce in carcere ogni giorno per 20 anni sarei d'accordissimo con te, ma pensa al giorno in cui lo troverai in cella sbracato su una poltrona a vedersi la partita in televisione con la coca cola in mano.... Oppure, ancora peggio, quando te lo ritroverai a passeggio libero per il centro dopo aver passato sì e no 5 anni in carcere!

Tanto per riapplicare la pena di morte bisogna comunque cambiare le cose. Non sarebbe piu' semplice cambiarle nella direzione da te esposta qui sopra?
(sulle carceri d'oro poi andiamoci piano. Non e' che la stragrande maggioranza dei carcerati passi la giornata comodamente seduto in poltrona a guardare la tv, anzi.)

Mavel
09-09-2004, 09:53
Originariamente inviato da prio
Tanto per riapplicare la pena di morte bisogna comunque cambiare le cose. Non sarebbe piu' semplice cambiarle nella direzione da te esposta qui sopra?
(sulle carceri d'oro poi andiamoci piano. Non e' che la stragrande maggioranza dei carcerati passi la giornata comodamente seduto in poltrona a guardare la tv, anzi.)
Certo, sarebbe il massimo! Poi sul fatto delle carceri d'oro indubbiamente ho esagerato, però capita!

-kurgan-
09-09-2004, 10:49
Originariamente inviato da beppegrillo
Concordo anche sù questo, sarei per l'istituzione dei lavori forzati, non cose inutili come spaccare le pietre, ma lavori pubblici e socialmente utilii. Solo così potrebbero ripagare in parte il loro debito con la società, invece stando rinchiusi in una cella senza fare un caxxo oltre a vedere la tv o giocare a carte non serve a nulla, quando escono sono pure peggiori perchè magari sono stati a contatto con delinquenti peggio di loro.. :rolleyes:

Originariamente inviato da manno
.e infatti ci vorrebbero tutti lavori forzati....pena di morte e...certezza della pena...oltre ad un trattamento carcerario durissimo...sarebbe ora che la gente si facesse sentire con i politici....invece di lamentarsi e basta...

per amor di verità, beccaria era contrario alla pena di morte.. e io pure. Questi quote quindi NON sono d'accordo con me e io sono CONTRO la pena di morte.
Si è d'accordo sui lavori forzati e basta, sul resto non mi pare affatto.
il pensiero di beccaria è lungo e complesso, e copre un libro intero che non posso riassumere in due righe: chi vuole approfondire può leggerlo per intero.

Lucrezio
09-09-2004, 12:59
Direi assolutamente si, non essendo credente e non avendo tutta questa considerazione per il valore della vita umana di un assassino. Ma, come disse Ponzio Pilato a nostro (?) signore Gesù Cristo... Quid est veritas?

LittleLux
09-09-2004, 13:09
Assolutamente no. Ho la sensazione che l'uomo, se lo vuole e lo capisce veramente, può fare di meglio, che non arrogarsi il diritto di uccidere, seppur attraverso un sistema giuridico statale, un altro uomo.

Ciao

e.cera
09-09-2004, 16:04
Originariamente inviato da manno
e allora non lamentatevi poi un domani......come si fa a sentirsi colpevoli ad assassinare uno che ad es ha ucciso sadicamente tante persone

Quindi pensi che sia sbagliato uccidere sadicamente tante
persone , non l'atto di uccidere di per sé

Originariamente inviato da manno
.....spiegatemelo....la condanna a morte in un paese come l'italia puo' essere un buon deterrente per certi reati....beh come ho detto gia in precedenza finchè c'è gente che la pensa come voi le cose andranno sempre cosi'...

Sono secoli che esistono pene di morte e non, torture
e atrocità folli perpretate dagli stati... e voi pensate ancora che
la punizione sia un deterrente????? (oppure é solo vendetta...)
c'é gente che commette un omicidio e poi si costituisce....
c'é altra gente che cerca di non farsi scoprire, ma di uno
che se vuole ammazzare, non ammazza perche si va in galera
non ne ho mai sentito parlare....
L'odio che vi spinge ad ammazzare é lo stesso che spinge
gli assassini, solo che loro arrivano prima....

HolidayEquipe™
09-09-2004, 18:44
per i pedofili...d'accordissimo...

HolidayEquipe™
09-09-2004, 18:46
Originariamente inviato da Belzebub
Argomento già discusso, ma che è sempre bene riprendere.... prevedo faville.

Come ho già detto una volta:

sono contrario alla pena di morte, ed ucciderei chi è a favore

:D

vorrei vedere kome la penseresti dopo ke qualcuno prende tua figlia...la violenta e la uccide...
poi rispondimi e vediamo se sei cosi' convinto di quello ke dici

Krusty
09-09-2004, 18:55
si... vedo che non sono neppure il solo...

Cemb
09-09-2004, 19:27
Originariamente inviato da HolidayEquipe™
vorrei vedere kome la penseresti dopo ke qualcuno prende tua figlia...la violenta e la uccide...
poi rispondimi e vediamo se sei cosi' convinto di quello ke dici

Continuerei ad essere contrario alla pena di morte, anche se sarei lacerato dal dolore.
(anche se il messaggio non era indirizzato a me..)
Se tutti i nostri valori civili vengono meno non appena ci pestano i piedi, allora tanto vale proclamarli a gran voce..
Non biasimo nè mi permetto di giudicare chi, subendo un torto, desidererebbe uccidere con le proprie mani chi gli ha fatto del male.

Ma, come è già stato detto, chi vorrebbe farsi giustizia da sè o pretende che lo Stato faccia giustizia come vuole lui, opera una vendetta, non fa giustizia.

Onestamente mi addolora moltissimo vedere tanti favorevoli tra i frequentatori di questo forum, che sono comunque tutti giovani (e credo anche svegli!). Appoggiamo amnesty international quando fa le campagne contro la lapidazione di Safiya e Amina, ma poi vorremmo la legge del taglione a casa nostra..

trappola
09-09-2004, 19:37
Originariamente inviato da Cemb
Continuerei ad essere contrario alla pena di morte, anche se sarei lacerato dal dolore.
(anche se il messaggio non era indirizzato a me..)
..

Se davvero ritieni di esserne capace sei decisamente migliore di me

HolidayEquipe™
09-09-2004, 19:55
kiedo scusa a cemb...avro' sbagliato a quotare...
comunque quello ke avevo scritto non era con tono arrogante...
era solo un modo per manifestare il fatto ke e' difficile dire si o no alla pena di morte...forse solo in certe occasioni...ovvero quando ci capitano cose troppo dolorose...ke ovviamente non augurerei neanche al peggior nemico...

Cemb
09-09-2004, 20:36
Ciao a tutti! ;)
mi spiace di aver scatenato queste 2 reazioni negli ultimi post.. non mi avete capito! :)

Per holiday equipe
Nono, hai quotato giusto, ho solo approfittato del tuo topic per esporre nuovamente la mia idea! Spero che il MIO tono non ti sia sembrato arrogante.. non voleva affatto esserlo!

E qui mi collego per rispondere a trappola :
non credo proprio che sia il caso di pensare a migliori e peggiori. Lo so che la coerenza non è tutto nella vita, ma personalmente in quanto difensore della vita non mi sento proprio di accettare la pena di morte.. se dovessi sperimentare una situazione così tragica come l'uccisione di un figlio, a parte il fatto che probabilmente precipiterei in un baratro di depressione (è la mia reazione più comune al dolore.. preferisco essere autolesionista che distruttivo, di indole), credo che preferirei tirarmi dei cazzotti sui denti piuttosto che diventare carnefice dell'assassino.
A sentirmi deliberatamente responsabile della morte di un uomo non avrei la forza di guardarmi allo specchio. Dico davvero. Il fatto di farlo "per procura", o coumunque attraverso gli strumenti della giustizia, solleva il singolo da questa tremenda responsabilità, rendendola più sopportabile. Al tempo stesso però la fa ricadere sull'intera società.. Non sarei contento di vivere in uno degli stati in cui c'è la pena di morte, ecco tutto.
Mi sembra la sconfitta della vittima che si deve fare carnefice.. l'affermazione che a vincere è ancora e sempre il più forte..
L'anno scorso io e i miei amici siamo rimasti abbastanza sconvolti dallo scoprire il sistema di faide che vige in Albania. Eppure anche quella per loro è giustizia.. Lo so che qui si parla di un piano diverso, qui si parla di pena di morte dopo un regolare processo, magari dopo che sono stati passati tutti i gradi di giudizio (essendo i più garantisti possibile), ma non riesco a convincermi che cambi davvero qualcosa.

Boh, scusatemi, forse sto scrivendo troppo in libertà..
Buona serata a tutti!

akyra
10-09-2004, 10:14
quella della pena di morte è una considerazione su cui difficilmente ci si troverà tutti d'accordo.

da un lato, io stesso non nego che la voglia di uccidere qualcuno che mi ha fatto del male sarebbe grande...dall'altro però dico che mi sembra assurdo che le leggi, espressione della volontà della comunità, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettano uno anch'esse, e per giunta pubblico, al fine di impaurire i potenziali assassini...

in secondo luogo penso che l'animo umano sia maggiormente colpito dall'estensione della pena, che non dall'intensità di quest'ultima.
infatti l'ergastolo dovrebbe servire sia da luogo in cui rinchiudere le persone considerate pericolose per la società, ma soprattutto come luogo e tempo di espiazione dei propri sbagli. Per cui non capisco come certe persone possano essere liberate prima della conclusione della pena soltanto perchè, a parere di qualcuno, non costituiscano più un pericolo per gli altri.

Sono convinto che una pena per essere giusta debba essere meno intensa di quanto non sia la pena di morte, ma più duratura ed ineluttabile.
infatti, penso che non vi sia nessuno convinto che la perdita della propria libertà, e l'annichilimento di sè stessi giustifichi un delitto.
molti, chi per fanatismo o vanità, invece vedono la morte come un atto di passaggio momentaneo, quindi la prendono con moderata tranquillità....perciò sono convinto che l'animo umano sopporti meglio la violenza estrema ma passeggera e momentanea che non la vita cosparsa incessantemente dalla noia....

Sommando tutti i momenti infelici di una vita da galeotto, l'ergastolo mi sembra ancora più insopportabile che non la pena di morte stessa, poichè serve sia a chi lo vede che a chi lo prova.
Infatti gli "spettatori" inorridiscono di fronte all'eternità della pena, ed impauriscono nel considerare gli innumerevoli momenti infelici che dovranno sopportare nel caso commettano un delitto.
i colpevoli invece provano tale sgomento, per cui vivono quella paura che gli altri temono....

questa è la mia opinione, quindi potete considerarla come meglio credete :)

Belzebub
10-09-2004, 12:28
Originariamente inviato da HolidayEquipe™
vorrei vedere kome la penseresti dopo ke qualcuno prende tua figlia...la violenta e la uccide...
poi rispondimi e vediamo se sei cosi' convinto di quello ke dici

classica risposta,

io posso pensare quello che voglio, posso desiderare la morte dell'assassino di mia figlia, e sarebbe pienamente comprensibile.

Ma io non sono lo stato. Lo Stato non è una persona... Deve applicare la legge, con giustizia e rigore ma senza nessun sentimento di vendetta.

Lo stato non serve a "vendicare" le persone, serve ad applicare le leggi.

HolidayEquipe™
10-09-2004, 12:49
Originariamente inviato da Belzebub
classica risposta,

io posso pensare quello che voglio, posso desiderare la morte dell'assassino di mia figlia, e sarebbe pienamente comprensibile.

Ma io non sono lo stato. Lo Stato non è una persona... Deve applicare la legge, con giustizia e rigore ma senza nessun sentimento di vendetta.

Lo stato non serve a "vendicare" le persone, serve ad applicare le leggi.

MA INFATTI QUI SI KIEDEVA LA PROPRIA OPINIONE...LA DOMANDA NON ERA SE SECONDO NOI VI SONO POSSIIBLITA' O MENO DI APPLICARE QUESTA LEGGE...
LO SAPPIAMO TUTTI KE UNA LEGGE DEL GENERE NON PUO' MAI PASSARE IN PARLAMENTO...IL MOTIVO E' SEMPLICE...IL PAPA E' CONTRARIO...E LA CHIESA PORTA MOLTI VOTI...(PURTROPPO)

e.cera
10-09-2004, 14:09
Originariamente inviato da HolidayEquipe™
MA INFATTI QUI SI KIEDEVA LA PROPRIA OPINIONE...LA DOMANDA NON ERA SE SECONDO NOI VI SONO POSSIIBLITA' O MENO DI APPLICARE QUESTA LEGGE...
LO SAPPIAMO TUTTI KE UNA LEGGE DEL GENERE NON PUO' MAI PASSARE IN PARLAMENTO...IL MOTIVO E' SEMPLICE...IL PAPA E' CONTRARIO...E LA CHIESA PORTA MOLTI VOTI...(PURTROPPO)

Io sono ateo, anticlericale, ma in questo caso
sono d'accordo con il papa....
La chiesa ci toglie ben altre libertà....
.... come ad esempio permettere ad una coppia
sterile di avere figli....(fecondazioni artificiali varie...)

prio
10-09-2004, 15:27
Originariamente inviato da HolidayEquipe™
MA INFATTI QUI SI KIEDEVA LA PROPRIA OPINIONE...LA DOMANDA NON ERA SE SECONDO NOI VI SONO POSSIIBLITA' O MENO DI APPLICARE QUESTA LEGGE...
LO SAPPIAMO TUTTI KE UNA LEGGE DEL GENERE NON PUO' MAI PASSARE IN PARLAMENTO...IL MOTIVO E' SEMPLICE...IL PAPA E' CONTRARIO...E LA CHIESA PORTA MOLTI VOTI...(PURTROPPO)

Ma infatti Belzebub non disquisiva di una possibile applicazione pratica della legge, dava le sue opinioni sulla pena di morte.

cerbert
10-09-2004, 15:40
Originariamente inviato da HolidayEquipe™
MA INFATTI QUI SI KIEDEVA LA PROPRIA OPINIONE...LA DOMANDA NON ERA SE SECONDO NOI VI SONO POSSIIBLITA' O MENO DI APPLICARE QUESTA LEGGE...
LO SAPPIAMO TUTTI KE UNA LEGGE DEL GENERE NON PUO' MAI PASSARE IN PARLAMENTO...IL MOTIVO E' SEMPLICE...IL PAPA E' CONTRARIO...E LA CHIESA PORTA MOLTI VOTI...(PURTROPPO)

Tre annotazioni.
1) L'uso del maiuscolo per un intero post, nelle convenzioni di chi frequenta i forum significa "urlare". Moderare i toni, soprattutto sulle proprie convinzioni più fondamentali, è sempre indice di maturità.
2) riferendomi ad un tuo post precedente ti invito a rifuggire le ipotesi "personalistiche", soprattutto quando riguardano altre persone. E' un artificio retorico troppo semplice dire "vorrei vedere se a te (aggiungere una disgrazia orribile)" per convincere un altro. Il risultato è che, normalmente, l'altro non si convince e non trova neanche molto simpatico quello che si è fatto.
3) semplificazioni politiche che tirino in ballo le autorità religiose senza approfondire il discorso, rischiano di innescare scambi incrociati di accuse. Se si ritiene che la Chiesa sia contraria E si ritiene che utilizzerebbe la propria autorità per condizionare la scelta politica, non è mai male circostanziare un po' l'affermazione con qualche dato e qualche citazione. In questo modo la discussione si arricchisce invece di impoverirsi.

I tre punti di cui sopra sono da intendersi come suggerimenti da un vecchio utente ad uno più "giovane".
;)

amd-novello
10-09-2004, 18:49
secondo me la pena di morte non sarà un deterrente ma neanche + di 20 anni di carcere lo è


a cosa serve mettere uno in prigione per metà della sua vita? ci andassi io, uscito mi verrebbe voglia di ammazzare tutti.
si creerebbe una rabbia immensa


almeno con la pena di morte la famiglia non dovrebbe preoccuparsi di ritrovare un omicida recidivo in libertà nella propria città

ok la prima volta che si commette un reato ma se uno lo rifà non credo che abbia motivo di stare al mondo. (escludo i non abili di intendere e di volere)

la penso così e mi dispiace se ferisco qualcuno

e.cera
13-09-2004, 11:50
Originariamente inviato da amd-novello
a cosa serve mettere uno in prigione per metà della sua vita? ci andassi io, uscito mi verrebbe voglia di ammazzare tutti.
si creerebbe una rabbia immensa

Almeno non fai male agli altri e la rabbia ti viene perché
il carcere é punitivo e non riabilitativo...


[B]almeno con la pena di morte la famiglia non dovrebbe preoccuparsi di ritrovare un omicida recidivo in libertà nella propria città

ok la prima volta che si commette un reato ma se uno lo rifà non credo che abbia motivo di stare al mondo. (escludo i non abili di intendere e di volere)


Quindi se uno ammazza una volta lo si perdona, alla seconda lo ammazziamo......

Escludendo i non abili di intendere e volere, IMHO, bisognerebbe
svuotare le carceri....
qualsiasi persona che non distingue il bene dal male ha disturbi
psichici ( anche se all'apparenza lucido )...altrimenti non farebbe del male...

amd-novello
13-09-2004, 12:37
per la tua ultima affermazione non credo proprio sia così


se no non darebbero 30 anni


le perizie chi le fa? i cioccolatai? :D

e.cera
13-09-2004, 13:32
Originariamente inviato da amd-novello
per la tua ultima affermazione non credo proprio sia così


se no non darebbero 30 anni


le perizie chi le fa? i cioccolatai? :D

Chi fa le perizie verifica che non ci siano patologie
gravi come la schizofrenia....
Ma ci sono migliaia di disturbi che provocano
comportamenti deviati....
Ad esempio....
Se tuo padre si ubriaca e tutte le sere ti picchia e ti manda a dormire fuori casa legato ad un albero....
ti stupisci tanto se poi quello da grande sarà un assassino?
Per la legge non c'é infermità mentale, perché si tratta
di una persona perfettamente lucida al punto di poter ingannare
chiunque, ma alcune volte gli "scattano" delle molle che
lo portano a fare del male per liberarsi di una sofferenza...

Io sto facendo solo un esempio, ma sappiamo talmente
poco della psiche umana, che (IMHO) veramente nessuno
ha il diritto di decidere sulla vita di un altro...

Il carcere deve servire solo ad impedire di commettere altri
reati e (ove possibile) tentare il recupero del soggetto.

akyra
13-09-2004, 16:55
Originariamente inviato da e.cera
Io sto facendo solo un esempio, ma sappiamo talmente
poco della psiche umana, che (IMHO) veramente nessuno
ha il diritto di decidere sulla vita di un altro...



sono completamente d'accordo.....


Il carcere deve servire solo ad impedire di commettere altri
reati e (ove possibile) tentare il recupero del soggetto.


non sono per niente d'accordo....o meglio, a mio parere i suoi ruoli devono andare oltre a questi due soli aspetti....comunque sono opinioni, per cui è difficile che qualcuno abbandoni la propria idea per un'altra....

e.cera
14-09-2004, 09:00
Originariamente inviato da akyra
non sono per niente d'accordo....o meglio, a mio parere i suoi ruoli devono andare oltre a questi due soli aspetti....comunque sono opinioni, per cui è difficile che qualcuno abbandoni la propria idea per un'altra....

D'accordo, é difficile cambiare opinione, ma almeno
esprimi la tua; che cosa intendi dicendo che si deve andare oltre
questi due aspetti?

Io ritengo, per esperienza personale, che la punizione
sia controproducente in quanto produce nel soggetto
soltanto rabbia e voglia di vendicarsi, e non certo
pentimento e responsabilità per il fatto compiuto...
Le punizioni servono a chi le applica come forma di vendetta
(a volte comprensibile, ma da disincentivare..) e non certo
al soggetto punito.