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View Full Version : Caso Parmalat: ora ditemi voi...


GioFX
22-12-2003, 18:03
Tanzi e soci hanno affossato un'azienda sana con finanziarie come la Bonlat, con sede nel paradiso finanziario delle Caymann, dove hanno sperperato gli utili della società... che ora si trova con almeno 8 miliardi (di euro) di buco e 35.000 dipendenti sull'orlo del baratro...

Ma almeno loro si salveranno, meno male che con il falso in bilancio non si rischia più... :rolleyes: :ncomment: :O

Schummacherr
22-12-2003, 18:04
mamma quanti soldi :cry: ;)


..io comunque non ho capito ancora granchè della situazione..spero questo thread possa aiutarmi :cool: :)

recoil
22-12-2003, 18:05
certo che dopo l'ennesimo caso viene da chiedersi una cosa: le società di revisione del bilancio, che si fanno pagare fior di milioni, come diavolo lavorano?
i controlli dove sono?

Harvester
22-12-2003, 18:07
Originariamente inviato da recoil
certo che dopo l'ennesimo caso viene da chiedersi una cosa: le società di revisione del bilancio, che si fanno pagare fior di milioni, come diavolo lavorano?
i controlli dove sono?

li fanno mandando quelli che controllano nella cayman tutti spesati a farsi una settimana di vacanze

majin mixxi
22-12-2003, 18:11
il valore delle azioni è passato da quasi 3 euro di 6 settimane fa ai 11 centesimi di oggi,una strage...

GioFX
22-12-2003, 18:12
Originariamente inviato da Schummacherr
spero questo thread possa aiutarmi :cool: :)

http://www.repubblica.it/2003/l/sezioni/economia/parmalat/inchiesta1/inchiesta1.html

Raven
22-12-2003, 18:15
Pazzesco!... :rolleyes:
Eccoli qua i manager bravi! :muro: ... alla faccia della certificazione del bilancio! :mad:
Come possiamo fidarci più delle società quotate in borsa (e non solo), dico io?!?! :(

Correx
22-12-2003, 18:17
Originariamente inviato da Raven
Pazzesco!... :rolleyes:
Eccoli qua i manager bravi! :muro: ... alla faccia della certificazione del bilancio! :mad:
Come possiamo fidarci più delle società quotate in borsa (e non solo), dico io?!?! :(
...anche perchè la Parmalat non è una qualsiasi piccola società...è un colosso! :confused:

recoil
22-12-2003, 18:19
cmq non solo i manager ma anche le banche...
ogni volta che succedono queste cose gli istituiti bancari devono mettere mano al portafogli perché avevano prestato soldi.

è il discorso di prima: i controlli?
non parlo solo di controlli fiscali ma anche di chi fa affari con questa gente.

è saltato fuori che c'erano documenti fasulli riguardo a un presunto deposito in una banca americana, la quale ha smentito l'altro giorno. che diavolo ci vuole a controllare se questi fondi ci sono sul serio?? :rolleyes:

Correx
22-12-2003, 18:23
se vado sotto nel conto corrente il direttore chiama subito.... Se mancano 4 miliardi di dollari non lo sa nessuno per mesi o anni....grrrrr:confused:

Raven
22-12-2003, 18:32
La realtà è che per anni ci sono state persone che, come dei "parassiti", si sono arricchiti in maniera vomitevole, mangiando dovunque e il più possibile fino ad ottenere un cadavere... un guscio vuoto ormai spolpato... questo alle spalle dei risparmiatori e dei lavoratori, che adesso sentitamente ringraziano... :rolleyes:

sc82
22-12-2003, 18:34
E' una vergogna.

Se fossimo in america sarebbero giustamente già tutti i galera, qua grazie a qualcuno che ha eliminato il reato di falso in bilancio, come al solito in galera non ci andrà nessuno.

Er Paulus
22-12-2003, 18:35
ma qual è la società che ha approvato i bilanci alla Parmalat?:confused: :muro:

Bilancino
22-12-2003, 18:35
Tutti grandi manager, super imprenditori e grandi finanzieri........

Ciao

HenryTheFirst
22-12-2003, 18:35
MI sembra evidente che i sistemi di controllo sia interni che esterni che pubblici non funzionano bene. Spero solo che tali soggetti vengano esposti a tutte le responsabilità del caso, così come gli amministratori e i sindaci coinvolti.

Correx
22-12-2003, 18:37
quello che mi viene da pensare è che, per delle cifre così alte, chiunque si venderebbe... Ma ci pensate ? Chi rifiuterebbe una tangente di 50-100 miliardi ?? No perchè questi soldi a qualcuno saranno andati, o no?

Gig4hertz
22-12-2003, 18:49
si quando girano certe cifre metti che te danno 5 milioni de euro ognuno pe st zitto ma dove le trovi le palle per dirgli di no

GioFX
22-12-2003, 18:52
Ah dimenticavo... che bella figura per Parma, neo-agenzia europea per l'alimentazione... :muro:

Mino
22-12-2003, 18:54
Che disastro... Spero che Bondi riesca a salvare il salvabile. Già con Cirio l'azienda Italia aveva perso molto, ma con Parmalat è un'ecatombe. Ora ci manca solo Fiat (che ci va vicina, ogni tanto) ed è la fine.

Mino

Raven
22-12-2003, 18:57
Originariamente inviato da Gig4hertz
si quando girano certe cifre metti che te danno 5 milioni de euro ognuno pe st zitto ma dove le trovi le palle per dirgli di no

... esiste quella cosa chiamata "coscienza"... lo so che può sembrare retorica (e probabilmente lo è), ma io credo molto nell'onestà...
Pensa che una volta una cassiera mi dà 50.000£ in più di resto... io me ne accorgo appena varcata la soglia... ma non dico niente... (ero abbastanza scazzato quella sera)...
Poi la notte non ho dormito per il senso di colpa... mi sentivo "sporco"... il giorno dopo sono nadato al supermercato e gliele ho ridate... ha fatto una faccia così :eek: , ma mi ha ringraziato moltissimo (difatti le risultava l'ammanco)... Per tutto il resto della giornata mi sono sentito davvero BENE! ;)

Correx
22-12-2003, 19:09
50000 lire sono una cosa, 5 milioni di euro un altra... E 50 cinquanta milioni un altro pianeta... Di fronte a cifre simili si uccide, si inganna, si truffa, si fanno le guerre... IMHO e' tutta questione di soldi (quanti) :rolleyes:

Fratello Cadfael
22-12-2003, 19:09
Originariamente inviato da GioFX
...
Ma almeno loro si salveranno, meno male che con il falso in bilancio non si rischia più... :rolleyes: :ncomment: :O
Come sarebbe a dire? Non ditemi che qualcuno ha depenalizzato il falso in bilancio e l'ha fatto diventare un semplice illecito amministrativo...:rolleyes:
Come dite? I comunisti? :muro:
Grazie da uno dei tanti Italiani che perde qualche soldino con Parmalat.

Korn
22-12-2003, 19:12
scusa?

Mecoita
22-12-2003, 19:17
Originariamente inviato da sc82
E' una vergogna.

Se fossimo in america sarebbero giustamente già tutti i galera, qua grazie a qualcuno che ha eliminato il reato di falso in bilancio, come al solito in galera non ci andrà nessuno.

beh mi pare che nel 2002 un colosso come Enron è crollato a causa di un buco da 3 miliardi di € opportunamente mascherato ai revisori della SEC che non se ne erano accorti :)

Mecoita
22-12-2003, 19:19
Originariamente inviato da Raven
... esiste quella cosa chiamata "coscienza"... lo so che può sembrare retorica (e probabilmente lo è), ma io credo molto nell'onestà...
Pensa che una volta una cassiera mi dà 50.000£ in più di resto... io me ne accorgo appena varcata la soglia... ma non dico niente... (ero abbastanza scazzato quella sera)...
Poi la notte non ho dormito per il senso di colpa... mi sentivo "sporco"... il giorno dopo sono nadato al supermercato e gliele ho ridate... ha fatto una faccia così :eek: , ma mi ha ringraziato moltissimo (difatti le risultava l'ammanco)... Per tutto il resto della giornata mi sono sentito davvero BENE! ;)

ti credo ... come minimo te la sei spupazzata
:D

sc82
22-12-2003, 19:24
Originariamente inviato da Mecoita
beh mi pare che nel 2002 un colosso come Enron è crollato a causa di un buco da 3 miliardi di € opportunamente mascherato ai revisori della SEC che non se ne erano accorti :)

E quando se ne sono accorti sai che è successo? 2 tra i principali autori di tale furbata (nn ricordo chi esattamente) si sono suicidati dalla vergogna, gli altri sono tutti dietro le sbarre.

Qui da noi pensi andrà a finire così?

Raven
22-12-2003, 19:28
Originariamente inviato da Mecoita
ti credo ... come minimo te la sei spupazzata
:D

ehhh... magari!!! :D :p

:cry:

izutsu
22-12-2003, 19:51
Dico la mia... su Parmalat e su altro... sono solo pensieri, prendeteli per tali

Mi chiedo come si possa creare un buco da 10 miliardi di euro... ok, una parte può essere andata nelle tasche dei dirigenti... ma sono 20.000 miliardi di vecchie lire, roba da manovra finaziaria... tolta la parte intascata dai dirigenti, credo che una seconda parte sia finita in investimenti sbagliati... ora, come fanno a dire al mondo "abbiamo investito male 3 miliardi di euro"? E' una spa, si troverebbero con le azioni in caduta libera... quindi stanno zitti e sperano, tanto non rischiano nulla no? ( :rolleyes: ) Ad un certo punto, a furia di investimenti sbagliati, arrivano al tracollo, il mascheramento non regge e zac, una florida azienda, un vanto dell'Italia, muore... Colpa di chi ha intascato soldi (dirigenti, revisori e banche in primis) ma anche di un sistema, quello della borsa, che non perdona...

E' da un po' che ci penso e ora chiedo a voi: siete sicuri che nel mondo ci siano davvero tutti i soldi che, secondo i conti dei revisori, dovrebbero esserci? Qui è tutto un prestito, una banca presta soldi ad un'azienda che possiede una seconda azienda che partecipa magari nella banca stessa o giri del genere... io ho una gran paura che un giorno ci sveglieremo e scopriremo che il mondo ricco in realtà è pieno di debiti con se stesso...

GioFX
22-12-2003, 19:56
Originariamente inviato da Mino
Ora ci manca solo Fiat (che ci va vicina, ogni tanto)


Per favore... Fiat non è mai stata vicina al fallimento, come qualcuno qui disse a proposito a suo tempo, semmai erano a rischio molti posti di lavoro e almeno 2 stabilimenti, che si sono parzialmente salvati. E ora cmq, con il piano di ristrutturazione commerciale e soprattutto finanziario, siamo ben lontani dalla situazione pericolosa di soli 10 mesi fa...

cmq il problema di Fiat Auto non era c'erto dovuto a bilanci falsati...

Mecoita
22-12-2003, 19:57
Originariamente inviato da sc82
E quando se ne sono accorti sai che è successo? 2 tra i principali autori di tale furbata (nn ricordo chi esattamente) si sono suicidati dalla vergogna, gli altri sono tutti dietro le sbarre.

Qui da noi pensi andrà a finire così?

non so ma si discuteva della presunta affidabilità dei controlli in America e non della severità delle pene :rolleyes:

GioFX
22-12-2003, 20:10
Ballarò su Raitre ne sta parlando... :)

Roby_64
22-12-2003, 20:38
Originariamente inviato da recoil
certo che dopo l'ennesimo caso viene da chiedersi una cosa: le società di revisione del bilancio, che si fanno pagare fior di milioni, come diavolo lavorano?
i controlli dove sono?


O sono d'accordo, in cambio di una percentuale, o gli danno da bere quello che vogliono. Figurati se davanti a un monte di carte che vedono x la prima volta e' difficile dargliela a bere. Nella mia azienda quando c'era da passare l'ispezione per la certificazione ISO9000 c'era un tipo messo li' apposta per preparare i documenti falsi...

ribbaldone
22-12-2003, 23:27
non sono esperto di queste cose, ma cavolo quando dai da lavorare a 35000 persone non puoi fare caxxate, la responsabiltà dove la metti, spero che chi ha colpe paghi, e che in qualche modo si possa rimettere in sesto una delle grandi aziende italiane che ha come unica colpa quella di essere diretta da .................. meglio che non mi esprima.
Ricollegandomi a raven, circa il mese scorso per un disguido ho pagato al benzianio 5 euro invece che 40, il giorno dopo mi sono fiondato a dare gli altri soldi, anche lì la reazione:eek: .
Non so, ma certa gente la coscienza deve averla venduta assieme alla mamma:rolleyes:
ciao e speriamo che vada bene

-kurgan-
22-12-2003, 23:58
35000 persone in mezzo ad un strada.. questa è l'unica cosa che conta.
Spero che qualcuno riesca ad acquistare in blocco la parmalat e a ripianare i debiti, va bene anche un gruppo estero a questo punto. Ma le speranze sono poche e i debiti tanti..

SaMu
23-12-2003, 00:02
Ora dopo ora, emerge che non si tratta "solo" di una crisi finanziaria.

Fino a pochi giorni fa sembrava la storia di una società operativa sana e di investimenti finanziari rischiosi finiti male.

Ormai sembra chiaro che non è così.. tutta l'architettura finanziaria era inesistente, era solo un mucchio di documenti falsi.. garanzie, conti, crediti, persino i contratti di licenza dei marchi, le royalties.. tutto falso.

Questa montagna di documenti falsi, serviva a mascherare le perdite delle società operative e farle apparire in utile.. a far sembrare che le società acquistate nella crescita fossero redditizie, quando invece anch'esse registravano perdite.. a mascherare le pesanti svalutazioni di società comprate tra il 1997 e il 2001 (cioè ai massimi) e che ora valgono fino a 1/10 del loro valore d'acquisto.

SaMu
23-12-2003, 00:18
Un articolo di ieri 22 Dicembre (Domenica).. è bene specificarlo perchè la situazione si aggiorna di giorno in giorno.


Multinazionale? Era la fabbrica delle carte false

Si allarga lo scandalo Parmalat: il buco potrebbe essere superiore ai 7 miliardi di euro

Macchè contratti derivati, swap, futures, opzioni e quant’altro ha partorito negli anni la fertile mente dei finanzieri. Certo, ci sono anche quelli a gonfiare il conto delle perdite. In estrema sintesi, però, il gigantesco crac della Parmalat può essere riassunto in due sole parole: carte false. Montagne di carte false. Sono falsi gli estratti conto bancari. Sono false le note di deposito presso gli istituti di credito. Sono falsi i contratti di licenza e perfino le cambiali. Sembra il fallimento del droghiere all’angolo e invece no: stiamo raccontando il crac dell’ottavo gruppo industriale italiano. Il buco accertato nei conti della Parmalat ha già raggiunto i 7 miliardi di euro, ma con ogni probabilità le dimensioni della catastrofe sono ancora maggiori. In queste ore gli investigatori stanno esaminando una quantità enorme di documentazione sospetta. Per esempio, ci sono contratti di licenza per il marchio Santal concessi ad aziende come la Boston holding, la stessa che rilevò alcune attività messe in vendita da Parmalat negli anni scorsi. Ebbene, l’inglese maccheronico di queste carte sembra lontano mille miglia dallo stile degli studi legali internazionali che si occupano abitualmente di questi affari.

CARTE FALSE - Fatti marginali? Mica tanto. Sulla base di queste licenze fasulle il gruppo guidato da Calisto Tanzi riusciva a mettere a bilancio ogni anno decine di milioni di euro di proventi. E che dire delle promissory notes, le cambiali intestate anche a grandi aziende internazionali? Carta straccia, pure quella. Che però, nel bilancio Parmalat veniva valutata oltre un miliardo di euro. Per fabbricare questi documenti fasulli a Collecchio utilizzavano anche la carta intestata delle società fornitrici.
Vi sembra pazzesco? E allora che dire dell’ormai famigerato fondo Epicurum delle isole Cayman, quello che ha fatto da detonatore a tutto lo scandalo? Il fondo esisteva, certo. Solo che la Parmalat non ci aveva investito soldi, ma titoli. Falsi, anche quelli. Capirete allora perché era un po’ difficile per Epicurum restituire al mittente quell’investimento come pure si era impegnato a fare.
Insomma, si stanno delineando i contorni di una gigantesca frode e buona parte della trama è ambientata al caldo sole delle isole Cayman, dove ha sede la Bonlat, cassaforte off shore della Parmalat. Da questa società transita l’investimento in Epicurum. Qui approdano buona parte dei titoli falsi. Ed è ancora la Bonlat a gestire il falso riacquisto di bond per 2,9 miliardi messo a bilancio dalla Parmalat per tagliare i debiti. Il copione ovviamente era scritto a Collecchio. Con un unico scopo: mascherare le enormi perdite di gestione del gruppo.
In sostanza, le aziende controllate da Parmalat in ogni angolo del mondo, frutto di una faraonica e costosissima campagna acquisti condotta tra il 1997 e il 2001, viaggiavano, con poche eccezioni, in perdita cronica. Anno dopo anno il passivo del gruppo aumentava. «Che fare?», si devono essere chiesti a Collecchio. Risposta semplicissima: aumentiamo l’attivo. Difficile? Costoso? Macché: se le attività non ci sono, basta inventarsele. E allora via con la fabbrica dei falsi. Ce n’era davvero per tutti i gusti, come abbiamo visto. E le sorprese, probabilmente, non sono ancora finite.
D’altronde l’inchiesta giudiziaria è soltanto ai primi passi e ancora deve essere ascoltato dagli investigatori Fausto Tonna, il braccio destro di Tanzi, l’uomo dei numeri che potrebbe essere in grado di fornire molte spiegazioni ai magistrati. Due domande però, fra le tante, a questo punto della vicenda assumono particolare importanza. La prima: possibile che in tanti anni di malversazioni, di falsi sistematici, nessuno dei controllori si sia mai accorto di nulla? Nel consiglio di amministrazione della Parmalat siedono avvocati, banchieri e manager di grande esperienza. Poi c’è il collegio sindacale e le società di revisione, Deloitte Touche, quella principale, e Grant Thornton, che dava l’ok a quasi metà dell’attivo del gruppo, compresa la Bonlat delle Cayman. Non solo: per molti anni e fino al 1998, il revisore principale di Parmalat era proprio la Grant Thornton.

FRODE CHE DURAVA DA ANNI - Da quanto emerge dalle prime sommarie verifiche, la gigantesca frode targata Parmalat durava ormai da molti anni. Eppure solo nell’ottobre di quest’anno i revisori hanno pubblicamente formulato qualche dubbio. E’ bastato quello per far crollare la diga. Nel giro di poche settimane Parmalat si è avvitata in un crac clamoroso. Nuova domanda: quando esattamente Tanzi ha alzato bandiera bianca svelando ai suoi interlocutori le dimensioni reali del disastro? Come rivelato ieri dal Corriere , il patron del gruppo mise le carte in tavola il 9 dicembre (lo stesso giorno in cui viene annunciata la nomina a consulente di Enrico Bondi), durante un incontro con i manager del gruppo americano Blackstone, interessato a rilevare Parmalat per ristrutturarla. Il progetto era pronto, ma Tanzi, che in quei giorni aveva avviato contatti con banche e Consob, preferì lasciar perdere. Il mercato fu informato sulle reali dimensioni del problema venerdì 19 dicembre. Nel frattempo il titolo Parmalat, e anche i bond quotati in Lussemburgo, fecero segnare alcuni rialzi e ribassi eccezionali.

Vittorio Malagutti

Adric
23-12-2003, 03:05
Molta grande distribuzione italiana alimentare e' controllata economicamente da gruppi esteri.
Sta avvenendo lo stesso per l'agroalimentare.....

Korn
23-12-2003, 07:38
ma insomma ieri sera tutti a dire che la parlmat a livello industriale andava bene adesso neanche questo? :confused:

ribbaldone
23-12-2003, 07:44
ma secondo voi se vendono tutto il patrimonio di quelli che hanno fatto sto casino (parmalat a parte) e li mettono in mezzo ad una strada quanti soldi riescono a ragrannellare?

SaMu
23-12-2003, 08:31
Originariamente inviato da Korn
ma insomma ieri sera tutti a dire che la parlmat a livello industriale andava bene adesso neanche questo? :confused:

Dicevano "era sana" rispetto alla situazione generale del gruppo..

Un breve excursus.. la società quotata in Borsa è la capogruppo Parmalat Finanziaria.. che possiede tutte le varie società operative (quelle che producono latte, yogurt, merendine, etc.) in Italia e nel mondo.. le varie società finanziarie, tra cui l'ormai famosa Bonlat.. il Parma calcio.. Parmatour.. tutte le società del gruppo insomma.

Le azioni della Parmalat Finanziaria oggi sono scambiate praticamente a 0.. questo vuol dire che la somma del valore delle società è pari o meno alla somma dei loro debiti.. questo è il "disastro".

Sei poi vai a prendere le società una per una, ce ne saranno alcune che valgono più dei loro debiti, altre meno.. ad esempio, quella Bonlat in pratica è una scatola vuota con 4 miliardi di debiti.. questo vuol dire che le società operative non valgono "zero".. in questo senso sono "sane", nel senso che hanno ancora valore.

Quel che emerge in queste ore però, è che sono si "sane" nel senso "hanno un valore", ma non sono in utile come si pensava.. sono anch'esse in perdita.. sembravano in utile perchè ricevevano finti proventi finanziari dai finti investimenti del gruppo.. ricevevano finti ricavi da finte royalties.

In sostanza, questo significa che non basterà semplicemente "cambiare proprietario" alle società operative.. cioè qualcuno se le compra, e continuano a fare utili.. servirà anche una profonda ristrutturazione per verificare se è possibile riportarle a fare utili.. capire se erano in perdita per incapacità gestionale di chi le comandava o per ragioni più difficili da eliminare anche con una gestione migliore.. per questo oltre che di una "crisi finanziaria" si tratta a tutti gli effetti anche di una "crisi industriale", cosa che all'inizio non sembrava.. perchè non si sapeva che alcuni dei ricavi delle società operative erano a tutti gli effetti falsi, presenti solo sulla carta.

SaMu
23-12-2003, 08:37
Originariamente inviato da ribbaldone
ma secondo voi se vendono tutto il patrimonio di quelli che hanno fatto sto casino (parmalat a parte) e li mettono in mezzo ad una strada quanti soldi riescono a ragrannellare?

Questo è ancora un "punto interrogativo".. ormai è chiaro che la maggior parte del "buco", cioè delle risorse che si pensava che ci fossero e invece non ci sono più, è stato eroso da:

-le perdite delle società operative, che erano presentate come utili aggiungendo finti ricavi e proventi finanziari

-la svalutazione di tutte le società acquistate ai massimi tra il 1997 e il 2001, che ora valgono molto meno del loro valore d'acquisto.. anche a causa appunto delle perdite riportate

Quel che resta da scoprire, è se gli x miliardi di euro sono stati persi tutti in questo modo, oppure qualcuno ne ha tratto un arricchimento personale.. a danno degli altri azionisti, obbligazionisti, banche, fornitori, dipendenti.. in sostanza i magistrati e i nuovi amministratori cercano di capire se qualcuno tra gli azionisti di controllo (Tanzi) e il vecchio management, abbia tenuto per se una parte di questi.. si cerca una "cassaforte" in giro per il mondo.. l'unico che può saperlo, sembra essere l'ex direttore finanziario Tonna, che non si capisce se è reperibile in Italia oppure sia scappato all'estero.

Suoch
23-12-2003, 08:38
Originariamente inviato da SaMu
questo vuol dire che la somma del valore delle società è pari o meno alla somma dei loro debiti.. questo è il "disastro".


Non è esatto: la situazione del Gruppo è attualmente di sbilancio patrimoniale, di patrimonio netto negativo.
Una cosa non è ancora chiara: se le manovre di finanza creativa fossero destinate ad accantonare fondi neri o se fossero invece destinate a coprire perdite gestionali. Ma pare che il lato industriale di Parmalat sia solido.
Io cmq quasi quasi 10 Parmalat me le compro; si sa mai ;)

smeg47
23-12-2003, 08:47
"Intanto si è concluso nella notte l'interrogatorio del contabile Parmalat che avrebbe ricostruito nel dettaglio la vicenda dei falsi documenti 'fabbricatì con l' uso di uno scanner (numerosi erano semplici fotocopie) ) per accreditare 3,95 miliardi di euro presso la Bank of America."

da il sole 24 ore.


Ma dove cazzo stava chi aveva il compito di controllare!!??!!

SaMu
23-12-2003, 08:48
Pardon hai ragione, il "valore" ovviamente è zero.. è "patrimonio" minore o uguale alla somma dei debiti..

Che prezzo hanno fatto stamattina? A trovare chi te le vende, con qualche migliaio di euro puoi dire di aver posseduto tutto l'ottavo gruppo italiano.. :D

evelon
23-12-2003, 08:52
Originariamente inviato da ribbaldone
ma secondo voi se vendono tutto il patrimonio di quelli che hanno fatto sto casino (parmalat a parte) e li mettono in mezzo ad una strada quanti soldi riescono a ragrannellare?

non credo molto.

Le dimensioni del problema sono astronomiche...

Io invece vorrei sapere una cosa: i revisori sono tenuti a controlli giuridico-legali oltre ai controlli economico-fiscali ?

Non è un dato da poco: se la Parmalat presenta un documento i revisori sono tenuti a controllarne l'autenticità tramite controlli vari (es. sulla carta intestata o altro) o devono solo controllare la coerenza dei dati scritti sui documenti ?

GioFX
23-12-2003, 14:36
Tanzi... e mò so cazzi tua:

BANK OF AMERICA DEPOSITA DENUNCIA IN PROCURA

Alcuni funzionari di Bank of America hanno presentato alla Procura di Milano una denuncia per falso in scrittura privata per il documento che attestava la presenza di 3,95 miliardi di euro in un conto della Bonlat, societa' off-shore della Parmalat, presso l'istituto americano. La denuncia e' stata presentata formalmente dal legale rappresentante.





:asd:

StefAno Giammarco
23-12-2003, 14:44
Originariamente inviato da Proteus
C'era da aspettarselo.

Ciao.

P.S. Colgo l'occasione per augurare buone feste a tutti gli utenti, amministratori e moderatori di questo forum.

Ed io colgo l'occasione per ricambiare gli auguri :)

Adric
23-12-2003, 16:44
Originariamente inviato da Proteus
C'era da aspettarselo.

Ciao.

P.S. Colgo l'occasione per augurare buone feste a tutti gli utenti, amministratori e moderatori di questo forum.
Grazie :) io li estendo anche a Voi e alle Vostre rispettive famiglie.

MButi
23-12-2003, 16:48
In base ai risultati degli accerramenti svolti dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Milano il buco della finanziaria viene stimato in 7 miliardi di €uro, 3,95 miliardi fantasma di Bonlat i rimanenti 3 miliardi sono i bond che la Parmalat aveva scritto nei bilanci ma poi risultati inesistenti.

StefAno Giammarco
23-12-2003, 16:56
Originariamente inviato da MButi
In base ai risultati degli accerramenti svolti dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Milano il buco della finanziaria viene stimato in 7 miliardi di €uro, 3,95 miliardi fantasma di Bonlat i rimanenti 3 miliardi sono i bond che la Parmalat aveva scritto nei bilanci ma poi risultati inesistenti.

Tanti padri di famiglia a spasso :(

majin mixxi
23-12-2003, 17:24
Gian Antonio Stella per il Corriere della Sera


Calisto, gran lattaio tra passione verdiana e gelosia per Barilla
Il gusto per i quadri dell'800 e la scelta della vita riservata.
L'ex patron del gruppo: né potere né denaro, serve coerenza

Niente pareva solido, concreto, materiale, come la Parmalat con i suoi camion e i suoi macchinari e i suoi bancali con milioni di cartoni e le sue fabbriche sparse nel mondo e quel padrone cresciuto tra prosciutti crudi e conserve di pomodori che faceva mostra di snobbare l'infida impalpabilità della finanza in nome dei buoni investimenti di una volta. «Macché new economy!», dichiarava: «Sono orgoglioso di far parte della old-old economy!». La vecchia economia delle cose che si possono vedere, annusare, toccare. E l'inviato del giornale finanziario plaudiva: «Conti e risultati alla mano, non gli si può dare torto». Mica c'entrava, lui, con la Parma godereccia finita nell'immaginario collettivo, spiegò un giorno Natalia Aspesi, come la città delle tre «s»: soldi, sesso e «sampagn», versione emiliana dello champagne.



Pareva essere quasi un corpo estraneo, rispetto a quella Parma vista dal poeta Mario Luzi come città di «sessualità non repressa, non covata né complicata» e dal parmense Alberto Bevilacqua come una «città di puri peccatori che potrebbero tranquillamente affrontare il giudizio universale». E dopo mille confidenze proibite sulle avventure della peccaminosa Tamara Baroni che fece perdere la testa all'industriale Bubi Bormioli e della spogliarellista polacca Katharina Miroslawa coinvolta nell'omicidio del commerciante Carlo Mazza e poi ancora della pornodiva Petra Sharbach che mandò in tilt il mitico Tino Asprilla, gioiellino pazzo del calcio, mai che fosse girato pettegolezzo, uno solo, sul riservato Calisto. «Quale donna inviterebbe a cena per una serata off the limits, moglie a parte?», gli chiese un giorno Monica Setta per «Amica». E lui, potendo scegliere tra Sharon Stone o Monica Bellucci: «Rita Levi Montalcini. Una donna intelligente e piena di argomenti: sono sicuro che con lei non potrei annoiarmi». Inossidabile.

Figlio di Melchiorre e nipote di Calisto, il nonno che gli aveva lasciato in eredità quel nome così eccentrico alle orecchie di chi non conosce la fantasia emiliana (Maratte, Marxina, Comunardo, Sebastite...), diploma di ragioniere, aveva dovuto farsi carico coi due fratelli dell'aziendina di famiglia quando, morto il padre, aveva solo 22 anni. Non era tanto convinto, avrebbe raccontato, della ragione sociale della «Tanzi Calisto e figli», che commerciava prosciutti crudi e passato di pomodori: «Non c'era senso a vendere prodotti buoni ma anonimi». Certo è che, quando con uno zio decisero di spartire, avrebbe voluto tenere i pomodori e mollare i prosciutti. Gli toccarono i prosciutti, ma non si perse d'animo. Pochi anni dopo, «rubata» l'idea del latte in scatola dopo aver visto lo scaffale di un supermarket in Svezia, cominciava a dare la scalata al mercato prima con la «Dietalat», poi («dicevano tutti: ma voi che avete un formaggio così buono, chissà come sarà il latte!») con la Parmalat.


Una scalata da vertigini, a un ritmo del 50% l'anno con punte del 74%. Andava fiero, il Gran Lattaio che a Parma tutti chiamavano rispettosamente Il Cavaliere prima che l'ossequioso epiteto gli fosse sfilato(...), dei grafici dei suoi bilanci: da 262 milioni a 14 mila miliardi e su su su! E snocciolava le fabbriche che aveva aperto in Russia e in Cile, in Australia o perfino, come ricordava giorni fa il «nostro» Maurizio Chierici (oggi all' Unità ) in Nicaragua. E rivendicava il merito di essere stato tra i primi a credere fino in fondo nella pubblicità con i massicci investimenti nello sci di Gustav Thoeni e nella Formula Uno di Niki Lauda e nel concerto al Central Park di Luciano Pavarotti. E raccontava del giorno in cui si era sentito davvero arrivato, quando un taxista sudafricano l'aveva apostrofato così: «Scusi, lei è italiano? E' vero che anche da voi in Italia c'è la Parmalat?».

Dicono patisse un po' il non aver potuto studiare (sofferenza attutita da due lauree honoris causa) e che da ciò gli fosse venuto il vezzo di accumulare nella villa di Vigatto, fatti i soldi, quadri su quadri di grandi pittori, soprattutto dell'Ottocento. Una passione accompagnata dall'abitudine di donare agli amici e ai personaggi più influenti di Parma, a Natale, preziosi volumi da lui stesso editati. Come l'ultimo, «Philobiblon», una galleria di grandi uomini ritratti con un libro in mano.


Dicono ancora che subisse un pizzico di gelosia, celata con garbo, per la popolarità di Pietro Barilla. Popolarità che lui non sarebbe riuscito ad eguagliare mai, neppure portando in serie A e poi in Europa, grazie ad Arrigo Sacchi, quel Parma che mai prima si era affacciato sulla ribalta del grande calcio. Un'avventura seguita dal rastrellamento d'una dozzina di altre squadre di lustro in tutto il mondo, dal brasiliano Palmeiras alla moscovita Cska, dall'uruguagio Peñarol all'America di Città del Messico. E dal crescere di perplessità intorno a certe operazioni come l'acquisto e la vendita a cifre astronomiche di brocchi e ronzini che servivano solo, accusavano i nemici, a ritoccare i bilanci. Uomo alla larga dalla mondanità, salvo rare puntate al Teatro Regio per qualche opera verdiana, sembrava tenere soprattutto a una cosa: la faccia. E dopo aver tentato di dar vita a una televisione privata (EuroTv poi battezzata OdeonTv: due fallimenti onerosissimi) dava interviste in cui diceva: «Né libertà, né potere, né denaro: il mio valore di riferimento è la coerenza». Oppure: «Detesto quelli che, e in giro ce ne sono tanti, predicano bene e razzolano male». Ahi ahi...

homerr
23-12-2003, 17:37
Ecco due perle di Calisto:

«Né libertà, né potere, né denaro: il mio valore di riferimento è la coerenza».

«Detesto quelli che, e in giro ce ne sono tanti, predicano bene e razzolano male».

CYRANO
23-12-2003, 17:45
un aspetto positivo è che ci toglieremo dalle p@lle quel " fresco blu " !

:D




Ciaozzz

Conan ama Lana
23-12-2003, 18:26
Solo una mente malata può arrivare a concepire una operazione del genere....

Prima che in galera chi ha concepito un simile piano finanziario basato su finti accrediti, finti introiti, finti interessi, finto tutto (meno i soldi intascati) ... merita l'ospedale psichiatrico...

Davvero pensavano che nessuno se ne sarebbe mai accorto?

Digitos
23-12-2003, 18:45
Originariamente inviato da GioFX

Ma almeno loro si salveranno

non penso proprio

Comunque, questa è la dimostrazione che le società di revisioni dei conti devono essere indipendenti perchè così come sono strutturate ora non garantiscono quel servizio di controllo necessario per una verifica vera.
Infatti alla fine le aziende che si fanno revisionare i conti sono nello stesso tempo clienti della stessa società di revisione, quindi mi sembra un po' difficile che i bilanci vengano controllati e criticati a dovere.
Bastava una telefonata presso la Bank of America dove la Parmalat dichiarava di avere 4 miliardi di euro, per scoprire che in realtà i documenti erano tutti falsi.

La mia preoccupazione più grande riguarda l'indotto, cioè tutte le società agricole che forniscono di materie prime la Parmalat, che di fronte a uno scandalo del genere rischiano di scomparire.

Un'altra piccola domanda: ma la Consob, dov'era?

Spero che il proprietario, i direttori finanziari e quant'altri paghino questa truffa che va' avanti dal 1988!!!!

pamauro
23-12-2003, 18:49
Bè Parmalat una delle ultime e poi..............

Pensateci la Fiat con l'arroganza di sempre Agnelli minacciavano di licenzare 40.000 dipendenti se lo stato non interveniva anni 80 anni 90 2000 e la storia Fiat a aperto le strade ad altri.

Mi paicerebbe vedere i bilanci Fiat ma non si capiranno mai troppe finanziarie nelle finanziarie e stranamente la Juventus perfetta nei bilanci e la Toro Ass. che finanzava la Juventus catastrofe e venduta.

Torniamo a disastri grandi aziende in Italia De Benedetti a messo sull'astrico parecchie aziende e fra le piu importandi Olivetti sparita:

Cirio Parmalat e la prossima forse dei corrieri espressi controllati da ................ SDA Bartolini.

Quello che fa rabbia di piu indifferentemente che vadano in galera o no è che pagare tutto ciò sono i bravi cittadini onesti che si devono privare di parecchie cose e quei ladri falliscano con ville e ville macchine di lusso cenoni di Natale e fine ANNO.

Dovrebbero vergognarsi.

Dimenticaco La Fiorentina LA / di Cecchi e Gori.

Sapete che vi dico Buon Natale a Tutti gli ONESTI D'Italia.

Raven
23-12-2003, 19:06
Originariamente inviato da homerr
Ecco due perle di Calisto:

«Né libertà, né potere, né denaro: il mio valore di riferimento è la coerenza».

«Detesto quelli che, e in giro ce ne sono tanti, predicano bene e razzolano male».

:rotfl:...

... rido per non piangere! :rolleyes:

Ho visto che hai modificato la sign per l'occasione!... :sofico: eeehh... grandi insegnamenti di un grande maestro! :O

Belzebub
23-12-2003, 23:40
Originariamente inviato da pamauro
Bè Parmalat una delle ultime e poi..............

Pensateci la Fiat con l'arroganza di sempre Agnelli minacciavano di licenzare 40.000 dipendenti se lo stato non interveniva anni 80 anni 90 2000 e la storia Fiat a aperto le strade ad altri.

Mi paicerebbe vedere i bilanci Fiat ma non si capiranno mai troppe finanziarie nelle finanziarie e stranamente la Juventus perfetta nei bilanci e la Toro Ass. che finanzava la Juventus catastrofe e venduta.

Torniamo a disastri grandi aziende in Italia De Benedetti a messo sull'astrico parecchie aziende e fra le piu importandi Olivetti sparita:

Cirio Parmalat e la prossima forse dei corrieri espressi controllati da ................ SDA Bartolini.

Quello che fa rabbia di piu indifferentemente che vadano in galera o no è che pagare tutto ciò sono i bravi cittadini onesti che si devono privare di parecchie cose e quei ladri falliscano con ville e ville macchine di lusso cenoni di Natale e fine ANNO.

Dovrebbero vergognarsi.

Dimenticaco La Fiorentina LA / di Cecchi e Gori.

Sapete che vi dico Buon Natale a Tutti gli ONESTI D'Italia.

E finiamola di dire che l'illegalità in Italia risiede solo al Sud, e che siamo la palla al piede dello sviluppo..... e che la mafia al nord non esiste.....

Billabong
23-12-2003, 23:46
Originariamente inviato da Raven
... esiste quella cosa chiamata "coscienza"... lo so che può sembrare retorica (e probabilmente lo è), ma io credo molto nell'onestà...
Pensa che una volta una cassiera mi dà 50.000£ in più di resto... io me ne accorgo appena varcata la soglia... ma non dico niente... (ero abbastanza scazzato quella sera)...
Poi la notte non ho dormito per il senso di colpa... mi sentivo "sporco"... il giorno dopo sono nadato al supermercato e gliele ho ridate... ha fatto una faccia così :eek: , ma mi ha ringraziato moltissimo (difatti le risultava l'ammanco)... Per tutto il resto della giornata mi sono sentito davvero BENE! ;)


Io non ci avrei fatto caso...

La coscienza è mortalmente noiosa, rende tutti uguali: molto più interessanti sono i vizi e i peccati; è in questa dimensione che la natura umana rivela la sua magnificenza.

Ducati 998
24-12-2003, 00:03
Originariamente inviato da Billabong
Io non ci avrei fatto caso...

La coscienza è mortalmente noiosa, rende tutti uguali: molto più interessanti sono i vizi e i peccati; è in questa dimensione che la natura umana rivela la sua magnificenza.

Sembra un trattato di Nietzsche (si scrive così??):D :D

Cmq sia è proprio uno scandalo clamoroso e secondo me sarà difficile venirne a capo. Io non ci capisco molto d'economia, finanziarie, banche e affini però qua è chiara una cosa: 35000 persone rischiano il posto e se l'attività produttiva si ferma è proprio la fine!:mad: :mad:

Billabong
24-12-2003, 00:06
Originariamente inviato da pamauro
Bè Parmalat una delle ultime e poi..............

Pensateci la Fiat con l'arroganza di sempre Agnelli minacciavano di licenzare 40.000 dipendenti se lo stato non interveniva anni 80 anni 90 2000 e la storia Fiat a aperto le strade ad altri.

Mi paicerebbe vedere i bilanci Fiat ma non si capiranno mai troppe finanziarie nelle finanziarie e stranamente la Juventus perfetta nei bilanci e la Toro Ass. che finanzava la Juventus catastrofe e venduta.

Torniamo a disastri grandi aziende in Italia De Benedetti a messo sull'astrico parecchie aziende e fra le piu importandi Olivetti sparita:

Cirio Parmalat e la prossima forse dei corrieri espressi controllati da ................ SDA Bartolini.

Quello che fa rabbia di piu indifferentemente che vadano in galera o no è che pagare tutto ciò sono i bravi cittadini onesti che si devono privare di parecchie cose e quei ladri falliscano con ville e ville macchine di lusso cenoni di Natale e fine ANNO.

Dovrebbero vergognarsi.

Dimenticaco La Fiorentina LA / di Cecchi e Gori.

Sapete che vi dico Buon Natale a Tutti gli ONESTI D'Italia.


A parte (forse, non si sa ancora) Tanzi, gli altri mica erano disonesti:la Fiat perde per cattiva amministrazione, e succede, non è un reato.

Olivetti ti sembra "morta"? Cosa mi dici di Omnitel e Telecom poi (anche se ora è pirelli)?

CHe de benedetti abbia messo sul lastrico parecchia gente è tutto da vedere... e poi, sai com'è: era roba sua, libero di disporne come vule, nel rispetto delle regole.

Cmq non credo che a Tanzi interessi molto far sparire denaro per intascarlo: quello che ha non riuscirà a spenderlo tutto, dubito gliene interessi dell'altro.

Posso capire che abbia manomesso i conti per tenere in piedi la società, la SUA società, nata dal suo talento e che gli ha richiesto una di vita di lavoro (e sacrifici), ma stento a credere che avvesse qualche interesse a rapinarla.


Cmq le società di revisione più importanti rifiutano di certificare con una certa frequenza: sul mese scorso c'era un avviso di deloitte & touche proprio al riguardo.

pamauro
24-12-2003, 05:22
Originariamente inviato da Belzebub
E finiamola di dire che l'illegalità in Italia risiede solo al Sud, e che siamo la palla al piede dello sviluppo..... e che la mafia al nord non esiste.....

Non ho capito il discorso cosa centra sud nord e tutta l'Italia.

Quella della mafia al sud di un tipo quella del nord bianca ma piu micidiale perchè quando ti accorgi l'hai presa nel ................


"Olivetti ti sembra "morta"? Cosa mi dici di Omnitel e Telecom poi (anche se ora è pirelli)?"

Mi spiace conrtaddire Olivetti è olivetti che poi sia stata assorbita da Omnitel e Telecom altra cosa.
Comunque De Benedetti non era sua ma cerano azioni di satto che proprio quest'anno OLIVETTI e sparita per colpa di qualcuno, guarda caso anche quest'anno De Benedetti è stato condannato prorio per questo assieme la triffa fatta alle Poste assieme al ministro Gava.
Di questa storia ne so parecchio.

A mè pare che di tutte le aziende da mè menzionate ci siano state sempre delle azioni di stato a parte Cecchi Gori.

flisi71
24-12-2003, 13:02
Ecco un articolo dal Corriere di oggi:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2003/12_Dicembre/24/malagutti.shtml

Dove arriveremo?
:(

Ciao

Federico

MButi
24-12-2003, 13:07
Originariamente inviato da flisi71
Ecco un articolo dal Corriere di oggi:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2003/12_Dicembre/24/malagutti.shtml

Dove arriveremo?
:(

Ciao

Federico
Ancora non basta, però. Non è umanamente possibile, anche nel corso di molti anni, riuscire a perdere, nella migliore delle ipotesi, sette miliardi di euro, quasi 14 mila miliardi di vecchie lire, solo con l’industria e la finanza. «No, non può essere», si ripetono in queste ore gli investigatori, attoniti, più che stupiti, dall’enormità della vicenda. E allora il sospetto è che qualcuno, anno dopo anno, abbia prelevato, come fosse un bancomat, centinaia e centinaia di milioni di euro da quella che era un’azienda modello del made in Italy.

:rolleyes:

matteo171717
24-12-2003, 14:02
Riassumendo tutta la faccenda in poche parole, possiamo dire che la parmalat aveva un capitale "parzialmente scremato"!

:sofico:

Digitos
24-12-2003, 18:29
24 dic 17:01 Parmalat: perquisizioni e sequestri a casa Tanzi e holding di famiglia

PARMA - E' terminata la perquisizione della casa di Calisto Tanzi a Collecchio, in provincia di Parma: sono stati sequestrati alcuni documenti. E' stata inoltre posta sotto sequestro la Coloniale, holding della famiglia. Nell'ambito delle indagini sul crac Parmalat e' stato concluso anche l'interrogatorio di Luciano Silingardi ex presidente della Cassa di Risparmio di Parma ed ex consigliere di amministrazione della Parmalat, ascoltato oggi dai pm della citta' ducale. (Agr)

Billabong
24-12-2003, 18:45
Originariamente inviato da pamauro
Non ho capito il discorso cosa centra sud nord e tutta l'Italia.

Quella della mafia al sud di un tipo quella del nord bianca ma piu micidiale perchè quando ti accorgi l'hai presa nel ................


"Olivetti ti sembra "morta"? Cosa mi dici di Omnitel e Telecom poi (anche se ora è pirelli)?"

Mi spiace conrtaddire Olivetti è olivetti che poi sia stata assorbita da Omnitel e Telecom altra cosa.
Comunque De Benedetti non era sua ma cerano azioni di satto che proprio quest'anno OLIVETTI e sparita per colpa di qualcuno, guarda caso anche quest'anno De Benedetti è stato condannato prorio per questo assieme la triffa fatta alle Poste assieme al ministro Gava.
Di questa storia ne so parecchio.

A mè pare che di tutte le aziende da mè menzionate ci siano state sempre delle azioni di stato a parte Cecchi Gori.

Guarda che è stata Olivetti a creare Omnitel, assieme ad altri investitori!!

Olivetti era un'azienda morta, un fantasma del passato: mettersi in competizione nei computer era impossibile perch+ era un business maturo e consolidato, le tlc mobili erano una novità e hanno giocato alla grande.

Hanno ceduto i computer, me le attività di olivetti restano, tant'è che poi ha comprato telecom. Ora l'hanno assorbita in telecom per razionalizzare le catena di controllo, ma omnitel (anche se vodofone) continua a esistere e a lavorare (e bene anche, è quella con la maggiore redditività del gruppo).

Maury
24-12-2003, 18:51
Originariamente inviato da Raven
... esiste quella cosa chiamata "coscienza"... lo so che può sembrare retorica (e probabilmente lo è), ma io credo molto nell'onestà...
Pensa che una volta una cassiera mi dà 50.000£ in più di resto... io me ne accorgo appena varcata la soglia... ma non dico niente... (ero abbastanza scazzato quella sera)...
Poi la notte non ho dormito per il senso di colpa... mi sentivo "sporco"... il giorno dopo sono nadato al supermercato e gliele ho ridate... ha fatto una faccia così :eek: , ma mi ha ringraziato moltissimo (difatti le risultava l'ammanco)... Per tutto il resto della giornata mi sono sentito davvero BENE! ;)

Grande :cool:

Lo faccio sempre anch'io :)

Belzebub
24-12-2003, 23:58
Originariamente inviato da pamauro
Non ho capito il discorso cosa centra sud nord e tutta l'Italia.

Quella della mafia al sud di un tipo quella del nord bianca ma piu micidiale perchè quando ti accorgi l'hai presa nel ................


effendi il senso è che anche al Nord si razzola male (quindi finiamola con i luoghi comuni e con le capitali morali), solo gli "stili" sono un po diversi.... cmq il discorso è lungo ed usciamo off topic, quindi la taglio ....

privet

pamauro
25-12-2003, 05:52
Originariamente inviato da Belzebub
effendi il senso è che anche al Nord si razzola male (quindi finiamola con i luoghi comuni e con le capitali morali), solo gli "stili" sono un po diversi.... cmq il discorso è lungo ed usciamo off topic, quindi la taglio ....

privet

Ma leggi quello che si scrive?????????????
:muro:

Nemmeno menzionato il Sud :rolleyes: :rolleyes:

Dovevo leggete prima le tue discussioni (su vari argomenti aperti da Lei) per capire che non meritavi la mia risposta.:muro: :muro:

AnAndA
28-12-2003, 01:39
L'"Eroe" si è ripresentato, e sta al gabbio.

http://www.repubblica.it/2003/l/sezioni/economia/parmalat2/parmalat2/parmalat2.html

Vanelder
28-12-2003, 09:49
Originariamente inviato da Er Paulus
ma qual è la società che ha approvato i bilanci alla Parmalat?:confused: :muro:

Ultimamente mi risulta la Grand Thornton, credo cmq che anche la Deloitte abbia lavorato con loro in passato, e anche più della GT.

Solo una piccola notazione: certificare il bilancio di una multinazionale è operazione la cui onestà, di fondo, deriva dalla chiarezza di rapporti tra società di revisione e management. In linea di massima l'approccio con i "revisori" può essere di due tipi:

1) Io, società, decido di usare la tal società di revisone come partner nel mio business: in un approccio del genere ho tutto l'interesse a fare lavorare bene i revisori: mi possono essere d'aiuto per evitare, o quantomeno annusare in anticipo, problemi grossi: in tale logica io aziendà sarò ben lieto che i revisori mi facciano le pulci per bene.

2) I revisori sono un fastidio, anzi un pericolo, inevitabile (la certificazione del bilancio per una spa è, di fatto, un obbligo) ma da limitare il più possibile, ecco quindi che cercherò di influire sui dati che fornirò, sulle tecniche di campionamento (non è possibile, in certe realtà, controllare TUTTO, e quindi io azienda cercherò di ifluenzare il campione di dati da fare sottoporre alla Grand di turno, di fare in modo, che vengano viste certe cose e non altre)

Sono troppo ignorante per sapere quale approccio sia stato impiegato da parmalat ma certe cosucce grossolane (pagine scannerizzate? ma scherziamo? da noi ti crocifiggono se osi esibire una mail che non sia controfirmata in triplice copia....) lo sono un po' rtroppo per pensare che i Tanzi abbiano fatto tutto da soli. Mi auguro che paghino, spero però non siano i soli

SaMu
28-12-2003, 13:42
Negli ultimi 10 anni le aziende del gruppo Fininvest sono state oggetto a vario titolo di 543 perquisizioni della Guardia di Finanza.

Negli stessi 10 anni, fino al 15 Dicembre scorso, il gruppo Parmalat non risulta essere stato oggetto di alcuna perquisizione della Guardia di Finanza.

Korn
28-12-2003, 13:43
evidentemente c'è qualcosa sotto :asd:

Billabong
28-12-2003, 13:48
Originariamente inviato da Proteus
Tutte speculazioni e nulla più, Olivetti era una grande azienda che dava lavoro a tantissime persone che una gestione poco, gentile eufemismo, oculata ha relegato al ruolo di scatola par contenere altre scatole che contengono altre scatole, la classica "holding" che non produce nulla ma permette elusioni fiscali etc etc. I posti di lavoro che essa offriva si sono dispersi nel nulla e questo, piaccia o non piaccia, è tutto merito di colui, lo svizzero, che l'ha amministrata e condotta al macello.

Ciao

P.S. Se puoi dimmi che cosa produce ora l'Olivetti se non giri contabili ed altre amenità, vedi casi eclatanti, non li nomino perchè sono di grande attualità, degli ultimi due anni che possono risultare assai perniciosi. Rammento, nel caso qualcuno l'avesse dimenticato, che anche telecom e Benetton sono indebitati all'inverosimile e nascondono queste situazioni proprio tramite il solito giochetto delle holding. Olivetti, ad oggi, ha tutte le possibilità di partecipare alla creazione, del resto è ormai una delle poche cose che può produrre, di ulteriori crack economici di vasta portata a tutto danno dei soliti risparmiatori.

Speculazioni??!

E Omnitel ti sembra una speculazione?

Il fatto che olivetti una volta facesse computer e ora fornisca servizi di telefonia mobile col nome "omnitel" non fa nessuna differenza: il lavoro e il giro d'affari c'è, poco importa come sia strutturato il gruppo. Olivetti sarà anche una holding vuota, ma questo "vuota" comprende omnitel, che tanto vuota non è. Una strutturazione societaria di questo tipo viene creata per agevolare la gestione o per particolri esigenze.

Ora il fatto che olivetti abbia venduto omnitel per comprare telecom, e che a sua volta sia stata compata da Pirelli non incide sulle attività del gruppo: il capitale, il lavoro e la ricchezza restano in italia, anche se la proprietà cambia. E i posti i lavoro che olivetti offriva oggi sono in vodafone italia: non capisco cosa cambia. E cmq nemmeno la vecchia olivetti aveva chissache: gestiva aziende che producevano computer e simili, ma di suo non aveva quasi nulla (come l'Ifi, per es.)

il fatto che Parmalat abbia compiuto una truffa non implica che tutte le aziende strutturate in qel modo (quale modo, poi?) siano truffaldine. Sui debiti di Benetton poi, a meno che tu non abbia informazioni top secret, sono ben conosciuti (magari tanti) ma al momento non stanno dando problemi, nè tantomeno si pensa che ce ne siano di nascosti (per carità, ormai non si può essere più sicuri di nulla, pare, ma speculazioni di questo tipo su benetton, al momento sono solo fantasie).

Sul crack di olivetti non o che dire: Telecom, che l'ha integrata è solidissima, non vedo alcunchè di male. Anzi, olivetti ha partecipato in modo determinante allo sviluppo dele tlc in italia e la sua eredità è non solo viva, ma estremamente salda in vodafone e telecom. Forse il nome è sparito, non certo le attività.

Ciao!
:)

jumpermax
28-12-2003, 13:48
Originariamente inviato da SaMu
Negli ultimi 10 anni le aziende del gruppo Fininvest sono state oggetto a vario titolo di 543 perquisizioni della Guardia di Finanza.

Negli stessi 10 anni, fino al 15 Dicembre scorso, il gruppo Parmalat non risulta essere stato oggetto di alcuna perquisizione della Guardia di Finanza.
eh già... chissà perché verrebbe da chiedersi... guai mai pensar male vero? :(

Korn
28-12-2003, 13:52
forse per il Silvio Dio Vostro aveva qualche nota amicizia ed equivoca amicizia e forse quelle perquisizioni non sono tutte inutili e vigliacche viste i processi e le Condanne seguite :asd:

jumpermax
28-12-2003, 13:59
Originariamente inviato da Korn
forse per il Silvio Dio Vostro aveva qualche nota amicizia ed equivoca amicizia e forse quelle perquisizioni non sono tutte inutili e vigliacche viste i processi e le Condanne seguite :asd:
certo come no... tutto fatto per far rispettare la legge... anni anni di processi e perquisizioni avvisi di garanzia fatti trapelare a mezzo stampa, magistrati politicizzati, partiti delle manette, partiti cancellati a colpi di manetta, sedi di partito perquisite ad una settimana dal voto, risultati elettorali cambiati a colpi di sentenze... ma certo... tutto in nome della legge... il fatto che si sia colpita sempre e solo chi si oppone ad una certa parte politica è pura coincidenza...

SaMu
28-12-2003, 14:08
Nei paesi civili si è indagati per i reati, non per le amicizie Korn..

Viste le condanne per reati societari subite dal gruppo Fininvest, ben poche come numero e rilievo rispetto alle dimensioni del 3° gruppo industiale del paese, direi che le 543 perquisizioni della guardia di Finanza sono un dato oggettivamente abnorme..

Ma io dico, ben vengano gli sforzi degli inquirenti, se servono a scoprire reati e punirli.. magari non dico altrettante, non dico 100, ma forse se una decina di quelle perquisizioni le avessero fatte alla Parmalat o alla Cirio, invece che a Mediaset, forse avrebbero scoperto bancarotte fraudolente da 13.000 miliardi oltre che compravendite di ronzini senza pagare l'IVA..

Ma immagino che a te vada bene così Korn.. 543 a Fininvest, 0 a Cirio, 0 a Parmalat, 32 a Fiat (di cui 8 a Juventus), 20 a Telecom (0 riguardo la scalata dei bresciani del 1999)..

Ttto dipende da a cosa uno pensa che servano le perquisizioni.. io penso servano ad indagare (possibilmente per trovarli) dei reati.. e mi interrogo sul rapporto tra mezzi dispiegati e risultati raggiunti.

Magari tu pensi che le perquisizioni servano ad altro Korn.. e allora ti va bene così.

pamauro
28-12-2003, 14:22
Per chi continua a dire che omnitel è Olivetti si sbaglia.
Olivetti è sparita dal giorno che hanno tolto le azioni in borsa circa due mesi fà.

Cirio Parmalat Olivetti Fiat Telecom (Collanino) e Cecchi Gori Telemontecarlo La7 alla fine, pensate chi c'era a capo che cordata politica.

Ormai in Italia è cosi prima con il + poi con il -.

Vanelder
28-12-2003, 18:25
Originariamente inviato da Proteus
Già, ad esempio un bello scandalo politico/mafioso ed è la logica conseguenza di controlli che guardano, certo va sorvegliato pure il gruppo fininvest per evitare sherzetti di questo tenore, di controlli con un certo strabismo indotto, IMHO, dalle appartenenze, nel capo giustizia non dovrebbero sussistere, politiche.

Sono d'accordo con l'utente Vanelder quando afferma che è poco probabile che abbiano fatto, i Tanzi, tutto da soli e auspica che a pagare siano anche gli, assai probabili, complici occulti.

Ciao

Anche perchè dei problemi di parmalat si parlava da mesi, anche in ambiti diversi, si pensi alla strombazzatissima situazione del parma calcio...chi doveva vigilare? chi pagherà? Solo i Tanzi?

jumpermax
28-12-2003, 19:14
Originariamente inviato da Proteus
Già, ad esempio un bello scandalo politico/mafioso ed è la logica conseguenza di controlli che guardano, certo va sorvegliato pure il gruppo fininvest per evitare sherzetti di questo tenore, di controlli con un certo strabismo indotto, IMHO, dalle appartenenze, nel capo giustizia non dovrebbero sussistere, politiche.

Sono d'accordo con l'utente Vanelder quando afferma che è poco probabile che abbiano fatto, i Tanzi, tutto da soli e auspica che a pagare siano anche gli, assai probabili, complici occulti.

Ciao
poco probabile? Secondo le prime dichiarazioni sono almeno 15 anni che falsificano i conti alla parmalat... questi non sono soldi che sono venuti a mancare... sono soldi che non ci sono mai stati. Un impero costruito sulla truffa... molto ben costruito certo. Ma sempre truffa rimane.

-kurgan-
28-12-2003, 19:40
Originariamente inviato da Billabong
Il fatto che olivetti una volta facesse computer e ora fornisca servizi di telefonia mobile col nome "omnitel" non fa nessuna differenza

omnitel non esiste piu': adesso l'azienda fa parte di vodafone, che è un gruppo estero ;)

Billabong
28-12-2003, 19:53
Originariamente inviato da -kurgan-
omnitel non esiste piu': adesso l'azienda fa parte di vodafone, che è un gruppo estero ;)

Vodafone ha comprato omnitel e ci ha messo il suo nome. le persone, gli impianti, il know how restano quelli di omnitel.

Il lavoro, le capacità, il giro d'affari, il denaro e le tasse restano in italia!! Che sia di vodafone o di olivetti poco cambia!;)

-kurgan-
28-12-2003, 19:55
Originariamente inviato da Billabong
Vodafone ha comprato omnitel e ci ha messo il suo nome. le persone, gli impianti, il know how restano quelli di omnitel.

Il lavoro, le capacità, il giro d'affari, il denaro e le tasse restano in italia!! Che sia di vodafone o di olivetti poco cambia!;)

non è proprio così.. la gente che ci lavora è rimasta la stessa, ma vodafone è una multinazionale che non è nata ieri.

Billabong
28-12-2003, 20:14
Originariamente inviato da Proteus
Storie, Olivetti, da diverso tempo, è soltanto una scatola senza valore alcuno, il fatto che possa detenere, in questo momento di omnitel non credo proprio perchè è proprietà di telecom e significherebbe che telecom è proprietaria pure di omnitel, azioni di altre aziende non fa che avvalorare il mio sospetto di giochetti da scatole cinesi atti a nascondere utili o dissimulare perdite con la possibilità che si ripetano giochetti quali quelli di cirio e parmalat.

Ciao.

P.S. Un'azienda è un'azienda e non dovrebbe essere permesso che venga controllata, tramite i soliti rigiri delle holding, da altre aziende ma dovrebbero esservi persone che si assumono in tutto e per tutto le responsabilità di gestione e si presentino al mercato con la loro faccia e garantendo, come avveniva in tempi meno malsani, con i propri mezzi.

Ma ti rendi conto di quelli che dici???

Se olivetti avesse voluto lanciarsi nella telefonia mobile avrebbero dovuto riorganizzarsi, sarebbe stato un macello! Hanno giustamente scelto di creare una società ad hoc che si occupasse solo di quello e nel miglior modo possibile.

Mi spieghi la differenza tra il fatto che sia direttamente olivetti ad operare e il fatto che crei un'altra società operativa di cui detiene il controllo?? Il risultato non è lo stesso? E cmq omnitel è stata venduta a mannesmann (comprata in seguito da vodafone) e olivetti ha comprato telecom, non il contrario.

Il seguito pirelli ha comprato olivetti (e quindi telecom). Solo che sai com'è, la catene di controllo era un po' lunghetta: pirelli controlla pirelli RE, che controlla olivetti, che controlla tecnost che controlla telecom.

Il fatto che abbiano deciso di eliminare alcune scatole vuote non influisce sulla attività.


Vorrei infine capire dall'alto quale sapienza dici che non dovrebbe essere permesso ad aziende di controllare e basta. Se uno possiede una quota in una o più aziende non ha il diritto di creare una società "cassaforte" per razionalizzare il lavoro e il portafoglio? Se un'impresa decide di imbarcarsi in qualche avventura non ha il diritto di creare una società apposta?

C'è un codice che regola queste cose: non si può chiedere alle persone di assumersi il rischio, la società come concetto è nata per questo scopo.

Korn
28-12-2003, 20:19
Originariamente inviato da SaMu
N
Ma io dico, ben vengano gli sforzi degli inquirenti, se servono a scoprire reati e punirli.. magari non dico altrettante, non dico 100, ma forse se una decina di quelle perquisizioni le avessero fatte alla Parmalat o alla Cirio, invece che a Mediaset, forse avrebbero scoperto bancarotte fraudolente da 13.000 miliardi oltre che compravendite di ronzini senza pagare l'IVA..

Ma immagino che a te vada bene così Korn.. 543 a Fininvest, 0 a Cirio, 0 a Parmalat, 32 a Fiat (di cui 8 a Juventus), 20 a Telecom (0 riguardo la scalata dei bresciani del 1999)..

Ttto dipende da a cosa uno pensa che servano le perquisizioni.. io penso servano ad indagare (possibilmente per trovarli) dei reati.. e mi interrogo sul rapporto tra mezzi dispiegati e risultati raggiunti.

Magari tu pensi che le perquisizioni servano ad altro Korn.. e allora ti va bene così. assolutamente insensato come tuo solito :asd: forse per te mani pulite è stata solo un stupida per altri è solo la dimostrazione l'italia era/è un paese marcio e durante quei giorni dove tutti parlvano può anche darsi che your God fosse chiamato in causa, e mi sembra che le condanne pesanti di quest'anno e non solo diano per ora ragione alla gdf. Se poi il sistema di controlli capitalistico è marcio pure quello vai a far casino alla consob e banca italia che queste cose le dovrebbero prevenire, mentre la magistratura arriva sempre dopo, specie se rossa nevvero?

Billabong
29-12-2003, 22:05
Ok, che spesso si usani giochetti sporchi per nascondere è verissimo, che le catene di società siano usate per ricoprire riciclaggio di denaro sporco è altrettanto vero e anche che talvolta si parli troppo di finanza e troppo poco d'industria, ma condannare un meccanismo intero solo per l'uso scorretto che certi ne fanno mi sembra eccessivo!

Il meccanismo delle pertecipazioni è indispensabile: a volte è complicato, ma ciò può essere dettato dalla necessità (aizende con molte partecipazioni come fanno?).

Semmai bisognerebbe intensificare i controlli e approntare strumenti e organi e garantiscano maggiore trasparenza.