POLiSh
19-01-2004, 21:23
premessa:
quello che vi sto per scrivere in questo topic e' una mail che sta girando per la rete in modo che la gente abbia coscenza che se una persona va al mulino è impossibile che non si sporchi di farinae quindi come ha anche ribadito grillo (non il prof di calcolo ma il comico...anche se la differenza è sottile) se tanzi aveva fatto forza lat e aveva fatto una legge sulla caseina sicuramente si era salvato...
allora vieniamo a noi vi lascio questo scritto fatto da dario fo (scrittore anche di bei libri come il fanfani rapito e senza luce e senza gas che ho avuto piacere di interpretare con la ormai ex compagnia teatrale di salussola)
detto ciò FINIREI SOLO CON B_ _ _ _ _ _ _ _ I F_ _ _ _O DE P_ _ A
   
---------------------------------------------------------------------------------------
>Berlusconi nel 1985 aveva solo una rete di televisioni locali che
> trasmettevano non contemporaneamente gli stessi programmi.
>
> Era una furbata che permetteva di violare la legge, visto che allora era
> vietato a soggetti privati di possedere televisioni nazionali.
>
> Ma Berlusconi si mette d'accordo con Craxi che gli fa un decreto legge
> apposta.
>
> E fin qui, lo sapevamo già...
>
> Così Berlusconi ha finalmente tre televisioni nazionali vere. Ma molti
> storcono il naso perché, essendo possibili solo 11 reti nazionali, e' un
> po' anomalo che un solo imprenditore se ne prenda tre. Non siamo nel Far
> West che il primo che arriva si prende tutto...
>
> Nel 1994 la Corte Costituzionale con la sentenza 420, stabiliva in
> difesa del pluralismo, che un unico soggetto privato non potesse
> detenere tre reti nazionali, concedendo un periodo di transizione e
> rimettendo il problema al legislatore per una soluzione definitiva entro
> e non oltre l'agosto 1996.
>
> Arriva il 1996, scade nell'indifferenza generale la decisione della
> Corte Costituzionale e Berlusconi continua ad avere tre Tv.
>
> Nel 1997 la legge Maccanico stabiliva che un soggetto non potesse
> detenere più di due reti e che, finché non ci fosse stato un "congruo
> sviluppo" via satellite e cavo, Rete4 avrebbe potuto continuare a
> trasmettere via etere, quest'ultima decisione in palese contrasto con le
> decisioni della Corte Costituzionale che aveva deciso per un termine
> definitivo entro l'agosto 1996.
>
> D'Alema, una volta diventato capo del governo, decide di risolvere la
> questione e indice una gara per l'assegnazione delle concessioni delle
> reti nazionali.
>
> La commissione nominata dal Ministero e' presieduta da un avvocato di
> Mediaset. Berlusconi si aspetta che finalmente possa detenere
> legittimamente, con un regolare mandato dello Stato, le sue tre reti e
> relative frequenze. Nel luglio 1999 si svolge questa gara d'appalto, per
> partecipare si richiedono requisiti spaventosi e sembra chiaro che
> nessuno riuscirà a scombinare i giochi.
>
> Invece, colpo di scena. Arriva un tipo con uno scatolone enorme pieno di
> documenti e dice: "Buon giorno sono Francesco Di Stefano di Europa 7,
> vorrei due reti nazionali, grazie." Panico! E chi e' questo? E' pazzo?
>
> No, non e' pazzo, e' il loro peggior incubo. Iniziano a mettergli i
> bastoni tra le ruote: "Le manca il certificato 3457!" "No e' qui!" - "Il
> modulo 13 bis compilato in 8 lingue?" "Ne ho due, bastano?"
>
> Ma poi trovano la furbata: "Il bando di gara richiede di avere 12
> miliardi di capitale versato per rete, lei ne ha solo 12, può chiedere
> una sola Tv."
>
> "Balle!" Risponde il signor Di Stefano, "dodici miliardi sono per
> concorrere non per ognuna delle due frequenze". Ricorre al Tar e poi al
> Consiglio di Stato e vince. Insomma alla fine gli devono dare una
> concessione per una rete nazionale e presto anche una seconda perché ne
> ha diritto e a Berlusconi ne tolgono una, non che la debba chiudere,
> deve traslocarla sul satellite che ormai e' ricevuto da 18 milioni di
> italiani.
>
> Ma a questo Di Stefano non gli vogliono dare proprio niente.
>
> Evidentemente lui deve essere uno che da piccolo lo allenavano ad
> abbattere i muri con la cerbottana perché avvia una serie di
> procedimenti giudiziari spaventosa.
>
> Ingiunzioni, diffide, cause penali, civili, regionali, Commissione
> Europea.
>
> E vince tutti i ricorsi, tutti gli appelli, tutte le perizie.
>
> E alla fine arriva alla Corte Costituzionale che nel novembre 2002,
> sentenza numero 466-2002, ha stabilito inequivocabilmente che:
>
> - Retequattro, dal 1 Gennaio 2004 dovrà emigrare sul satellite
>
> - le frequenze resesi disponibili dovranno essere assegnate a Di
> Stefano!
>
> L'avete sentito dire al telegiornale? Abbiamo chiesto a Di Stefano come
> si sentisse in questa storia e ci ha risposto con un lieve sorriso:
> "Nonostante siano trascorsi ben nove anni dalla decisione della Corte
> Costituzionale, Mediaset continua a detenere e utilizzare appieno tre
> reti nazionali su un totale di sette concessioni assegnate sulle undici
> assegnabili (comprese quelle Rai). Il fatto che un soggetto, a cui e'
> stata data una concessione (in concessione si da' un bene pubblico, in
> questo caso le frequenze), non riceva poi materialmente il bene e' un
> avvenimento che non ha precedenti al mondo.
>
> Nel luglio 1999 Centro Europa 7 aveva fatto richiesta di due
> concessioni, una (Europa 7) l'ha ottenuta, per l'altra (7 Plus)c'è stato
> un diniego, in quanto non ritenuta idonea per la mancanza del requisito
> del capitale sociale.
>
> Una sentenza del Consiglio di Stato ha riconosciuto esistente il
> requisito del capitale sociale, per cui siamo in attesa di una seconda
> concessione, anche se il Ministro Gasparri prende tempo.
>
> Nel frattempo Centro Europa 7 per iniziare le trasmissioni, si e' dotata
> di una struttura di oltre 20.000 mq, di otto grandi studi di
> registrazione per le proprie eventuali produzioni, di una library di
> oltre 3000 ore di programmi e di tutto ciò che e' necessario per una
> rete televisiva nazionale con 700 dipendenti.
>
> Questa preparazione e' stata necessaria poiché la legge stabilisce che,
> entro sei mesi dall'ottenimento della concessione, la neo-emittente ha
> l'obbligo di iniziare le trasmissioni.
>
> Attualmente Centro Europa 7 e' una società praticamente ferma, non ha
> alcun introito, poiché non e' stata messa in condizione di operare, ma
> ha avuto, e continua ad avere, pesanti oneri per la gestione della
> struttura, l'adeguamento della library, l'adeguamento tecnologico, le
> ingenti spese legali, i costi dei dipendenti..."
>
> Ma ora altro colpo di scena: Gasparri si sta muovendo per salvare Rete4.
> Il D.D.L. Gasparri, art. 20 comma 5 e art. 23 comma 1, realizza in
> pratica un condono, riconoscendo il diritto di trasmettere a "soggetti
> privi di titolo" che occupano frequenze in virtù di provvedimenti
> temporanei, discriminando così le imprese come Europa 7 che hanno
> legittima concessione, il tutto sempre al fine di salvaguardare
> Retequattro.
>
> Infatti, quest'ultima potrà continuare a trasmettere, in barba alla
> sentenza del '94 e del 2002 della Corte costituzionale e della legge
> 249/97, pur non avendo ormai da quasi quattro anni la concessione,
> mentre Europa 7 non potrà mai trasmettere, dimenticando che nel luglio
> 1999 c'e' stata una regolare gara dello Stato per assegnare le
> concessioni, gara persa da Retequattro e vinta da Europa 7.
>
> Si realizza quindi un ennesimo gravissimo stravolgimento del diritto..
>
> In pratica, chi ha perso la gara (Retequattro) può continuare
> tranquillamente a trasmettere, e chi l'ha vinta (Europa 7), perde
> definitivamente tale diritto. Non vi sembra straordinario?
>
> Travolti da un miracoloso afflato civico, i deputati del Polo bocciano
> alla Camera dei Deputati il decreto Gasparri proprio laddove vuol
> tagliare la gola a Europa 7.
>
> E' chiaro che le urla di Berlusconi di questi giorni sono anche per
> ricompattare i suoi, che se lo mollano adesso...
>
> Ora bisogna vedere cosa fa il Senato... e poi la legge deve tornare alla
> Camera...
>
> E poi bisogna vedere se Ciampi la firma una legge del genere.
>
> Saremmo all'oltraggio definitivo del concetto stesso di stato di
> diritto.
>
> Un conto e' fare una legge per non finire in galera, un conto e' fare
> una legge per prendersi qualche cosa che appartiene a un altro.
>
> Si comincia così e poi si pretende il Jus Primae Noctis (diritto di
> passare la prima notte di matrimonio con la sposa all'interno del
> proprio feudo).
>
> Quindi, cara cittadina, caro cittadino, sappi che in questo momento si
> sta giocando una partita incredibile.
>
> Se questa legge passa quel che e' tuo e' suo.
>
> Che secondo me anche solo se si sa in Internet un po' li rende
> nervosi....
>
> Che poi casomai gli viene di fare un altro passo falso...
>
> Che internet non conta niente in borsa ma siamo comunque una decina di
> milioni...
SI RINGRAZIA SLAYER PER AVER CHIUSO IL FORUM SUL FORUM GRE...BRAVO DESPOTA!!!:muro:
quello che vi sto per scrivere in questo topic e' una mail che sta girando per la rete in modo che la gente abbia coscenza che se una persona va al mulino è impossibile che non si sporchi di farinae quindi come ha anche ribadito grillo (non il prof di calcolo ma il comico...anche se la differenza è sottile) se tanzi aveva fatto forza lat e aveva fatto una legge sulla caseina sicuramente si era salvato...
allora vieniamo a noi vi lascio questo scritto fatto da dario fo (scrittore anche di bei libri come il fanfani rapito e senza luce e senza gas che ho avuto piacere di interpretare con la ormai ex compagnia teatrale di salussola)
detto ciò FINIREI SOLO CON B_ _ _ _ _ _ _ _ I F_ _ _ _O DE P_ _ A
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>Berlusconi nel 1985 aveva solo una rete di televisioni locali che
> trasmettevano non contemporaneamente gli stessi programmi.
>
> Era una furbata che permetteva di violare la legge, visto che allora era
> vietato a soggetti privati di possedere televisioni nazionali.
>
> Ma Berlusconi si mette d'accordo con Craxi che gli fa un decreto legge
> apposta.
>
> E fin qui, lo sapevamo già...
>
> Così Berlusconi ha finalmente tre televisioni nazionali vere. Ma molti
> storcono il naso perché, essendo possibili solo 11 reti nazionali, e' un
> po' anomalo che un solo imprenditore se ne prenda tre. Non siamo nel Far
> West che il primo che arriva si prende tutto...
>
> Nel 1994 la Corte Costituzionale con la sentenza 420, stabiliva in
> difesa del pluralismo, che un unico soggetto privato non potesse
> detenere tre reti nazionali, concedendo un periodo di transizione e
> rimettendo il problema al legislatore per una soluzione definitiva entro
> e non oltre l'agosto 1996.
>
> Arriva il 1996, scade nell'indifferenza generale la decisione della
> Corte Costituzionale e Berlusconi continua ad avere tre Tv.
>
> Nel 1997 la legge Maccanico stabiliva che un soggetto non potesse
> detenere più di due reti e che, finché non ci fosse stato un "congruo
> sviluppo" via satellite e cavo, Rete4 avrebbe potuto continuare a
> trasmettere via etere, quest'ultima decisione in palese contrasto con le
> decisioni della Corte Costituzionale che aveva deciso per un termine
> definitivo entro l'agosto 1996.
>
> D'Alema, una volta diventato capo del governo, decide di risolvere la
> questione e indice una gara per l'assegnazione delle concessioni delle
> reti nazionali.
>
> La commissione nominata dal Ministero e' presieduta da un avvocato di
> Mediaset. Berlusconi si aspetta che finalmente possa detenere
> legittimamente, con un regolare mandato dello Stato, le sue tre reti e
> relative frequenze. Nel luglio 1999 si svolge questa gara d'appalto, per
> partecipare si richiedono requisiti spaventosi e sembra chiaro che
> nessuno riuscirà a scombinare i giochi.
>
> Invece, colpo di scena. Arriva un tipo con uno scatolone enorme pieno di
> documenti e dice: "Buon giorno sono Francesco Di Stefano di Europa 7,
> vorrei due reti nazionali, grazie." Panico! E chi e' questo? E' pazzo?
>
> No, non e' pazzo, e' il loro peggior incubo. Iniziano a mettergli i
> bastoni tra le ruote: "Le manca il certificato 3457!" "No e' qui!" - "Il
> modulo 13 bis compilato in 8 lingue?" "Ne ho due, bastano?"
>
> Ma poi trovano la furbata: "Il bando di gara richiede di avere 12
> miliardi di capitale versato per rete, lei ne ha solo 12, può chiedere
> una sola Tv."
>
> "Balle!" Risponde il signor Di Stefano, "dodici miliardi sono per
> concorrere non per ognuna delle due frequenze". Ricorre al Tar e poi al
> Consiglio di Stato e vince. Insomma alla fine gli devono dare una
> concessione per una rete nazionale e presto anche una seconda perché ne
> ha diritto e a Berlusconi ne tolgono una, non che la debba chiudere,
> deve traslocarla sul satellite che ormai e' ricevuto da 18 milioni di
> italiani.
>
> Ma a questo Di Stefano non gli vogliono dare proprio niente.
>
> Evidentemente lui deve essere uno che da piccolo lo allenavano ad
> abbattere i muri con la cerbottana perché avvia una serie di
> procedimenti giudiziari spaventosa.
>
> Ingiunzioni, diffide, cause penali, civili, regionali, Commissione
> Europea.
>
> E vince tutti i ricorsi, tutti gli appelli, tutte le perizie.
>
> E alla fine arriva alla Corte Costituzionale che nel novembre 2002,
> sentenza numero 466-2002, ha stabilito inequivocabilmente che:
>
> - Retequattro, dal 1 Gennaio 2004 dovrà emigrare sul satellite
>
> - le frequenze resesi disponibili dovranno essere assegnate a Di
> Stefano!
>
> L'avete sentito dire al telegiornale? Abbiamo chiesto a Di Stefano come
> si sentisse in questa storia e ci ha risposto con un lieve sorriso:
> "Nonostante siano trascorsi ben nove anni dalla decisione della Corte
> Costituzionale, Mediaset continua a detenere e utilizzare appieno tre
> reti nazionali su un totale di sette concessioni assegnate sulle undici
> assegnabili (comprese quelle Rai). Il fatto che un soggetto, a cui e'
> stata data una concessione (in concessione si da' un bene pubblico, in
> questo caso le frequenze), non riceva poi materialmente il bene e' un
> avvenimento che non ha precedenti al mondo.
>
> Nel luglio 1999 Centro Europa 7 aveva fatto richiesta di due
> concessioni, una (Europa 7) l'ha ottenuta, per l'altra (7 Plus)c'è stato
> un diniego, in quanto non ritenuta idonea per la mancanza del requisito
> del capitale sociale.
>
> Una sentenza del Consiglio di Stato ha riconosciuto esistente il
> requisito del capitale sociale, per cui siamo in attesa di una seconda
> concessione, anche se il Ministro Gasparri prende tempo.
>
> Nel frattempo Centro Europa 7 per iniziare le trasmissioni, si e' dotata
> di una struttura di oltre 20.000 mq, di otto grandi studi di
> registrazione per le proprie eventuali produzioni, di una library di
> oltre 3000 ore di programmi e di tutto ciò che e' necessario per una
> rete televisiva nazionale con 700 dipendenti.
>
> Questa preparazione e' stata necessaria poiché la legge stabilisce che,
> entro sei mesi dall'ottenimento della concessione, la neo-emittente ha
> l'obbligo di iniziare le trasmissioni.
>
> Attualmente Centro Europa 7 e' una società praticamente ferma, non ha
> alcun introito, poiché non e' stata messa in condizione di operare, ma
> ha avuto, e continua ad avere, pesanti oneri per la gestione della
> struttura, l'adeguamento della library, l'adeguamento tecnologico, le
> ingenti spese legali, i costi dei dipendenti..."
>
> Ma ora altro colpo di scena: Gasparri si sta muovendo per salvare Rete4.
> Il D.D.L. Gasparri, art. 20 comma 5 e art. 23 comma 1, realizza in
> pratica un condono, riconoscendo il diritto di trasmettere a "soggetti
> privi di titolo" che occupano frequenze in virtù di provvedimenti
> temporanei, discriminando così le imprese come Europa 7 che hanno
> legittima concessione, il tutto sempre al fine di salvaguardare
> Retequattro.
>
> Infatti, quest'ultima potrà continuare a trasmettere, in barba alla
> sentenza del '94 e del 2002 della Corte costituzionale e della legge
> 249/97, pur non avendo ormai da quasi quattro anni la concessione,
> mentre Europa 7 non potrà mai trasmettere, dimenticando che nel luglio
> 1999 c'e' stata una regolare gara dello Stato per assegnare le
> concessioni, gara persa da Retequattro e vinta da Europa 7.
>
> Si realizza quindi un ennesimo gravissimo stravolgimento del diritto..
>
> In pratica, chi ha perso la gara (Retequattro) può continuare
> tranquillamente a trasmettere, e chi l'ha vinta (Europa 7), perde
> definitivamente tale diritto. Non vi sembra straordinario?
>
> Travolti da un miracoloso afflato civico, i deputati del Polo bocciano
> alla Camera dei Deputati il decreto Gasparri proprio laddove vuol
> tagliare la gola a Europa 7.
>
> E' chiaro che le urla di Berlusconi di questi giorni sono anche per
> ricompattare i suoi, che se lo mollano adesso...
>
> Ora bisogna vedere cosa fa il Senato... e poi la legge deve tornare alla
> Camera...
>
> E poi bisogna vedere se Ciampi la firma una legge del genere.
>
> Saremmo all'oltraggio definitivo del concetto stesso di stato di
> diritto.
>
> Un conto e' fare una legge per non finire in galera, un conto e' fare
> una legge per prendersi qualche cosa che appartiene a un altro.
>
> Si comincia così e poi si pretende il Jus Primae Noctis (diritto di
> passare la prima notte di matrimonio con la sposa all'interno del
> proprio feudo).
>
> Quindi, cara cittadina, caro cittadino, sappi che in questo momento si
> sta giocando una partita incredibile.
>
> Se questa legge passa quel che e' tuo e' suo.
>
> Che secondo me anche solo se si sa in Internet un po' li rende
> nervosi....
>
> Che poi casomai gli viene di fare un altro passo falso...
>
> Che internet non conta niente in borsa ma siamo comunque una decina di
> milioni...
SI RINGRAZIA SLAYER PER AVER CHIUSO IL FORUM SUL FORUM GRE...BRAVO DESPOTA!!!:muro: