ALBIZZIE
04-02-2004, 13:42
IL CASO
Scambiato per vu’ cumprà, fermato vigile di colore
L’agente è stato denunciato per favoreggiamento, aveva comprato un cd da un ambulante
Lo hanno scambiato per un “vu’ cumprà”. Lo hanno arrestato e portato in Questura. Solo lì, dinanzi al tesserino, al numero di matricola, insomma, dinanzi all’evidenza, gli hanno creduto. «Sono un vigile urbano, stavo acquistando Cd, non li stavo vendendo», si è difeso.
Non era un ambulante ma un agente, l’unico di colore. Ed è stato questo particolare, la pelle olivastra e la nazionalità (è peruviano) a trarre in inganno gli agenti di Ps, che lo hanno comunque denunciato per favoreggiamento.
L’episodio risale ad una decina di giorni fa. Fu allora che una volante in transito su viale Marconi notò un uomo borghese che trafficava accanto ad una di quelle bancarelle improvvisate, stile “vendi e fuggi”. Gli agenti sono scesi dall’auto per sequestrare il materiale e denunciare il presunto fornitore all’ingrosso degli abusivi. A quel punto, secondo la testimonianza dei poliziotti, uno dei venditori sarebbe fuggito con la complicità del vigile, rimasto invece al suo posto, accanto alla mercanzia esposta sul marciapiedi.
Il vigile finito in manette, 42 anni, l’unico agente di colore in servizio nel Corpo della polizia municipale capitolina, ha subito declinato le sue generalità e preso le distanze dall’ambulante. «Stavo acquistando un Cd», ha ripetuto, senza essere creduto dai “colleghi”poliziotti.
L’equivoco è proseguito anche in Questura e tutt’ora dovrà essere chiarito. Per l’equipaggio della volante il vigile ha aiutato il suo presunto complice a scappare dopo averlo rifornito di merce. Da qui l’accusa di favoreggiamento. L’agente, in servizio presso il gruppo dell’Arce capitolina, cioè proprio in Campidoglio, sostiene tutta un’altra versione. La stessa che i suoi avvocati ora forse dovranno ripetere ad un giudice.
C. Mar.
Scambiato per vu’ cumprà, fermato vigile di colore
L’agente è stato denunciato per favoreggiamento, aveva comprato un cd da un ambulante
Lo hanno scambiato per un “vu’ cumprà”. Lo hanno arrestato e portato in Questura. Solo lì, dinanzi al tesserino, al numero di matricola, insomma, dinanzi all’evidenza, gli hanno creduto. «Sono un vigile urbano, stavo acquistando Cd, non li stavo vendendo», si è difeso.
Non era un ambulante ma un agente, l’unico di colore. Ed è stato questo particolare, la pelle olivastra e la nazionalità (è peruviano) a trarre in inganno gli agenti di Ps, che lo hanno comunque denunciato per favoreggiamento.
L’episodio risale ad una decina di giorni fa. Fu allora che una volante in transito su viale Marconi notò un uomo borghese che trafficava accanto ad una di quelle bancarelle improvvisate, stile “vendi e fuggi”. Gli agenti sono scesi dall’auto per sequestrare il materiale e denunciare il presunto fornitore all’ingrosso degli abusivi. A quel punto, secondo la testimonianza dei poliziotti, uno dei venditori sarebbe fuggito con la complicità del vigile, rimasto invece al suo posto, accanto alla mercanzia esposta sul marciapiedi.
Il vigile finito in manette, 42 anni, l’unico agente di colore in servizio nel Corpo della polizia municipale capitolina, ha subito declinato le sue generalità e preso le distanze dall’ambulante. «Stavo acquistando un Cd», ha ripetuto, senza essere creduto dai “colleghi”poliziotti.
L’equivoco è proseguito anche in Questura e tutt’ora dovrà essere chiarito. Per l’equipaggio della volante il vigile ha aiutato il suo presunto complice a scappare dopo averlo rifornito di merce. Da qui l’accusa di favoreggiamento. L’agente, in servizio presso il gruppo dell’Arce capitolina, cioè proprio in Campidoglio, sostiene tutta un’altra versione. La stessa che i suoi avvocati ora forse dovranno ripetere ad un giudice.
C. Mar.