+Benito+
08-02-2004, 22:14
Torno a discutere in OT collaudando personalmente il nuovo regolamento, sperando di rimanere nei limiti, se così non fosse me ne scuso in anticipo.
Sono stato di recente ad un "comizio" del neonato partito di Alessandra Mussolini, per farmi un'idea della persona.
Ora, la cosa e' stata abbastanza strana, per essere un comizio in un hotel il rapporto tra partecipanti e forze dell'ordine non era di ordini di grandezza differente, e gia' qui e' strano, un rappresentante di un partito che per poter parlare ha bisogno di 40 poliziotti.
Vi do' un mio parere e sono curioso di sapere il vostro, possibilmente pacato e ragionato, e non buttato lì tanto per scrivere qualcosa pro o contro.
E' la prima volta per me ad un comizio. I partecipanti erano circa 200, c'ernao una quindicina di reduci, una quarantina di giovani e i restanti di mezz'età.
Tra i giovani c'erano rappresentanti della Fiamma, alcuni di FN e altri di un'associazione localedi destra.
I toni della discussione sono partiti abbastanza pacati, ogni tanto un relatore (c'erano rappresentanti dei tre movimenti) si rivolgeva al pubblico come "camerati", ogni tanto qualcuno salutava i presenti, altri invece qualche volta hanno gridato alcune frasi tipo "Boia chi molla" ai relatori.
La Mussolini, parsa a me personalmente meno rozza che in televisione, ma non troppo, punta sull'onore di poter affermare il proprio pensiero in quanto tale e sull'opposizione a chi fa politica solo per la poltrona.
Pero' in quello che ha detto e nel clima che si respirava, piu' che un neonato partito politico, ho notato casomai un'associazione folcloristica che mai e poi mai potra' sperare di prendere anche solo l'1% dei voti.
Perche'? perche', a mio parere, non e' possibile prescindere dal tempo attuale per poter fare politica. Mi spiego: non ci si puo' rifiutare di fare politica come la si fa adesso, bisogna accettarne i modi, non i contenuti, ma i modi sì.
Anche se e' forse un po' triste, adesso si stanno affermando i blocchi centristi, uno leggermente spostato a destra ed unpo a sinistra, senza diversita' sostanziali nel modo di vedere la politica, con impegni verso l?europa quasi ad occhi chiusi, a mio parere senza piu' il rispetto per il popolo italiano che loro rappresentano. Ma nonostante cio' non si puo' vler far politica raccogliendo quelle poche decine di migliaia di simpatizzanti delle frange ex-missine o ex fasciste che di politica poco o nulla sanno nella stragrande maggioranza dei partecipanti. Un partito deve essere fondato prima di tutto dalle idee, poi dal modo di metterle in pratica, e solo dopo dai motti e dagli slogan. In questo non mi e' chiaro dove voglia andare a parare l'onorevole Mussolini. Pensate che un'avventura come questa, di voler cambiare il mondo della politica non accettandone i modi e rimendone quindi "fuori" sia possibile?
Secondo voi alle prossime amministrative piu' di quei diecimila, altri avranno anche il benche' minimo dubbio nel barrare la sua crocetta?
Per me c'e' solo una risposta: NO.
Ed e' meglio così, meglio in mano a dei burattini che in mano a un gruppo di persone che sta insieme con lo scotch, fatto sì da pensatori e da teorici che di politica sanno, ma anche da tanti, troppi, ragazzotti esaltati che godono nel sentirsi camerata solo per poter incrociare nello sguardo un persona con fare da "fascista".
Sono stato di recente ad un "comizio" del neonato partito di Alessandra Mussolini, per farmi un'idea della persona.
Ora, la cosa e' stata abbastanza strana, per essere un comizio in un hotel il rapporto tra partecipanti e forze dell'ordine non era di ordini di grandezza differente, e gia' qui e' strano, un rappresentante di un partito che per poter parlare ha bisogno di 40 poliziotti.
Vi do' un mio parere e sono curioso di sapere il vostro, possibilmente pacato e ragionato, e non buttato lì tanto per scrivere qualcosa pro o contro.
E' la prima volta per me ad un comizio. I partecipanti erano circa 200, c'ernao una quindicina di reduci, una quarantina di giovani e i restanti di mezz'età.
Tra i giovani c'erano rappresentanti della Fiamma, alcuni di FN e altri di un'associazione localedi destra.
I toni della discussione sono partiti abbastanza pacati, ogni tanto un relatore (c'erano rappresentanti dei tre movimenti) si rivolgeva al pubblico come "camerati", ogni tanto qualcuno salutava i presenti, altri invece qualche volta hanno gridato alcune frasi tipo "Boia chi molla" ai relatori.
La Mussolini, parsa a me personalmente meno rozza che in televisione, ma non troppo, punta sull'onore di poter affermare il proprio pensiero in quanto tale e sull'opposizione a chi fa politica solo per la poltrona.
Pero' in quello che ha detto e nel clima che si respirava, piu' che un neonato partito politico, ho notato casomai un'associazione folcloristica che mai e poi mai potra' sperare di prendere anche solo l'1% dei voti.
Perche'? perche', a mio parere, non e' possibile prescindere dal tempo attuale per poter fare politica. Mi spiego: non ci si puo' rifiutare di fare politica come la si fa adesso, bisogna accettarne i modi, non i contenuti, ma i modi sì.
Anche se e' forse un po' triste, adesso si stanno affermando i blocchi centristi, uno leggermente spostato a destra ed unpo a sinistra, senza diversita' sostanziali nel modo di vedere la politica, con impegni verso l?europa quasi ad occhi chiusi, a mio parere senza piu' il rispetto per il popolo italiano che loro rappresentano. Ma nonostante cio' non si puo' vler far politica raccogliendo quelle poche decine di migliaia di simpatizzanti delle frange ex-missine o ex fasciste che di politica poco o nulla sanno nella stragrande maggioranza dei partecipanti. Un partito deve essere fondato prima di tutto dalle idee, poi dal modo di metterle in pratica, e solo dopo dai motti e dagli slogan. In questo non mi e' chiaro dove voglia andare a parare l'onorevole Mussolini. Pensate che un'avventura come questa, di voler cambiare il mondo della politica non accettandone i modi e rimendone quindi "fuori" sia possibile?
Secondo voi alle prossime amministrative piu' di quei diecimila, altri avranno anche il benche' minimo dubbio nel barrare la sua crocetta?
Per me c'e' solo una risposta: NO.
Ed e' meglio così, meglio in mano a dei burattini che in mano a un gruppo di persone che sta insieme con lo scotch, fatto sì da pensatori e da teorici che di politica sanno, ma anche da tanti, troppi, ragazzotti esaltati che godono nel sentirsi camerata solo per poter incrociare nello sguardo un persona con fare da "fascista".