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View Full Version : AN e Governo in rotta sulle pensioni.


and79
02-02-2004, 22:08
Da sempre, AN, più attenta alle questioni sociali, è in contrasto con le politiche del governo.
Ora, con Alemanno che si arroga il diritto di proporre una nuova legge più "equa", "scippando" di fatto la delega a Maroni, si apre una nuova crisi su uno degli argomenti più importanti.

http://www.repubblica.it/2003/l/sezioni/economia/pensionisei/maro/maro.html

Che ne pensate? Chi ha ragione? E' tutta una manovra per poter avere più sezioni dell'opinione pubblica a proprio favore? L'ala populista che mostra la carota, ed il governo che usa il bastone?

and79
02-02-2004, 22:09
Riporto anche l'articolo, nel caso cambiasse indirizzo.

Il ministro Alemanno annuncia un nuovo progetto "più equo
ed accettabile". Il responsabile del Welfare: "La delega è quella"
Pensioni, An ha nuova proposta
Maroni replica: "Sono sbigottito"



ROMA - "Faremo una proposta più accettabile ed equa sulle pensioni", annuncia il ministro Gianni Alemanno. "Sono sbigottito dalle sue parole", la replica a stretto giro di posta del responsabile del Welfare Roberto Maroni. Uno scambio via agenzia di stampa che mette in luce la divisione nel governo a proposito della contestatissima riforma del sistema previdenziale.

Era stato il ministro delle Politiche Agricole a intervenire per primo sul problema pensioni e lo aveva fatto con parole chiare. "Presto - aveva annunciato Alemanno - vi sarà una proposta più accettabile ed equa sulle pensioni. Spero che venga presentata dal ministro del Welfare Roberto Maroni, altrimenti verrà avanzata da An. Ma credo che sarà una proposta del governo".

"Si può rivedere la posizione del governo - aveva argomentato Alemanno - anche perché all'interno del sindacato vi è stato chi, senza fare sconti, ha tenuto delle posizioni non ideologiche. E penso a Cisl e Uil. Hanno rifiutato lo scontro ideologico e quindi si può arrivare a una soluzione più equa".

Alemanno ha inoltre chiarito che "le pensioni non rientrano nella verifica nella misura in cui si trova un accordo tra i vari componenti della maggioranza rispetto alle sollecitazioni provenienti dal mondo sindacale". Ma ha aggiunto che "se invece ci saranno percezioni diverse nella maggioranza è inevitabile che entrino nella verifica".

Ma le parole del collega hanno lasciato "sbigottito" il responsabile del Welfare che, evidentemente, delle manovre per un cambio della delega sulle pensioni non sapeva nulla. "Sono sbigottito da queste affermazioni - è sbottato - se capisco bene loro stanno elaborando una proposta che però dovrei presentare io".


Quanto all'annuncio di Alemanno, Maroni lo liquida con poche frasi. "Sarei felice - dice il ministro leghista - se fosse più accettabile ed equa, ma non capisco per chi debba essere più accettabile: da noi, dal governo, dalla maggioranza, dalle parti sociali, da Epifani?". "Sono pronto ad accettare qualunque proposta - ha proseguito - ma la proposta del governo c'è già e non vedo francamente che proposta dovrei fare, a meno di non ritenere questa proposta ingiusta, iniqua e sbagliata. E' stata votata all'unanimità dal Consiglio dei ministri, persino dal ministro Alemanno".

Alla domanda se la partita delle pensioni rientrerà all'interno della verifica di governo, Maroni ha quindi replicato: "Non mi appassiona questa cosa, io sto ai fatti. La delega è in Parlamento, procede il suo iter in commissione. Se qualcuno ha una proposta alternativa la faccia e valuteremo, sennò sono solo chiacchiere".

"Sono abituato ad un altro metodo di lavoro - ha aggiunto il ministro del Welfare - qui siamo in presenza di accordi che vengono fatti e che il giorno dopo vengono smentiti. Faccio fatica a capire perché, dopo una discussione durata tutta l'estate alla fine della quale si è arrivati a votare una proposta all'unanimità poi presentata in Parlamento, ora si richieda di presentare una proposta alternativa. Cosa è cambiato da allora? Mi pare nulla".

"Nonostante ciò - ha concluso Maroni - il governo è disponibile a valutare proposte alternative che abbiano due requisiti: partano dal 2008 e consentano un risparmio almeno pari a quello previsto dalla delega". Maroni comunque non arretra di un millimetro: "Fatti salvi alcuni emendamenti che domani annuncerò e che il governo farà propri, per il resto la delega è quella che il Parlamento sta discutendo. Il resto mi sembra più il solito teatrino della politica che non vera sostanza".

E con Maroni si schiera il suo vice Maurizio Sacconi: "Non ne so nulla. Gli emendamenti si fanno, soprattutto quelli di governo, con specifica procedura, che prevede il consenso di tutto il governo, e poi vengono presentati in Parlamento".


(2 febbraio 2004)

and79
02-02-2004, 22:38
Certo.. capisco che l'argomento è ostico.. ma....

Bonny
02-02-2004, 23:19
beh AN rappresenta la destra sociale ed è abbastanza ovvio che cerchi di trovare alternative più eque.

Cmq come dice Maroni il governo è disponibile a valutare proposte alternative che abbiano due requisiti: partano dal 2008 e consentano un risparmio almeno pari a quello previsto dalla delega

e finora An non ne ha trovate.

bye ;)

and79
03-02-2004, 22:20
Originariamente inviato da Bonny
beh AN rappresenta la destra sociale ed è abbastanza ovvio che cerchi di trovare alternative più eque.

Cmq come dice Maroni il governo è disponibile a valutare proposte alternative che abbiano due requisiti: partano dal 2008 e consentano un risparmio almeno pari a quello previsto dalla delega

e finora An non ne ha trovate.

bye ;)

Si, è un discorso normale.. ma Maroni ha una piena delega.. questo mi sembra uno scontro in bella regola.. per me Alemanno sta cercando di ottenere un potere che non potrà mai ottenere.