View Full Version : Latitudine di posa
Salve a tutti, rieccomi qua a parlare di tecnica fotografica e non sono un tecnico, però ho notato che ultimamente vengono fatte molte critiche riguardo alla corretta esposizione di alcune foto fatte in situazioni di luce particolari, perciò vorrei parlare di una cosa che molti non conoscono: la latitudine di posa, cioè la capacità di avere una corretta visione dei particolari sia che essi siano in piena luce che in piena ombra, come al solito bisogna iniziare a parlare in merito alla visione umana, che è per forza di cose il metro di paragone migliore per i parametri visivi........
L'occhio umano o meglio la vista umana riesce a risolvere tutte o quasi le situazioni di luce anche in caso di fortissimi contrasti, si riesce grazie alle capacità dell'occhio ed ancora più alla rielaborazione dei dati da parte del cervello a vedere bene sia gli oggetti in piena luce che quelli che sono in piena ombra (o quasi), purtroppo ad oggi non è stato ancora inventato un supporto fotografico con tali caratteristiche perciò in pratica quando facciamo una foto dobbiamo scendere a compromessi od utilizzare alcuni stratagemmi, in caso di forti contrasti dobbiamo scegliere per forza quali zone della foto vogliamo che siano correttamente visibili a danno delle altre che sono illuminate in modo diverso, ma per le tecniche forse ne parlo dopo, ora vorrei puntare il dito verso le caratteristiche dei supporti cioè pellicole e ccd o cmos.
Le pellicole come tutti sapranno si dividono oltre che per i vari tipi negativi per stampe in B/N, negativi per stampe a colori o invertibili per diapositive, per la loro sensibilità espressa in ASA o ISO, ma non tutti sono a conoscenza di una caratteristica legata direttamente alla sensibilità della pellicola cioè la latitudine di posa che aumenta di pari passo con la sensibilità cioè una pellicola da 50 ASA avrà minori capacità di risolvere al meglio le situazioni di luce con forti contrasti rispetto ad una pellicola da 100 o 200 ASA da qui nasce il paradosso che in condizioni di forte illuminazione diretta come ad esempio al mare d'estate o sulla neve in pieno sole sarebbe meglio usare pellicole a sensibilità medio/alta per non avere troppa chiusura sulle ombre con conseguenti parti nere nelle foto.
I sensori digitali al momento difettano proprio in questo senso e cioè che l'aumento di sensibiltà non si porta dietro un aumento di latitudine di posa perciò anche scattando con impostazioni di sensibilità medio/alte non si avranno vantaggi da questo punto perchè la capacità del sensore è sempre la stessa perciò si avranno sempre ombre nere o luci bruciate.
Spero di essere stato utile.
zimboart
08-01-2004, 10:32
Originariamente inviato da the_joe
Salve a tutti, rieccomi qua a parlare di tecnica fotografica e non sono un tecnico, però ho notato che ultimamente vengono fatte molte critiche riguardo alla corretta esposizione di alcune foto fatte in situazioni di luce particolari, perciò vorrei parlare di una cosa che molti non conoscono: la latitudine di posa, cioè la capacità di avere una corretta visione dei particolari sia che essi siano in piena luce che in piena ombra, come al solito bisogna iniziare a parlare in merito alla visione umana, che è per forza di cose il metro di paragone migliore per i parametri visivi........
L'occhio umano o meglio la vista umana riesce a risolvere tutte o quasi le situazioni di luce anche in caso di fortissimi contrasti, si riesce grazie alle capacità dell'occhio ed ancora più alla rielaborazione dei dati da parte del cervello a vedere bene sia gli oggetti in piena luce che quelli che sono in piena ombra (o quasi), purtroppo ad oggi non è stato ancora inventato un supporto fotografico con tali caratteristiche perciò in pratica quando facciamo una foto dobbiamo scendere a compromessi od utilizzare alcuni stratagemmi, in caso di forti contrasti dobbiamo scegliere per forza quali zone della foto vogliamo che siano correttamente visibili a danno delle altre che sono illuminate in modo diverso, ma per le tecniche forse ne parlo dopo, ora vorrei puntare il dito verso le caratteristiche dei supporti cioè pellicole e ccd o cmos.
Le pellicole come tutti sapranno si dividono oltre che per i vari tipi negativi per stampe in B/N, negativi per stampe a colori o invertibili per diapositive, per la loro sensibilità espressa in ASA o ISO, ma non tutti sono a conoscenza di una caratteristica legata direttamente alla sensibilità della pellicola cioè la latitudine di posa che aumenta di pari passo con la sensibilità cioè una pellicola da 50 ASA avrà minori capacità di risolvere al meglio le situazioni di luce con forti contrasti rispetto ad una pellicola da 100 o 200 ASA da qui nasce il paradosso che in condizioni di forte illuminazione diretta come ad esempio al mare d'estate o sulla neve in pieno sole sarebbe meglio usare pellicole a sensibilità medio/alta per non avere troppa chiusura sulle ombre con conseguenti parti nere nelle foto.
I sensori digitali al momento difettano proprio in questo senso e cioè che l'aumento di sensibiltà non si porta dietro un aumento di latitudine di posa perciò anche scattando con impostazioni di sensibilità medio/alte non si avranno vantaggi da questo punto perchè la capacità del sensore è sempre la stessa perciò si avranno sempre ombre nere o luci bruciate.
Spero di essere stato utile.
molto interessante!
Grazie per aver accresciuto la mia conoscenza... ;)
Mi accodo ai ringraziamenti... ora so quello che ho sperimentato in modo empirico, infatti al mare usavo rullini 400iso
Originariamente inviato da teod
Mi accodo ai ringraziamenti... ora so quello che ho sperimentato in modo empirico, infatti al mare usavo rullini 400iso
Esiste pure un'altro escamotage o trucchetto però deve essere d'accordo cioè in grado di farlo il laboratorio di sviluppo:
Si sovraespone tutto il rullino di 1 diaframma (EV +1) dimezzandone quindi la sensibilità effettiva se è un 100 ASA diventa di fatto un 50 e poi quando lo si porta a sviluppare si avverte che ha avuto tale trattamento per cui lo sviluppo deve essere ridotto nei tempi per avere un rullino sottosviluppato :D che brutta parola, però alla fine sovraesposizione+sottosviluppo portano ad avere + latitudine di posa e colori + saturi, naturalmente non c'entra niente con il digitale però è interessante.
Originariamente inviato da the_joe
Esiste pure un'altro escamotage o trucchetto però deve essere d'accordo cioè in grado di farlo il laboratorio di sviluppo:
Si sovraespone tutto il rullino di 1 diaframma (EV +1) dimezzandone quindi la sensibilità effettiva se è un 100 ASA diventa di fatto un 50 e poi quando lo si porta a sviluppare si avverte che ha avuto tale trattamento per cui lo sviluppo deve essere ridotto nei tempi per avere un rullino sottosviluppato :D che brutta parola, però alla fine sovraesposizione+sottosviluppo portano ad avere + latitudine di posa e colori + saturi, naturalmente non c'entra niente con il digitale però è interessante.
Interessante... anche se la mia conoscenza della fotografia si è sempre fermata allo scatto e alla consegna del rullino al fotografo.
Grazie ancora,
ciao
Originariamente inviato da teod
Mi accodo ai ringraziamenti... ora so quello che ho sperimentato in modo empirico, infatti al mare usavo rullini 400iso
Scusa se ti quoto nuovamente, ma ho un altro trucchetto: per le foto fatte al mare o in montagna con pieno sole specie se sono ritratti consiglio di usare il flash, o con la funzione di riempimento se la cam lo permette o con un lampo debole, così si è sicuri di avere il soggetto correttamente esposto e senza ombre evidenti sul viso, credo di essere quasi l'unico d'estate sulla spiaggia ad andare in giro col flash montato sulla reflex ;)
Originariamente inviato da the_joe
Scusa se ti quoto nuovamente, ma ho un altro trucchetto: per le foto fatte al mare o in montagna con pieno sole specie se sono ritratti consiglio di usare il flash, o con la funzione di riempimento se la cam lo permette o con un lampo debole, così si è sicuri di avere il soggetto correttamente esposto e senza ombre evidenti sul viso, credo di essere quasi l'unico d'estate sulla spiaggia ad andare in giro col flash montato sulla reflex ;)
Grazie ancora per il suggerimento, ma qualcosa di simile lo sapevo già: io uso il flash per soggetti in controluce anche in pieno sole, lo uso debole o lento se il soggetto è vicino o normale se è lontano (5/10 metri).
Continua pure con i suggerimenti, servono sempre
Originariamente inviato da teod
Grazie ancora per il suggerimento, ma qualcosa di simile lo sapevo già: io uso il flash per soggetti in controluce anche in pieno sole, lo uso debole o lento se il soggetto è vicino o normale se è lontano (5/10 metri).
Continua pure con i suggerimenti, servono sempre
Il flash è utile pure con il sole laterale forte per non avere metà del volto in ombra o con l'ombra del naso, oltre che nei controluce puri.
Solo per completare:
Le pellicole diapositive hanno una latitudine di posa inferiore alle negative, di circa 1 stop e mezzo. Perciò devono essere usate con maggiore attenzione in situazioni di illuminazione ad alto contrasto. Nel dubbio, meglio usare negative.
I sensori hanno una latitudine di posa che è direttamente proporzionale alla dinamica dei fotodiodi di cui sono composti, che a sua volta è funzione della loro dimensione. Infatti è noto che la più grande differenza qualitativa tra una digicam compatta anche di fascia alta (Es.: Minolta Z1) e una digitale reflex da 6 Mpxl, NON è data dall'avere 1 Mpxl in più, ma dall'avere un sensore MOLTO più grande (circa 5 volte), il quale permette quindi di usare fotodiodi più grandi e quindi avere una gamma dinamica ampia (e non bruciare le alte luci).
Ciao a tutti EDgar
Bene, continuate con i consigli e i trucchi, anzi andrebbe fatto un 3d in rilievo dal titolo "Trucchi e consigli per la fotografia digitale".
Bye
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